Appropriazione/partecipazione/produzione (1922-1953)

23- Il problema decisivo del nostro contesto storico attuale riguarda il problema del rapporto tra Stato e politica. Una dottrina formatasi nel XVI e XVII sec., inaugurata da N. Machiavelli, J. Bodin e T. Hobbes attribuiva allo Stato un importante monopolio: lo Stato classico europeo divenne l’unico soggetto della politica.(…) Il profilo classico dello Stato svanì quando venne meno il suo monopolio della politica e si insediarono nuovi, diversi soggetti della lotta politica, con o senza stato, con o senza contenuto statale. Da ciò si cominciò a distinguere la ‘politica’dal ‘politico’ e il problema dei nuovi titolari e dei nuovi soggetti della realtà politica divenne il tema centrale dell’intera e complessa problematica del ‘politico’[Due confusioni: l’identificazione acritica di liberalismo e democrazia e la cecità assoluta nei confronti del plusvalore politico delle competenze giuridiche/ Problema decisivo del rapporto tra Stato e politica /24-IL NUOVO OGGI E’ TROPPO PIENO DI SE’ E RITIENE DI NON AVER PIU’ BISOGNO DI UNA COPERTURA GIURIDICA: ciò significa la legittimità del nuovo in quanto tale che non rispetta nulla e valorizza ogni cosa. ESSA E’ PROPRIA DI UN PROGRESSO SCATENATO, che produce direttamente e in modo automatico, insieme a se stesso, una sovrastruttura ideologica.(…) [Il progresso] rimanda al futuro e induce aspettative crescenti, che poi esso stesso supera con aspettative sempre più grandi. Ma la sua aspettativa politica giunge alla fine stessa di tutto il ‘politico’. L’umanità è intesa come una società unitaria, sostanzialmente già pacificata; nemici non ve ne sono più, essi si trasformano in partners conflittuali. Al posto della politica mondiale deve instaurarsi una polizia mondiale./ Il diritto oggi è riferito al futuro, mentre prima era riferito al passato] 25- [Invece] A me sembra che il mondo di oggi e l’umanità moderna siano molto lontani dall’unità politica. LA POLIZIA NON E’ QUALCOSA DI APOLITICO. [il ‘politico’ = amico/nemico] La politica mondiale è una politica molto intensiva, risultante da una volontà di pan-interventismo; essa è soltanto un tipo particolare di politica e non certo la più attraente: è cioè LA POLITICA DELLA GUERRA CIVILE MONDIALE.

29- TEOLOGIA POLITICA: QUATTRO CAPITOLI SULLA DOTTRINA DELLA SOVRANITA’

33- I DEFINIZIONE DELLA SOVRANITA’

33 – SOVRANO E’ CHI DECIDE SULLO STATO DI ECCEZIONE. (…) Qui con stato di eccezione va inteso un concetto generale di teoria dello Stato e non qualsiasi ordinanza d’emergenza o stato d’assedio. Il fatto che lo stato d’eccezione sia eminentemente adeguato alla definizione giuridica della sovranità ha una ragione sistematica, di logica giuridica. Infatti la decisione intorno all’eccezione è decisione in senso eminente, perché una norma generale, contenuta nell’articolo di legge normalmente vigente, non può mai comprendere un’eccezione assoluta [il presupposto è che una decisione in senso giuridico deve poter essere pacificamente derivata dal contenuto di una norma] e non può nemmeno dare fondamento pacificamente alla decisione che ci si trova di fronte a un vero e proprio caso d’eccezione/ 34- Nella storia della sovranità non si disputa intorno ad un concetto in sé (…) si disputa [invece] intorno al suo concreto impiego, cioè su chi, in caso di conflitto, decida dove consista l’interesse pubblico o statale, la sicurezza e l’ordine pubblico, la salut public e così via. [caso d’eccezione = caso non previsto dall’ordinamento giuridico vigente = pericolo per l’esistenza dello Stato = caso di emergenza esterna = che non può essere descritto con riferimento alla situazione di fatto = 41- caso concreto non prevedibile ->41 Nell’eccezione la forza della vita rompe la crosta di una meccanica irrigidita nella ripetizione/ Sovrano = azione non sottoposta ad alcun controllo-> “l’eccezione spiega il generale a se stesso” (teologo protestante) / 118. – Il caso d’eccezione ha un’importanza particolarmente decisiva, in grado di rivelare il nocciolo delle cose]

35- La validità scientifica di Bodin e la ragione del suo successo consistono nel fatto che egli ha introdotto la decisione nel concetto di sovranità [“In che misura il sovrano è legato alla legge e obbligato nei confronti dei ceti?” Bodin risponde che le promesse sono vincolanti, poiché la loro forza obbligante risiede nel diritto naturale; nel caso d’emergenza però il vincolo viene meno in base a principi naturali fondamentali]

36-La competenza ad annullare la legge vigente – sia in generale, sia nel singolo caso- è a tal punto l’attributo peculiare della sovranità che Bodin vuole annullare tutti gli atri caratteri di quest’ultima (dichiarazione di guerra e stipulazione della pace, nomina dei funzionari, suprema istanza, diritto di grazia ecc.) -> Nella realtà concreta l’ordine e la sicurezza pubblica si presentano in modo molto diverso a seconda che sia una burocrazia militare, un’amministrazione autonoma dominata dallo spirito commerciale-borghese o un’organizzazione radicale di partito a decidere quando questo ordine e sicurezza è salvaguardato e quando esso viene minacciato o distrutto. Infatti ogni ordine riposa su una decisione e anche il concetto di ordinamento giuridico (…) contiene in sé la contrapposizione dei due diversi elementi del dato giuridico [‘ordinamentoì + ‘giuridico’]. Anche l’ordinamento giuridico, come ogni altro ordine, riposa su una decisione e non su una norma.

38- Sviluppo della prassi dello Stato di diritto, che cerca di differire il più possibile il problema della sovranità , mediante una divisione delle competenze e grazie a controlli reciproci.-> In pratica, una giurisprudenza orientata alle questioni della vita di ogni giorno e degli affari ordinari non ha alcun interesse al concetto di sovranità. Per essa è normale solo ciò che è conoscibile e tutto il resto è ‘disordine’. Di fronte al caso estremo, essa rimane senza parole. Infatti non ogni competenza inconsueta, non ogni misura o ordinanza poliziesca è già una situazione di eccezione: a questa pertiene piuttosto una competenza illimitata in via di principio, cioè la sospensione dell’intero ordinamento vigente. Se si verifica tale situazione allora è chiaro che lo Stato continua a sussistere , mentre il diritto viene meno. Poiché lo stato d’eccezione è ancora qualcosa di diverso dall’anarchia o dal caos, dal punto di vista giuridico esiste ancora in esso un ordinamento , anche se non si tratta più di un ordinamento giuridico. L’esistenza dello Stato dimostra qui un’indubbia superiorità sulla validità della norma giuridica. La decisione si rende libera da ogni vincolo normativo, e diventa assoluta in senso proprio. Nel caso d’eccezione, lo stato sospende il diritto, in virtù, come si dice, di un diritto di autoconservazione. (…) 39- Nella sua forma assoluta il caso d’eccezione si verifica solo allorché si deve creare la situazione nella quale possano avere efficacia norme giuridiche. Ogni norma generale richiede una strutturazione normale dei rapporti di vita (…) La norma ha bisogno di una situazione media omogenea. (…) Non esiste nessuna norma che sia applicabile a un caos. Prima deve essere stabilito l’ordine: solo allora ha un senso l’ordinamento giuridico. [-> il sovrano decide se lo stato di normalità regna davvero] / 40 [La sovranità come monopolio della decisione: paradosso-> .l’autorità dimostra di non aver bisogno del diritto per creare il diritto / La diffusa consapevolezza del significato dello stato di eccezione che domina il diritto naturale del XVII sec. , va presto perduta nel secolo seguente, allorché viene instaurato un ordine relativamente durevole. Per Kant il diritto di necessità non è più in nessun modo diritto / 43- Lotta del principe assoluto con i ceti nel sec. XVI /]

43- II. IL PROBLEMA DELLA SOVRANITA’ COME PROBLEMA DELLA FORMA GIURIDICA E DELLA DECISIONE

44- Nella realtà politica non esiste un potere supremo, cioè più grande di tutti , irresistibile e funzionante con la sicurezza di una legge di natura. La forza non prova nulla per il diritto, per la ragione banale che Rousseau, in accordo con tutto il suo tempo, ha così formulato: “La forza è un potere fisico; la pistola del brigante è anch’essa un potere”. La conciliazione del potere di fatto e di diritto costituisce il problema di fondo del concetto di sovranità / [Schmitt vs Kelsen-> 47 ignoranza liberale del problema autonomo della realizzazione del diritto.-> per Kelsen nella considerazione giuridica non vi sono persone, né reali né finte, ma solo punti di riferimento-> Kelsen contrappone potere personale vs forza spirituale (norme): non lo stato ma il diritto deve avere il potere -> Stato = costruzione di diritto vs applicazione di leggi.]

50 [Teoria della sovranità vs Teoria della corporazione = entità che non abbisogna del monopolio del potere e quindi può esistere senza la sovranità del popolo-> Stato autoritario vs stato democratico e corporativo-122- organizzazione o corporazione / Per Gierke il diritto internazionale può essere diritto senza essere diritto di uno stato] 52- La confusione in cui il concetto di forma è oggetto nella filosofia si ripete qui, in modo particolarmente grave, nella sociologia e nella giurisprudenza. Forma giuridica, forma tecnica, forma estetica, ed infine il concetto di forma della filosofia trascendente indicano cose sostanzialmente diverse. [Forma come struttura di funzionamento vs forma estetica / Nella sociologia del diritto di M. Weber si possono distinguere 3 concetti di forma: 1. Precisazione concettuale del contenuto giuridico; 2. =razionalizzato, specializzato, calcolabile (= regolarità sempre uguale); 3. Perfezionamento tecnico scaturente dalle necessità della comunicazione e dagli interessi della burocrazia educata in termini giuridici, perfezionamento dominato dall’ideale del funzionamento senza intoppi./ 55- la circostanza che una decisione è necessaria resta un momento determinante / DETERMINATEZZA DELLA DECISIONE ED EPOCA DELLO SCAMBIO INTENSO /IN OGNI TRASFORMAZIONE C’E’ UN’AUCTORITATIS INTERPOSITIO.]

56- Il fatto che la decisione sia stata presa nel luogo opportuno rende la decisione stessa relativamente – ma in certe condizioni anche assolutamente- indipendente dalla giustezza del suo contenuto e rende superflua ogni ulteriore discussione in merito , se pur vi siano ancora dubbi. CIO’ APPARE IN TUTTO IL SUO SIGNIFICATO TEORICO E PRATICO NELLA TEORIA DELL’ATTO STATALE DIFETTOSO. [Luogo opportuno = punto di riferimento /57 LEX vs COMMISSIO (MONARCA) / Nello stato di diritto Locke non vede che la legge e non dice chi dà l’autorità-> La norma giuridica dice solo COME si debba decidere e non CHI debba decidere -> il PROBLEMA DELLA COMPETENZA vs DATO MATERIALE: AUCTORITAS NON VERITAS FACIT LEGEM -> ] 58- Per la realtà della vita giuridica ciò che importa è chi decide. Oltre al problema della giustezza del contenuto vi è quello della competenza. Il problema della forma giuridica consiste nel contrasto tra 59- soggetto e contenuto della decisione e nel significato autonomo del soggetto. La forma giuridica non ha la vuotezza aprioristica della forma trascendente, poiché essa nasce proprio dalla concretezza giuridica. Essa non è neppure la forma della precisione tecnica, perché questa risponde a un interesse essenzialmente fattuale, impersonale. Essa infine non è neppure la forma della creazione estetica, che non conosce alcuna decisione.

61- III. TEOLOGIA POLITICA

61- [Tutti i concetti più pregnanti della moderna dottrinade dello Stato sono concetti teologici secolarizzati. -> Lo stato di eccezione ha per la giurisprudenza un significato analogo al miracolo in teologia. [62- Nell’amnistia lo Stato è superiore alle sue leggi / 125- Onnipotenza di Stato = onnipotenza di Dio]

65-Nella fondazione che Kelsen da alla sua concezione della democrazia, si manifesta il genere costituzionalmente matematico-naturalistico del suo pensiero: la democrazia è l’espressione di un relativismo politico e di una scientificità liberata da miracoli e dogmi e fondata sulla comprensione umana e sul dubbio critico.

66- [Sulla sociologia dei concetti giuridici] Una (…) spiegazione materialistica rende impossibile una considerazione isolata della conseguenza ideologica, poiché essa vede dappertutto solo ‘riflessi’, ‘rispecchiamenti’, ‘travestimenti’ dei rapporti economici e quindi opera con spiegazioni e interpretazioni psicologiche o, quanto meno, nella sua accezione volgare, con sospetti continui. (…) La spiegazione spiritualistica dei processi materiali e la spiegazione materialistica dei fenomeni spirituali cercano entrambe di accertare nessi originari. Esse stabiliscono prima una contrapposizione fra le due sfere e poi la risolvono tramite la riduzione di una delle due sfere all’altra, in un nulla. [Per Engels per es. interpreta il dogma calvinista della predestinazione come riflesso dell’assurdità e imprevedibilità della lotta concorrenziale capitalistica] /67- Le cose stanno diversamente per il metodo sociologico che cerca di individuare, per determinate idee e creazioni intellettuali, l’ambito di persone tipico che, partendo dalla loro posizione sociologica, giunge a determinati risultati ideologici. In questo caso si tratta di sociologia dei concetti giuridici quando Max Weber riconduce la differenziazione dei concreti settori giuridici alla diversa estrazione degli esperti di diritto: titolari burocratici della giurisdizione oppure magistrati onorari. La ‘peculiarità sociologica dell’ambito di persone che si occupano professionalmente della creazione del diritto’ condiziona la presenza di certi metodi ed evidenze dell’argomentazione giuridica. MA NEPPURE CIO’ E’ ANCORA SOCIOLOGIA DEI CONCETTI GIURIDICI. Ricondurre un risultato concettuale al suo titolare sociologico è psicologia e determinazione di un certo tipo di motivazione del comporatamento umano. (…) 68. Qualcosa di completamente diverso è la sociologia dei concetti giuridici qui proposta (…) La sua peculiarità consiste nel fatto  che (…) viene rintracciata la struttura ultima, radicalmente sistematica, radicalmente sistematica [dei concetti] e questa struttura concettuale viene poi comparata all’elaborazione della struttura sociale di una determinata epoca. (…) Rientra nella sociologia del concetto di sovranità di ogni epoca mostrare che la situazione politico-storica 69- della monarchia ha sempre corrisposto alla generale coscienza degli uomini dell’Europa occidentale nelle diverse epoche e che la conformazione giuridica della realtà politico-storica ha sempre trovato un concetto la cui struttura coincideva con la struttura dei concetti metafisici. In tal modo la monarchia acquistava, per la coscienza di ogni epoca, la stessa evidenza che avrebbe avuto, per un’epoca successiva, la democrazia. Presupposto di questo tipo di sociologia dei concetti giuridici è dunque una concettualità radicale, cioè una consequenzialità portata avanti fino alla metafisica e alla teologia. Il quadro metafisico che una determinata epoca si costruisce del mondo ha la stessa struttura di ciò che si presenta a prima vista come la forma della sua organizzazione politica. [La metafisica di Comte come l’espressione più chiara e intensiva di un’epoca]. (…) In Rousseau (…) la politicizzazione dei concetti teologici è così evidente proprio nel concetto di sovranità da non sfuggire a nessuno dei veri conoscitori dei suoi scritti politici: “Rousseau applica al sovrano l’idea che i filosofi si fanno di Dio: egli può tutto ciò che vuole, ma non può volere il male” (Boumty) / Descartes scrive a Marsenne: “E’ Dio che ha stabilito questa legge nella natura , come un re stabilisce le leggi del suo regno” – >Il modello dell’architetto e del creatore del mondo implica d’altra parte la mancanza di chiarezza del concetto di causalità. Il creatore del mondo è nello stesso tempo causa originaria e legislatore, cioè autorità legittimante. Durante tutto l’illuminismo fino alla rivoluzione francese il ‘legislateur’non è altro che un creatore del mondo e delle Stato di questo tipo./ 71- [Carattere decisionistico della monarchia assoluta  (= decide nella lotta tra interessi e condizioni contrapposte) vs carattere organico del popolo / 73- Lo sviluppo della teoria dello Stato del XIX secolo mostra due elementi caratteristici: l’accantonamento di tutte le concezioni teistiche e trascendenti e la costruzione di un nuovo concetto di legittimità.(…) Dal 1848 la dottrina del diritto pubblico diviene positiva nascondendo dietro questa parola il suo imbarazzo, oppure fonda ogni potere, mediante le più diverse ricostruzioni, sul ‘potere costituente’ del popolo: cioè al posto dell’idea monarchica di legittimità subentra quella democratica.-> [Il filosofo cattolico Donoso Cortes, di fronte alla rivoluzione del 1848,consapevole dell’essenza metafisica di ogni politica giunse a comprendere che l’epoca del realismo era giunta alla fine] Non esiste più realismo perché non esistono più re. Non esiste perciò neppure una legittimità in senso tradizionale. Di conseguenza resta per lui possibile solo un risultato: la dittatura (= il medesimo risultato a cui era giunto Hobbes)]

75- IV. LA FILOSOFIA DELLO STATO DELLA CONTRORIVOLUZIONE (DE MAISTRE, BONALD, DONOSO CORTES

75- [Spirito attivistico della rivoluzione vs tradizione consuetudinaria dei conservatori cattolici / 77- Conta più che si decida che COME si decida -> crescita delle tesi assiomatiche sulla natura dell’uomo -> / Per Donoso Cortes la borghesia come ‘classe che discute’: una classe che trasferisce ogni attività politica nel parlare, in stampa, in parlamento, non è adeguata a un’epoca di lotte sociali / 84 Max Weber e lo Stato europeo come grande fabbrica / 85-> IL NUCLEO DELL’IDEA POLITICA E’L’ORGOGLIOSA DECISIONE MORALE/ Già in De Maistre vi era una riduzione dello Stato al momento della decisione e conseguentemente ad una decisione assoluta, pura, non ragionata né discussa, non bisognosa di legittimazione e quindi sorgente dal nulla]

89- CONCETTO DI ‘POLITICO’: TESTO DEL 1932 CON UNA PREMESSA E TRE COROLLARI

90- La porzione europea dell’umanità ha vissuto, fino a poco tempo fa, in un’epoca in cui i concetti giuridici erano totalmente improntati allo Stato e presupponevano lo Stato come modello dell’unità politica. L’epoca della statualità sta ormai giungendo alla fine. [91- Una scienza del diritto dello Stato e internazionale eurocentrica che è stata costruita in quattro secoli-> Lo Stato europeo del XVIII e XIX secolo] Lo Stato come modello dell’unità politica , lo Stato come titolare del più straordinario di tutti i monopoli, cioè del monopolio della decisione politica , questa fulgida creazione del formalismo europeo e del razionalismo occidentale sta per essere detronizzato [138 – 91 Derivazioni dallaPolis-> politica verso l’esterno, polizia verso l’interno,’politesse’ ogioco di corte o‘petite politique’ nel gioco sociale-> In tutte le mie espressioni in ‘Amleto o Ecuba’ Spiel dovrebbe essere tradotto come play e dunque lascerebbe aperta ancora la possibilità di un tipo, anche se convenzionale, di ostilità tra gli antagonisti (Gegenspiel) ≠ teoria matematica del gioco, dove amicizia e ostilità vengono semplicemente contabilizzate e accade come nel gioco degli scacchi, in cui contrasto fra bianchi e neri non ha più nulla a che fare con amicizia e ostilità]

91- E’ noto che la formula ‘pace, sicurezza e ordine’ serviva come definizione della polizia. All’interno di uno Stato del genere vi era di fatto solo polizia e non più politica; come politica venivano anzi definiti gli intrighi di corte , le rivalità, le fronde e i tentativi di ribellione da parte dei malcontenti: in breve tutto ciò che portava ‘perturbamenti’.Entrambe le parole, politica e polizia, vengono dal termine polis. Politica in senso ampio, alta politica, era allora solo la politica estera nei confronti di altri Stati sovrani, che egli riconosceva come tali (…): nel far ciò ogni Stato decideva intorno a amicizia, ostilità o neutralità reciproca. / [92- Anche il nemico ha uno status, non è un delinquente / Un trattato di pace normalmente contiene una clausola di amnistia -> si distinguono guerre territoriali, guerre coloniali e guerre civili / 93- Guerra limitata vs guerra rivoluzionaria-> ETA’ DELLO STATO EUROPEO = 300 ANNI, dal XVII al XX secolo]-> NELLA GUERRA PARTIGIANA E NELLA GUERRA FREDDA NON FUNZIONANO PIU’ TUTTI GLI SCHEMI CONCETTUALI CHE FINORA HANNO SORRETTO IL SISTEMA TRADIZIONALE DI DELIMITAZIONE E REGOLAMENTAZIONE DELLA GUERRA.

105- [Lo Stato aveva il monopolio del ‘politico’] quando lo Stato o non riconosceva come controparte nessuna società (come nel XVIII secolo) oppure almeno si situava come potere stabile e separato dalla società (come in Germania durante il XIX e il XX secolo) / Invece l’equiparazione di ‘statale’ e ‘politico’ è scorretta ed erronea nella stessa misura in cui Stato e società si compenetrano a vicenda e tutti gli affari fino allora statali diventano sociali e viceversa gli affari fino allora solo ‘sociali’ diventano statali, come accade necessariamente in una comunità organizzata in modo democratico. Allora tutti i settori fino a quel momento NEUTRALI –religione, cultura, educazione, economia- cessano di essere ‘neutrali’, nel senso di non-statali e non-politici. Come concetto polemicamente contrapposto a tali neutralizzazioni e spoliticizzazioni di settori importanti della società compare lo STATO TOTALE proprio dell’identità tra Stato e società, mai disinteressato di fronte a nessun settore della realtà e potenzialmente comprensivo di tutti. Di conseguenza in esso, TUTTO E’ POLITICO, almeno virtualmente./ 106- [Stato universale (Hegel) ≠ stato totale / 108- Contro l’assioma dell’economia libera dallo Stato]

108 [Politico = amico/nemico -> 109 distinzione politica = distinzione di fondo più acuta e più intensiva / DEFINIZIONE CONCETTUALE (= CRITERIO) VS DEFINIZIONE ESAUSTIVA / NEMICO= ALTRO = STRANIERO = NEGAZIONE DEL PROPRIO MODO DI ESISTERE, DEL PROPRIO MODO DI VITA / Conflitto che non può essere deciso né da norme prestabilite, né da un terzo disimpegnato e imparziale / 110- Amico-nemico non vanno intesi in senso individualistico e privato: nemico è solo il nemico pubblico-> Un popolo non può condurre una guerra contro di sé: GUERRA ≠ DISCORDIA / E’ il diritto e non l’odio a creare i nemici dell’impero (Spinoza) / 113- Politica sociale -> classe sociale qualificata politicamente-> Politica sociale  (≠ semplice benessere) /125 POLITICA = LOTTA -> GUERRA CIVILE ≠ GUERRA COME LOTTA MILITARE/ 116 – GUERRA VITTORIOSA COME IDEALE SOCIALE = PARTECIPAZIONE DELLO STATO ALLA STORIA UNIVERSALE E SUA PERMANENZA IN ESSA./117 Von Clausevitz: regole, punti di vista strategici e tattici della guerra / 118- Anche il concetto di neutralità è dominato, come ogni altro concetto politico, da questo presupposto finale di una possibilità reale del raggruppamento amico-nemico / VIENE MENO ANCHE LA POSSIBILITA’ DI IMPEDIRE LA LOTTA, SE CADE LA POSSIBILITA’ REALE DI COMBATTERE./ Contrapposizione sulla base della quale si possa richiedere agli uomini il sacrificio della propria vita /119- La guerra non ha bisogno di essere religiosa, buona, redditizia: il problema è se un raggruppamento amico-nemico esista, indipendentemente dai motivi /120 nemico (reale) vs nemico assoluto (il nemico come mostro disumano) /121 – IL POLITICO INDICA SOLO IL GRADO DI INTENSITA’, DI ASSOCIAZIONE O DI DISSOCIAZIONE TRA GLI UOMINI / Stato nazionale (etnico o culturale), stato proletario, clericale ecc. /122- Il politico è il raggruppamento decisivo-> unità politica = unità sovrana / 122- Ciò che importa è sempre il caso di conflitto (sul caso critico: per es. contrastare o meno una guerra) / forza-controforza / POLITICO= orientamento al possibile caso critico della lotta effettiva contro un nemico effettivo-> 125 Lotta tra due società e guerra civile all’interno della stessa società / 123- Metafisica non critica dello Stato come derivazione dell’assolutismo principesco vs senso politico dell’idea di sovranità. / 124- LA CONCEZIONE PLURALISTICA DELLO STATO (127= Stato come governamental association) vs 127 IL MONOPOLIO DELL’AUTORITA’ SUPREMA (-> 128 In verità non esiste alcuna ‘società’ o ‘associazione’ politica, ma sola un’unità politica, una comunità politica. La possibilità reale del raggruppamento amico-nemico è sufficiente a costituire, al di sopra del semplice dato associativo-sociale, un’unità decisiva che è qualcosa di specificamente diverso e insieme decisivo nei confronti delle altre associazioni-> ) 128- Solo finché non viene esaminata a fondo l’essenza del politico è possibile pensare in termini pluralistici ad una ‘associazione’politica, accanto ad una religiosa, culturale, economicao di altro tipo e configurabile in concorrenza con queste ultime./ Dottrina cattolica del XII sec-> AUCTORITAS vs POTESTAS / La personalità dello Stato come antitesi polemica? / 128- Sul principio di sussidiarietà come banco di prova: omogeneità o non omogeneità dei titolari dell’aiuto sociale / Associazioni vs individualismo liberale / società vs comunità decisiva (politica) /129- Purché il popolo, politicamente uno, sia pronto a combattere per la propria esistenza e indipendenza /130- Situazione normale e jus belli e norma-> necessità di pacificazione interna-> il nemico interno-> estromissione dalla comunità di pace /131- Koselleck / GUERRA CIVILE vs STATO PACIFICATO AL SUO INTERNO, CHIUSO E IMPENETRABILE AL NEMICO]

132- [La morte in una società liberale come questione privata / Un sistema sociale puramente culturale o civilizé / 133- E’ insensato che gli uomini uccidano o si lascino uccidere per far fiorire i commerci (dei nipoti) / La guerra non ha alcun senso normativo ma solo uno esistenziale / La guerra come affermazione esistenziale della propria forma di esistenza nei confronti di una negazione altrettanto esistenziale di tale forma [N,M. Identità?] / Se esistono nemici allora è politicamente comprensibile che essi siano eliminati fisicamente e combattuti -> GUERRA ≠ MISURA DI PACE / Grozio-> giustizia vs guerra / 134- Se un popolo si lascia indicare da qualcun altro il suo nemico allora significa che non è un popolo politicamente libero / La guerra ha il suo senso nell’essere combattuta contro un nemico, non per ideali o norme giuridiche / 136– Il borghese si pone fuori della totalità politica a cui esistenzialmente appartiene -> Fatiche e rischi dell’esistenza politica (protettori) ->CONNESSIONE ETERNA TRA PROTEZIONE E OBBEDIENZA]

138- Non può esistere uno stato mondiale<- Dal carattere concettuale del politico consegue il pluralismo del mondo degli Stati->IL MONDO POLITICO E’ UN PLURIVERSO NON UN UNIVERSO / 139- Pace mondiale = idilliaca situazione finale di spoliticizzazione completa e definitiva -> L’umanità in quanto tale non può condurre nessuna guerra perché non ha nessun nemico./ 140- Umanità del XVIII sec. vs ordinamento aristocratico-feudale o per ceti / POPOLI = CLASSI = GRUPPI OSTILI / In futuro messa al bando per debiti? / 141 Universalità = piena spoliticizzazione / Sulla Lega delle Nazioni (1919), non lega ma alleanza-> interstatale vs internazionale / Non costruiscono un’unità sociale gli abitanti di uno stesso casamento / Sulla concezione problematica o non problematica dell’uomo (visioni antropologiche: TEORIE AUTORITARIE VS TEORIE ANARCHICHE) -> sullo stato di natura-> RISCHIO-PERICOLO = CATTIVO = POTERE-> Il radicalismo ostile allo Stato cresce in misura uguale alla fiducia nella bontà radicale dell’uomo (liberalismo): society vs government /146- TUTTE LE TEORIE POLITICHE IN SENSO PROPRIO CONSIDERANO L’UOMO CATTIVO = PROBLEMATICO E PERICOLOSO / Il liberalismo non ha né negato lo Stato né creato una teoria politica dello Stato / Sulla politica di Hegel / POLITICIZZAZIONE DI CIO’ CHE FINO ALLORA ERA NON POLITICO E PURAMENTE FATTUALE /148- Diversi presupposti antropologici dei diversi settori del pensiero umano: appare chiaramente la connessione metodologica dei presupposti di pensiero teologici (peccato originale) e politici (uomo problematico e pericoloso)-> LE TEORIE POLITICHE NON POSSONO AVERE COME PUNTO DI PARTENZA UN OTTIMISMO ANTROPOLOGICO / Il dogma teologico della peccaminosità dell’uomo conduce alla divisione dell’umano.]

151- AUCTORITAS NON VERITAS FACIT LEGEM = LA VERITA’ NON SI COMPIE DA SOLA MA HA BISOGNO DI COMANDI COERCIBILI [-> Toennies / Significato politico della signoria del diritto : diritto dello STATUS QUO vs diritto naturale o razionale / -> Uso politico del diritto e della pace /->153 Gruppi di uomini che in nome del diritto e della pace combattono gli uni contro gli altri / 154 –ISTINTO POLITICO / 156 – Liberalismo e romanticismo : Burke, Chautobriand, B. Costant-> NON VI E’ UNA POLITICA LIBERALE IN SE’, MA SEMPRE SOLO UNA CRITICA LIBERALE DELLA POLITICA / LIBERALISMO (= ETICA + AFFARI) VS VIOLENZA CONQUISTATRICE-> Stato di diritto = di diritto privato / 160 SIGNORIA VS CORPORAZIONE (Gierke) = COMUNITA’ VS SOCIETA’ (Toennies)]

161- [1814 = Vittoria della società industriale vs imperialismo militare di Napoleone /162- Secondo il liberalismo la guerra è un cattivo affare anche per chi la vince / Razionalizzazione tecnica vs razionalizzazione economica /167 Noi viviamo nell’Europa centrale sotto l’occhio dei Russi ->168- Russia = lo Stato più statale ≈ Assolutismo/ Ogni conoscenza storica è conoscenza del presente, perché ogni spirito è solo spirito del presente (B. Croce) / 168- TRE CENTRI DI RIFERIMENTO DELL’ESPRESSIONE UMANA (= dello spirito): 1. TEOLOGICO (XVI sec.)-> Dio; 2. MORALE UMANITARIO o METAFISICO (XVII-XVIII sec.)-> LIBERTA’; 3. ECONOMICO o SCIENTIFICO(XIX sec.) -> PROGRESSO; [178-poi TECNICO XXI sec.?]-> Pensiero dell’elite attiva che costituisce il gruppo di punta nei diversi momenti + disposizione delle grandi masse a lasciarsi influenza: esiste sempre una coesistenza pluralistica dei diversi processi già in svolgimento / 171- In realtà il romanticismo del XIX secolo (…) significa solo la fase intermedia dell’estetica tra il moralismo del Settecento e l’economismo dell’Ottocento, cioè soltanto una transizione che si attuò, in verità facilmente e con grande successo, per mezzo dell’estetizzazione di tutti i settori dello spirito / Nel complesso il marxismo vuole pensare in termini economici e perciò resta nel XIX secolo che è essenzialmente economico / 172- Una religione del progresso tecnico (del miracolo tecnico) -> in tal modo una religiosità magica trapassa in un tecnicismo altrettanto magico nel XX sec. / TUTTI I CONCETTI DELLO SPIRITO SONO PLURALISTICI-> OGNI NAZIONE HA UN CONCETTO DI NAZIONE SUO PROPRIO / TUTTI I PRESUPPOSTI ESSENZIALI DELLA SFERA SPIRITUALE SONO ESISTENZIALI E NON NORMATIVI / 173. PROGRESSO = RAZIONALIZZAZIONE / Una volta che un settore diventa centro di riferimento i problemi di tutti gli altri settori vengono risolti dal suo punto di vista e valgono ormai come problemi di secondo rango la cui soluzione appare da sé non appena siano risolti i problemi del settore centrale /174 – IL CLERC COME RAPPRESENTANTE DELLA SPIRITUALITA’ E DELLA PUBBLICITA’ / Ciò che è pubblico = uno dei concetti e dei presupposti della sfera spirituale / Anche lo Stato acquista la sua forza (con Dio, Libertà, Progresso) dal centro di riferimento delle diverse epoche / 175- Uno Stato che in un’epoca economica rinuncia a guidare i rapporti economici deve dichiararsi neutrale e rinunciare alla pretesa di comando /Lo Stato liberale del XIX sec. come Stato neutrale e agnostico /176- Dopo le crisi teologiche del XVI sec. l’umanità europea cercava un terreno neutrale dove la contesa venisse meno e fosse possibile intendersi, unirsi e convincersi a vicenda. / 177- Allineamento dell’umanità europea in un proprio concetto di verità / 178- Neutralizzazioni e integrazione europea-> L’umanità europea migra incessantemente da un campo di lotta a un terreno neutrale: da guerre di religione a guerre nazionali a guerre economiche / [Nel 1927] la sfera della tecnica sembrava essere una sfera di pace, di compromesso, di riconciliazione-> Tendenza alla neutralizzazione dello spirito europeo dal XVII secolo ai nostri giorni / 179- Ceto degli inventori come strato politico dominante -> nessuno è ancora riuscito a costruire un ordine sociale guidato da tecnici, anche G. Sorel non è rimasto un ingegnere ma è diventato un clerc / Libertà della scoperta della stampa vs Scoperte tecniche di oggi come strumenti di un tremendo dominio di massa -> 180 Terrore per le nuove classi e masse che nascevano dalla TABULA RASA della tecnica-> NUOVE MASSE estranee alla cultura e al gusto tradizionali o quanto meno ostili -> La paura non era altro che il dubbio sulla capacità di porre a proprio servizio il grande armamentario della nuova tecnica /181- SPIRITO DI TECNICISMO = METAFISICA ATTIVISTICA = FEDE IN UN DOMINIO SCIENTIFICO DELL’UOMO SULLA NATURA <- Non è mancanza di anima / 182- Le grandi masse industrializzate vedono nella tecnica quella spoliticizzazione assoluta che inseguono da secoli / Sappiamo oggi che la guerra più terribile può essere condotta solo in nome della pace, l’oppressione più terribile solo in nome della libertà, la disumanità più abietta solo in nome dell’umanità / PLURALISMO vs NEUTRALITA’ <- Non è corretto risolvere un problema politico in un antitesi di MECCANICO vs ORGANICO, di MORTE vs VITA / 183 – La vita non combatte contro la morte (…) Lo spirito combatte contro lo spirito, e la vita contro la vita e l’ordine delle cose umane scaturisce dalla forza di una coscienza integra ->AB INTEGRO NASCITUR ORDO]

194- [Nel 1914 i popoli europei sono gradualmente scivolati nella totalità della guerra /AGGRESSORE vs NEMICO -> Costruire un nemico e attribuire in tal modo un senso a una guerra priva di senso / 195- GUERRA COME QUESTIONE D’ONORE E COME FATTISPECIE CRIMINALE / Etimologia di amico- nemico -> in tedesco FREUND vs FEIND > fijan-hassen-odiare “colui che odia” (Feind = colui contro il quale viene condotta una faida (FEHDE) / in lat. HOSTIS (il nemico militare) vs INIMICUS (= NON AMICUS) / 197- Pace e guerra come ordinamenti concreti -> la pace come ordine chiuso e concreto e quindi come il concetto più solido e più decisivo -> 198 La pace come prosecuzione della guerra con altri mezzi / Il concetto di nemico e la distinzione tra combattenti e non combattenti/ Ostilità vs operazioni militari in grande stile / Sia che si ammetta la guerra perché non vi è più pace, o la pace perché non vi è guerra, in entrambi i casi bisognerebbe chiedersi prima se davvero non vi è nessun terzo, nessuna possibilità intermedia, NIHIL MEDIUM. Si tratterebbe naturalmente di una abnormità, ma esistono anche situazioni abnormi.->199- In una situazione intermedia tutto viene ridotto a finzione e ad astrazione giuridica: in ogni tempo vi sono state guerre a metà/ 201- Per il tipo ginevrino di pacifismo la pace è ridotta a finzione giuridica-> DOVE NON SI PUO’ DISTINGUERE CHE COSA SIA GUERRA E CHE COSA SIA PACE, LA’ DIVENTA ANCORA PIU’ DIFFICILE DIRE CHE COSA SIA LA NEUTRALITA’ / 206-Ogni regime statale riposa su una separazione tra centralizzazione pubblica  ed economia privata, tra Stato e società / 207- Diritto internazionale non interstatale: purtroppo ormai il termine Stato è stato ridotto a un concetto generale e indistinto e ciò comporta confusione -> Epoca specificamente statale del diritto internazionale dal XVI al XX secolo-> Forma organizzativa delle GENTES (famiglia, stirpe, clan, tribù, nazione) /208- Diritto internazionale = diritto interstatale + diritto privato generale -> diritto delle genti vs diritto internazionale (= libertà dei mari + libertà commercio internazionale)]

211- LEGALITA’ E LEGITTIMITA’

212- [Stato di diritto = Stato legislativo parlamentare (dove la legge è una specifica manifestazione del diritto e la legalità una specificaà manifestazione della coazione statale) -> in esso non si governa e non si comanda più / 213- STATO = FORMA DELLA VOLONTA’ POLITICA / STATO LEGISLATIVO vs STATO GIURISDIZIONALE – STATO GOVERNAMENTALE (o autoritario)- STATO AMMINISTRATIVO (“dove le cose si amministrano da sole per ‘situazione concreta e finalità pratiche’): ma nella realtà storica si presentano molte commistioni / 214- Chi è il sovrano? Quale tipo di volontà suprema ha la meglio nel momento decisivo/ E’ possibile un felice equilibrio di poteri supremi / STATO LEGISLATIVO vs ALTRI TIPI DI STATO, meglio di SIGNORIA vs COMUNITA’ o STATO DI DIRITTO vs DITTATURA / Oggi funzione normativistica chiusa vs volontà esistente e conforme al diritto /215- Sul sistema statale odierno (piano +amministrazione)-> STATO TOTALE / da Stato economico a Stato amministrativo/ Max Weber su associazione politica e amministrazione/ Da Stato garante del diritto medievale a Stato amministrativo dei secoli XVI e XVII / 216- Nel Medioevo non c’è uno stato vero e proprio ma solo COMUNITA’ DI DIRITTO / Periodi di proprietà consolidata (Medioevo) vs Periodi di grandi trasformazioni / Medioevo =  senza Stato o Stato giurisdizionale = difesa dello status quo per la vocazione conservatrice di qualsiasi giurisprudenza / Periodi di grandi trasformazioni = Stato governamentale o amministrativo o legislativo-parlamentare / DIRITTO E GIUSTIZIA VS NORME? / Honneur et gloire del principe (PATHOS) vs Vertue democratico-repubblicana del XVIII sec, (ETHOS) / 217- Stato governamentale o amministrativo (“il meglio al mondo è un comando”) vs Stato giurisdizionale o legislativo / Sistemi di giustificazione : LEGALITA’ vs LEGITTIMITA’ (del monarca o della volontà popolare plebiscitaria) / Legalità = legittimità nello Stato legislativo parlamentare-> legale = formale vs legittimo / 219- ASSOLUTISMO MONARCHICO ED ELIMINAZIONE DI OGNI DIRITTO DI RESISTENZA / Stato legislativo vs Stato governamentale = astrazione vs rappresentanza = nomos vs istituzione? = intelligenza vs volontà = prevedibilità vs adeguatezza allo scopo / 220- Weber e i francesi sulla burocrazia / La burocrazia come vera e propria portatrice di legalità e di legittimità (qualità della burocrazia) / CAPACITA’ E PRONTEZZA AL RISCHIO COME CARATTERISTICHE DELL’ELITE / Weimar e lo stato amministrativo regolamentare (art. 48) / La situazione di normalità senza la quale il normativismo è una frode]

223- [STATO DI DIRITTO E STATO POSSONO SIGNIFICARE ORGANIZZAZIONI MOLTO DIVERSE -> 227- per es. Stato di diritto organizzato come Stato legislativo/Pro individuazione situazione concreta di legalità / Settori giuridici importanti per la vita politica: penale, costituzionale e amministrativo /224– Diritto consuetudinario pre 1848 e polemica col diritto legislativo del principe assoluto / 225 limiti del potere legislativo vs diritto = legge = regolamentazione attraverso la rappresentanza parlamentare -> Lo Stato è legge e la legge è lo Stato: solo alla legge è dovuta obbedienza-> solo nei confronti della legge è negato ogni diritto di resistenza/ Legalità vs autorità = comando dall’alto / DIRITTO OBIETTIVO (leggi) vs DISPOSIZIONI comunicate a impiegati subalterni / NON ESISTE ABUSO LEGISLATIVO (per la legge in senso formale?) / STATO LEGISLATIVO COME SISTEMA CHIUSO DI DIRITTO vs MOLTEPLICI FONTI DI DIRITTO (come nel diritto romano) /227- Un concetto di legge puramente formale, svincolato da qualsiasi contenuto (228- senza riferimenti a Ragione e Giustizia come contenuti) /Concentrare nella legge tutta l’autorità e la dignità di uno Stato /227- Stato di diritto organizzato come stato legislativo -> la fiducia nel legislatore come presupposto di questo sistema di legalità (qualcosa privo di presupposti = CIECO) /228- Positivismo = decisionismo / 229 LEGGE (=REGOLA GENERALE DUREVOLE) vs semplice COMANDO-PROVVEDIMENTO :230- Legge o ordinanza giuridica vs ordinanza amministrativa / 231- ORDINANZA vs DISPOSIZIONE / Legge (in senso materiale) come ingerenza nella libertà e proprietà del cittadino /Stato di diritto borghese = libera sfera privata vs potere statale / L’idea di difesa e di sicurezza (che è caratteristica del concetto materiale di legge, come intervento nella proprietà e nella libertà) venne sacrificata di fronte al legislatore (nello Stato di diritto borghese) -> Concetto di legge politica e formale svincolata da diritto e giustizia-> LA LEGGE NON HA PIU’ BISOGNO DI ESSERE UNA REGOLAMENTAZIONE DUREVOLE E GENERALE -> IL LEGISLATORE FA CIO’ CHE VUOLE  = Apertura di strada a una concezione di legalità neutrale, avalutativa, qualitativa, personalistica e funzionalistica in quanto priva di contenuti/

231- [Stato del XIX sec. = pacifico dualismo tra Stato e Società -> Legge = ogni manifestazione della volontà popolare vs legge dignitosa e superiore in virtù del suo collegamento con diritto e giustizia -> In una democrazia è legge la volontà della momentanea maggioranza dei cittadini: LEX EST QUOD POPULUS IUBET -> Nessuna democrazia può esistere senza il presupposto che il popolo è buono /232-Democrazia parlamentare vs controllo giurisdizionale delle leggi (che renderebbe problematica la posizione del parlamento come fonte di legalità) / 234- CONCEPIRE LA LEGGE E IL DIRITTO SENZA RIFERIMENTO AD ALCUN CONTENUTO CORRISPONDE A UN MODO DI PENSARE FUNZIONALISTICO -> Delibere di maggioranza vs delibere di legge (con garanzia materiale di giustizia e diritto) /Termini di origine liberale: chance, ideologia, valore, rischio / 235-Sul presupposto dell’omogeneità del popolo = non sopraffazione della minoranza -> La democrazia riposa sul PRESUPPOSTO DELL’OMOGENEITA’ DEL POPOLO (vs minoranze stabili)  = Tutti vogliono le stesse cose nel medesimo modo/ FUNZIONALISMO = VIOLENTAMENTO DELLA MINORANZA = fine dell’identità democratica di governanti e governati: sarebbe la maggioranza a comandare e la minoranza ad ubbidire. Verrebbe meno perfino la possibilità di compiere addizioni aritmetiche, poiché solo fra ciò che è omogeneo si possono ragionevolmente fare delle somme /236 –Legalità= fine del diritto di resistenza come diritto (diritto vs non-diritto = Tirannia->237- Due tipi di tiranno nella dottrina antica: tyrannus ad exercitio vs tyrannus absque titulo) / IL FUNZIONLISMO MATEMATICO VIENE MENO DA SE’ SE NON E’ RISPETTOSO DEL PRINCIPIO DELLE UGUALI CHANCE/ 238- Dottrina del diritto di resistenza dei ceti / 239- Premio legale al possesso legale del potere-> premio politico incalcolabile e imprevedibile / CONCETTI INDETERMINATI COME SICUREZZA, ORDINE PUBBLICO, PERICOLO, STATO DI NECESSITA’, PROVVEDIMENTI DI EMERGENZA, INTERESSI VITALI, SPIRITO DI CONCILIAZIONE = concetti legati alla situazione concreta che di volta in volta si presenta /240- Tutto dipende dall’eguaglianza di chance nella conquista del potere politico interno -> 243- Il caso in cui il partito in possesso del potere legale si trasforma in terzo superiore alle parti e contemporaneamente elimina (gli altri) dall’eguaglianza di chances/241- Questione decisiva di chi superi e decida, nei casi di conflitto, i dubbi e le divergenze di opinione / Sul chiudere la porta dietro di sé / Giocare a custode della legalità e della costituzione-> 243- Triplice premio speciale attribuito a chi è in possesso del potere / ATTRIBUZIONE DELLA PREDA AL PARTITO DOMINANTE /

247- I TRE TIPI DI PENSIERO GIURIDICO

249-[Diritto naturale o razionale = pensiero giuridico in senso scientifico, elaborato fino alle ultime conseguenze -> concetti di regola, decisione, ordinamento/ 248 – Il pensiero giuridico genuino si realizza nel diritto pubblico]

250- PENSIERO FONDATO SULLE NORME O SULLA LEGGE (NORMATIVISMO) E PENSIERO FONDATO SULL’ORDINAMENTO CONCRETO

252 – La regola o norma come componente o strumento dell’ordinamento-> Il pensiero fondato su regole è solo una parte limitata del più vasto campo di applicazione della scienza giuridica-> IL PENSIERO NORMATIVO COME TIPO ETERNO DELLA STORIA DEL DIRITTO ( vs pluralismo feudale degli ordinamenti per ceti) /253- Identificazione positivistica di diritto e legge / Il NOMOS RE non può essere semplice regola ovvero programma di funzionamento – 254 Kelsen e la scuola di Vienna = normativismo (anni Venti e Trenta) = far giocare polemicamente la norma vs il re o il capo  vs COME IL NOMOS E’ RE COSI’ IL RE E’ NOMOS -> 255 Una legge non può applicarsi o interpretarsi da sola / Anche il giudice è un’istanza , un componente di un sistema ordinato di uffici e impiegati (nomine e carriere degli uffici giudiziari) / NOMOS = DISCIPLINA = FORMA SECONDO LA QUALE UN UOMO SI MANTIENE / 257- Assurdità scientifica del puro normativismo : concezione dell’ordine secondo norme e leggi come TRAFFICO FERROVIARIO  (≈ SOCIETA’ DI SCAMBIO INDIVIDUALISTICO-BORGHESE) /258- ISTITUZIONI = NORMALITA’≠PREVEDIBILITA’ /VITA IN COMUNE DI CONIUGI E SOLDATI ≠ FUNZIONALISMO DI REGOLE PREVEDIBILI, ≠ REGOLAMENTAZIONE CONTRATTO -> Il concreto ordinamento interno, la disciplina e il rigore di ogni istituzione si oppone finché l’istituzione perdura, ad ogni tentativo di formazione o regolamentazione integrale -> ordinamento istituzionale vs regolamentazione puramente normativistica / Ogni ordinamento è legato a concreti concetti di normalità non derivati da norme ma producesti essi stessi norme /UNA REGOLAMENTAZIONE LEGISLATIVA PRESUPPONE UN CONCETTO DI NORMALITA’ DEL TUTTO INDIPENDENTE DA ESSA

260-PENSIERO FONDATO SULLA DECISIONE (DECISIONISMO)

261- Prima del venir meno delle concezioni antiche e cristiane riguardo all’ordine del mondo, sostituite dal nuovo pensiero scientifico naturale, il pensiero era saldamente dominato da convenzioni inerenti all’ordine come presupposto alla decisione (= decisione limitata dall’ordine)-> Dio comanda qualcosa perché è buono o è buono perché lo comanda Dio? ->262 –[Nel cristiano Tertulliano] manca ancora l’idea consapevole di un disordine totale, di un caos, che può essere tramutato in legge e ordine non per mezzo di una norma, ma solo grazie a una semplice decisione. Il decreto , ancora così imperscrutabile, di un Dio personale continua ad essere , finché si crede in Dio, sempre un ‘adeguamento all’ordine’ e non pura decisione-> L’infallibilità papale non fonda l’ordine della Chiesa ma la presuppone /263-Colui che instaura la pace, la sicurezza, l’ordine è sovrano e detiene tutta l’autorità -> AUCTORITAS ≠ POTESTAS / 264- Instaurazione vs restaurazione dell’ordine /LA DECISIONE PRESUPPONE IL DISORDINE]

265- IL POSITIVISMO GIURIDICO DEL XIX SECOLO COME UNIONE DI PENSIERO FONDATO SULLA DECISIONE E PENSIERO FONDATO SULLA LEGGE (DI DECISIONISMO E NORMATIVISMO)

265-Il tipo decisionistico è particolarmente diffuso fra i giuristi, poiché la ricerca giuridica e la scienza del diritto , direttamente al servizio della prassi giuridica, hanno la tendenza a cogliere tutte le questioni giuridiche solo dal punto di vista del CASO CONFLITTUALE e di porsi soltanto come preparatrici della DECISIONE  giudiziale INTORNO AL CONFLITTO medesimo. Un preciso metodo di raccolta e di istruzione delle prove inerenti al caso accentua ulteriormente tale tendenza portando ad un’immediata rispondenza e adeguatezza della decisione al caso e del suo ‘fondamento’ normativo alla lettera della normazione scritta./ [Il pensiero e la scienza giuridica] è dominata dall’idea che un conflitto o uno scontro di interessi –cioè un concreto disordine- possa essere superato e riportato all’ORDINE solo per mezzo di una DECISIONE ] Non esiste più quindi una scienza giuridica sistematica in senso proprio ; ogni argomento di scienza del diritto non è altro che un potenziale fondamento per decisioni, in attesa di un caso di conflitto. / La tendenza verso questo tipo di scienza giuridica si manifesta soprattutto allorché assume rilievo una CODIFICAZIONE CHIUSA, come norma ‘positiva’ e diritto ‘positivo’ per i giudici professionali dello Stato e per gli avvocati organizzati secondo lo stesso schema di una magistratura di questo tipo.

266- [Ordine stabile e sicurezza politica interna  [in Francia e in Germania nel sec. XIX] poi situazione mutata e diventata incerta] / Positivismo giuridico come valore polemico (‘prevedibilità del positivismo) / contro i punti di vista metagiuridici (ideologici, morali ecc.): soggettivismo imprevedibile delle valutazioni metagiuridiche -> 268 Corruzione giusnaturalistica (?) -> 273 Che cosa può rimanere se da un caso si toglie tutto ciò che è ideologico, economico, politico?/ 270- STATO DI DIRITTO (giustizia) vs STATO DI LEGGE (sicurezza) /273- Il positivismo è legato alla teoria decisionistica dello Stato sorta nel sec. XVII ed è perciò destinato a cadere con essa + Stato legislativo sorto ad espressione nell’Ottocento -> Dietro l’esigenza di sicurezza del positivismo si nasconde soltanto la subalterna, generale, tendenza umana verso una protezione dal rischio e dalla responsabilità (TIPO UMANO INESTIRPABILE, ETERNO)

274- [Diritto naturale medievale (fondato su ordinamento concreto?) -> Diritto decisionistico (Hobbes e lo stato assoluto)-> Diritto razionale (normativi stico)

279- IL PROBLEMA DELLA LEGALITA’

284-[Max Weber su burocrazia <- ‘la legalità è il modo di funzionamento della burocrazia’ (C. Smith) / 285. La Francia come patria del diritto pubblico e delle grandi codificazioni -> “La legalità uccide”-> Linee di sviluppo della guerra civile europea /286- [In Germania per Weber dopo il 1918] la legalità come nuova forma di manifestazione della legittimità-> 287 Questa trasformazione del diritto in legalità è una conseguenza del positivismo: conseguenza inevitabile non appena un sistema politico si differenzia dalla Chiesa.-> 286- Il positivismo giuridico significa la trasformazione del diritto in un insieme di ordini ->accettazione normativa del dato di fatto /287 DAL PENSIERO RIVOLTO ALLA SOSTANZA AL PENSIERO RIVOLTO ALLA FORMA / 287- Il diritto vigente come apparato tecnico-razionale, cioè trasformabile a piacimento, in senso razionale rispetto allo scopo e privo di ogni contenuto sacro (Max Weber)-> 289- Dottrina weberiana dei tre tipi di legittimità / Gehlen-> potere legittimo se ha successo in campo eudemonistico (= livello di vita preteso dalle masse) / DA STATO LEGISLATIVO A STATO AMMINISTRATIVO (provvedimenti)

295- APPROPRIAZIONE /DIVISIONE/PRODUZIONE

295-[divisione = fare le parti = partecipare ]

302- [Sulla politica imperialistica come soluzione al problema sociale / L’imperialismo anglosassone era per Lenin usurpazione e preda (come soluzione alla questione sociale]

303-[ Il punto in comune fra socialismo e liberalismo-> Il livello di vita diventa sempre più alto, la divisione diventa sempre più facile, sempre più innocua, e l’appropriazione alla fine è non solo immorale, ma anche irrazionale dal punto di vista economico e quindi insensata] Non solo il socialismo o il comunismo, ma già il concetto di SOCIALE,  che tutti i partiti politici della democrazia europea odierna hanno adottato, almeno come aggettivo, fa riferimento ad una divisione e redistribuzione.

305- Tre fasi originarie della vita associata e dell’attività umana: appropriazione, divisione, produzione.

307- Marx si concentra sull’espropriazione degli espropriatori [e la divisione?]-> considerazione altrettanto scarsa ottiene la questione della forma che assumerà la prosecuzione dello smisurato aumento della produzione che subentrerà automaticamente alla grande appropriazione industriale.-> 308 venir meno dell’attività economica, che presuppone scarsità.

310- La traduzione di Cicerone del termine NOMOS col termine latino LEX appartiene ad una delle malefatte più gravi della nostra lingua occidentale.

311- La storia universale è una storia del progresso –o solo mutamento- nei mezzi e nei metodi dell’appropriazione./ La più importante funzione dello Stato (oggi) viene a consistere nella distribuzione, o redistribuzione, del prodotto sociale [Stato amministrativo  che provvede all’esistenza delle masse]

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