Il capitalismo ha potuto trincerarsi profondamente nei paesi dell’Europa Occidentale e in America (1953)

PARTE PRIMA: IL CARATTERE DELLA NOSTRA EPOCA

17- IL “MANIFESTO DEI COMUNISTI” CENTO ANNI DOPO

23- E’ interessante notare che il termine ‘capitalismo’ non si trova nel Manifesto; in sua vece Marx ed Engels usano una varietà di espressioni, come ‘società esistente’, ‘società borghese’, ‘il dominio della borghesia’.

25- “Organizzazione dei proletari in classe e quindi in partito politico” (Marx)

26- [il socialismo] sarà un periodo di transizione, durante il quale la classe operaia “distrugge violentemente i vecchi rapporti di produzione” ( In considerazione dei travisamenti odierni del marxismo, sarà bene sottolineare che ‘distruzione violenta’, in questo contesto, significa l’uso regolare del potere statale, e non l’indiscriminato impiego della violenza) / “Il proletariato di ogni paese deve anzitutto fare i conti con la propria borghesia” (Marx)

32- La rivoluzione socialista non ha assunto la forma di una sollevazione internazionale simultanea; ha assunto piuttosto, e secondo ogni apparenza continuerà ad assumere la forma di una serie di rivoluzioni nazionali che differiscono una dall’altra sotto molti aspetti. / 33- Non possiamo ancora considerare come acquisito che questo nuovo ordine mondiale sarà tale da eliminare ogni ostilità internazionale, e la disputa tra la Jugoslavia e gli altri paesi socialisti dell’Europa Orientale sembra anzi indicare il contrario /

34- Il capitalismo era più sviluppato in Russia nel 1917 che in Germania nel 1848.

36- Come possiamo spiegare l’apparente paradosso per cui sebbene in ampio senso storico il socialismo sia innegabilmente il prodotto del capitalismo, nondimeno i paesi capitalistici più pienamente sviluppati, non solo non stati i primi a diventare socialisti, ma, come sembra ora, potranno risultare gli ultimi? Il Manifesto non ci aiuta a rispondere a questa domanda.

37- Lenin su strangolamento finanziario dei paesi arretrati.

38- [Lunga depressione 1870-1880 in Europa, poi imperialismo]

39- Il capitalismo in America poteva andare- e in realtà è andato- molto più avanti che nei paesi imperialistici dell’Europa nell’ottenere appoggio al sistema da parte di tutti i settori della popolazione , compresa la classe operaia. Non sorprende perciò che gli Stati Uniti ben lungi dal sostituire l’Europa alla guida della rivoluzione socialista mondiale, abbiano in realtà un movimento socialista più debole di qualsiasi altro paese capitalistico sviluppato. / Per queste ragioni, che ben difficilmente avrebbero potuto essere scoperte cento anni fa, il capitalismo ha potuto trincerarsi profondamente nei paesi dell’Europa Occidentale e in America, e resistere alla marea montante del socialismo più a lungo di quanto Marx ed Engels abbiano mai ritenuto possibile. [Tipica malattia capitalistica della sovrapproduzione]

42-[I frutti più preziosi dell’epoca borghese che rischiano di andare perduti sono la libertà di pensiero e la libertà personale]

43- L’ILLUSIONE DELLA RIVOLUZIONE MANAGERIALE

71- IL SOCIALISMO MARXISTA

PARTE SECONDA: L’IMPERIALISMO

89- UNA CONCEZIONE MARXISTA DELL’IMPERIALISMO

103- TRE OPERE SULL’IMPERIALISMO

106- [Gli interessi come socialmente determinati e gli individui come portatori e non come fonti di questi interessi-> 150- Due società devono essere classificate in un unico gruppo di interessi ogni volta che le loro direzioni siano interconnesse? [La risposta è no]

114- Le madrepatrie erano interessate alle colonie come mercati, fonti di materie prime e sbocchi per gli investimenti di capitali [COLONIE ≠ METROPOLI /Lo sviluppo nei paesi coloniali-> Classi dominanti parassitarie nelle colonie-> Sfruttamento e stagnazione che deve condurre prima o poi a un’esplosione violenta]

PARTE TERZA: IL CAPITALISMO AMERICANO

119- RECENTI SVILUPPI NEL CAPITALISMO AMERICANO

120- I capitalisti agiscono come classe, attraverso lo Stato-> 123- Il conformismo e lo sciovinismo che accompagna la militarizzazione della società / [126- Grandi banche vs Spa giganti]

128- LA CLASSE DOMINANTE AMERICANA

129- [Riferimento agli studi americani sulle classi sociali: necessità di una valida teoria della classe sociale /130 – Le classi sociali sono realtà viventi e non creazioni artificiali-> Le classi sociali sono fatti ostinati /131- L’unità fondamentale di appartenenza a una classe è una famiglia e non l’individuo [NM: origine di classe?]132- Il noveau riche non è mai completamente accettato nel suo nuovo ambiente sociale; e l’uomo che perde la propria posizione non accetta mai completamente il nuovo ambiente. Sono solo le famiglie che in entrambi i casi, e nel corso del tempo, completano l’adattamento -> Tra due famiglie della stessa classe possono intrecciarsi matrimoni / 132-  Una classe sociale quindi è composta da famiglie che contraggono liberamente matrimoni tra di loro /[CLASSI E PROPRIETA’: possono esserci diverse classi superiori basate su forme e dimensioni diverse di proprietà. /Una classe talvolta sfuma impercettibilmente in un’altra -> CLASSE = NUCLEO + FRANGE -> Non esiste un sistema di classi completamente chiuso-> CLASSE SOCIALE = ALBERO /134-Gli Usa sono la più pura forma di società capitalistica che sia mai esistita (che non ha conosciuto feudalesimo)/ CLASSE MEDIA INFERIORE O PICCOLA BORGHESIA /135- Nuove classi medie (= funzionari, professionisti, insegnanti, giornalisti, operatori pubblicitari) / CLASSI SOCIALI ≠ CLASSI ECONOMICHE -> Considerando le cose da un punto di vista anzitutto economico, potremo dire che la struttura di classe americana è composta di capitalisti, classe media inferiore, nel senso classico, nuove classi medie, operai e declassati. Non vi è dubbio, tuttavia, che questa non è una descrizione strettamente esatta delle classi sociali viventi nella realtà, che noi osserviamo intorno a noi. Se applichiamo il criterio del mutuo intreccio di matrimoni come criterio dell’appartenenza a una classe sociale, troveremo spesso che individui i quali, da un punto di vista economico appartengono alle nuove classi medie, in realtà sono allo stesso livello sociale dei maggiori capitalisti; che i minori capitalisti non sono distinguibili socialmente da larga parte delle nuove classi medie; e che la classe operaia assorbe senza molte distinzioni coloro che eseguono certi tipi di lavoro genericamente comparabili, che lo facciano con i propri mezzi di produzione o con mezzi appartenenti ad altri.  /136- [Le classi organizzate su due scale: la scala delle singole comunità vs scala nazionale / Schema di classe: condizioni economiche e anomalie-> Abbiamo bisogno di uno schema che metta chiaramente in luce il fondamentale condizionamento economico del sistema sociale di classe e nello stesso tempo sia abbastanza flessibile per comprendere le anomalie e le irregolarità che lo caratterizzano nella realtà. /137- Il nucleo della classe operaia è costituito da lavoratori salariati che non hanno proprietà produttive. Anche qui abbiamo delle frange, che comprendono in particolare artigiani indipendenti e piccoli commercianti. / Le frange della classe dominante non giungono a toccare le frange della classe operaia. Fra le due è un ampio spazio sociale da quella che non possiamo fare a meno di chiamare la classe media. Non dovremo tuttavia dimenticare che la classe media è molto più eterogenea, sia della classe dominante, sia della classe operaia. (…) Possiamo dire che la classe media è costituita da una serie di frange, e che la sua coesione sociale è in gran parte dovuta all’esistenza in tutti i suoi elementi del desiderio di entrare nella classe dominante , che le sta sopra, e di evitare di cadere nella classe operaia che le sta sotto./ 138- Ogni indagine sulle comunità [locali] rivela chiaramente l’esistenza di una crosta sociale superiore basata sulla ricchezza. Il nucleo è sempre costituito dalle ‘vecchie famiglie’ che hanno trasmesso e, di regola, accresciuto le loro fortune da una generazione all’altra. Attorno a questo nucleo sono raggruppati i noveau riches, gli avvocati, i medici solidamente affermati, i più affermati arrampicatori sociali e sicofanti [= responsabile di delazioni e calunnie], e coloro le cui relazioni familiari sono migliori del loro conto in banca. Presa nel suo complesso questa gente costituisce quella che si suol chiamare ‘società’ [=society] / [Città molto grandi vs comunità] / 140- La gerarchia della classe dominante non è basata soltanto sulle relazioni familiari o personali, fra i membri della classe dominante. Al contrario è rafforzata e sostenuta da un’imponente rete di relazioni istituzionali. Di eccezionale importanza, a questo proposito, sono le società per azioni giganti, con le diramazioni, le filiali e le società che giungono in ogni angolo del paese. (…) In un periodo precedente un’altissima percentuale di questi imperi economici aveva il proprio centro a New York, ed era questo l’elemento che più di ogni altro conferiva alla città la sua posizione unica. 141- Oggi questa percentuale è molto ridotta e città come Cliveland, Pittisburgh, Detroit, Chicago e San Francisco svolgono un ruolo molto più rilevante che nel passato. Oltre alle società per azioni, un funzione di coesione nella classe dominante è svolta dalle organizzazioni degli imprenditori come la National Association of Manufacturers, le camere di commercio, il Rotary ed altri cosiddetti ‘service clubs’, dalle università e dalle associazioni di ex allievi, dalle chiese e dai circoli femminili; da decine di località di villeggiatura alla moda (…) e da un miriade di altre associazioni, troppo numerose perché si possa tentare di elencarle qui. (…) Infine, dovremo rilevare la funzione chiave svolta dalla stampa nell’unificazione e organizzazione della classe dominante. Nono tutti gli organi di stampa, è vero, figurano qui: la grande maggioranza di essi, come i partiti politici, sono strumenti per controllare le classi inferiori ->/142- [Ideologia = idee, valori, norme di comportamento / Scuola come metodo di reclutamento della classe dominante] / 144- “Sotto una dittatura nessuno è libero, nemmeno il dittatore; il potere sovrano è altrettanto rappresentativo di una democrazia. Tutto il problema è di sapere che cosa è rappresentato da sua Maestà sul trono. Riassumendo, quel che ho tratto dal mio secondo periodo a Wall Street è la percezione che qualsiasi cosa io guardassi in una società organizzata, era in realtà un dittatura, in questo senso, che era un’organizzazione di privilegiati per il controllo dei privilegi, delle fonti di privilegio e delle azioni e dei pensieri dei non privilegiati; e che nessuno, né i privilegiati, né i diseredati, né i capi, né i soggetti lo capivano o ne avevano un’idea”  (Autobiography di L. Steffens) ->/[Il potere sovrano è altrettanto rappresentativo di una democrazia / società organizzata = dittatura /146- [Divisioni all’interno della classe dominante]

147- GRUPPI D’INTERESSI NELL’ECONOMIA AMERICANA

153- Un gruppo di interessi non è un concetto dai contorni definiti, cui si possa attribuire un contenuto concreto in base a regole meccaniche. (…) Una sola regola generale è stata osservata in tutto lo studio, ed è quella di non considerare connessioni che non siano basate su rapporti diretti fra le due parti interessate. [settori dell’economia e numero dei gruppi da esaminare /157- Banca di deposito ≠ banca di investimento] /177- Qual è il significato dell’esistenza di gruppi di interesse più o meno strettamente integrati per il processo di formazione dei prezzi? Quali sono le conseguenze nei rapporti fra attività economica e attività politica? / Come e in che misura si fanno sentire nella vita della comunità le opinioni dei dirigenti dell’economia? / Queste questioni (…) si pongono con un’urgenza proporzionata al grado di concentrazione del potere di direzione economica nelle mani di pochi.

178- IL DECLINO DEL BANCHIERE D’INVESTIMENTO (1941)

178- [Grande impresa e banchiere d’investimento = vero simbolo della concentrazione del potere economico / 182- [mercato dei capitali (un tempo) vs investitori istituzionali (oggi) /183- E’ chiaro che le funzioni economiche del governo porrà una parte sempre più grande di potere e di responsabilità economica nelle mani di coloro che controllano lo stato. In altre parole ci stiamo muovendo nella direzione del capitalismo di stato , che può essere definito come una società che è completamente capitalistica nella sua struttura ma in cui esiste un alto grado di centralizzazione politica del potere economico. Non è necessario dire che certi altri paesi, specialmente la Germania, l’Italia e il Giappone sono già avanzati lungo questa strada molto più di noi. Altrettanto inutile dire che non potrebbe esservi errore più serio di quello di confondere questa tendenza con una tendenza al socialismo, per quanto innegabilmente, sotto certi rispetti importanti, esso prepari la strada al socialismo. /185- [L’attuazione della politica del New Deal, necessariamente sotto parole d’ordine progressive e a volte persino radicali, creò una frattura nella classe capitalistica (di carattere temporaneo) -> Il potere economico privato e il potere economico pubblico stanno concentrandosi rapidamente nelle mani dello stesso gruppo]

186- ELITE DEL POTERE O CLASSE DOMINANTE? (1956)

188 [Teorie oggi di moda sulla dispersione del potere per isolare la sinistra e censurare il pensiero di sinistra / 193- L’élite del potere non è un’aristocrazia naturale di abilità e di intelligenza] /192- Mills, come del r esto la maggioranza di noi, non è arrivato a conclusioni definitive sui problemi della struttura sociale americana. -> [élite del potere = rappresentanti o agenti della classe dominante nazionale /194- tre classi sociali o tre distinte sfere di vita sociale : economica, militare, politica con ipotesi di ORDINI SOCIALI più o meno autonomi o due ordini: economico e politico-> La funzione dell’élite del potere per Mills è quella di formulare le decisioni nazionali./ In tempi di guerra l’élite del potere si militarizza->teoria dei signori della guerra in Usa. /196- Persuadere gli altri a vedere le cose in termini militari-> Gli Usa dopo la seconda guerra mondiale vivono in un “VICINATO MILITARE”./197. Una teoria basata sulle élite inevitabilmente distrae l’attenzione dai problemi della struttura e del processo sociale e porta alla ricerca di cause esterne dei fenomeni sociali -> L’ascesa dei signori della guerra è vista il risultato di un processo storico mondiale di cui gli Stati Uniti non hanno nessuna responsabilità  e su cui non hanno nessun controllo e non -come Mills vorrebbe chiaramente provare- come il risultato di forze interne operanti nel dominio militare.(Pareto = sostenitore al 100% della teoria delle élites ≠ Mills sostenitore al 50%) /198 –[stato di benessere vs guerra come salvezza del sistema capitalistico Usa-> Una definizione militare della realtà-> militari che siedono nei consigli di amministrazione delle grandi imprese-> CASTA MILITARE E METAFISICA MILITARE /199- I fatti non corrispondono per nulla alla teoria di Mills delle tre (o due) élites tradizionali che si riuniscono per formare una superiore élite del potere. Quel che abbiamo negli Stati Uniti è una CLASSE DOMINANTE con le sue radici profondamente inserite nell’”APPARATO DI APPROPRIAZIONE”, che è il sistema delle grandi società per azioni. Per comprendere questa classe dominante-la sua ‘metafisica’, i suoi obiettivi, la sua morale- dobbiamo studiare non certi ‘domini’ della vita americana, comunque definiti, ma l’intero sistema del capitalismo monopolistico. /200 I ricchi e i potenti hanno ogni interesse a creare celebrità per distrarre i subalterni->MANCANZA DI UNA TEORIA DEL PRESTIGIO IN MILLS]

203- UN PROGRAMMA ECONOMICO PER L’AMERICA (1950)

204 [Tutte le imprese = tutti i mezzi di produzione] /208- La prosperità sotto il socialismo non potrà mai dipendere dalla guerra /211- I capitalisti non desiderano troppa sicurezza per gli altri: è male per la morale e attenua gli incentivi al lavoro

219- I BLOCCHI DI POTERE DI FRONTE ALL’ECONOMIA DI PACE

220- [Bisogna dare risposta alla domanda: possiamo prosperare senza spese militari? / 221- Un problema politico non superficiale, nel senso di programmi di partito o di persone, ma nel senso più profondo della struttura delle istituzioni e degli interessi in una società ad iniziativa privata , delle pressioni e dei veti che derivano da questa struttura /221-SPESA PER ARMAMENTI VS SPESA PER IL BENESSERE -> Le reazioni alla spesa per armamenti / William James sulle ‘imposte di guerra , le sole che mai nessuno esita a pagare , come dimostrano i bilanci di tutte le nazioni’.-> 223-Una società ad iniziativa privata genera pressioni potenti a favore e solo una debole opposizione contro l’aumento delle spese per armamenti ( Il contrario accade alle spese per il benessere) /225- OGGI NEGLI USA LA PROSPERITA’ DIPENDE DALLA SUA SPESA PER ARMAMENTI /226- Per le classi proprietarie il socialismo non è materia di riso / IL CAPITALISMO E’ VENUTO AL MONDO CONTRO LO STATO FEUDALE PER L’INCONDIZIONATA AUTONOMIA DELL’INIZIATIVA PRIVATA /229- Prosperità attraverso commesse belliche = depressione

PARTE QUARTA: PENSATORI E TEORIE

233- J0HN MAYNARD KEYNES

235- [Keynes come il più importante e il più illustre prodotto della scuola neoclassica /

236- Il punto essenziale della critica keynesiana all’economia neoclassica si può riassumere semplicemente nel netto rifiuto e rigetto di quella che è nota come legge di Say, la quale malgrado le asserzioni in contrario degli apologeti ortodossi correva come un filo rosso lungo tutto il tessuto della teoria classica e neoclassica / La legge di Say in sostanza nega che possa mai verificarsi una scarsità della domanda in rapporto alla produzione. Ricardo la espresse nei termini seguenti:” non v’è chi non produca se non ha in animo di consumare, né chi venda se non ha in animo di acquistare una qualche altra merce atta o a procurargli un’utilità immediata o a contribuire alla produzione futura. Se produce, egli diviene necessariamente o consumatore di quanto produce, o acquirente e consumatore di quanto ha altri prodotto. I prodotti vengono sempre acquistati con prodotti; la moneta non è che lo strumento, mercé cui lo scambio è effettuato (Principi dell’economia politica, cap. XXI, pag.2014) / E’ quasi impossibile sopravvalutare l’influenza che la legge di Say esercitava sugli economisti accademici, sia la sua importanza come ostacolo a un’analisi realistica. Gli attacchi keynesiani per quanto diretti contro una varietà di teorie specifiche , crollano tutti se si assume la validità delle legge di Say. Una volta scoperta la verità essenziale che la legge di Say è un inganno e un’illusione Keynes fu costretto a riesaminare da cima a fondo la struttura teorica neoclassica per separare le proposizioni che dipendevano da essa da quelle che erano valide indipendentemente dalla sua verità o falsità.

238- Keynes manda in pezzi il mito dell’armonia degli interessi privati e pubblici che era stato la pietra angolare del liberalismo del XIX sec.

240- Il monopolio con i suoi due effetti: 1) distorsioni nella distribuzione del reddito e 2) enormi apparati parassitari di distribuzione e pubblicità che esso impone all’economia.

240- Non ho dubbi che Keynes sia il più grande economista inglese (o americano) dopo Ricardo e penso che l’opera della sua scuola getti un fascio di luce sul funzionamento dell’economia capitalistica. (…) / 241-I keynesiani sono, come gruppo, molto meglio preparati e tecnicamente dotati (ad esempio nell’importantissimo settore della raccolta e interpretazione dei dati statistici) che non gli economisti marxisti./ [Un sistema sociale che ha esaurito le sue capacità creative ma i cui beneficiari sono decisi a resistere senza badare al costo/ nati in un mondo di guerre, di depressioni e di fascismi]

243- SCHUMPETER E LA TEORIA DELLE INNOVAZIONI

243- [Problemi del mutamento e dello sviluppo che solitamente si fanno rientrare negli interessi dello storico dell’economia] /244- [INNOVAZIONE = ‘il fare le cose diversamente nel campo dell’attività economica’ (Schumpeter)

252- ROSA LUXEMBOURG E LA TEORIA DEL CAPITALISMO

253- [Il capitalismo può vivere ed espandersi solo in un ambiente non capitalistico vs accumulazione in un ambiente capitalistico chiuso] / mettere fine alle spaventose convulsioni che il capitalismo impone all’essere umano /

256- LA TEORIA DELL’IMPRESA E LA PROPRIETA’ ASSENTEISTA

258- [Un teorico = uno che tratta quasi esclusivamente con concetti generali e quasi mai introduce statistiche nei suoi scritti]

259- [Prosperità e spreco in Veblen] / 260- I governi capitalisti sono efficaci nello spreco ma non sono capaci di riforme sociali /fatale tendenza alla depressione delle economie capitalistiche / OGGI GLI ARMAMENTI SONO AL 10% DEL PNL]

260- Secondo Veblen la ragione fondamentale per cui si iniziava una fase di depressione cronica consisteva nel fatto che , nelle condizioni di concorrenza, la produzione sempre crescente della moderna industria meccanizzata porta a prezzi continuamente cedenti, con una conseguente pressione alla riduzione dei profitti. Ciò a sua volta riduce il valore dei capitali delle società esistenti, valore che, nell’opinione di Veblen, è la realtà fondamentale su cui si basano tutti i calcoli degli affari. Ne deriva una demoralizzazione degli imprenditori, che è precisamente il nucleo del fenomeno depressivo. / Da questo ragionamento Veblen trasse la conclusione che la via d’uscita , dal punto di vista della collettività degli imprenditori, consisteva nell’eliminazione della concorrenza.

262- I temi fondamentali degli ultimi tre capitoli del libro sono gli ampi riflessi culturali e storici della fondamentale contraddizione vebleniana tra ‘impresa’ e ‘industria’. [L’impresa per Veblen promuove in misura crescente il militarismo, lo sciovinismo, l’imperialismo. Queste attività e queste politiche costituiscono un antidoto e un correttivo a quell’umanitarismo razionale che Veblen considera come un prodotto naturale dell’industria meccanizzata, e che avrebbe dovuto, se gli fosse stato consentito di svilupparsi senza ostacoli, portare a una società senza classi, senza profitti e senza privilegi. Ma nell’opinione di Veblen una vittoria dell’impresa attraverso questi mezzi sarebbe stato, nel migliore dei casi, una vittoria di Pirro. Una società dominata da ‘ambizioni nazionali e scopi di guerra’ dovrebbe necessariamente regredire a forme istituzionali e culturali anteriori, che a lungo andare non sarebbero compatibili con ‘la tecnologia delle macchine, né con la scienza moderna, né col movimento degli affari’ L’alternativa a una società senza classi non è quindi la situazione attuale, ma una specie di barbarie.

266- TEORIE DEL NEOCAPITALISMO

266- [industrie chiave = monopoli -> produzione competitiva (vecchia concorrenza) vs vendita competitiva ( nuova concorrenza)

268- In un breve articolo è da escludere la citazione sistematica delle fonti – per non parlare della citazione dei testi- ho citato quindi opere e autori più per ravvivare l’esposizione che ai fini della documentazione.

268-[Piccole aziende di proprietà personale vs gigantesca società per azioni /269- Come funziona un modello economico dominato da poche grandi società /270- Schumpeter ha sostenuto da tempo il carattere progressivo della grande impresa sul piano tecnologico / IMPRESA CON ANIMA VS IMPRESA SENZ’ANIMA (= SOLO PROFITTO) / 271- Nuove funzioni dello stato /

272- La lotta fra la democrazia e le tendenze innate delle grandi imprese è incessante e avrà termine soltanto con la soppressione della democrazia o con la trasformazione del sistema in un socialismo completamente sviluppato. / [Secondo gli Iugoslavi il fattore determinante non è tanto la democrazia ma la burocrazia statale = ceto di governanti / 276- rapido progresso tecnologico ≠ illimitata possibilità di investimento /278- Spreco come forza operante contro la depressione cronica]

PARTE QUINTA: ALCUNI PROBLEMI DI ECONOMIA POLITICA

283- ECONOMIA MARXISTA ED ECONOMIA ORTODOSSA

283-L’economia marxista può essere compresa soltanto come parte di una teoria generale della società e della storia / 284- In ogni dato tempo e spazio gli individui che si trovano nelle medesime circostanze tendono ad avere una comune prospettiva e interessi comuni e quindi ad agire in maniera consimile; mentre quelli che si trovano in circostanze diverse tendono ad entrare in conflitto. I gruppi che si determinano e si delimitano in tal modo sono chiamati classi, e la loro opposizione è chiamata lotta di classe. / Secondo questa teoria, se si vuol capire che cos’è accaduto in una determinata parte del mondo , durante un determinato periodo di tempo storico , si devono anzitutto esaminare le circostanze che determinavano il comportamento degli uomini in questione . In altre parole bisogna esaminare l’ambiente e le risorse , i mezzi tecnici e soprattutto la struttura di classe della società ( o delle società) esistenti nel luogo e nel tempo in esame. Si deve quindi procedere alla formulazione di una teoria specifica del funzionamento della particolare società in questione [un modello?] (…) In altre parole comincerà con una teoria dell’economia della società in questione e costruirà, su questo fondamento, teorie della politica, del diritto, della religione, della cultura ecc. / E’ chiaro che il capitalista occupa una posizione centrale nell’economia che abbiamo delineato (…) Egli tenta di massimizzare da un lato il saggio di rendimento su un dato ambito di operazioni e, dall’altro, egli allarga continuamente l’ambito delle sue operazioni aggiungendo una parte del plusvalore al capitale ; in altre parole accumulando capitale. Così il capitalismo è per sua natura un’economia altamente dinamica./ 288 –Quella che comunemente è chiamata ‘economia marxista’ è in realtà una parte della teoria del funzionamento di un particolare sistema sociale , cioè del capitalismo. / 289- In ogni società di classe [la teoria marxista] assume che il potere economico e il potere politico siano nelle mani della stessa classe e in generale siano usati per gli stessi fini. (…) Ne segue che in realtà NON C’E’ UNA NETTA LINEA DI CONFINE FRA GLI ELEMENTI ‘ECONOMICI’ E QUELLI ‘POLITICI’ NELLA VITA SOCIALE, ANCHE SE PUO’ ESSERE UTILE DISTINGUERLI AI FINI DELL’ANALISI. / 291 I KEYNESIANI TRASCURANO LA STORIA

295- L’ECONOMIA POLITICA FABIANA

297- Per quanto riguarda il contenuto fabianesimo e revisionismo sono fratelli gemelli, anzi ‘padre e figlio’ [Bernstein era stato in esilio in Gb e dopo ritorna in Germania] perché sia la priorità del fabianesimo, sia il rapporto diretto tra fabianesimo e revisionismo son fatti dimostrabili. E.R. Pease vanta a ragione che i fabiani diressero una rivolta INTERNAZIONALE contro il marxismo.

302 -In realtà le idee dei fabiani rimasero sotto il dominio di una versione shawiana alla Henry George delle teorie classiche della rendita e della popolazione. [ H. George. Economista Usa riteneva che vi dovesse essere un’unica imposta sulle terre padronali, corrispondente alla loro produttività e posizione geografica. La forte tassazione, i cui proventi sarebbero stati destinati ai bisogni sociali, avrebbe indotto i proprietari a rinunciare spontaneamente alle terre. Le teorie dell’economista statunitense furono apprezzate e diffuse da Lev Tolstoj] E questo fatto può essere messo in rapporto alla famosa teoria fabiana del ‘gradualismo’ che è spesso considerata, non senza ragione, la vera essenza del fabianesimo-> [Due diverse versioni della teoria del gradualismo:1. La società si sta SOCIALIZZANDO automaticamente (corrente permeazionista);2. L’evoluzione economica di fondo della società favorisce lo sviluppo del socialismo , ma l’instaurazione effettiva del socialismo può avvenire soltanto come risultato delle azioni di un partito organizzato autonomamente che conduca una lotta politica continua contro tutti i partiti borghesi (corrente dell’azione politica indipendente) -> Dall’individualismo al socialismo] /303- [La corrente gradualista del Partito Laburista] suppone che le classi proprietarie limiteranno la propria opposizione al socialismo esclusivamente nell’ambito della politica costituzionale ed accetteranno di buon grado la sconfitta. (…) Qual era la base della valutazione data dai fabiani circa il probabile comportamento della classe dominante britannica? La risposta sta in non piccola parte -io credo- nel loro interesse ossessivo alla rendita e alla proprietà fondiaria. L’aristocrazia fondiaria si era sottomessa alla sconfitta del 1832 senza innalzare lo stendardo della rivolta : era evientemente parassitaria e priva di vigore. Se la realizzazione del socialismo era sostanzialmente una questione di nazionalizzazione della terra, come ripetutamente affermavano i saggisti [fabiani] era perfettamente ragionevole supporre che la ‘forza morale’ (per usare l’espressione resa popolare mezzo secolo prima dall’ala pacifica del movimento cartista) sarebbe bastata a riportare la vittoria.

306- [Pianificazione centrale = ripartizione delle risorse /Marx ≠ teorie dei cicli culturali (Splengler, Toynbee)

308- SCIENZA, MARXISMO E DEMOCRAZIA

310- Popper vs previsioni condizionate (=leggi scientifiche) vs profezie incondizionate /-> 313 Le critiche di Popper non inficiano il carattere scientifico del marxismo / 312- Gli individui non possono essere compresi prescindendo da un particolare GRUPPO DI APPARTENENZA /313- Una società basata sul principio razionale di una produzione pianificata per il benessere generale. / 315- Il marxismo sulla religione /

316- UNA STRATEGIA PER IL SOCIALISMO

319- UNA DIFFERENZA CRUCIALE FRA CAPITALISMO E SOCIALISMO

320 [Industrializzazione e produzione di mezzi di produzione-> 323 Industrializzazione e sviluppo di una società arretrata/ 325- La tendenza al crollo è sempre presente in una società industrializzata capitalistica ≈ tendenza all’equilibrio /328- La fine del periodo di industrializzazione sotto il socialismo non introduce a un quadro di continua depressione (…) ma ad un periodo di autentico adempimento-

330- UNA RISPOSTA AI CRITICI

330- “Nel pensiero economico di una società comunista la teoria della pianificazione dovrebbe occupare la stessa posizione fondamentale che la teoria del valore tiene nel pensiero economico di una società capitalista. Valore e pianificazione sono altrettanto opposti, e per gli stessi motivi, quanto capitalismo e comunismo’ [Questa formulazione esprime il mio pensiero ed è, io credo, interamente d’accordo con la concezione di Stalin] /334- [Teoria dell’equilibrio generale ≈ Teoria del valore] / 333- L’economia ristagna invece di passare a una fase di espansione e di crollo.

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