
VII- Le organizzazioni, il potere e il conflitto di classe. Introduzione di A. Pizzorno
XII- [Struttura imperativa (differenze di potere) vs struttura stratificata (differenze di prestigio) -> mentre le classi sono sempre due, gli strati sono molti / XI- Dahrendorf parte dalla constatazione che il criterio di proprietà privata (l’esclusione o l’accesso al suo godimento) è troppo specifico per distinguere i gruppi sociali che entrano in conflitto e la sua utilità è limitata alla comprensione di un periodo storico ben definito , quello del capitalismo europeo del secolo scorso. Invece [per lui] è giusto considerare i rapporti di proprietà come nient’altro che una delle possibili manifestazioni dei rapporti d’autorità-> Si danno rapporti d’autorità in tutte le associazioni o organizzazioni (come unità sociali): esisterà sempre una diseguale distribuzione di autorità-> classe ≠ strato / XII CAPIRE I CONFLITTI ≠ CAPIRE I MODI DI INTEGRAZIONE / XII-XIII – Intereressi di ruolo e aspettative di ruolo /XIV – COMANDO vs POTERE in Max Weber / XVII– Un individuo eserciterà potere e non autorità nella misura in cui mirerà a realizzare fini di gruppi diversi da quelli in cui esercita l’autorità-> mettere parenti e amici ai posti di comando, deviazione a fini privati dell’attività organizzata/ L’intervento privato va quindi visto come un intervento di fini estranei all’organizzazione, in funzione dei quali viene ‘stornata’ l’attività (il risultato dell’attività, il suo prodotto) svolta nell’esercizio dei ruoli organizzati. Tale deviazione a fini privati dell’attività organizzata corrisponde esattamente, per quanto riguarda specificamente l’attività produttiva allo ‘sfruttamento’ marxiano. Così quello che, per l’impresa capitalistica, Marx descriveva come processo di ‘creazione di valore’, è, come genere, un processo di realizzazione dei fini organizzativi; quello che Marx, invece, chiama ‘processo di valorizzazione’, è la finalizzazione a scopi privati (cioè di profitto) dell’attività lavorativa organizzata. Infatti il processo di valorizzazione è uguale al processo di formazione di valore più lo sfruttamento; più, cioè, l’utilizzazione a fini privati di una certa quantità di lavoro altrui / XX- Rapporti di produzione = rapporti di autorità all’interno dell’organizzazione? / LA MOBILITA’ E IL PLURALISMO SONO PER ECCELLENZA FENOMENI DI INTERFERENZA TRA ORGANIZZAZIONI/ XXII- Sull’ipotesi dell’isolamento istituzionale di Dahredorf/ Reclutamento e fini sociali già strutturati /XXIII- Potere diretto e potere condizionante (=potere d’influenza)-> il caso del povero e del disoccupato )/XXV- Sul potere non legittimo / Il preconcetto che solo i mutamenti interni alla struttura produttiva abbiano conseguenze per il sistema economico-sociale / XXVII- Gli oligopoli e l’affermarsi della categoria tecnica di reddito nazionale /XXVIII- Dal gruppo familiare proprietario agli amministratori /Come una classe dominante si strutturi al di fuori delle strutture imperative / XXX- Ciò che conta è appartenere al gruppo dominante ‘interorganizzativo -> Potere reale diffuso vs semplice autorità di comando su certi ruoli subordinati /XXXI – Tesi dell’isolamento dell’attività produttiva nelle società contemporane /XXXVI- Allargarsi delle categorie sociali che possono permettersi di avere interessi privati (omogenei o in contrasto con quelli della classe dominante / XXXIII- Come si riconosce il mutamento di struttura? / XXXIV- NUOVA BASE DI LEGITTIMITA’ = NUOVO SISTEMA DI VALORI / I cambiamenti di struttura avvengono sempre per invasione?/
Parte prima- La dottrina di Marx alla luce dei mutamenti storici e delle interpretazioni della sociologia
6- [classe vs STRATO / La sociologia come scienza / Società post-capitalista/ 9-Il presente studio conserva la sua indole di saggio (…) non è definitivo, è incompleto, è criticabile in molti punti, ma è anche –così almeno spero- stimolante . A dispetto della sua lunghezza voglio tuttavia ribadire il carattere esplorativo di questo mio tentativo di affrontare i problemi del conflitto sociale che riguardano le società umane considerate nella loro più larga accezione/ 10- PROBLEMA DEI MUTAMENTI, DEI CONFLITTI E DELLE PRESSIONI vs PROBLEMA DELL’EQUILIBRIO /Sistemi sociali ridotti vs società totali]
17- I- Il modello marxiano della società classista
20- Con l’avvento della società industriale, il rango e la posizione sociale cedettero il posto a distinzioni molto più radicali. Assumendo la forma di capitale la proprietà si trasformò da simbolo di rango in strumento di potere -> Con la società industriale non solo cambiamento di persone che ricoprono certe posizioni sociali (…) La differenza tra la società industriale europea e il periodo precedente (…) fu dovuta soprattutto alla simultanea abolizione delle norme e dei valori che garantivano e rendevano legittimo l’ordinamento della società precedente [nobiltà e piccoli contadini divennero loro malgrado testimoni e vittime della scomparsa dell’ordine sociale precedente] . Le ‘distinzioni di rango’ delle società precedenti, anche quelle del secolo XVIII, non erano basate soltanto sulle gerarchie abbastanza nette di proprietà, potere e prestigio ma anche sul mito della tradizione e su un complicato sistema di diritti e di doveri-/ Sulla storia sociale dello sviluppo industriale / 22- I capitalisti e i lavoratori dell’industria non possedevano alcuna ‘unità naturale’, alcuna unità tradizionale e per possederla avrebbero dovuto consolidarsi e creare le proprie tradizioni-> Nuovi ricchi e nuovi poveri, intrusi in un sistema di valori ereditari e annunciatori di un nuovo sistema / Strati privi di ogni tradizione e differenziati esclusivamente da criteri ‘esterni’ = classi -> ceto medio e classe media / 23- Classe (= strato aperto) vs Ceto (= tradizione e legittimità storica della propria tradizione) /24- Nella teoria di Marx la teoria delle classi costituisce il problematico legame tra l’analisi sociologica e la speculazione filosofica / 25- Marx considerava la teoria delle classi così importante che ne rimandò diverse volte una teoria sistematica /29- La partecipazione alla produzione determina le particolari forme della distribuzione e il modo in cui gli individui partecipano alla distribuzione [N.M. vs Schmitt?] / 31- Le condizioni economiche hanno dapprima trasformato la massa della popolazione in lavoratori / 32- Tra gli individui che si trovano nella medesima condizione di vita sussiste solo un contatto esterno e se l’identità dei loro interessi non costituisse una comunità, essi non costituirebbero una classe -> Gruppi del genere sono incapaci di far valere i loro interessi di classe in nome proprio attraverso un parlamento o un’asssemblea-> I rapporti di autorità nella sfera della produzione determinano i rapporti di autorità nella sfera della società in generale / 33- Le idee determinanti in un determinato periodo sono sempre state semplicemente le idee della classa dominante / Abbiamo visto che i rapporti di proprietà e di autorità costituiscono la base della formazione delle classi sociali / 34- Gli individui formano una classe solo in quanto sono impegnati in una lotta comune contro un’altra classe / Classe nei confronti del capitale ma non in se stessa / “L’interesse comune di una classe non esiste solo nell’immaginazione, come un’entità generale, ma esiste soprattutto nella realtà come reciproca dipendenza degli individui tra cui si suddivide il lavoro” (Marx) -> [47-48-Si tratta di un concetto difficile da afferrare perché siamo abituati a concepire gli interessi soprattutto sul piano psicologico (Dahredorf)] / Interessi di classe ≠ interessi individuali e personali /35- Il problema non della distribuzione dei profitti, ma della distribuzione delle perdite / Con l’evoluzione della società verso la sua maturità, gli interessi di questa, che erano originariamente divisi, diventano sempre più ‘omogenei’/ Lotta pericolosa (= classe pericolosa?) / 37- Le classi sono dei gruppi politici tenuti insieme da un interesse comune / Perché sia possibile la formazione delle classi è necessario che le forze produttive abbiano raggiunto un notevole grado di sviluppo / 37 Le classi sono delle forze politiche basate su rapporti di proprietà e di potere / 38- Ricambio tra le classi / 40. Non vi è un movimento politico che non sia anche al tempo stesso un movimento sociale /41- Scopo euristico del concetto di classe in Marx-> uno strumento per l’interpretazione dei mutamenti interessanti la società nel suo insieme / Come muta la struttura di una società? -> descrittivo vs analitico-> livello statico vs livello dinamico-> Il modello marxiano delle due classi e i suoi presupposti / 43- Rapporti di produzione = rapporti di autorità derivanti dalla effettiva proprietà nel campo della produzione (industriale) -> La proprietà per Marx è un caso particolare di autorità, oppure è invece l’autorità ad essere un caso particolare di proprietà? / La struttura di classe determinata dalla struttura di autorità nell’impresa (= esclusività del controllo legittimo dei mezzi di produzione) [e allora l’autorità dei funzionari di Stato?] / LE ANALISI DI MARX BASATE SU UN CONCETTO RISTRETTO E LEGALISTICO DI PROPRIETA’-> Marx sulla società per azioni e sulla separazione del controllo dal possesso -> 45- [Da capitalista vero a capitalista finanziario]-> La società per azioni a metà strada sulla via della realizzazione della società comunista (senza classi) / 46- Direttore (dell’impresa) ≠ mero proprietario / Proprietà privata = controllo dei mezzi di produzione / Le classi industriali sono ipso facto classi sociali (proposizione empirica?) / 47- Tesi di Marx di un predominio assoluto e universale della produzione su tutte le altre strutture dell’economia e della società / -> formazione delle classi: possesso o no di proprietà privata / 48- Categoria della formazione delle classi in Marx ≠ classi di proprietà, classi di reddito e classi sociali in Weber / 49- Condizioni necessarie e non sufficienti per la formazione delle classi -> la formazione delle classi e il conflitto di classe sono fenomeni che appartengono alla politica / 47– Gli interessi comuni esistono come dipendenza reciproca degli individui tra i quali è diviso il lavoro (Marx) / 50- Una più ampia teoria del conflitto di classe come forza motrice del mutamento sociale (da Marx sociologo a Marx filosofo) / Proprietà = possesso di potere legittimo / 51 – [Critiche severe al Marx filosofo] / 52- Analisi di immagini della società -> Per Marx la società non è armonica ma conflittuale [Marx vs Parsons] /53- Un buon principio euristico: la realtà della società è conflitto e flusso /Il nostro studio è un tentativo di impostare su nuove basi il problema del conflitto sociale / Tesi di Marx: Il mutamento strutturale è prodotto dal conflitto di classe / 54- [Proposizioni irrefutabili = proposizioni filosofiche] / LA TEORIA DELLE CLASSI DI MARX COMBINA PROPOSIZIONI SOCIOLOGICHE E PROPOSIZIONI FILOSOFICHE / 56 Per Marx assenza di proprietà = assenza di autorità -> è un errore / Filosofia della storia di Marx ≈ quella di Hegel -> trad. di AUFHEBEN/ 58- Definire la proprietà privata in base ai rapporti di autorità / Marx come “maniaco della costruzione sistematica” [sic!] /La sua filosofia ha spinto Marx a tradire la sua sociologia / Possesso di proprietà o possesso di autorità o no come differenza specifica dell’alienazione e fattore determinante delle classi ? / 61- Sui mutamenti di fatto avvenuti nelle società industriali successivamente a Marx / Correlazione di proprietà e potere -> correlazione di questi fattori con la posizione sociale-> i capitalisti sono ricchi, hanno sicurezza e uno status elevato, i lavoratori salariati non hanno neppure il minimo della sussistenza. Questa differenza produce interessi e raggruppamenti contrastanti (classi) che entrano in lotta prima sul piano locale e poi su quello politico / 62- Vi sono ovviamente nella società capitalista persone –proprietari fondiari, artigiani indipendenti, piccoli commercianti, contadini e intellettuali- che sono estranei a questa tensione / La società è dominata dall’antagonismo tra chi possiede la proprietà privata e chi no / 62- Struttura sociale e mutamento di struttura -> sull’evoluzione della struttura di classe / 64- Riduzione di tutti i lavoranti a operai non specializzati a causa degli sviluppi tecnici della produzione /65- La scienza progredisce attraverso la confutazione delle proposizioni e delle teorie correnti e non attraverso la caparbia difesa di esse.
67- II- I mutamenti di struttura delle società industriali dopo Marx
68- Sulla teoria del conflitto e del mutamento sociale -> analisi di sviluppi storici ≠ descrizione / Quella che Marx chiamava società capitalista o borghese, Dahredorf la chiama società industriale / Società industriale ≠ Società capitalista (non criticabile) / 70– Elementi di Marx + elementi di Weber (razionalizzazione) e Sombart (società commerciale) nella definizione di società industriale /SCIENZE SOCIALI -> DEFINIZIONI (ANALISI-> GENERE + DIFFERENZA SPECIFICA) ≠ DESCRIZIONI -> ciò che importa in una definizione non è che sia completa, ma che sia precisa e priva di ambiguità / 71- Che cosa deve cambiare in un sistema capitalista perché cessi di essere capitalista? /72- Economia capitalista e società capitalista -> Due gruppi distinti di fattori della produzione industriale / Produzione industriale e società industriale (= produzione mercantile di beni in stabilimenti e imprese industriali) / 73- IL CAPITALISMO E’ SOLO UNA DELLE FORME DELLA SOCIETA’ INDUSTRIALE / 74- Modelli di struttura (Dahredorf) ≠ tipi ideali (Weber) / Società capitalista = coincidenza di proprietà e controllo / 75- Classi e conflitti di classe in una società capitalista e in società industriali (= post-capitaliste) /76- Marx su società per azioni -> Oggi più dei 2/3 delle imprese esistenti nelle società industriali sono società per azioni e rappresentano più di 4/5 del capitale investito nelle imprese (vs imprese familiari) / 77-Ai fini della presente analisi possiamo considerare accanto alle società per azioni anche le società cooperative e le imprese di Stato che nella società contemporanea controllano una parte sempre maggiore del reddito nazionale /77- Marx pro interpretazione radicale di società per azioni (vs suoi successori a favore di una interpretazione più conservatrice di esse) -> Secondo la posizione radicale la società per azioni comporterebbe la rottura radicale con le precedenti tradizioni capitaliste. Provocando la separazione della proprietà dal controllo (per usare la terminologia che è divenuta comune) essa permetterebbe il sorgere di una nuova classe di dirigenti che differiscono profondamente dai loro predecessori capitalisti / 78- Allontanamento dei proprietari dalla produzione = isolamento della funzione di sfruttatori del lavoro altrui-> CAPITALISTI PURI vs CAPITALISTI SENZA FUNZIONI E FUNZIONARI SENZA CAPITALE (= nuovi dirigenti d’industria) -> Marx?, Renner, Burnham / Interpretazione conservatrice della separazione tra proprietà e controllo -> Azionisti e dirigenti = gruppo omogeneo = classe omogenea di capitalisti / Cambiamento come trasferimento di diritti e funzioni vs nuova strutturazione di diritti e funzioni / 79- Cambiamento nel modo di reclutamento dei soggetti che ricoprono certe posizioni (di comando) / Proprietario (azionista) ≠ Dirigente -> Tre tipi di capitalisti (Hilferding, Renner): 1-Azionista ( = commercio, uomo d’affari); 2. Dirigente (produttore-investitore); 3. Capitalista della finanza (= investitore) /88- Lavoratori semispecializzati [= capacità di accettare responsabilità, di adattarsi a condizioni difficili, capacità di eseguire il lavoro con intelligenza = capacità extrafunzionali che non si acquisiscono con la formazione ma con il lavoro] ≠ lavoratori non specializzati , senza addestramento, né esperienza + richiesta imponente di periti industriali nelle società industriali / 89- Tre gruppi di lavoratori nei paesi altamente industrializzati: 1) Numero crescente di lavoratori ad alta specializzazione , che tendono a confondersi con tecnici e impiegati; 2. Strato stazionario di lavoratori semispecializzati; 3. Strato descrescente di lavoratori non specializzati, ex contadini o immigrati -> Tre status diversi che dipendono da guadagni / Gerarchia di subordinazione = gerarchia di responsabilità (=autorità per delega) ≈ gerarchia di prestigio -> Operaio specializzato (= lungo addestramento, alto stipendio, stabilità impiego) vs Lavorante di base (lavorare ≠ occupazione) / 90- Errore di Marx su differenziazione classe operaia (egli era pro uniformità della classe operaia) / Operaio vs gruppi con specializzazioni differenti, differenti status e quindi interessi differenti / 91- Marshall su definizione classe: ‘La classe è una forza che unisce in gruppi individui che differiscono uno dall’altro, attraverso il superamento delle differenze che esistono tra loro’/ 92- AI TEMPI DELLA MORTE DI MARX SOLO 1/25 DEI LAVORATORI ERA SIMILE A UN IMPIEGATO-> ‘insalatone professionale’ degli impiegati (Mills)-> quando gli impiegati sono classe dirigente e quando sono classe operaia (= quando sono gruppo superiore e gruppo inferiore) / Se ci si occupa, come nel nostro caso, non delle forme di stratificazione sociale, ma delle forme del conflitto sociale, è ovvio che non può esistere nessuna classe media / 94- In Gb e in Germania i 2/3 della nuova classe media vota per i partiti conservatori e 1/3 per i partiti radicali / 96 Bendix (-> autorità delegata) e Renner vs Wright Mills su classe media / 97- Gli impiegati occupano posizioni di carattere burocratico e no / Impiegato postale, ragioniere, dirigente vs commessa, artigiano, impiegati,industrie terziarie, negozi, ristoranti, cinematografi, ditte commerciali (= 1/3 della nuova classe media) / 98- Nel futuro l’introduzione delle macchine negli uffici tende a far diminuire i burocrati e ad aumentare il personale specializzato / I burocrati condividono le caratteristiche della classe dominante (= esercizio di autorità ≠ impiegati non burocratizzati) -> sull’industrializzazione del lavoro d’ufficio / BUROCRATI = CARRIERA = POSIZIONI ALTOLOCATE / 99- Mentre la scomposizione del lavoro e del capitale è avvenuta dopo Marx, la nuova classe media è nata già scomposta / Anche se non esiste una ‘nuova classe media’ esistono però burocrati e impiegati -> burocrati e impiegati sono estensioni di borghesia e proletariato, che così diventano più complesse e meno omogenee / 100- Dubbi sul fatto che il concetto di classe si possa applicare ai gruppi in conflitto delle società post-capitaliste e sul fatto che una teoria marxiana non modificata possa applicarsi all’interpretazione delle strutture e dei conflitti di una società industrialmente evoluta (+ scomparsa del mondo del capitale e del lavoro e delle loro estensioni) / Dopo Marx istituzionalizzazione di uguaglianza e mobilità (= forze sociali) /101. Marx e Dahrendorf sulla mobilità sociale-> mentre per Marx la mobilità era sintomo di brevi e transitori periodi storici, e cioè era sintomo della nascita o dell’imminente collasso di una società, noi tendiamo oggi ad essere di opposto avviso : dato che la mobilità sociale è diventata uno degli elementi fondamentali delle società industriali, noi possiamo semmai prevedere il ‘collasso’ di tali società proprio quando vengono frapposti eccessivi ostacoli alla mobilità / In paesi come gli Usa, Gb e Francia la percentuale di mobilità tra differenti generazioni appare abbastanza elevata. Soltanto nei gradini più alti della scale delle occupazioni e, in alcuni paesi, in quelli più bassi è possibile trovare ancora un considerevole fenomeno di auto-reclutamento/102- Sulle barriere tra i vari strati / 103- [oggi ≠ Marx] sistema di istruzione come sistema di attribuzione delle posizioni sociali / STATUS = RANGO SOCIALE / Scuola = strumento di selezione per il collocamento degli individui in differenti status sociali a seconda delle loro capacità / Mobilità sociale istituzionalizzata in società post-capitalista /104- Mobilità sociale (vs classe chiusa ipotizzata da Marx-> 105 –Classi simili a caste): 1- tra generazioni diverse (sistema scolastico) e 2. All’interno della stessa generazione [occupazioni diverse] -> Marx sul ‘ricambio tra le classi’ in Usa come nocivo per la formazione di classi potenti / 105- Conflitti tra gruppi ≠ lotta di classe di tipo marxista/ 106- Pro nuova spiegazione dei conflitti di gruppo, sia in società industriali mobili che immobili / 107- Marshall su storia come guerra tra diritti dei cittadini (che hanno un contenuto identico) e ‘sistema di classe capitalista’-> Marx e Tocqueville su eguaglianza / Libertà di associazione ed eguaglianza politica/ Marshall su diritti politici, reali funzioni dello stato e diritti civili + diritti sociali (pensione, sussidi di disoccupazione, assicurazione contro malattie, gratuito patrocinio e standard di vita minimo) -> Costituzione sociale, no diseguaglianze di status in senso stretto, esclusione di forme di diminuzione giuridica / 109- L’ESISTENZA DI UN PROCESSO TENDENZIALE DI LIVELLAMENTO DELLE DIFFERENZE SOCIALI NON PUO’ ESSERE NEGATA / I concetti di stratificazione sociale e di struttura di classe sono basati sulle ineguaglianze nella vita sociale degli individui -> argomenti di Davies e Moore pro diseguaglianze sociali -> equalizzazione = mutamento dei motivi del conflitto di classe e diminuzione della sua intensità / 111- Pro indagine sui limiti strutturali dell’eguaglianza (per es. varietà di desideri, idee, interessi) / Per Dahredorf la causa permanente del conflitto sociale risiede nella diseguaglianza di potere e autorità che accompagna inevitabilmente l’organizzazione sociale / Sui mutamenti intervenuti nella società industriale posteriormente a Marx / INDAGINI TIPICHE DELLO STORICO E DEL SOCIOLOGO/ Geiger sull’istituzionalizzazione del conflitto di classe-> 113- ISTITUZIONALIZZAZIONE = FENOMENO DI INERZIA -> Forme di regolazione del conflitto: 1. Legittimità dei gruppi in conflitto (vs guerriglia); 2. Disciplina dei conflitti / ->Gruppi in conflitto nel campo dell’industria e della politica / 114- Scioperi e guerra civile come risorsa ultima dei gruppi contendenti -> Commissari interni di fabbrica e mutamenti nelle strutture politiche / 115- Istituzionalizzazione del conflitto di classe vs totale e spietata lotta di classe descritta da Marx / 115- La società industriale è stata capace di far fronte ai conflitti di interessi derivanti dalla sua struttura industriale e soprattutto dalla sua struttura politica -> Scena del conflitto di gruppo diventata +mercato e – campo di battaglia / [ortodosso/dogmatico vs menti liberali] / 116- UNA SOCIETA’ INDUSTRIALE NON E’ INVARIABILMENTE ANCHE UNA SOCIETA’ CAPITALISTA / Istituzioni-gruppi vs norme-valori della ‘società morale’ (Durkheim): (= 1. ‘razionalità economica’ (Weber) (= lavoro specializzato, razionalità≈burocrazia-> impiegati e razionalizzazione dell’impresa) vs tradizionalismo; 2. Conseguimento del successo (= capacità e sforzo individuali-> 119 origini sociali vs buon addestramento: scuola e funzioni di attribuzione di ruoli); 3 eguaglianza (->119- Le disuguaglianze di status giuridico e sociale impediscono la formazione di organizzazioni razionali in cui la posizione dell’individuo è determinata sulla base delle sue capacità) / Società aperte (Weber) o ‘capaci di adattamento’ (Mayo) = ‘stadio dell’organizzazione umana in cui l’efficacia della comunicazione e della collaborazione era assicurata da forme affermate e abituali di rapporti’ (Mayo)<- Errata interpretazione della realtà sociale (Dahredorf) – Due fasi di sviluppo : capitalista e poi post-capitalista (=società industriale avanzata) /120-Mutamenti di valori sociali solo in periodi molto lunghi / 121- Elementi di tutte le società umane –importanti per la struttura di classe e il conflitto di classe: ci riferiamo alla stratificazione sociale e ai rapporti di autorità / Ricompense che la società distribuisce in maniera non equa e uniforme (per Dahredorf ancora basate su occupazione) ->Fino ad oggi la quantità di tempo libero di una persona e il livello del consumo sono basati su occupazione / Molti sociologi contemporanei ritengono che noi abbiamo abbandonato l’epoca del lavoro e della produzione per entrare in quella del tempo libero e del consumo / La stratificazione di classe secondo il criterio dell’occupazione non si identifica con la struttura di classe, però è un elemento di disuguaglianza che continua a influenzare la manifestazione del conflitto di classe./ Nelle imprese industriali vi sono coloro che hanno il potere di controllare le attività altrui e di dare comandi e vi sono coloro che accettano di venir controllati e di eseguire gli ordini /122- I rapporti di dominio e di subordinazione hanno continuato a sussistere nonostante tutti i cambiamenti dell’ultimo secolo / Credenze nella legalità delle norme istituzionalizzate e del diritto di comandare di coloro che sono investiti d’autorità in base a queste norme.
125- III- Alcune recenti teorie sul conflitto di classe nelle società moderne
- 125- Ricerca empirica e intuizione teoretica in sociologia / Per quanto riguarda la formazione delle classi e il conflitto di classe la maggioranza degli scienziati sociali non è stata capace di superare il livello descrittivo / 126 Indagini sociografiche vs indagini sociologiche / “Una teoria è la rete che noi gettiamo per catturare il mondo” (Popper) per razionalizzarlo, per interpretarlo, dominarlo / Teoria (conflitti di classe in Marx) = + di ipotesi (lotta di classe) = -di concetto o categoria (proletariato) /127-Una teoria è un ‘punto di vista’ generale, che struttura una data area di fatti e la trasforma in un ordinato contesto / 128-Sullo snaturamento del concetto di classe / ->129- Non è nostra intenzione discutere qui tutte le versioni del concetto di classe e le sue errate interpretazioni, poiché questo sarebbe il compito di uno specialista di sociologia della conoscenza / 130- Significato euristico originario del termine classe / Classe sociale vs strato sociale -> Marx (la classe come categoria che serve all’analisi del conflitto sociale) vs differenziazione gerarchica continua di livelli sociali / Teoria delle sei classi di Warner / 132- Questo libro non si occupa di Marx ma del conflitto di classe /133- Pro nuova teoria sociologica del conflitto di classe.
- 137- Sociologia sovietica -> sulle origini sociali dell’intelligenzia in Urss/140- ‘La proprietà non è altro che il diritto di ricavare un profitto e di esercitare un controllo -> L’Urss ha assistito alla nascita di una nuova classe dominante e sfruttatrice, che 141 non è cresciuta spontaneamente ma è stata la creazione deliberata di una élite di partito-> il dominio di questa classe è più brutale e più totale di ogni classe precedente /141- Nascita di una “nuova classe” dominante e sfruttatrice di burocrati nei paesi comunisti (Dijlas) -> (dirigenti, segretari di partito, burocrati = intelligentzia) ->è la burocrazia che usa, amministra e controlla la proprietà nazionalizzata e socializzata, come pure l’intera vita della società / 142- Il potere è il fine e l’essenza del comunismo contemporaneo (Dijlas) / Mentre Marx subordina i rapporti di autorità ai rapporti di proprietà, Dijlas sembra incline a subordinare la proprietà al potere [il problema della relazione tra questi due fattori-> Dahredorf pro Dijlas vs Marx] / 143- Il tentativo di salvare la teoria delle classi di Marx come strumento di comprensione delle società industriali evolute / 143- Renner sul non capitalista che si comporta come un capitalista -> separa il conflitto di classe dal suo fondamento che –per Marx- è la proprietà privata e priva di ogni significato la società socialista basata sulla proprietà comunitaria senza classi / 145- Leggi di movimento dell’evoluzione storica (Hegel- Marx) vs punto di vista ‘scientifico’ di ‘tendenze osservabili in un determinato sviluppo’ (Schumpeter) -> Schumpeter sull’ambiguità del socialismo -> Schumpeter vuole liberare il concetto di classe dalla connessione marxiana con la proprietà privata -> Le classi di Schumpeter non sono classi ma strati sociali.
- 147- Sering e la ‘rivoluzione dei dirigenti’ -> Cfr. Burnham-> dirigenti operativi, direttori di produzione,ispettori di fabbrica e loro collaboratori -> poi, accanto ai direttori di produzione e ‘ingegneri capo’, anche amministratori, specialisti della propaganda e tecnocrati / 148- Ci proponiamo di scoprire nel lavoro di Burnham le tracce di una teoria che possa portare al superamento di Marx / La separazione del possesso dal controllo della proprietà per Burnham non ha alcun significato storico o sociologico: per quanti meriti giuridici abbia possesso = controllo -> se manca il controllo non vi è neppure il possesso / 149- CONTROLLO DI FATTO SE NON DIRITTO DEI MEZZI DI PRODUZIONE (= MEZZI DI SOSTENTAMENTO DELLA SOCIETA’) / 150- Dirigenti = nuovi proprietari dei mezzi di produzione -> ‘l’economia dirigenziale è la base per un nuovo tipo di società classista e sfruttatrice’ / Abisso tra lavoratori in massima parte non specializzati e dirigenti altamente specializzati / DA SOCIETA’ INDUSTRIALI A SOCIETA’ DIRIGENZIALI CLASSISTE / 151- Aumento della mobilità sociale come tendenza evolutiva delle società industriali / 151- Gli strumenti di produzione costituiscono la base della ricchezza e del potere (Burnham), controllati dai dirigenti e quindi da una nuova classe dominante / 152- Burnham vs Bendix / 153- Per Dahrendorf il problema dei conflitti politici delle società industriali avanzate è –sul piano logico ed empirico- indipendente da quello delle strutture di classe dell’impresa e quindi deve essere analizzato separatamente /Burnham vs Teoria della rivoluzione burocratica (Weber, Michels, Bendix, Merton).
- 154- Croner su razionalizzazione e nuova classe degli impiegati o nuova classe media per suddivisione delle funzioni statali o imprenditoriali -> Croner e la teoria della delega del potere da parte del sovrano /155- Mobilità sociale all’interno della stessa generazione e multiformità delle origini sociali dei membri della nuova classe ? / Quando un impiegato assume il suo primo impiego egli può avere un numero considerevole di superiori, ma alla fine della sua carriera egli può avere centinaia o migliaia di subordinati / Teoria: la separazione della proprietà dal controllo e la razionalizzazione dell’amministratore nel campo dell’industria e in quello politico hanno prodotto UNA NUOVA CASTA DI BUROCRATI, le cui funzioni sono suddivisioni di funzioni autoritative. La nuova classe in questo senso è una classe dominante, anzi la sola classe dominante, essa è mobile perché al suo interno vi è un continuo movimento verso l’alto, non è affatto uniforme come strato sociale e, in virtù della sua partecipazione all’autorità attraverso la delegazione, si trova in conflitto con tutti gli altri gruppi della società / 156- Quando si fa riferimento alla burocrazia come a una classe dominante si fa ricorso a un concetto di classe che non ha molto a che vedere con quello di Marx/ Sul problema della metodologia, del contenuto e dei limiti dell’analisi delle classi nella ricerca sociologica.
- 157. Renner –al pari di Dijlas, Schumpeter, Burnham- cerca di liberare il concetto di classe dal suo legame definitorio con la proprietà privata per applicarlo più generalmente a tutti i rapporti di dominio e di subordinazione-> Elenco di forme di dominio in Renner: stratocrazia, capitalismo, teocrazia, grafocrazia, burocrazia (= forme di conflitto di classe) / 158- Burnham vs Renner (-> dirigenti = uno strato politicamente anonimo e che non possiede una solidarietà generale, sia sul piano degli interessi sia sul piano ideologico) -> rivoluzione dei dirigenti + rivoluzione degli impiegati come fenomeni correlati -> NUOVA CLASSE DEI SERVIZI = impiegati di vario rango (elevato, medio, inferiore) che non creano valore col loro lavoro ma controllano il valore prodotto dagli altri [da casta a classe ] /159- Renner su classe lavoratrice [che oggi non è più il proletariato del 1848] non più esposta a tutte le tempeste e agli arbitri della classe dominante [come la sabbia del deserto è esposta a tutti gli elementi] / Imminente la scomparsa dei capitalisti finanziari per Renner / Da salari a sistema di sussistenze secondo i bisogni /Chi o che cosa possiede realmente il potere oggi? (Renner) -> Il potere dominante come norma o legge (Renner) / NON UFFICIALE DEL SOVRANO MA UFFICIO -> La volontà generale della società ha sostituito la tirannia della minoranza / Istituzioni organizzate esclusivamente in base a criteri economici o tecnici -> Due classi non antagonistiche per Renner<- 161- L’esistenza di classi senza l’esistenza di violenti rapporti di conflitto è un’ipotesi inammissibile per Marx / Renner sostiene la possibilità di una società classista senza lotta di classe, MA QUESTO NON E’ COMPATIBILE CON LO SCOPO EURISTICO DELLA TEORIA DELLE CLASSI / Conflitto≠ Integrazione – Istituzioni ≠ Norme / 162- Ogni società deve essere sempre considerata dal punto di vista di integrazione e valori e dal punto di vista di contraddizioni e conflitti ad essi inerenti.
- 163- Il fenomeno della nuova classe media degli esperti e dei burocrati (Geiger) /CLASSE = caso speciale di raggruppamento, anche determinato dai rapporti di produzione / 164- Viviamo oggi in un periodo di transizione in cui si passa dalla stratificazione di classe a un nuovo tipo di stratificazione, in cui linee di stratificazione in precedenza subordinate diventano dominanti e viceversa /165- Cinque nuove linee di tendenza: 1. Città vs campagna; 2. Azione politica indipendente di vecchi e nuovi strati medi; 3. Importanza dello STATUS di consumatore (vs rapporti di produzione di Marx); 4. Conflitto tra produttori e meri consumatori; 5. Dominio degli esperti (= quelli che non hanno acceso immediato alla produzione e allo smercio dei beni materiali) -> Il vecchio strato medio di artigiani e commercianti è impegnato in una lotta tra due fronti-> lotta economica contro il grande capitalismo + lotta ideologica con il proletariato / 166- IL LIVELLAMENTO DEI REDDITI HA SCONVOLTO LE BARRIERE DI CLASSE / Se si ha paura ad usare il termine burocrazia si può parlare di governo degli esperti-> Geiger non ci porta al superamento di Marx /167- Determinate società mostrano [per Geiger]di avere un tipo di ‘stratificazione’ diverso da quello basato sui rapporti di produzione / Popper parla della teoria scientifica usando la metafora del riflettore: ‘ciò che il riflettore renderà visibile dipenderà…/ Scopi euristici del concetto di classe e di strato / 168- Geiger ha dimostrato soltanto che il modello di società classista basato sui rapporti di produzione non è più utilizzabile nell’analisi della società post-capitalista. Sempre maggior livellamento dello status sociale di coloro che occupano posizioni sociali diverse-> Marshall su estensione dello status di cittadinanza (def. giuridica)->169- uguaglianza e status di cittadino -> UGUAGLIANZA-CITTADINANZA vs DISUGUAGLIANZA-CLASSI SOCIALI -> Eguaglianza e diritti di cittadinanza vs antagonismo delle classi <- 169- Marx su uguaglianza e diritti civili / 170- Differenze sociali spogliate di natura ereditaria? Distinzioni di classe vs status di cittadinanza / Marshall sembra ritenere che ci sia un limite al di là del quale le disuguaglianze non possono essere eliminate / -> le classi non sono gruppi di interessi omogenei ma associazioni temporanee in campo professionale /171- La tesi di Marshall di uno status comune a tutti i cittadini rappresenta un genuino superamento della teoria di Marx /172-> Dall’epoca a cui Marx si riferiva si sono avuti diversi processi sociali che hanno livellato l’abisso tra le classi e hanno mitigato la tensione di classe -> inadeguatezza delle sopravviventi ideologie ai fini dell’interpretazione della società contemporanea.
- 173- Declassamento dei vecchi strati borghesi per patrimonio ed educazione (-> dirigenti = uno strato politicamente anonimo e che non possiede una solidarietà generale, sia sul piano degli interessi sia sul piano ideologico -> l’egoismo dei piccoli gruppi e delle famiglie è diventato una delle forze fondamentali del nostro ordinamento sociale (Schelsky) / Questa società così mobile non può produrre una coscienza duratura di status sociale (Schelsky) / Livellamento dal punto di vista dei modelli di comportamento e degli stili di vita (Marshall e Schelsky) -> Modello di vita piccolo-borghese o da classe media / LIVELLAMENTO DELLE REAZIONI IN CAMPO POLITICO, SOCIALE ED ECONOMICO / 174- La posizione di consumatori sta diventando la causa prima di tutti i modelli di comportamento / Il sorgere di una società altamente sviluppata di consumatori e di persone con un notevole tempo libero a disposizione / [mobilità sociale vs livellamento -> SCALA CORTA] / Gli individui conoscono la società attraverso categorie che non esistono più (società di classi o società di ceti) / Tensioni tra l’ordinamento astratto della società (= sistema anonimo formato da burocrazie di ogni tipo) e i piccoli gruppi primari (Schelsky) /175- Il conflitto tra blocchi organizzati di interessi ha sostituito il conflitto tra larghi blocchi di classi -> Marshall analizza la situazione GB, Schelsky quella della RFT / La teoria marxiana ha perso ogni valore come strumento di interpretazione e deve essere sostituita da una teoria diversa relativa alle tensioni sociali basate su eguaglianza di posizioni e situazioni /176- Distribuzione di beni durevoli in RFT nel 1955 / 177- Incompletezza delle tendenze verso l’eguaglianza /178- Le teorie di Marshall e di Schelsky lasciano impregiudicato il problema del potere e della sua distribuzione sociale -> PROBLEMA DEL LIVELLAMENTO ≠PROBLEMA DELLE CLASSI IN MARX / Schelsky e la teoria della società industriale-burocratica/ Se si esclude dall’analisi sociale il problema del potere e dell’autorità, ci si priva della possibilità di ricondurre i conflitti sociali a determinate condizioni strutturali (ed essi diventano puramente casuali) -> Marx aveva dimostrato invece come i conflitti sociali derivassero da determinate forme strutturali-> 180 – Sottrarre un settore d’analisi alla scienza e affidarlo alla pura casualità.
- MOBILITA’ SOCIALE (come forma di reclutamento) = movimento verso l’alto o verso il basso della scala di status all’interno della stessa generazione o tra una generazione e l’altra -> Schelsky afferma che la mobilità è diventata la ‘fluida struttura della società stessa’ e che ha ‘in gran parte sovvertito i legami collettivi e le solidarietà basate sulla stratificazione’. Questa affermazione presuppone l’ipotesi che in una società in cui l’appartenenza a qualsiasi gruppo non primario assume un carattere assolutamente temporaneo le classi perdano la loro raison d’etre. (…) L’ipotesi che in una società che presenta una grande mobilità non si possa arrivare alla formazione di classi contiene però un errore che deve essere posto in luce in questa sede -> CLASSE = ‘autobus o hotel sempre affollati anche se di persone diverse (Schumpeter).
- 180- Produzione industriale di massa come rivoluzione per Drucker e Mayo (come costitutiva del nuovo ordine sociale) -> cooperazione come principio generale degli uomini in lavoro comune /184- Conflitti e tensioni sono soltanto ‘deviazioni’ da una situazione normale di attività e di comportamento e dunque da eliminare attraverso l’’educazione’ / 184- Il conflitto costituisce per Mayo il ritorno a condizioni barbariche , una espressione di imperfezioni umane ( ‘Marx odiava la borghesia per ragioni personali’), che bisogna neutralizzare con l’educazione-> pro cooperazione e amore per la pace / INTEGRAZIONE (Drucker) = COOPERAZIONE (Mayo) / 186- Ciò che è espressione di finalità o speranze politiche è ≠ teoria-> ‘decisioni metateoretiche’ / Una società è un sistema di cooperazione (Mayo)/ Per questo il conflitto sociale non è una caratteristica necessaria ed essenziale della struttura sociale (T. Parsons) /187-Uno degli obiettivi di Dahredorf è proprio quello di respingere e superare la concezione di società di Parsons e Mayo, dove il conflitto è una situazione di deviazione psicologica dalla normalità / 188- Per Dahredorf la società non costituisce un sistema di cooperazione integrato, ma al più un sistema relativamente integrato di forze strutturali contrastanti o meglio una struttura in continua evoluzione composta da fattori di integrazione e da fattori di disgregazione/ 189- Il conflitto è strutturale per Dahredorf (potere, economia ≠ psicologia)
193- IV- Una critica sociologica di Marx
194- Schumpeter contro ò’’impressionante sintesi’ dell’opera di Marx-> La nostra epoca si ribella contro la inesorabile necessità della specializzazione ed è quindi alla disperata ricerca di sintesi soprattutto nelle scienze sociali, dove l’elemento non professionale ha tanta importanza -> per Schumpeter nuova sintesi = nuova luce ma anche nuove pastoie -> Schumpeter vuole liberare la sua disciplina, l’economia, da queste pastoie, Dahredorf vuole liberare anche la sociologia da queste pastoie / Ignorare Marx può essere conveniente, ma è ingenuo e poco serio: nessun fisico potrebbe ignorare l’esistenza di Einstein soltanto perché non approva le sue idee politiche -> Oggi la teoria delle classi di Marx è stata rigettata ma non ancora superata /194- Problema di una teoria delle classi ≠ teoria delle classi di Marx-> noi ci vogliamo occupare della teoria delle classi come strumento sociologico / 195- [già distinto tra sociologia di Marx e filosofia di Marx] / Uno scienziato che non sia eclettico non è un vero scienziato: il peccato più grande per la scienza è la supina accettazione di una ‘dottrina’, il ‘dogmatismo’ / 196- Pro teoria sociologica del conflitto nelle società industriali / Presupposti e categorie di una teoria classista del conflitto sociale [Riassunto del libro] /197- Pro teoria dell’analisi strutturale della società [Parsons riconosce A. Marshall, E. Durkheim, V. Pareto, A Weber]-> Teoria struttural-funzionale?<-Dahredorf contro l’uso di ‘sistema sociale’che implica unità chiuse,non suscettibili di mutamento [a opera di conflitti] /198- Russel sul significato del termine ‘struttura’/ In sociologia l’unità fondamentale di analisi strutturale è costituita dal ‘ruolo’(=complesso di aspettative di comportamento che sono in relazione a una data posizione sociale o status) -> Nell’analisi strutturale individui = detentori di posizioni e giocatori di ‘ruoli’ / FUNZIONI = RAPPORTI TRA RUOLI IN DETERMINATE AREE ISTITUZIONALE (famiglia, politica, ecc.) /[Strutture sociali, mutamento, processi sociali (come distribuzione di ruoli o socializzazione di nuovi membri)] / FUNZIONE DEL CUORE IN UN ORGANISMO ≠ FUNZIONE DELLA RELIGIONE IN UNA SOCIETA’ -> Un organismo animale non può cambiare il proprio tipo strutturale nel corso della propria esistenza (un leone non può diventare un ippopotamo). La società invece può cambiare (Radcliffe-Brown) /200- Russell ancora sulla nozione di struttura / [Strutture organiche ≠ 202- strutture sociali ] ≠ Parsons / 201- STRUTTURA ≠ ONTOLOGIA / Funzioni e valutazione degli elementi dinamici del sistema / 202- L’analisi struttural-funzionale come è formulata oggi non è in grado di dare una spiegazione dei mutamenti sociali -> Forze che sono al tempo stesso costitutive della struttura (e quindi funzionano all’interno di essa) e impulsi che operano nel senso del superamento e del superamento di dette strutture (Cfr. le classi sociali) / IL NOSTRO SCOPO ULTIMO CONSISTE NELLA DESCRIZIONE SCIENTIFICA DEI CAMBIAMENTI STRUTTURALI E NELLA LORO SPIEGAZIONE (E QUESTO COSTITISCE SEMPRE LO SCOPO INDISCUSSO DI OGNI INDAGINE SOCIOLOGICA) /NELL’OPERA DI MARX SI PUO’ DISCERNERE UN’IMPOSTAZIONE CORRETTA NELL’ANALISI DEL DINAMISMO SOCIALE / 204- Marx interessato alla scoperta di forme storiche ricorrenti / 205- Marx assume che i conflitti di gruppo, con le loro violente manifestazioni sono le forze che determinano il mutamento sociale / Marx influenzato per tutta la vita da due avvenimenti: la Rivoluzione francese e la rivoluzione industriale-> ‘la storia è fatta dagli individui’ e ‘la storia è fatta dalle invenzioni scientifiche’ + vasti e anonimi raggruppamenti di individui (Marx) / 206- La tradizione rivoluzionaria del XVIII sec. fu quella poi che mandò Marx fuori strada/ Parsons su Marx / 207- E’ indubbio che ogni teoria del conflitto deve operare con un modello del tipo di quello delle classi / 206-La concezione di una società che genera dalle sue strutture gli antagonismi che porteranno alla sua modificazione sembra un modello adeguato per l’analisi del mutamento in generale/ 207- Sui presupposti formali di ogni teoria del conflitto [una parte attacca e l’altra si difende] /208- DAL VAGO MUTAMENTO SOCIALE AL PIU’ PRECISO CONCETTO DI MUTAMENTO STRUTTURALE / Modello di struttura integrata e scoperta dei fattori e forze che causano una modifica del modello strutturale / 209- FATTORI ESOGENI ED ENDOGENI DEL MUTAMENTO DI STRUTTURA / 210- Gli antropologi oggi chiamano il mutamento esogeno ‘inculturamento’ / Sociologia della guerra e rapporti tra società avanzate / 211- Per Dahrendorf una delle parti più deboli di Marx, della sua costruzione sociologica è la connessione tra evoluzione delle forze produttive e l’evoluzione delle classi / 212– Il conflitto sociale non è che una delle cause del mutamento endogeno e il conflitto di classe non è che uno dei tipi di conflitto sociale / Non si deve assumere che una teoria delle classi sia in grado di gettare uno spiraglio di luce anche su altri aspetti del mutamento sociale / 213- Per Marx solo in una situazione in cui non vi sono classi e conflitti di classe l’evoluzione sociale cesserà di assumere le forme di una rivoluzione politica / 216- [Marx e Hegel su dialettica di ricchezza e povertà]-> sulla sociologia della rivoluzione (≠ Hegel): la rivoluzione scoppia solo quando si sia superata l’apatia delle condizioni estreme /217- [Mutamento sociale ≠ scoppi rivoluzionari] /218- Non esiste alcuna legge generale che determina il corso delle lotte e degli scontri tra le classi / 219- Contro l’assunto dell’antagonismo aperto tra le classi-> La teoria delle classi mira all’analisi sistematica di una delle cause di mutamento endogeno della società/ Una sola classe è una contradictio in adiecto -> il concetto di Stalin di ‘classi non antagonistiche’ risulta privo di significato, VISTO CHE DOVE SUSSISTONO CLASSI VI E’ SEMPRE CONFLITTO / Per Dahredorf il conflitto di classe non assume sempre la forma di guerra civile / 220- Conflitti latenti: 1. Classi in formazione (Marx) e 2.‘armistizio’ tra le classi / Plenipotenziari o rappresentanti/ [CONFLITTO (Per Dahredorf termine generale per indicare anche i seguenti tipi di rapporti) ≠ RIVALITA’, TENSIONE, COMPETIZIONE ] -> Rapporti tra gruppi di individui che presuppongono una differenza incompatibile di obiettivi = conflitto sociale / 222- Il concetto generale di conflitto non comporta alcun giudizio sulla VIOLENZA o sull’INTENSITA’ dei rapporti che derivano dalla diversità degli obiettivi , il conflitto può assumere le forme di una guerra civile, di un dibattito parlamentare, di uno sciopero o di un negoziato disciplinato [= manifestazioni diverse della medesima forza] / 223 – Teoria delle classi di Marx legata a proprietà privata / La tesi di questo studio è che il superamento della teoria delle classi di Marx sia possibile solo quando si sostituisca come criterio di formazione delle classi il possesso o la mancanza di possesso dell’effettiva proprietà privata con l’esercizio o la mancanza di esercizio di autorità [≠ controllo dei mezzi di produzione] -> Struttura autoritativa della società (in certi settori o nel suo insieme) come fattore determinante della formazione delle classi sociali /224 – Si deve ricordare che anche Marx si interessò ai rapporti di autorità nella descrizione dei conflitti di classe generati dalla struttura dell’impresa industriale / 225- La proprietà come forma di autorità (Burnham, Weber, Geiger) /225- Quando si tenta di definire l’autorità in base alla proprietà si definisce il generale in base al particolare, che è un evidente errore di logica / 226- Le classi sono dei gruppi sociali contrapposti il cui elemento distintivo può essere individuato nella partecipazione all’esercizio dell’autorità (…) in ogni associazione regolata da norme imperative. In questo senso le classi differiscono da ogni altro gruppo basato su differenze etniche, giuridiche o di culto / 227- (Molti studiosi di sociologia ≠ Dahredorf) hanno manifestato la tendenza a conservare due aspetti della teoria marxiana delle classi: 1. Le classi sono ‘raggruppamenti economici’; 2. Le linee della struttura delle classi corrono parallele a quelle della stratificazione sociale (Geiger, Marshall, Schumpeter, Lipset, Bendix) /228- LE CLASSI COME GRUPPI DI AUTORITA’-> Non esiste un’automatica correlazione tra le classi e la stratificazione sociale -> [AUTORITA’ COME FATTORE DISTINTIVO DI CLASSE E STATUS] -> Correlazione tra autorità e ricompense sociali alla base della stratificazione ->229- LE CLASSI POSSONO RIUNIRE IN SE STESSE UNA PLURALITA’ DI STRATI, sulla base di un sistema di valori, o come effetto diretto dell’autorità / 232- La società politicamente organizzata e il mondo della produzione industriale sono le due realtà associative in cui viene esercitato il potere, ma esse sono sostanzialmente indipendenti l’una dall’altra /233– NELLE SOCIETA’ INDUSTRIALI SOLO 1 CITTADINO SU 22 SI GUADAGNA DA VIVERE LAVORANDO IN IMPRESE INDUSTRIALI.
235- Il problema dei rapporti tra gli individui e le classi / 237- Posizioni di classe = elementi quasi-oggettivi come ruoli e strutture / RUOLI SOCIALI-PERSONE-CLASSI/ [Classe in sé e classe per sé = problema oscuro e superfluo] ->240 Coscienza di classe / 241- RUOLO= UN SETTORE SOLTANTO DELLA PERSONALITA’ / Interessi di classe- coscienza di classe- cultura di classe / Il problema di quanto permanente sia la partecipazione di un individuo a una determinata classe / 242- Arrangiamento strutturale di ruoli e individui: COME SONO RECLUTATE LE CLASSI? / L’appartenenza ad almeno una classe deriva dal fatto di occupare una posizione sociale /244-Il concetto di classe come fenomeno teoretico e come concetto di una collettivita’ (= obiettivi e intenzioni specifici) [= una creatura sociale che agisce e soffre come tale (Schumpeter)] / 242- [Decidere tra queste due definizioni è un problema fittizio] Una risposta positiva significa di per se stessa una rinuncia alla costruzione di qualsiasi teoria delle classi [problema fallace: il problema del bruco e della farfalla. Sono due insetti distinti oppure no?] / 247- [Psicologia e logica della scoperta scientifica] Da un punto di vista logico una teoria ha la precedenza su un’ipotesi e un’ipotesi su un’affermazione descrittiva / Ciò che conta è se e come una teoria riesca a illuminare il settore di realtà di sua competenza e se i dati empirici contraddicono le ipotesi che si possono ricavare da essa / Elementi costitutivi e contesto del concetto di classe / 248- La teoria generale delle classi mette in rilievo i fattori ricorrenti che stanno alla base del conflitto sociale / Un’analisi completa della teoria delle classi eccede i limiti di questo lavoro [la società industriale]/ Teoria generale delle classi = 2 elementi: 1. Teoria della formazione delle classi (o 249 ‘genesi’ delle classi); 2. Teoria dell’azione delle classi o del conflitto di classe / [Generalizzazioni empiriche vs leggi o postulati]
Parte seconda – Verso una teoria sociologica del conflitto nella società industriale
253- V- Struttura sociale, interessi di gruppo, e gruppi di conflitto
254- [Utopisti o razionalisti in politica -> accordo sui valori o coercizione interessi = lunga disputa sull’ordinamento sociale umano] / E’ inevitabile che nelle teorie scientifiche si riflettano posizioni filosofiche contrastanti / TEORIE SCIENTIFICHE = CONTROLLABILI INTERPRETAZIONI DEI PROBLEMI DELL’ESPERIENZA / PRINCIPIO EURISTICO ( ≠ giudizio di fatto) -> il sociologo utopista non afferma che l’ordine sociale sia basato su un consenso generale sui valori, ma afferma che esso può essere concepito nei termini di tale consenso / 255- Marx razionalista ( con forti tendenze utopistiche) vs Mayo utopista -> Teoria della società come coercizione vs teoria della società come integrazione / 257- Problemi di stabilità sociale (valori e norme) vs Problemi di conflitto (aspetti istituzionali del sistema sociale vs norme) / 258- Struttura sociale = livello etico e livello fattuale, livello normativo e livello istituzionale, sovrastruttura e struttura (Marx) / Critica di Lockwood a Parsons: valori vs interessi -> Teoria utopistica = società come integrazione / 259- Critiche all’indirizzo struttural-funzionalistico che però è≠ da statico / L’indirizzo integrazionista nell’analisi sociale non ci pone in grado di comprendere tutti i problemi della realtà sociale / 261- Ipotesi scientifiche vs proposizioni metafisiche / Aspetti alternativi vs aspetti complementari delle strutture sociali / 262- Dialettica della stabilità e del mutamento, funzioni e forza propulsiva /263- Non è possibile un conflitto tra le massaie francesi e i giocatori di scacchi cileni perché questi gruppi non sono integrati da un comune schema di riferimento /265 Dal punto di vista della teoria della coercizione in ogni organizzazione vi sono delle posizioni che hanno il diritto di esercitare il controllo su altre posizioni = una distribuzione differenziata di potere e autorità / Una delle tesi centrali del nostro studio consiste nel sostenere che questa distribuzione differenziata di autorità diventa invariabilmente il fattore determinante di conflitti sistematici di tipo analogo ai conflitti di classe di tipo marxiano .L’origine strutturale di questi conflitti di gruppo deve essere ricercata nella distribuzione dei ruoli sociali forniti di aspettative di dominio e di subordinazione. Dovunque vi siano ruoli di questo genere vi è da aspettarsi che vi siano conflitti di gruppo del tipo accennato / 266- POTERE (MACHT) ≠ AUTORITA’ (HERRSCHAFT) (M. Weber) -> Potere collegato a personalità individuali vs autorità collegata a ruoli sociali / Potere come rapporto di forza vs Autorità come potere legittimo / 267- Sfere di legittimità nell’esercizio del controllo / 268- Il concetto di ‘sistema sociale’ è un concetto generale applicabile a tutti i tipi di organizzazione [= unità di organizzazione sociale] -> ‘ASSOCIAZIONE COORDINATA DA NORME IMPERATIVE’ (Max Weber) ≠ GRUPPO / 269 –[Sociologi in disaccordo sulla definizione di termini come organizzazione, associazione, istituzione]-> Lo Stato, una setta religiosa, un’impresa, un partito politico, un sindacato, un club di scacchi sono associazioni / ASSOCIAZIONI COORDINATE DA NORME IMPERATIVE ≠ SISTEMI SOCIALI.
Autorità come elemento universale della struttura sociale (+ di status o proprietà) / 272- Il capo del governo (potere esecutivo) è anche il rappresentante del partito di maggioranza, cioè di interessi settoriali (≠ Presidente, che esprime l’unità e l’integrazione di una nazione) / 277- Aspetto integrativo e aspetto disgregativo dell’autorità-> L’autorità ha due facce ( Parsons e Mills) / L’autorità non è certo unicamente produttiva di conflitti, ma non è neppure solamente (o principalmente) ’uno strumento per lo svolgimento di una data funzione nella società e nell’interesse della società come sistema’ (Parsons) / Conflitti sociali sistematici determinati da condizioni strutturali / La presenza di autorità e la distribuzione di essa sono caratteri universali della struttura sociale / Autorità ≠ Ricchezza / Autorità e moderno principio della divisione del lavoro / 274- In un’analisi sociologica dei conflitti di gruppo l’unità analitica è sempre costituita da una determinata associazione e dalla dicotomia di posizioni all’interno di essa [vs scala di stratificazione basata su reddito e prestigio] / Ogni società può presentarsi come una pluralità di contrastanti apparati dominanti (o nel caso opposto di aggregati subordinati [-> analisi di specifiche società-> PLURALISMO] / 275- Ai fini di questo studio, cioè ai fini della formulazione di una teoria sociologica del conflitto…/276- L’autorità è un rapporto sociale più generale e più importante [della proprietà: contro Marx] /276- Potere vs Autorità (legittimazione)-> Conseguenze disgregatrici o generative di conflitti dell’autorità / [EURISTICO =] Utile a fini interpretativi ≠ valido in base ad attestazioni osservative (giudizi di fatto?) / 277- Assunti fondamentali di una teoria sociologica del conflitto / 278- Le posizioni munite di autorità differenziata all’interno dell’organizzazione determinano per coloro che le occupano interessi contrastanti ( interessi di comando per es.)
Non è la posizione ma l’individuo che è interessato a qualcosa -> L’interesse sembra un termine psicologico. Eppure la proposizione che possano esistere determinati interessi antagonistici condizionati dalle posizioni sociali significa che esistono interessi che vengono inculcati nell’individuo dall’esterno, senza partecipazione. / 279- Marx su ‘situazione comune’ e ‘interessi comuni’ /280- Aggregati i cui membri hanno interessi e modi di comportamento in comune senza tuttavia essere gruppi ben definiti /Interessi aggregativi in relazione alle posizioni sociali = INTERESSI LATENTI / 281- Che la realizzazione di una società socialista costituisca ‘l’interesse reale dei lavoratori’ (Geiger) è davvero ipotesi le cui premesse (empiriche) non sono suscettibili di dimostrazione / Contenuto generale dell’interesse: interesse al cambiamento o al mantenimento della struttura sociale /Conflitto di gruppo = conflitto sulla legittimità dei rapporti di autorità/ 283- Dal punto di vista della teoria del conflitto, le motivazioni consce costituiscono in gran parte un problema di ricerca empirica /283- Posizioni sociali = ruoli sociali (Parsons) -> aspettative che definiscono il comportamento appropriato di persone che svolgono determinati ruoli / ADATTATO- INTEGRATO vs DEVIANTE / ‘Interessi oggettivi’ nella teoria coercitiva della società = aspettativa di ruolo = orientamento prevedibile di comportamento/ 285 – Definizione di INTERESSE MANIFESTO in Geiger (≈ coscienza di classe-> accertabile con interviste) = PROGRAMMA DI GRUPPI ORGANIZZATI / LATENTE-MANIFESTO in Freud e Merton / Sulla falsa coscienza / Il compito della teoria della formazione delle classi è quello di stabilire una connessione tra le due categorie degli interessi latenti e manifesti / MASSE = QUANTITA’ DISORGANIZZATE / Come i dottori o gli abitanti di Berlino non costituiscono come tali un gruppo sociale, così coloro che occupano posizioni con identici interessi latenti non costituiscono un gruppo -> Perché si abbia un gruppo la presenza di un senso di appartenenza è almeno altrettanto necessaria quanto la sussistenza di un minimo di organizzazione, tuttavia nessuno di questi due elementi è esplicitamente richiesto dal concetto di interesse latente -> QUASI-GRUPPO = GRUPPO POTENZIALE / Classi sociali che pur non essendo gruppi costituiscono un campo di reclutamento per i gruppi e i cui membri hanno in comune certi caratteristici modi di comportamento / Quasi- gruppi come fenomeni teoretici / 288- I gruppi di interesse sono gruppi nello stretto senso sociologico del termine e sono gli effettivi agenti del conflitto di gruppo /I gruppi di interesse (=associazioni, istituzioni, per es. partito politico o sindacato) sono sempre gruppi secondari (≠ gruppi primari, per es. famiglia, amicizie) /289- Club di scacchi ≠ gruppo di interesse = gruppo di conflitto /Gruppi di interesse (= fenomeni reali) e quasi-gruppi (= fenomeni teoretici) ≈ Membri di un partito e quelli che votano per questo partito / 290 – Interessi derivati da strutture di autorità integrati con molteplici obiettivi diversi nei gruppi organizzati (= fenomeni reali) / Interessi di ruolo latenti e raggruppamento di essi nei quasi gruppi / Per la teoria del conflitto i partiti socialisti contano non come elementi di educazione dei lavoratori o dei sodalizi, ma unicamente come forze operanti nel conflitto sociale /291- Variabili delle condizioni strutturali di organizzazione = problema di formazione = da classe in sé a classe per sé/ Marx su piccoli contadini nel 18 Brumaio [Francia ≈ Usa]-> 292 In presenza di determinate condizioni i quasi-gruppi rimangono tali senza diventare gruppi di interesse /293- Gruppi di interesse i cui programmi attaccano o difendono le strutture di autorità esistenti / 294- Integrare il modello teoretico con l’apporto di generalizzazioni empiriche/ Malinowki sulle sei condizioni tecniche empiriche di organizzazione dei gruppi di interesse: organizzazione con statuto, personale, regole, mezzi materiali, attività regolari e funzione ‘oggettiva’/ 295- Ogni partito ha bisogno dei suoi fondatori, organizzatori o leaders / Gli organizzatori costituiscono uno dei FERMENTI dell’organizzazione, non il suo punto di partenza o la sua causa / Statuto = sistema di VALORI (= interessi manifesti del gruppo di conflitto) per la cui realizzazione gli esseri umani si organizzano /296- Interessi latenti = elementi di natura non psicologica impliciti nella struttura sociale dei ruoli e delle posizioni vs interessi manifesti = programmi dettagliati [NM: Dio, patria,famiglia vs Libertà, fraternità, uguaglianza] /PROGRAMMA DEI GRUPPI O “IDEOLOGIA” = SISTEMA DI IDEE / RUOLO MAIEUTICO DELLE IDEOLOGIE PER I GRUPPI DI CONFLITTO /Condizioni tecniche e politiche di organizzazione/ 297- In tutte le società pre-industriali o totalitarie il conflitto è seriamente ostacolato / Condizioni sociali di organizzazione dei gruppi di interesse: 1. (per es. possibilità di comunicazione importanti per gruppo sparpagliato geograficamente o ecologicamente, ma nelle attuali società industriali esiste un sistema di comunicazione molto vasto); 2. Il reclutamento nei quasi-gruppi non deve avvenire in maniera fortuita (per es. Marx esclude il Lumpenproletariat dalla formazione dei gruppi di conflitto-> operai non specializzati in Gb ed esclusione da attività politica)-> Normali condizioni strutturali di attribuzione di posizioni vs attribuzione di posizione in base a circostanze fortuite -> Cfr. il reclutamento degli strati più bassi delle società industriali (delinquenti, senza talento, sfortunati, instabili psicologici o fisici) /301- Questionari come sostituti dello sforzo di impostare importanti problemi di ricerca [sulla psicologia dei gruppi di conflitto] / Condizioni psicologiche per la formazione dei gruppi di conflitto / 302- In ogni analisi sociologica il comportamento individuale dovrebbe figurare come una costante -> operai e imprenditori devianti / 303- Non si deve commettere l’errore di correlare un certo tipo di personalità a un certo gruppo di interesse / 304- Ogni individuo può appartenere a diversi gruppi di conflitto (per es. industria e politica) / Sulla ‘cultura di classe’ -> 236- corrispondenza tra un gruppo di conflitto e comportamento sociale / 305- La classe sociale è un aggregato umano che non ha conosciuto quella suddivisione della personalità nei suoi elementi costitutivi che è stata analizzata così sottilmente da Simmel -> Sull’ammissibilità del concetto di classe -> gruppi di conflitto ≠ classi (come descritte da Schumpeter, Ginsberg, Marshall) -> L’appartenenza di un individuo a un gruppo di conflitto coinvolge solo un piccolo segmento della sua personalità /306- Dobbiamo rigettare la possibilità di una correlazione generalizzata tra l’appartenenza a un gruppo di conflitto e la personalità sociale (sostenuta da Schumpeter, Marshall, Ginsberg) / ANALISI DELLA STRATIFICAZIONE SOCIALE ≠ ANALISI DEL CONFLITTO SOCIALE / 308- Pareto, Mosca, Aron sull’élite / Gruppi di comando vs gruppi di subordinazione / 309- Elite, classe politica, classe dominante / 310- proletariato = “il movimento indipendente della stragrande maggioranza nell’interesse della stragrande maggioranza” (Marx) vs élite / Machiavelli sulle 40-50 persone al comando di qualunque città in qualunque modo ordinata /Nelle società industriali la delegazione dell’autorità nell’industria, nello Stato e nelle associazioni crea gruppi dominanti che non hanno più il carattere di piccole minoranze e che non hanno dimensioni molto inferiori a quelle dei gruppi subordinati / Pareto e Mosca sulle qualità dell’élite-> modelli di comportamento cristallizzati /312-Gruppi di conflitto dominanti / 313- Per quanto riguarda le condizioni di organizzazione nelle società pre-industriali le classi dominanti hanno goduto di condizioni migliori rispetto a quelle subordinate, soprattutto per una maggior facilità di comunicazione / Mosca e Pareto definiscono classe dominante solo coloro che occupano posizioni di dominio nella società politica / 314- Critiche a Mosca, Pareto, Aron perché non usano la categoria delle associazioni coordinate da norme imperative -> In una società vi possono essere tanti gruppi di conflitto dominanti in competizione quante sono le associazioni / Vi può essere competizione o anche conflitto fra gruppi dominanti di differenti associazioni (oltre che collegamento) / LA STORIA E’ UN CIMITERO DI ARISTOCRAZIE (Pareto) / 315- Sarebbe errato identificare lo strato superiore di una società con il gruppo di conflitto dominante , perché no è detto che questi debbano essere identici quanto a persone / Per Pareto e Mosca le rivoluzioni sono eventi anomali che tradiscono la decadenza di una élite, la sua incapacità di ringiovanirsi attraverso l’assorbimento di nuovi membri / 316- Teorie dell’élite ≠ teorie del conflitto / Nella storia europea posteriore all’impero romano i lavoratori industriali del XIX secolo sono il primo gruppo subordinato capace di organizzarsi come tale, cioè di abbandonare lo stadio del quasi-gruppo per organizzarsi come gruppo di interesse [NM e i comuni italiani in Weber?] / Le ‘classi oppresse’ precedenti potevano essere descritte come ‘massa’ o ‘il rimanente della popolazione’-> Il maggiore ostacolo all’organizzazione delle classi oppresse nelle precedenti società era l’impossibilità della comunicazione / Società in cui sono possibili sul piano concreto conflitti manifesti tra gruppi di interesse organizzati/ Analogie tra le caratteristiche di classi / [Classe oppressa ≠povertà e sfruttamento per Dahrendorf]/ 320- Nella società moderna i gruppi di conflitto sembrano dover assumere la configurazione di aggregati non molto compatti, che si sono costituiti per scopi particolari e in associazioni particolari/ 321- Collettività-classe, classe-partito, classe in sé- classe per sé / 322- CONFLITTI CHE DERIVANTO DALLA DIVERSA DISTRIBUZIONE DI AUTORITA’ ≠ CONFLITTI RELIGIOSI, ETNICI, CITTA’-CAMPAGNA / Classi come gruppi di conflitto (Dahredorf)
325- VI- Gruppi di conflitto, conflitti di gruppo e mutamento sociale [Teoria dell’azione]
325- IL CONFLITTO COME SINTOMO DEL VENIR MENO DEL CONTROLLO SOCIALE / 327- Coser e il conflitto sociale (≈ Simmel e Sorel) / Da un punto di vista utopistico il conflitto può essere concepito come una delle forme che contribuiscono alla conservazione dello status quo (Coser + Simmel) /328- Le società sono essenzialmente delle creazioni storiche e proprio per questo necessitano della forza propulsiva del conflitto / 329- Il conflitto come bene auspicabile vs Stabilità e sistema (come schema di riferimento) / Competizione (= interessi comuni) vs Conflitto (= interessi divergenti)/ 330-Nel presente studio il concetto di conflitto comprende anche le relazioni competitive / Mutamenti all’interno del sistema e mutamenti di sistema / 331- Manifestazioni del conflitto di classe (dispute sui salari o conflitti politici) = manifestazioni di conflitti di sistema che originano dalla distribuzione di autorità nelle associazioni o sono relativi a tale distribuzione /332- IPOTESI DI UBIQUITA’ DEL CONFLITTO E DEL MUTAMENTO /TEORIA DELL’AZIONE = I gruppi di conflitto una volta che si sono organizzati,si impegnano in conflitti che provocano mutamenti strutturali / I conflitti di classe sono empiricamente variabili / 333- INTENSITA’ (= dispendio di energia e grado di partecipazione al conflitto –costi alti) E VIOLENZA (= manifestazione del conflitto, armi usate-> scala: discussione, competizione, guerra) DEI CONFLITTI / 336- Ogni determinata associazione può essere analizzata in funzione dei conflitti che ha generato / MODELLO DELLE DUE CLASSI vs Panorama di una moltitudine di contrastanti conflitti / Se in una società ci sono 50 associazioni noi dovremmo aspettarci 100 gruppi di conflitto, nel senso del presente studio (+ conflitti basati su antagonismi diversi da quelli basato sulla struttura di autorità delle associazioni/ Sovrapposizione di conflitti nelle società storicamente esistite / CONFLITTI DISSOCIATI O SOVRAPPOSTI /339- Sulle cause dell’assenza di socialismo in Usa/340- La proprietà, lo status economico, lo status sociale non sono elementi determinanti della classe, ma appartengono piuttosto a quei fattori che influenzano sul piano concreto l’andamento degli scontri di interesse tra i gruppi in conflitto. / 341-def. status economico e status sociale (=prestigio) /342- Il giudice (in Usa), il medico in GB e il professore in RFT godono di un prestigio notevolmente più alto del ministro o del grande industriale /344 – DUE SENSI DELLA SOCIETA’ SENZA CLASSI: 1. Un’anarchia permanente è dal punto di vista sociale un’utopia; 2. E’ possibile ipotizzare una società che pur avendo una struttura comprendente posizioni con differenti diritti di autorità non consente tuttavia ad alcun gruppo di individui di occupare permanentemente tali posizioni. Le associazioni potrebbero essere governate in base al principio della presidenza alternata (per es. le collettività agricole –kibbuzzim- in Israele al principio). Sulla base di esempi di questo genere si potrebbe forse ragionevolmente affermare che dove non vi è alcun gruppo in grado di monopolizzare le posizioni di autorità, è virtualmente impossibile che emergano gruppi di conflitto compatti e la società o le associazioni quindi come prive di classi dal punto di vista della mobilità sociale [≠ anarchia] / 352– I fattori che influenzano le cause e le manifestazioni del conflitto sociale [ sovrapposizione, mobilità, regolazione] / Pro rigetto del concetto di risoluzione o soppressione del conflitto come sua completa eliminazione ( è solo un’ideologia) -> Cfr. Il totalitarismo ‘sottile’ di Stalin / 353- IL CONFLITTO, REGOLATO O MENO, E’ UNIVERSALE / 354- REGOLAZIONE = forme di controllo del conflitto e delle sue manifestazioni (≠ cause) -> Influenza sulla violenza del conflitto /355- Insistere su ‘interessi comuni’ porta solo ad aumentare aggressività sindacale (confronto tra Usa e Gb) /356- NON E’ POSSIBILE REGOLARE EFFICACEMENTE UNA GUERRIGLIA / Regole del gioco tra i contendenti (regole procedurali) + 357 regole per cambiare le regole (costituzioni) / 357- Stipulazione di regole nei conflitti industriali, politici, internazionali / 358- Tre forme di regolazione del conflitto: CONCILIAZIONE (tra i contendenti, senza organi esterni) + mediazione o arbitrato (tra i contendenti, basate su organi esterni) / 363- Non vi è bisogno –contrariamente a quello che credeva Marx- di una società senza classi (cioè di una finzione utopistica), perché scoppi rivoluzionari si trasformino in processi evolutivi / 364- Due aspetti di uguaglianza (nel senso dei diritti del cittadino di Marshall) come interesse di un gruppo di conflitto: 1. Come orientamento etico= ideologia = livello ideologico; 2. Come sistemazione istituzionale (= livello normativo o fattuale-> per es.: assistenza medica o abolizione di tasse scolastiche) / 365- Gli avvicendamenti di personale [in posizioni dominanti] non costituiscono in se stessi un mutamento strutturale, ma sono semplicemente una condizione perché, dal punto di vista dello status quo, ‘nuovi interessi’ divengano valori o realtà /366- Tre tipi di mutamento strutturale: 1. Mutamento totale o quasi del personale in posizioni di dominio in una data associazione (per es. Rivoluzione russa); 2. Sostituzione parziale del personale in posizione di dominio; 3. Mutamenti auspicati dai gruppi subordinati senza arrivo di nuovo personale (per es.: chiesa cattolica)/ 368- Il termine ‘rivoluzione’ usato sia per cambiamenti rapidi (Rivoluzione francese), sia per cambiamenti radicali (Rivoluzione industriale) /374- Valori (= struttura normativa) ≠ Istituzioni (= strutture di fatto) in una unità sociale / 372-376- Riassunto degli ultimi due capitoli della teoria (= riflettore che illustra un settore della realtà) delle classi sociali e del conflitto di classe.
377- VII- Le classi nella società post-capitalista. I: il conflitto industriale
377- Formulazione della teoria ≠ Applicazione della teoria/ 378- [Analisi critica delle interpretazioni di Marx] /383 -Marx come filosofo rigoroso (profeta+ politico), ma come sociologo mediocre / CLASSI di Marx (concetto di classe tradizionale o storico) vs GRUPPI DI CONFLITTO (Dahrendorf) / 384- La dottrina della ‘razionalizzazione’ come processo autonomo (dal conflitto di classe) nella società post-capitalista/386- [società post-capitalista = società industriale avanzata] /Connessione teoretica tra classi e rapporti di autorità / NOI STIAMO ANCORA VIVENDO IN UNA SOCIETA’ CLASSISTA / 387- Associazioni coordinate da norme imperative ed esistenza universale delle classi/387- Le società non differiscono affatto in base al fatto che in alcune di esse esistono le classi e in altre no. Come la sociologia della famiglia non si occupa dell’esistenza della famiglia ma delle sue configurazioni e delle sue funzioni, così noi non ci occupiamo dell’esistenza delle classi bensì della loro natura e dei loro effetti / 388- Molti dei dati presentati in questo studio si riferiscono alla società contemporanea britannica, americana e tedesca (si possono applicare dati e conclusioni a società come quelle italiana, giapponese, francese o russa) / 386- Automazione e struttura di autorità dell’impresa-> fantascienza? / PICCOLA FABBRICA DI UN IMPRENDITORE CAPITALISTA DEL 1850 vs GRANDE IMPRESA INDUSTRIALE DEL 1950 / Organizzazione dell’impresa -> aspetto funzionale (divisione del lavoro) vs aspetto ‘scalare’ (subordinazione-sovraordinazione)/ Uno dei segreti dell’aumento di produttività ottenuto dall’impresa industriale meccanizzata consiste nella suddivisione del processo totale di produzione in una serie di dettagliati processi cooperativi, ciascuno dei quali è indispensabile per lo svolgimento del processo totale/ Marx su violinista che dirige se stesso e orchestra che ha bisogno di un direttore / 393- Teoria integrazionista vs teoria della coercizione/ dispute sui salari e sulle condizioni di lavoro nell’impresa industriale / 394- SALARIO COME COSTO ≠ SALARIO COME REDDITO / 395- Affermazione ideologica = dimostratamente falsa/ 396- Paradosso degli scioperi nonostante il livello di vita più alto degli operai / 397- CAPITALISTA = DIRIGENTE (per interessi latenti) anche se le forme di reclutamento e le basi di legittimità sono diverse (proprietà, elezioni consiglio, decisione ufficio)/ 398- Nelle industrie post-capitaliste un complesso sistema di delegazione di responsabilità che rende virtualmente invisibile le linee divisorie tra posizioni di dominio e di subordinazione / Staff (= ingegneri, chimici, fisici, avvocati, psicologi) / LA SITUAZIONE DI CLASSE DEGLI SPECIALISTI NELL’IMPRESA RIMANE ALTRETTANTO INCERTA DEGLI INTELLETTUALI NELLA SOCIETA’. Essi non sono né subordinati, né sovraordinati: solo come coadiuvatori (indiretti) della direzione sono parte marginale della classe dominante dell’impresa / 399- Burocrati nell’impresa come posizione di dominio /401- Oggi il conflitto industriale è considerato come una caratteristica fondamentale della vita industriale /402- Elementi di democrazia industriale-> Nella sfera industriale noi incontriamo delle classi in conflitto completamente formate (…) un tipo ideale che si è completamente realizzato/ 403- In futuro sindacati ≈ partiti politici americani / Burocrati industriali = CLASSE DI SERVIZIO / I sindacati costituiscono essi stessi delle associazioni coordinate da regole imperative e quindi –in potenza-generano essi stessi conflitti tra gruppi dominanti e gruppi subordinati / E’ opportuno tener presente che ogni atto di organizzazione costituisce in quanto tale un processo di istituzionalizzazione (statuto, dotazione materiale, personale) (Malinowski) / 404- Negoziato = discussione disciplinata /405 – Contrattazione collettiva -> più ampio in Usa che in RFT / Organi di negoziazione = funzione quasi parlamentare / 406- Sistema di mediazione e di arbitrato = seconda barriera contro lo scoppio del conflitto violento (sciopero, serrata) / 407- Regolazione autonoma e in tal senso democratica del conflitto / Rappresentanza all’interno dell’impresa e collaborazione alla gestione -> istituzionalizzazione del conflitto attraverso la modifica delle strutture di autorità presenti nell’impresa stessa / 407- Le possibili trasformazioni della struttura di autorità presente nell’impresa industriale sono piuttosto limitate (Bendix) / 408- shop stewards (= rappresentanti sindacali) GB e Usa ≠ consigli di fabbrica RFT/ 414- Gli interessi latenti si devono sempre mettere in connessione con posizioni, non con individui / 416- Ogni tentativo di eliminare completamente il conflitto è destinato in quanto tale a fallire e anzi contribuisce alla intensificazione dei contrasti esistenti / 417- Nella vecchia società capitalista sovrapposizione di conflitto industriale e conflitto politico / 418- Industria e società come associazioni separate le cui relazioni non possono essere determinate a priori / Nella società post-capitalista l’industria e il conflitto industriale sono istituzionalmente isolati (= privati della loro influenza su altri settori della società) / 418- Oggi [negli anni’50] un numero sempre più elevato di lavoratori produce in imprese sempre più grandi una quantità di beni sempre maggiore / 420- Nelle società secolarizzate dei nostri giorni anche la Chiesa è stata istituzionalmente isolata (da Rivoluzione Francese in poi) / 421-L’industria si configura così come una società dentro la società [≠ élite del potere di Wright Mills] /425- Oggi si assume ancora che l’occupazione sia il ruolo sociale fondamentale almeno per l’individuo che vive in una società industriale / Ruolo determinante del consumo vs status di classe / Limitazione dei modelli di comportamento determinati dall’occupazione/ STATUS DI CONSUMATORE vs STATUS PROFESSIONALE /427– Il lavoratore singolo (…) in altri ruoli è motivato da altri problemi: come consumatore e come cittadino egli non si comporta più come lavoratore / 428- Quando si afferma l’esistenza di una tendenza è sempre necessario fare delle specificazioni (sulla tendenza alla separazione tra le varie sfere [di comportamento?]) / 429- Il concetto di partito dei lavoratori ha perduto il suo significato politico / [Sindacati ≠ partiti progressisti-> non più legati da causa comune e da campo di reclutamento comune] /429- ‘partiti del popolo’ o ‘partiti di massa’ [vs partiti di classe] / 432- La riduzione della violenza del conflitto è stata agevolata dal miglioramento della condizione di vita dei lavoratori / 435- La validità della nostra teoria non dipende in alcun modo dalle opinioni [vs azioni di individui] di un campione rappresentativo di individui /435- ‘Legge ferrea dell’oligarchia’ (Michels) e scioperi dichiarati contro la volontà dei dirigenti sindacali.
437- VIII- Le classi nella società post-capitalista. II: il conflitto politico.
443- Modello integrazionista ( = immagine gerarchica della società) vs Modello coercitivo (= immagine dicotomica della società) / 445- Potere vs Impotenza – lavoro non manuale vs lavoro manuale / 446- LAVORO INVISIBILE vs LAVORO VISIBILE (= lavoro manuale) -> Per gli americani la società è composta da due classi soltanto: la classe media e la classe lavoratrice /447- Sia i lavoratori, sia i membri della classe media sostengono che i lavoratori degli uffici appartengono alla propria classe /448- Nonostante i mutamenti degli ultimi cento anni l’idea che vi sia una fondamentale divisione della società in ‘abbienti’ e ‘non abbienti’, in ‘al di sopra’ e ‘al di sotto’, in ‘loro’ e ‘noi’ è ancora presente nella mente di molte persone /449- L’immagine dicotomica della società umana come archetipo della conoscenza umana (Ossowski) / 450- La concezione dicotomica si presta a conferire peso alle considerazioni avanzate nel presente studio [anche se è difficile ricavare dalla dicotomia delle conseguenze radicali] /451- Imprese industriali, chiese, organizzazioni militari = associazioni / 452- L’associazione dello Stato politico è un’organizzazione di ruoli -> appartenenza obbligatoria a uno Stato che può costringere i suoi soggetti a determinate obbligazioni -> carattere morale dello Stato (lealtà) / 453- Noi che facciamo lo stesso lavoro vs ‘loro’= le forze anonime di tutti i tipi di organizzazioni burocratiche di grandi dimensioni e con i funzionari di tali organizzazioni / 454- Autorità personalizzata detenuta da una classe dominante (vs Renner, Riesman) / 455 – Lo Stato come libertà incarnata (Hegel) /456- L’espressione del voto può essere considerata come la manifestazione del controllo sopra altri individui -> nella società post-capitalista neppure il fondo della struttura d’autorità è privo di diritti /456- Nelle democrazie moderne la presunzione di legittimità si è convertita in un processo continuo di legittimazione attraverso elezioni (o plebisciti) / I cittadini di uno Stato democratico non costituiscono una classe oppressa ma una classe subordinata-> Stato democratico vs Stato assoluto / 458- Organi giurisdizionali ≈ burocrazia -> il potere giudiziario non deve essere concepito come una parte militante del gruppo di conflitto dominante la società (come credeva Marx) / Esecutivo = ministri + burocrazia / 459– ANALISI DELLA POSIZIONE DI CLASSE DELLA BUROCRAZIA / Gli impiegati che non sono burocrati appartengono al quasi-gruppo dei subordinati (impiegati delle ferrovie, postali, imprese pubbliche e aziende municipali) ≠ burocrati come amministratori degli strumenti dell’autorità /461- Organizzazioni industriali (dicotomiche in quanto al’autorità) ≠ organizzazioni burocratiche caratterizzate da gradazioni continue di competenze e autorità (gerarchie). In organizzazioni dicotomiche è possibile avere un conflitto di classe, in organizzazioni gerarchiche ciò è invece impossibile / Burocrazia e carriera (frustrazioni) / 462- Ruoli burocratici dell’amministrazione politica-> I ruoli burocratici sono ruoli di dominio politico-> Teoria della delega e ‘socializzazione dei ruoli di autorità’ (M. Weber) /462- Chi produce un’automobile? Noi siamo in grado di individuare con certezza coloro che hanno collaborato alla sua produzione /464- [Weber e Bendix su] non solo partecipazione ma monopolio dell’autorità politica della burocrazia (per conoscenza specializzata) – che rende impossibile la sua sostituzione durante una rivoluzione o controllo di terzi –dilettanti nei confronti di esperti [N.M.? Boh? Questa nozione viene da M. Weber e sembra più adatta a tecnici che a burocrati!]/ Burocrazia ≠ Casta = privilegio dei discendenti / 465- Il monopolio burocratico dell’autorità è una mera potenzialità / 466- A causa del suo monopolio dell’autorità pubblica, non accompagnato da interessi sostanziali indipendenti la burocrazia statale si può considerare come l’incarnazione della legge dell’inerzia nell’evoluzione sociale / Bendix e Weber su impossibilità di rivoluzioni in paesi governati burocraticamente [N.M. e l’ex Urss?]/ Riesman sullo Stato che si governa da sé = disponibilità della burocrazia a fungere da reggente / /467– I titolari di ruoli burocratici dipendono da ruoli estranei ad essi -> burocrazia = esercito politico di riserva = 469- esercito mercenario costretto a padroni diversi /Burocrazia = mezzo e strumento di dominio a disposizione di chiunque sia chiamato a controllarla (Per Renner la burocrazia è classe di servizio, amministrando con senso di dovere e lealtà gli interessi e le direttive del gruppo dominante) /469- Per individuare la classe dominante non dobbiamo considerare quelle posizioni costituiscono il vertice della gerarchia / Il cancelliere di un tribunale, il segretario privato di un parlamentare, il capo di divisione di un ministro possiedono autorità delegata, sono burocrati. Il presidente della camera, il primo ninistro, il giudice della corte costituzionale possiedono invece autorità immediata. Le loro decisioni conferiscono legittimità e sostanza al lavoro del personale amministrativo /470- Il fulcro della classe dominante è costituito dall’élite di governo<- sono contro quest’idea Burnham, Mills, Marx (per il quale quest’idea è un’eresia) ≠ Riesman / I governi rappresentano individui e interessi (il problema della rappresentanza)/ 472– SCALA DI TIPI DI CLASSE DOMINANTE (474- nel senso di tipi ideali) -> Una classe dominante può essere più o meno omogenea: da partito Stato in Urss a situazione descritta da Riesman, con gruppi eterogenei e con diritto di veto (gruppi difensivi e non gruppi direttivi) /474- Elite di governo come centro di smistamento del potere /475- Partiti politici che possono essere sconfitti vs gruppi con diritto di veto sempre presenti / 476- Classe dominante post-capitalista come ‘situazionale’ / CLASSE DOMINANTE = BUROCRAZIA + ELITE DI GOVERNO + PARTITO DI MAGGIORANZA + GRUPPI CON DIRITTO DI VETO DA QUESTO FAVORITI / 477- I quasi-gruppi dominanti delle società post-capitaliste differiscono da paese a paese, da elezione a elezione a seconda del partito (e dei gruppi con diritto di veto) / Il conflitto politico si presenta sempre come un conflitto situazionale tra coloro che in un dato periodo di tempo sono esclusi dall’autorità e coloro che invece partecipano ad essa -> gruppi che si alternano nelle rispettive posizioni o che almeno possono alternarsi [se questo non succede aumenta la violenza dello scontro politico] /478- Diverse forme di istituzionalizzazione del conflitto politico nelle società post-capitalistiche-> violenza e intensità del conflitto + rapidità e radicalità dei mutamenti / 480- [Dopo un’elezione tutto cambia tranne le regole del gioco] Carattere graduale dell’evoluzione sociale prodotta da un conflitto istituzionalizzato] / Quando si arriva al punto di ‘abolire il sistema stesso’, cioè le ‘regole del gioco’ / 482- Una minoranza permanente -socialista o comunista- resta un elemento di disturbo in una democrazia politica / 482- Il caso in cui i funzionari dei partiti politici sono così alienati dagli iscritti al partito che questi ultimi perdono ogni fiducia nei confronti dei propri rappresentanti / 482- Collusione dei rappresentanti dei partiti politici -> La stragrande maggioranza degli individui diventa una classe subordinata che non ha alcuna possibilità di accedere all’autorità /483- Stato moderno organizzato in base a principi oligarchici e autoritari (senza libertà di associazione)/ 484- Fallacia di una concezione che ammette la possibilità di sistemi politici basati unicamente sulla forza (tirannide)/ 485- Discussione come indottrinamento negli stati totalitari moderni / 486- Coser e le istituzioni come valvole di sicurezza dei conflitti -> nei paesi totalitari abilmente governati / 487- ‘Purghe’ nei paesi totalitari = parziali cambiamenti di classe dirigente / 488- Forme istituzionali predisposte per il controllo del conflitto nei paesi democratici e nei paesi totalitari / Società totalitaria e società libera / IL CONFLITTO E’ IL SOFFIO VITALE DELLA LIBERTA’ /Il conflitto come minaccia alla sopravvivenza di una società totalitaria /490-Mobilità sociale e assenza di classi in URSS / Fra tutti i fattori che influenzano l’intensità dei conflitti politici quelli relativi alla scala pluralismo-sovrapposizione sono quelli di gran lunga più importanti / 491- Sovrapposizione delle forme di conflitto e monismo della struttura sociale che ne risulta -> I conflitti di classe politici, industriali, i conflitti regionali, città-campagna, forse anche i conflitti razziali e religiosi sono tutti sovrapposti in modo da formare un unico e generale antagonismo /492- Il tipo ideale che è l’opposto del totalitarismo è quello di una società libera / 494- Nel mondo moderno vi sono delle condizioni paradossali in vi è libertà senza democrazia e democrazia senza libertà / La lotta tra libertà e totalitarismo deve essere considerata come una lotta tra differenti atteggiamenti nei confronti del conflitto sociale / Monismo totalitario vs pluralismo società libere/ La libertà nella società significa soprattutto che si riconosce l’apporto positivo e la funzione creativa della diversità, della differenziazione e del conflitto.