
14- Occorre stabilire questo assioma: l’avventura non esiste. E’ nella fantasia di chi la insegue e, non appena si riesce a toccarla con un dito, svanisce per fare capolino da tutt’altra parte (…) / La guerra poteva essere considerata un’avventura. Sappiamo tutti, senza far ricorso alle risorse delle vite immaginarie, che cosa ha significato quando ci siamo stati dentro fino al collo. / Per ora ci basti sapere che vivere l’avventura è pericoloso, anche a grandi linee, giacché quel che se ne ricava non è altro, di solito, che una somma più o meno consistente di delusioni e di rimpianti. Questo consiglio è rivolto alla seconda categoria di avventurieri (…) La prima potrebbe essere definita la categoria degli AVVENTURIERI ATTIVI, e la seconda quella degli AVVENTURIERI PASSIVI. / 15- Prima di addentrarci nello studio approfondito di queste due classi di individui, radicalmente diversi tra di loro, è doveroso avvertire il lettore, qualunque sia la sua età, del pericolo cui va incontro abbandonandosi ai libri in cui la fantasia fa da padrona.
16. Per gli avventurieri le parole rivestono una importanza occulta. Qualsiasi avventuriero ama penetrare il senso segreto delle parole. Non è possibile comprendere lo spirito dei gentiluomini di ventura senza fare uso dei gerghi. Da sempre, infatti, gli avventurieri hanno attinto alla forza dei linguaggi misteriosi quali il jobelin di François Villon.
32- L’avventuriero passivo dovrà contare sempre e soltanto sulla propria immaginazione. Sta a lui renderne inesauribili le risorse arricchendole quotidianamente grazie alle sue ricerche in tutti i campi dello scibile umano. (…) Per testare le sue impressioni avrà a disposizione parecchi punti di riferimento, appartenenti alla realtà, che gli serviranno da pietre di paragone. Tra queste ultime possiamo citare: IL MARE / IL SOLDATO/ IL MARINAIO / UNA TAVERNA / ALCUNI TIPI DI NAVI.
41- Un intrepido avventuriero passivo deve allontanarsi il meno possibile dal luogo in cui lavora, ovverosia dalla sua biblioteca. Ma è indispensabile che cerchi qualche spunto non foss’altro per dare colore e complessità a un’atmosfera sapientemente viziata. I viaggi che deve intraprendere sono i seguenti [Bretagna, costa mediterranea, Olanda, periferia di Parigi]
57- L’avventuriero passivo ha trovato la sua cavia. / Il prossimo passo consisterà nell’indurla a realizzare i progetti che ha messo a punto nel silenzio del suo studio (…) Un bel giorno, saturo di descrizioni originali ma false, l’avventuriero attivo si lancerà verso l’ignoto e sparirà dalla circolazione per un periodo più o meno lungo / Accade di frequente, poi, che il giovane avventuriero, così manipolato dal suo doppio cerebrale, non faccia più ritorno. / Ma questa è un’altra storia o, più precisamente, il coronamento della carriera dell’avventuriero passivo.
65- Può accadere, ma è un fatto piuttosto infrequente, che un avventuriero attivo, sfruttato da uno passivo, faccia ritorno dopo una lunga carriera avventurosa per spaccare la faccia al suo ispiratore. / E’ un caso spiacevole, ma, lo ripetiamo, rarissimo. L’avventuriero attivo è incapace di giudicare il proprio caso con tanta severità.