
xiii- [Quattro tipi di note in questo libro tecnico: note terminologiche per segnalare termini nuovi o poco familiari; suggerimenti, per risparmiare tempo ed evitare confusioni; note di avvertimento, vale a dire soluzioni pratiche per utenti alle prime armi; riferimenti, indicazioni su testi o siti web su cui approfondire i temi trattati]
2- Si dà per scontato che l’informazione venga consumata, né più né meno di una risorsa esauribile che va ricreata per poter ancora essere ricreata e diffusa. In realtà non è così che succede: l’informazione una volta consumata non scompare , ma anzi prolifera e si diffonde in mille modi, dal semplice passaparola al più raffinato e moderno mezzo di comunicazione che ci può venire in mente [ri-mediazione? N.M.]. L’informazione viene piuttosto trasferita e qualunque sia il mezzo attraverso cui questo “spostamento” si compie –una pagina web o di carta, un’immagine, un video e così via- esso rimane tale: un tramite, uno strumento per stabilire un collegamento tra chi ha concepito l’idea da comunicare o chi ha trovato l’informazione da diffondere e chi viene a conoscenza di quell’idea o notizia, sia che questa venga letta, guardata o ascoltata. Che la trasmissione avvenga in modo analogico o digitale non fa alcuna differenza : si tratta comunque di mezzi distinti in modo netto dal loro contenuto. Quest’ultimo, proprio grazie alla sua assenza di fisicità, è in grado di adattarsi alle forme più varie di diffusione. //Anche per questo motivo , parlare di possesso dell’informazione è fuorviante: si dovrebbe parlare di accesso all’informazione. L’idea del possesso deriva dal fatto che, considerato il legame profondo di identità che unisce il libro fisico al suo contenuto, il possedere l’oggetto lascia pensare di possedere le idee in esso contenute, In realtà possedere intere biblioteche non è di alcuna utilità se i libri non si leggono: in quel caso non si possiede nessuna informazione ma solo una grande quantità di carta rilegata, ossia il mezzo di informazione: La differenza viene fatta dalla possibilità di accedere ai contenuti, il che non comporta necessariamente il possedere fisicamente i mezzi.
24- Dalla codifica del testo ai linguaggi per definirne la struttura, passando per i principali formati per libri digitali e infine analizzando i software attraverso i qual è possibile leggerli, produrli e manipolarli, in questo capitolo e nei due successivi cercheremo di descrivere un quadro preciso di strumenti per gli ebook , cercando di chiarire sia i vantaggi, sia i punti critici./ Il testo è un oggetto complesso, che contiene delle informazioni strutturate su più livelli: dalle sequenze di caratteri che combinandosi compongono le parole, fino ad arrivare alle strutture linguistiche che determinano legami di significato di livello più ampio. I computer non sono in grado di comprendere questi vari livelli di complessità : ciò che possono fare è interpretare sequenze di codice binario. [Dobbiamo perciò CODIFICARE il testo]/L’operazione di codifica del testo opera su due livelli. Possiamo avere una codifica a livello zero, in cui ci si occupa di rappresentare ciascun carattere che compone il testo in codice binario, oppure una codifica di alto livello, in cui si rappresenta l’organizzazione strutturale del testo. Per l’editoria digitale è importante questo secondo livello di codifica.
24- La rappresentazione del testo tramite la codifica si basa su determinati linguaggi informatici , chiamati appunto LINGUAGGI DI CODIFICA; essi permettono oltre alla rappresentazione anche il controllo di uno o più livelli della struttura testuale./Utilizzare un linguaggio di codifica di alto livello significa in primo luogo individuare, selezionare, e classificare gli elementi rilevanti del testo a seconda del livello strutturale che si intende codificare e in seguito costruire uno schema che tracci le relazioni tra gli elementi così stabiliti./I linguaggi che consentono di compiere questo tipo di operazioni vengono chiamati linguaggi di marcatura (markup language)
26- Esistono due categorie di linguaggi di markup: linguaggi procedurali (o specifici [per es.: RTF (per marcatura qui si intende il tipo di formattazione da applicare al testo semplice (per es. ASCII) o LaTeX ) e linguaggi descrittivi (o generici o analitici) [ che si concentrano sul contenuto, ossia sul tentativo di rappresentarne la struttura astratta: per es.:SGML (ideato per consentire lo scambio di documenti- specie in progetti governativi, industriali e legali [=Testi Tecnici N.M.])]/30- Due delle applicazioni più note di SGML sono HTML e XML/ 31- Mentre un documento SGML deve essere obbligatoriamente associato a un DTD [=Document Type Definition], XML, come vedremo, permette anche documenti ben formati: questi presentano una struttura sufficientemente regolare e comprensibile da poter essere utilizzata anche in assenza di DTD.
39- [esempio di pagina codificata in XML]
40- A differenza di HTML, XML non integra alcun tipo di informazione riguardo alla presentazione. [i CSS o fogli di stile collegati al file XML contengono le informazioni necessarie per presentare il contenuto nella maniera desiderata]
49- [Formati per libri digitali: da AZW di Kindle, PDF, EPub]
78- Epub è il formato più compatibile con tutti i sistemi di lettura.
77– [Un elemento deprecato di Epub è TOURS] Permetteva di creare veri e propri percorsi di lettura alternativi all’interno del testo , stabiliti in anticipo dall’autore della pubblicazione digitale. Rendeva possibile in un libro di ricette organizzato per portate (…) stabilire un ordine di lettura impostato su tutte le ricette in cui veniva impiegato l’ingrediente arancia (…)
83- Come realizzare un libro digitale [Manoscritto-> file modello (.dot) in Word [che costituisce la base per tutte le fai di scrittura e lavoro sul testo-> Esempio di foglio di stile saggi]->prima trasformazione: DocBook[Oxigen XMLEditor]-> Seconda trasformazione : verso il formato digitale (fogli di trasformazione verso i formati EPub, mobi, Html) // 119- [Altri metodi: trasformare i contenuti in XML con AdobeInDesign]
132- Il redattore [editoriale] non ha difficoltà nell’individuare tutti gli elementi necessari da inserire in un foglio di stile che definisca la struttura del testo: per mestiere si occupa proprio della gestione di tali aspetti. L’impaginatore riveste invece un altro ruolo , per definizione votato alla presentazione del testo , e si interessa meno della sua semantica.
151- Dispositivi per la lettura degli ebook (= ereader): Kindle vs IPad/Iphone (= Good Enough Revolution)
187- [Calibre come software gratuito per la gestione della biblioteca digitale e per convertire i più vari formati di ebook]
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15- Gli oggetti informativi di cui ci si occupa sono estremamente semplici, dal punto di vista del programmatore . Sono brani di testo, con disegni, suoni e video associati , singole unità significative con tutti i componenti necessari. A differenza di un oggetto di programmazione , un oggetto informativo ha una funzione limitata, che risponde a una domanda o a una necessità di un consumatore fornendo informazioni ( non il calcolo di un prestito bancario o del prezzo completo). L’attività principale degli oggetti informativi è visualizzare se stessi quando richiesto.
17- Nel web si scrive per una nicchia di lettori ≠ lettore comune e generico] [6 esempi di pubblici di nicchia secondo ricerche pubblicitarie su stili di vita e siti valoriali= analisi di classe per pubblicitari-> esercizio: scrivere con cinque voci diverse per pubblici diversi]
19- Quando si scrive come se si fosse un’altra persona, entrando nei suoi panni, si adotta un personaggio.[Tecnica del ritratto cinese]/16-Questa capacità camaleontica di assumere il tono e l’atteggiamento di un pubblico di nicchia non è falsa come sembra. Le persone lo fanno continuamente per entrare in una determinata comunità, adottando il loro modo di parlare [sic!]
25- [prosa anonima = prosa senza volto]/26 [Ruoli nella relazione: Intrattenitore vs Spettatori, Istruttore vs Allievi, Saggio/Mago/Autore vs Apprendista, Agonista vs Seguace]
31- [Documento di word processing vs oggetto di una database -> scomporre documenti nei loro componenti]
39- [XML vs HTML] Si sta lasciando il mondo libero dei documenti e si sta entrando nel mondo degli oggetti definiti attentamente, standardizzati: passaggi, legende, definizioni, introduzioni e simili. Ciascun elemento identificato con un tag XML ora agisce come un oggetto discreto. (…) Ciò che importa è che ora invece di creare interi documenti e di formattarli è necessario creare un set di oggetti diversi senza conoscere sempre in anticipo tutte le strutture in cui verranno assemblati e formattati.
53- [Utente web = visitatore di una nuova città]
54- [Contenuti tecnico commerciali vs contenuti giornalistici]
68- [Scrivere come un essere umano:
- abbreviare il testo
- rendere leggibile il testo (per es.: titolo sensato)
- Realizzare collegamenti interessanti
- Creare paragrafi solidi (per es.: inserire parole che segnalino la struttura -> Retorica di Young- Becker-Pike) [idea=nome vs argomento= frase]
- Ridurre i carichi cognitivi (per es.: no a doppie negazioni)
- Scrivere menu significativi
217- [scrivere in un genere: come si fa = procedura vs qual è l’idea originale = saggio accademico]
216- I GENERI SONO ANALOGIE INFORMALI DEI MODELLI DI CONTENUTI CHE SI CREANO PER XML
237- Testo erudito= scritto bene ma passivo vs Testo tecnico come testo attivo che aiuta il lettore con elenchi e tabelle.
271- [Design educativo]
283-[Sezione di un sito per la stampa]
292 [Tipi di articoli:
- Articolo breve = 250 parole
- articolo completo = 500-750 parole
- servizio = 3000-5000 parole divise in 6-7 mini articoli]
293 e oltre [blog, webzine, curriculum]