Il blog di K. Kraus

Risvolto di copertina- Il principale obiettivo polemico di Kraus era la macchina infernale dei giornali , “il disonesto abbinamento degli ideali illuministici con l’incessante e ingegnosa ricerca di profitto e di potere”. In modo simile, nota Franzen, nel consumismo tecnologico di oggi, in internet e nei social media, trionfa una retorica umanistica fatta di “creatività”, “libertà”, “connessione”, “democrazia”, che crea dipendenza e asseconda i peggiori istinti delle persone (molto più di quanto non abbiano mai fatto i giornali)./ 200- [la macchina infernale del tecno consumismo]

36- [giornalista autore di feuilleton = giornalista letterario? = (da Legrenzi, Dizionario di Giornalismo: Feuillton =voce francese per appendice (= puntata di romanzo o racconto che viene pubblicata “in più” (…) separata dal resto del giornale); in questo senso è stata usata dalla stampa francese prima, e da quella di tutto il mondo poi; ma in Italia ormai si chiama feuilleton soltanto il pezzo che si mette a piè di pagina, nella posizione cioè, dove si trovava l’appendice tradizionale. A feuilleton si mettono soltanto certe rubriche (=affidata a un collaboratore specializzato è la trattazione periodica degli argomenti di una stessa materia –hobby o altro), oppure un pezzo di varietà (= quello che sviluppa gli aspetti più brillanti, vivaci e divertenti di un fatto di cronaca. Il settore di varietà in un giornale è quello che cura il notiziario di interni e di esteri, non strettamente politico, ma che più genericamente si riferisce a fatti di nera o di costume: dipende dal continuo allargarsi dell’interesse del pubblico verso il materiale di informazione su molteplici avvenimenti tragici e lieti della vita quotidiana, dalla grossa rapina, all’incidente stradale, al delitto), che faccia corpo a sé, su un argomento, insomma che si stacchi dalla natura della pagina, ad esempio un corsivo (=nota polemica, presa di posizione del giornale o di un giornalista su un argomento), o una nota di costume (< Martino-Bonifacci, Dizionario pratico di giornalismo-> E’ giornalismo di costume quello che prendendo spunto da fatti e notizie, talvolta anche di minore importanza, tenta di individuare i cambiamenti degli stili di vita e di comportamento sociale , le modificazioni dell’immaginario collettivo e delle scale di valori, il modo in cui nella società mutano paure, ambizioni, desideri, abitudini. Si tratta di pezzi di commento che, pur prendendo spunto dall’attualità, cercano di andare oltre interpretandola. Su un quotidiano hanno la funzione di spezzare il ritmo delle notizie, dando al lettore un momento che è contemporaneamente di svago e di riflessione:.(…) Il pezzo di costume, solitamente breve, chiaro e brillante, deve contenere qualche nuovo spunto interpretativo, senza pretendere di giudicare la società ( il “dove andremo a finire”) ma cercando in intuirne l’evoluzione)]

36- [Franzen-> A rischio di enfatizzare troppo le analogie con il mondo contemporaneo potrei far notare che la disperazione nei confronti della politica nazionale di molti figli e figlie d’America li ha indotti a ritirarsi nella soggettività che è l’essenza del blog. [Modernità ≠modernismo -> contro il “tono feuilletonistico” che Kraus trovava tanto banale e intollerabile = istituzionalizzazione dello stile di Heine/Franzen 56- “ironia romantica” è sinonimo di Heine: Heine ha mantenuto la sua popolarità perché è un sollievo dalla pesantezza di tanta cultura germanica->57 Stavo facendo quello che fanno gli adolescenti saputelli, che indeboliscono la sostanza con l’ironia perché loro stessi sono ancora privi di sostanza, o perché hanno paura della sostanza che possiedono, paura dell’intensità delle emozioni davanti a un tramonto, o paura (…) del loro amore per la casa in cui sono cresciuti. La poesia di Heine sulla ragazza e il tramonto è da saputelli. Non dovrebbe resistere agli anni, e Kraus era furibondo perché i tedeschi adulti , che avevano letto Heine nei loro giorni da saputelli, continuavano a metterlo sullo stesso piano di Goethe, un poeta di grande sostanza che rispettava i tramonti].

38- [Kraus] Spesso lo storico è soltanto un giornalista voltato all’indietro / Il giornalismo ha appestato il mondo col talento, lo storicismo senza nemmeno quello.

69- Franzen-> I migliori scrittori ebrei tedeschi dell’inizio del XX secolo, Kafka e Benjamin oltre a Kraus, erano in cerca di un’identità profonda in cui radicarsi.

74- Franzen-> Perché Kraus era così arrabbiato? (…) [Era un privilegiato] Avrebbe potuto godersi una bella vita, se la bruttezza del mondo [la corruzione e l’ipocrisia austriache] non gliela avesse rovinata. Ecosì si arrabbia, e la rabbia lo isola ancora di più, e lo fa sentire ancora più speciale. (…) La rabbia alleviava un po’ il disagio creato dal privilegio, assicurandogli che anche lui era una vittima.

80- Franzen-> Tentare una dura critica del sistema elettronico, che rende così soporiferi gli scrittori, significa rischiare di essere etichettati nell’opinione comune come un odiatore, non uno di noi.[tirannia della gentilezza nella letteratura contemporanea]

83-Franzen-> Mi sentivo offeso (a ragione, ne sono ancora convinto) del famoso paragone di Updike fra la scrittura e l’escrezione: lo scrittore inghiotte la vita, la digerisce e la caca fuori in paragrafi. Updike andava molto fiero della sua regolarità da tre pagine al giorno, e non occorre conoscere a fondo la sua storia personale per immaginarsi una madre che esulta davanti alla precisione e alla bellezza dei movimenti intestinali del figlio. (…) la sua mancanza d’interesse per il più ampio quadro post-bellico, post-moderno, socio-tecnologico lo ha marchiato ai miei occhi come un classico narcisista degli anni Sessanta. David Foster Wallace è stato l’unico a definirlo pubblicamente uno stronzo (sul “New York Observer”), ma lo pensavo anch’io.

85- Kraus-> Ciò che di Heine ha attirato Nietzsche –il quale soffriva di mania di piccolezza quando scrisse in Ecce Homo che il suo nome avrebbe attraversato i millenni accanto al nome di Heine- può essere stato solo quell’odio nei confronti della Germania che accetta qualunque alleato. Ma se si ritiene il lazzarone un ideale di civiltà rispetto al poliziotto tedesco, allora non esiste nulla di più tedesco di un simile idealismo, che vede già la meta nel romanticismo trovato per strada.

89- Franzen-> Avendo usato il computer alle superiori e al college avendo adottato molto presto la videoscrittura, ho mantenuto l’antiquata convinzione che la tecnologia sia uno strumento e non uno stile di vita.

91- Citato da Franzen->Se Heine è un Mosè frivolo della cultura ebraica assimilata, la sua eredità testuale. il feuilletonismo, è il suo testo sacro alla saccarina.

95 Kraus-> Da quando esistono, i geni, sono stati infilati nel tempo come i primi inquilini di una casa nuova; l’hanno lasciata e l’umanità ha trovato gli ambiente un po’ più caldi. Ma da quando esistono gli ingegneri, la casa diventa ancor meno accogliente.

95- Citato da Franzen -> per Kraus Shaw è il prototipo del moderno giornalista-letterato superficiale e media-compatibile, la cui notorietà si fonda soprattutto sul saper esprimere opinioni interessanti e rilasciare interviste originali: uno che parla con tutti i giornali e non ha il minimo interesse per la lingua in sé.

96- Kraus ->La cultura non riesce a prendere fiato, e alla fine ci ritroviamo con un’umanità morta e distesa accanto alle sue opere , che sono costate così tanta intelligenza per inventarle che non ce n’è rimasta più per utilizzarle (Apocalisse 1908)/ Franzen.> quel che mi colpisce nel pensiero di Kraus è forse la precocità e la chiarezza con cui riconobbe la divergenza del progresso tecnologico da quello morale e spirituale.

100-[Kraus accumunato a Nietzsche nel suo rifiuto per l’illuminismo, per cui evoca la figura dell’Apprendistra Stregone-> L’illuminismo come “macchina infernale” = Teufelswerk = lett. “opera del demonio”

107-  citato da Franzen-> Per Kraus, così come per Marx, la fede liberale nel progresso era la peggiore forma di ideologia. Il progresso tecnologico, alimentato da hybris e avidità stava accrescendo le capacità distruttive della civiltà umana.(…) Al centro della sua critica c’era il fatto che la tecnologia e la modernizzazione stavano sottraendo spazio vitale all’immaginazione. (…) Quando alla fine la catastrofe arrivò, sotto forma della prima guerra mondiale, Kraus ritenne che fosse causata in gran parte da un tracollo dell’immaginazione.(…) Poco dopo lo scoppio della guerra Kraus dichiarò che il vero segno del nostro tempo è la minaccia rappresentata dalla mancanza d’immaginazione:”in questo momento, quando ciò che le persone non riuscivano più a immaginare è precisamente quello che succede e quando ciò che non riescono più a immaginare deve succedere, e se fossero riuscite ad immaginarlo non sarebbe successo”./ citato da Franzen-> la reazione di Kraus a questa diagnosi si potrebbe definire in parte come conservatorismo romantico. Manifestando spesso nostalgia per giorni migliori che non aveva vissuto in prima persona si batté contro le cose moderne che toglievano spazio all’immaginazione: il feuilleton , con la sua irresistibile e perciò redditizia offerta di reazioni emotive preconfezionate alle notizie, la psicanalisi, che secondo lui “analizza i sogni nei quali cerca di rifugiarsi il disgusto che essa stessa provoca ecc. (…) Ma un’altra parte della reazione di Kraus fu promuovere l’illuminismo in senso kantiano, cioè come frutto di maturità mentale.

108- Kraus -> Io domino solo il linguaggio degli altri. Il mio fa di me quello che vuole./ Come frutto delle mie fatiche voglio solo che si legga con occhio più acuto./ Il pubblico “non deve necessariamente leggere giornali diversi: deve leggere diversamente.”/ Franzen -> Kraus spingeva i suoi lettori a riflettere il più possibile sulle loro scelte linguistiche, perché così, a suo parere, avrebbero imparato a prendere decisioni etiche. Poiché in genere le nostre deliberazioni sulla lingua non si svolgono sotto la minaccia di una punizione o con la prospettiva di un guadagno , esse possono insegnarci, in modo singolarmente libero, a esitare, ad avere scrupoli, a essere sensibili alle sfumature e quindi alle particolarità.[Kraus coglie il collegamento tra le parole maltrattate e i corpi maltrattati]

110- Franzen-> [L’antisemitismo di Kraus era un modo per elevarsi al di sopra dell’avida borghesia liberale]

112- Franzen-> E’ vero che che Kraus scrisse.”A proposito di Hitler non mi viene in mente nulla”. Ma era la prima riga di un libro su Hitler e i nazisti. Pubblicato postumo, La terza notte di Valpurga esprime un giudizio lucido e coraggioso sui nazisti./QUESTO MI FA PENSARE CHE L’ARTE SIA FIGLIA DI UNA CASA BEN ORDINATA. KRAUS ERA UNO DI QUEI FIGLI PRIVILEGIATA CHE SONO SEMPRE I PIU’ ARRABIATI, E PERCIO’ I PIU’ DIVERTENTI IN FAMIGLIA. QUANDO ARRIVA QUALCOSA DI ESTRANEO E IRRAZIONALE [I NAZISTI, FUOR DI METAFORA], CHE ROMPE I VETRI ALLE FINESTRE, IL GIOCO SMETTE DI ESSERE DIVERTENTE.

114-La critica culturale krausiana ci offre, nelle sue espressioni migliori, un feedback continuo in cui brutte circostanze e cause portano a una brutta prosa che abbrutisce ancora di più il mondo. LA STAMPA STAVA FORSE COMINCIANDO A PRENDERE IL SOPRAVVENTO, E LA REALTA’ VIRTUALE DEI MEDIA COMINCIAVA FORSE A DETERMINARE LA REALTA’ ESTERNA CHE AVREBBE DOVUTO DESCRIVERE –“ORA LE OMBRE GETTANO CORPI” SECONDO LA FORMULAZIONE KRAUSIANA.

122- Franzen-> Un uomo per crescere , deve trovare un modo per ammirare suo padre ma anche superarlo.

152- Franzen-> Ho la sensazione che ci sia un me stesso che pensa, progetta e migliora e ce ne sia un altro che semplicemente fa quello che fa , commettendo errori che riconosco come tali. Nel 1982 sentivo che la mia coscienza procedeva in un modo che non sapevo spiegare.

168- Kraus-> (su Nestroy) Invece che rimproverare alla religione i pretonzoli preferisce rinfacciare all’illuminismo i giornalisti e al progresso gli scienziati da strapazzo.

172- Kraus (su Nestroy)-> UN DECENNIO DI ASSERVIMENTO FRASEOLOGICO HA FORNITO ALLA FANTASIA POPOLARE PIU’ LETAME DI UN SECOLO DI ASSERVIMENTO ASSOLUTISTICO, E CON LA RILEVANTE DIFFERENZA CHE LA CAPACITA’ PRODUTTIVA INTELLETTUALE E’ STATA STIMOLATA DAI DIVIETI PROPRIO COME VIENE INVECE PARALIZZATA DAGLI ARTICOLI DI FONDO. OVVIAMENTE NON SI PUO’ PENSARE CHE IL POPOLO SI LASCIASSE TRASPORTARE DAL TEATRO ALLA POLITICA IN MODO COSI’ DIRETTO.

175- Kraus -> [Nestroy] Gira i tacchi di fronte a una posterità che rinnega i valori spirituali, non subisce l’intelligenza irrispettosa che sa che adesso la tecnica è più importante della bellezza (…)/179- Perché un tempo che non sente la lingua può giudicare soltanto il valore dell’informazione. (…) I posteri non esistono più, ci sono soltanto dei viventi che esprimono una grande soddisfazione per il fatto di esserci, perché c’è un presente che si procaccia da se le proprie novità e non ha segreti davanti al futuro./180- Niente ha il permesso di sopravvivere , l’immortalità è ciò che è sopravvissuto a se stesso. Quello che sta a terra vi resta appiccicato. I deformi bilanciano la buona sorte perché possono affermare che gli eroi erano ermafroditi [Franzen-> Uno psicologo tedesco mi ha recentemente scritto che Goethe aveva la sindrome di Asperger]

199- Franzen-> L’abbattimento in Cina delle ultime foreste asiatiche per i mobili da giardino ultraeconomici di Home Depot (…) “chi se ne frega delle conseguenze, vogliamo comprare un sacco di cazzate e vogliamo pagarle poco, con spedizione gratuita entro 24 ore”./ 202- L’innato antagonismo fra i mass media dominanti e e il tipo (privilegiato) di spiritualità/immaginazione che, agli occhi di Kraus, ci rende umani./ 217- [Kraus, in Heine e le conseguenze, al principio, esprimeva chiaramente la sua preferenza per il “fragore lavorativo del giorno tedesco” rispetto alla bellezza della vita dei paesi mediterranei.]

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