Una critica intransigente della modernità illuministica (1933)

40- È la cultura che ha alterato l’ordine del mondo: che ha alterato tutte le cose, sopprimendo le gerarchie. Quando si perde razionalmente il senso delle gerarchie, occorre ordinare tutto per ordine alfabetico. L’ordine alfabetico è un falso ordine. L’ordine alfabetico è il maggior disordine spirituale: quello dei dizionari e dei vocabolari letterali, più o meno enciclopedici, a cui la cultura letterale cerca di ridurre l’universo.

44- Ogni architettura spirituale ha sempre un contenuto immaginativo, poetico, omogeneo: genericamente e genuinamente umano. Perciò lo stato poetico è uno stato di nostalgia infantile o popolare: di nostalgia dell’analfabetismo (…) Il poeta sente la nostalgia dell’ignorare (…)

52- La poesia è quella che nutre il gioco spirituale del pensiero

53- Il teatro è cosa da vedere e da guardare perché in esso vediamo il fondo, esoterico, del nostro pensiero fanciullo, che è il nostro pensiero di popolo: il nostro analfabetismo radicale. Il teatro rappresenta le FIGURAZIONI poetiche con la parola e non con la lettera. La maschera immobilizza l’atteggiamento comico o tragico per esprimere meglio la parola.

54- Il teatro che è, essenzialmente, presenza e potenza, popolare, ossia, per definizione, analfabeta, non può parlare per segni; per segni si parla soltanto in lettere

56- Ogni drammaturgia è contemporaneità analfabeta [il cinematografo come invenzione analfabeta]

59- La decadenza dell’analfabetismo è la decadenza della cultura spirituale quando la cultura letterale la perseguita e la distrugge. Tutti i valori spirituali appassiscono se la lettera o le lettere morte sostituiscono la parola, che si esprime soltanto a viva voce.

61. [quando] pratichiamo la lettera, invece di PRATICARE LA PAROLA, come ha detto l’apostolo (…) questa è alienazione razionale: la follia e la stupidità dell’alfabetismo. (…) “Poiché non ho conosciuto le lettere, entrerò nei dominii del Signore” dice il Salmista.

96- ogni etica o sistema morale -in definitiva , sapere del bene e del male come SCIENZA CERTA- non è mai stato altro che questo : una cattiva invenzione del demonio, una sua menzogna: quella della certezza morale o scientifica , che è sempre la trappola con cui il Demonio prende l’uomo. [contro la superstizione del certo = superstizione del fatto]

119- Esistere è pensare e pensare è compromettersi (COMPROMISSIVI = COMMISSIVI= pensare è relazionarsi ?]

120- La danza è la redenzione spirituale della musica / Il muscolo non costruisce, distrugge / La prima cosa per fare musica è non fare rumore.

121- Riformatore è chi non sa né fare, né disfare.

124- Le arti che gli uomini inventano per non lavorare sono quelle buone: le arti poetiche. La pigrizia è la salvaguardia e la garanzia di tutte le cose spirituali / Quelle che gli uomini inventano per lavorare sono le MALE ARTI: le arti e le occupazioni del Diavolo.

130- Dio si fece uomo e diede il suo sangue per redimerci dal babelico nazionalismo internazionale: la razza, la storia, la lingua, i confini.

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