Der Sozialismus (1918)

23- Voglio anzitutto attirare la loro attenzione sul fatto che esistono ‘socialisti’ della specie più diversa. Vi è della gente che si definisce ‘socialista’ ma che nessun socialista appartenente a un partito, qualunque sia la sua corrente, riconoscerebbe come tale. Tutti i partiti aventi uno schietto carattere socialista sono oggi dei partiti democratici.[15- L’atteggiamento di Weber nei confronti del socialismo è radicale e liquidatorio e cerca di attuare una ‘liquidazione more geometricodel suo assetto teleologico. Ma non dà risposta –come dice Cacciari- ‘al problema fondamentale dell’esistenza del socialismo come movimento politico reale’. ‘Questa critica non riesce a dissolvere il suo oggetto perché esso vi era definito attraverso operazioni a priori riduttive’]

20- [Metodo facile o difficile per esercitare la propria influenza / Osservazioni fatte col ‘criterio della rana’, cioè dal basso in alto, partendo dalla truppa per arrivare ai comandanti]

22- [Intellettuali = gente che conia ovunque le parole d’ordine, gli slogan propagandistici e le frasi con cui si lavora in tutti i partiti /] Si può pensare degli scioperi quel che si vuole. Per lo più si tratta di una lotta di interessi, per i salari. E molto spesso non per i soli salari, ma per questioni ideali: e precisamente per l’onore, così come l’intendono gli operai. Cosa, in effetti, si debba intendere con questa parola , tutti pretendono di saperlo, ma ognuno a modo proprio. Il sentimento dell’onore, del cameratismo tra compagni d’una stessa fabbrica o d’uno stesso settore di lavoro, è ciò che li tiene uniti: e, in definitiva, questo è un sentimento sul quale poggia, sia pure in un altro senso , la coesione dei corpi militari.

23- Che cos’è la democrazia? (…) In se stessa significa semplicemente che non esiste alcuna disparità formarle di diritti politici tra le singole classi della popolazione. Ma quali conseguenze comporta una simile cosa! [dalla democrazia degli antichi cantoni svizzeri con 12000 persone in piazza che eleggono sempre i maggiorenti delle stesse famiglie = democrazia esercitata aristocraticamente, perché le cariche non potevano essere assunte da un artigiano o da un commerciante senza che le loro aziende andassero in rovina] La democrazia ha questa sola scelta: o di essere esercitata onorificamente e con poca spesa da persone facoltose, oppure di essere amministrata da persone che l’esercitano a pagamento, in qualità di funzionari di ruolo [-> L’incremento dei funzionari della classe dei funzionari di ruolo è diventato il destino di tutte le democrazie moderne, in particolare laddove la carica onorifica non poteva più sopperire alle necessità, vale a dire i grandi stati sovrappopolati, come oggi negli USA]

24 [Spoil system in Usa: il presidente elegge gli alti funzionari dell’unione e questo sistema garantiva su competenze e incorruttibilità perché il presidente era fatto direttamente responsabile] Ma ormai volge al tramonto questa democrazia americana, la quale poggia sul presupposto che ogni quattro anni, allorché cambia il presidente, cambino anche i 300.000 e più funzionari che egli deve eleggere e che ogni quattro anni cambino i governatori di ogni stato e con essi migliaia di funzionari. Questa amministrazione era esercitata da dilettanti. Infatti questi funzionari nominati dal partito erano eletti in base alle loro prestazioni svolte nel partito proprio al fine di diventare funzionari. Non si chiedeva loro molto in fatto di qualifica professionale: non so un saggio, un esame o qualcosa del genere era fino a qualche tempo addietro formalmente sconosciuto nella democrazia americana. Al contrario si era spesso dell’opinione che la carica dovesse essere trasmessa a turno dall’uno all’altro, perché tutti potessero arrivare alla greppia.[26- Domanda Weber agli operai americani, che di solito stanno bene e si presentano eleganti: Come potete lasciarvi governare da questa società corrotta, che vi ruba notoriamente centinaia di milioni? Risposta:] ‘C’è abbastanza denaro per rubarne e ce n’è inoltre sempre abbastanza perché ne guadagnino gli altri, anche noi. Noi sputiamo addosso a questi ‘professionisti’e li detestiamo. Ma se, come accade da voi, una classe colta e scelta assumesse gli impieghi, sarebbe questa a sputarci addosso’. [Per questa gente il fatto che contava era] il timore per il sorgere di una burocrazia permanente , formata attraverso l’iter professionale e universitario. [Ma il burocratismo professionale si diffonde con estrema rapidità] E così anche in America l’università ha cominciato a svolgere un ruolo del tutto diverso e si è radicalmente trasformato lo spirito dell’università. Infatti, circostanza ignorata al di fuori dell’America, i fomentatori di guerra non sono stati i fornitori di armi – che esistono dappertutto- quanto piuttosto le università americane e le classi sociali educate da queste. (…) 27 [Gli studenti americani]immaginavano la guerra come una specie di sport cavalleresco, che avrebbe nuovamente sostituito alla sporca caccia al denaro un sentimento statuale, un nobile sentimento: esempio di studenti che rifiutano un compito come poco dignitoso]

28- Questa guerra avrà come conseguenza per l’America lo sviluppo d’una burocrazia e al tempo stesso offrirà chance di progresso ai circoli universitari. In poche parole: essa avrà come conseguenza l’’europeizzazione’ dell’America almeno con lo stesso ritmo di ciò che si è chiamato ‘americanizzazione’ dell’Europa. La democrazia moderna, dove essa è una grande democrazia statale, si trasformerà in una burocrazia burocratizzata. E dev’essere così, perché essa sostituisce i funzionari onorari provenienti dalla nobiltà o da altre classi con una burocrazia stipendiata.

29- [A proposito della ‘separazione dell’operaio dallo strumento di produzione’] In una grande azienda, invece, il prodotto non sta a disposizione dell’operaio, ma di chi detiene la proprietà degli strumenti di produzione; mi si consenta di ripeterlo: si tratti dello stato o di un imprenditore privato. Questa è una realtà di fatto, ma un tale processo non è tipico solo del processo economico di produzione. La stessa cosa esperiamo nella vita universitaria. Il vecchio docente e il professore universitario lavoravano servendosi della biblioteca o dei mezzi tecnici che si procuravano da sé o che essi stessi facevano costruire (…) Invece la massa delle forze operaie odierne nell’ambito dell’attività universitaria , soprattutto gli assistenti dei grandi istituti, si trovano sotto questo profilo nella condizione di un operaio qualsiasi. [possono essere licenziati all’istante e]Tutto è proprietà dello Stato ma viene amministrato dal direttore dell’istituto.] La stessa cosa la troviamo nell’ambito delle forze armate. [Il soldato o il cavaliere dei tempi antichi era auto equipaggiato] L’esercito moderno nasce quando a tutto questo si sostituisce la conduzione diretta del principe. (…)] Ai soldati russi non fu possibile fuggire dalle trincee proprio perché esisteva l’apparato del corpo degli ufficiali (…) tutti nell’esercito sapevano che la loro esistenza nonché il loro vettovagliamento dipendevano dal fatto che questo apparato fosse in perfetta efficienza . Essi erano tutti ‘separati’ dai mezzi di conduzione della guerra , proprio come lo è l’operaio dai mezzi di produzione. E un impiegato dell’epoca feudale si trovava nelle stesse condizioni di un cavaliere o di un vassallo (…) Ovunque egli era in possesso dei mezzi per l’esercizio dell’amministrazione.

31- Avviene dappertutto la stessa cosa: i mezzi di gestione all’interno della fabbrica, nell’amministrazione statale, nell’esercito e negli istituti universitari, mediante un’organizzazione del personale articolata burocraticamente, stanno concentrati nelle mani di colui che soprintende a questa organizzazione umana. Tutto ciò è condizionato, per una parte in guisa puramente tecnica, dal tipo dei mezzi di conduzione moderni: macchine, armi ecc.; per l’altra dalla maggiore capacità di rendimento di questa specie di collaborazione umana che avviene mediante la disciplina sia nell’esercito, nelle officine, che nelle amministrazioni. Comunque è un grave errore considerare questa ‘separazione’ del lavoratore dal mezzo di produzione come qualcosa di peculiare all’economia, e in specie all’economia privata. Infatti non cambia assolutamente nulla se si muta il padrone di quell’apparato, se lo presiede il capo dello stato o un ministro invece che un industriale. La separazione dal mezzo di produzione continua in ogni caso ad esistere . Finché vi saranno delle miniere, degli altiforni, delle ferrovie, delle fabbriche e delle macchine, queste non saranno mai proprietà di un unico operaio o di parecchi singoli lavoratori, come accadeva nel Medioevo allorché i mezzi di produzione di un’officina artigiana erano di proprietà di un solo maestro , di un’associazione artigiana ristretta o di una corporazione. Questo non è consentito dalla tecnica moderna.

32– L’opposto di socialismo cui solitamente pensiamo è un’organizzazione economica privata, vale a dire una situazione nella quale l’approvvigionamento del fabbisogno economico stia nelle mani di imprenditori privati. (…) Questo ordinamento economico privato è stato definito dalla teoria socialista con lo slogan ‘anarchia della produzione’, in quanto esso fa dipendere tutto dalla possibilità [dell’interesse privato degli imprenditori]. La questione di quanta parte del fabbisogno venga assicurata all’interno d’una società organizzata a economia privata o a economia socialista (…) cioè a economia pianificata è ormai storicamente mutata. / Nel Medioevo le repubbliche marinare fecero combattere le loro grandi guerre coloniali da società per azioni in accomandita, le cosiddette Maone. Queste raccoglievano il denaro necessario, assoldavano mercenari, conquistavano il paese, ottenevano la protezione della repubblica e lo depredavano, beninteso per i loro fini , destinando la terra alla colturao facendone fonte di gabelle. Allo stesso modo la Compagnia delle Indie Orientali conquistava l’India per conto dell’Inghilterra e la depredava per sé. (…) 33- La conduzione a economia privata della guerra era considerata un’operazione del tutto normale, mentre oggi ci pare quasi mostruosa./ D’altra parte nessuna città o corparazione medievale avrebbe ritenuto possibile che l’approvvigionamento del grano per la città o il fabbisogno della corporazione , con le indispensabili materie prime che si dovevano importare per il lavoro degli artigiani, potesse essere lasciato al libero commercio.

34 – La produzione INDUSTRIALE, e il fatto che questo processo coincida con l’instaurazione della produzione meccanica all’interno della fabbrica, quindi con la concentrazione in uno stesso ambiente di forze lavorative legate alla macchina e a una comune DISCIPLINA di lavoro all’interno della sala macchine o della miniera . Prima di ogni altra cosa, la disciplina dà all’odierna forma di ‘separazione’ dell’operaio dai mezzi di produzione la sua caratteristica. Da questa condizione di vita, DALLA DISCIPLINA DI FABBRICA E’ NATO IL SOCIALISMO MODERNO. Ovunque, in tutti i tempi e in tutti i paesi della terra si è avuto un socialismo della specie più diversa. Il socialismo moderno, nella sua essenza, è possibile solo su questo terreno.

35- All’opposto del lavoro schiavistico dell’antichità, quando il padrone era vincolato agli schiavi che possedeva –infatti la morte di uno schiavo rappresentava per lui una perdita di capitale- ogni impresa industriale moderna poggia su questo processo di SELEZIONE;  e questa selezione viene resa più severa dalla spietata concorrenza che gli imprenditori si fanno tra loro./ [Dice l’imprenditore:] “Se io vi dessi a testa solo un tanto di più scomparirebbe dai miei libri contabili ogni guadagno che dovrei versare agli azionisti, e non potrei continuare a gestire l’azienda , dato che non otterrei più alcun credito dalla banca”

35- [Operai addestrati sul momento dalle macchine = dominio delle cose sugli uomini per i socialisti] / 36 Mentre nel passato le persone potevano essere rese responsabili della sorte del cliente, dello schiavo, del servo della gleba, oggi questo non è più possibile [sovrapposizione del mezzo al fine (fabbisogno)] / 36- Ogni socialista educato scientificamente rifiuterà senz’altro di considerare responsabile il singolo imprenditore  della sorte che si sta preparando al lavoratore e dirà: questo dipende dal sistema, dalla situazione di forza maggiore nella quale vengono a trovarsi tutti coloro che vi partecipano, l’imprenditore come l’operaio. / Che sarebbe allora il socialismo, inteso in senso positivo, in contrapposizione a questo sistema./ 37 – [Economia di guerra e statalizzazione. Essa si fonda sulla collaborazione di un settore associato all’industria con impiegati dello stato, siano essi militari o civili. (…) In tempo di pace [la statalizzazione] significherebbe il dominio sullo stato da parte dell’industria , anziché il dominio sull’industria da parte dello stato./ 38- Tutti s’avvedrebbero ben presto che la sorte di un operaio che lavora in una miniera non muterebbe aspetto, sia che questa fosse proprietà dello stato oppure privata. [in più contro lo stato non sarebbe possibile sciopero alcuno ] Questo è uno dei motivi per cui la socialdemocrazia ha assunto un atteggiamento negativo nei confronti di una simile ‘statalizzazione’ dell’economia e di questa forma di socialismo in genere. Esso non sarebbe che una comunità di cartelli . Ora, come per l’innanzi, sarebbe il profitto a restare determinante. (…) Ma l’aspetto penoso della questione sta nel fatto che mentre il ceto impiegatizio-statale e quello dell’economia privata (dei cartelli, delle banche, dei giganteschi complessi aziendali) sussistono attualmente uno accanto all’altro come corpi separati, sicché il potere economico può essere imbrigliato da quello politico, in questo altro caso le due burocrazie costituirebbero un corpo unico avente interessi solidali, senza possibilità alcuna di controllo. Comunque il profitto come elemento direzionale della produzione non verrebbe eliminato, mentre lo stato come tale dovrebbe sopportare dagli operai l’odio che oggi è rivolto contro gli imprenditori. Il principale antidoto contro questo sistema potrebbe essere rappresentato da un’ASSOCIAZIONE DI CONSUMATORI.(…) [Ma] i consumatori come tali, secondo tutte le esperienze, hanno limitatissime capacità organizzative. Le persone che hanno un determinato interesse al guadagno si associano con facilità, se si dimostra loro che in tal modo ottengono un profitto (…) al contrario è estremamente difficile riunire delle persone che non hanno nient’altro in comune che non il desiderio di spendere bene e di provvedersi del necessario, e questo per il semplice fatto che la condizione d’acquirente si oppone alla socializzazione. [Neanche la fame in Germania è riuscita a convincere le casalinghe tedesche delle masse popolari ad accettare il cibo preparato dalle cucine di guerra (…) esse invece preferiscono la loro cucina, preparata in maniera dilettantesca a quest’altra che è incomparabilmente più economica.

40- [Sul Manifesto di Marx ed Engels: contro la profezia della pauperizzazione, contro la teoria delle crisi capitalistiche e la teoria del crollo: Weber segue Bernstein per quanto dice sulle teorie di Marx->alla teoria del crollo si sostituisce la teoria dell’evoluzione seconda la quale il socialismo matura automaticamente sul cammino dell’evoluzione , perché col tempo la produzione economica si ‘socializza’ in misura crescente] Con ciò si intende dire che, in luogo della persona del singolo imprenditore, la società azionaria andrà avanti sotto la direzione di dirigenti , e che saranno create aziende statali , aziende comunali e associazioni a carattere consorziale , le quali non si baseranno più sul rischio e sul profitto di un singolo o di un imprenditore privato in genere, come avveniva prima.->47 Questo genere di socializzazione significa, da un lato un aumento di impiegati e di funzionari specializzati, sia sul piano commerciale, sia su quello tecnico, e dall’altro però, un aumento di coloro che vivono di rendita, di quel ceto, cioè che riscuote interessi individuali e dividenti e che non apporta in cambio , come l’imprenditore un lavoro intellettuale, ma che semplicemente risulta impegnato a mantenere questo ordinamento capitalistico , con tutto l’interesse di chi può trarne una rendita. -> E’ LA DITTATURA DELL’IMPIEGATO NON QUELLA DELL’OPERAIO CHE PER IL MOMENTO, IN OGNI CASO, SI TROVA IN FASE ASCENSIONALE.

47 [Operai ‘addestrati’ alla macchina contro antichi operai altamente qualificati (quelle delle Trade Unions). Però se diminuiscono gli operai qualificati, aumentano a dismisura i capireparto e i capiofficina, e l’operaio odia più questi che non gli azionisti / Sulla standardizzazione della produzione che rende tutto più facile per la socializzazione]/49. In ogni caso l’evoluzione della stratificazione generale è ben lungi dal procedere in direzione univocamente proletaria ( l’operaio odia più il caporeparto che non il padrone della fabbrica o l’azionista che in effetti è l’unico che guadagna senza lavorare) / 51- [Eliminare l’imprenditore con l’associazione dei lavoratori? / Dirigenti responsabili e dirigenti in seconda/ 55. Ogni moderna attività di fabbrica si fonda interamente sul calcolo (vs romanticismo dello sciopero generale e al sostituzione dei sindacalisti rivoluzionari ai funzionari di partito) /57. [Russia = unico esperimento su larga scala di una dittatura del proletariato che si sia attuato fino ad oggi:] LASCIAMO FARE A QUESTA GENTE IL LORO ESPERIMENTO, SARA’ SENZA DUBBIO UN FALLIMENTO E QUINDI UN ESEMPIO SCORAGGIANTE / 58- [Composizione sociale dell’esercito tedesco: per due terzi costituito da piccoli contadini individualisti e per un altro sesto da piccoli-borghesi] / Con coloro che combattono per una fede [bolscevichi /Trotskij] non bisogna concludere alcuna pace / [Bolscevichi come setta indigena russa]/ [76- I sindacati nella situazione tedesca sono gli unici che non si sono piegati e hanno mantenuto in vita l’idealismo e i principi socialdemocratici contro il filisteismo di partito]/ 77. [Non è la socialdemocrazia che conquista lo stato, ma lo stato che conquista la socialdemocrazia -> Stato di polizia russo vs partecipazione di grandi masse in occidente alla vita comunale]

Cacciari

86- [Sull’agire razionale umano -> antipsicologismo weberiano -> Contro le critiche socialiste alle scuole neoclassiche ( quella austriaca in specie) /88- Bohm-Bawerk-> Marx = Ricardo di sinistra / Cultura delle cose vs Sozialismus come metafisica ridotta a ideologia, ma la questione del Socialismo non può dirsi affatto risolta nell’ambito di una critica dell’ideologia-> inefficacia politica di una critica dell’ideologia / 90 cultura delle cose USA vs ideologia socialista / 91- ampi processi di democratizzazione della vita politica ed economica vs Sozialismus (Ricerche di Sombart)/ 92- Problemi e contraddizioni della forma-stato democratica-> 93 la burocratizzazione come linea di fragilità della democratizzazione .> 96 Per un’efficace autonomia del politico: Weber studia la parlamentarizzazione vs meccanismi neutralizzanti e vs richiesta socialista di rappresentanza generale / 96- La rappresentanza parlamentare può funzionare soltanto attraverso la formalizzazione dei conflitti che la vita democratica produce. Il raggio della decisione politica ha limiti definiti –se un soggetto mostra di volerli superare il gioco democratico viene immediatamente meno. Il gioco non può mai coinvolgere le regole del gioco. In altri termini: nessuno dei soggetti in campo risulta politicamente annullabile. La decisione riguarda un conflitto a priori annullato. Ciò fa sì che, intrinsecamente agli organismi democratici , si sviluppino tenendenze conservativo –neutralizzanti , che il momento di ‘riflessione’ sulle compatibilità e i vincoli del gioco si imponga sulla ‘produzione’ di leadership trans-formanti. / [La burocrazia vera forma il governo effettivo da cui i politici saranno guidati oppure la burocrazia verrà sostituita con uomini d’apparato-> esiti de-legittimanti della burocrazia/ 98- Forma-democratica (Parlamentarismo) vs ‘cervello sociale’ contemporaneo burocratico-specialistico / La democratizzazione come risposta solo tattica /100. [Schumpeter vs <Keynes -> tramonto della concorrenzialità capitalistica e parlamentare -> il Sozialismus non più come forza esogena che attacca capitalismo e democrazia / 101. Schumpeter può disincantare Weber sulle possibilità anti-Sozialismus della Democratizierung]

102 – Ma la rappresentazione [in Weber]del sistema capitalistico come immanente crisi del Valore , e dunque della forma stessa di ‘sistema’, come mera’macchina’ per lo sviluppo, fa perciò stesso apparire come del tutto insensata la pretesa del Sozialismus di affermarsi come alternativa di ‘sistema’ o di Valore, Mentre cioè quell’ottica è assolutamente solidale con ciò che costituisce la FORZA della ratio capitalistica contemporanea (il suo relativismo funzionali stico, la crescita ‘burocratica’ dei saperi speciali) essa tende di per sé a de-legittimare la prospettiva socialista , nella misura in cui questa continui a rapportarsi a un capitalismo come sistema o a presentare un’immagine di sé in quanto alternativa complessiva di Valore. Ciò che Schumpeter intende ottenere è o la riduzione formale del socialismo a ‘capitalismo laburista’ oppure la sua ‘autosublimazione’ in ideologia pura. / [La forma democratica non come Terra Promessa o Stabilità ma come puro calcolo= soluzione di problemi concreti e volgari] / 103- [Crisi effettuale del Sozialismus / pro capacità decisionale dal raggio delimitato / 104- Soddisfazione materiale vs soddisfazione etico-politica / -RUHE POLITICA SOCIALISTA VS IN-QUIETUM DELLA TECNICA / 107- Aspetto materialmente irrazionale della ratio capitalistica /LA CRITICA DI WEBER AL SOZIALISMUS NON RIESCE A DISSOLVERE IL SUO OGGETTO] / 107- Si dà possibilità del socialismo non come ideologia del Fine dello stato dis-alienato, ma come critica immanente della necessità dell’alienazione. L’ambito di questa critica è POLITICO: ESSA DEFINISCE L’ALIENAZIONE (NON PUO’ CHE DEFINIRLA CHE) POLITICAMENTE, COME STATO CONCRETO DI RAPPORTI SOCIALI E DI PRODUZIONE, DALLE CUI CONTRADDIZIONI POSSONO EMERGERE CONCRETI MOVIMENTI POLITICI ED ORGANIZZATIVI E POLITICI. L’ inter-esse di questi movimenti consiste nell’impedire che i processi di burocratizzazione, che compongono-costituiscono la nozione immanente di alienazione , si organizzino in ‘totalità separate’, ‘fortificandosi’ all’interno di ogni singola forma. (…) I movimenti, spesso sotterranei, di ‘sfondamento’ che si operano ‘in ogni linguaggio’, l’incessante trasformazione di confine tra l’uno e l’altro- e, più in generale, l’impossibilità per questo stato (…) di imporre come totalità l’insieme costituito dalle sue forme. L’intrinsecatezza di socialismo e alienazione è la critica immanente del sistema esistente , lo svuotamento-sfondamento dell’esistente come ‘sistema’./ [108- Ripetere l’attesa vs scientificità predittiva o profezia ideologica]

Bedeschi

111- Marx non ha mai avuto una concezione meccanicistica dello stato.

113- Lo stato è l’istituto chiamato a tutelare e a garantire il diritto uguale, la libertà e l’eguaglianza di tutti: cioè – si badi- le condizioni formali elementari di funzionamento della società borghese. /[Lo stato non universale ma PARTE. -> Il paradosso per cui lo stato è totalità e insieme parte.

114- [Marx sullo stato francese Il diciotto brumaio di Luigi Bonaparte: ] “Questo potere esecutivo con la sua enorme organizzazione burocratica e militare, col suo meccanismo statale complicato e artificiale, con una schiera di impiegati di mezzo milione accanto a un altro esercito di mezzo milione di soldati, questo spaventoso corpo parassitario che avvolge come un involucro il corpo della società francese e ne ostruisce tutti i pori, si costituì nel periodo della monarchia assoluta , al cadere del sistema feudale, la cui caduta aiutò a rendere più rapida.” /116 [Per Marx stato coincide con stato nazionale / Marx e l’autogoverno dei produttori / interessi comuni vs interessi generali / Hegel sullo stato / ]118 – La teoria marxiana della burocrazia appare oggi, in riferimento alle grandi e complesse società moderne, particolarmente debole e inattuale [vs Come ha messo in risalto M. Weber nelle sue magistrali analisi, le società industriali recano in sé la tendenza inevitabile a una enorme espansione degli apparati burocratici e una loro crescente professionalizzazione e specializzazione-> Da società liberali a società liberaldemocratiche (con nuovi compiti)-> 119 produzione di massa + democrazia di massa = burocratizzazione -> APPARATI BUROCRATICI = CORPI SEPARATI / 120- Mostruoso potere burocratico incontrollabile nelle società socialiste / 121- L’evoluzione della stratificazione sociale ≠ da come l’aveva immaginata Marx -> ORGANIZZAZIONE TECNICO-INDUSTRIALE E BUROCRATICA DEL LAVORO NELLA SOCIETA’ MODERNA].

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