
147- [Parla il facoltoso commerciante inglese mister Astley] «Vi siete fatto di legno» osservò «non solo avete rinunziato alla vita, agli interessi vostri e a quelli della società, ai doveri di un cittadino e di un uomo, ai vostri amici (e di amici ne avevate), non solo avete rinunziato a ogni altro scopo tranne a quello di vincere al giuoco, ma avete rinunziato anche a tutti i vostri ricordi. Vi rammento in un momento ardente e intenso della vostra vita; ma sono sicuro che avete dimenticato tutte le vostre migliori intenzioni di allora; i vostri sogni, quelli di adesso, i vostri quotidiani desideri non vanno oltre al pair et impair, rouge et noire, ai dodici numeri medi e così di seguito. Ne sono sicuro!»
34- [Parla il protagonista, il giovane precettore Aleksej] «Io magari sono un uomo degnissimo, ma non so comportarmi con dignità. Capite che questo può accadere? Ma tutti i russi sono così, e sapete perché? Perché i russi sono troppo variamente e riccamente dotati per potersi trovare facilmente una forma decorosa. Si tratta di forma. Noi russi siamo, per la maggior parte tanto riccamente dotati che per avere una forma conveniente ci occorre la genialità: già, ma la genialità il più delle volte manca perché, in genere, è molto rara. Soltanto nei francesi e in alcuni altri popoli europei la forma è così ben determinata da poter dar loro un aspetto dignitosissimo, pur essendo personalmente persone indegne. E’ per questo che attribuiscono alla forma tanto valore. Il francese sopporterà un’offesa, una vera e propria offesa, senza batter ciglio, ma non sopporterà a nessun costo un buffetto sul naso, perché questo buffetto costituisce la violazione di una forma di convenienza , accettata e perpetuata. Precisamente per questo le nostre signorine hanno un debole per i francesi, perché i francesi hanno una bella forma»