
Il dibattito pubblico, la fiducia interpersonale, il civismo, non solo i pesci nell’oceano e le foreste sono beni fragili per i quali è urgente l’attivazione di misure concrete capaci di prevenire il sovra sfruttamento e di evitare la loro progressiva distruzione.
Introduzioni
XVI- [Abbandono di usi del territorio di pura sussistenza per la rigidità di fronte ai cambiamenti nelle tecniche agrarie dovuta al carattere collettivo del processo decisionale / Istituzioni preposte alla gestione comunitaria di beni naturali scarsi /XXII- Ipotesi contro la tesi della proletarizzazione del contado ad opera delle enclosures / XXIV- Sull’abbandono dei sistemi a campi aperti / XXIX- Valorizzazione delle istituzioni collettive (=né pubbliche, né private) costruite per tentativi ed errori in situazioni di “scelte tragiche” / XXX- Problemi di regolazione e di appropriazione di risorse collettive tragicamente scarse / Costruzionismo (Von Hayeck) vs Evoluzionismo (Ostrom?) / Pro modello empirico di soluzione dei problemi pubblici / XXXI-GOVERNANCE VS GOVERNMENT / XXXII- Sussidiarietà come concetto derivato dal diritto canonico / XXXIV CECA = Creazione di un bene pubblico sovranazionale / XXXIX – TEORIA DELL’ORDINE EGEMONICO / XXXVI- Collettivo ma non pubblico]
XLII- [Istituzioni di common property /risorse comuni = complessi di beni collettivi /La teoria convenzionale presume che gli individui di fronte alle esternalità create dalle azioni di ciascuno facciano calcoli a breve termine che porterebbero tutti gli individui a danneggiare se stessi, oltre che gli altri, senza trovare modi di cooperare per evitare questo problema / Livello ottimale di appropriazione / Quattro scoperte della Olstrom: 1. Quando a coloro che si appropriano dei beni collettivi non viene permesso di comunicare, questi tendono con più frequenza ad appropriarsene nella massima misura possibile; 2. Quando coloro che si appropriano dei beni collettivi possono comunicare, essi raggiungono benefici comuni maggiori rispetto a quando non possono comunicare; 3. Quando le dotazioni sono relativamente basse, la comunicazione diretta consente a coloro che si appropriano dei beni collettivi di raggiungere e mantenere accordi che sono vicini al livello ottimale di appropriazione; 4. Quando coloro che si appropriano dei beni collettivi discutono e si accordano sui rispettivi livelli di appropriazione e sui sistemi sanzionatori, l’inganno è mantenuto a un livello molto basso , di modo che gli attori tendono a raggiungere un risultato ottimale / XLIII- Scambi telematici e confronto diretto / XLIV- Quando i soggetti non potevano comunicare, né usare sanzioni, la risorsa [comune]veniva usata eccessivamente / Sistema alpino delle ‘Carte di regola’ ->utilizzare le risorse per indagare la decisione presa da qualsiasi altro soggetto /XLV- Hardin e la teoria convenzionale dei beni comuni / Pro FAMIGLIA DI MODELLI DI SCELTA RAZIONALE DI SECONDA GENERAZIONE che includa la completa razionalità come esempi più estremi della famiglia , rilevanti per l’analisi del comportamento in contesti istituzionali altamente competitivi vs casi di contesti istituzionali meno stringenti [cooperatori condizionali, reciprocità, punizione per coloro che tradiscono la fiducia->] Tre variabili sono al centro dei modelli di scelta razionale di seconda generazione: FIDUCIA, REPUTAZIONE, RECIPROCITA’/ Olstrom è presidente dell’Associazione Americana di Scienza politica / LA RECIPROCITA’ E’ INSEGNATA IN TUTTE LE NOSTRE SOCIETA’ / [azioni positive vs punizioni -> LA REPUTAZIONE DI ESSERE FIDATO / Comportamento cooperativo e fiducia che gli individui hanno negli altri -> Investimento nella reputazione e probabilità che i partecipanti useranno norme reciproche / Tentazioni implicite nell’uso dei beni collettivi e nell’efficienza collettiva]
4- [Seminario su ‘apprendimento organizzativo’ / Una teoria generale delle strutture istituzionali connesse ad una efficace amministrazione e gestione delle risorse collettive / 5- strategie seguite da coloro che si erano appropriati delle risorse comuni e le regole da loro adottate / 6- Effetti delle istituzioni sui comportamenti e risultati in casi concreti [risorse / appropriatori /regole] / Tre alternative: regolamentazione centrale, privatizzazione, regolamentazione da parte dei soggetti direttamente coinvolti / Modo migliore di amministrare risorse naturali utilizzate in comune = Istituzioni simili che si hanno a tutti i livelli locali e globali /12- Né lo Stato, né il mercato sono in grado di garantire sempre lo sfruttamento produttivo, nel lungo periodo, delle risorse naturali-> DICOTOMIA STATO – MERCATO vs ISTITUZIONI LOCALI]
11- RIFLESSIONI SUI BENI COLLETTIVI
13- [Tre modelli concettuali [= Teoria generale delle azioni collettive] usati per sostenere soluzioni Stato vs mercato: 1. La tragedia dei beni collettivi = il degrado dell’ambiente che è lecito attendersi quando molti individui utilizzano in comune una risorsa scarsa->Hardin (1968) usava il pascolo usato in comune da più allevatori come metafora per il più generale problema della sovrappopolazione. La ‘tragedia dei beni collettivi’ è stata usata per descrivere problemi diversissimi tra loro [carestia, legna scarsa, incapacità del congresso Usa di limitare i suoi eccessi di spesa, criminalità urbana, rapporti tra settore pubblico e settore privato nelle economie moderne, problemi di cooperazione internazionale, conflitto etnico di Cipro]-> Gran parte del mondo dipende da risorse che per Hardin sono soggette alla tragedia dei beni collettivi.-> 15 Il gioco del ‘dilemma del prigioniero’ viene rappresentato concettualmente come un GIOCO 1 NON COOPERATIVO nel quale tutti i giocatori possiedono informazioni complete (Cfr pag 47) e dove la comunicazione è vietata o impossibile./ 16- Il gioco del dilemma del prigioniero affascina gli studiosi. Il paradosso secondo cui strategie individualmente razionali portano a risultati collettivamente irrazionali sembra mettere in forse la convinzione fondamentale che gli esseri umani razionali siano in grado di raggiungere risultati razionali -> E’ impossibile per creature razionali cooperare?/ 2. [Teoria dei gruppi o gioco 2 cooperativo a informazioni complete] 17-Critiche all’ottimismo della teoria dei gruppi -> [contro la teoria che i gruppi tendano ad agire a sostegno dell’interesse di gruppo, dato che i comportamenti razionali sembrano ispirati all’interesse personale] / A meno che il gruppo non sia molto piccolo o a meno che non ci sia una coercizione o qualche altro sistema per fare agire gli individui nel loro interesse comune, gli individui razionali e mossi dall’interesse personale non agiscono per raggiungere i loro interessi comuni o di gruppo [Cfr. Olson, Teoria delle azioni collettive]/ 3. [La teoria del free-rider e il gioco 3 cooperativo a informazioni incomplete]18 Definizione di GRUPPO MEDIO = dipende da quanto siano percepibili le azioni di ciascuna persona. / PROBLEMI CHE SI PRESENTANO AD INDIVIDUI CHE DESIDERANO OTTENERE BENEFICI COLLETTIVI-> IL PROBLEMA DI CHI SFRUTTA I BENEFICI [DEL LAVORO COMUNE DEL GRUPPO] GRATUITAMENTE -> La tentazione di sfruttare gratuitamente una risorsa può dominare il processo decisionale e l’esito finale sarà ciò che nessuno desidera -> qualcuno contribuisce e gli altri fanno i FREE – RIDER / Questi modelli sono interessanti e potenti ma pericolosi se usati metaforicamente-> [Questi modelli sono all’origine dell’uso della ‘tragedia dei beni collettivi’ nell’analisi politica] / IL PROBLEMA DI COME MIGLIORARE LE CAPACITA’ DI COLORO CHE SONO CHIAMATI A CAMBIARE LE REGOLE DEL GIOCO (≠ TEORIA DEL PRIGIONIER0) PER CONDURRE A RISULTATI DIVERSI DALLE ‘INEVITABILI TRAGEDIE’] / 33- Le autorità centrali hanno spesso informazioni incomplete-> non gioco 2, ma gioco 3.
19- Studiosi e scienziati sociali orientati all’approccio empirico, contro uso metaforico dei modelli
20-L’osservatore è spesso portato ad evocare l’immagine di individui incapaci, presi in un inesorabile processo di distruzione delle loro risorse / Somiglianze tra molti individui che usano collettivamente una risorsa in un contesto naturale e molti individui che producono collettivamente un risultato non ottimale /Le autorità pubbliche tendono ad evocare sinistre immagini presumendo, come se fosse evidente, che gli stessi processi avvengano in tutti i contesti ambientali: presunzione che gli individui si trovino in una trappola senza sbocco-> Pro amministrazione con poteri coercitivi forti: TRAGICA NECESSITA’ DEL MOSTRO BUROCRATICO? [47- Il Leviatano di Hobbes e Hardin] / 22- Pro governi militari per arrivare al controllo dei problemi ambientali? (Sovrappopolazione rispetto a risorse?)-> Le risorse collettive richiedono necessariamente il controllo pubblico? /48- Due tipi di leader: il leader altruista saggio consapevole dei problemi ambientali vs l’egoista miope non consapevole dei problemi ecologici /->23 L’EQUILIBRIO OTTIMALE OTTENUTO CENTRALIZZANDO IL CONTROLLO SI BASA SU PRESUPPOSTI RIGUARDANTI l’esattezza delle informazioni, la capacità di sorveglianza, l’affidabilità delle sanzioni e un costo amministrativo nullo. / 24- Le forme di incompletezza delle informazioni sono interessanti per le loro implicazioni /
25- Altri analisti invocano [invece] diritti di proprietà in tutti i casi in cui le risorse siano possedute in comune/ COMPETIZIONE CONTRO LA NATURA vs COMPETIZIONE CONTRO UN RIVALE -> 27- Diritti privati sull’uso di risorse collettive [terra vs risorse non stabili (acqua, pesci)] / 28- Fede nella capacità dello Stato di modificare le istituzioni allo scopo di accrescerne l’efficienza -> privatizzazione/parcellizzazione vs centralizzazione [ N:M:≈ famiglie vs associazioni?]
28- La Ostrom sostiene l’eccessiva generalizzazione di queste pretese: posizioni contraddittorie non possono essere entrambe giuste-> PRO SOLUZIONI ISTITUZIONALI OTTIMALI VS PROCESSI LUNGHI E DIFFICILI E CONFLITTUALI DI ‘MESSA A PUNTO’ DI ‘ISTITUZIONI’ -> SISTEMI ISTITUZIONALI NUOVI (PARTECIPANTI + REGOLE+ INFORMAZIONI +REALE ACCETTABILITA’) VS MODELLI ASTRATTI / Invece di presumere che gli individui che condividono una risorsa siano presi in una trappola da cui non possono scappare, io sostengo che la capacità degli individui di districarsi in situazioni problematiche vari da situazione a situazione /29- Preferisco imparare dall’esperienza degli individui nei contesti concreti: perché alcuni tentativi di risolvere i problemi delle risorse collettive sono falliti e altri riusciti? Come stimolare l’adozione di una migliore teoria delle azioni collettive? / Pro combinazione di istituzioni pubbliche e private-> Per istituzioni che hanno avuto successo intendo quelle che consentono agli individui di raggiungere risultati produttivi anche in situazioni in cui le tentazioni di frodare o di eludere sono sempre presenti -> Per es. UN MERCATO COMPETITIVO E’ UN BENE PUBBLICO [Sic! Vs mercato monopolistico] /48- Il sistema dei diritti privati è un’istituzione pubblica / Lo sfruttamento eccessivo può aver luogo anche in regime di proprietà privata vs attore esterno per contratti e sanzioni / 30- GIOCO 5 DELL’APPLICAZIONE FORZATA DI UN CONTRATTO AUTOFINANZIATO-> 31- Giocatori che non dipendono dall’esattezza delle informazioni in possesso di un lontano funzionario governativo sulle loro strategie -> Sul responsabile dell’applicazione forzata di un contratto tra privati-> Il caso delle leghe sportive professionali e degli arbitri privati -> durante una gara di sport professionale le tentazioni di forzare o di violare le regole sono sempre presenti -> per far rispettare le regole, allora ci sono arbitri che servono ad aiutare le parti a trovare metodi per risolvere controversie / 32- Il caso degli allevatori che osservano il comportamento degli altri e hanno incentivi a riferire violazioni contrattuali-> gli arbitri potrebbero non dover ricorrere a sorveglianti per osservare le attività delle parti contraenti / 33- Le autorità centrali hanno spesso informazioni incomplete-> non gioco 2, ma gioco 3./ Confusione di un gioco 5 con un gioco 1 (informale = illegittimo-> governo)-> Un gioco che preveda il rispetto forzato autofinanziato di un contratto non è una panacea -> sistemi istituzionali talvolta deboli: ci sono miriadi di problemi in contesti naturali (≠contesti solo sociali come quello delle leghe sportive)-> 34- GIOCHI COME MODELLI, SPUNTI DI RIFLESSIONE SUI MECCANISMI CHE GLI INDIVIDUI POSSONO USARE PER DISTRICARSI NEI PROBLEMI LEGATI ALL’USO DI RISORSE COLLETTIVE (≠TESTI DI POLITICA ECONOMICA)-> ALTERNATIVE A SOLUZIONI DOMINANTI: STATO VS MERCATO/ Gioco 5 come alternativa teorica alla centralizzazione e alla privatizzazione come metodi per risolvere i problemi legati all’uso di risorse collettive /35-Il caso di Alanya in Turchia (zone di pesca) come sistema di proprietà comune autogovernato -> REGOLE IDEATE DAI PARTECIPANTI E FATTE RISPETTARE DA LORO STESSI -> Legislazione nazionale che ha dato a cooperative la giurisdizione su “accordi locali”-> 37– Accordi comuni per regolamentazione di zone di pesca, sistemi di irrigazione, foreste comuni, zone di pascolo e caccia. / USCIRE DALLA TRAPPOLA DEL DILEMMA DELLE RISORSE COLLETTIVE vs RESTARE INTRAPPOLATI NELLA DISTRUZIONE DELLE PROPRIE STESSE RISORSE / Fattori limitanti interni a un gruppo: incapacità di comunicare, di sviluppare relazioni basate sulla fiducia, di capire che essi spartiscono il loro futuro /37- Individui influenti che traggono profitto dalla situazione esistente possono bloccare i tentativi dei soggetti più deboli di cambiare le regole del gioco (<- pro assistenza esterna) /Fattori [limitanti?] esterni a un gruppo: 1. Impedimento a cambiamenti costruttivi; 2. Mancanza di autonomia per cambiare strutture istituzionali; 3. Cambiamenti troppo rapidi che non consentono una reazione adeguata della collettività e che non evitano soluzioni non ottimali -> Gli analisti devono chiedersi perché alcuni individui riescono ad uscire dalla tragedia delle risorse collettive e altri no , per questo fine bisogna fare attenzione a come le diverse strutture istituzionali agiscono nella pratica ( vs centralismo [presunzioni: 1.politiche scientifiche valide più informazioni adeguate; 2. Applicazione senza errori di queste politiche; 3. Attività di sorveglianza e penalizzazione senza problemi] vs proprietà privata [->imprese private più efficienti per elettricità, trasporti, sanità ≠ governo di situazioni in cui i potenziali beneficiari non possono essere esclusi]
39- [MOLTE PRESCRIZIONI POLITICHE SONO NIENTE PIU’ CHE METAFORE (istituzioni ipersemplificate, modelli ideali, istituzioni ‘prive di istituzioni’ ≠ istituzioni concrete (pubbliche e private) / IL NEOISTITUZIONALISMO DA’ MOLTA IMPORTANZA AI DETTAGLI / 49- Fragilità dei sistemi di proprietà comune quando non vengono riconosciuti dai regimi politici formali di cui fanno parte / 39- IN GENERALE TUTTE LE STRUTTURE ISTITUZIONALI POSSONO ESSERE CONSIDERATE COME GIOCHI IN SENSO LATO -> ma un insieme di regole adottate in un certo ambiente fisico può avere risultati del tutto diversi se adottato in un ambiente fisico diverso / 40- LE POLITICHE BASATE SU METAFORE POSSONO ESSERE DANNOSE / Nazionalizzazioni delle foreste come espropriazione dei villaggi? /RISORSE A LIBERO ACCESSO (CON NAZIONALIZZAZIONE) VS RISORSE COLLETTIVE AD ACCESSO LIMITATO /SFIDA DEGLI STUDIOSI DI SCIENZE POLITICHE-> Sviluppo di teorie delle organizzazioni umane basate sull’accertamento realistico delle capacità e delle limitazioni umane nel trattare una varietà di situazioni legate alla tragedia delle risorse collettive /-> PRO TEORIE EMPIRICAMENTE CONFERMATE-> Pro decisione su probabili conseguenze di molteplici modalità di organizzazione delle attività umane / CARATTERISTICHE DELL’INDAGINE TEORICA: ricerca di ‘regolarità’, astrazione dalla complessità del contenuto concreto, ipotesi di ‘variabili teoriche’ da usare nella comprensione dei complessi fenomeni osservati (rapporti logici tra variabili nell’ambito di un sistema chiuso) /42- Pro teoria delle azioni collettive mediante le quali un gruppo di operatori può organizzarsi volontariamente per utilizzare il frutto del suo stesso lavoro -> Esempi di imprese auto-organizzate (per es.: studi di avvocati e cooperative-> Cfr. cap. 3) / DECISIONI POLITICHE IMPORTANTI PRESE NEL PRESUPPOSTO CHE GLI INDIVIDUI NON SIANO IN GRADO DI ORGANIZZARSI E ABBIANO SEMPRE BISOGNO DI ESSERE ORGANIZZATI DA AUTORITA’ ESTERNE (N.M.:Cfr. il ruolo del partito in Lenin) / Pro teoria delle azioni collettive auto-organizzate (le strutture organizzative sono soggette a tensioni, fragilità, fallimenti) -> LE TEORIE ADOTTATE DALLA SCIENZA POLITICA NON COMPRENDONO LA POSSIBILITA’ DI AZIONI COLLETTIVE AUTO-ORGANIZZATE /43- [Ostrom = neoistituzionalismo (-> istituzionalista che studia problemi politici) + prospettiva biologica (evoluzionismo? Scegliere organismi che presentano in forma chiarificata o amplificato un determinato processo->ORGANISMO = situazione umana)]-> INVECE DI PRESUMERE CHE ALCUNI INDIVIDUI SIANO INCOMPETENTI, MALVAGI O IRRAZIONALI E ALTRI ONNISCENTI, IO PRESUMO CHE GLI INDIVIDUI ABBIANO, IN MODO SIMILE, LIMITATE CAPACITA’ DI RAGIONARE E DI IMMAGINARE LA STRUTTURA DI AMBIENTI COMPLESSI / Problemi che implicano mancanza di prevedibilità, di informazioni e di fiducia nonché alti livelli di complessità e di difficoltà transazionale / 44- [Piccoli sistemi da 50 a 15.000 persone = Piccola scala] / Situazioni in cui i partecipanti possono danneggiare gravemente soggetti terzi (-> esclusi i casi di inquinamento asimmetrico o quelli di formazione di cartelli che controllano il mercato e influenzano quindi il livello dei prezzi /[studiare] come gli individui si organizzano e si amministrano per ottenere benefici collettivi in situazioni in cui le tentazioni di agire da free-riders e non rispettare gli impegni sono notevoli /-> Congetture ragionate su come sia possibile che alcuni individui si organizzino per governare e gestire risorse collettive in lunghi periodi di tempo /[il 90% del pesce pescato nel mondo viene da zone di pesca costiera di piccole dimensioni, comprese nel quadro di riferimento di questo studio] / Sulla capacità di individui di organizzare azioni collettive connesse alla fornitura di beni pubblici locali] /46- [Problemi relativi alla lotta contro lo sfruttamento gratuito: studio sul modo in cui gli individui ostacolano i free-rider e sorvegliano il rispetto di un insieme di regole relative all’uso di risorse collettive]
46- [Riassunto del libro: Cap. 2, definizione di ‘sistema d’uso di risorse collettive’e di ‘scelte individuali’; Capp. 3-4-5- parte empirica del libro; Cap. 6- riflessione strumentale ai fini della progettazione di istituzioni auto-organizzate e auto-governate]
51- UN APPROCCIO ISTITUZIONALE ALLO STUDIO DELL’AUTO-ORGANIZZAZIONE
51- [Il mio approccio è quello di un neoistituzionalista che ha scelto di concentrarsi sulla scala locale, sull’uso delle risorse locali per avviare una riflessione sull’uso delle risorse collettive->Perché i processi di auto-organizzazione e di autogoverno sono i più facili da osservare in queste situazioni che in molte altre? / Oggetto di questo studio: Il modo in cui un gruppo di soggetti economici che si trovano in una situazione di interdipendenza possono auto-organizzarsi e auto-governarsi per ottenere vantaggi collettivi permanenti, pur essendo tentati di agire in modo opportunistico (=sfruttare gratuitamente risorse o evadere i contributi) / Risultati negativi che possono derivare da azione unilaterale (teoria dell’impresa o teoria dello Stato)-> 52- Il modo in cui un gruppo di soggetti umani (una comunità di cittadini) può organizzarsi per risolvere i problemi della costituzione di nuove istituzioni, della rappresentanza, del controllo, rappresenta tuttora un interrogativo teorico]
51- [Risorse di uso collettivo vs ‘sistema di produzione di risorse [naturale vs artificiale](-> in modo da rendere costosa, ma non impossibile, l’esclusione di potenziali beneficiari dal suo utilizzo [per es.: sviluppo come surplus potenziale di Baran) l’inclusione + FLUSSO DI UNITA’ DI RISORSE prodotte dal sistema / SISTEMI DI PRODUZIONE DI RISORSE= stock di capitali = zone di pesca, bacini di acque sotterranee, pascoli, canali di irrigazione, ponti, parcheggi, (computer in rete) [laghi, oceani e altri bacini idrici] / UNITA’ DI RISORSE= Ciò di cui gli individui si appropriano o fanno uso, traendole dal sistema di produzione / Risorse come stock di capitale (specie per le risorse rinnovabili per cui si può calcolare un tasso di reintegro-> tasso medio di prelievo < o = tasso di reintegro-> RISORSA RINNOVABILE CHE SI CONSERVA NEL TEMPO -> PRELIEVO = APPROPRIAZIONE = APPROPRIATORI -> Fornitori, produttori (per es. attività di manutenzione relative a una risorsa collettiva)-> SISTEMA DI UTILIZZO DI UNA RISORSA COLLETTIVA / 54- Le unità di risorse non vengono usate congiuntamente ma il sistema di risorse è soggetto all’uso congiunto-> Ove più appropriatori facciano affidamento su un dato sistema di produzione di risorse ciascuno di essi potrebbe beneficiare di ogni miglioramento apportato al sistema /55- RISORSE COLLETTIVE (con problemi di sovrappopolamento e di uso eccessivo) AD ACCESSO APERTO (vs costi per esclusione fisica di appropriatori dall’uso di risorse collettive vs tentazioni di usare risorse senza pagare) ≠ BENI PUBBLICI (= BENI COLLETTIVI-> per es.: pubblica sicurezza – o previsioni meteo-, il cui uso non riduce il livello della pubblica sicurezza) / RISORSA COLLETTIVA ARTIFICIALE (per es. un ponte, dove arrivare al limite delle unità di attraversamento porta al blocco del traffico ) vs RISORSA COLLETTIVA BIOLOGICA (per es.: foresta o zona di pesca con effetti di sovraffollamento di breve durata o di distruzione della capacità della risorsa stessa di continuare a produrre unità di risorse / 57- Uso di risorse (≠ teoria dei beni pubblici) ≈ teoria dei beni privati -> Senza un metodo EQUO, ORDINATO ED EFFICIENTE di ripartizione delle unità di risorse [N.M.: partecipazione?] gli appropriatori locali non hanno una sufficiente motivazione a contribuire al mantenimento permanente del sistema di produzione di risorse -> appropriatori razionali in situazioni complesse e incerte / 57- Organizzare gli appropriatori al fine di intraprendere azioni coordinate riguardo all’uso di risorse collettive è di solito un’impresa complessa e incerta / La conoscenza della struttura del sistema di produzione come sottoprodotto dell’uso prolungato e dell’attenta osservazione /89- Rendimento medio e risorse biologiche / 58- LA RIDUZIONE DELL’INCERTEZZA E’ COSTOSA E NON VIENE MAI INTERAMENTE COMPLETATA -> incertezza derivante dalle scelte strategiche degli appropriatori -> incertezza della natura dei problemi incontrati dagli appropriatori-> PROCESSI DI INDIVIDUAZIONE E DI CALCOLO: IMPARARE ATTRAVERSO TENTATIVI ED ERRORI -> Nel tempo gli appropriatori acquistano una conoscenza più esatta dell’ambiente e di cosa aspettarsi dagli altri-> [PROSTETTIVA TEMPORALE = TASSO DI SCONTO =] Gli individui scontano i benefici futuri [e il tasso di sconto dipende da vari fattori: N.M.: se per es. ipotizzano di andarsene dal luogo dove si usa la risorsa il tasso di sconto sarà alto o altissimo, se ipotizzano invece di restare il tasso di sconto sull’uso della risorsa sarà basso o bassissimo] /60- Norme di comportamento [condivise o meno] influenzano il modo di percepire e valutare le alternative / OPPORTUNISMO (vs adozione di norme comuni) = interesse personale con furbizia [su mancato rispetto delle promesse, rifiuto di fare la propria parte, sfuggire al proprio dovere] /61- La ‘rivalsa’ come strategia variabile /62- Quattro variabili interne influenzano le scelte strategiche degli individui: 1. Benefici attesi; 2. Costi attesi; 3. Norme interiori; 4. Tasso di sconto. / Variabili esteriori (situazioni) vs variabili interiori (cerebrali) / Interdipendenza dei co-appropriatori di una risorsa collettiva / Appropriatori organizzati o ‘non organizzati’ (= non favorisce l’interesse collettivo quando un certo numero di individui hanno un interesse comune o collettivo) /Situazione interdipendente in cui si deve agire indipendentemente (PD = dilemma del prigioniero) / 65- ORGANIZZARSI E’ UN PROCESSO E L’ORGANIZZAZIONE E’ IL RISULTATO DI TALE PROCESSO -> DA AZIONE INDIPENDENTE A AZIONE COORDINATA E COLLETTIVA (≠ PD) = TEORIA DELL’IMPRESA E TEORIA DELLO STATO = AZIONE CON COSTI ELEVATI DI COORDINAMENTO / 66- Accrescere il proprio margine economico = accrescere la propria produttività / IMPRESA = PARTECIPANTI COORDINATI VS INDIPENDENTI/ IMPRESA (coordinamento ex ante?) vs STATO (= coordinamento ex post?) /Un dipendente che non dia un rendimento soddisfacente per l’imprenditore (valutazione dello sfruttamento?) /67- Hobbes e la teoria dello Stato -> investimento in armi e sorveglianza -> i governanti come gli imprenditori trattengono i profitti residui / [Stato senza mercato competitivo pro efficienza / [Nella teoria dell’impresa e nella teoria dello Stato l’onere di coordinare l’azione collettiva è sostenuto da un individuo sic! -> sanzioni credibili per chi non rispetti le regole perché si ottengano i profitti residui ->90- OLSTROM SOTTOLINEA L’ASSENZA DI UNA TEORIA DELLO STATO IN CUI I CITTADINI SI AUTO-ORGANIZZANO SENZA UN LEADER CHE OTTIENE LA MAGGIOR PARTE DEI BENEFICI / 90- Fintanto che un singolo centro ha il monopolio della coercizione siamo di fronte a uno Stato e non a un’istituzione autogovernata / Problemi dello SPAZIO DI CONTROLLO-> IL COSTO DELLA SORVEGLIANZA CRESCE CON LA DIMENSIONE E LA DIVERSITA’ DI UN’IMPRESA E DI UNO STATO / 68- [Pro teoria ben sviluppata e generalmente accettata] / Spiegazione di come un gruppo umano di fronte a un problema di azione collettiva riesca a risolvere: 1- offerta di un nuovo gruppo di istituzioni; 2. Di definizione di comportamenti legittimi; 3. Problema del controllo reciproco -> [NEOISTITUZIONALISMO = CONTRATTUALISMO -> Le istituzioni sono richieste perché migliorano il benessere degli attori razionali -> GIOCHI CON ESITO CERTO (= giochi coordinati vs giochi PD)]
69– PRIMO PROBLEMA DI AZIONE COLLETTIVA = CREARE UN NUOVO SISTEMA DI REGOLE -> Fornire un altro bene pubblico = DILEMMA COLLETTIVO DI SECONDO ORDINE /Contro gli incentivi a sfruttare senza pagare /[Essere un istituzionalista = essere un teorico delle scelte razionali] /SEGNALARE INTENZIONE DI COOPERARE = instaurare fiducia e senso di comunità = è uno dei meccanismi per risolvere il problema della costituzione di nuove istituzioni / 70 [Istituzionalisti vs comportamentalisti]
71- [SECONDO PROBLEMA DI AZIONE COLLETTIVA -> LEGITTIMARE E RESPONSABILIZZARE contro l’aumento nel tempo della tentazione a violare le regole [Regole > Violazioni – Sanzioni] -> Nessuno vuole essere sciocco e mantenere una promessa che chiunque altro sta rompendo / La coercizione esterna è spesso solo apparente in quanto il teorico non indaga su cosa motivi tale autorità esterna a sorvegliare i comportamenti e a imporre sanzioni / Un gruppo auto-organizzato deve promuovere comportamenti ammissibili anche in assenza di un’autorità sanzionatrice esterna / Se non si riesce a risolvere il problema della sorveglianza non si possono prendere impegni credibili]
72- [TERZO PROBLEMA DI AZIONE COLLETTIVA [sindacato vs free-riding]-> La punizione ha quasi sempre un costo per colui che punisce, mentre i benefici della punizione vengono distribuiti diffusamente a tutti gli aderenti (per es. a un sindacato) / Dilemmi (di secondo ordine) situati all’interno di altri dilemmi (di primo ordine), a loro volta all’interno di altri dilemmi (dilemmi di terzo ordine): 90- questo è il modo in cui la letteratura sull’economia del crimine modella la decisione se conformarsi o meno-> Solo alcuni individui hanno risolto questi problemi: dalla teoria alla prassi -> Quando le previsioni teoriche e le osservazioni empiriche sono incoerenti tra loro, si rendono allora necessarie rettifiche alla teoria /74- Contro una visione troppo pessimistica della capacità degli individui di modificare la struttura delle relazioni interdipendenti in cui si trovano coinvolti /Ostrom esamina le cose in modo un po’ diverso dai normali presupposti della teoria dell’azione collettiva -> 1. Vari problemi di appropriazione e fornitura; 2. Muoversi su vari livelli di analisi, a scala differente / Sull’uso interdipendente di risorse collettive (≠ problemi PD) / GIOCHI CON ESITO CERTO (= gioco dei polli = gioco di assegnazione?) /75- PROBLEMI DI APPROPRIAZIONE (= Problemi di flusso delle risorse, indipendenti dal tempo) vs PROBLEMI DI FORNITURA = problemi di manutenzione (=Problemi di stock, subordinati al tempo): pro-soluzioni congruenti dei due problemi /76- Risorse collettive ad accesso libero vs risorse collettive ad accesso limitato -meglio: risorse di proprietà comune- per non disperdere la rendita. / 78- Problema dell’offerta di un bene pubblico in modo continuativo (≠ offerta una tantum) /COSTRUZIONE E MANUTENZIONE DI UN SISTEMA (DI PRODUZIONE) / In un sistema di beni pubblici il problema dell’appropriazione non esiste, in quanto le unità di risorse non sono sottraibili / Rapporto, in un arco temporale lungo, tra prelievi attuali e rendimenti futuri / 79- [Livello operativo dell’analisi] L’analista presume che la tecnologia e le regole istituzionali siano note e invariabili, ma sia la tecnologia sia le regole istituzionali sono soggette a cambiare nel tempo-> L’analisi dei cambiamenti tecnologici si è dimostrata molto più difficile dell’analisi delle decisioni sia di produzione, sia di consumo nell’ambito di una tecnologia fissa]
80- [Def. ISTITUZIONI = insiemi di regole operative seguite per determinare chi è autorizzato a prendere decisioni in alcuni campi, quali azioni sono consentite o soggette a restrizione, quali regole di aggregazione verranno adottate, quali procedure vanno seguite, quali informazioni devono o non devono essere fornite e quali compensi devono essere assegnati agli individui a seconda delle loro azioni. / 81 Cambiamento istituzionale vs azione nell’ambito dei vincoli istituzionali / TIPI DI REGOLE: 1. (Scelte) OPERATIVE; 2. POLITICHE (=scelte collettive); 3. SCELTE COSTITUZIONALI / Scelte endogene ed esogene delle regole /83- Regole vs strategie che i differenti individui adottano nell’ambito delle regole / 84- Cambiare le regole adottate per disciplinare le scelte operative /85- Gestire una risorsa in modo efficiente ed equo /87- Mancanza di equità e problemi di assegnazione mal risolti / 88- Casi di insuccesso : estrema dispersione della rendita, disaccordi non riconciliati, deterioramento della risorsa / TEORIA DELL’AZIONE COLLETTIVA AUTO-ORGANIZZATA vs AZIONE COLLETTIVA ORGANIZZATA DALL’ESTERNO (teoria dell’impresa o teoria dello Stato)]
91- UN’ANALISI DEI SISTEMI D’USO DELLE RISORSE COLLETTIVE. ALCUNI CASI DI SISTEMI DUREVOLI, AUTO-ORGANIZZATI E AUTOGOVERNATI
93- Gruppi di istituzioni da 100 anni a 1000 anni -> i sistemi d’uso di queste risorse collettive sono sopravvissuti per lunghi periodi di tempo (pur essendo variate le regole rispetto al momento in cui furono introdotte / CONTESTI AMBIENTALI ( 95- con alti livelli di incertezza)= REALTA’ COMPLESSE CHE HANNO SUBITO TRASFORMAZIONI NEL CORSO DEL TEMPO / Situazioni stabili o in equilibrio istituzionale /Regole in materia di scelte collettive [politiche] e costituzionali / 94- Sono due i problemi maggiori e legati reciprocamente degli operatori auto-organizzati: 1. Legittimazione e 2. Problema del controllo reciproco / Regole di appropriazione e di fornitura: rubare acqua in Spagna, manutenzione continua sistema di irrigazione nelle Filippine, raccolta illegale del legno in Svizzera o in Giappone / Attività di sorveglianza con sorveglianti interni / CONTROLLO RECIPROCO = DILEMMA DI SECONDO ORDINE (con penali basse) /95- Alcuni appropriatori hanno ‘scoperto’ un buon metodo di progettazione istituzionale in un ambiente caratterizzato dall’uso di risorse collettive / Non c’è un funzionamento ottimale dell’istituzione -> alcune di queste istituzioni hanno avuto successo/ 94- Contestazione della presunta superiorità delle istituzioni di proprietà privata ai fini della ripartizione e alla destinazione d’uso del territorio: contro la proprietà privata per acqua di falda, petrolio o pesce vs pro proprietà privata per terre arabili o di pascolo (come soluzione al problema del degrado) / Riguardo alla proprietà privata talvolta 1. Le risorse comuni vengono distrutte perché nessuno può essere escluso dal suo utilizzo; 2. I costi di negoziazione delle regole di ripartizione risultano eccessivi anche nel caso in cui si pervenga all’esclusione / Casi di coesistenza fianco a fianco di proprietà privata e proprietà comune: 97- casi di Svizzera, Giappone, Spagna e paesi del Terzo Mondo (Filippine) / La proprietà comune di pascoli e foreste d’alta montagna non sono residui di antiche istituzioni primordiali [ma originano da una una terra ricca] /151- Sulla recinzione delle terre comuni in Inghilterra / Torbel (Svizzera) come caso di ‘comunità corporativa chiusa’ /100- Rifiuto dell’idea che la proprietà comune sia un anacronistico residuo del passato: i valligiani conoscono i vantaggi e gli svantaggi dei vari tipi di proprietà /102- Investire tempo per autogovernarsi -> bassi costi di controllo e di transazione / Votazione all’unanimità = regola inclusiva /118- Comunità di irrigazione in Spagna-> 154- Filippo II decise che la responsabilità della distribuzione dell’acqua rimanesse alla città, affinché gli agricoltori non perdessero in alcun modo il controllo del loro destino /122- Una grande struttura come una diga può essere sfruttata come fonte di reddito e di potere da un sovrano che intenda costituirsi una rendita /123 – Istituzioni centralizzate (Castiglia) vs Libertà di creare e di cambiare le proprie istituzioni (Spagna Orientale) /132- [Tutte le istituzioni auto-governate e durature sull’uso di risorse collettive devono confrontarsi con: 1- ecosistemi incerti e complessi; 2. Opere che aumentano la complessità dei sistemi (conoscenze tecniche oltre che agricole); 3. Popolazioni stabili (che hanno condiviso il passato e prevedono di condividere il futuro); 4. Importanza per gli individui di reputazione (= mantenimento promesse, onestà, affidabilità) e affidabilità (=tassi di sconto bassi); 5. Norme per vivere in stretta interdipendenza senza conflitti; 6. Gruppi non divisi da interessi, abilità, conoscenze, etnia, razza e altre variabili; 7. Risorse sostenibili; 8. Istituzioni solide (= di lunga durata) / 133- Ambienti incerti, interdipendenti e complessi in cui gli individui hanno avuto notevoli incentivi a comportarsi in modo opportunistico / Diritti di appropriazione e obblighi organizzativi assegnati a unità familiare e non a individui in comunità montane giapponesi / IMP-> SENZA REGOLE DIFFERENTI GLI APPROPRIATORI NON POTREBBERO TRARRE VANTAGGIO DALLE CARATTERISTICHE POSITIVE DI UNA RISORSA COLLETTIVA LOCALE / 155. Imposizioni in manodopera più sicure di imposizioni monetarie (che potrebbero forse essere sperperate da burocrati) /134- PRINCIPIO PROGETTUALE = elemento o condizione che spiega il successo di queste istituzioni-> Principi progettuali di istituzioni di successo:
- Chiara definizione dei confini (= sapere che cosa viene gestito e per conto di chi-> chiusura agli estranei = esclusione di terzi dai diritti di accesso e di appropriazione) vs uso distruttivo delle risorse (= tasso di sconto al 100%) -> istituzioni di proprietà comune vs istituzioni ad accesso aperto;
- CONGRUENZA (=adeguatezza delle regole) -> regole di proprietà comune vs regole di proprietà privata) tra regole di appropriazione, di fornitura (regole che richiedono lavoro, materiali, denaro) e le condizioni locali;
- 138- PARTECIPAZIONE DEGLI APPROPRIATORI ALLE SCELTE COLLETTIVE (metodi di decisione collettiva per cambiare le regole) /Seguire regole ex ante è più facile che seguirle ex post (= vero successo politico!) -> ipotesi di autorità esterne onniscienti e onnipotenti? /Modelli di giochi ripetuti (nei quali la reputazione è importante) -> attività di monitoraggio (e sanzionamento per assicurarsi che tutti seguano la norma di mantenere gli impegni) vs disponibilità di informazioni sui comportamenti dei partecipanti;
- MONITORAGGIO-> I sorveglianti delle condizioni d’uso della risorsa e dei comportamenti degli appropriatori sono gli appropriatori stessi;
- 143. SANZIONI PROGRESSIVE (punto cruciale del problema) ad opera dei partecipanti , non di autorità esterne (= superamento dei problemi di secondo ordine) /140- I contribuenti sono operatori strategici, nel senso che cooperano se anche gli altri cooperano. Il rispetto di ognuno dipende dal rispetto degli altri, a nessuno piace essere considerato ‘sciocco’./ 141- COMPORTAMENTO CONTINGENTE ≠ COERCIZIONE-> L’imposizione aumenta la fiducia degli individui che non sono sciocchi /141- Monitoraggio ed esecuzione forzata comportano costi personali alti e producono beni a disposizione di tutti-> Due possibilità: 1. ‘rotazione’ e possibilità di CONTROLLO dei frodatori a basso costo; 2. La sorveglianza come naturale sottoprodotto dell’attività di uso delle risorse -> il trasgressore perde posizione e prestigio e viceversa per lo scopritore del trasgressore -> Guardiani esonerati se negligenti. / 143- Contesti ripetitivi dove gli appropriatori dispongono solo di informazioni incomplete-> STRATEGIE CONTINGENTI (= impegni autonomi contingenti) DEGLI APPROPRIATORI ED EQUILIBRI DINAMICI-> Beneficio privato della sorveglianza in precedenza non riconosciuto-> quando non sono liberamente disponibili informazioni sui tassi di osservanza delle regole -> 144- Se non viene scoperto nessuno a trasgredire le regole l’appropriatore-sorvegliante diviene consapevole che gli altri le rispettano e nessuno viene preso per ‘sciocco’. / Il problema delle violazioni ripetute / 145- Pro punizioni graduate che evitino RISENTIMENTO e RILUTTANZA a osservare le regole -> l’osservanza delle regole dipende dal tasso di rispetto per gli altri (tasso al 100%?) /146- Sulla tolleranza dell’infrazione alle regole /147- Pro riduzione costi di sorveglianza;
- MECCANISMI DI RISOLUZIONE DEI CONFLITTI -> per discutere e decidere cosa sia un’infrazione;
- 149- UN MINIMO RICONOSCIMENTO DEI DIRITTI DI ORGANIZZAZIONE = Istituzioni non contestabili da parte di autorità esterne [= impedire che si possa ricorrere al governo esterno per rovesciare regole locali];
- PIU’ LIVELLI ORGANIZZATIVI (per organizzazioni complesse)-> organizzazioni articolate su più livelli concentrici per le attività precedenti di appropriazione, fornitura, sorveglianza, applicazione forzata, risoluzione dei conflitti e amministrazione.]
156- Sulle mosse di autoimpegno nei giochi non cooperativi
157- L’ANALISI DEI CAMBIAMENTI ISTITUZIONALI
157- Ho esaminato le istituzioni che governano l’uso di risorse collettive e in particolare i casi in cui gli appropriatori hanno predisposto sistemi amministrativi che sono sopravvissuti per lunghi periodi di tempo in ambienti caratterizzati da considerevole incertezza e cambiamento-> Tutti questi sistemi istituzionali di lunga durata hanno condiviso risorse collettive / La possibilità (ma non la probabilità) di robuste istituzioni autogovernate per la gestione di situazioni caratterizzate dalla presenza di risorse collettive complesse / Le origini di questi sistemi si perdono nel tempo ( uno studio sulle origini di queste istituzioni) / 158- Sui bacini di acque sotterranee della California meridionale (anni ’50-’60) -> nuova regolamentazione pubblico-privata per sfruttare i bacini /162- Principio ‘primo arrivato primo nel diritto’ / 163- Nessuno sapeva se fosse esistito un eccesso di acqua / Caso di libero accesso a una risorsa collettiva / La proprietà delle riserve (= lo stock) -> Regola dell’accaparramento in presenza di diritti di proprietà non definiti / Riduzione dell’incentivo a rinunciare all’estrazione presente in favore di quella futura / 166- Strategia di trasformazione della corsa all’estrazione / 168- Sul rendimento sostenibile di una risorsa / 181- Pro raggiungimento di un metodo per la riduzione della quantità di tempo necessario per raggiungere l’accordo e contro gli alti costi giudiziari / 185– Le parti hanno ‘conoscenza condivisa’ come necessario presupposto alla soluzione di giochi che prevedono la ripetizione di dilemmi / 186- Il sistema di base è considerato equo dalla gran parte dei partecipanti / SISTEMA DI SORVEGLIANZA ATTIVO, EQUO, AFFIDABILE / 187- CREAZIONE DI UNA NUOVA IMPRESA PUBBLICA-> I problemi incontrati dai produttori di acqua , così come da loro identificati e i passi che fecero per tentare di risolverli nel loro ambiente politico /207- Data la caratteristica volontaria dell’associazione non veniva compiuta alcuna azione da parte dell’associazione fino al raggiungimento dell’unanimità / 194- In luogo di un’autorità governativa centrale è emersa una rete policentrica di organizzazioni pubbliche che ha messo in atto un sistema di gestione molto complesso / E’ MOLTO DIFFICILE TROVARE DOCUMENTAZIONE SULLE ORIGINI DELLE ISTITUZIONI / 196- Invece di basarsi rigidamente sui rapporti gerarchici, come nel caso di un’unica ditta, IL SISTEMA DI GESTIONE E’ GOVERNATO TRAMITE LE TRATTATIVE E LE PROCEDURE DI NEGOZIAZIONE tra molti e diversi attori in molte e diverse aree di confronto. Le procedure rigide basate sulla regola della maggioranza vengono seguite di rado, in tutte le aree decisionali che governano questo sistema /197 – [Associazioni idriche e autorità pubbliche] -> Gli ingegneri idraulici che partecipano a queste riunioni tendono a porre domande precise e pretendono risposte ragionate. Essi hanno accesso a informazioni indipendenti sulle situazioni e non sono soddisfatti delle risposte schematiche che forniscono scarse informazioni / In tutti questi bacini sono attivi soggetti riconducibili alla sfera privata e pubblica / [mercato dei diritti all’acqua separati dalla terra -> privatizzazione] ma nessuno possiede i ‘bacini’ che sono gestiti da un insieme policentrico di imprese pubbliche (…) la cui amministrazione comprende la partecipazione delle imprese idriche private (…) Questo sistema non è posseduto, né ‘regolamentato’ a livello centrale-> A una buona definizione dei confini si è giunti attraverso le controversie giudiziarie /198- In questo capitolo ho descritto diversi tentativi di risolvere dilemmi collettivi di secondo ordine [= costituzione di nuove istituzioni]-> Dilemma di primo ordine è la corsa all’estrazione (…) che minaccia l’esistenza del bacino stesso / 199- [Perché investire nell’organizzazione di nuove istituzioni se gli estrattori non limitano il loro sfruttamento all’acqua?]-> La previsione secondo la quale gli appropriatori tenderanno a non impiegare le risorse per costituire nuove istituzioni, tuttavia, non è confermata da questi casi di studio / UN PROCESSO INCREMENTALE E SEQUENZIALE [PER GLI INVESTIMENTI IN NUOVE ISTITUZIONI] / 200- Numerosi piccoli passi per le nuove istituzioni con costi iniziali bassi-> benefici intermedi sono stati avvertiti prima che si rendessero necessari investimenti maggiori / un’associazione volontaria (pro informazioni) per costituire un luogo di discussione in merito alle problematiche comuni e alle potenziali strategie comuni / pro accordo suscettibile di imposizione [contro estrattori senza freni] /Prima di tali investimenti nel sistema informativo nessuno aveva un quadro chiaro della distribuzione della domanda e dei livelli dell’acqua in tutto il bacino /201- [INFORMAZIONE COME BENE PUBBLICO->per alcuni obiettivi comuni, attraverso un’azione volontaria e cooperativa] / Un sistema giudiziario in cui gli individui hanno la possibilità di avviare controversie allo scopo di creare diritti certi e trasferibili su una definita quantità d’acqua / Tradizioni di decentramento-> discussioni microcostituzionali / 202- [centralizzazione vs decisioni micro-costituzionali] /Riconcettualizzare il problema della costituzione delle istituzioni-> postulato-> TUTTE LE SITUAZIONI RICORRENTI SONO GOVERNATE DA UN’INSIEME DI REGOLE ISTITUZIONALI -> Le regole istituzionali sono delle dichiarazioni prescrittive che vietano, impongono o consentono alcune azioni o OUTCOMES. Uno dei tre strumenti deontologici (vietare, imporre, permettere) deve essere contenuto in una dichiarazione perché questa possa essere considerata una regola (-> qualsiasi azione o conseguenza o la sua negazione che non sia né imposta, né vietata, né permessa…) / Lo STATO DI NATURA DI HOBBES è una situazione in cui non è presente alcuna regola che imponga o vieti alcuna azione o conseguenza. Lo stato di natura di Hobbes è logicamente equivalente a una situazione in cui esistono regole che permettono a chiunque di compiere qualsiasi azione desiderata, a prescindere dagli effetti sugli altri / 203- Una situazione ricorrente che sia sufficientemente strutturata per essere analizzata [status quo] -> le regole dello status quo in una situazione hobbesiana possono essere considerate come un insieme di regole sottintese in base alle quali ogni cosa è permessa / [origini ≠ cambiamenti di istituzioni]-> ORIGINE = SITUAZIONE IN CUI GLI INDIVIDUI PASSANO DA ASSENZA A PRESENZA DI REGOLE = GRANDE TRASFORMAZIONE (non incrementale e costosa) vs CAMBIAMENTO ISTITUZIONALE come modifiche di regole esistenti (incrementale e non costoso) -> origine e cambiamento istituzionale da definire nel quadro di una stessa teoria che prevede il cambiamento di almeno una regola dello status quo /205- Soluzione di problemi del secondo (scelte collettive?) e terzo ordine (scelte costituzionali?) per risolvere problemi del primo ordine / Pro teoria unica del cambiamento istituzionale (vs teoria dell’origine + teoria delle riforme) / ‘SPAZIO POLITICO’ = ESITO DI UN PROCESSO DECISIONALE COLLETTIVO (per es. budget in ambito di spese collettive)
213- ANALISI DEGLI INSUCCESSI E DELLE FRAGILITA’ ISTITUZIONALI
213- [Casi in cui i partecipanti non sono riusciti a cambiare le loro istituzioni]-> problemi di sovrappopolamento e di dispersione della rendita/ 214 Minimizzazione degli sprechi e collaborazione agricoltori in Sri Lanka / 217- Contesto politico con costi alti per l’auto-organizzazione/ 220- Pro raggiungimento di un consenso sui problemi [e di informazione condivisa] / Conflitti tra i grandi e i piccoli estrattori , tra i sostenitori dello sviluppo e della crescita zero, tra industria e agricoltura, tra esperti locali ed esperti esterni, tra il personale assunto e i dirigenti eletti / Gli individui che non hanno visioni simili dei diversi problemi , che non creano meccanismi per disaggregare problemi complessi e che non riconoscono la legittimità dei diversi interessi probabilmente non risolveranno i loro problemi / 231- I rapporti politici tra autorità elette e abitanti restano clientelari = incarichi concessi ai capi-fazione in cambio di sostegno elettorale (vs istituzioni locali auto-governate) / 235- Affittuari e latifondisti che vivono altrove in Sri Lanka / 242- Rendimento scolastico ≠ rendimento sul lavoro / 244- potenziali leader sono in grado di pensare solo a se stessi, senza esercitare la leadership per risolvere i problemi collettivi più vasti, dato che gli agricoltori più potenti sono in grado di controllare la quantità d’acqua per i loro campi con strategie legali o illegali / Politica predatrice di un regime centrale riluttante ad applicare le regole in modo imparziale-> Gli appropriatori che vogliono evitare il rispetto delle regole hanno considerevoli opportunità e mezzi per ottenere l’aiuto delle autorità centrali a perseguire uno scopo illecito, compromettendo così ogni tentativo di costituire istituzioni locali-> un inesauribile disastro! Il problema è stabilire se sia possibile cambiare le istituzioni locali e in questo modo gli incentivi e i comportamenti degli agricoltori-> La situazione è grave ma non disperata /248- Il comportamento degli agricoltori è cambiato significativamente a partire dalla nascita delle nuove istituzioni per l’azione collettiva / [Conflitti tra cingalesi e tamil: tradizioni di sfiducia e animosità reciproche]/249- Isolamento dei soggetti che in passato avevano costituitol’élite sociale / 251- Incentivi a operare l’uno contro l’altro a Gal Oya [252- incentivi perversi] / Respingimento di un progetto a coercizione esterna (vs catalizzatori umani) /Organizzazioni periferiche semplici e orientate alla soluzione dei problemi/ [unanimità vs maggioranza per prendere decisioni a ogni livello (= sistemi clientelari)] / 252- Caso delle istituzioni fragili [per nuovi contesti-> Nuova Scozia e Terranova in Canada]-> sistema di regole fragile perché non riconosciuto da autorità franco-canadesi / 268- L’introduzione rapida di una tecnologia più efficiente da parte di un’autorità esterna può innescare proprio quella ‘tragedia delle risorse comuni’ che le autorità presumono che avverrà se esse non regolano il campo [zona di pesca gratuita ad accesso libero = competizione per prendere più pesce possibile = estinzione delle risorse = tragedia delle risorse collettive] / 256- Assegnazione di diritti di proprietà privata vs regolamentazione governativa /258- Sistemi efficaci di regole per adattarsi ai sistemi ambientali e tecnologici locali vs regolamenti uniformi lungo tutta la costa / 259- Distruzione di istituzioni fragili basata sul presupposto dell’assenza di istituzioni locali /260- ISTITUZIONI SOLIDE vs ISTITUZIONI FRAGILI vs ISTITUZIONI FALLIMENTARI]
269- IMPOSTAZIONE DELL’ANALISI DELLE RISORSE COLLETTIVE AUTO-ORGANIZZATE E AUTO-GOVERNATE

269- Soluzioni da parte di autorità pubbliche = credenza che gli individui siano intrappolati in una soluzione statiche e che non siano in grado di modificare le regole che influenzano i loro incentivi -> 3 Modelli: 1. Tragedia dei beni collettivi (Hardin); 2. Gioco PD; 3. Logica dell’azione collettiva (Olson) / Diritti commerciabili relativi al flusso delle unità di risorse vs sistemi di produzione di proprietà privata / 270-NESSUNO DEI CASI CHE HA AVUTO SUCCESSO HA COMPORTATO UNA REGOLAMENTAZIONE DIRETTA DA PARTE DELL’AUTORITA’ CENTRALE / Questo studio sfida l’assunto secondo il quale panacee istituzionali universali dovrebbero essere imposte da autorità esterne (per problemi complessi, incerti, difficili) / 270- Variabili da includere in qualsiasi tentativo [o modello teorico] di spiegare e prevedere in quali circostanze è più probabile che gli appropriatori si organizzino efficacemente [e in quali no] / Quando individui caratterizzati da alti tassi di sconto e da scarsa fiducia reciproca agiscono in modo indipendente, senza la capacità di comunicare e di predisporre accordi vincolanti è improbabile che essi scelgano strategie economicamente vantaggiose (…) = (Contesti di grandi dimensioni vs Contesti di piccole dimensioni in cui gli individui comunicano e interagiscono ripetutamente, sanno di chi fidarsi, quali effetti avranno i loro comportamenti sugli altri e sulla risorsa, e come organizzarsi per ottenere vantaggi ed evitare danni (= patrimonio di natura sociale) /271- Pratiche pubbliche che distruggono un capitale istituzionale / Applicazione metaforica dei modelli da attribuirsi ad analisi ed autorità pubbliche? -> [Variabili costanti: informazioni complete o assenza di comunicazione] /272- Modelli che dimostrano cosa gli individui faranno in una situazione che non possono cambiare / 272– Sarebbe possibile sviluppare modelli per descrivere in quale modo gli individui possono cambiare la struttura della situazione in cui si trovano, nel corso del tempo, ma le analisi politiche correnti si basano sui modelli statici trattati nel cap. 1 / 273- Come sostenuto nel cap. 2 la costituzione di nuove istituzioni, gli impegni credibili [=ubbidienza volontaria a regole] e sorveglianza reciproca non si spiegano facilmente mediante le vigenti teorie istituzionali -> PRO REGOLE CONFORMI A PRINCIPI PROGETTUALI /274- Cinque caratteristiche di regole efficaci / Una strategia contingente vantaggiosa [nel senso che può cambiare il suo tasso di rispetto delle regole), sicura (in quanto gli individui che la seguono non possono essere sfruttati a lungo da altri che non mantengono i loro impegni)-> STRATEGIA DI RISPETTO DELLE REGOLE ’VINCOLATA AL RISPETTO DEGLI ALTRI’ (SORVEGLIANZA) /275 Il modo in cui le regole vengono fatte rispettare è tollerante / 276- L’adozione di strategie contingenti accresce la probabilità di sorveglianza e viceversa / Pro sanzioni graduali inizialmente, per il loro valore informativo e poi per il loro valore dissuasivo / Individui che adottano comportamenti strategici per risolvere problemi sia dia affidamento sia di sorveglianza reciproca / 276- Natura incrementale, sequenziale e in grado di auto trasformarsi del processo di costituzione di nuove istituzioni in un contesto politico favorevole / 276- Variabili interne della teoria dell’azione collettiva: 1. Numero totale di coloro che prendono decisioni; 2. Numero minimo di partecipanti per ottenere un vantaggio collettivo; 3. Tasso di sconto adottato (alto o basso); 4. Analogie tra gli interessi (o diversità per es. di tecnologia); 5. Presenza di partecipanti dotati di una sostanziale leadership o di altre considerevoli risorse /277- LE TEORIE DELL’AZIONE COLLETTIVA IMPIEGATE SONO TROPPO INCOMPLETE (perché non prendono in considerazione variabili interne ed esterne necessarie per spiegare l’auto-organizzazione) E DIFFICILI DA INTERPRETARE ( nel senso che non offrono chiare rappresentazioni per politiche pubbliche: per es. la dimensione di un gruppo accresce la difficoltà dell’azione collettiva) PER ESSERE PIENAMENTE SODDISFACENTI COME BASE PER UNA EFFICACE ANALISI POLITICA DEI CAMBIAMENTI ISTITUZIONALI ]
278- [PRIMO PROBLEMA DELLE TEORIE CORRENTI DELL’AZIONE COLLETTIVA] Principio progettuale 8: l’uso di organizzazioni concentriche = le unità organizzative maggiori di questi sistemi sono costruite su unità più piccole organizzate in precedenza-> Il costo di organizzare persone vicine tra loro e il costo per l’organizzazione di un grande gruppo i cui membri non vengono mai in contatto tra loro / Una volta organizzate le unità minori il costo marginale di costruire su tale base organizzativa è significativamente minore -> 279- Primo passo = piccola associazione privata per diffondere informazioni esatte sulla loro risorsa]
279 [SECONDO PROBLEMA DELLE TEORIE CORRENTI DELL’AZIONE COLLETTIVA] Queste teorie non mettono in evidenza il processo di allargamento del capitale istituzionale [FEDERAZIONE]-> L’apprendimento è un processo incrementale e in auto-trasformazione /processo di costituzione di istituzioni
280- [TERZO PROBLEMA DELLE TEORIE CORRENTI DELL’AZIONE COLLETTIVA] Il modo in cui si danno per scontati informazioni e costi per le transazioni-> Non si può presumere che siano liberamente disponibili informazioni complete e che i costi delle transazioni possono essere ignorati (contesto in cui le informazioni sono scarse e manipolate)-> sorveglianza e incompletezza dell’informazione]
281- PRO SVILUPPO DI TEORIE SUL CAMBIAMENTO ISTITUZIONALE-> SITUAZIONI LEGATE ALL’USO DI RISORSE COLLETTIVE / Per ottenere chiari risultati da un modello alcune variabili vengono omesse o mantenute costanti , consapevolmente o inconsapevolmente / ANALISI POLITICA E ANALISTI POLITICI CHE USANO VARI MODELLI /282- [Incentivi per individui-> probabili strategie-> conseguenze (istituzionali?] /Pro costruzione di un quadro generale dell’analisi delle scelte istituzionali per sintetizzare apprendimenti ≠ Specifica offerta istituzionale / SITUAZIONE DI SCELTE COLLETTIVE (= INDIVIDUI CHE FANNO SCELTE SU REGOLE OPERATIVE FUTURE) = SCELTE COSTITUZIONALI (= chi è rappresentato e con quale peso) + scelte operative collettive ]
283-eLEMENTI DI BASE Una concezione uniforme dell’individuo (= CONCETTO GENERALE DELL’AZIONE RAZIONALE INTERNA): 1. BENEFICI PREVISTI; 2. COSTI PREVISTI [con strategie in cui i benefici superano i costi]; 3. NORME INTERIORIZZATE; 4. TASSI DI SCONTO
[vARIABILI SITUAZIONALI ESTERNE] Le strategie a disposizione di un individuo sono finalizzate a ‘sostenere’ piuttosto che a ‘scegliere’ [uno status quo], in quanto un singolo individuo non compie scelte istituzionali , tranne che negli ordinamenti totalmente monocratici. -> Se verrà attuato o meno un cambiamento delle regole, dipenderà dal livello di sostegno del cambiamento e dalla regola di aggregazione seguita nella situazione di scelte istituzionali / Il modo in cui un individuo valuta i benefici attesi, in una situazione di scelte istituzionali, dipende dalle informazioni di cui dispone riguardo ai benefici (o danni) che è probabile derivino dalla conservazione della regola dello status quo -> ll modo in cui un individuo valuta i costi … ( costi immediati + costi di sorveglianza e di applicazione forzata)]
284- [SCHEMA DI VARIABILI CHE INFLUENZANO SCELTE ISTITUZIONALI (ambiente interno ed esterno) /[comportamento lineare (=non opportunistico, onesto) vs comportamento strategico (opportunistico vs onesto)] / CONTESTI UMANI-POLITICI vs CONTESTI NATURALI /286- Variabili generali che influenzano i contesti politici + variabili situazionali (per es.: numero degli appropriatori, dimensione risorse ecc.) / Valutazione dei benefici (netti di regole alternative) -> Flussi medi di unità di risorse, variabilità del flusso, qualità delle regole, stato delle risorse nel tempo, riduzione o meno dei conflitti /287- Se il compratore è un monopolista ha motivi strategici per non divulgare informazioni / 289- La possibilità di ottenere o meno benefici da un cambiamento delle regole non è sempre presente e a uso di chiunque-> LE INFORMAZIONI SUI BENEFICI DEVONO ESSERE RICERCATE, ORGANIZZATE E ANALIZZATE]
289- Valutazione dei costi di regole alternative -> I costi di trasformazione sono minori in presenza di capi competenti -> Costi di trasformazione di un’associazione privata < Costi di trasformazione di un ente pubblico di tassazione -> 292- Governo e livello di conflittualità / [Regimi centralizzati (-> regimi onesti vs regimi corrotti) e regole locali]-> Coloro che sono protetti dalle regole dello status quo / 294- Eterogeneità degli interessi rappresentati /Processi di scelte istituzionali come processi storici nell’ambito dei quali le decisioni presenti vengono costruite su decisioni passate / 294- Le regole operative dello status quo TUTELANO sempre alcuni individui e ne trascurano altri /COSTI DI SORVEGLIANZA E DI APPLICAZIONE FORZATA /298. [Regolarità flusso-risorse-capacità di stoccaggio- tipo di registrazione- valore delle unità di risorse]
299- NORME INTERIORIZZATE (senso di colpa, ansietà, minore stima di se stessi = costi psichici interiori per il mancato rispetto delle norme) VS NORME CONDIVISE (-> disapprovazione sociale= costi sociali esterni per mancato rispetto delle norme) / Appropriatori che vivono vicino alla risorsa collettiva e interagiscono tra loro in molte e diverse situazioni -> creazione di una REPUTAZIONE di mantenimento delle promesse e di accettazione delle norme della comunità locale in fatto di comportamento / Le informazioni sulle altre opportunità influenzano i tassi di sconto-> Se i guadagni a breve termine sono favoriti il tasso di sconto è alto vs comunità in cui l’indifferenza verso il futuro è criticata (= tasso di sconto basso)
300- RAPPORTI DI MERCATO (= ambiente molto competitivo e più efficiente-> mercato aperto e rapporti statici –profitti-, senza cambiamenti tecnologici o istituzionali )vs RAPPORTI DI COMUNITA’ (ambiente meno efficiente con situazioni legate all’uso di risorse collettive) /314- NORME IDEATE VS NORME EVOLUTE-> Preconcetto quasi universale che spinge a sovrastimare i benefici e sottostimare i costi in contesti su larga scala del terzo mondo / 301- SCELTE ISTITUZIONALI 1. Come processi meccanici di calcolo e 2. Come processi di valutazione di costi e benefici (con i preconcetti implicati-> per es. gli individui attribuiscono maggior peso alle perdite potenziali rispetto ai guadagni potenziali) / 302- Risorse che si distruggono rapidamente vs risorse che si rivelano più elastiche dopo un deterioramento-> Chiari indicatori di degrado della risorsa = presagio di danno futuro / 303– E’ molto improbabile che gli appropriatori di risorse collettive sostengano costi di trasformazione immediati per cambiare le loro regole, se si prevede che i benefici netti scontati di un cambiamento netto delle regole non saranno grandi /Ci sono difficoltà a fare stime sulla frequenza, dato che gli eventi vicini appaiono dotati di maggior peso /303- Data la sostanziale incertezza associata a qualsiasi situazione di cambiamento di regole, è meno probabile che gli individui adottino regole non familiari, piuttosto che regole adottate da altri in circostanze simili e che hanno funzionato relativamente bene /305- Date le tentazioni di evadere, di sfruttare gratuitamente e in genere di agire opportunisticamente (…) [per i problemi di risorse collettive] il superamento di tali problemi non potrà mai essere dato per scontato / Il detto “se non è rotto, non occorre ripararlo” si applica altrettanto bene al capitale istituzionale che al capitale fisico /306- Basso tasso di sconto = valutazione molto positiva dell’attività di prosecuzione dell’utilizzo di una risorsa collettiva /310- [COMPLESSO INSIEME DI VARIABILI vs UNICO MODELLO]-> per quando gli individui cercano di forgiare regole per migliorare i risultati individuali e collettivi / famiglia di modelli vs modelli specifici-> Se le scienze sociali devono avere un ruolo effettivo nell’analisi di problemi politici / Ciascuna risorsa collettiva come nicchia in un terreno empirico / PRO COMPRENSIONE DI SISTEMI DINAMICI COMPLESSI / 311- Nelle concezioni contemporanee dell’ “ordine sociale”, il “governo” viene spesso visto come agente esterno il cui comportamento è esogeno rispetto alla situazione che viene modellata [vs individui incapaci di risolvere i problemi collettivi tra loro] / 313- Autori alla base della moderna teoria politica: Hobbes, Montesquieu, Hume, Smith, Madison, Hamilton, Tocqueville.