
585- Se l’uomo si mostra negligente, emasculato e poltrone, nelle necessità e nei pericoli, a nulla gli vale implorare gli Dei, i quali anzi ne sono irritati e indignati.
586- E così Porcio Catone diceva di solersi pentire di tre cose soltanto: se avesse mai svelato un segreto a una donna, se avesse mai passato un giorno inattivo, e se fosse mai andato per mare in un luogo che si poteva raggiungere per via ti terra.
613- [Allusione al Concilio di Trento, in virtù del quale le differenze e le inimicizie tra cattolici e protestanti, invece di venir conciliate si invelenirono]
646- Alla vista del Papa non ci avevamo mai guadagnato niente: ma stalvolta per tutti i diavoli ci frutterà a quanto vedo. (…) L’anno visto! L’hanno visto! L’anno visto! [Nell’isola dei Papimani]
659-“E questi diavoli di eretici che che non vogliono impararle e tenerle a mente (…) E voi altri, persone dabbene, se volete esser detti e reputati veri cristiani, vi supplico a mani giunte, di non credere mai altro, di non pensare mai ad altro, di non dire, di non intraprendere, di non fare nulla, all’infuor solamente di quello che contengono le nostre sante Decretali e i loro corollari: quel bel libro Sesto, quelle belle Clementine,quelle belle Extravaganti.”
666- Pantagruele gli rispose che dar parole era cosa da innamorati. -Vendetemene, allora,-disse Panurge. ‘Vender parole è cosa da avvocati -rispose Pantragruele- Vi venderei piuttosto il silenzio, e anche più caro, come lo vendé una volta Demostene (…)
668- Il governatore di questo luogo era Messere Gaster, primo maestro d’arti di queso mondo. (…) Con costui pacificamente risiedeva la buona dama Penìa, detta altrimenti Sofferenza, madre delle nove Muse: dalla quale già, unita con Porus, signore d’Abbondanza, ci nacque Amore, il nobile fanciullo mediatore tra il Cielo e la Terra, come attesta Platone in Symposio. / A questo valoroso re dovemmo far riverenza , giurare obbedienza e portare rispetto. Perché egli è imperioso, rigoroso , tondo, duro, difficile, inflessibile. A lui non si può dar intender nulla, nulla rimostrare, nulla persuadere. Egli non ascolta affatto. E come gli Egiziani dicevano che Arpocrate, il dio del silenzio, chiamato in greco Sigalion, era astomé, vale a dire senza bocca, così Gaster senza orecchie fu creato (…) Egli non parla che per segni. Ma ai suoi segni tutto il mondo obbedisce, più prontamente che agli editti dei pretori e ai mandati del re.
672- [Sui Gastolatri] Polifemo : “Io non sacrifico che a me stesso (e non agli dei) e a questo mio ventre, il più grande di tutti gli dei”
689- “Amici (…) lo stomaco affamato non ha orecchie, non sente un corno”
705- Breve dichiarazione di alcune dizioni più oscure contenute nel Quarto Libro dei fatti e dei detti eroici di Pantagruele. [E’ una specie di dizionarietto: da MITOLOGIE a ANAGNOSTE = lettore, PROTOTIPO, SCHOLIASTI = commentatori ecc.]
735- Voi altri dell’altro mondo dite che l’ignoranza è la madre di tutti i mali, e dite giusto. (…) Lo vedo bene, adesso, perché l’ignoranza vi tiene qui legati al letto (…) e non capite che il dover vostro era di risparmiare il vostro sonno e di non risparmiare i beni di quest’isola famosa. Voi dovreste aver già fatto tre pasti (…)
741- Amici, voi noterete viaggiando come nel mondo ci sono più coglioni che uomini, ricordatelo bene!
755- Quel che è certo -disse Panurge (…) Il sono un po’ codardo per natura.
830- DUCUNT VOLENTEM FATA, NOLENTEM TRAHUNT. I destini conducono chi vi consente, tirano chi vi si rifiuta.