Stili di esistenza come forme di libertà e di assoggettamento

Senza-titolo-2

Anzitutto una spiegazione sulla sessualità nella Grecia Antica (IV sec. a. C.)  e a Roma. Focault sostiene che di norma i greci di condizione libera si sposavano dopo i trentacinque anni con ragazze che di solito non ne avevano ancora venti. Pertanto, in generale, il rapporto interpersonale tra gli sposi era monodirezionale, nel senso che il marito aveva nei confronti della moglie più un rapporto pedagogico e di status sociale che di comunità di vita. Questo spiega per Focault la nascita in Grecia di un’erotica dualista che ammetteva accanto a un rapporto eterosessuale non molto significativo, un rapporto di amicizia e di comunanza omosessuale molto più rilevante dal punto di vista dei valori e delle virtù messe in gioco. A Roma, invece, visto il carattere molto protetto (anche legalmente) della vita dei giovani di buona famiglia e visto che i rapporti omosessuali erano intrattenuti per lo più con schiavi, matura lentamente e specie durante il periodo imperiale una stilistica dell’amore di carattere monista, incentrata sullo stile di vita degli sposi (reciprocità e monopolio dei rapporti amorosi), che rende l’arte della coniugalità parte integrante di una cultura di sé.

10-12 Focault tratta della sessualità come esperienza, vale a dire come correlazione (in una cultura) di campi di conoscenza (o saperi), di tipi di normatività (regole e costrizioni) e di tipi di soggettività, o meglio di soggettivizzazione.37 [quattro grandi campi di esperienza: con il corpo, con la sposa, con la saggezza, con la verità]

15- [Focault tratta della sessualità dal punto di vista della storia del pensiero, vale a dire dal punto di vista delle condizioni nelle quali l’essere umano problematizza ciò che è, ciò che fa e il mondo in cui vive vs. storia dei comportamenti e delle rappresentazioni] 237 CDS Problematizzazione e inquietudine (messa in questione e vigilanza) procedono di pari passo.

18[ storia delle problematizzazioni etiche fatta a partire dalle pratiche di sé [= tecnologie del sé?] vs. storia dei sistemi di morale , fatta a partire dai divieti]

142- Presso i Greci, gli stessi elementi di inquietudine [che si ritrovano presso i cristiani o presso i cinesi e cioè] (violenza[del piacere sessuale], dispendio [ed estenuazione del seme gettato] e morte [dell’individuo per la perpetuazione della specie]) hanno dato luogo a una riflessione che non mira né a una codificazione di atti [leciti e illeciti, come nel cristianesimo], né alla costituzione di un arte erotica [che mira a prolungare il più possibile gli effetti positivi del rapporto sessuale, come nei trattati cinesi della “camera da letto”], ma all’istituzione di una tecnica di vita,

16- [tecniche del sé antiche->poi cristianesimo ->poi pratiche educative, mediche, psicologiche] /Adesso mi sembra di vedere meglio in che modo, un po’ alla cieca e frammentariamente, avevo abbordato l’impresa di una storia della verità: analizzare non i comportamenti, né le idee , non le società né le loro “ideologie”, bensì le problematizzazioni attraverso le quali l’essere si dà come essere che può e deve essere pensato, e le pratiche a partire dalle quali queste problematizzazioni si formano. La dimensione archeologica dell’analisi permette di analizzare le forme stesse della problematizzazione; la sua dimensione genealogica, la loro formazione a partire dalle pratiche e dalle loro modificazioni.

17- [testi prescrittivi come materiali di ricerca]

26- Nel pensiero antico le esigenze di austerità [sessuale] non erano organizzate in una morale unificata [ma erano un supplemento, cioè un lusso e ruotavano intorno a 4 temi: il corpo, il matrimonio, l’omossesualità e la saggezza]

30- Per morale si intende un insieme di valori o di regole d’azione che vengono proposti agli individui e ai gruppi tramite apparati impositivi diversi quali la famiglia, le istituzioni educative, le Chiese ecc. (…) Ma per morale si intende anche il comportamento reale degli individui in riferimento alle regole e ai valori che sono loro proposti: si designa così il modo in cui essi si assoggettano più o meno completamente a una regola di comportamento , il modo in cui obbediscono a un divieto o a una prescrizione o vi si oppongono , il modo in cui rispettano o misconoscono un insieme di valori. Lo studio di questo aspetto della morale deve determinare come e con quali margini di variazione o di trasgressione, gli individui o i gruppi si comportano in relazione a un sistema prescrittivo che è esplicitamente o implicitamente dato nella loro cultura e di cui essi hanno una coscienza più o meno chiara. A questo livello dei fenomeni diamo l’appellativo di “moralità dei comportamenti”. [96 per es. , modo di assoggettamento nella morale classica =principio in base al quale regolare il piacere sessuale-> retto amore vs. amore sfrenato: moralità come riflessione sulla pratica sessuale in epoca classica/ desiderio vs. LOGOS (ragione)]

33- L’azione morale è indissociabile da certe forme di attività su se stessi/34- ogni morale comporta codici di comportamento e forme di soggettivizzazione: in alcune morali l’accento è posto sul codice in altre sulle forme dei rapporti con il proprio sé. [35- Nell’antichità greco-romana il rapporto con il proprio sé è l’askesis]

48- [desiderio della cosa piacevole (appetito) vs. desiderio/mancanza e quindi come mescolanza con una sofferenza (Platone). L’interesse dei Greci non è tanto sulla morfologia dei piaceri quanto sulla dinamica dei piaceri/desideri = un’ontologia delle forze]/ 53 [scena del piacere: attori attivi vs attori passivi]

62- [kairos = il momento opportuno/ SAPERI PRATICI: medicina, governo, navigazione: non basta conoscere i principi generali ma bisogna saper determinare il momento in cui intervenire e il modo preciso di farlo in funzione delle circostanze nella loro attualità]

68- morale cristiana e antica implicano un diverso lavoro su se stessi [temperanza vs. continenza]

71- Non ci si può condurre moralmente se non instaurando nei confronti dei piaceri un atteggiamento conflittuale/72- La lunga tradizione del conflitto spirituale che doveva poi prendere tante strade diverse era già chiaramente articolata nel pensiero greco classico./92- Fedro come primo apparire del “conflitto spirituale” nella letteratura antica.

73-75 [Ascetica greca vs. concupiscenza cristiana/ temperanza greca vs. virtù cristiana/ Mathesis=apprendimento + Askesis =temperanza]

82[Platone caratterizza la paideia come quella cosa che forma “fin dai primi anni alla virtù” e infonde il “desiderio appassionato di diventare un cittadino perfetto, che sa comandare e obbedire secondo giustizia”(…) Si vedrà allora che l’arte di sé assume la sua connotazione peculiare nei confronti della paideia che costituisce il suo contesto e nei confronti della condotta morale che le serve di obiettivo. Ma per il pensiero greco dell’epoca classica l’ ascetica che permette il costituirsi del soggetto morale fa integralmente parte, fin nella sua stessa forma, dell’esercizio di una vita virtuosa che è anche la vita dell’uomo “libero” nel senso pieno, positivo e politico del termine.

86- L’UOMO PIU’ REGALE E’ RE DI STESSO.[per i greci Tiranno vs. Capo Severo = portatore della virtù della temperanza] 87-LA FEDELTA’ AGLI IMPEGNI E ALLE PROMESSE COME PROVA DELLA VIRTU’

96-98 [la morale classica è un saper fare vs. morale cristiana = rinuncia-> per questo si distinguono 3 aree di saper fare: dietetica, economia, erotica]/ 107 un’estetica generale dell’esistenza [=arte del sé=tecnologia del sé]/109- arte strategica = che deve permettere di rispondere alle circostanze [=arte pratica?]

112- la pratica del regime [dietetico] come arte di vita. /109 – [vita migliore = più utile e felice nei limiti che le sono assegnati vs. prolungata vs. più brillante]/120- [ritmo lecito/illecito vs. strategia circostanziale della dietetica greca]/ 129 –mettersi alla prova= esercitarsi come individuo capace di controllare la propria violenza e di lasciarla muovere entro limiti correnti./ 130 il regime fisico degli aphrodisia è una precauzione igienica e allo stesso tempo un esercizio [=askesis] esistenziale.

140- L’atto sessuale è fonte di inquietudine per i Greci non già perché è male, ma perché turba e minaccia il rapporto dell’individuo con se stesso e la sua costituzione come soggetto morale [come violenza che sfugge alla volontà, dispendio che logora le forze, procreazione legata alla morte futura dell’individuo]

143 [i Greci pro TECNICHE DI VITA = soggetto padrone della propria condotta, come il medico di fronte alle malattie, nocchiero davanti agli scogli, politico nei confronti dello stato]

157- Il dialogo sull’ Economico [di Senofonte] si sviluppa come una grande analisi dell’arte del comando [episteme (=sapere) + techné (=arte o tecnica)]/158- L’arte domestica è della stessa natura dell’arte politica o dell’arte militare, almeno nella misura in cui si tratta di governare gli uomini. / 158- Se il gregge è in cattivo stato non ne diamo la colpa al pastore?/163 L’economia come sapere che permette una buona direzione domestica./ 163 [il matrimonio e la direzione della casa presuppongono un’effettiva capacità di autogoverno]/176- ETHOS= i costumi della città/178- [una riflessione sull’arte dell’economia come arte di governare non tanto le cose quanto le persone ->179 compiti di direzione, sorveglianza e controllo]

245- L’ascetismo non era un modo per squalificare l’amore per i ragazzi , era al contrario un modo per stilizzarlo, e dunque, dandogli forma e figura, per valorizzarlo. [185- STILE= volontà di dare alla propria vita una determinata forma]

186 -Bisogna comprendere l’elaborazione della condotta sessuale come problema morale.

187 . moralisti greci vs. pastorale cristiana [problema della temperanza/intemperanza vs classificazione dei piaceri].

192 -Agli occhi dei greci ciò che faceva si che ci si potesse invaghire di un uomo o di una donna era semplicemente il desiderio che la natura aveva immesso nel cuore degli uomini nei confronti di coloro che sono belli, indipendentemente dal loro sesso.

229- Quattro temi di sviluppo che hanno percorso la morale dei piaceri in Occidente: 1. il rapporto col corpo e la salute; 2. il rapporto con la donna e con l’istituzione matrimoniale; 3. il rapporto col ragazzo e con la sua virilitò; 4. il rapporto con la verità [-> il vero amore]

251 – [ ARTI DI VITA = TECNICHE DEL SE’]

253 La riflessione sull’uso dei piaceri era direttamente legata alla stressa relazione con tre forme di padronanza (su se stessi, sulla casa, sugli altri)

Senza-titolo-1

 

234 LA CURA DI SE’ COME MORALE FILOSOFICA DELLA TARDA ANTICHITA’/ 236 Nella tarda antichità si ha lo sviluppo di un’arte dell’esistenza dominata dalla cura di sé. [55-come lavoro su se stessi]

11- In Artemidoro l’interpretazione dei sogni come lavoro volto a governare la propria esistenza./l’analisi dei sogni faceva parte delle tecniche di vita.

43 CULTURA DI SE’ come importanza accordata al problema di se stessi. / C’è una generale severità nel pensiero dei medici e dei filosofi del II sec. : l’austerità sessuale non è vista però come rafforzamento del codice che definisce gli atti proibiti, ma come intensificazione del rapporto con se stessi come soggetto dei propri atti.

48- NEL LENTO SVILUPPO DELL’ARTE DI VIVERE SOTTO IL SEGNO DELLA CURA DI SE’  I PRIMI DUE SECOLI DELL’ERA IMPERIALE POSSONO ESSERE CONSIDERATI COME L’APICE DI UNA CURVA./ [Socrate presentato come maestro della cura di sé e 53- Seneca come professionista della direzione spirituale]/LA DIREZIONE DI COSCIENZA COME EDUCAZIONE DEGLI ADULTI: Lucilio a cui Seneca indirizza le sue lettera aveva quasi la stessa età di Seneca]

45- [L’individualismo è stato  spesso presentato come indebolimento del quadro politico e allontanamento degli individui dalle loro tradizionali sfere di appartenenza, secondo il mito della città-stato elaborato dall’800 europeo e 46- generalmente si danno quattro esempi di individualismo: 1. aristocrazie militari 2. classi borghesi 3. ascetismo cristiano 4. “aristocrazia manageriale” di epoca imperiale romana] 90 [in realtà più che di ritiro nel privato si dovrebbe parlare di problematizzazione dell’attività politica nel mondo ellenistico e romano. In questo periodo chi esercita il potere deve porsi in un campo di relazioni complesse nel quale occupa un punto di transizione: Focault parla di “aristocrazia manageriale” nell’impero romano destinata ad assumere una posizione di cerniera tra potere centrale e poteri locali: il potere non è più IMPERIUM ma PROCURATIO]. 99- [Durante l’impero assistiamo a una CRISI DEL SOGGETTO o meglio DELLA SOGGETTIVIZZAZIONE: dice Seneca che i mestieri li assegna il caso ma la moralità di ciascuno dipende da lui stesso:] è dunque in funzione di questa legge che si dovranno esercitare o abbandonare le cariche che si ricoprono. [La problematizzazione più generale concerneva il modo in cui ci si doveva costiture come soggetto morale rispetto alle attività civili, sociali o politiche(…) concerneva anche le regole che bisognava mettere in opera quando si ercitavano tali attività e il modo in cui era opportuno governare se stessi per poter prendere il proprio posto in mezzo agli altri, far valere la legittima parte di autorità e comunque inserirsi nel complesso e dinamico gioco dei rapporti di comando e di subordinazione]/ 237 – [problematizzazione : inquietudine = messa in questione : vigilanza]

58 [La filosofia cercava una griglia di analisi valida per il corpo e per l’anima: per Epitteto la sua scuola era un ospedale] la paideia come miglioramento e perfezionamento dell’anima cercato dalla filosofia. [60– la medicina partecipava alla cura di sé portando attenzione al corpo]. 62- Tutta un’arte della conoscenza di sé si va sviluppando, con prescrizioni precise,  forme specifiche di esame ed esercizi codificati. [stages di astinenza e pratiche di povertà 144- banchetto filosofico vs. banchetto tradizionale]62- Le prove cui ci si sottopone non costituiscono degli stadi successivi sulla via della perfezione ma un modo di misurare e confermare l’indipendenza di cui si è capaci nei confronti di tutto ciò che non è indispensabile ed essenziale. 69 – [voluptas (piacere precario) vs. se (piacere assicurato)] “Mi domandi cosa ti appartiene? Sei tu stesso e la parte migliore di te.” (Seneca) /71- Il compito di mettersi alla prova (…) pone la questione della verità di ciò che si è, di ciò che si fa e di ciò che si è capaci di fare.

67- L’obiettivo  comune di tutte queste pratiche è il ritorno [platonico] a se stessi [CONVERSIO AD SE]. 75- [Lo sviluppo della cultura del sé rappresenta una svolta nell’etica dei piaceri. In questo periodo si sottolinea come] il male si insinui nel tema antico della forza, come la questione della legge devii il tema dell’arte e della techné , come la questione della verità si sviluppi nelle pratiche di ascesi./144 – Sarà un momento importante nella storia dell’etica delle società europee il giorno in cui l’inquietudine nei confronti del sesso [col monachesimo] prevarrà in modo significativo sul rigore delle prescrizioni alimentari

81- [nasce un’idea nuova del matrimonio rispetto alla sua forma antica] Nasce un’idea nuova: la coppia del padrone e della padrona di casa.[81 –CASA vs. COPPIA] [Nell’Egitto ellenistico nascono nuovi contratti matrimoniali in cui la donna sarà altrettanto esclusiva del marito] /167- [Il monopolio degli aphrodisia viene riservato al matrimonio: 174 – la fedeltà però non si ridefinisce tanto attraverso una legge quanto attraverso uno stile di rapporto con la sposa , attraverso un modo d’essere e di comportarsi nei suoi confronti: 185 dare alla propria esistenza una forma nobile e armoniosa vs regolamentazione sessuale per distinguere il lecito dall’illecito] 84- Bisogna prendere tali scritti non come il riflesso di una situazione, ma come la formalizzazione di un’esigenza ed è proprio a questo titolo che fanno parte del reale./ 156- Sposarsi per gli stoici (Musonio, Epitteto) non rientra nel campo del “preferibile” ma è un dovere (vs. epicurei, cinici)/150- Nasce una nuova arte di vivere l’esperienza matrimoniale, un’arte di comportarsi dentro il matrimonio (una stilistica del legame individuale): LA SOVRANITA’ SU SE STESSO COME PRATICA DEI DOVERI VERSO GLI ALTRI [E SPECIE VERSO LA SPOSA] [PIUTTOSTO CHE COME PRECONDIZIONE DEL DOMINIO SUGLI ALTRI, COME NELLA GRECIA CLASSICA]. L’ARTE DELLA CONIUGALITA’ FA PARTE INTEGRANTE DELLA CULTURA DI SE’./ 184 [Stoici e cristiani hanno voluto far svolgere al matrimonio il ruolo di centro di austerità sessuale]

209 Plutarco fonda una nuova stilistica dell’amore monista (e non dualista): Plutarco svaluta l’amore pederastico [fondando il regime in vigore ancora oggi] pur senza tracciare una linea di divisione tra atti omo ed eterosessuali./208- Nel Dialogo sull’amore di Plutarco si testimonia la formazione di un’erotica che su alcuni punti fondamentali differisce da quella conosciuta e sviluppata in Grecia. [la charis (=grazia, come consenso accordato di buon grado dalla donna, come reciprocità) vs areté (= virtù, comunione provvista di virtù] [198- Plutarco elabora una nuova erotica duplice: amore volgare ( in cui hanno la preponderanza gli atti sessuali) vs. amore vero ( nobile, puro, celeste)]/178- [Eros = passione amorosa vs. Afrodite= voluttà fisiche]

 

 

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.