
PRIME IPOTESI
Titolo: Se Lenin ha portato Marx a Pietroburgo, noi dobbiamo portare Lenin in Inghilterra /172- Di nuovo, a differenza di Marx, non è aperto per noi, con nostro grande rimpianto, il British Museum / 260- La via del capitale: tenere la classe operaia dentro di sé e contro di sé
13- Ogni intellettuale che ha letto di più di dieci libri, oltre quelli che gli hanno fatto comprare a scuola, è disposto a considerare Lenin nel campo della scienza come un cane morto. Eppure chi guarda alla società e vuole capire le sue leggi, può farlo adesso senza Lenin, nella stessa misura in cui chi guarda alla natura e vuole capire i suoi processi può farlo oggi senza Einstein./14- La possibilità, la capacità di sintesi è rimasta tutta in mano operaia. Per una ragione facile da capire. Perché la sintesi può essere solo unilaterale, può essere solo consapevolmente scienza di classe , di una classe. Sulla base del capitale il tutto può essere compreso solo dalla parte. La conoscenza è legata alla lotta. Conosce veramente solo chi odia. Ecco perché la classe operaia può sapere e possedere tutto del capitale : perché è nemica anche di se stessa in quanto capitale. / [La classe tutta DENTRO e tutta CONTRO il sistema] / [Grande coscienza borghese contemporanea critica e distruttiva: Keynes, Mahler, Musil] / 15- Siamo contro l’organizzazione presente della lotta e della ricerca ma non per questo prendiamo a modello le soluzioni tecniche e politiche passate /17- Quando si ripercorre indietro la storia delle esperienze di lotta degli operai e si guardano in faccia gli uomini che alla loro testa le hanno espress, allora si vede. Sempre queste due cose, L’ANTICIPARE E IL SEGUIRE, PREVISIONE E CONTROLLO, LE IDEE CHIARE E LA VOLONTA’ DI AZIONE, SAGGEZZA E ABILITA’, LUNGIMIRANZA E CONCRETEZZA, SEMPRE SI SONO MOSTRATE DIVISE, SEPARATE ADDIRITTURA IN UOMINI DIVERSI. Per il punto di vista teorico della classe operaia , questa condizione è la morte. Per la sua azione politica è la miseria di oggi nella vita del movimento operaio ufficiale. E non bastano certo le parole di un libro per cambiarla. Un libro può contenere oggi qualcosa di vero ad una sola condizione: se viene scritto con la coscienza di compiere una cattiva azione /19- Nessun operaio che lotta contro il padrone vi chiede, e dopo? La lotta contro il padrone è tutto . / La classe operaia come unico elemento attivo/ 21- La storia della socialdemocrazia moderna , del moderno riformismo operaio, è ancora tutta da fare e molto ci sarà da lavorare su questa materia /22- Tra lavoro politico e scoperte teoriche non c’è equilibrio statico /23- Il punto in cui il grado di sviluppo politico della classe operaia ha sopravanzato, per un complesso di ragioni storiche, il livello di sviluppo capitalistico, risulta tuttora il luogo più favorevole per l’apertura ravvicinata di un processo rivoluzionario / 24- Dal punto di vista operaio le contraddizioni del capitale non vanno né rifiutate, né risolte, vanno solo utilizzate-> la riscoperta del mondo della tattica / 25- Lavorare tutti per anni su una sola parola d’ordine: dateci il partito in Italia e rovesceremo l’Europa. / Scoprire le necessità di sviluppo del capitale e ribaltarle in possibilità sovversive per la classe operaia / Bisogna preoccuparsi di mantenere rapporti reali e possibilità di direzione con il grosso del movimento / 26- Tattica e strategia: tenerle oggettivamente sempre divise nelle cose, non confonderle mai (…) mai identificarle perché una volta fatte identiche impediscono l’azione; e tenerle soggettivamente unite nella nostra testa, nella nostra persona e qui non separarle mai , perché qui una volta separate distruggono gli uomini, li dimezzano, ne fanno quest’ombra grigia a cui è ridotto oggi il dirigente di partito
31- Marx ieri e oggi
32- Il pensiero di Marx –come ogni pensiero autenticamente rivoluzionario- tende a distruggere qualcosa che già c’è per costruire al suo posto qualcosa che non c’è ancora. Ci sono due parti dunque, tra loro distinte e tra loro organicamente unite che compongono questo pensiero: l’una è la critica spietata di tutto ciò che esiste [=critica dell’ideologia borghese] e l’altra è l’analisi positiva del presente [=analisi scientifica del capitalismo]-> ideologia = riflesso mistificato della lotta di classe sul terreno del capitalismo /34- Quanto più avanza lo sviluppo capitalistico, tanto più la classe operaia deve rendersi autonoma dal capitalismo; quanto più si perfeziona il sistema , tanto più la classe operaia deve diventare la massima contraddizione dentro il sistema, fino al punto da rendere impossibile la sopravvivenza di esso e da rendere POSSIBILE e quindi NECESSARIA la rottura rivoluzionaria che lo liquida e lo supera /MARX NON E’ L’IDEOLOGIA DEL MOVIMENTO OPERAIO: E’ LA SUA TEORIA RIVOLUZIONARIA /35- Riformismo = la classe operaia come articolazione passiva dello sviluppo capitalistico /37- Oggi l’analisi del capitalismo deve precedere e fondare la critica del capitalismo.
39- La fabbrica e la società
39- [Processo lavorativo = l’operaio consuma i mezzi di produzione] vs [Processo di valorizzazione = l’operaio è consumato dai mezzi di produzione] /40- [Lavoro trascorso (= mezzi di lavoro = figure del capitale) vs processo lavorativo vivente / [Forma capitalistica del lavoro = mezzo di produzione / 42 – [Lo scambio media tra 1. Produzione e distribuzione e 2. Tra produzione e consumo ]/ 43-[Marx scherniva i socialisti letterati che giocavano in tre modi sulla identità hegeliana degli opposti (produzione e consumo: identità, mezzo-scopo, ciascuna realizzazione dell’altro)] / Bisogna fare la storia della produzione /Sull’economia del capitale costante (concentrazione e sua utilizzazione in massa -> I mezzi di produzione vengono ormai consumati nel processo produttivo, con criterio unitario, da parte dell’operaio complessivo, e non più in forma frazionata da parte di una massa di operai senza reciproca connessione / 46- Si estende il dominio del capitale sulle condizioni di lavoro / I mezzi di produzione come FUNZIONE SOGGETTIVA del capitale /47.- Terreno politico = terreno sul quale solo può svolgersi lo scontro generale di classe [contratto collettivo] /48- Generalizzazione della trasformazione di processi lavorativi dispersi , compiuti su scala minima, in processi lavorativi combinati su larga scala sociale [Concentrazione del capitale e dominio esclusivo del regime di fabbrica] /49- Dall’allargamento alla trasformazione del processo produttivo /Rapporto tra sfera della produzione e altre sfere sociali (-> produzione capitalistica e società borghese)/ 50- A un certo punto del suo sviluppo, se il capitale vuole diminuire il valore della forza-lavoro, è inevitabilmente costretto ad aumentare la FORZA PRODUTTIVA DEL LAVORO /53- Quando lo scienziato viene ridotto a salariato, allora il lavoro salariato esce fuori dai confini della conoscenza scientifica , o meglio diventa campo esclusivo di applicazione di quella falsa scienza borghese, che è la tecnologia-> ‘Chi vuol rappresentare un qualsiasi fenomeno vivo nel suo sviluppo deve inevitabilmente e necessariamente affrontare il dilemma: o precorrere i tempi o rimanere indietro’ (Lenin, Lo sviluppo del capitalismo in Russia) /54-Il rapporto sociale di produzione capitalistico vede la società come MEZZO e la produzione come FINE: il capitalismo è la produzione per la produzione / 56- >Programmazione di lungo periodo del rapporto capitale lavoro : cooperazione, manifattura, grande industria / 57- Sullo sviluppo oggettivamente rivoluzionario dello sviluppo capitalistico
60- Il piano del capitale
62- La socializzazione crescente del rapporto di produzione capitalistico non porta con sé la società socialista, porta solo con sé un crescente potere operaio dentro il sistema -> Il capitalista collettivo come determinato grado di sviluppo della produzione capitalistica /64- Il profitto –dice Marx- non è che il plusvalore calcolato sul capitale sociale. Plusvalore e profitto sono in realtà la stessa cosa , quantitativamente identici dal punto di vista della massa. Il profitto è la forma mistificata in cui appare il plusvalore, come il salario è la forma mistificata in cui appare il valore della forza-lavoro / 65- Ad un determinato grado di sfruttamento corrisponde un determinato livello di sviluppo capitalistico. Non viceversa / Il profitto medio del capitale sociale è una categoria storicamente determinata-> consegue ad un processo di socializzazione della produzione capitalistica /66- La possibilità di spezzare il processo di produzione e riproduzione dei rapporti sociali capitalistici non è detto che sia legata solo a momenti di crisi catastrofica del sistema> può essere legata anche a una fase di crescente sviluppo /L’AUTOCOSCIENZA DEL CAPITALE E’ UNA CONQUISTA TARDA DELLA SUA MATURITA’ /67- Il SALTO dello sviluppo come occasione di una rivoluzione socialista (se il movimento operaio si trova politicamente più organizzato della sua borghesia) / LA NASCITA DI UNA SOCIETA’ CAPITALISTICA COME PUNTO DI ARRIVO DI UN LUNGO PROCESSO STORICO /68- La figura del capitalista collettivo /70- La forma del capitale sociale /71– IL CAPITALISTA COME FUNZIONARIO (≠ RAPPRESENTANTE) DEL CAPITALE / La lenta e giusta morte della democrazia rappresentativa-> L’obiettivo ultimo del capitalismo rimane sempre L’AUTOGOVERNO DEL CAPITALE , la democrazia diretta non più dei piccoli proprietari, ma dei grandi capitalisti, con il popolo sovrano ridotto a forza-lavoro e il capitale-feticcio eretto a Stato politico dentro la sua società/ LA RAZIONALIZZAZIONE DELLA SOCIETA’/72- Regolazione e organizzazione della lotta di classe dentro il piano del capitale / Ristrutturazione della forma generale del potere / 73- Lo sviluppo del capitalismo è lo sviluppo delle sue contraddizioni / Sul ritrovamento delle possibilità concrete della rivoluzione operaia /76- Il capitale individuale può dare al suo prodotto una qualsiasi forma naturale. L’unica condizione è che questa forma naturale abbia un valor d’uso / 77- Il pensiero borghese è ormai tutto integrato dentro il capitale/76- L’OPERAISMO PUO’ ESSERE UN PERICOLO REALE, QUANDO GLI OPERAI SALARIATI SONO UNA SECCA MINORANZA IN MEZZO ALLE CLASSI LAVORATRICI. Ma dentro un processo che tende a ridurre ogni lavoratore a un operaio? E’ vero, per non smentire la vecchia strategia, si inventano allora nuovi ALLEATI della classe operaia : al posto, lasciato vuoto delle sterminate masse di contadini poveri subentrano le élites raffinate dei nuovi ceti medi. Così gli operai si liberano insieme di ogni tentazione SETTARIA e di ogni prospettiva SOCIALISTA. Lo sanno bene i capitalisti: la generalizzazione reale della condizione operaia può riproporre l’apparenza di una sua formale estinzione (…) QUANDO LA CLASSE OPERAIA RIFIUTA POLITICAMENTE DI FARSI POPOLO NON SI CHIUDE, SI APRE LA VIA PIU’ DIRETTA PER LA RIVOLUZIONE SOCIALISTA / 80- Gli operai sempre sfruttati ma mai sottomessi / Solo l’operaio è veramente rivoluzionario -> Il singolo operaio deve diventare indifferente al proprio lavoro, perché la classe operaia possa arrivare ad odiarlo / 81- ‘In termini puramente economici, CIOE’ DAL PUNTO DI VISTA BORGHESE’ dice continuamente Marx, per dire che sul terreno della competizione economica con i capitalisti, gli operai vengono regolarmente battuti; su questo terreno non hanno altra possibilità che quella di migliorare le condizioni del proprio sfruttamento-> Il VERO DISCORSO OPERAIO E’ UN DISCORSO POLITICO, DI ORGANIZZAZIONE POLITICA E DI POTERE POLITICO /82- Irriducibile parzialità dell’interesse operaio-< rifiuto dell’operaio all’integrazione politica dentro lo sviluppo economico del capitale /83- Sul modello della società organizzata dal capitale, il partito operaio stesso non può essere che ORGANIZZAZIONE DELL’ANARCHIA, non più dentro, ma fuori del capitale, fuori cioè dal suo sviluppo [≠ da creare il caos nel processo produttivo =neoanarcosindacalismo] /84 – Uso insubordinato dell’integrazione = uso rivoluzionario dello sviluppo capitalistico .> Lo SPONTANEISMO appartiene solo e sempre alle ‘grandi masse’in senso generico, mai agli operai di fabbrica / LA RICHIESTA DEL POTERE DEVE PRECEDERE TUTTO /Niente verrà fatto senza odio di classe.
UN ESPERIMENTO POLITICO DI TIPO NUOVO
89- Lenin in Inghilterra
92- I due riformismi, del capitale e del movimento operaio, dovrebbero incontrarsi, ma per iniziativa direttamente operaia-> Tattica e strategia del movimento operaio si contraddicono -> momento politico della tattica e momento strategico della teoria [organizzazione rivoluzionaria e scienza operaia] / Sul piano teorico il pensiero operaio non deve porsi limiti, non deve avere barriere / Per il pensiero operaio è tornato il momento della scoperta , il tempo della ripetizione, sistemazione, volgarità è chiuso / 93- Processo ancora in corso di divisione fra classe e organizzazioni storiche di classe , fra classe operaia e ‘movimento operaio’, conseguenza del fallimento storico del riformismo socialista e premessa di uno sviluppo politico della rivoluzione operaia/ Esiste ancora un legame tra classe operaia e sindacato, non esiste più un legame tra classe operaia e partito /Bisogna attirare l’attenzione sul meccanismo di sviluppo non del capitalismo ma della rivoluzione / 94- Lotte meravigliose di classi che nessuno conosce-> più rivoluzionarie delle rivoluzioni di tutti i popoli coloniali messi insieme-> NUOVA FORMA DI GIORNALE OPERAIO -> Il giornale come punto di controllo e di autocontrollo della validità strategica delle singole esperienze di lotta [Allontanamento dalla concezione leninista del giornale operaio]-> partire alla scoperta di un’organizzazione politica, non di avanzate avanguardie, ma di quella compatta classe sociale che è diventata, nel periodo della sua maturità storica, la classe operaia -> Una forza rivoluzionaria che controlla, minacciosa e terribile, l’ordine presente -> IL PUNTO PIU’ DIFFICILE E’ IL PASSAGGIO ALL’ORGANIZZAZIONE, la lotta è semplice, gli operai hanno bisogno solo di loro stessi e del padrone/95- Oggi non troverete gli operai disposti a cantare nelle chiese di partito le litanie della rivoluzione / Lenin portò Marx a Pietroburgo, noi dobbiamo portare Lenin in Inghilterra.
96- Vecchia tattica per una nuova strategia
98- Incremento forzoso del salario nominale-> attacco al salario reale -> inflazione / 100- Il disprezzo operaio per il sindacalista ha quasi raggiunto l’odio di classe per i capi, per i guardiani, per i tecnici, per gli ingegneri/ IL CAPITALE E’ PER TRADIZIONE LENTO NEI SUOI RIFLESSI POLITICI. Tanto più lo è in Italia dove, dove, mentre gli operai lo attaccano, deve continuare a conversare al suo interno con tutti i suoi amici contadini, commercianti, preti, riformatori, studenti, intellettuali, speculatori sulle aree e impiegati statali . Così mentre il governo annuncia pallide misure congiunturali e definisce allarmante la situazione economica, facendolo credere solo ai partiti di sinistra, i capitalisti attaccano direttamente, e per conto loro, il punto decisivo, il livello operaio (..) per ottenere una tregua salariale di fatto. L’attacco va respinto su questo terreno. / NON SPETTA AGLI OPERAI RISOLVERE LA CONGIUNTURA DEL CAPITALISMO, lo facciano i padroni da soli. E’ il loro sistema: se la sbrighino. E’ qui che una strategia di totale rifiuto della società capitalistica le forme tattiche , positive, più efficaci di aggressione al potere concreto dei capitalisti / Lotte operaie vs richiesta di tregua / -> Il blocco momentaneo della produzione è quanto oggi non viene sopportato. Bisogna dunque bloccare la produzione / 101- Forzare i livelli della lotta (…) rovesciare il culto della passività in lotta aperta -> la forma di lotta tradizionale, lo sciopero di fabbrica, lo sciopero di massa/ La leggenda borghese della disponibilità operaia allo sviluppo capitalistico / Ci si trova a dover scegliere tra due possibili sconfitte di classe (…) per principio e nei fatti è più favorevole alla classe operaia UNA SCONFITTA CON LA LOTTA / Nel momento decisivo le forme più elementari della lotta e dell’organizzazione: sciopero di massa, violenza di piazza, assemblea operaia permanente /102- Il meccanismo sociale del capitale.
103- 1905 in Italia
104- Sembra che tutte le contraddizioni e le tipiche irrazionalità del modello di sviluppo di una società capitalistica sono state risolte a livello economico, per essere scaricate e concentrate a livello politico / 104- La dittatura del capitale conosce raramente una sua stabilità politica. E POLITICAMENTE I CAPITALISTI SONO DEI DILETTANTI: è sempre facile batterli su questo terreno con quattro mosse ben congegnate (…) la loro sapienza pratica è tutta in economia. Ma la logica del profitto non coincide meccanicamente con la logica del potere. I capitalisti commettono errori perché confondono gli operai con le loro organizzazioni/ Stato reale dei rapporti di forza tra due diverse classi / Senza rinuncia operaia alla lotta per il salario non ci sarà stabilizzazione / 107- Il gusto bolscevico per la maggioranza va riconquistato in pieno / 108- Crisi di governo [formale] vs crisi di potere [reale= sostanziale mutamento dei rapporti di forza tra le classi ]
110- Classe e partito
110- Momenti in cui il rapporto tra classe e organizzazione ha assunto l’aspetto violento di un problema che deve essere risolto prima di tutti gli altri / 111- Lotta di classe in senso leninista = come organizzazione e direzione di questa / Un sindacato di classe e un partito di popolo / La distinzione tra lotta economica e lotta politica deve saltare (-> opportunismo) vs unità dello scontro. Sulla base del capitalismo moderno e dal punto di vista operaio, lotta politica è quella che tende coscientemente a mettere in crisi il meccanismo economico dello sviluppo capitalistico / 112- [Bisogna considerare] l’elemento di coscienza soggettiva, interno ed essenziale al concetto di lotta politica, e costitutivo di ogni atto di intervento della volontà rivoluzionaria / Tentativi ancora oggi di adeguare lo strumento organizzativo del partito alle necessità di sviluppo della società capitalistica, invece che ai bisogni di rivolta degli operai rivoluzionari / Un rapporto corretto tra classe e partito 113- presuppone in primo luogo da parte del partito la conoscenza scientifica dei movimenti materiali, oggettivi, spontanei della classe operaia / 113- Il partito come cervello collettivo [= unità sintetica della scienza operaia] che tiene dentro di sé la realtà di fatto della classe, dei suoi movimenti, del suo sviluppo, dei suoi obiettivi / Un uomo di cultura, un intellettuale non ha posto nel partito operaio / 115- Una riduzione del sindacato di classe a un partito di classe / 116- Bisogna far ballare a lungo il capitale prima di abbatterlo con un colpo decisivo / Già Marx nella sua maturità aveva capito che ‘tutte le armi per combattere, bisogna prenderle dall’attuale società’/ Problema dell’egemonia operaia sulle masse lavoratrici / Come far funzionare il popolo dentro la classe operaia è problema tuttora reale della rivoluzione in Italia / Una potenza popolare, terribile, manovrata, controllata e diretta dalla classe operaia (≠ partito come mediatore tra classi opposte) /116- Maturità senza stabilizzazione [= far scomparire ogni possibilità concreta di lotta aggressiva], sviluppo economico senza stabilità politica: su questo bisogna far marciare il capitale / 118- Bisogna impedire una esplicita socialdemocratizzazione del Pci / 119- [liquidatorismo ≠ opportunismo (Lenin].
PRIME TESI
123- Marx, forza-lavoro, classe operaia
123- Lavoro semplice = lavoro sociale = lavoro astrattamente generale (unskilled labour) / 124- Il lavoro astratto come fonte del valore di scambio = uguaglianza delle merci come equivalente generale / 125- SOLO COME CRISTALLI DI FORZA-LAVORO UMANA LE COSE SONO VALORI, VALORI DI SCAMBIO (Marx, Il capitale) /124- Il lavoro produttore di valore è la prima scoperta di fondo del punto di vista operaio applicato alla società capitalistica/ 126- E’ immediatamente dopo il ’48 che va collocata la scoperta marxiana del concetto della forza-lavoro / 127- PRODUZIONE- SCAMBIO (DISTRIBUZIONE) – CONSUMO / 130- La merce forza-lavoro come classe operaia è la scoperta di Marx (l’ideologia sociali pre e post-marxiana non ha mai compiuto questo cammino)/ 132- Lenin = Marx = unilateralità cosciente, non ideologica, del punto di vista operaio sulla società capitalista
133- Hegel e Ricardo
134 [Sul rapporto servo-padrone in Hegel] ‘il lavoro come APPETITO TENUTO A FRENO [NON SEMPLICE APPETITO] E’ UN DILEGUARE TRATTENUTO; OVVERO IL LAVORO FORMA’ (Hegel) /135- Ricchezza (= ‘cose necessarie e piacevoli’) e povertà in Adam Smith-> valore ≠ ricchezza in Ricardo -> Invenzioni di macchine, progressi nell’abilità dei singoli, migliore divisione del lavoro, scoperta di mercati nuovi possono portare a raddoppiare o a triplicare la ricchezza esistente, senza per questo aumentare il valore. Il valore di ogni cosa, infatti, aumenta o diminuisce in base alla maggior facilità o difficoltà di produzione; o, in altri termini, in base alla quantità di lavoro impiegata per produrla /136- MISURA DEL VALORE ≠ MISURA DELLA RICCHEZZA (Ricardo) -> Se si produce di più con la stessa quantità di lavoro, aumenta la ricchezza senza che aumenti il valore / 137- VALOR D’USO = RICCHEZZA (Ricardo)/ 138- Scopo della produzione borghese non è la ricchezza ma il valore (la ricchezza da fine a mezzo per la produzione) /139- Lowith su Marx, Hegel e il lavoro / 140- Spirito comprensivo vs forza del lavoro astratto / 142- Processo lavorativo (= fattore personale vs fattori oggettivi) vs Processo di valorizzazione (= capitale costante vs capitale variabile) / 143- Ricardo senza Hegel non avrebbe permesso a Marx di passare dal valore al capitale attraverso la produzione e la riproduzione della forza-lavoro
144- Lo scambio denaro-lavoro
144- Mercato delle merci e mercato del lavoro come due mercati completamente differenti / 146- L’esistenza del capitale industriale, del carattere capitalistico della produzione, implica quella dell’antagonismo di classe tra capitalisti e operai salariati / Forza produttiva del lavoro sociale = forza produttiva sociale del lavoro (= cooperazione pianificata) /147- La forza produttiva sviluppata dall’operaio come operaio sociale [≠ operaio singolo] è forza produttiva del capitale [= è forza produttiva non pagata] / DALL’OPERAIO ALL’OPERAIO SOCIALE E’ FORSE IL PIU’ GRANDE DEI PROGRESSI STORICI PORTATI DAL CAPITALE/ 149- Per Marx è indubbio che il rapporto di classe [= antagonismo di tipo nuovo rispetto a quello vecchio, sempre esistito, da quando la società umana non è stata più una comunità primitiva] esiste già in sé nell’atto di circolazione [= mercato del lavoro = vendita forzosa] / Le vecchie classi trasformati in nuovi ma sempre uguali agglomerati contrapposti / In quanto venditori di forza-lavoro gli operai salariati si costituiscono per la prima volta in classi? Sì /Storia interna del capitale e storia interna della classe operaia che ricostruisce i momenti della sua formazione, i cambiamenti della sua composizione, la crescita della sua organizzazione, delle forme di lotta che la classe operaia sceglie / UNA MASSA SOCIALE COSTRETTA ALLA VENDITA DELLA FORZA-LAVOR E’ LA FORMA PIU’ GENERALE DELLA CLASSE OPERAIA / 150- Non nella forza lavorativa genericamente umana sta dunque il segreto della produzione capitalista, ma nella forza specifica dell’operaio salariato [vs Proudhon?] e cioè nella sua riduzione a merce tutta particolare / La forza lavoro non ha capacità di autonoma socializzazione [sic!] indipendentemente dai bisogni del capitale /151- [MASSA SOCIALE DI PRODUTTORI COME PARTE INTERNA DEL CAPITALE] / Il processo di socializzazione della forza-lavoro all’interno della produzione capitalistica non apre, né chiude il processo di formazione storica della classe operaia [?] / Società capitalistica come sfruttamento non più dell’operaio ma della classe operaia -> POI SOCIALIZZAZIONE DEL CAPITALE / Il processo di formazione storica di una classe di capitalisti segue, copia, ripete l’analogo processo di formazione storica della classe operaia / [IMP->] Già dalle prime forme di questa lotta gli operai come classe si trovano dentro il capitale e devono combatterlo dal suo interno, mentre la classe dei capitalisti è solo contrapposta agli operai e può colpirli in blocco dall’esterno. Questo, che è stato il punto di maggior debolezza della classe operaia, deve diventare il massimo segno della sua forza.
152- Critica dell’ideologia
152- Il limite della produzione capitalistica è il capitale stesso (Marx) / [Critica del socialismo e del comunismo come ideologie] / 154- Il comunismo come mezzo e strumento per arrivare al socialismo, il comunismo come fase di transizione dentro il capitalismo / 155- Eterne idee livellatrici legate agli strati eternamente in miseria della popolazione laboriosa / Così il punto di vista scientifico della classe operaia, le analisi di Marx sulla società capitalista, sono state sostituite da un ‘impressionante ritorno all’ideologia’ / 156- Il rifiuto del concetto di ‘valore del lavoro’ è il punto di partenza per la critica marxiana del socialismo / 158- Il socialismo borghese, il capitalismo senza capitalisti.
159- Maledetto sia giugno!
159. Il ’48 = sollevamento generale contro l’aristocrazia finanziaria.
162- La particolarità della merce forza-lavoro
162- Il processo attraverso il quale la forza-lavoro sempre più si incastra nella classe operaia man mano che va avanti lo sviluppo del capitale/ 165- [La classe dei capitalisti si forma sul modello della nuova classe già costituita, la classe operaia]-> STORIA OPERAIA DEL CAPITALE /166- Non nel valore, ma nel valor d’uso sta tutta la particolarità della merce forza-lavoro.
168- Il lavoro produttivo
169- La pura e semplice esistenza di una classe di capitalisti è basata sulla produttività del lavoro -> su questa specie di lavoro salariato produttivo si fonda l’esistenza del capitale / L’elemento caratteristico del lavoratore improduttivo è di non produrre merci per il suo compratore, ma di riceverne da lui / 170- Essere operaio produttivo è una disgrazia. Significa produrre capitale quindi continuamente riprodurre il dominio del capitale sull’operaio / Punti di vista naturali delle due classi. / Non bisogna pensare che la scienza borghese sia sempre ideologia, che il punto di vista capitalista sia sempre prigioniero delle apparenze e mistificatore per natura / 171- Di fronte a noi oggi, non più le grandi sintesi astratte del pensiero borghese [Hegel, Ricardo] ma il culto della più volgare empiria come prassi del capitale/ Il capitale oggi non gestisce più la propria ideologia ma la fa gestire al movimento operaio -> Ecco perché diciamo oggi che la critica dell’ideologia è un compito interno al punto di vista operaio /[Oggi] il compito critico di un’autocritica operaia deve rimettere in gioco, a partire dallo stato presente dell’organizzazione, l’intero corso storico passato delle lotte di classe degli operai / 172- PRO CRITICA LENINISTA DI MARX -> Vuol dire questo che tutta la scienza è rimasta al capitale? No-> In queste condizioni è meglio riconoscere oggi la possibilità della scienza anche dal punto di vista capitalistico / Come una scienza è tutta incorporata nel capitale, così l’altra, quella opposta, deve tutta incorporarsi nella classe operaia e nelle sue lotte di classe. Di nuovo, a differenza di Marx, non è aperto per noi, con nostro grande rimpianto, il British Museum / 174- Per i fisiocrati il lavoro produttivo è ancora lavoro concreto determinato [agricolo] e il plusvalore si presenta come dono di natura , forza produttiva della natura / 175- Il lavoro concreto produttore di plusvalore non è un’invenzione fisiocratica o un’apparenza borghese [-> non ci sono due vie per arrivare a produrre capitale, ma una sola via (gradualista) da agricoltura a industria?] / All’origine l’aumento di produttività non presuppone l’ACCUMULAZIONE, ma solo la CONCENTRAZIONE, DUE PROCESSI DIVERSI CHE SOLO IN SEGUITO SI INTEGRANO -> Dalla produzione agricola di plusvalore assoluto alla produzione industriale di plusvalore relativo , dal lavoro concreto al lavoro astrattamente generale / 176 – [Strategia leninista] di imporre una situazione di classe NON NORMALE, NON NATURALE rispetto ai modelli teorici dell’analisi / 177- [URSS = riproduzione in forme nuove dell’antico modo di produzione capitalistico] -> I bolscevichi sono i nostri fisiocrati, il loro tableau economique è la ‘costruzione del socialismo in un paese solo’. I bolscevichi avevano un chiaro concetto di classe operaia e dei suoi bisogni di organizzazione /178- Prima classe operaia contro capitale in sé (operaio singolo) [lavoro produttivo-> Solo poi di fronte a capitale dispiegato]-> Prima lavoro contro lavoro, poi capitale contro capitale /179- Da proletari venditori di forza-lavoro alla classe operaia [messa in produzione e socialmente organizzata] / Il punto di vista operaio sul lavoro produttivo è un punto essenziale nella conquista di questo ‘rovesciamento strategico’ / La classe operaia DENTRO e CONTRO il capitale / COME IL CAPITALE PRODUCE E COME VIENE PRODOTTO: DUE EPOCHE NELLA STORIA DELLA CLASSE OPERAIA / Il lungo processo che dissolve le diverse forme in cui il lavoratore è proprietario, in cui il proprietario lavora (Marx) / 181- ‘La separazione [=normale rapporto sociale di classe] si presenta come il rapporto normale in questa società’ (Marx) / 181- La vera accumulazione = l’unione di masse di braccia e di strumenti sotto il potere del capitale (Marx, Grundrisse)/ Accumulazione vera e propria [≠ accumulazione preliminare di denaro] che trasforma le forze produttive sociali del lavoro in forze dirette dal capitale , fino a presentarsi come il capitale produttivo. Questa accumulazione di capitale è anche produzione di capitalisti / 182- [Alienazione del lavoro->] Scambio di lavoro contro lavoro, dentro il capitale, per opera del capitale -> lavoro vivo e lavoro oggettivato, forza-lavoro e condizioni di lavoro , presupposti oggettivi e soggettivi della produzione vengono economicamente sussunti sotto il capitale e politicamente ad esso subordinati / Nel concetto di capitale è contenuto non solo il capitalista, ma la classe dei capitalisti. LA STORIA DI QUESTA CLASSE HA VITA BREVE / 183-COOPERAZIONE, MANIFATTURA, FABBRICA COME FORME DEL LAVORO SOCIALE/ 185- Ricercatori sociali = funzionari intellettuali del capitale / NON IMPANTANIAMOCI NEMMENO CON UN PIEDE NEL TERRENO INFIDO DELLA COSCIENZA DI CLASSE / 186 – [L’antagonismo non è nella figura dell’operaio isolato ma nella massiccia presenza della classe all’interno del capitale ] / Marx non parte dalla critica dell’economia politica ma parte da un tentativo di teoria della rivoluzione / 187- Difetto di attività politica diretta da parte di Marx [poco chiara la distinzione tra tattica e politica] /
188- Che cosa il proletariato è
188- Gli errori perdonabili di Marx -> Il comunismo: lavoro [come proletariato, classe antagonista] -> forza-lavoro [come categoria economica, come astrazione del capitale = funzione del capitale]-> classe operaia [nascita politica-crescita economica – organizzazione rivoluzionaria e teoria della rivoluzione] / 189- Il fatto della povertà, della miseria come essenza contraddittoria della proprietà privata / [ricchezza e proletariato come lato positivo e negativo della proprietà privata] / “La costruzione del futuro e il ritrovamento di una soluzione valida per tutti i tempi non è affar nostro, tanto più appare chiaro che ciò che dobbiamo compiere al presente è la critica spregiudicata di tutto ciò che esiste” (Marx a Rouge) / 190- Comunismo = astrazione dogmatica / Una classe con catene radicali e che non rivendica per sé alcun diritto particolare / 191- Il lavoro ha perduto ogni parvenza di manifestazione personale -> Loro nemico dunque non è soltanto il capitalista, ma il lavoro stesso /Lotta contro Proudhon e definizione del concetto di classe / 192- Lo sviluppo dell’industria moderna porta con sé la necessità delle coalizioni operaie / 199- Indirizzi (di Marx) alla guerra civile in Francia-> da proletariato a classe operaia / La classe operaia non ha ideali da realizzare, ma da liberare gli elementi della nuova società dei quali è gravida la vecchia e cadente società borghese.
200- Le forme della lotta
200- Una volta eliminato il problema di che cosa gli operai si propongono come meta, capire che cosa la classe operaia è non si può se non si vede come essa lotta / Apres moi le diluge! E’ il motto di ogni capitalista e di ogni nazione capitalista /202- Rapporto di classe è lotta tra classi antagoniste /203- Lo sviluppo del processo di produzione capitalista fa tutt’uno con la storia dei movimenti di classe degli operai. Per l’operaio passare attraverso il processo produttivo significa passare attraverso il terreno specifico della lotta di classe contro il capitalista [ vs illusione tecnologica = tentativo di ridurre il processo produttivo a processo lavorativo] / Dal punto di vista operaio il momento produttivo si scopre come un momento della lotta operaia. Si scopre come il terreno tattico più favorevole allo svolgimento della lotta operaia /204- La storia eroica delle rivolte proletarie è la storia delle sanguinose sconfitte operaie /Il proletario che lavora è povero e libero nello stesso tempo [poor worker e vogelfrei] / Il regno della distribuzione come vero primo paese del socialismo / Dopo la produzione una somma immane di comando dittatoriale si è accumulata nelle mani del padrone-> non si tratta più di capitale in sé, ma di capitale tutto quanto dispiegato /205-La classe operaia abbandonata [dopo le sconfitte] da tutti i partiti storici che sono nati in suo nome – e avrete la situazione di oggi. Dal punto di vista di questi partiti se ne ricava la conclusione che non esiste più nemmeno classe operaia; dal punto di vista della classe operaia se ne ricava la conclusione che non esistono più i suoi partiti / Trovare il punto, il momento in cui il rapporto di forza è sempre favorevole agli operai /205- La produzione del capitale ha inizio con la classe operaia da un lato e il capitalista dall’altro. Se le forze-lavoro singole non vengono prima associate insieme a forza sotto un unico potere non possono far valere, su scala sociale, il carattere particolare della pura forza-lavoro in generale-/ Il passaggio alla produzione –evidentemente alla produzione capitalistica- segna un processo forzato di socializzazione del rapporto di classe / 206- Dopo ogni momento acuto di scontro tra due classi (…) si ha come conseguenza un salto nella socializzazione / Bruciante contraddizione -> operai come classe = la più immane forza aggressiva che sia comparsa nella società umana; come individui singoli danno invece la figura estrema prima della miseria, poi della subordinazione, dello sfruttamento sempre / Qual è la caratteristica storica particolare del capitale? Una capacità di socializzazione maggiore del rapporto sociale che esso possiede [forza dinamica di socializzazione che va molto oltre il livello statico del rapporto sociale generale] / Uno scarto rimarrà sempre tra il capitale come rapporto di produzione e il capitale come società capitalistica -> ma il capitale deve far portare la sua capacità di socializzazione alla forza-lavoro/ La lotta operaia ha dunque imposto al capitale il suo stesso interesse [produzione di plusvalore relativo] ossia il capitale ha imposto a se stesso, mediante la lotta operaia, il suo stesso interesse / 208- Le leggi di movimento della società capitalistica non permettono che una classe elimini un’altra -> Il capitale paga il suo successo momentaneamente nella lotta politica con lunghi periodi di passività che il lavoro vivo introduce come risposta nel meccanismo economico / [Sconfitte meglio delle rinunce opportunistiche del riformismo] /[Consegnare l’iniziativa nelle mani dei falsi rappresentanti della classe operaia = passività della classe operaia]
209- Il lavoro come non capitale
209-La tradizione di pensiero del marxismo volgare, che è l’unica tradizione di pensiero che il punto di vista operaio si trova dietro le spalle/ Sulla base del maggior danno possibile che essa può portare al padrone si sceglie dal punto di vista operaio la forma della lotta [sulla base delle armi migliori la forma della scienza-> Né le forme della lotta, né le forme della scienza sono date una volta per tutte /E’ Marx che ha usato i termini ANGRIFFSKRAFT (forza d’attacco) della classe operaia e WIEDERSTANDKRAFT (forza di resistenza) del capitale [Marx-> Lenin] /ARBEITERKRAFT come forza attiva/ La figura schumpeteriana dell’imprenditore con la sua iniziativa innovatrice ci piace vederla rovesciata nella permanente iniziativa di lotta delle grandi masse operaie. Da Arbeiterkraft ad Angriffkraft-> è il passaggio politico dalla forza-lavoro alla classe operaia / 211- Che cos’è la società? Non individui-> sostanza comune = forma sociale / Sostanza comune = lavoro oggettivato ( = lavoro morto= spazio) vs soggettività del lavoro (= lavoro vivo= tempo = capacità-possibilità = operaio = lavoro come non capitale/ 212- Il lavoro come miseria (ARMUT) assoluta-> perdita del carattere artigianale del lavoro (kunstkiarakter) /214- PLUSLAVORO = LAVORO COATTO/ 217- Il capitale non può esistere senza socializzazione della forza lavoro [sic!] -> rapporti di produzione, di scambio, di distribuzione, rapporti sociali generali / Il capitale non può arrivare a liquidare gli operai come classe particolare / 218- [Nello sciopero] rifiuto di quell’attività da parte del lavoro vivo è il recupero di quella sua autonomia che il processo di produzione deve appunto spezzare / 219- Da questo momento il capitalismo deve soltanto interessarci come sistema storico di ri-produzione della classe operaia
220- La parola d’ordine del valore-lavoro
220- IL DESERTO ATTUALE DEL MARXISMO CONTEMPORANEO / Nella lettura di Marx, dopo un secolo, è normale che l’economista continui a ritrovarci errori economici, lo storico errori storici, il politico errori politici e così via / 221- RIVENDICARE ALLA PROPRIA PARTE L’ONORE DI ESSERE UN POTERE CONQUISTATORE (Marx) / [Oggi] cominciare a vedere il capitale come funzione della classe operaia / 222- Marx rifiuta l’idea di lavoro come fonte della ricchezza e assume un concetto di lavoro come misura del valore, l’ideologia socialista è battuta per sempre ed è nata la scienza operaia /Il passaggio attraverso un concetto di lavoro come momento di omogeneizzazione dei fatti sociali, come metro misuratore dei valori, come riduzione a UNITA’ VIVA di ciò che nella società capitalista è molteplice e morto nello stesso tempo (…) Il lavoro può rendere tra loro omogenei i fatti in quanto la massa proletaria in cui fin dapprincipio esso consiste è l’unica forza omogenea data della società il lavoro può ridurre tutto a sé e così rendere tutto vivo /223- Non solo la classe operaia, ma classe operaia dentro il rapporto capitalista(…) Non lavoro che produce ricchezza e rivendica quindi la ricchezza per sé, ma operai che come classe producono capitale e come classe possono quindi rifiutarsi di produrlo-> La forza-lavoro come possibilità politica attiva che la classe operaia tiene in proprio potere con la sua sola presenza, come parte viva, all’interno del capitale -> La prassi più sovversiva che sia stata finora concepita: sovversiva due volte, una volta contro il potere del capitale, e una volta contro la tradizione del movimento operaio /224- [La legge del valore-lavoro] da legge di movimento della società capitalista (…) a legge di movimento della classe operaia [momento di attacco pratico] / [Sulla legge del valore in Sweezy-Pietranera, dopo Marx-Ricardo] /225- Il lavoro è misura del valore perché la classe operaia è condizione del capitale / Il rapporto del capitale con la parte operaia di sé stesso/ 225- Il paradosso storico del ‘socialismo realizzato’ /226- Questa assurdità è un fatto storico: il potere politico del capitale può assumere la forma di Stato Operaio / Badate: l’articolazione operaia del capitalismo esiste sempre: ma nel capitalismo di oggi funziona come lotta, nel socialismo di oggi funziona come legge. Di qui di nuovo una serie di paradossi a catena / 227- Passività di massa degli operai nei confronti del loro sistema / NON BISOGNA MAI CONFONDERE LA MANCANZA DI FORME APERTE DELLA LOTTA, CON L’ASSENZA DELLA LOTTA STESSA /227- La figura classica del teorico borghese rimane sempre l’economista e la stessa sociologia non è che un’ideologia dell’economia. / [Darhendorf = una diffamazione di Marx].h
228- La classe
228- Dietro la classe dei capitalisti c’è il rapporto capitalista di produzione come rapporto economico in quanto tale / 229- La classe operaia è il segreto del capitalismo [non nel senso della sua spiegazione, ma nel senso della sua dissoluzione] /230- Concepire il capitalismo come sistema storico di riproduzione della classe operaia / 231- Schumpeter su teoria marxista delle classi come ‘sorella zoppa’ dell’analisi economica della storia /[Oggi] nascita delle classi come nascita del capitalismo / 232- Il punto di vista scientifico del capitale può anche arrivare a chiudere dentro la storia del capitalismo il corso della lotta di classe (…) E’ questo il motivo per cui la scienza moderna del capitale, su questo terreno, non sembra, E’ più avanzata del marxismo archeologico oggi dominante. Quello che assolutamente non si può vedere, stando fuori dal punto di vista operaio , fuori così dai compiti di organizzazione della lotta di classe operaia,è la precedenza storica del rapporto di classe al rapporto di capitale (…) Questa precedenza storica non è altro che la permanente pressione politica aggressiva degli operai contro il padrone / La nascita stessa del punto di vista operaio, la possibilità di una scienza sociale non oggettiva e che non pretende all’oggettività , LA PRATICABILITA’ DI UNA SINTESI UNILATERALE, quell’afferrare’ i fenomeni della società prsente da un lato solo, non per conoscerli ma per rovesciarli, l’’imponente sintesi’ dell’opera di Marx non trova la sua ragione materiale di esistenza nella nascita della prima classe sociale che sia storicamente esistitia, la classe operaia? Il punto di partenza storico della società capitalista vede gli operai da una parte e il capitalista dall’altro [l’operaio singolo non esiste] / 233- Dalla parte del capitale c’è sempre qualcosa di meno [economia] o qualcosa di più [controllo] di una classe / IL CAPITALISTA SINGOLO [E’] IL VERO E SOLO INDIVIDUO SOVRANO / 234- Illusioni rovesciate in un razionale piano di battaglia vs ciò che non funziona mai = la fredda logica della ragione quando non è mossa dall’odio di classe /
234- La strategia del rifiuto
235- Il capitale è così fatto che ha bisogno di una società per la produzione -> scontro frontale tra fabbrica come classe operaia e società come capitale / 236- Quando la società funziona, quello che la fa funzionare non è il partito operaio / OPERAI =CLASSE DI PRODUTTORI vs CAPITALISTI = CLASSE DI ORGANIZZATORI / LA SOCIETA’ MODERNA NON E’ CIVILTA’INDUSTRIALE, MA CIVILTA’ DEL LAVORO / Una società capitalista può assumere nel corso del suo sviluppo storico anche la forma di ‘socialismo’/ Ecco perché lo sfruttamento capitalistico (…) si è accompagnato in tutta la storia del capitale allo sviluppo di forme sempre più organiche di dittatura politica a livello dello Stato /238- Lo sfruttamento storicamente nasce dalla necessità per il capitale di sfuggire alla subordinazione di fatto agli operai produttori / Come sempre nel capitalismo la spiegazione economicista non trova altra arma di offesa che non sia la condanna morale del sistema / La necessità di costringere con la forza la classe operaia a rinunciare al proprio ruolo sociale di classe dominante / IL FUTURO STATO DI BENESSERE SU CUI CI SAREBBE IL CONSENSUS SAPIENTUM ( Mill, Marx, Jefferson = accordo tra capitalismo, socialismo, democrazia) / Keynes è per il punto di vista capitalista quello che Lenin è per il punto di vista operaio /240- POTERE OPERAIO = POTERE POLITICO NON ISTITUZIONALIZZATO VS Classe dei capitalisti che non esiste indipendentemente dalle istituzioni formali attraverso cui esercita il proprio dominio / Il capitale (…) sotto la minaccia operaia è costretto a farsi FORZA POLITICA, a sussumere sotto di sé , per difendersi, tutta intera la società / Rivoluzione politica borghese = conquista del potere politico da parte della ‘borghesia’ / 241- Il proletariato non ha bisogno di istituzioni ma di organizzazione / Per Marx c’è la classe anche senza partito (l’ha scoperta quando non esisteva nessuna forma che l’esprimesse politicamente / Per Lenin quando la classe si fa partito diventa rivoluzione in atto / 242- Gli operai riconoscono una sola continuità, quella delle loro dirette esperienze politiche, e una sola tradizione , quella delle loro lotte /PRO STORIA OPERAIA DELLA SOCIETA’ CAPITALISTICA /242- Le rivoluzioni proletarie criticano continuamente se stesse ( Marx, 18 Brumaio) / La rivoluzione come processo / Le rivoluzioni borghesi non sono rivoluzioni ma colpi di stato, passaggi di governo da una frazione all’altra della stessa classe /244- L’articolazione operaia dello sviluppo capitalistico / Richiesta sindacale vs Rifiuto politico / 245- Niente va oggi battuto più ferocemente dell’immagine di una ‘nuova classe operaia’ che continuamente rinasce , rinnovata e sola, dai vari salti tecnologici del capitale, come da un laboratorio scientifico di produzione / LA CLASSE OPERAIA NON E’ IL POPOLO, PERO’ VIENE DAL POPOLO. QUINDI NON ABBIAMO BISOGNO DI ANDARE VERSO IL POPOLO / Cultura rivoluzionaria è un concetto contraddittorio, come quello di rivoluzione borghese / CRITICA DELL’IDEOLOGIA COME CRITICA DELLA CULTURA / 246- Non è vero che il capitale ha abbandonato i suoi antichi dei ( Uomo, Religione, Storia), ne ha solo fatto la religione del movimento operaio / La scienza più infame che sia mai esistita: la sociologia industriale che studia gli operai per conto del capitale / Rifiuto a farsi intellettuale. Teoria della rivoluzione vuol dire pratica diretta della lotta di classe / Strategia dell’avvenire: rifiuto di collaborare attivamente allo sviluppo capitalistico -> presuppone crescita quantitativa, concentrazione e unificazione della classe operaia / 249- Verità della scienza operaia: il capitale non può distruggere la classe operaia, la classe operaia può distruggere il capitale / 249- Richiesta del potere = Forma più alta di rifiuto = semplificazione /Agli operai spetterà rifiutare quanto viene loro richiesto / E’ col ’17 che l’articolazione operaia del capitale viene soggettivamente imposta ai capitalisti -> parte di qui quell’alto sviluppo della coscienza soggettiva del capitale (PIANO DI CONTROLLO SOCIALE ) / 250- Così di nuovo un’esperienza di lotta degli operai impone un salto al punto di vista del capitale, che per sua propria spinta non l’avrebbe mai fatto / 250- CRISI POLITICA DEL CAPITALISMO = RIFIUTO ATTIVO DELLA PARTE OPERAIA A PORSI COME LATO ATTIVO DI TUTTO IL PROCESSO SOCIALE.
252- Tattica = organizzazione
252- Il rifiuto non politico di parte operaia non basta più a provocare la crisi, è anzi elemento stabilizzante /Rifiuto di parte operaia di presentare rivendicazioni al capitale / 252- Una terra di nessuno dove non può arrivare l’ordine capitalistico , ma dalla quale può sempre partire una nuova barbarie proletaria / IL FUTURO DEL PUNTO DI VISTA OPERAIO NON ESISTE, MA SOLO BLOCCO DEL PRESENTE, impossibilità che esso [capitalismo] funzioni com’è attualmente organizzato , istanza quindi di una sua riorganizzazione col segno del potere rovesciato -> Per questo solo senso lo Stato operaio di domani è il partito di oggi-> Il comunismo come partito (Marx) -> AL MODELLO DI COSTRUZIONE DI UNA SOCIETA’FUTURA SI SOSTITUISCE UN ORGANO PRATICO DI DISTRUZIONE DELLA SOCIETA’ PRESENTE -> Ma la tattica di Lenin è diventata la strategia di Stalin e per questa via l’esperienza sovietica, dal punto di vista operaio, è fallita/ Dobbiamo tener separati nella pratica delle cose due momenti dell’attività rivoluzionaria: strategia di classe e tattica di partito [tattica = organizzazione] / 254- [Leggi della tattica vs legge di movimento di Marx (= pura strategia) / Dopo Lenin [con il partito] la classe operaia può imporre praticamente tutto al capitale / 255. Bisogna esasperare fino ai limiti storici del possibile la grande contraddizione politica tra la rivoluzione leninista e la costruzione del socialismo, tra processo politico rivoluzionario e gestione economica della società /Lenin si esprime sempre e solo in mosse tattiche -> in Lenin l’idea della gestione della macchina capitalistica sotto la guida cosciente dello Stato operaio -> poi spezzare il partito e recuperare la gestione di massa dell’intera società /256- L’ILLUSIONE DEGLI INTELLETTUALI DI UNA ‘POLITICA SCIENTIFICA’ E’ LA VIA PIU’ BREVE PER LA SCONFITTA PRATICA DELLA CLASSE OPERAIA -> Ciò che è teoricamente giusto può essere politicamente sbagliato / Teoria è comprensione e previsione, cioè conoscenz a, sia pure unilaterale della tendenza oggettiva del processo. Politica è la volontà di rovesciarlo, rifiuto globale dell’oggettività, azione soggettiva perché questa non passi e non vinca. Teoria è anticipazione. Politica è intervento. In questo senso teoria e politica si contraddicono sempre. La loro unità e non contraddizione è appunto l’opportunismo, il riformismo, l’obbedienza passiva alla tendenza oggettiva. /256- Il maggior teorico del proletariato è Lenin, l’organizzatore bolscevico degli operai di Pietroburgo e di tutta la Russia / 257- Una sorta di principio di indeterminazione coglie la scienza operaia quando si apre a livello sociale / Il discorso diretto sulla classe operaia è oggi anzitutto autocritica del movimento operaio organizzato/257- La classe è solo strategia [= rifiuto della messa sociale operaia] /258- Organizzazione politica che non riusciamo ancora a definire altrimenti che con la parola partito.
259- Lotta contro il lavoro
259- La ricerca come tattica / 260- La via del capitale: tenere la classe operaia dentro di sé e contro di sé -> Piano del capitale: sviluppo sociale vs processo rivoluzionario / 261- [LAVORO = SFRUTTAMENTO]-> l’OPERAIO NON SA CHE FARSENE DELLA DIGNITA’ DEL LAVORATORE / 261- La passività di massa segue sempre o una sconfitta politica degli operai da imputare alle organizzazioni ufficiali o un salto nello sviluppo capitalistico, nell’appropriazione delle forze produttive sociali /262- Costringere i padroni a chiedere perché gli operai possano dire di no / 263- Cosa è successo dentro la classe operaia dopo Marx? /
PROSCRITTO DI PROBLEMI
267-The Progressive Era
268- Storia del lavoro vs storia delle lotte.
269- L’età marshalliana
272- Sindacati senza più confini di mestiere / Fabiani in Inghilterra e mancata politica capitalistica del lavoro = mancata autonomia del livello politico dai bisogni del capitale / Ruolo di ‘conciliator and arbitror’ = sconfitta strategica degli operai -> Il geroglifico della cultura va decifrato, il gergo della scienza va tradotto nel nostro illustre volgare di classe / 273- Marshall: tutto quello che accade dentro la classe operaia si presenta come accaduto dentro il capitale.
274- La socialdemocrazia storica
275- Domanda di partito che la socialdemocrazia ha imposto alle avanguardie operaie in Europa /277- La teoria di Lenin del partito (= razionalità politica assolutamente autonoma) / Lenin = rifondazione da un punto di vista operaio del concetto borghese classico di autonomia della politica/278- Bisogna introdurre oggi nel discorso teorico questa nuova forma di periodizzazione storica, trovare nuove date,trovare nuovi nodi di tempo da cui si diparte la risposta sociale o della grande istituzione collettiva o del grande pensiero individuale / 279- Il capolavoro politico della socialdemocrazia-> 280- Uomo politico = quello a cui è consentito mettere le mani negli ingranaggi della storia (Max Weber).
282-Le lotte di classe in America
282- Il comportamento avanzato degli operai americani negli anni Trenta /283- Intensità della lotta operaia in Usa dentro gli anni di guerra: dal punto di vista degli operai la guerra è un’occasione per chiedere molto, la pace per chiedere di più / 285- Le lotte operaie sono un’insostituibile strumento di autocoscienza per il capitale (cfr. gli anni ’20) / PERCHE’ NIENTE ’17 SUL ’29? Gli operai non avanzano richieste e non le impongono con la lotta in due sole occasioni: quando ottengono senza chiedere e quando sanno di non poter ottenere. /288- Lotta alla guerra (socialista) vs partecipazione operaia ai profitti di guerra.
290- Marx a Detroit
291- La rivoluzione capitalista di Roosvelt / 296- Classi laboriose e loro buone qualità / 298- Operaio-massa = operaio non specializzato, operaio non lavoratore [CIO vs AFL = sindacato di vecchi artigiani] / Ciò che ha ottenuto il nuovo sindacalismo industriale [CIO] dentro il New Deal non lo ha ottenuto nessun partito politico della classe operaia-> La classe operaia meglio pagata del mondo /299- Su nessun terreno la classe operaia è più libera e spregiudicata che sul terreno dell’organizzazione /300- Che cosa la classe operaia è in generale. E’ qui che l’approccio dell’ortodossia marxista al problema operaio risulta gravemente inadeguato / In Usa si è sempre visto Marx attraverso la lotta di classe, in Europa la lotta di classe attraverso la mediazione del marxismo / 301- La classe operaia americana ha fatto a meno di Marx e del partito.
303- Sichtbar machen
303- La classe operaia americana come oscuro enigma per il marxista / Il primo dopoguerra e gli anni ’20 = ultimo splendido sprazzo di Ottocento operaio / 304- Bisogna tener lontane due tentazioni: tradizione storica e futuribile tecnologico / 307- Da parte nostra l’unica risposta dovuta è alla domanda di nuova organizzazione ad ogni nuovo livello dello scontro / 308- Massificazione della classe operaia = massa operaia in lotta / 309- Nuovo livello di composizione della classe / Dalla lotta di classe, dalla lotta di massa alla massificazione della classe attraverso il nuovo concetto di contratto collettivo / [operaio sociale vs operaio produttivo?] /311- [Capitalismo maturo vs società precapitalista (economicismo) e utopie millenaristiche (volontarismo) / PRO USO OPERAIO DELLA MACCHINA ECONOMICA CAPITALISTA