
Quale contesto generale della ricerca possiamo considerare quattro tipi fondamentali di tecnologia [64- tecnologico = metodico], tutti egualmente matrice di ragion pratica:
- le tecnologie della produzione, dirette a realizzare, trasformare e manipolare oggetti;
- le tecnologie dei sistemi di segni, che ci consentono di far uso di segni, significati, simboli, significazioni;
- le tecnologie del potere [13 = di assoggettamento], che regolano la condotta degli individui e li assoggettano a determinati scopi o domini esterni, dando luogo a una oggettivizzazione del soggetto;
- le tecnologie del sé, che permettono agli individui di eseguire , coi propri mezzi o con l’aiuto degli altri , un certo numero di operazioni sul proprio corpo e sulla propria anima -dai pensieri, al comportamento, al modo di essere- e di realizzare in tal modo una trasformazione di se stessi allo scopo di raggiungere uno stato caratterizzato da felicità, purezza, saggezza, perfezione o immortalità.
13- [Tecnologie del sé = tecnologie del dominio individuale/ 15- prendersi cura di sé = operativizzazione del “conosci te stesso”=] Come esistono diversi modi di prendersi cura di sé, così esistono diverse forme di sé. /VII- In inglese self è espressione della lingua comune che si riferisce a una domestica soggettività esperienziale(…) un concetto (…) empiricamente introspettivo, quasi totalmente scevro da implicazioni sostanzialistiche e spiritualistiche [che invece riappaiono nella traduzione italiana come concetto tecnico].
23- Scrivere era molto importante nella cultura della cura di sé [del periodo ellenistico e imperiale/ Gli stoici dicevano che ci si deve applicare a se stessi, “ritirare in se stessi e lì dimorare ->questo fece nascere una disputa molto accesa tra i retori e coloro che predicavano il ritiro in se stessi, in particolare sulla questione del ruolo del maestro]: annotare riflessioni su se stessi da rileggere in seguito, scrivere trattati e lettere agli amici per aiutarli, tenere taccuini allo scopo di riattivare nel tempo le verità di cui si aveva bisogno: erano alcuni degli strumenti fondamentali della cura di se stessi. Un esempio di queste pratiche di autoesercizio ci è dato dalle lettere di Seneca. La vita politica tradizionale era dominata dalla cultura orale: di qui la grande importanza della retorica. Ma lo sviluppo delle strutture amministrative e della burocrazia durante il periodo imperiale incrementò molto l’importanza della scrittura nella sfera politica. Se nel caso degli scritti di Platone il dialogo reale aveva dato vita allo pseudodialogo letterario, col periodo ellenistico la scrittura assunse un ruolo sempre più importante e la dialettica reale si trasferì nella corrispondenza epistolare. LA CURA DI SE’ SI LEGO’ ALLA COSTANTE ATTIVITA’ DI SCRITTURA. Il sé divenne qualcosa su cui scrivere, un oggetto (soggetto) dell’attività di scrittura. Questo fatto non è dunque una caratteristica della modernità, della Riforma o del Romanticismo: si tratta invece di una delle più antiche tradizioni della cultura occidentale, già ben consolidata e radicata quando Agostino cominciò a scrivere le Confessioni. [Una nuova esperienza di sé come INTROSPEZIONE SEMPRE PIU’ MINUTA NEL II SEC. D.C.]/26- Con la pratica della scrittura epistolare ha inizio un nuovo esame di coscienza
27- [vecchiaia come compiutezza vs. valori giovanilistici] Lo stoicismo dell’età imperiale concepisce la verità e la memoria in modo molto diverso da Platone ed elabora di conseguenza un nuovo metodo di esame di sé [da dialogo a rapporto pedagogico/ Si afferma una cultura del silenzio e un arte dell’ascolto vs. dialogo platonico-> si assiste ad un oscurarsi della struttura dialettica tra Platone e il periodo imperiale].
30 Nell’esame di coscienza , la confessione cristiana [diversamente da Seneca]andrà alla ricerca delle cattive intenzioni del soggetto [andrà alla ricerca delle colpe, e non degli insuccessi in Seneca]30- In Seneca c’è una visione amministrativa della propria esistenza, che è molto più importante del modello giuridico. Seneca non è un giudice che deve condannare , ma un amministratore che deve inventariare. (…) Non si rimprovera di aver commesso colpe ma piuttosto di non avere avuto successo nelle azioni. I suoi sono errori di tipo strategico non morale. (…) Per Seneca il problema non è già scoprire la verità nel soggetto, bensì ricordare la verità, cioè recuperare la verità che era stata dimenticata (…) si tratta di una formula mnemotecnica./31- [3 diverse tecniche del sé degli stoici: 1. scrivere lettere agli amici 2. esame di coscienza ( con confronto tra ciò che si doveva fare e ciò che si è fatto 3. askesis (non come tecnica per svelare i segreti del sé, bensì piuttosto una forma di memoria:] Mentre secondo Platone il nostro compito è scoprire quella verità che è dentro di noi, per gli stoici la verità non è in noi, ma nei logoi, negli insegnamenti dei maestri,
35- [controllo delle rappresentazioni (stoici) vs decifrazione della verità (cristiani) = censura vs freudismo-> Sul controllo delle rappresentazioni: metafora del cambiavalute e del guardiano notturno] 36- [la testimonianza contro se stessi nel cristianesimo: fare la verità in se stessi = avere accesso alla luce (S. Agostino)->sulla penitenza come distacco da se stessi = autodisvelamento e autodistruzione: ego non sum ego]
43- [NUOVA TECNOLOGIA MONASTICA DEL SE’ = IL SACRIFICIO DEL SE’] 127- [Focault] può prolungare la genealogia delle pratiche confessionali seicentesche fino al IV-V sec. d.C. , periodo in cui vennero elaborati i principali modelli di vita monastica. (…) La conoscenza di sè insegnavano quei direttori spirituali, era una conseguenza del castigo di sé. (…) Ma anche questi rituali di autoanalisi, continua Focault, derivano da pratiche ancora più antiche, molte delle quali sono pre-cristiane. Alcune vennero infatti prese a prestito dagli stoici, che tra il I e il II sec. d.C. avevano sviluppato un elaborato sistema di autodisciplina(…) L’ideale degli stoici tuttavia non era la negazione di sé, come sarebbe stato più tardi per i cristiani : era piuttosto la cura di sé./43- Non vi è un solo momento in cui il monaco possa essere autonomo [“Qualsiasi cosa un monaco faccia senza il consenso del proprio maestro costituisce un furto” (Giovanni Cassiano)]. PER IL MONACO IL SE’ SI COSTITUISCE ATTRAVERSO L’OBBEDIENZA.
44- Possiamo in generale isolare tre tipi di esame del sé: il primo, che potremo chiamare cartesiano, concerne la corrispondenza tra pensiero e realtà; il secondo concerne la corrispondenza tra i nostri pensieri e determinate regole e lo potremo chiamare senechiano; Il terzo è invece segnato dalla preoccupazione di indagare il rapporto tra pensieri nascosti e impurità interiore. E’ in questo terzo tipo che rientra l’ermeneutica cristiana del sé, col suo sforzo di decifrare i pensieri più segreti. Il suo presupposto è che esista in noi qualcosa di occulto , un segreto che, a causa della nostra condizione permamente di autoinganno, ci rimane costantemente celato./
46- Cassiano fa l’esempio del monaco che ha rubato del pane. In un primo momento non riesce a dirlo; i pensieri cattivi si differenziano da quelli buoni perché non possono venire espressi senza difficoltà, giacché il male vuole restare nascosto e inconfessato. Ma finché i pensieri malvagi, a causa di questa difficoltà e della vergogna, non vengono espressi, non può emergere la differenza cosmologica tra luce e tenebra, tra “verbalizzazione” e peccato, tra segreto e silenzio, tra Dio e il diavolo. [automatica riduzione a peccato di tutto ciò che non poteva essere espresso]/47- [svelamento di sé= esposizione della verità su se stessi]
47- Il tema dell’autorinuncia è fondamentale: l’intreccio tra svelamento di sé, drammatizzato [exomologhesis] o verbale [exagoreusis], e rinuncia a se stessi attraversa tutta la storia del cristianesimo. [L’exomologhesis ha come modello il martirio: il peccatore deve “uccidere se stesso” attraverso la macerazione ascetica]. La mia ipotesi è che sia la seconda pratica , quella della “verbalizzazione”, a divenire più importante. A partire dal Settecento le cosiddette scienze umane hanno recuperato le antiche tecniche di “verbalizzazione” per inserirle però in un differente contesto: non già quello dell’autorinuncia ma quello, positivo, della costituzione di un nuovo sé: e si tratta di una rottura decisiva.
53-Nell’ingiunzione socratica alla cura di sé si intersecano due punti di vista, quello politico e quello erotico. (…) Secondo Socrate, per conoscere se stessi si deve conoscere sia il proprio corpo e la propria sessualità, sia il corretto modo di partecipare al mondo sociopolitico. Questo rapporto positivo tra le tecniche del sé e ciò che non è il sé – gli insegnanti, la città (ovvero l’ambito sociopolitico) e il cosmo- è un tema costante della filosofia occidentale. [Nella tradizione orientale invece il rifiuto del mondo diventa rifiuto del corpo e quindi assenza di cura: nella tradizione orientale la conoscenza di sé sembra sfociare in una presa di posizione negativa nei confronti del mondo esterno e dell’azione. “Il mondo non è degno di colui che troverà se stesso” (Vangelo siriaco di Tommaso)] /59. [Due diverse tecnologie del sé mondo ellenistico. In Oriente prevale una lettura di sé solitaria e interiore che arriva alla proibizione della cura di sé]
60 [In monaci e puritani due diversi sistemi e tecniche di comportamento nella storia della soggettività = due tipi di assoggettamento del sé = due tipi di arte della rinuncia] /64- L‘esortazione finale a costruire l’edificio della virtù sulle fondamenta dell’umiltà esprime bene il carattere metodico, tecnologico, del mondo spirituale [del monaco] Cassiano. Questi propone un esame del sé fiducioso e discriminante [62- gli 8 vizi capitali contro cui il monaco doveva lottare per raggiungere la purezza: gola, fornicazione, avarizia, collera, tristezza, accidia, vanagloria e superbia.] /64- Va comunque notato che il problema della soggettività non è ancora emerso completamente. Colui che schiaccia le tane delle bestie e dei serpenti, il sé che osserva, non è ancora davvero qualcosa di sospetto.Quello di Cassiano è un mondo pre-soggettivo, ancora governato dall’opposizione, sovrapersonale e cosmica , tra divinità e mondanità./65- Il paradigma di santità adottato dai protestanti è alquanto diverso. Per dirla con Owen Watkins , per loro :”L’unico contributo dato da un uomo alla propria salvezza era il peccato da cui veniva redento”. La tradizione puritana dell’esame del sé, elaborata a partire dalla metà del Cinquecento fino al Settecento inoltrato, si specializzò in pratiche basate su questa credenza. [I PURITANI HANNO SOSTITUITO LA CONFESSIONE CATTOLICA CON IL DIARIO CONFESSIONE]
77- [Dal contratto-oppressione del modello giuridico al dominio-oppressione del modello totalitario] 78- [MONOLOGHI DI AMLETO COME TESTIMONIANZA DEL CONFLITTO TRA POTERE E SE’] 83- [Rinascimento =tecnologie della politica/ Riforma= tecnologie del sé]
94- [Rousseau rivela e celebra il sé atomistico e autonomo e manda in frantumi il grande paradigma della corrispondenza tra macrocosmo e microcosmo ( che era ancora vigente nella cristianità monastica? Rousseau vs Agostino)]/ 95 [Rousseau è il primo romantico e valorizza il sentimento e la vita emotiva-> individualità=sensibilità-> “Tutti noi siamo unici”] 97- Se davvero è stato compiuto un immenso lavoro per far diventare l’uomo un soggetto [=per produrre l’assoggettamento degli uomini= la costituzione degli uomini come soggetti nel duplice senso della parola(soggetti e sudditi) (Focault)]al fine di renderlo sempre più e sempre più ineluttabilmente, soggetto ai piani del potere- e penso che Focault ne abbia dato la definitiva dimostrazione- allora possiamo dire che Rousseau, in particolare nelle Confessioni, ha fornito una techné adeguata per affrontare questo lavoro. [la letteratura da piacere a rituale discorsivo->”L’uomo in Occidente è diventato una bestia da confessione” (Focault)]/ Rousseau persegue un duplice scopo: sgravarsi del proprio ritegno , rivelarsi nella propria debolezza (…) e creare un sé che gli possa servire a definirsi , nei confronti di se stesso e degli altri, A DISPETTO DI UN ORDINE SOCIALE OSTILE. [In Sorvegliare e punire e in Storia della sessualità Focault ha dimostrato come questo sé sia un fenomeno storicamente determinato]
99- [La confessione di Rousseau nasce come risposta a un ambiente sociale ostile [102- L’altro per Rousseau come estraneo e inospitale]. In Rousseau “una sincerità senza precedenti” = metodo dell’apertura e della franchezza (scrivere =esporsi)]/100- In Rousseau la divisione tra sé e il mondo [= PARADIGMA ROMANTICO] come primo passo verso la costituzione del sé. 103- Diviso dal mondo sociale per effetto dei processi di individuazione [Rousseau scopre la paranoia -> 165 Paranoia come disturbo storicamente determinato]/165- IL CONCETTO DI SE’ AFFONDA LE SUE RADICI NELLA RIFORMA (…) E RAGGIUNGE IL SUO MASSIMO SVILUPPO NEL PERIODO ROMANTICO QUANDO IL SE’ SOSTITUISCE LA DIVINITA’ NEL RUOLO DI ARBITRO DEL VALORE, DELL’ORDINE E DEL SIGNIFICATO./106- [Il sé di Rousseau come chimera->109- il sé abbandonato all’immaginazione e alla fantasia/103- immaginazione= potere della mente di creare e ricreare il mondo]/ 110- [Nelle Confessioni 5 tecniche vitali che consentono lo stabilizzarsi della soggettività: 1. emergere del sé unico e individuato come soggetto di osservazione e descrizione 2. la divisione dell’esperienza umana nei due domini del sé e dell’altro 3. l’emergere del sé come oggetto dello sguardo dell’altro, del pubblico 4. lo sviluppo della confessione come tecnica (secolare)della costituzione del sé attraverso la scrittura 5. l’insoddisfazione per queste tecniche e per i loro risultati , fino a giungere, attraverso la valorizzazione dell’immaginario, all’annullamento da parte dell’immaginario , di tutta la strategia del sé: della divisione, dello sguardo e della scrittura.]
111- [Rousseau porta il sé al di sopra della soglia della visibilità] Quel medesimo sé che è stato creato attraverso la divisione, attraverso la descrizione dettagliata dei minimi particolari delle sue attività, attraverso il suo assoggettamento al pubblico sguardo e al pubblico giudizio, questo stesso sé genera non solo il proprio assoggettamento ma anche, e allo stesso tempo , l’opposizione a quell’assoggettamento e una spinta verso la liberazione.] Lo spirito di Rousseau è dopotutto lo spirito della rivoluzione francese.[118- Età classica = Illuminismo]
114- La psicanalisi come l’ultima nata delle antiche tecniche della cura del sé/ 116- conoscere se stessi significa dunque recuperare dall’oblio dell’inconscio la memoria di esperienze dolorose o conflitti irrisolti (Freud)./116- La tecnica psicanalitica potrebbe venire assimilata a un’arte della memoria. [Una volta riguadagnato alla memoria questo sapere dà potere all’io]/ 117- I ricordi che le tecniche psicanalitiche fanno emergere non sono rappresentazioni trasparenti [ma vanno interpretate]/ [FREUD VS FOCAULT-> comportamento normale e definizione pubblica della mente come tecniche di dominio]/ 118-FUNZIONE DI POLIZIA =disciplina delle faccende umane attraverso canali pubblici o semipubblici: bisogno della società moderna di concepire il sé in modo più disciplinato: processo di controllo disciplinare e concezione moderna della psiche] Nel corso della storia moderna il potere di controllo disciplinare si era diffuso sempre più, introducendosi in regioni dell’attività umana che fino ad allora erano state lasciate intatte./119 [ rituali costruiti per confermare la norma] /
120- [Economia per Focault = produzione di forme linguistiche e istituzionali che permettono agli uomini di definire i rapporti reciproci. Per Focault la natura umana non esiste . /121-Le forme di classificazione scelte dalle varie epoche dipendono più da considerazioni di potere che dall’assetto delle conoscenze/ 122- per Focault il processo di controllo disciplinare si basa sul bisogno profondo di mettere in moto il potere (volontà di potenza per Nietzsche)/ 122 Come Focault spiega in un saggio su Nietzsche lo storico delle idee cerca di dar conto di un punto di vista indagandone le fonti intellettuali. Il suo intento è quello di ritrovarne le prime concettualizzazioni (…) il GENEALOGISTA al contrario , traccia le linee di discendenza intellettuale a partire dal presente e procedendo a ritroso nel passato , senza cercare di verificare gli inizi formali dei modelli intellettuali che lo interessano. E siccome per Focault le spiegazioni teoriche delle azioni sono delle semplici razionalizzazioni, spesso accade che i modi attuali del discorso vadano genealogicamente connessi con le loro incarnazioni passate assolutamente irriconoscibili./ 128. Il punto di partenza dell’autocomprensione dell’umanità -dice Focault- è il nostro presente e non qualche ipotetico inizio nel tempo storico.
123- Le moderne tecniche di autoanalisi (confessione cattolica + psicanalisi) intrecciano conoscenza della sessualità e conoscenza di sé stesso. /125- [E’ LA VOLONTA’ DI POTERE CHE SPINGE A CERCARE DI CONOSCERE (FOCAULT) VS. LA CONOSCENZA DELLA NOSTRA SESSUALITA’ CI DA’ POTERE SU NOI STESSI (FREUD)]/ Tecnologie del sé = come l’individuo partecipa al processo di controllo disciplinare sorvegliando di continuo il proprio comportamento/126- [Focault mette in luce i precedenti nascosti della tecnica psicanalitica : Freud si è appropriato delle tecniche di ascolto tipiche della chiesa cattolica]/129- [verità sul sé vs metodo di cura del sé] Il sé non è una realtà obiettiva ma una costruzione astratta -dice Focault./[teorie sul sé= moneta che permette di definire ed estendere il proprio potere sulla mente]/131- Se per Freud la natura umana è plasmata dal ricordo delle esperienze passate , per Focault essa invece è costituita dall’attività degli uomini in quanto costruttori di forme,/132 – FOCAULT NON CREDE ALLA POTENZA FORMATIVA DELLA TRADIZIONE INTELLETTUALE/ 133- Per Focault la mente non è un archivio ma è solo uno specchio./ 134 PER FOCAULT LA RESPONSABILITA’ DI CREARE SEMPRE NUOVI SIGNIFICATI E VALORI E’ COMPITO CHE NON SI ESAURISCE MAI, NONDIMENTO E’ IL FONDAMENTO DI OGNI SFORZO UMANO.
136 [Tecniche etiche del sé le cui radici vanno ricercate nell’antichità.]
138- Le tecniche di governo nate nel ‘600-‘700(= ragion di stato + polizia) rompono con la tradizione cristiane e con la teoria di Mahiavelli./ 141- [RAGION DI STATO = ascesa e sviluppo della moderna razionalità politica.] Il sapere giuridico separa lo stato dalla riflessione giuridica (=problema della legittimità).[140 – Statistica = aritmetica politica]/ 141- [Impero vs molteplicità irriducibile degli Stato/142- IL GOVERNO DELLO STATO NON DEVE OCCUPARSI DEGLI INDIVIDUI -> l’INDIVIDUO VIENE INTEGRATO NELLO STATO CON TECNICHE DI POLIZIA (VS COMUNITA’ ETICA)/144- Lo Stato come nuova tecnologia di potere che integra l’individuo nella compagine sociale / [“POLIZEI” =Insieme di tecniche con cui il governo di uno stato reggeva gli individui utili] /151- [Stato di polizia vs stato di diritto->da biopolitica a tanatopolitica ( = politica della morte, in guerra)/153 [Legge e ordine->è impossibile riconciliare la legge nell’ordine dello Stato]
Da leggere è questo articolo di giornale pubblicato da Barbara Spinelli su La Stampa del 24 aprile 1992 e relativo alla pubblicazione degli Archivi del filosofo francese: è intitolato: L’Occidente ritrovato. Dopo una vita dedicata alla riflessione sul compito dell’intellettuale, aveva capito che prima di modificare il pensiero altrui è necessario saper modificare il proprio. Nessuna ricerca di intuizioni fondamentali e compatte, ma piuttosto un socratico “Conosci te stesso”: “la nostra etica è imparare a metterci in questione”


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