
———————————————EMANCIPAZIONE
14- Nell’era della modernità liquida la ricettività alla critica da parte della società ricalca esattamente il modello del camping per roulotte. All’epoca di Adorno e Horkheimer (…) l’idea di critica rientrava in un ben diverso modello, quello di una casa comune con le sue norme istituzionali e regole consuetudinarie(…) Sebbene sia ricettiva alla critica così come possono esserlo i responsabili di un camping per roulotte nei confronti dei turisti ospitati, la nostra società è assolutamente sorda alla critica così come concepita dai fondatori della teoria critica. [critica del consumatore vs critica del produttore]
15- [La modernità pesante (vs modernità leggera dell’epoca contemporanea)/solida (vs fluida, liquida liquefatta)/compatta (vs diffusa, capillare)/sistemica (=non organizzata come una rete, cioè con buchi?) della “teoria critica” aveva un’endemica tendenza al totalitarismo. (vs. modernità leggera, seconda, post-modernità)-> “1984” Orwell = Adorno/Horkheimer = “panopticon” di Focault]./24-[“modernità riflessiva” o “seconda modernità” U. Beck]
18-La società appena entrata nel XXI secolo non è meno “moderna” di quella che entrò nel XX: il massimo che si può dire è che è moderna in modo diverso: ciò che la rende altrettanto moderna di quanto lo fosse un secolo fa è ciò che differenzia la modernità da tutte le altre forme storiche di coabitazione umana compulsiva e ossessiva , continua, irrefrenabile, sempre incompleta modernizzazione [sic!]; l’incontenibile e inestinguibile sete di distruzione creativa ( o di creatività distruttiva, a seconda dei casi; di fare “piazza pulita”in nome di un progetto “nuovo e migliore”; di “smantellare”, “tagliare”, “eliminare gradualmente”, “fondere”, “ridimensionare”, il tutto in funzione di una futura maggiore capacità di far meglio la medesima cosa: accrescere la produttività o la competitività).
19-20 Due elementi, tuttavia, rendono la nostra forma di modernità nuova e diversa. /Il primo è il crollo graduale e il rapido declino dell’illusione proto moderna: della convinzione che la strada lungo la quale procediamo abbia un fine (…) uno stato di perfezione da raggiungere,(…) una qualche sorta di buona società, di società giusta, di società priva di conflitti in tutti o in alcuni dei suoi numerosi aspetti (…)/ Il secondo mutamento fondamentale consiste nella deregolamentazione e privatizzazione dei compiti e dei doveri propri della modernizzazione.Quella che in passato soleva essere considerata un’opera espletata dalla ragione umana, considerata come lascito e proprietà collettiva delle specie umane, è stata frammentata (“individualizzata”), rimessa al coraggio e alla determinazione dei singoli (…) a risorse amministrate individualmente.
22- Oggi “individualizzazione” significa qualcosa di molto diverso rispetto a cent’anni fa e nelle prime fasi dell’era moderna- il periodo di decantata “emancipazione” dell’uomo dalla fitta rete di dipendenza, sorveglianza e imposizione comunitaria. [L’individuo in conflitto con il cittadino.-> Elias storicizza la teoria dell’individuo civilizzato di Freud
23- Il processo di individualizzazione consiste nel trasformare l’ “identità” umana da una “cosa data” in un “compito” e nell’accollare ai singoli attori la responsabilità di assolvere tale compito nonché delle conseguenze delle loro azioni. In altre parole consiste nel realizzare un’autonomia de jure (a prescindere che sia stata conseguita o meno un’autonomia de facto)/ Quando ciò accade , l’uomo cessa di avere un’identità “innata”. Come ha affermato Jean-Paul Sartre, non basta nascere borghesi, occorre anche vivere come borghesi./ 44- [divario tra individualità de jure e de facto = tra “libertà negativa” legalmente applicata” e largamente assente, o comunque non universalmente disponibile, e “libertà positiva” vale a dire la genuina capacità di autoaffermazione. La nuova condizione non è diversa da quella che, secondo la Bibbia, portò alla rivolta gli ebrei : “Il Faraone ordinò ai guardiani degli ebrei e ai loro capimastri di non fornire la paglia necessaria per fare i mattoni(…)”
24-Una volta infrante le rigide barriere degli stati sociali, il compito dell’ “auto identificazione” posto di fronte agli uomini e alle donne dell’epoca proto moderna si ridusse alla sfida di vivere in modo “conforme”, di adattarsi prontamente agli emergenti tipi sociali e modelli di comportamento di natura classista, di imitare, di seguire il modello, di “acculturarsi” (…) GLI “STATI” IN QUANTO AMBITI DI APPARTENZA EREDITATI VENNERO SOSTITUITI DALLE “CLASSI”, IN QUANTO AMBITI DI APPARTENENZA ACQUISIBILI. Laddove i primi erano questione di pura e semplice iscrizione, l’appartenenza alle seconde era una questione di acquisizione ; a differenza degli stati alle classi ci si poteva “iscrivere”./Potremmo dire, in retrospettiva che la divisione di classe (o, per inciso, quella di genere) fu un prodotto secondario di un accesso diseguale alle risorse necessarie per dare efficacia al processo di autoaffermazione. Le classi si differenziavano per la gamma di identità disponibili e per la possibilità di sceglierle e di farle proprie. Chi aveva meno risorse e dunque minori possibilità di scelta, dovette compensare le proprie debolezze individuali con il “potere dei numeri”, serrando i ranghi e impegnandosi in un’azione collettiva. Come ha osservato Claus Offe, l’azione collettiva, di classe, fu per gli strati meno abbienti una scelta altrettanto naturale e ovvia di quanto ai loro datori di lavoro apparve il perseguimento individuale dei propri obiettivi di vita.[individualizzazione moderna ≠ “stati” premoderni= “catena divina dell’essere”-> individualizzazione = capacità pratica e realistica di autoaffermazione]
26 – Oggi come in passato –nello stato fluido della modernità, come in quello pesante-L’INDIVIDUALIZZAZIONE E’ UN DESTINO NON UNA SCELTA. Nella terra della libertà della scelta individuale l’opzione di fuggire o di sottrarsi al gioco dell’individualizzazione non è assolutamente prevista. (25-Non vengono fornite “case” per l’”accasamento” e tutte quelle eventualmente postulate si dimostrano fragili e crollao prima che l’opera di accasamento sia completata. Ci sono solo “prefabbricati” di vario stile e dimensione, nonché di sempre diverso numero e dislocazione, che inducono uomini e donne a continui traslochi e non danno nessun appagamento, nessun tipo di relax. (…)
28- La vita di ognuno è irta di rischi che vanno affrontati e combattuti da soli [resistere alla prossima ondata di “ridimensionamenti”] /27 Le sofferenze sono simili, ma non costituiscono una totalità che è maggiore della somma delle sue parti.
28 [INDIVIDUO (caratterizzato da indifferenza] vs. CITTADINO = persona incline a cercare il proprio benessere attraverso il benessere della città]/30- [condividere intimità = costruire comunità (fragili ed effimere) (R. Sennett): bisogna sempre .ljtire dal dato di fatto dell’individualizzazione come fenomeno permanente]-> 31- [La principale contraddizione della modernità fluida sembra essere il crescente divario tra il diritto di autoaffermazione e la capacità di controllo degli ordinamenti sociali che rendono tale autoaffermazione fattibile o irrealistica]
30- Le prospettive per gli attori individualizzati di essere “riaccasati” nel corpo repubblicano della cittadinanza sono quanto mai incerte. (…) Il condividere intimità, come osserva Richard Sennett, tende a restare il metodo preferito, forse l’unico rimasto, di “costruzione della comunità”. Tale tecnica di costruzione non può che dar vita a “comunità” fragili ed effimere quanto possono esserlo delle emozioni frammentarie ed erratiche, comunità fatte di preoccupazioni comuni o di odii comuni, ma sempre e comunque delle “comunità gruccie”, una temporanea aggregazione intorno a un puntello su cui molti individui solitari appendono le loro solitarie paure individuali./32- La nostra epoca è quanto mai gravida di capri espiatori, si tratti di politici dalla vita privata dissennata, di criminali che sbucano fuori da vicoli oscuri, o di “estranei mischiati a noi”.
31 – Non esistono soluzioni biografiche [=soluzioni immaginarie]a contraddizioni sistemiche.
32 – POLITICA DELLA VITA [privata= individualizzazione dei compiti e delle responsabilità] vs POLITICA CON LA P MAIUSCOLA [47- = politica pubblica] [= 72- L’attività incaricata di convertire i problemi privati in questione pubbliche ( e viceversa)]
33-[ IL COMPITO DELLA TEORIA CRITICA OGGI E’] difendere la fatiscente cosa pubblica o, piuttosto, riempire e ripopolare uno spazio pubblico che va rapidamente svuotandosi a causa di una doppia diserzione: 1. la dipartita del “cittadino impegnato” e 2. la fuga del potere reale [ “il potere fugge via dalla strada e dal mercato , dalle assemblee legislative e dalle aule parlamentari , dai governi locali e nazionali , ben oltre ogni possibilità di controllo da parte dei cittadini, per rifugiarsi nella extraterritorialità”] /Non è più vero che il pubblico colonizza il privato . E’ vero anzi il contrario: è il privato oggi che va colonizzando lo spazio pubblico, spazzando via tutto quanto non possa essere pienamente espresso nel gergo dei fin, degli interessi e dei timori privati./35– Il compito della teoria critica oggi è ricomporre ciò che la combinazione di individualizzazione forzata e divorzio tra potere e politica hanno ridotto in frantumi. /34 [Lafuga e il disimpegno come principio delle autorità costituite] / 47 Il pericolo attuale è la colonizzazione della sfera pubblica da parte del privato: oggi la sfera pubblica deve essere difesa dall’incursione del privato Vs Huxley e Orwell che non riescono a immaginare un mondo senza controllori]
34/255 [pro società autonoma ( agorà?) = le sue istituzioni sono tutte fatte -e dunque potenzialmente disfatte – dall’uomo]
37- [Adorno e l’esilio ≠ ribellione/divario tra saggezza e opinione/ 41- Kojeve vs Strauss su compatibilità di filosofia e politica/42 – Kojeve sulla tirannia ≈alla schismogenesi di Bateson = relazioni che producono divisione tra individui e gruppi: altezzosità e silenzio, mancato riconoscimento ecc.)/
44- [pro nuova agenda pubblica dell’emancipazione:]45- Il compito oggi assegnato agli esseri umani è uguale a quello che è sempre stato fin dall’inizio dei tempi moderni: l’autocostituzione della vita individuale e la tessitura e preservazione di legami con altri individui autocostituitisi.
——————————————— INDIVIDUALITA’
47 Il pericolo attuale è la colonizzazione della sfera pubblica da parte del privato: oggi la sfera pubblica deve essere difesa dall’incursione del privato Vs Huxley e Orwell che non riescono a immaginare un mondo senza controllori]/[47 amministratori vs amministrati = possessori di segreti e no]/61 [né utopie né distopie nella modernità leggera=] Vivere in un mondo ricolmo di opportunità (…) è un’esperienza eccitante. In siffatto mondo c’è ben poco di predeterminato e ancor meno di irrevocabile, ma non esiste neanche una vittoria definitiva.[LA LIBERTA’ DI POTER DIVENTARE CHIUNQUE]
52- [discorso di Giosuè vs discorso della Genesi-> Laddove nel discorso di Giosuè l’ordine è la regola e il disordine un’eccezione, nel discorso della Genesi il disordine è la regola e l’ordine l’eccezione -> “Ordine”, spieghiamo bene, significa monotonia, regolarità, ripetitività e prevedibilità; definiamo un determinato scenario ordinato solo se al suo interno il verificarsi di alcuni eventi è considerato più probabile rispetto al loro opposto, mentre il verificarsi di altri eventi è considerato altamente improbabile o del tutto escluso.
55 [la fabbrica fordista come successo di ingegneria sociale orientata ad ordine -> il taylorismo riuscì a imporre il controllo del management aziendale sui lavoratori]->56 -il vero motivo alla base della decisione di aumentare i salari [da parte di Henry Ford] fu il fortissimo turnover registrato nelle sue fabbrice. E così Ford decise di offrire ai propri operai uno spettacolare aumento [il raddoppio del salario]al fine di legarli alla catena.
59 [CAPITALISMO PESANTE : CAPITALISMO LEGGERO = NAVE: AEREO SENZA PILOTA]-> In assenza di un Ufficio Supremo ( o piuttosto in presenza di molti uffici in lotta per la supremazia (…)) la questione degli obiettivi torna alla ribalta. (…) E’ un tipo nuovo di incertezza “derivata dal non conoscere i fini, che sostituisce la tradizionale incertezza derivata dal non conoscere i mezzi”(…) i rischi sono che gran parte della vita umana e gran parte delle vite umane sanno spese ad agonizzare sulla scelta degli obiettivi, anziché trovare i mezzi per quei fini che non richiedono riflessione . Contrariamente al suo predecessore il capitalismo leggero è destinato ad essere ossessionato rispetto al valore.
64- [“La società non esiste” Margareth Thatcher = niente utopia e niente distopia = niente più salvezza da parte della società : tanto la redenzione quanto la condanna dipendono esclusivamente da te, sono il risultato di quello che tu, in quanto liberamente agente, stai facendo nella vita] [in realtà “la società non esiste”= smantellamento dei sistemi normativo e previdenziale]
63- [capitalismo pesante : autorià = capitalismo leggero: “numerose autorità” (che è una contraddizione in termini]
65 [non più leader ma solo consulenti -> i consigli dispensati dai consulenti attengono alla POLITICA DELLA VITA = attengono a quanto le persone consigliate potrebbero fare da sé e per sé, ciascuna per se stessa, non a quanto potrebbero raggiungere tutti insieme per ciascuno di essi allorché uniscono le proprie forze.]/ 68 [consulenti = esempi vs predicatori e maestri -> Cfr. dipendenza dai talk show (= rituali esorcistici, perché legittimano il dibattito pubblico su affari privati-> posso ora parlare di cose che ritenevo vergognose e riprovevoli]/72 [i problemi privati delle figure pubbliche]/ 74- Il modo in cui le persone definiscono i loro problemi e tentano di risolverli è l’unica questione pubblica rimasta [=FAME DI CONFESSIONI]/ 92 [società delle interviste->obbedienza agli standard vs profondità interiore: numerosi studi dimostrano che le storie personali sono rimasticazioni di retorica pubblica (falsa autenticità)] 93 – [da identità autentica a identità ironica = una inautenticità pubblicamente prodotta]/120 – [i personaggi politici offrono in pasto alla gente le proprie intenzioni o sentimenti anziché le proprie azioni/ Lo spettacolo della politica si trasforma in un martellante messaggio della priorità dell’identità sugli interessi (= chi sei e non cosa fai)]
76 L’archetipo di questa particolare corsa cui ogni membro di una società di consumatori partecipa [e in cui restare in corsa è più importante dei mezzi] è l’attività dello shopping: restiamo in corsa fintantoché andiamo in giro a fare acquisti./ 77 [Consumismo = desideri, bisogni e capricci] ->80 La vita organizzata intorno al consumo (…) è priva di norme: è guidata dalla seduzione , da desideri sempre maggiori e da capricci volubili, non più da una regolamentazione normativa. Non esistono vicini di casa a fare da punto di riferimento della propria vita: una società di consumatori è una società di raffronto universale e il cielo è il suo unico limite. LA NOZIONE DI “LUSSO” NON HA SENSO. (…) LA PRINCIPALE PREOCCUPAZIONE è QUELLA DELL’ADEGUATEZZA: DI ESSERE SEMPRE PRONTI A COGLIERE AL VOLO LE OPPORTUNITà./95[ I poveri non vivono in una cultura diversa da quella dei ricchi: la società dei malati di shopping]/ 96-Lo stile di vita dell’elite piena di risorse , dei maestri dell’arte dello scegliere, sperimenta un funesto cambiamento nel corso della sua elaborazione elettronica. Fa apparire la gerarchia sociale, filtrata dai canali del Sinopticon elettronico [92- ora sono i molti che controllano i pochi vs Panopticon] e dal sempre minore numero di risorse , come una caricatura o un mostruoso mutante. (…) Solo chi dispone di risorse è assicurato contro il rapido invecchiamento dei desideri. [DISPORRE DI RISORSE = IMMUNITA’ DALLE SCELTE SBAGLIATE E DUNQUE IMMUNITà DAGLI ATTRIBUTI MENO APPETIBILI DI UNA VITA FATTA DI SCELTE] / [“sessualità duttile” (Giddens) = disseminazione di miseria, per es. nella condizione di vita dei bambini]
77- [RICERCA DI ESEMPI E DI RICETTE DI VITA]
83- Lo stato di tutte le norme, ivi inclusa quella di salute, ha subito sotto l’egida della modernità liquida (…) un violento scossone ed è diventato fragile.[cfr. malattie iatrogene ->Iatrogenesi (dal greco iatròs, medico e γένεσις, dalla radice γεν- di γίγνομαι nascere; ciò che è causato dal medico o dalla medicina) indica patologie, effetti collaterali o complicanze dovute a farmaci o a trattamenti medici in generale, risultati errati
80-[Società dei produttori :salute = società di consumatori = fitness] /81- Se la salute è una condizione “niente di più e niente di meno” [chili e temperatura come misure oggettive], la forma fisica resta costantemente aperta dalla parte del più./82 La forma fisica attiene all’esperienza soggettiva( nel senso di “esperienza vissuta”, esperienza “sentita”, non uno stato o un evento osservabile dall’esterno, verbalizzato e comunicato) [ma uno STATO SOGGETTIVO]
88– La ricerca di identità è l’incessante lotta per arrestare o rallentare il flusso, di solidificare il flusso, di dar forma all’informe . Lottiamo per negare o quanto meno mascherare l’orribile fluidità che scorre sotto lo strato sottile della forma(…) come hanno affermato Deleuze e Guattari “il desiderio combina costantemente un flusso continuo e oggetti parziali che sono per loro natura disorganici e frammentari.”
———————————————TEMPO/SPAZIO
98 [DIVISIONI TRA GLI UOMINI VS COOPERAZIONE E SOLIDARIETA’]
100- Per il prezzo di una casa a Heritage Park comprerete l’ingresso in una comunità./La comunità è oggigiorno l’ultimo residuo delle utopie della società buona. / [comunità = vicinato= territorio strettamente sorvegliato]/102- [malintenzionati = odierne versioni degli antichi demoni/ volgo mobile = spaventevole massa moderna]
104- Secondo la definizione classica di Richard Sennett una città è “un insediamento umano in cui è probabile che individui estranei si incontrino”/ [incontro tra estranei ≠ incontro tra parenti, amici e conoscenti->]L’incontro tra estranei è un incontro privo di passato [e ci si attende anche che sia senza futuro]-> La conseguenza è che la vita urbana richiede una capacità tutta speciale e molto sofisticata, un intero arsenale di qualità che Sennett elenca sotto la rubrica “buona creanza”, vale a dire “l’attività che protegge le persone le une dalle altre ma consente loro di godere della reciproca compagnia”. INDOSSARE UNA MASCHERA E’ L’ESSENZA DELLA BUONA CREANZA. Le maschere permettono una socievolezza pura, isolata da circostanze quali il potere, i malanni e i sentimenti privati di quanti le indossano. Scopo della buona creanza è proteggere tutti dall’essere tediati dagli altri./ 114 [buona creanza = arte di comportamento in pubblico]/116- La principale caratteristica della buona creanza è la capacità di interagire con gli estranei senza imputar loro la condizione di estranei e senza cercare di convincerli ad abbandonare in toto i tratti che ne fanno degli estranei.
108- LUOGHI EMICI [VOMITO], LUOGHI FAGICI, NON LUOGHI E SPAZI VUOTI
111-[Per Levi-Strauss (…) in tutta la storia umana, solo due sono state le strategie impiegate quando si è dovuto risolvere il problema della diversità altrui: una è stata la strategia antropoemica,l’altra la strategia antropofagica. /La prima consisteva nel “vomitare” , nello sputare fuori gli altri considerati incurabilmente estranei e alieni, nel vietare il contatto fisico , il dialogo, i rapporti sociali e qualsiasi tipo di commercium, commensalità o connubium. Varianti estreme di questa strategia emica sono oggi, come sempre, l’incarcerazione, la deportazione, la soppressione fisica. Sue forme aggiornate, “raffinate”, (modernizzate) sono la separazione spaziale, i ghetti urbani, l’accesso selettivo agli spazi [=Heritage Park]./ 112- La seconda strategia consiste nella cosiddetta “disalienazione” [=non estraniazione] delle sostanze estranee: nell’”ingerire”, nel “divorare” i corpi e gli spiriti estranei, in modo da renderli, attraverso il metabolismo, identici e non più distinguibili dal corpo che li ingerisce./ La similitudine tra la dicotomia di strategie di Levi-Strauss e quella delle due odierne categorie di “spazi pubblici ma non civili” è strabiliante (…) La Defense di Parigi è un’interpretazione architettonica della strategia emica, mentre gli “spazi di consumo” [≠ nettamente da “merceria dietro l’angolo”]incarnano la strategia “fagica”./116- L’elemento distintivo dei luoghi pubblici ma non civili è l’irrilevanza dell’interazione. Se la contiguità fisica –la condivisione di uno spazio- non può essere evitata del tutto , può forse essere spogliata dalla minaccia di aggregazione che essa contiene , con il suo pressante invito a incontri significativi, al dialogo e all’interazione.
112 Alle due risposte finora accennate bisogna aggiungerne una terza sempre più comune. E’ rappresentata da quella che Marc Augé definisce “non luoghi” [o città inesistenti]. I “non luoghi” condividono alcune caratteristiche della nostra prima categoria di luoghi pubblici ma assolutamente non civili: scoraggiano l’idea di “insediar visi”, rendendo la colonizzazione o l’addomesticamento dello spazio praticamente impossibile. Tuttavia a differenza della Defense – quello spazio il cui unico destino è di essere attraversato e abbandonato il prima possibile o quello degli “spazi di interdizione” la cui funzione principale è quella di vietare l’accesso e che sono intesi ad essere aggirati invece che attraversati- i non luoghi accettano l’inevitabilità di una loro frequentazione (…) da parte di elementi estranei e dunque fanno tutto il possibile per rendere la loro frequenza “meramente fisica”, vale a dire del tutto irrilevante dal punto di vista sociale.
108- Il tempio del consumo non fa parte della città /111– Le folle che riempiono i corridoi dei centri commerciali si avvicinano come nessun altro all’ideale immaginato di una “comunità” che non conosce alcuna differenza (più esattamente, nessuna differenza che conta, una differenza che richieda il confronto con la diversità altrui , il negoziato, chiarificazioni e accordi sul modus vivendi)/110 – Come afferma Sennett, l’assenza di differenza, il sentimento “siamo tutti uguali”, l’assunto “non c’è bisogno di negoziare, dal momento che la pensiamo tutti allo stesso modo”, sono i significati più profondi dell’idea di “comunità” e la causa ultima della sua forza di attrazione (…) Potremmo dire che la “comunità” è una scorciatoia per l’aggregazione, per un tipo di aggregazione che non si verifica quasi mai nella “vita reale”, un’aggregazione fatta di pura e semplice uguaglianza, “noi che siamo tutti uguali”; un’aggregazione che in forza di tale motivo non è problematica, non richiede alcuno sforzo o vigilanza (…) Un tipo di aggregazione che non è un obiettivo da raggiungere , ma qualcosa di “dato”.
114-[Def SPAZIO VUOTO=] sono luoghi ai quali non viene attribuito nessun significato. Non hanno bisogno di essere divisi fisicamente da barriere o staccionate. Non sono luoghi proibiti, ma spazi vuoti, inaccessibili a causa della loro invisibilità./ Se il dare senso alle cose è un’opera di modellamento, di comprensione, di reindirizzamento della sorpresa e di creazione di significato , la nostra esperienza degli spazi vuoti non la contempla.(Kociatkiewicz- M. Kostera)-> 116- la vacuità del luogo è negli occhi di chi guarda e nelle gambe o nelle ruote di chi procede. Vuoti sono i luoghi in cui non ci addentra e in cui la vista di un altro essere umano ci farebbe sentire a disagio e un po’ spaventati.
118- La capacità di vivere con le differenze (…) non è una dote che si acquista facilmente e tanto meno viene da sé. Tale capacità è un’arte e come tutte le arti richiede studio e applicazione. Per contro, l’incapacità di far fronte all’irritante pluralità degli esseri umani e all’ambiguità di tutte le decisioni classificatrici/cataloganti si perpetua e si rinforza da sé: quanto più possenti sono la spinta all’omogeneità e i tentativi di eliminare la differenza , tanto più difficile è sentirsi a casa in presenza di estranei, quanto più minacciosa appare tale differenza./ Il problema diventa così un circolo vizioso. Con l’arte della negoziazione degli interessi comuni e di un destino condiviso ormai in disuso (…); con l’idea del “bene comune” [o della società buona] guardata con sospetto o ritenuta minacciosa o bizzarra , la ricerca di sicurezza in un’identità comune anziché in un accordo sui comuni interessi diventa il modo più sensato, per non dire il più efficace e redditizio di procedere/119- “Nessuno sa più comunicare con gli altri” ( S. Zukin)/ La Zukin afferma che il “venir meno dell’ideale di un destino comune ha rafforzato il fascino della cultura”, ma “nel comune significato americano del termine ,” cultura” è prima di tutto “etnicità”, e l’etnicità è a sua volta un “modo legittimo di scavarsi una nicchia all’interno della società”. Scavarsi una nicchia significa soprattutto operare una separazione territoriale , il diritto a uno “spazio difendibile” separato (…)/119- [nicchia in cui si comunica pochissimo]/120- [comunitarismo come risposta razionale alla crisi dello spazio pubblico?]
121- [tendenza ad identificare la minaccia all’incolumità personale con l’”invasione di corpi estranei” (vs purificazioni]/122 [patologia psichica vs patologia dello spazio pubblico ->patologia della politica = avvizzire e svanire dell’arte del negoziato e del dialogo_ compito dei governi-> fronte unito contro gli immigrati?
123 [preistoria del tempo = limiti e capacità del WETWARE (capitale umano o animale]/124- LA STORIA DEL TEMPO COMINCIA CON LA MODERNITA’ [= invenzione di veicoli e mezzi di trasporto non umani e non animali]/125– Il tempo si differenzia dallo spazio perché può essere manipolato.
126 [Max Weber e la razionalità strumentale come principio operativo della civiltà moderna/ Descartes/ De Certau sui confini]/ 135 –[ il dominio burocratico come standardizzazione altrui]
128- La modernità pesante fu l’epoca delle conquiste territoriali/ 129 [la fabbrica della GM nel Michigan Usa come covo/fortezza/prigione->] La logica del potere e la logica del controllo erano entrambe radicate nella rigida separazione tra dentro e fuori , e da una vigile difesa del loro confine [(più grande = più efficiente)]/ 130 – [lavoro e capitale erano vincolati vicendevolmente e coinvolti reciprocamente ≈ matrimonio senza divorzio: per Polanyi il lavoro non è una merce: è personificato] VS [Nella modernità liquida a dominare sono i più elusivi , quelli liberi di muoversi senza dare nell’occhio->le brevi e redditizie avventure del capitale sono diventate le principali fonti di incertezza di tutto il resto-> la filosofia del management liquido : NON SI PIANTA UN AGRUMETO PER SPREMERE UN LIMONE/ 140 Il gioco delle fusioni: ridimensionamenti al fine di restare in gioco (Gates vs Rockfeller)]
142- [BENI DUREVOLI VS OGGETTI EFFIMERI (che svaniscono una volta consumati)
143- [IL PASSAGGIO DA MODERNITA’ PESANTE A MODERNITA’ LEGGERA E’ PIU’ IMPORTANTE DEL PASSAGGIO ALLA MODERNITA’ TOUT COURT]/153- [modernità fluida = capitalismo leggero= nuovo tipo di accumulazione ( D. Harvey)?
143- [In tutta la storia dell’umanità l’opera svolta dalla cultura [= scrittura?]è stata quella di far sedimentare durata dalla fugacità delle azioni umane= trascenderne i limiti]
————————————————LAVORO
150- Il progresso non definisce alcuna qualità intrinseca alla storia , bensì la fiducia in sé del presente.Il più profondo e forse unico significat del progresso è costituito da due convinzioni profondamente correlate; che “il tempo è dalla nostra parte” e che noi siamo quelli che “fanno accadere le cose”. [Il PROGRESSO E’ UNA DICHIARAZIONE DI FEDE CHE LA STORIA NON CONTA NULLA]
152- [Che fare? vs Chi lo farà? = oggi il centro di controllo è diventato occulto vs nel passato: stati sovrani + fabbrica fordista] 155- [Dio non gioca a dadi vs teorie del caos o della catastrofe]
154 –[L’INDIVIDUO COME UNITA’ DI RIPRODUZIONE DEL SOCIALE]
156- [Le due virtù del lavoro: 1. dare forma all’informe 2. dare durata al transitorio/ Il lavoro come colonizzatore del futuro (dal caos all’ordine)= la specie umana come responsabile del proprio destino]/157- [lavoro vs stato di insicurezza permanente/158 FLESSIBILITA’= Piani di breve periodo[159- PROGETTO DI VITA VS EPISODI DI VITA (frammentati)]/ il LABIRINTO COME FIGURA DEL FUTURO E I COLONIZZATORI COME NOMADI INVOLONTARI (L’arte di vivere nel labirinto)/159 Il lavoro da costruzione dell’ordine a regno del gioco: dalla vocazione etica del produttore al desiderio estetico del consumatore]
161 – [L’ineguaglianza tra le nazioni ha origini recenti: solo nel 1995 il reddito dell’Occidente è diventato 50 volte quello delle nazioni più povere]
162- [Il lavoro salariato come punto di partenza della grande trasformazione (Polanyi = Marx)-> La GB distrugge il suo ceto rurale: per Marx il tramonto del vecchio ordine fu un’esplosione innescata dal capitalismo vs per Tocqueville lo stesso tramonto fu causato dall’implosione dell’Ancient Regime]
166 [Il nuovo ordine fordista implicava un legame reciproco tra capitale e lavoro (oggi i disastri della vita lavorativa non si possono superare alleandosi e l’idea di interessi comuni diventa sempre più nebulosa.] 171- [IL POSTO DI LAVORO VIENE VISSUTO COME UN CAMPING: cioè oggi c’è una ] 172 [rottura delle relazioni tra capitale e lavoro:]Il capitale si è sbarazzato della propria dipendenza dal lavoro grazie a una libertà di movimento che prima non poteva neppure immaginarsi./ capacità di ricatto del capitale sugli organismi politici legati al territorio ( un governo dedito al benessere del proprio e
ettorato)->poter di disturbo dei governi locali che possono imporre fastidiose restrizioni alla libertà di movimento del capitale]
175- [Quattro categorie di persone impegnate in attività economiche(= sulla nuova divisione sociale del lavoro):
- manipolatori simbolici, che inventano idee e modi per farle apparire desiderabili e commerciabili;
- educatori e funzionari vari dello stato sociale, impegnati nella riproduzione del lavoro;
- persone impegnate nel settore dei “servizi personali” =”commercio di pelle umana”
- “lavoratori di routine” legati alla catena di montaggio o , nelle fabbriche più moderne alle reti informatiche e a dispositivi automatizzati come per es. le barriere di controllo.]
179- [La leadership è stata sostituita dallo spettacolo e la sorveglianza dalla seduzione]
180[La procrastinazione come esercizio culturale moderno = vivere la vita come un pellegrinaggio]/182 [= ritardo della gratificazione = etica del lavoro = accumulazione del capitale]/182 [ambivalenza del destino: etica del lavoro vs estetica del consumo = “cultura da casinò” (George Steiner)-> estasi = immediata e costante auto gratificazione.
187- LA VERITA’ PURA E SEMPLICE E’ CHE NON C’E’ LAVORO PER TUTTI (precarietà = insicurezza = cultura del rischio)/188- IN ASSENZA DI UNA SICUREZZA DI LUNGO PERIODO LA GRATIFICAZIONE IMMEDIATA APPARE UN BUON MOTIVO , UNA STRATEGIA RAGIONEVOLE.
189 [FILOSOFIA POST-MODERNISTA di Bordieu-> filosofia del ricambio: il mondo fatto di parti smontabili ]
193- Il fatto che l’azienda capitalista fosse al contempo anche un semenzaio di conflitti e scontri non deve trarci in inganno: non c’è defiance senza confiance, non c’è conflittualità senza fiducia. Se i dipendenti combattevano per i loro diritti, era perché avevano fiducia nella solidità della cornice strutturale entro la quale operavano.
————————————————-COMUNITA’
196- [I critici del liberalismo di Kant e Descartes]
198-[Il paradosso del comunitarismo per Raymond Williams: ]Dire “E’ bello far parte di una comunità” è una testimonianza indiretta del suo non esserne parte, o dell’improbabilità di continuare a farne parte ancora a lungo se non flettendo i singoli muscoli e aguzzando i singoli ingegni./ [Dal punto di vista sociologico il comunitarismo rappresenta una reazione fin troppo prevedibile all’”accelerata” liquefazione” della vita moderna/ 199 abbassamento del livello di sicurezza e inusitata crescita delle responsabilità individuali: paradosso dell’individualismo liquido-moderno]
200- Mai il termine ‘comunitarismo’ è stato impiegato in modo così vario e indiscriminato quanto nei decenni in cui le comunità nel senso sociologico del termine divennero sempre più difficili da trovare nella vita reale ( Eric Hobsbawn)/Nel momento in cui la comunità crolla viene inventata la nozione di identità [LA CASA NATALE VS CASA COSTRUITA]/210- Non esiste nessun’altra identità che un’identità costruita./ Il “noi” è un atto di “auto protezione”, un desiderio di difesa]/215- [Mentre Durkheim inneggia alle istituzioni sociali durature della modernità solida vs oggi ogni altra cosa è diventata più effimera del corpo e dei suoi soddisfacimenti: il corpo è diventato l’unico rifugio e santuario di continuità e di durata./ I confini della comunità postulata , al pari dei confini esterni del corpo [orifizi e superfici]devono separare il regno della fiducia e della cura amorevole dalla giungla del rischio, del sospetto e della vigilanza perpetua->216 rinuncia e svendita da parte dello Stato di tutti gli strumenti inerenti al suo ruolo principale dispensatore della certezza e della sicurezza dei suoi cittadini/217 OGGI LA RICCHEZZA DI UN PAESE VIENE MISURATA NON TANTO DALLA QUALITA’ E QUANTITA’ DELLA SUA FORZA LAVORO QUANTO IN BASE ALL’ATTRATTIVA CHE IL PAESE ESERCITA SULLE FREDDE FORZE MERCENARIE DEL CAPITALISMO GLOBALE./218- [STATO VS NUOVI POTERI GLOBALI ( extraterritorialità, velocità di movimento, capacità di fuga/evasione, la punizione per chi viola il mondo diventato globale è immediata e spietata-> punizioni economiche e militari contro gli stati ribelli: la guerra di Jugoslavia come guerra simbolica: 223- odi etnici e guerra del Kosovo]
201-[Una comunità inclusiva è una contraddizione in termini->inclinazione fratricida della comunità]/202- [La scelta non è tra vari tipi di appartenenza , ma tra appartenenza e assenza di radici-> comunità e stato-nazione: omogeneità etnica/203 – stato-nazione vs tradizioni comunali (vicinato?) -> PATRIOTTISMO VS NAZIONALISMO?/205- Oggigiorno è di moda una variante culturalista del nazionalismo: QUANDO UNA POLIS PROCEDENDO NELL’UNITA’ DIVENTA UNA POLIS PEGGIORE
220-La partita del dominio nella modernità liquida non viene gioca tra più grande e più piccolo, ma tra più veloce e più lento.
226- Per le multinazionali (vale a dire le società global con interessi e fedeltà frammentati e mutevoli) “il mondo ideale “ è un mondo “privo di Stati o quanto meno un mondo di stati piccoli, anziché grandi” (Eric Hobsbawn): “ A meno che non abbi petrolio, quanto più uno stato è piccolo, tanto più è debole, e tanto meno denaro occorre per comprare un governo”./ La globalizzazione aggiunge inimicizia più che amicizia/mondo delle nazioni vs ordine sovranazionale]
219 [Per lungo tempo la storia della civiltà è stata raccontata come la vittoria degli stanziali sui nomadi]/234- [ Oggi elite nomadi vittoriose e civilizzate vs popolazioni sedentarie barbariche e territorializzate]/ 246 [sul nomadismo ->la velocità al primo posto nei valori necessari alla sopravvivenza]
228- [Violenza deregolamentata-> da statale a tribale]/232- Diversamente dal genocidio a guida statale (e in particolare a differenza dell’Olocausto), il tipo di genocidio che segna l’atto (ritualistico) di nascita delle comunità esplosive non può essere affidato a degli esperti o delegato a uffici e unità specializzati. Non conta il modo in cui molti “nemici” vengono uccisi; ciò che conta è il numero dei carnefici. /Conta anche che l’omicidio venga perpetrato alla luce del sole, davanti a tutti; che vi siano testimoni che conoscono gli assassini per nome e cognome , di modo che fuggire ed evitare la punizione risulti impossibile e la comunità nata dal crimine originario resti per gli assassini l’unico rifugio possibile ./231- “ Il sacrificio è soprattutto un atto di violenza senza rischio di vendetta” (R. Girard)/232-[Il battesimo del sangue versato come unico modo di entrare a far parte della comunità (vs spettatori)]/233- [la violenza che accompagna la socialità esplosiva]/ 236 –[comunità guardaroba/spettacolari o comunità carnevalesche = comunità esplosive]
——————————–SULLO SCRIVERE E SULLO SCRIVERE DI SOCIOLOGIA
240 [Il poeta/storico/sociologo scopre e non inventa-> scopre possibilità umane ancora occulte]
246-[stato nazionale e condizione dell’esiliato-> esilio = rifiuto di integrarsi= restare “non socializzato ]
249 [SORTE (origine naturale) vs DESTINO (tracce ricorrenti)]
250– [Il nostro tipo di società in cui l’autorità a parlare e a dirimere le questioni è di pertinenza esclusiva degli esperti , i soli aventi diritto a pronunciarsi sulle differenze tra realtà e fantasia]/ [il pericolo è di liquidare la miseria interpretandola: perché diagnosticare una malattia non significa curarla]/[ RISCHI (mediati dalla conoscenza) ≠ BISOGNI]/ 256- [sulla miseria umana e sul suo perpetuarsi]/251 [Per operare nel mondo (anziché essere da questo manipolati) occorre conoscere come il mondo opera: il compito della sociologia]/252 [Assenza di significati garantiti = assenza di verità assolute: contingenza e incertezza sono endemiche della condizione umana]
253- [Responsabilità vs Ricerca di riparo] /[Tocqueville nella Democrazia in America osservò che se l’egoismo “essicca i semi di tutte le virtù”, l’individualismo “essicca i semi delle virtù civiche”]/ [Modernità solida: conformismo vs ribellione ≠ Modernità liquida: riparo vs responsabilità]