
Sorvegliare e punire
Foucault parte dal fatto che tra la fine del ‘700 e i primi dell’800 cessa lo spettacolo dei supplizi. Il supplizio è una cerimonia che canalizza male i rapporti di potere che cercava di ritualizzare: tirannia e rivolta si richiamano l’un l’altra [punizione vs vendetta]. Il supplizio è la figura in cui vengono a congiungersi il potere illimitato del sovrano e l’illegalismo sempre vigile del popolo.
Con questa trasformazione l’uomo diventa tema di una sapere positivo, mentre prima era una misura o un limite del potere. 240- Si sostituisce a un potere che si manifesta come splendore, un potere che oggettivizza coloro ai quali si rivolge.
La riforma penale è una strategia di riassetto del potere di punire e non nasce tanto da una nuova sensibilità quanto da una diversa politica nei confronti dell’illegalismo popolare: obiettivo strategico del potere di punire nel XVIII secolo è la riduzione degli illegalismi popolari. Sotto l’ancient regime ogni strato sociale aveva i suoi margini di illegalismo [=privilegio] e c’erano margini di tolleranza nei confronti dei ceti più bassi, ma nel xviii secolo si assiste a una crisi dell’illegalismo popolare. La pena come TECNICA DI MIGLIORAMENTO (vs castigare), ovvero il castigo come tecnica correttiva. L’apparato della penalità correttiva agisce non con rappresentazioni ma con esercizi (149- unica cerimonia veramente importante). 173 l’esercizio serve a fissare conformità e differenziazione. 251- i meccanismi disciplinari colonizzano l’istituzione giudiziaria. 274 – il penitenziario come supplemento disciplinare rispetto al giudizio. La penalità come modo per gestire gli illegalismi e renderli utilizzabili. La penalità non reprimerebbe gli illegalismi ma li differenzierebbe. LA PRIGIONE FABBRICA I DELINQUENTI. 306-Sui vantaggi dell’illegalismo chiuso (=prodotto della carcerazione) vs illegalismo occasionale della moltitudine. Sulla colonizzazione degli illegalismi di origine popolare. L’INDISCIPLINA COME AFFERMAZIONE DI DIRITTI IRRIDUCIBILI.
Grande paura nel sec. XIX di una plebe criminale, sediziosa e barbara.
Bisogna concepire un sistema penale come un meccanismo per gestire gli illegalismi e non per sopprimerli tutti [tribunale ordinario contro i furti vs. accomodamenti per quanto rigurda le frodi fiscali (=illegalismo dei diritti)]. Cfr. la letteratura in cui il crimine è glorificato: per esempio in Baudelaire la scellerataggine è un modo per essere un privilegiato: la grandezza ha diritto al crimine (estetica del delitto vs illegalismo popolare).
Il XVIII secolo è la fabbrica del soldato. Il grande libro dell’uomo-macchina viene scritto in due registri: da un lato il registro anatomico-metafisico (Cartesio), dall’altro il registro tecnico-politico (regolamenti). Le discipline divennero nel corso del XVII e XVIII secolo formule generali di dominazione, diverse dalla schiavitù, dalla domesticazione, dal vassallaggio e dall’ascetismo monastico. Il momento storico delle discipline è quello in cui nasce un’arte del corpo umano, che non mira solo all’accrescersi delle sue abilità e neppure all’appesantirsi della sua soggezione, ma alla formazione di un rapporto che, nello stesso meccanismo ,lo rende tanto più obbediente quanto più utile, e viceversa. IL CORPO UMANO ENTRA IN UN INGRANAGGIO DI POTERE CHE LO FRUGA, LO DISARTICOLA, LO RICOMPONE [= MICROFISICA DEL POTERE 151]. UNA “ANATOMIA POLITICA” , CHE E’ ANCHE UNA “MECCANICA DEL POTERE” VA NASCENDO. 176- taglio “cellulare” degli individui. 156- misurare in ogni istante la qualità e i meriti della condotta di ciascuno. Disciplina = tattica antivagabondaggio, antidiserzione, anti auto agglomerazione. Per esempio nelle scuole elementari SPAZIO SERIALE vs insegnamento 1:1. L’UNITà NELLE DISCIPLINE NON E’ NE’ IL TERRITORIO, NE’ IL LUOGO, MA IL RANGO [=LA POSIZIONE?]. La prima operazione delle discipline è quella di trasformare moltitudini confuse in molteplicità ordinate. 182- Tecnica di addestramento vs rappresentazione/spiegazione. La tattica come forma più elevata della tecnica disciplinare : la tattica maneggia la moltitudine [la guerra come modello della politica e non viceversa]. 219 Massa vs collezione di individualità separate.
Le discipline segnano il momento in cui si effettua il rovesciamento dell’asse politico dell’individualizzazione. In altre società-per es. regime feudale- possiamo dire che l’individualizzazione è massimale dalla parte dove si esercità la sovranità e negli strati superiori del potere. In un regime disciplinare al contrario l’individualizzazione è discendente: nella misura in cui il potere diviene sempre più autonomo e funzionale, coloro sui quali si esercita tendono ad essere più fortemente individualizzati; e mediante sorveglianze piuttosto che cerimonie; mediante misure comparative che hanno la “norma” come referenza e non mediante genealogie che danno gli antenati come punti di riferimento . In un sistema disciplinare il bambino è più individualizzato dell’adulto, il malato più dell’uomo sano, il pazzo e il delinquente più del sano e del non-delinquente.
[LA NORMA COME NUOVA LEGGE DELLA SOCIETà MODERNA] accanto a Legge, Parola, Testo, Tradizione. Come la sorveglianza e accanto ad essa la normalizzazione diviene uno dei grandi strumenti di potere alla fine dell’epoca classica. La scuola come apparato di esame ininterrotto. L’esame combina le tecniche della gerarchia che sorveglia e quelle della sanzione che normalizza. La scuola esercita una pressione costante sugli allievi perché tutti si normalizzino. L’era della scuola esaminatoria segna l’inizio della pedagogia come scienza. LA SCUOLA ESERCITA UNA PRESSIONE COSTANTE SUGLI ALLIEVI PERCHE’ TUTTI SI RASSOMIGLINO. Il NORMALE HA DATO IL CAMBIO ALL’ANCESTRALE. La misura ha preso il posto dello status , sostituendo così l’identità dell’uomo memorabile con quella dell’uomo calcolabile. FUNZIONE POLITICA DELLA SCRITTURA
RETE DI SCRITTURAZIONI= DOCUMENTI CHE CAPTANO E FISSANO GLI INDIVIDUI. Si ha nei documenti una formalizzazione dell’individuale all’interno dei delle relazioni di potere. INNOVAZIONI DELLA SCRITTURA DISCIPLINARE RISPETTO ALLA VECCHIA DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA. Mettere per iscritto come procedimento di oggettivazione e di assoggettamento [≠eroicizzazione]
La disciplina procede anzitutto a riportare gli individui nello spazio [lavorare lo spazio -> spazializzare]. [->OFFICINA, CONVENTO, FORTEZZA]. 168- disciplina = organizzazione interna sempre più dettagliata del tempo, esaustione piuttosto che impiego del tempo [174- tempo tradizionale vs tempo disciplinare]. 186- il potere addestra le moltitudini: nuova architettura da fasto e fortezze a visibilità interna. Le architetture circolari cominciano a esprimere una certa utopia politica. Ma l’attività disciplinare può diventare un freno o un ostacolo: negli opifici si passa da un controllo dall’esterno a un controllo interno e continuo. 192 Marx su sorveglianza e lavoro cooperativo. Il panopticon come serraglio naturalistico (quadro vivente) e come laboratorio. Il panoptismo come tecnica di base per la maggiorazione delle forze: inversione della funzione delle discipline. Forza della molteplicità vs piramide (gerarchica) individualizzante. 220 – Il panopticon automatizza e de-individualizza il potere.
L’ANTICHITA’ COME SOCIETà DELLO SPETTACOLO VS MODERNITà COME SOCIETà DELLA SORVEGLIANZA: siamo assai meno greci di quanto crediamo. Il secolo XVIII ha inventato la tecnica della disciplina e dell’esame come il medioevo ha inventato l’inchiesta giudiziaria.
Umanesimo moderno= assunzione politica delle piccole cose per il controllo e l’utilizzazione degli uomini.
Il potere [non è solo negativo, non solo reprime ma anche] produce campi di oggetti e rituali di verità.
Due sogni politici: società pura (vs lebbra) vs società disciplinare (vs peste). Schemi di esclusione vs schemi disciplinari.
Microfisica del potere
Storia vs Genealogia. Per indicare la genealogia Nice usa diversi termini: Entstehung (emergenza o il momento della nascita) o Herkunft (provenienza)o Erbschaft (eredità)- [ha a che fare col corpo, con la razza o con il tipo sociale] designano meglio di Ursprung (origine) l’oggetto di una genealogia. La storia deve essere la scienza dei rimedi (Nice) e deve sfuggire alla metafisica. 168 – Chiamiamo genealogia l’accoppiamento delle conoscenze erudite e delle memorie locali, che permette la costituzione di un sapere storico delle lotte e l’utilizzazione di questo sapere nelle tattiche attuali.
Per umanesimo intendo l’insieme dei discorsi attraverso i quali si è detto all’uomo occidentale.”Anche se non eserciti il potere , puoi pur sempre essere sovrano. Più rinuncerai ad esercitare il potere e meglio sarai sottomesso a colui che ti è imposto , più sarai sovrano”. L’umanesimo è ciò che ha inventato volta per volta queste sovranità assoggettate che sono l’anima, la coscienza, l’individuo, la legge fondamentale. In poche parole l’umanesimo è tutto ciò attraverso cui in Occidente si è eliminato il desiderio di potere – vietato volere il potere, escluso la possibilità di prenderlo.
Se il socialismo scientifico ha preso il via dalle utopie del XIX secolo, forse la socializzazione reale emanerà nel XX secolo dalle esperienze.
84 – Il sistema penale ha avuto la funzione di introdurre un certo numero di contraddizioni in seno alle masse, ed una contraddizione principale è la seguente: opporre le une alle altre le plebi proletarizzate alle plebi non proletarizzate.
108- Per noi l’intellettuale teorico ha smesso di essere un soggetto , una coscienza rappresentata o rappresentante. Quelli che agiscono e lottano hanno smesso d’essere rappresentati , fors’anche da un partito o da un sindacato, che si arrogassero a loro volta il diritto di essere la loro coscienza. Non c’è più rappresentazione, non c’è che l’azione , l’azione della teoria e l’azione della pratica , in rapporti di collegamento o di scambio.
135 Nietzsche è colui che ha dato come bersaglio essenziale, diciamo al discorso filosofico, il rapporto di potere. Mentre per Marx era il rapporto di produzione. Nietzsche invece è il filosofo del potere , ma che è arrivato a pensare il potere senza, per farlo, rinchiudersi all’interno di una teoria politica.
158 esame: indagine= scienze umane : scienze della natura.
175 il potere è la guerra continuata con altri mezzi. Due ipotesi massiccie:da una parte i meccanismi di potere sarabbero la repressione, ipotesi che per comodità chiamerei l’ipotesi di Reich, dall’altra la base del rapporto di potere sarebbe lo scontro bellicoso di forze , ipotesi che ancora per comodità chiamerei l’ipotesi di Nietzsche.
188 – Precauzioni di metodo nello studio del potere: invece di orientare la ricerca del potere nel senso dell’edificio giuridico della sovranità , degli apparati di Stato e delle ideologie che l’accompagnano, la si deve orientare verso la dominazione , gli operatori materiali, le forme di assoggettamento, le connessioni ed utilizzazioni di sistemi locali di quest’assoggettamento, i dispositivi di strategie. Bisogna studiare il potere al di fuori del modello del Leviatano , al di fuori del campo delimitato dalla sovranità giuridica e dall’istituzione statale. Si tratta di studiarlo a partire dalle tecniche e dalle tattiche di dominazione.
La teoria della sovranità è stata un’arma che ha circolato in un campo e nell’altro, è stata il grande strumento della lotta politica e teorica intorno ai sistemi di potere del XVI e XVII secolo. Fincheé ha durato la società di tipo feudale, il rapporto di sovranità, che lo si intenda in modo ampio o ristretto, ricopriva la totalità del corpo sociale.Ma nel XVI – XVII sec. s’è prodotto un fenomeno importante, cioè l’apparizione o meglio l’invenzione di una nuova meccanica di potere. Questa nuova meccanica poggia più sui corpi e su quel che fanno che sulla terra e sui suoi prodotti. E’ una meccanica di potere che permette di estrarre dai corpi tempo e lavoro più che beni e ricchezza. Questo nuovo tipo di potere che non può più essere trascritto nei termini della sovranità è, credo, una delle più grandi invenzioni della società borghese: questo potere non sovrano, estraneo alla forma della sovranità, è il potere disciplinare.
Ma la teoria della sovranità ha resistito come ideologia e come principio organizzatore dei grandi codici giuridici.-> Ma il discorso della disciplina è estraneo a quello della legge , della regola, effetto della volontà sovrana. Le discipline porteranno un discorso che sarà quello della regola, non della regola giuridica derivata dalla sovranità, ma della regola naturale, cioè della norma. Definiranno un codice che non sarà quello della legge, ma quello della normalizzazione-> Le normalizzazioni disciplinari vengono a scontrarsi sempre più coi sistemi giuridici della sovranità, sempre più è necessaria una specie di discorso arbitro. Gli sviluppi della medicina e della medicalizzazione generale del comportamento , delle condotte, dei discorsi, dei desideri si operano sul fronte dove vengono ad incontrarsi i due piani eterogenei della disciplina e della sovranità. Per questo, contro le usurpazioni della meccanica disciplinare , contro quest’ascesa di un potere legato al sapere scientifico,ci troviamo oggi in una situazione tale ,che il solo ricorso esistente apparentemente solido che abbiamo è appunto il ricorso o il ritorno ad un diritto organizzato intorno alla sovranità e articolato su questo vecchio principio. A DIRE IL VERO, PER LOTTARE CONTRO LE DISCIPLINE NELLA RICERCA DI UN POTERE NON DISCIPLINARE, O PIUTTOSTO NELLA LOTTA CONTRO IL POTERE DISCIPLINARE , NON E’ VERSO IL VECCHIO DIRITTO DELLA SOVRANITA’ CHE SI DOVREBBE ANDARE , MA NELLA DIREZIONE DI UN NUOVO DIRITTO, CHE SAREBBE Sì ANTIDISCIPLINARE , MA NELLO STESSO TEMPO AFFRANCATO DAL PRINCIPIO DELLA SOVRANITA’ [MA A QUESTO PROPOSITO PER FOCAULT LA NOZIONE DI REPRESSIONE E’ INUTILIZZABILE].