

Una introduzione al ragionamento
Possiamo distinguere tra usi del linguaggio strumentali e argomentativi. Per usi strumentali intendiamo quegli enunciati che sono supposti raggiungere il loro obiettivo direttamente senza la necessità di produrre in più delle ragioni o degli “argomenti di supporto”. Di contro, per usi argomentativi intendiamo quegli enunciati che hanno successo o falliscono soltanto fino al punto che sono supportati da argomenti, ragioni, evidenze o simili e che sono capaci di portare con se il lettore o l’ascoltatore soltanto perché essi hanno un “fondamento razionale”. Un comando, per esempio, rappresenta un esercizio di potere attraverso il linguaggio e di solito non ha bisogno di essere “provato”. Di contro, quando la gente fa certi tipi di asserzioni o pretese (scientifiche, politiche, etiche o di qualsiasi altro genere) non si può aspettare di muovere la gente direttamente. Questa gente infatti può dover appellarsi alla comprensione e all’accordo degli ascoltatori soltanto producendo “supporti”addizionali per la pretesa originale. In pratica noi troveremo questi enunciati che giacciono lungo un continuum , dal puramente strumentale al puramente argomentativo.
Le catene di ragionamenti che è appropriato usare variano da situazione a situazione. Quando noi ci muoviamo dal laboratorio scientifico all’aula di tribunale , il “forum” [cioè, il luogo]della discussione varia profondamente. Il tipo di coinvolgimento che i partecipanti hanno con il risultato del ragionamento è completamente differente e anche lo saranno i modi in cui i possibili risultati dei ragionamenti saranno verificati e giudicati. La pretesa assomiglia a una specie di edificio la cui affidabilità dipende dall’essere supportato da fondazioni sufficientemente solide e sicure.
IL RAGIONAMENTO E’ UNA TRANSAZIONE CRITICA. Nel senso che il luogo essenziale del ragionamento è visto essere pubblico, interpersonale, sociale. Il ragionamento non è un modo per arrivare a idee, ma un modo di verificare criticamente idee. Il ragionamento chiama alla valutazione critica di queste idee per mezzo di criteri (o standard) condivisi. Un giudizio ragionato è così un giudizio in difesa del quale possono essere prodotte ragioni adeguate e appropriate. Il carattere transattivo del ragionamento è preservato in ogni caso fino al punto in cui noi lo critichiamo con un occhio alla sua vitalità dentro un dibattito collettivo (i nostri argomenti dovranno essere presentati a un gruppo di ricercatori professionisti, a un incontro politico o a chi?)
Qualche definizione:
- dibattito (argumentation)= sarà usato per riferirsi al’intera attività di avanzare pretese, sfidarle, rafforzarle producendo ragioni, criticare quelle ragioni, confutare ragioni
- ragionamento (reasoning)=sarà usato più strettamente per l’attività centrale di produrre ragioni a supporto di una pretesa, così da mostrare come queste ragioni hanno successo nel dare forza a una pretesa
- argomentazione (argument)=nel senso di una catena (train) di ragionamento, è la sequenza di pretese e ragioni interconnesse che, tra di loro, stabiliscono la posizione e la forza della posizione per cui un particolare parlante sta argomentando. Nel linguaggio comune la parola “argomentazione” ha due significati distinti: da una parte indica, come qui, una distinta linea di ragionamento, dall’altra le “argomentazioni” sono interazioni umane attraverso le quali queste linee di ragionamento sono formulate , dibattute e/o scartate
- chiunque partecipa a un’argomentazione mostra la sua razionalità o la sua mancanza di essa, con la maniera in cui egli tratta e risponde all’offerta di ragioni pro o contro una pretesa. Se egli è “aperto all’argomentazione” egli riconoscerà la forza di quelle ragioni o cercherà di replicare. Se egli “sordo all’argomentazione” , per contrasto, può ignorare le ragioni contrarie o replicare ad esse con asserzioni dogmatiche.
Al principio di un’argomentazione pienamente sviluppata una delle parti coinvolte che noi possiamo chiamare assertore A avanza una pretesa C. In ogni caso l’assertore deve fare qualcosa di più che mettere avanti la sua posizione come una nuda o spoglia asserzione (“Prendere o lasciare”) se egli deve avanzare la sua pretesa su una base razionale – come la mossa iniziale di una possibile argomentazione- piuttosto che come una semplice opinione personale. Se la sua posizione deve essere aperta alla critica e alla discussione di altri, A deve avere ulteriori motivi, ragioni o altre considerazioni , che possono essere aggiunte (se necessario) per dimostrare che la pretesa è ben fondata. Chiamiamo l’individuo che guida la critica della pretesa di A l’interrogante.
Gli elementi di ogni argomentazione, cioè le caratteristiche strutturali di ogni argomentazione sono rappresentate nell’immagine seguente:
Data, Grounds = ragioni, motivi = le conclusioni implicate nelle argomentazioni della vita reale sono ben fondate solo se sufficienti motivi, di un genere appropriato e rilevante, possono essere offerti in loro supporto.
Claim =asserzione avanzata pubblicamente per una accettazione generale (deve essere rilevante, chiara e non ambigua). Se l’argomentazione di A è sia esile, sia malferma – cioè se i fatti offerti come motivi colpiscono Q come pochi e irrilevanti- Q può persino cancellare la pretesa di A al suo stadio iniziale, con il semplice commento: “Non c’è fattispecie” “No case” = (pretesa ≠supposizione).
Warrant= garanzia= leggi di natura, principi legali e leggi, regole empiriche, formule tecniche =AFFERMAZIONE GENERALE CHE AUTORIZZA UN’INFERENZA. Devono essere di valore e plausibili. Per esempio la medicina è un campo di decisioni pratiche piuttosto che di scienza teoretica. Qualche volta è urgentemente necessario iniziare un trattamento prima di una piena comprensione intellettuale o di un consenso professionale generale: in questi casi può essere legittimo trattare il giudizio personale di un medico esperto, in sé, come fornente qualche garanzia per l’accettazione di una conclusione. “Certi tipi di garanzia riposano per la loro solidità e rilevanza (come nel caso della legge) su deliberate decisioni umane collettive. Altre (come nelle scienze naturali) riposano sul nostro riconoscimento di modelli generali nel mondo della natura. Altre ancora ( come in molta della nostra quotidiana comprensione delle azioni umane e dei motivi) si appoggiano su regolarità familiari e riconosciute negli affari umani. Sia per ragioni teoretiche che pratiche è di aiuto pensare della maggior parte delle garanzie pratiche come cose che tengono in generale piuttosto che necessariamente.
Classificazione delle argomentazioni:
- Ragionare per analogia= quello che succede con una diga qualsiasi può ragionevolmente essere aspettato relativamentea un’altra che condivide caratteristiche rilevanti per la conclusione e non abbia differenze che distruggerebbero l’analogia.
- ragionare per generalizzazione-> quando la gente o gli oggetti sono sufficientemente diversi, diventa possibile raggrupparli in popolazioni o “generi” e fare affermazioni generali su questi. Dove il ragionamento per analogia tipicamente coinvolge conclusioni basate su uno stretto paragone tra poche specifiche istanze , le argomentazioni per generalizzazione coinvolgono l’esame di un sufficientemente grande e rappresentativo esempio del genere in questione (es.: sondaggi della pubblica opinione)
- Ragionare per segni -> ragionare per segni non è niente di complicato. Quando guidiamo lo facciamo continuamente: vediamo una luce lampeggiante e ne concludiamo che qualche tipo di pericolo è presente, vediamo un segnale verde e bianco e ne concludiamo che stiamo guidando su un’autostrada. Nella legge , l’evidenza circostanziale spesso imposta un’argomentazione da un segno. Mancando la prova diretta della colpa di un imputato , lo stato può presentare una serie di segni di colpevolezza;
- ragionamento per causa effetto, o per condizione condizionato;
- ragionamento per dilemma, quando soltanto due scelte o spiegazioni sono possibili
- argomentazione per autorità, di una persona o di un’istituzione
- argomentazione per classificazione, come particolare caso di ragionamento per generalizzazione (da cui anche le fallacie)
Backing= appoggio o fondamento=il corpo generale di informazioni che è presupposto dalla garanzia citata dall’argomento = GENERALIZZAZIONE CHE RENDE ESPLICITO IL CORPO DI ESPERIENZA SU CUI SI FA AFFIDAMENTO PER STABILIRE L’ATTENDIBILITA’ DEI MODI DI ARGOMENTARE APPLICATI IN OGNI PARTICOLARE CASO O FATTISPECIE. “Dare a una garanzia i fondamenti che la natura del caso richiede”
Modal qualifier= forza e condizioni di validità degli argomenti proposti=Non tutti gli argomenti supportano le loro conclusioni con lo stesso grado di certezza . Alcune garanzie ci conducono invariabilmente alla conclusione richiesta; altre lo fanno frequentemente ma non nel 100% dei casi; altre lo fanno solo condizionalmente o con significative qualificazioni – usualmente, possibilmente, salvo incidenti- e così via.
Nella vita reale noi trattiamo con conclusioni, argomentazioni e catene di ragionamenti la cui affidabilità è qualche volta meno che assoluta. Se noi, prima di agire, attendessimo sempre che argomentazioni assolutamente rigorose fossero state costruite, noi saremmo di solito sopraffatti dagli eventi prima di avere occasione di agire.
Rebuttals = Restrizioni= un argomento che normalmente sarebbe solido è invalidato come risultato della scoperta di circostanze speciali =Confutazioni, riserve, ricusazioni = a meno che noi non ci troviamo a confrontarci con quei rari argomenti che sono certi o necessari, noi necessiteremo anche di sapere, alla fine, sotto quali circostanze la presente argomentazione potrebbe lasciarci delusi.
In campi come gli affari o la politica o altri, il ragionamento e l’argomentazione trovano posto come elementi centrali dentro una più vasta impresa umana. E per marcare questo tratto – il fatto che tutte queste attività dipendono dalla presentazione e dalla valutazione critica di ragioni e argomentazioni- noi ci riferiremo ad esse come a IMPRESE RAZIONALI. E queste imprese servono come un campo energizzante – come il campo elettromagnetico che circonda l’armatura di un motore elettrico- che è LA FONTE ULTIMA DELLA FORZA E DEL POTERE DELL’ARGOMENTAZIONE.
124 – Il primo problema pratico nel lanciare una discussione razionale su un problema è fare chiaro CHI esattamente abbisogna di stabilire CHE COSA, cioè quali “supposizioni” governano la discussione e quando possono essere ricercate “restrizioni”.
129– Il modo razionale o ragionevole di raggiungere una conclusione è il modo tempestivo di raggiungere quella conclusione. Noi dobbiamo scegliere tra la necessità di sprecare tempo collezionando più ragioni (evidenze, testimonianze, materiali fattuali) e la necessità di risolvere prontamente la questione posta. Da qui il problema pratico non è tanto quello di raggiungere un’”assoluta certezza” nelle nostre argomentazioni, ma come porle “al di là di ogni ragionevole dubbio”,nel tempo disponibile e assicurandosi che esse abbiano “tutto il peso che esse necessitano”, data la natura del caso.
137- La cultura come insieme di significati. La possibilità di comunicazione tra i membri di una comunità si appoggia sulla loro condivisione di concetti
141 – Lo sviluppo della competenza comunicativa include il riconoscimento di varie strategie comunicative
274 L’arte della pittura e l’arte della medicina similmente si appoggiano su corpi ereditati di esperienza tecnica. e questi corpi di esperienza tecnica (o EXPERTISE) forniscono il primo luogo naturale in cui aggirarsi quando noi ci confrontiamo con problemi simile nell’arte di oggi.
287 – I manager old style usavano prendere le loro decisioni in un modo che può essere descritto come intuitivo. Oggi sono rare invece le persone che negli affari hanno potere o autorità e che fanno affidamento su una intuizione personale. Oggi gruppi o comitati condividono la responsabilità per la maggior parte delle decisioni è perciò devono condividere una comprensione per la base razionale di questa decisione.La gente domanda “ragioni” per una decisione che essa poi può criticare e verificare. Dove il vecchio affidamento sull’intuizione richiedeva la completa fiducia in una persona, la nuova insistenza sul ragionamento apre le argomentazioni a favore e contro una decisione a molte più persone e permette all’analisi di andare al di là della questione della fiducia o dell’affidamento a qualche decision-maker.
289 – STRATEGIE VS CONTEMPLAZIONI SENZA TEMPO. Soltanto una volta che dati affidabili sono stati ottenuti le strategie possono essere impostate.
303 Similitudini e differenze tra istituzioni d’affari e istituzioni governative. ( reddito vs servizi; costi vs qualità; macchine vs personale)
Lo studio delle fallacie dovrebbe essere pensato come una specie “allenamento della sensibilità”. Esso dovrebbe sintonizzare gli studenti sugli onnipresenti pericoli a cui sono esposti come consequenza di espressioni imprecise –termini vaghi, ambigui o maldefiniti- o di assunzioni e presupposizioni non articolate. Le fallacie sono argomentazioni persuasive ma no solide. La loro persuasività proviene da una superficiale somiglianza con le argomentazioni solide: questa somiglianza da loro un’aria di plausibilità. Notate che il risultato delle fallacie può essere sia accidentale che deliberato, sia onesto che disonesto. Alla fine si possono distinguere due tipi di fallacie:
- argomentazioni che coinvolgono un passo illecito dai motivi alle conclusioni e che si fondano su assunzioni non garantite:GENERALIZZAZIONE FRETTOLOSA, è il nome che i logici danno al fenomeno quotidiano di saltare alle conclusioni: per esempio tirare una conclusione da troppo poche istanze specifiche (TROPPO POCHI ESEMPI) o tirare una conclusione generale da esempi non tipici(ESEMPI ATIPICI)
- ECCEZIONI ALLA REGOLA, questa fallacia occorre quando qualcuno basa un’argomentazione su una regola che è valida in generale ma fallisce a considerare se il caso in questione può non cadere sotto una delle eccezioni a quella regola.
- CAUSA FALSA: quando noi confondiamo la successione temporale con la sequenza causale oppure quando noi asseriamo che un evento è la causa di un altro e ciò è semplicemente sbagliato
- FALSA ANALOGIA:difficilmente qualche argomentazione ci espone al rischio della fallacia quanto l’analogia
- AVVELENARE I POZZI: nel corso dell’argomentazione pratica possiamo essere tentati di eccedere nei nostri sforzi di fare una conclusione corazzata. Per esempio possiamo essere tentati di avanzare una pretesa contro la quale non può essere avanzata nessuna evidenza di nessun tipo. Quasi tutti i toccasana sociali o psicologici – come la dianetica o l’orgonomia – si appoggiano su garanzie che sono accettate da coloro che ci credono senza condizioni.
- ELEMOSINARE LA DOMANDA O CIRCOLARITA’: commettiamo questa fallacia quando avanziamo una pretesa e poi argomentiamo a suo favore avanzando motivi il cui significato è semplicemente equivalente a quello della pretesa originale (pretesa travestita)
- ELUDERE IL PROBLEMA: occorre quando una persona tenta di evadere una domanda rivolta a lui invece di dare ad essa una qualche risposta reale.
- APPELLO ALL’AUTORITA’, quando l’opinione di quella autorità è presa come chiusura della discussione sulla faccenda in questione: quando non si accetta nessun’altra evidenza.
- ARGOMENTAZIONE CONTRO LA PERSONA: è la fallacia di rifiutare le pretese che una persona avanza semplicemente sulla base di fatti spregiativi (reali o presunti) intorno alla persona che avanza le pretese;
- ARGOMENTAZIONE PER IGNORANZA: quando noi erroneamente argomentiamo che una conclusione è giustificata semplicemente perché l’opposto non può essere provato;
- APPELLO AL POPOLO: si riferisce al fallace tentativo di giustificare una conclusione sulla base di una sua supposta popolarità
- APPELLO ALLA COMPASSIONE: le storie commoventi non sono necessariamente fallaci. Lo diventano quando sono usate semplicemente per oscurare un problema.
- APPELLO ALLA FORZA: questo appello è semplicemente una MINACCIA. Strettamente parlando non è una fallacia. Esso conduce alla sottomissione piuttosto che alla convinzione dell’uditore e il parlante che ricorre a tale argomento , è raramente auto ingannato.
- argomentazioni che sono incrinate da ambiguità nei loro termini costituenti (fallacie di ambiguità):
- FALLACIA DELL’EQUIVOCO: occorre quando una parola o una locuzione è usata inconsistentemente, cioè quando c’è più di un senso in un singolo argomento, con il risultato che i vari sensi sono confusi. Sotto questo termine ombrello generale ci sono cinque specifiche fallaciedi ambiguità:
- ANFIBOLIA: quando l’omissione di una virgola o di altra punteggiatura posiziona in maniera non accurata locuzioni o parole qualificanti, per es.: “lascio 5000 dollari ai miei amici John Smith e Nat Cole”
- ACCENTO: quando un’enfasi conduce fuori strada la nostra comprensione di un’argomentazione:”Non dovrebbe trattare sua moglie in quella maniera in pubblico”
- FALLACIA DELL’EQUIVOCO: occorre quando una parola o una locuzione è usata inconsistentemente, cioè quando c’è più di un senso in un singolo argomento, con il risultato che i vari sensi sono confusi. Sotto questo termine ombrello generale ci sono cinque specifiche fallaciedi ambiguità:
- COMPOSIZIONE E DIVISIONE: sono i due lati di una stessa medaglia. La composizione occorre quando noi asseriamo intorno a un intero gruppo qualcosa che è vero solo per le sue parti. La divisione occorre quando noi asseriamo di tutte le parti di una cosa qualcosa che è vero solo per l’intero.
199 -Due stili argomentativi:
- procedura dell’avversario (aut-aut, arte legale)
- procedura di consenso ( per es.: tra medici e psichiatri: dialogo professionale?)
241- quando qualcosa non gira come ci si aspetterebbe sulla base del suo “normale sviluppo”, il problema che sorge può essere presentato come il fallimento di una supposizione.
243 funzione (omeostasi, equilibrio) vs fine, scopo, bene, effetto, risultato
254 EVIDENZA= MANCANZA DI AMBIGUITA’

Gli usi dell’argomentazione
[Vedere, fare, immaginare: sono i tre pioli di una scala metaforica per spiegare come scienziati e statistici si capiscono quando discutono di dati e di come metterli in relazione tra di loro al fine di trovare spiegazioni causali dei fatti-
Il gradino più basso della scala dove si trovano gli statistici si occupa dell’osservazione e consiste nella ricerca di regolarità nel mondo . In che modo le variabili sono collegate? Come cambia quello che so di Y, se osservo X? In altre parole, cosa mi dice un sintomo su una data malattia o un sondaggio sui prossimi risultati elettorali.
La “rivoluzione causale” ha consentito di salire al secondo piolo , di passare dall’osservare al fare. Cosa accadrebbe a Y se faccio X? Come posso fare in modo che accada Y? In altre parole: se prendo un’aspirina se ne andrà il mal di testa? Cosa accadrà alle diverse variabili se vieto la vendita di sigarette? Cosa succede se raddoppiamo il prezzo?
125 – la capacità di seguire semplici argomentazioni predittive, le cui garanzie si basano su di un esperienza sufficientemente vasta e rilevante , può dover essere riconosciuta come un’altra semplice ABILITA’ RAZIONALE, che è posseduta dalla maggior parte degli uomini ma è mancante in alcuni deficienti mentali.
Al gradino più alto entra in gioco l’argomentazione “contro fattuale”, cioè l’immaginazione , la retrospezione e la comprensione. X è stato causato da Y? Se X non fosse accaduto come sarebbero andate le cose? Cosa sarebbe successo se avessi agito diversamente? In altre parole: è stata l’aspirina a farmi passare il mal di testa? Se i terroristi non avessero abbattuto le torri gemelle, gli Usa avrebbero scatenato guerre?Come sarebbe la mia salute se non avessi fumato negli ultimi dieci anni?]
Il nostro problema sono le valutazioni delle argomentazioni. La logica [a cui si riferisce Toulmin] ha a che fare con la fondatezza delle pretese – con la solidità dei fondamenti che produciamo a loro supporto- o, per cambiare la metafora, con il tipo di caso che presentiamo in difesa delle nostre pretese. LA LOGICA –POSSIAMO DIRE- E’ GIURISPRUDENZA GENERALIZZATA. Un compito primario della giurisprudenza è di caratterizzare l’essenziale del processo legale: le procedure con cui si avanzano , si discutono e si dirimono le controversie legali.
151 – Toulmin fa una GRANDE DIVISIONE tra il logico formale e l’argomentazione pratica. Cfr la dipendenza dal campo dei qualificatori modali (logica teorica vs pratica logica).166 – E’ nel Seicento che in connessione con la stampa che l’ambito logico viene rivoluzionato. Alla logica degli enunciati del Medioevo si sostituisce la logica moderna delle proposizioni a-temporali. I problemi di correttezza delle argomentazioni predittive si possono trattare in maniera invariante rispetto al tempo solo se trascuriamo il contesto in cui la previsione è fatta e quello in cui è valutata (argomentazione scorretta vs argomentazione errata). 227 – Geometria e giurisprudenza come modelli tradizionali delle scienze.
12-Il compito corretto dell’epistemologia dovrebbe essere quello di tracciare nella teoria logica tutte le distinzioni richieste dalla pratica logica. 193 Epistemologia = teoria della conoscenza
16 CAMPO ARGOMENTATIVO [Campi di discussione]= quando dati e conclusioni sono dello stesso tipo logico. Per i logici (tradizionali) il salto di tipo logico è la difficoltà che mette a rischio la nostra conoscenza. Lo standard (di validità) delle argomentazioni analitiche implica l’esclusione di proposizioni di diverso tipo logico (passato vs presente; generale vs particolare). 12-pretese basate su evidenze sintetiche vs pretese basate su implicazioni analitiche. 41 FORMA LOGICA = STRUTTURA DI RELAZIONI TRA ENTITà PSICHICHE O TRA MODELLI DI COMPORTAMENTO SOCIALE.-> DUE MODELLI ALTERNATIVI: 1. valutazione razionale MORE GEOMETRICO; 2. pratica giuridica = conformità alle formalità che devono essere osservate perché sia possibile una qualsiasi valutazione razionale delle argomentazioni. 170 Sulla solidità di una argomentazione [legata al contesto] vs atteggiamento olimpico del logico.
37 – in ogni campo di argomentazione ci possono essere delle possibilità assai forti , altre più o meno serie, e altre ancora decisamente remote.32 VALUTARE SIGNIFICA METTERE IN ORDINE DI IMPORTANZA O IN ORDINE DI APPREZZABILITA’, SIGNIFICA CRITICARE dal punto di vista di CRITERI O STANDARD, CHE STABILISCONO LA FORZA DI UN’ARGOMENTAZIONE: LA FORZA DELLE GARANZIE CONSISTE NELL’AUTORIZZARE IL PASSAGGIO DA CERTI TIPI DI DATI A CERTI TIPI DI CONCLUSIONI (principio del sillogismo, principi legali, leggi scientifiche). Criteri corretti per la valutazione= standard di merito vs criteri male impostati o non rilevanti ( buono, utile, impossibilie?) 92- Garanzie = standard pratici o canoni di argomentazione-> pro esibizione delle garanzie che esibiscono i passaggi di una argomentazione : “Come ci arrivi?”
37 FORZA VS VAGHEZZA (IN UN CAMPO)=STANDARD DI POSSIBILITà APPROPRIATI ALLE COSE DEL GENERE IN QUESTIONE. 130 approssimativo vs concludente
15 – L’opinione è un rischio: si può porre la domanda “in base a cosa dici quello che dici?”
19 – in questo saggio non ci interessa come si raggiungono le conclusioni, ma come le stabiliamo sostenendole con un’argomentazione.
20- prima fase dello schema argomentativo: “potrebbe darsi che…” con cui ci si riferisce a possibilità più o meno serie. Ci sono atteggiamenti incongrui sul possibile: possibile serio (= degno di attenzione) vs possibile non serio (leggero). Possiamo dare una nostra lista di soluzioni possibili ai problemi, cioè soluzioni presumibilmente accettabili o più probabili di altre.
50- previsione (illimitata vs salvaguardata = probabilmente)/previsioni tout court vs previsioni salvaguardate
61 ci sono affermazioni probabilistiche su ogni argomento su cui qualcuno possa impegnarsi , con delle riserve, su un’opinione (probabile /improbabile, verisimile/inverosimile)
66- pretese di probabilità = pretese relative a ciò che bisogna aspettarsi. Cfr. le compagnie di assicurazione e la credibilità delle stime. Stima oggettiva vs fiduciosa credenza. -> quali fattori siano più rilevanti e quale tipo di classificazione si dimostrerà di fatto più attendibile , queste sono cose che le compagnie di assicurazione possono scoprire solo col passare del tempo.
75 – EVIDENZA = I DATI SU CUI SI BASA UN’IPOTESI -> SULLA RILEVANZA DEI DATI: “A cosa sei in grado di appoggiarti?”. 228- L’evidenza crea assicurazione
87 DUE SIGNIFICATI DI PRECISIONE: COME ESATTEZZA NUMERICA E COME DEFINITEZZA CONCETTUALE
95 – Qualificatori e condizioni di ricusazione: fatto citato per confermare o ricusare l’applicazione di una garanzia.
103 Il sillogismo confonde la differenza di funzione pratica tra garanzia ( si può presumere…) e fondamento ( si è riscontrato che…) Forza di garanzia= licenza di inferenza ≠contenuto fattuale del fondamento di una garanzia. La forza di una garanzia è invariante in tutte le argomentazioni , ma il tipo di fatti in virtù dei quali una garanzia avrà vigore e autorità varierà a seconda del campo di argomentazione all’interno del quale opera quella garanzia. “Ci si può aspettare che..” = garanzia di referenza permissiva vs. “si trovò che…” = resoconto fattuale delle nostre osservazioni.
195 – “Io so che…” (= rilasciare la propria asserzione ‘sotto sigillo’) = pretesa di parlare autorevolmente nel senso che la propria parola è particolarmente attendibile = impegno a rendersi responsabile della propria affermazione ( se diciamo “egli sa…” noi rischiamo la nostra propria reputazione sul fatto che la sua opinione si mostri attendibile) ≠ “io credo…”, “Io confido…”, “Io sono sicuro”-> “Come lo sa?” = richiesta di credenziali/ ragioni (≠processi mentali osservabili: “egli crede, confida, è sicuro che…”). Il modello del sapere implica la correzione ed è diverso dal modello dello sperare/credere
220- “Il senso di ciò che è conveniente (fare)”->sapere ciò che si deve fare non significa tanto cultura o informazione quanto savoir-faire, che è segno distintivo di una persona ben educata o riguardosa, di un uomo di principi, non di un esperto.
Stephen Toulmin [fu allievo di Wittgenstein ed ha scritto in collaborazione con A. Janik il famoso libro “La grande Vienna] sulla formazione di Wittgenstein.