
17- PROLUSIONE AL 15° CONGRESSO TEDESCO DI SOCIOLOGIA (O. Stammer)
23- [Max weber come giurista, economista politico, storico, pensatore politico] (…) avversario di qualsiasi metafisica storica o sociale, la sua ‘sociologia comprendente’ mirava ad una sintesi di considerazioni storico-empiriche e teoretico-sistematiche.[prioritarie le considerazioni storico-empiriche]
26- Nel periodo di transizione dal XIX al XX secolo Weber visse in un momento di rottura di condizioni sociali e ideologiche che si riflettevano nel suo pensiero e nella sua opera. [Impedimenti al culto di Weber]
29-MAX WEBER E LA SOCIOLOGIA OGGI (E. Topitsch)
34- ‘Il puritano VOLEVA essere uomo professionale, noi DOBBIAMO esserlo” (Max Weber) Legami tradizionali e sentimentali lasciano il posto ad un pensiero ed azione consapevolmente razionali che, senza pietà ma anche senza arbitrio , stabiliscono ed applicano i mezzi necessari all’affermazione economica e politica. I gruppi che lottano per l’esistenza e la supremazia devono, per interesse economico e militare al progresso della tecnica, proteggere e promuovere la libera ricerca, così come l’emancipazione della scienza moderna , dalla concezione del mondo stabilita attraverso l’autorità ecclesiastica e la speculazione teologico-metafisica.
35- [i concetti di ‘progresso’, ‘tendenze di sviluppo’ o ‘adattamento’ oscillano per Max Weber tra dichiarazioni di fatto e giudizi di valore: per questo Max Weber li vedrebbe volentieri esclusi dalla discussione sociologica -> simile ‘teoria pura’ dell’economia politica oscillante giustificazione della dottrina del libero commercio e rappresentazione esaustiva della realtà umana, non falsata dalla stoltezza umana -> oscillazione tra ideale e idealtipo-> sul liberalismo come strumento e come ideologia: concetti con doppio significato normativo-descrittivo in cui Max Weber si è imbattuto soprattutto negli studi di sociologia religiosa= formedi pensiero che devono rendere possibile la comprensione del mondo come cosmo ordinato-> costanti del divenire empirico vs. interpretazione del mondo come ordine razionale di valori] 36 Si avanza anche l’esigenza che “il corso del mondo , almeno per quanto riguarda gli interessi degli uomini, sia un fenomeno in ogni caso FORNITO DI SENSO” (Max Weber). Tale esigenza nasce, fa notare Weber, come problema del dolore ingiusto [teodicea] quindi come postulato di un giusto equilibrio per l’ingiusta suddivisione della felicità individuale nel mondo. [37- società etica sensata vs mondo disincantato senza senso]
38-Weber ha posto il problema di quale potesse essere il significato della scienza come professione dopo che i sogni collegati ad essa: ‘strada verso il vero essere’, strada verso la vera arte’, ‘strada verso la vera natura’, ‘strada verso il vero dio’, ‘strada verso la vera felicità’, sono naufragati. Questo problema (…) ha provocato sbigottimento e persino rabbia non solo nella gioventù allora reduce dalla guerra, ma anche nelle autorità nel campo delle scienze dello spirito (…) Davanti alle affermazioni marxiste sulla società del futuro sentiva la mancanza di determinatezza ed escludeva la abolizione della cosiddetta separazione del lavoratore dai mezzi di produzione nelle condizioni della moderna tecnica di produzione: egli era soprattutto profondamente convinto che una socializzazione avrebbe necessariamente portato ad un’ulteriore burocratizzazione , non ad una diminuzione ma ad un aumento del dominio di uomini su altri uomini: “E’ la dittatura dell’impiegato e non quella dell’operaio che –per lo meno temporaneamente- avrà la precedenza”.
40- E’ necessario ricordare che il modo di pensare tipico del diritto naturale e della dialettica provengono da tentativi, ritenuti da Weber scientificamente insostenibili, di dare al mondo e alla storia una struttura dotata di senso etico. Nascono dalla rappresentazione di un ‘giusto ordinamento del mondo’ che ha avuto un importante posto nello sviluppo culturale dell’umanità, fin dalla mitologia delle culture arcaiche, ma anche dalla concezione, che risale alle origini ebraiche e gnostiche, della storia come realizzazione di un piano di salvezza divina o come un grande dramma della caduta e della redenzione del mondo. Questi punti di vista storico-genetici, sono stati completati dalla critica logico-sistematica esercitata nei confronti del diritto naturale da Pareto e Kelsen e nei confronti della dialettica soprattutto dagli autori anglosassoni e polacchi[Popper e Ayer].
41- ll marxismo non aveva il monopolio per l’applicazione della dialettica. [anche filosofi della cultura tra le due guerre che hanno giustificato il totalitarismo,mondo sovietico, diritto naturale scolastico]
43- Se ci aspettiamo da parte della scienza un contributo contro l’autocrazia, esso non può consistere nella produzione di problematiche ‘dottrine sociali valutative’, ma nella competente consulenza nell’esercizio attivo di forme di comportamento democratiche e nella costruzione di garanzie istituzionali rispondenti allo scopo.
44- Ponendo la differenza tra l’esposizione dei fatti e i giudizi di valore, che venne enunciata in una fase assai tarda dello sviluppo del pensiero filosofico e che fu sostenuta tra i contemporanei soprattutto da G. Simmel, dai neokantiani e da Werner Sombart, si rileva come l’atteggiamento umano verso il mondo, il quale si presenta nella vita normale, ma anche nelle formazioni di pensiero mitiche, religiose e metafisiche, svolge diverse funzioni che dal punto di vista logico-scientifico sono completamente differenti [normativo-descrittivo?]. Come hanno mostrato studi seguenti la connessione di queste funzioni, così problematica dal punto di vista della pura conoscenza è un’arcaica eredità filogenetica di enorme importanza vitale-pratica. /Tale connessione è particolarmente chiara negli animali superiori: qui troviamo forme di orientamento e guida del comportamento (…) 45- questi meccanismi di guida esplicano una triplice funzione: INFORMANO sulla presenza di situazioni ambientali di importanza capitale; PROVOCANO UN COMPORTAMENTO ADEGUATO e producono contemporaneamente un’ECCITAZIONE EMOZIONALE COLLEGATA. Un tale orientamento pluri-funzionale è presente nella vita sociale, anzi qui è particolarmente evidente la continuità storica genealogica dell’uomo, nel quale tuttavia gli istinti perdono in quantità notevole la loro selettività e la loro azione condizionante del comportamento e vengono integrati o sostituiti da tradizioni e istituzioni. A questa guida del comportamento sociale partecipa in gran misura anche la lingua che possiede il medesimo carattere plurifunzionale (…) [lingua-> interpretazione della natura -> fusione natura/rapporti sociali in ‘universo socio-cosmico’-> stadio immediatamente precedente a quelle speculazioni teologico-metafisiche che volevano comprendere il cosmo come un ordine etico dotato di senso] /46- La fede nell’armonia [dell’economia politica classica] dell’ordine economico liberali è comprensibile solo nel quadro della fede nell’armonia del mondo garantita da una forza sovrumana. In tali procedimenti di pensiero la conoscenza, le valutazioni e la guida dell’azione sono uniti come nei miti arcaici o come nella dottrina marxista dell’alienazione dell’uomo e della sua abolizione dialettica, una dottrina che si potrebbe definire una teodicea senza dio. [teorie plurifunzionali (conoscenza/ guida comportamento/emozione)] [Nel mondo demitizzato vi è una società demitizzata (vs convincimenti etici)]
47- [Forze scientifiche vs professionisti distributori di antiche forme di pensiero/ Sociologia come scienza empirica in nazioni anglosassoni/ 48- Un gruppo di teorie in movimento (dinamica delle teorie sociali) si riferisce a una società in movimento (posizione dei sociologi -> predizioni che si auto avverano e si autodistruggono (Merton)-> Teorie (=affermazioni) sociologiche vs teorie delle scienze naturali che non possono variare il loro oggetto -> MODELLI ARMONICI VS MODELLI CONFLITTUALI]
55- RELAZIONE AI VALORI E OGGETTIVITA’ NELLE SCIENZE SOCIALI (T. Parsons)
58- [Maturità di Weber = Guerra 1914 = fine dell’egemonia degli stati nazionali europei sul resto del mondo -> Usa/Urss vs Vecchia Europa]
59- [Al tempo di Weber si tendeva ad accentuare la singolarità di ogni singolo sistema culturale ( Diritto Romano, Rinascimento, Capitalismo borghese razionale / Dualismo tra scienze della natura e scienze dello spirito (= Kant)-> 64- Max Weber = sintesi di tre correnti intellettuali: utilitarismo inglese, positivismo e razionalismo francese, socialismo marxista (come sintesi di correnti di pensiero inglesi e tedesche)]/ 65- [Gli orientamenti di valore dei movimenti scientifici non sono mai semplici applicazioni della conoscenza scientifica-> l’avalutatività significa che una scienza deve essere legata ai valori di una qualunque cultura storica-> Weber contrario all’empirismo ingenuo / 68- Analisi del protestantesimo come ‘progetto sperimentale’ / Max Weber come sociologo comparativo non poteva essere un relativista radicale rispetto ai valori [78-Comparare e sistematizzare vs particolarismo storico] -> Sull’obiettività rottura di Weber con il particolarismo della tradizione storicistica]
74- [Carriera accademica di Max Weber in giurisprudenza /Il diritto come struttura mediatrice tra fattori ideali e fattori reali (importanza della religione + diritto: 78- sistemi di orientamento religioso e differenziazioni strutturali ) / evoluzionismo non lineare di Max Weber (contro il punto di vista idealistico evoluzionistico)-> progetta il modello di una società modernamente organizzata sulla base di un sistema giuridico stabile]82- [Max Weber non può essere definito] politicamente un ‘conservatore’ –nel senso della più antica tradizione tedesca- oppure ‘liberale’ in senso economico-individualistico o ‘socialista’. (…) Max Weber annunciò la fine dell’ideologia, almeno nel senso in cui il termine ideologia è stato determinante all’inizio di questo secolo.
87- DISCUSSIONE SU AVALUTATIVITA’ E OGGETTIVITA’
90 (Max Horkheimer) Anche più tardi non sono mai venuto a capo con la dottrina dell’avalutatività. Verosimilmente è in rapporto con la fine della filosofia. La sociologia e la psicologia, quali ultime grandi discipline, si sono staccate dalla filosofia intesa come tentativo di conoscere il mondo sulla base di un comportamento dotato di senso ; la filosofia stessa divenne, escluse le ontologie restaurative, epistemologia, disciplina metodologica , logica, considerazione storica dei sistemi. Con la rinuncia della filosofia, che era prima largamente motivata dallo sforzo di sostenere o di eliminare la religione , nacque necessariamente il bisogno di una guida nell’agire , di una fondazione di giusti giudizi di valore. (…)Max Weber volle eliminare il giudizio oggettivo dalla sociologia. Freud lo ha spiegato e quindi risolto [condizioni d’esistenza della società borghese tramandate dal padre e interiorizzate dal figlio]
92 (L. Von Wiese) [Oggi, nell’attuale concezione della problematica della valutazione in sociologia] dobbiamo distinguere maggiormente fra il valutare nella vita quotidiana , determinato da norme di costume, e i giudizi di valore presenti nelle opere della letteratura scientifica. / 93-Etica o statistica come modello della sociologia. Ciò che è da evitare è presentare contenuti soggettivi come oggettivi./ 94- Ciò che è da evitare è presentare contenuti soggettivi come oggettivi.
96- (Hans Albert) Sul nazionalismo di Max Weber /98- I principi dello stesso metodo scientifico, nella misura in cui sono orientati secondo l’idea della prova critica [Popper, Feyerabend] possono essere rilevanti in un certo grado per tutti gli ambienti sociali(…) Già lo studio critico dei sistemi di affermazione è un compito che può essere di grande importanza per lo sviluppo sociale, poiché questi stessi sistemi sono realtà sociali, se sono efficaci. E’ sufficiente accennare all’importanza delle ideologie istituzionalizzate per provarlo. (…) Proprio una scienza sociale avalutativa (…) può essere considerata uno strumento dell’illuminismo.(…) In un’epoca in cui il contro-illuminismo domina ancora su vasta scala il pensiero ufficiale , una sociologia d’impronta weberiana è in grado di suscitare parecchie preoccupazioni.
102- (J. Habermas) Max Weber stesso si è fatto guidare nella sua ricerca storico-sociologica da un’idea, che fu di modello alla sua costruzione concettuale ed elaborazione teorica: l’idea della razionalizzazione di tutti gli ambiti sociali [Una segreta filosofia della storia-> il concetto di diritto formale: un sistema di norme generali e astratte mediato fra il razionale rapporto di scambio dei possessori privati di merce e l’esercizio del potere burocratico di un’organizzazione statale razionale./ 104- Le pretese positivistiche sui compiti della sociologia hanno suscitato dubbi e proteste/ Le irrazionalità della razionalizzazione/105- Il capo con la macchina di specialisti [capo dalla volontà forte e dalla potenza istintiva: uomo politico o imprenditore privato]è quindi il ruolo sociale che sembra permettere una razionalità del soggetto nella società parzialmente razionalizzata senza il prezzo di una eteronomia dei fini. / 105- [LE SCIENZE SPERIMENTALI HANNO DEMITIZZATO IL MONDO] hanno tolto ai valori e alle norme dell’azione la loro pretesa di valore obiettivo. Da una parte permettono una decisione individuale fra le potenze di fede soggettivate , d’altra parte anch’esse come la burocrazia seguono la tendenza ad usurpare lo spazio della decisione che prima avevano creato./106 – Una determinazione normativa della scienza, in questo caso la sua applicazione come critica sociale, nasce dall’arbitrio di uno studioso o –come osserva Popper- da una tradizione critica validamente provata – o addirittura da interessi immediati? / [per Parsons] Max Weber avrebbe spezzato il trilemma dello storicismo, dell’utilitarismo e del marxismo per arrivare nel libero campo dell’analisi oltre i fronti della guerra civile europea. Invidio i nostri colleghi americani di essere in una tradizione politica che permette di accogliere Max Weber così generosamente e così liberalmente, nel miglior senso della parola./107 – Non possiamo ignorare che Carl Schmitt era una legittimo discepolo di Max Weber. Dal punto di vista delle conseguenze storiche , l’elemento decisioni stico nella sociologia di Weber non ha spezzato il segno fatale dell’ideologia ma l’ha rafforzato.
108- (D. Henrich) Le ideologie rifiutano il controllo razionale della loro applicazione pratica e tendono a fornire per le loro interpretazioni del mondo ragioni non solo immaginarie, ma addirittura sottratte con forza alla discussione./109- Partire da un consenso pre-scientifico su ciò che è importante/-> impedire un irrigidimento cinese e smascherare il fanatismo/114 compiti esplicativi della scienza vs direzione della condotta umana o formalismo di norme/115 – Indeducibilità dei giudizi di valore dai giudizi di fatto./[causalità legale ≠ causalità individuale/116- Riportare i giudizi di valore specifici ai loro assiomi fondamentali, dedurre le conseguenze valutative implicite in questi assiomi, determinare i mezzi indispensabili alla realizzazione di una certa posizione valutativa e le conseguenze di fatto che ne derivano, e quindi il grado di probabilità (oppure la radicale impossibilità) di tale realizzazione, infine individuare l’eventuale presenza di altri valori inerenti all’impiego di certi mezzi o allo insorgere di certe conseguenze –questi sono i momenti logici attraverso i quali è possibile procedere alla critica tecnica dei valori, e quindi alla loro comparazione. /Il rapporto coi valori è costitutivo della struttura stessa delle scienze storico-sociali./117- Alla base delle scienze storico sociali vi sono (…) sempre certe premesse di valore (…) E queste premesse sono ‘soggettive’, nel senso che rappresentano il punto di partenza extra-scientifico e non già il risultato della ricerca.(…) il ricorso alla categoria della causalità deve così garantire l’oggettività della ricerca e dei suoi risultati, all’interno dell’ambito delimitato dalle premesse di valore./ 118- [causalità per Max Weber = mezzo per neutralizzare le premesse di valore -> ma questa è una pretesa non realizzata:] L’assunzione di determinate premesse di valore non soltanto stabilisce la direzione e il campo della ricerca, ma condiziona anche la direzione di rapporti che viene presa in esame ai fini della spiegazione. CIO’ VUOL DIRE CHE DI OGNI PROCESSO LE SCIENZE SOCIALI NON POSSONO MAI FORNIRE UNA SPIEGAZIONE TOTALE ED ESAUSTIVA , MA POSSONO SOLTANTO FORNIRE UNA SPIEGAZIONE DA UN PUNTO DI VISTA SPECIFICO, E CIOE’ UNA SPIEGAZIONE ANCH’ESSA PARZIALE ; IN ALTRI TERMINI , ESSE NON POSSONO STABILIRE I FATTORI DETERMINANTI , MA SOLTANTO UNA SERIE PARTICOLARE (…) DI CONDIZIONI. [Spiegazione condizionale vs spiegazione causale] Non la necessità, bensì la possibilità oggettiva –suscettibile di una molteplicità di gradi che vanno dalla causazione adeguata alla causazione accidentale- è la categoria modale che presiede lo schema esplicativo delle scienze storico-sociali. /119-120- [3 regole d’uso delle premesse di valore: 1-devono essere rese esplicite; 2. Devono essere assunte come ipotesi di lavoro e messe alla prova nel percorso di ricerca; 3. Devono essere tradotte in modelli di spiegazione, da confermare o da disconfermare sulla base del riferimento all’esperienza-> avalutatività = condizioni d’uso delle premesse di valore/ SPIEGAZIONE = PREVISIONE ≠ NORMATIVITA’-> LO SCIENZIATO COME ESPERTO -> Per Max Weber la ricerca scientifica non deve mettere capo a valutazioni]
129- MAX WEBER E LA POLITICA DI POTENZA (R. Aron)
132-Max Weber come sostenitore della politica di potenza/ 133- [antico problema della miglior forma di governo vs politica di potenza (= 131- rivalità tra gli stati)/ 134- Max Weber e il POPOLO SIGNORE animato da volontà di potenza e che si occupa dei destini del mondo vs POPOLO-PARIA che si occupa e farebbe meglio ad occuparsi solo dei propri affari / [140-Politica di potenza = forza + alleanze/ Eterogeneità tra rivalità violenta tra stati e rivalità sottoposta a leggi di individui e classi/ 143- La weltanschaung di Max Weber non è più attuale -> La politica di potenza delle nazioni il cui effetto naturale sono le guerre-> FELICITA’ DEGLI UOMINI VS GRANDEZZA E NOBILTA’/ 143- La posta in gioco della potenza:] chi riporterà il dominio , di quale spazio o di mezzi disponibili si approprierà un popolo o una classe /144- [dominio/potere vs benessere/esistenza dei popoli / I rapporti sociali all’interno degli stati e fra stati sono conflittuali (ORGOGLIO DI AVER VINTO) / Quando la posta in gioco non è più l’esistenza ma il dominio, allora la forma dei conflitti assume un’importanza decisiva -> 145- E’ impensabile un mondo senza conflitti, ma non è immaginabile un mondo in cui le classi e le nazioni non sono più impegnate in una lotta per l’esistenza. [etica della coscienza vs etica della responsabilità / “Come si possa fare per decidere scientificamente sul valore della cultura tedesca o francese lo ignoro” (Max Weber) ] E’ giustificato partendo da un fatto reale –che l’idea francese e quella tedesca si differenziano- arrivare all’idea che lotteranno fra loro fino alla fine dei tempi? Posso solo supporre che Max Weber posseduto dall’idea di lotta, sempre e ovunque presente , abbia tramutato una rivalità di potenza incontestabile, ma anche passeggera in una lotta fra dei. Sotto certi aspetti le rivalità di potenza mettono in gioco il destino di uomini e anime. Ma non sempre è così.[ ETICA DELLA RESPONSABILITA’ (CULTO DELLA POTENZA E INDIFFERENZA DI FRONTE AI VALORI ETICI) = POLITICA DI POTENZA /[N.M. Machiavelli (=culto del tragico) vs Stenterello (culto pacchiano della potenza)] Non si dà aberrazione dell’attività politica più deleteria dello sfogo pacchiano di potenza e del vanaglorioso compiacersi nel sentimento della potenza (…) “Il mero ‘politico della potenza’ quale cerca di glorificarlo un culto ardentemente professato anche da noi , può esercitare una forte influenza , ma opera di fatto nel vuoto e nell’assurdo. [atteggiamento borioso e del tutto vuoto] (…) Esso è il prodotto di uno scetticismo estremamente meschino e superficiale riguardo al significato dell’azione umana, non avente nulla in comune con la coscienza del tragico di cui è in realtà intessuto ogni agire, e soprattutto l’agire politico” (Max Weber)
152- Certo non è ancora dimostrato che l’immagine pessimistica del mondo di Weber sia sbagliata e che la nostra sia giusta. Il futuro rimane aperto e non sappiamo se l’umanità deciderà di annientarsi o di unirsi; ma sappiamo che non riconosceremo più gli interessi di potenza di una nazione come scopo ultimo e valore deificato. Max Weber lo ha fatto , poiché la cultura nata nel corso dei secoli gli appariva come un possesso eterno non più sottoposto ai vari casi della storia. Ma se avesse saputo che la cultura stessa era minacciata in nome della potenza, sarebbe stato d’accordo nel riconoscersi troppo fiducioso e troppo pessimistico a un tempo.
155- DISCUSSIONE SUL TEMA MAX WEBER E LA POLITICA DI POTENZA
158- (C. J. Friederich) [ Il concetto di potenza di Max Weber manca di qualsiasi chiarificazione sperimentale/ 159 –giudizi di valore vs giudizi di fatto / Il concetto di potenza di Max Weber non è chiaro perché mescola autorità e legittimità -> la tematica dell’autorità razionale è decisiva per ogni concezione della potenza che non si basi sulla violenza coercitiva /162 –[dinamica sociale del processo sociale (= libertà) e burocrazia vs imprenditoria capitalistica -> pro salvataggio libertà di movimento individualistica (borghesia capitalistica individuale vs irrigidimento sociale)/ Il pensiero di Max Weber è ambivalente -> Non prende in considerazione la chance del benessere di massa e quindi l’espansione capitalistica all’interno e quindi l’inutilità dell’imperialismo./INVESTIMENTI A LUNGA SCADENZA CHE IL CAPITALE ACQUISITIVO NON OSA FARE/ 166- Burocrazia ed eterogeneità degli oggetti da amministrare-> la formalizzazione giuridica non è più sufficiente a rendere intellegibili e quindi dirigibile le situazioni da amministrare [giuristi vs specialisti di comunicazione e di elaborazione dati -> Le burocrazie perdono il loro carattere monolitico e diventano poliglotte / Superiorità tecnica della burocrazia su tutte le altre forme di organizzazione ]
168- (W. J. Mommsen)Max Weber vedeva in un futuro indeterminato ma già prevedibile un momento di saturazione per un’economia esclusa dagli altri mercati mondiali da un muro doganale insormontabile , momento in cui la dinamica dell’economia capitalistica si sarebbe inevitabilmente paralizzata. Che cosa questo significasse per l’ideale ultimo di Weber può qui solo essere accennato: un lento arenarsi delle iniziative imprenditoriali individuali, un’economia burocratica di soddisfazione dei bisogni, la morte per soffocamento della vita libera politica volontaristica; in breve: “la gabbia dell’asservimento del futuro” di una seconda tarda antichità”./169 – [Stato (= associazione territoriale) vs capitale finanziario anglosassone / analisi del concetto di nazione in Economia e società / 170- Lotte culturali in Europa per Max Weber -> Usa e ruolo di protettore delle piccole nazioni del centro europa/172- Politica di potenza interna vs obblighi etici (esercizio di potenza->Schmitt -> abolizione della differenza tra politica interna e politica estera (colonizzazione?) -> sociologia del potere = sociologia della potenza-> Machiavelli e Hobbes / sul potere non legittimo = limite di legittimità nel processo della potenza / 172- Weber spiegava l’acquisizione di seguaci politici mediante una dote carismatica o una giustificazione razionale dei propri obiettivi (nel senso della teoria sviluppata dal prof. Friederich dell’autorità razionale) come FORME DELL’ESERCIZIO DELLA POTENZA, come anche le istruzioni di un capo ai suoi collaboratori. Ecco una citazione chiarificatrice: “ Un ordine può raggiungere il suo effetto per mezzo della ‘partecipazione’, per ‘suggestione’, per ‘convinzione razionale’, o con una combinazione di queste tre forme principali” (Max Weber) /173- [Solo in Economia e società a proposito del comune Max Weber parla di potere ‘non legittimo’ ma questo cenno non viene poi mai sviluppato->L’interesse principale di Max Weber era la struttura istituzionale del potere moderno, ma la sua concezione che qualsiasi politica, anche interna, è una politica di potenza non ne viene assolutamente toccata. /174- Il problema oggi scottante delle possibilità di porre dei limiti di principio ad un eventuale abuso di potere o di contrapporre dei ‘limiti immanenti’ di legittimità non preoccupava particolarmente Weber.-> ESERCIZIO DELLA POTENZA COME FENOMENO SOCIALE CREATIVO VS PROGRESSIVO IRRIGIDIMENTO DI TUTTI I RAPPORTI SOCIALI DI ASSOCIAZIONE.-> preoccupazione per i limiti di legittimità del potere vs preoccupazione per la progressiva paralisi sociale.-> ideale di Max Weber di un’umanità libera e creativa di stampo individualistico [Weber≈Nietzsche]/ 175- Grandi personalità carismatiche in grado di valutare-> cesarismo democratico vs società di massa illiberale /democrazia con capo vs democrazia senza capo]
176- (K. W. Deutsch) “ Solo l’equilibrio delle grandi potenze garantisce la libertà dei piccoli stati” (Max Weber 1916) /178- Aron ha mostrato quanto lontano fosse Max Weber da un internazionalismo avveduto e consapevole della sua responsabilità mondiale / [sulla portata del pensiero di Max Weber = sulle possibilità scientifiche ancora da sfruttare e sui suoi limiti / Hobbes vs Locke / Sulla compatibilità dei valori -> valori vitali e motivi etici / 180- [potere = chance di obbedienza->] Il potere è per Weber la chance dell’obbedienza. La chance è una probabilità e la risposta a una domanda: che cos’è la chance? E’ un numero. Il concetto di potere di Weber è quindi quantitativo Il concetto di Weber di chanc di trovare obbedienza è una probabilità e una probabilità è una frequenza. In che misura l’umanità si mette a disposizione , nel suo comportamento, delle direzioni o delle disposizioni del governo? Del suo potere? [In che misura gli uomini si adattano alle leggi penali, alle leggi fiscali e alla morale fiscale? In che misura vi è disponibilità? In che misura vi è trasgressione? In che misura vi è coercizione? / Fonti di legittimità: tradizione, carisma, razionalità burocratica./ [potenza ≈ denaro come carta moneta (ma a 195 si dice di no), violenza≈ oro; prestigio ≈ credito / “ I grandi mutamenti dell’umanità non avvengono nelle ore più clamorose, ma in quelle più silenziose “ (F. Nietzsche)/ Transizioni di potenza e transizioni di valori / 189 [Max Weber e la sovranità dell’individuo e delle sue convinzioni (discussione sui valori) /190 – Sul problema della legittimità della potenza: ] Se Weber studia la legittimità della potenza e ne discute i tre tipi, vuol dire che pone il problema della giustificazione della potenza . Conseguentemente quello che afferma il prof. Mommsen, e cioè che per Weber non esiste potenza illegittima, non può corrispondere a verità.-> Max Weber contro le manipolazioni dei funzionari che non capivano nulla di politica -> Comando militare illegittimo-> legalità come giustificazione della legittimità / L’obiettivo di Max Weber non era un potere totalitario / 194 – Non dobbiamo dimenticare che Max Weber ha posto a se stesso e ha posto a noi tre interrogativi: Come rendere politico il popolo? (≠ politicizzazione -> Max Weber vuole degli uomini che siano ‘politici’ , non uomini ‘istruiti’ politicamente; Come formare il parlamento? Come diventare politici? / Max Weber vs C. Schmitt (= totalitarismo) / Sulla misura matematica della legittimità]
199- INDUSTRIALIZZAZIONE E CAPITALISMO (H. Marcuse)
202- [Avalutatività nella pratica = rendere libera la scienza di accettare valutazioni vincolanti dal di fuori / economia : società = razionalità : potere -> una razionalità che si è formata solo in Occidente./ 204 – La razionalità espressa in parole e fatti nel capitalismo distingue la forma occidentale dell’industrializzazione da tutte le altre forme di economia e tecnica [tre elementi caratteristici del concetto weberiano di ragione: 1. Matematizzazione; 2. Esperimenti razionali; 3. Organizzazione burocratica: da ragione teoretica a ragion pratica-> RAZIONALITA’ CAPITALISTICA = TENDENZA ALL’ACQUISIZIONE IRRAZIONALE] / La ragione astratta diviene concreta nel dominio calcolabile e calcolato sulla natura e sugli uomini [205- Il dominio su tutte le particolarità ridotte a quantità e a valori di scambio] Ma ora vengono alla luce i LIMITI DELLA RAGIONE FORMALE: dal concetto di ragione non è deducibile né il PER CHE COSA della costruzione scientifico-tecnica né il CONTENUTO della costruzione (né i suoi soggetti né i suoi oggetti) ; essi mettono in crisi il concetto avalutativo della RATIO.
207.- [L’irrazionalità diviene ragione nello sviluppo capitalistico ->L’iImmaturità politica della borghesia tedesca invoca il cesarismo + carattere conservatore delle masse] /212- SecondoMax Weber lo stesso socialismo ha origine nella disciplina di fabbrica-> L’industrializzazione è il destino dell’uomo moderno -> 216- la materia data dall’economia (la soddisfazione dei bisogni) da elaborare attraverso la forma del capitalismo ]
216- [Il concetto di ragione di Max Weber termina nel carisma irrazionale-> 217- Questa amministrazione razionale di masse e cose non può rinunciare al principio carismatico irrazionale / L’APPARATO AMMINISTRATIVO E’ COSTRUITO SUL TERRENO DEL POTERE-DOMINIO E ISTITUITO PER IL SUO MANTENIMENTO E RAFFORZAMENTO / La democrazia plebiscitaria è l’espressione politica dell’irrazionalità divenuta ragione -> AUTOCRAZIA DEL POTERE BUROCRATICO -> Burocrazia = mezzo di potenza di pura qualità-> usare le energie per una mobilitazione permanente] 222- LA TECNICA E’ UN PROGETTO STORICO-SOCIALE / 224- LA MACCHINA COME SPIRITO TRASFERITO ]
227- DISCUSSIONE SUL TEMA INDUSTRIALIZZAZIONE E CAPITALISMO
229- ( G. Weippert) [La tesi di Marcuse su avalutativitò come valutazione dall’esterno /230- Odio di Max Weber per i socialisti, cioè per i ‘letterati dilettanti, in primo luogo quelli di Berlino e Monaco: Karl Liebknecht e Kurt Eisner/ Max Weber su economia pianificata razionale] 231- Il prof. Marcuse pone molte speranze nell’automazione e vede in essa un mezzo per eliminare il dominio dell’uomo sugli uomini. Vorrei domandare al prof. Marcuse se l’accenno a un ‘settore terziario’ (…) non rappresenti un’obiezione seria a ciò. In tutti i paesi industriali vi è una tendenza inconfondibile a diminuire – non ultimo a causa dell’automazione- il numero della forza di lavoro nel settore industriale in senso relativo, così da aumentare come conseguenza necessaria la forza di lavoro nel settore dell’amministrazione , del trasporto e soprattutto in quello della prestazione dei servizi. In questi settori si può far poco con l’automazione , quindi in essi si resta al dominio dell’uomo sugli uomini.
233- Qual è la posizione sociale di una critica della reificazione) [234 Marx : illuminismo = Marcuse : ? -> Marx pro distruzione legittimità stato e forme giuridiche / 238 concettualizzazione univoca vs realtà polivalente /239 SINE IRA ET STUDIO della burocrazia = SENZA SENTIMENTO / 240 BUROCRAZIA COME APOTEOSI DELLA REIFICAZIONE = APOCALISSI DELLA CULTURA]
241 (B. Nelson)243 [Io = padrone della propria casa e della propria nave -> Marx, Freud, Weber, Durkheim, Simmel -> principio di realtà sociale ( sistemi organizzati di coesistenza) /243- NESSUN MUTAMENTO SOCIALE SOPPRIME IL CRIMINE, IL VIZIO (…) I SINTOMI DEL MALESSERE / SISTEMI D’AZIONE UMANA: PERSONALITA’, ORGANIZZAZIONE SOCIALE-POLITICA-ECONOMICA, CULTURA -> pro sollievo da situazioni ingarbugliate / 244- tensioni strutturali e fede o comunità carismatiche / Il mito millenario dell’uomo nuovo/245- NEO-ANARCHICI E UTOPIA MISTICO-COMUNITARIA /247- matematica = dominio (per Marcuse) /DIALETTICA VS SCIENZA / Economia e società come profezia e come ammonimento / Max Weber fonde Marx e Hegel-> Dietro al profeta sta il burocrate -> Meccanismo, tecnica, routine = razionalizzazione senza consapevolezza -> MAX WEBER PRIMA GENERAZIONE POST-CRISTIANA DEL CONTINENTE EUROPEO ] 252- Weber fu un pioniere nella lotta del xx secolo contro il totalitarismo burocratico e tecnocratico. Mentre molti suoi contemporanei continuavano ad acclamare lo sviluppo benefico della Ragione, della Storia e del Progresso, egli si levò contro le profanazioni dello spirito umano che una nuova categoria di nullità, come egli li chiamava –‘specialisti senza spirito, sensuali senza cuore’- salutava vergognosamente come il ‘più alto livello di civiltà mai raggiunto’ [Max Weber anticipa il Brave New World di Huxley e il 1984 di G. Orwell]
253-( G. Friedmann) [Max Weber come teorico del capitalismo razionale moderno / Un mondo determinato dal FATO dell’industrializzazione /255- POTERE BUROCRATICO = INDUSTRIA= STATO MODERNO / ORGANIZZAZIONE DICOTOMICA: AMBITO DELLA PIANIFICAZIONE-DECISIONE-POTENZA vs AMBITO DEL LAVORO ESECUTIVO /256- Razionalizzazione vs vita morale / SUDDIVISIONE DEL LAVORO FINO A UNA PERDITA ECONOMICA / 257- La società del superfluo / 260 MUTAMENTO ≠ DINAMICA SOCIO-ECONOMICA (= CONDIZIONI DELLO SVILUPPO ECONOMICO) / INDUSTRIALIZZAZIONE = fusione di tecnica ed economia attraverso le macchine, funzionanti con energia meccanica e servite da libere forze di lavoro in imprese prevalentemente grandi, concentrate nello spazio e organizzate razionalmente / 264 DINAMICA ≠ GABBIA BUROCRATICA -> (Decentralizzazione = democratizzazione?)-> dinamizzazione di paesi finora non capitalisti -> Tecnica = progetto storico-sociale = sviluppo = dinamica / 267- PROBLEMA DEL POTERE = PROBLEMA DELLE DECISIONI RIGUARDANTI IL FINE, I MEZZI E LA FELICE REALIZZAZIONE DELLA DINAMICA /268- Eredi diretti e indiretti (socialismo) del capitalismo -> dinamica messa in moto per la prima volta dal capitalismo-> Max Weber = ultimo liberale dell’epoca moderna
270- (Risposta di H. Marcuse) [Un risentimento e una paura contro qualsiasi elaborazione concettuale che oltrepassi il mondo presente / Pensiero concettuale = pensiero razionale vs pensiero magico e sogni / 271- pro società razionale / Il punto nevralgico della sociologia è la riflessione sul futuro dell’umanità / Totalità ed empiria]