
N. I. Bucharin – Economia mondiale e imperialismo (1915) L’internazionale dell’oro/ Per i gruppi finanziari capitalistici gli interessi imperialisti sono grandi e legati alle basi della loro esistenza. Di fronte a questi gruppi balena la possibilità di soggiogare tutto il mondo [quindi scordiamoci il disarmo] / contro la politica del protezionismo operaio / La guerra ha dimostrato al proletariato che l’interessamento alla politica imperialistica è nulla in confronto alle ferite che gli procura la guerra / non adattabilità dell’organismo capitalista / nell’anello di ferro dell’organizzazione statale // Il capitalismo si è sforzato di abolire l’anarchia che gli è propria stringendola nell’anello di ferro dell’organizzazione statale. Ma, avendo eliminato la concorrenza all’interno dello Stato ha scatenato tutti i demoni della mischia mondiale
7- Prefazione di Paolo Santi (1966)
26-[Lenin al principio, Bucharin, Kautsky, Hilferding, Luxemburg] concordano con le previsioni di Marx relativamente allo sviluppo mondiale del sistema e del modo capitalistico di produzione. In sintesi lo sviluppo ineguale non consiste nello sviluppo più rapido delle economie più avanzate, ma nello sviluppo più accelerato dei paesi a economia capitalista meno matura. E’ abbastanza evidente che oggi nessun marxista si azzarderebbe a sostenere ancora questa tesi, proprio come è chiaro a tutti, marxisti e non marxisti, che in alcuni paesi gli elementi di capitalismo esistenti, anche importanti, sono inglobati in una struttura economico-sociale che ben difficilmente può definirsi capitalistica./ 30- Commercio estero capitalistico e distruzione delle economie non capitalistiche / Minimo di strutture che sono funzionali all’introduzione delle macchine-> Forze di attrazione (lavoro libero, materie prime) e forze di spinta (fattori antagonistici alla caduta del saggio del profitto) /Colonia o paese semi-indipendente / 32- Visione ottimistica della diffusione del capitalismo da Marx agli altri teorici dell’imperialismo del periodo precedente alla prima guerra mondiale (Luxemburg e Hilferding) [≠ marxismo di oggi] -> Cfr. contro tendenze alla diffusione su scala mondiale del modo di produzione capitalista [per es. sistema economico socialista]
34 – Con l’Indian Act DEL 1785 viene imposta all’India una classe di proprietari terrieri ereditari [vs terre delle comunità contadine di villaggio] = nuova rivoluzione feudale /35 – Espropriazione dei contadini indiani in concomitanza con la rivoluzione feudale e non a vantaggio di una rivoluzione borghese -> Risultati: coltivazioni che interessano la Compagnia delle Indie + aumento delle terre incolte / Diminuzione produzione per bisogni locali vs aumento produzione merci che interessavano la Compagnia delle Indie /37. Un gruppo di ricchi proprietari terrieri, fortemente interessati alla continuità del dominio coloniale britannico e col comando completo della massa del popolo + nuovo gruppo di mercanti di merci inglesi nelle città [= borghesia compradora]-> Borghesia compra dora + latifondisti = pilastro reale della dominazione britannica in India / 38- Il secondo tempo della rivoluzione sociale in India per Marx -> “il sistema ferroviario diverrà il battistrada dello sviluppo industriale in India” (Marx)
40- [1860-1870 = anni di ‘apogeo della libera concorrenza’ (Lenin)-> Forze dell’imperialismo solo dopo il 1873 (Lenin vs Luxemburg) -> Il periodo aureo dell’esportazione di capitale è quello degli ultimi anni che precedono la prima guerra mondiale, quando si affacciano nell’arena mondiale potenze extraeuropee (Usa, Giappone) / 41- Meno certo è se si possa ricollegare la dinamica degli investimenti esteri alla trasformazione del capitalismo da concorrenziale a monopolistico e alla caduta del saggio del profitto / L’Inghilterra del 1911-1923 è il paese all’epoca più ricco di capitali / Eccedenza di capitali nei paesi capitalisticamente maturi, struttura monopolistica e possibilità di sfruttare il basso costo del lavoro in altri paesi (colonie e paesi semi-indipendenti)-> 43 – Gli investimenti effettuati all’estero possono eccedere quelli all’interno sia nei momenti di boom sia nei momenti di crisi, bisogna prendere in considerazione sia la distribuzione geografica, sia la distribuzione settoriale degli investimenti /44- In Lenin corrispondenza biunivoca tra investimenti esteri e nuove colonie -> investimenti e bisogno di nuove colonie e viceversa / 1860-1890 = crescita degli imperi coloniali europei / 45- Investimenti dell’Inghilterra nei DOMINIONS = COLONIE DI POPOLAMENTO -> Canadà, India, Ceylon, Sudafrica, Australia / Non si può dunque affermare, come sosteneva Hobson, che esisteva sempre una corrispondenza tra nuove colonie e nuovi investimenti / Motivi militari o di concorrenza con altri paesi imperialisti vs ragioni più prosaiche dell’economia (Schumpeter) / 46- Non esistono prove che le nuove colonie abbiano ricevuto capitali inglesi in maniera cospicua e quindi non si può vedere nell’acquisizione di nuove colonie uno strumento per rendere possibile nuovi investimenti /46- Il possedimento coloniale non significa necessariamente nuovi investimenti, né, tantomeno, investimenti in imprese trasformatrici, in imprese, cioè, che estendono i rapporti capitalistici di produzione [manodopera a buon mercato per manifatture vs piantagioni e imprese commerciali] / 47- [Negli anni 1865-1913] si assiste a un trapianto del capitalismo europeo in zone abitate prevalentemente da popolazione bianca, più che a una diffusione del capitalismo [vs speranze di Hobson] / 48- Gli immensi territori in cui rimane prevalente la popolazione indigena non riescono a sviluppare il capitalismo / In Canadà, Australia, Nuova Zelanda il capitalismo non è intralciato, nel suo affermarsi da rapporti pre-capitalistici. Nelle colonie di popolamento [= spazi vuoti] i rapporti capitalistici si inseriscono in una struttura già predisposta al loro accoglimento [=struttura mercantile, basata su proprietà privata] /49- Contro COMPRADORES legati solo passivamente a capitalismo [ben diversi i risultati dell’esportazione di capitali in paesi densamente popolati vs zone vuote->Il capitale, britannico prima e di altri paesi poi, sviluppò le imprese minerarie e le piantagioni sfruttando il lavoro a buon mercato ma senza sapere né potere allargare i rapporti capitalistici di produzione al di là di un frazione, spesso insignificante, dell’economia -> Solo sviluppo di piantagioni o di settore terziario, con sviluppo di un semi-proletariato che affollava le baracche delle città] /[ Piantagione capitalistica per esportazione + indirizzo di capitali verso usura piuttosto che verso attività capitalistiche-> affittare terre vs rischiare sul profitto agricolo] /51 – [Sterminio di abitanti o apartheid = razzismo che nascone rapporti capitalistici piuttosto che schiavitù]-> Non si può affermare che fosse in atto una diffusione di rapporti capitalistici /51- Dall’inizio del secolo scorso gli interessi e i dividendi per investimenti all’estero aumentano regolarmente in Inghilterra fino a 1/10 dell’intero reddito nazionale britannico -> i fondi per corrompere i capi operai e l’aristocrazia finanziaria/ 53- Sulla formazione di gruppi di lavoratori ad alto salario-> Due ipotesi: 1. Frutto di corruzione dovuta a tributi coloniali (Lenin); 2. Frutto del monopolio industriale dell’Inghilterra (Engels)-> ma, lavoratori ad alto salario pure in Svezia che non aveva colonie / 54- Operai meglio pagati: aristocrazia riformista o base di massa dei partiti comunisti? / 55- Esportazione di merci (concorrenza) vs esportazione di capitali (monopolio) / 56- Ciò che aumentò tra la metà del XIX sec. e il 1913 non fu la percentuale delle importazioni dall’India o dagli altri domini coloniali, ma quella dai DOMINIONS, grazie soprattutto al forte incremento delle importazioni dall’Australia e dalla Nuova Zelanda / Quando una crisi colpisce l’economia mondiale (1852 ,1890) gli esportatori britannici di capitale abbandonano i paesi stranieri, e specie gli USA, per dirigersi verso l’impero. Questo nuovo orientamento sostiene l’esportazione di merci verso l’impero, in particolare beni di investimento. Questo meccanismo ha la conseguenza di isolare in una certa misura la Gran Bretagna e l’impero dagli effetti più gravi delle crisi economiche generali. L’impero gioca dunque un ruolo stabilizzatore per l’economia britannica /59- I profitti che derivavano dagli investimenti coloniali erano e sono rimasti altissimi, ma, legati come sono alla produzione per l’esportazione, non divengono uno stimolo per l’ulteriore sviluppo del capitalismo.
69. Sul continuo peggioramento delle condizioni di scambio a favore dei paesi industrializzati /J. Strachey The end of empire (amico di Virginia Woolf?) / 62- Il deterioramento delle ragioni di scambio dei paesi non industrializzati costituisce un problema non spiegabile con i canoni della concorrenza (Cfr. Marx, Smith, Ricardo) / Uno dei primi che ha sottolineato l’importanza che può assumere il trasferimento di plusvalore attraverso lo scambio in un’’economia dominata dalle organizzazioni monopolistiche’ è stato proprio Bucharin / 66- [Sulla concentrazione (di capitali) nei prodotti industriali e nella produzione di materie prime] / 68. Bisogna entrare nella complessità di tutta la logica monopolistica, in quella dei produttori di materie prime e di generi agricoli come in quella degli acquirenti di questi prodotti, per comprendere le ragioni della dinamica dei rapporti di scambio / 68 [Anche il proletariato dei paesi dominanti usufruisce del super-sfruttamento cui sono soggetti i lavoratori e tutta la popolazione dei paesi dominati] / 69 – [Legame tra struttura monopolistica e imperialismo per quanto concerne il commercio internazionale: Luxemburg vs Lenin] / 70- [Conseguenze del rapporto imperialista: 1-L’investimento estero non contribuiva che in misura ridotta allo sviluppo mondiale dei rapporti capitalistici di produzione in relazione soprattutto all’allargamento del mercato mondiale / Squilibrio tra imprese capitalistiche e imprese o settori operanti in condizioni pre-capitalistiche / Se i lavoratori occupati nelle imprese privilegiate -come le definisce Sylos Labini- possono avere maggiori vantaggi salariali dipende più dal meccanismo della distribuzione dei benefici del progresso tecnico in regime di monopolio che dalla forza sindacale: non si dimentichi che sovente in queste imprese il sindacato operaio è più debole che altrove / 2- Se viene a mancare la possibilità di sviluppo capitalistico nei paesi in cui sono effettuati investimenti esteri, non rimane altra alternativa se non quella di esportare il plusvalore là accumulato e di reimpiegarlo nei paesi da cui proveniva il capitale o in un altro paese a struttura capitalistica. Si spiegano così, al di là di qualsiasi accusa moralistica, i forti trasferimenti di capitali dai paesi dominati e sfruttati verso i paesi dominanti / 72 [RAPPORTI COMMERCIALI = DI SCAMBIO DI MERCI] / 73– 3- Se gli investimenti esteri non avessero assolto quella funzione che abbiamo sopra ricordato e avessero assolto a quella funzione di diffusione dei rapporti capitalistici che Marx aveva previsto e che le leggi di un’economia concorrenziale avrebbero non solo permesso ma imposto, si sarebbe diffuso nel mondo un livello medio di produttività che non avrebbe consentito a lungo andare lo scambio ineguale di valore e non si sarebbe verificato quel peggioramento delle ragioni di scambio a danno dei paesi tecnologicamente arretrati che ha rappresentato uno strumento sempre più importante, ed in atto fin dagli anni precedenti alla guerra mondiale, per un ulteriore sfruttamento dei paesi dominati / 4- Conseguenza e causa ad un tempo dei rapporti che si sono instaurati nella fase imperialistica tra paesi capitalistici dominanti e paesi dominati è la particolare struttura sociale che si è venuta determinando in questi ultimi (-> distorsioni nella struttura sociale dei paesi che oggi si definiscono sottosviluppati: 76- prestito usuraio, attività intermediarie parassitarie, tendenza alla tesaurizzazione (->ceti parassitari) / Le rivoluzioni socialiste hanno ristretto anche geograficamente l’area dei possibili investimenti nei paesi coloniali e semi-coloniali /77 –[dominazione imperialista vs processo di sviluppo-> condizioni che avrebbero reso sempre meno fondata l’affermazione di Marx sullo sviluppo mondiale del modo di produzione capitalistico, affermazione che, a parere di chi scrive, era condivisa, sia pure con le cautele di cui si è detto, anche dai fondatori della teoria dell’imperialismo] / 78- [Fase dell’imperialismo ≠ fase del capitalismo studiata da Marx] / Viviamo ancora in un’epoca che ben difficilmente possiamo definire non imperialistica. Ancora oggi la struttura sociale dei paesi dominati è caratterizzata dal predominio dei ceti conservatori, latifondisti, compradores, capitalisti strettamente legati con quelli stranieri, che detengono il potere spesso con le armi e che continuano a vedere nell’Inghilterra di turno il loro sostegno migliore / [Ragioni di scambio = rapporto beni primari : prodotti manifatturati-> Es.: per importare un trattore da 30-40 hp, il Ghana doveva esportare nel ’62 sette tonnellate di caffè, mentre nel ’55 sarebbero state necessarie 3,06 tonnellate] / [Def PAESE IMPERIALISTA =] non è tanto e solo quel paese che possiede colonie o controlla direttamente altri territori. E nemmeno è solo quel paese che investe in zone ‘sottosviluppate’ sfruttando le materie prime e il lavoro salariato, dipendente o indipendente, di quella zona. Più che mai oggi, ma fin dagli anni precedenti la prima guerra mondiale come si è cercato di dimostrare, paese imperialista è ogni paese che abbia una struttura economica capitalistico-monopolistica e che sia in grado di sfruttare, a proprio vantaggio le leggi economiche del capitalismo [capitalismo diretto e indiretto]
85- Introduzione di Lenin
90- Il capitalismo pacifico è stato sostituito dall’attivo, catastrofico, guerrafondaio imperialismo (Lenin) / 91- [Lenin contro la teoria di Kautsky dell’ultraimperialismo pacifico]
97- Sezione I – L’economia mondiale e il processo di internazionalizzazione del capitale
98-[Organismi economici nazionali vs ‘economia isolata’ alla Fichte] / [Lotta tra economie nazionali ≈ lotta tra le aziende come manifestazione della vita economico-sociale] / [Problemi dell’imperialismo = valutazione delle tendenze di sviluppo dell’economia mondiale] / Base della vita sociale è la produzione di beni materiali. Nella società moderna che non produce semplicemente prodotti ma merci, cioè prodotti destinati allo scambio, il processo di scambio di prodotti differenti esprime la divisione del lavoro fra le unità economiche che producono queste merci. Marx chiama tale divisione del lavoro, in contrapposizione alla divisione del lavoro nell’ambito di una singola impresa [=divisione tecnica del lavoro?], divisione SOCIALE del lavoro. E’ chiaro che la divisione sociale del lavoro può assumere forme diverse, per esempio divisione del lavoro fra diverse imprese all’interno di un paese; oppure divisione del lavoro fra grandi settori della vita produttiva, come per es. l’industria e l’agricoltura; oppure, infine, divisione del lavoro tra Paesi che rappresentano sistemi economici particolari all’interno di un sistema generale ecc. / Divisione internazionale del lavoro su base di premesse naturali o sociali / Lo scambio non crea le differenze tra le sfere della produzione, ma mette in rapporto sfere differenti (Marx) /101- Differenze naturali tra le condizioni produttive vs differenze provocate dallo sviluppo ineguale delle forze produttive -> 102- Condizioni naturali vs sviluppo culturale dell’uomo [nei fenomeni della vita economica] / I giacimenti di carbone possono essere capitale morto, se non vi sono le premesse tecniche ed economiche perché vengano sfruttati (…) ma ancora più importante è che la disuguaglianza nello sviluppo delle forze produttive crea forme economiche diverse e sfere produttive diverse, allargando in tal modo la divisione internazionale del lavoro su base sociale. Ci riferiamo alle differenze tra paesi industriali che importano prodotti agricoli ed esportano manufatti, e i paesi agrari che esportano prodotti agricoli e importano manufatti / [DIVISIONE DEL LAVORO: IN GENERALE, IN PARTICOLARE, NEL DETTAGLIO (MARX)] / La differenza tra città e campagna che prima si riteneva nei limiti di un paese, ora si riproduce su base enormemente allargata / 104- [Paesi esportatori di grano, segala, bestiame vivo, carne, legname ≠ paesi industriali: cotonerie, lanerie, prodotti metallurgici, prodotti chimici] / 105- Divisione internazionale del lavoro espressa in scambio internazionale /Il lavoro sociale mondiale complessivo è diviso tra i vari paesi: il lavoro di ogni singolo paese diventa parte di questo lavoro sociale complessivo per mezzo dello scambio su scala internazionale / 106- La regolarità della vita economica internazionale sarebbe totalmente sconvolta se improvvisamente [Usa, Australia, Russia o Germania non esportassero i loro prodotti tipici] / [Paesi agricoli condannati alla catastrofe se fossero chiusi gli sbocchi] /107- Mercato mondiale e prezzi mondiali -> Il livello dei prezzi attualmente viene determinato non solo dai ‘costi di produzione’ che sono propri di una data produzione nazionale o locale, [ma] i prezzi mondiali premono sui produttori singoli o locali-> per esempio le condizioni in cui si produce il frumento in Inghilterra o in Usa sono molto diverse, tuttavia il prezzo del frumento sul mercato di Londra e di New York è quasi uguale [139 vs 141]-> Borse merci di Londra, New York, Berlino = domanda e offerta mondiale delle merci / 109. Scambio basato su produzione di valori d’uso eterogenei vs scambio basato solo su differenza dei costi di produzione, differenza dei valori individuali (…) vs lavoro socialmente necessario nella sua dimensione mondiale nello scambio internazionale / L’economia dei mezzi di pagamento, cioè l’economia negli invii di oro, prova quanto i diversi paesi si siano avvicinati l’uno all’altro / La bilancia commerciale è solo una parte della bilancia dei pagamenti di un paese / 110- Mercato monetario mondiale -> livellamento del tasso internazionale di interesse e di sconto / DIETRO I RAPPORTI DI MERCATO SI NASCONDONO I RAPPORTI DI PRODUZIONE [-> lavori particolari come fattori di un lavoro complessivo] / Se la relazione nel processo di scambio non ha un carattere casuale, allora abbiamo un sistema stabile di rapporti di produzione / 117- ‘Appena gli uomini lavorano uno per l’altro in una qualsiasi maniera [direttamente o indirettamente] il loro lavoro riceve una forma sociale (Marx) / 111- Lo scambio di merci è dunque una delle forme più primitive di espressione dei rapporti di produzione / Se per es.: alla borsa di Berlino vengono acquistate azioni di un’impresa americana, per questo stesso fatto si crea un rapporto di produzione tra il capitalista tedesco e l’operaio americano / [Sul caso di un prestito inglese a una città russa] / 112- [Ha una grande importanza il movimento di capitale monetario ->poi 113- migrazioni e immigrazioni di lavoro] rimesse di emigrati in patria, fondazione di imprese all’estero, profitti di società di navigazione] / In complesso tutto il processo della vita economica mondiale contemporanea si riduce alla produzione di plusvalore e alla sua distribuzione tra i diversi gruppi e sottogruppi della borghesia sulla base di una riproduzione allargata dei rapporti tra le due classi: il proletariato mondiale da un lato e la borghesia mondiale dall’altro / L’economia mondiale è una delle specie dell’economia sociale in generale. L’economia politica intende per economia sociale, in primo luogo, un sistema di economie individuali legate l’una all’altra / 112- L’economia politica non considera l’economia come un’’unità teleologica’ [che presuppone un soggetto ed è governata secondo un piano] / Nel mercato internazionale domina l’anarchia [= teatro della guerra tra gli interessi nazionali = interessi delle ‘classi dominanti nazionali’/ Il termine di economia mondiale presuppone soltanto una classificazione per ampiezza delle relazioni economiche e non per diversità dei modi di produzione [Economia mondiale presuppone Stato Mondiale ? ≠ economia del mercato mondiale] /114- Sviluppo delle relazioni economiche internazionali: 1- Sviluppo estensivo = sviluppo in ampiezza, impadronendosi di settori finora rimasti fuori dal vortice della vita capitalistica (per es.: politica coloniale di rapina delle grandi potenze); vs 2-relazioni in profondità, più fitte e più consistenti (=sviluppo intensivo) / 115- Sviluppo rapido = sviluppo delle forze produttive = progresso tecnico =energia elettrica / Produzione di energia elettrica a distanza (= forza dell’acqua) = carbone bianco = turbine ad acqua e turbine a vapore / Motori a combustione interna e motori a gas / Motori diesel vs macchine a vapore /116- MAI PRIMA LA CONGIUNZIONE DI SCIENZA E INDUSTRIA AVEVA CELEBRATO MAGGIORI TRIONFI -> la professione dell’inventore / 117-Si può valutare lo sviluppo della tecnica dal numero di brevetti rilasciati dai vari paesi / Con lo sviluppo delle forze produttive sociali ha luogo una loro continua redistribuzione verso la produzione di capitale costante e soprattutto della sua parte fissa / 118- Legge secondo la quale (data la premessa che aumenti la produttività del lavoro) le operazioni produttive preliminari (la produzione di mezzi di produzione) devono assorbire una parte sempre maggiore dell’energia sociale) <- Ciò spiega l’incremento colossale dell’industria mineraria e metallurgica [da 10 a 20 volte tra il 1881 e il 1914]/ Se l’indice dello sviluppo economico di un paese è in generale il suo grado di industrializzazione [Stato industriale vs stato agrario] il peso specifico dell’industria pesante può servire come indice dello sviluppo economico /Funzione del credito ed economia dei mezzi di circolazione in generale /122- Economia mondiale come unico organismo produttivo<- il mercato mondiale presuppone un’industria dei trasporti altamente sviluppata /-> 124- In dieci anni(1899 – 1909) la capacità della flotta mercantile mondiale è aumentata del 55% -> Congiungere organismi economici di continenti diversi e rivoluzionare i metodi precapitalistici di produzione, avendo accelerato incredibilmente la circolazione delle merci [sic!]/ Entro il ciclo del capitale e la metamorfosi della merce, che è una sezione di quello, si compie il cambiamento di sostanza del lavoro sociale (…) La circolazione delle merci può avvenire senza il loro movimento fisico (…) Una cosa che A vende a B circola come merce ma non va a spasso (…) Ciò che qui si muove è il titolo di proprietà sulla cosa, non la cosa stessa (Harms) / 125- Sviluppo della forma più astratta del capitalismo, con la spersonalizzazione del capitale come aumento della massa dei titoli, come forma specificamente contemporanea della proprietà, in una parola con lo sviluppo del ‘capitalismo borsistico’(Lieberman) o ‘finanziario’ (Hilferding) / Il livellamento internazionale dei prezzi delle merci e di ogni tipo di titolo viene realizzato per mezzo del telegrafo [una rete temporanea che si sviluppa a un ritmo febbrile come i mezzi di trasporto] / Struttura elastica del capitalismo mondiale / 126 [Commercio estero= somma delle importazioni e delle esportazioni] /128 Sombart = il più paradossale degli economisti contemporanei] / Mito imperialista che aspira all’autarchia economica, alla creazione di una grande unità autosufficiente -> tenenza al prevalere dello smercio interno sullo smercio esterno dei prodotti / Valutare la distribuzione delle forze produttive in tutti i settori della produzione /129- Tendenza all’industrializzazione a un ritmo incredibile dei paesi agricoli e semi-agricoli / La base della produzione mondiale cresce sempre più rapidamente nella sua formulazione nuova, non capitalistica, superiore / 129-130 – Nel quadro dell’economia mondiale ha luogo il livellamento delle diverse norme salariali attraverso le migrazioni / 129-Movimento globale delle merci = ‘metabolismo’ dell’organismo socio-economico globale [= riproduzione?]-> contadini pauperizzati ed espulsi dall’agricoltura diventano disoccupati urbani / 130- Emigrazione definitiva e stagionale [= in Italia nel 1912, 700.000 emigrati] / 131 Afflussi e riflussi della forza -lavoro come uno dei fenomeni del mercato del lavoro / Movimenti internazionali del lavoro e del capitale = livellamento del saggio del salario e del profitto / Esportazione come capitale che produce interessi ed esportazione come capitale che produce profitti ->135 –Forme di esportazione del capitale: 1. Prestiti statali e comunali [= infrastrutture per lo sviluppo delle grandi città] per complessificazione della vita economica e militarizzazione 2. Sistema di partecipazione per cui l’azienda (industriale, commerciale, finanziaria) del paese A possiede azioni o obbligazioni del paese B; 3 -. Finanziamento di aziende estere = creazione di un capitale per uno scopo determinato;4– credito indipendente da qualsiasi scopo determinato (da banca di un paese a una banca di un altro paese) / Internazionalizzazione del capitale e creazione sempre più fitta di subordinazione internazionale / 136- Sulla caduta dell’esportazione di capitali in Germania /138- Investimenti Usa in Cuba, Messico e Canadà /139- Naturalmente la direzione generale del movimento dei capitali viene indicata dalla differenza nel saggio del profitto (o nel saggio di interesse): quanto più è sviluppato un paese, tanto minore è il saggio di profitto, tanto maggiore è la sovrapproduzione di capitale e quanto minore la domanda di capitale (e viceversa) /[Livellamento mondiale di prezzi, salari, profitti] / Nell’ambito dell’economia mondiale le tendenze a concentrarsi dello sviluppo capitalistico assumono forme organizzative [partecipazione e finanziamento di imprese estere] identiche a quelle dell’economia nazionale, con sempre maggiore chiarezza vengono alla luce le tendenze a una limitazione della libera concorrenza attraverso la creazione di imprese monopolistiche / 140 Se si considera la ‘partecipazione’ e i suoi diversi gradi secondo la quantità delle azioni acquistate si può osservare come viene preparato a poco a poco il processo di fusione completa / Creare delle filiali sotto forma di società indipendenti [per evitare le limitazioni ‘legislative’ di un paese ‘estraneo’/142. Tre forme di sostituzione dei titoli: 1. Società di investimento [=fondi di investimento?]; 2. Società per l’assunzione di titoli [cambio? Depositi e servizi volti a facilitare gli scambi di titoli finanziari?]; 3. Società di controllo [= holdings, companies] /143- L’internazionalizzazione della produzione ha raggiunto il grado più elevato di internazionalizzazione nell’industria elettrotecnica / 147- La ‘partecipazione’ e il ‘finanziamento’ come ulteriore sviluppo della partecipazione sono il segno dell’incessante collegarsi dell’industria in un solo sistema organizzato [di monopoli -> I TRUST sono solo una delle forme delle società di ‘partecipazione’ o di ‘finanziamento,(…) come espressione tipica della proprietà capitalistica del nostro tempo] / Nuove forme di organizzazione sconosciute alle precedenti epoche di sviluppo capitalistico / Come lo sviluppo delle forze produttive delle economie nazionali ha condotto alla formazione dei trust e dei cartelli nazionali, lo sviluppo produttivo del capitalismo mondiale promuove con sempre maggiore insistenza accordi internazionali tra gruppi capitalistici nazionali a cominciare dalle loro forme più semplici [per finire con la forma centralizzata del trust internazionale/ 149- L’economia mondiale del nostro tempo si distingue per una struttura profondamente anarchica -> 150- Si manifesta in due fatti: 1. Le crisi industriali mondiali, 2. Le guerre / [L’economia mondiale come le economie ‘nazionali’ non sono solo la somma aritmetica di unità economiche isolate], di importanza sostanziale è la CONNESSIONE, delle interazioni di quell’ambiente particolare che Rodbertus ha chiamato ‘relazioni economiche’ e senza le quali non vi è un complesso sociale, un ‘sistema’ non vi è ‘economia sociale’ ma solo unità economiche isolate -> (…) [Anche nel caso che la libera concorrenza fosse eliminata dalle economie nazionali, rimarrebbe la struttura anarchica dell’economia mondiale] /151- La guerra nella società capitalistica è la legge immanente di una società che produce sotto la pressione delle leggi cieche del mercato mondiale (vs società che regola coscientemente il processo di produzione e di distribuzione…) / I maggiori cartelli internazionali in trasporti, industria mineraria, metallurgica, lavorazione della pietra e della ceramica, industria elettrica, industria chimica, industria tessile, vetro, porcellana e carta /156. Centinaia di trust internazionali (prodotti di fusione o holdings) / [Capitale bancario-> capitale finanziario = forma più importante del capitale] / 159- [Accordi privati internazionali e accordi statali internazionali (unione postale, accordi finanziari) / 160 L’importanza delle organizzazioni internazionali non va esagerata [molte di esse sono instabili, molte di esse sono solo accordi su divisione dei mercati] /161- Crescente contrapposizione della proprietà concentrata della classe dei capitalisti al proletariato mondiale-> Da ciò non deriva che lo sviluppo sociale sia entrato nello stadio di una coesistenza più o meno armonica degli stati nazionali. [I pacifisti dimenticano] che ciò che può essere per l’insieme del popolo superfluo, inutile, persino dannoso a singoli gruppi (finanziari, cartelli, burocrazia ecc.) può portare un utile molto grande’ (economista ungherese) [163- contro pacifisti opportunisti] / In realtà si acuisce la contraddizione tra i vari gruppi nazionali della borghesia [concorrenza sfrenata vs solidarietà] / [Solidarietà solo quando, grazie al possesso comune di titoli si crea una proprietà collettiva della classe dei capitalisti dei vari paesi su uno stesso oggetto = INTERNAZIONALE DELL’ORO-> il tallone pesante del capitale mondiale]/INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLA VITA ECONOMICA vs NAZIONALIZZAZIONE -> forma evidente di anarchia capitalistica-> analisi del processo di nazionalizzazione del capitale.
165- Sezione II – L’economia mondiale e il processo di nazionalizzazione del capitale [= 288-Struttura del capitalismo moderno e formazione dei trust capitalistici di stato]
166- Le relazioni economiche che uniscono le une alle altre una quantità di economie individuali [si infittiscono se consideriamo le economie ‘nazionali’ = quelle nei limiti di una unità statale] / Il processo stesso di formazione degli stati moderni è stato determinato come forma politica determinata da necessità ed esigenze economiche -> COESIONE STATALE = COESIONE ECONOMICA-> Poi processo di trasformazione [molecolare]delle singole parti dell’economia mondiale in via di formazione /167- La eliminazione organica dei concorrenti deboli nel quadro delle economie nazionali [rovina dell’artigianato e delle forme intermedie] viene ora sostituita dal periodo ‘critico’ di lotta accesa di avversari colossali sul mercato mondiale / Queste modifiche si manifestano prima di tutto nella formazione e diffusione estremamente rapida delle organizzazioni monopolistiche capitalistiche (cartelli, sindacati, trust, consorzi) /168- Il processo di formazione dei monopoli capitalistici è la continuazione logica e storica del processo di concentrazione e di centralizzazione / [ Concorrenza vs gigantesche unità economiche che monopolizzano tutto il mercato ‘nazionale’] Queste ultime non possono essere considerate come fenomeni ‘anormali’ o ‘artificiosi’, suscitati dalle facilitazioni concesse dal potere statale , per es.: imposte doganali, tariffe ferroviarie, premi, sussidi, ordinazioni statali ecc. /170- Due paesi alla testa del movimento di cartellizzazione: Usa e Germania / GLI USA RAPPRESENTANO IL MODELLO CLASSICO DELLO SVILUPPO ECONOMICO CONTEMPORANEO -> I trust disponevano di una quota dal 50% all’80% dei maggiori settori produttivi / 171 I due maggiori trust Usa sono quelli del petrolio (Rockfeller) e dell’acciaio (Morgan) / 172. I cartelli del carbone = il 95,5% della produzione vs 4,5% ad OUTSIDERS /173- [In Inghilterra il movimento monopolistico per una serie di ragioni è poco sviluppato ma] allo stesso modo in cui le caratteristiche particolari del movimento operaio inglese sono divenute ormai patrimonio della storia, è divenuta patrimonio della storia anche la libera concorrenza inglese / 176- [Monopoli = segno della completa trasformazione dei rapporti all’interno dei vari paesi, il che non ha potuto non portare grandissimi cambiamenti nei loro rapporti reciproci] / Creazione di imprese combinate [= connessione di singoli settori produttivi in un unico sistema = industrie che uniscono la produzione del materiale grezzo, del manufatto e del prodotto intermedio] / Concentrazione e centralizzazione VERTICALE della produzione vs ORIZZONTALE (= per singoli settori produttivi) = diminuzione della divisione sociale del lavoro, perché ciò che prima era prodotto da più aziende viene ora prodotto da una + stimolo alla divisione del lavoro nella nuova unità produttiva) / 177- Il processo su scala sociale ha la tendenza a trasformare l’’economia nazionale’ in un’unica impresa combinata = capitale bancario in industria = capitale finanziario (Hilferding) / 178- [Azioni, obbligazioni, atto di fondazione -> il capitale bancario agisce da organizzatore dell’industria] /179– Banche Rockfeller e Morgan = monopolio di creare monopoli / 180- Banchieri nei consigli di sorveglianza delle industrie e industriali nei consigli dei revisori delle banche / Aziende statali e comunali ( miniere, trasporti, silvicoltura) / [Insieme misto = monopoli + imprese statali e comunali che entrano nel sistema economico generale] /181- La funzione dello stato come organizzatore dell’industria si è rafforzata moltissimo durante la guerra / 182- Tutta l’economia nazionale si trasforma in una gigantesca impresa combinata agli ordini dei re della finanza e dello stato capitalistico. L’economia nazionale monopolizza il mercato interno ed è premessa della produzione organizzata nella sua forma superiore, non capitalistica /193- Ciascun capitalismo nazionale ha dimostrato una tendenza continua (…) all’allargamento della sua potenza / 194 – ‘Distribuzione antagonistica [= che riduce il consumo della grande massa della società] e (…) allargamento del campo esterno della produzione (= legge della produzione/riproduzione di massa) [≠ necessità di uscire dai confini nazionali) [Marx] / LA GRANDEZZA DEL PROFITTO COME PRINCIPIO REGOLATORE DI TUTTO IL MOVIMENTO / 195- Ma il costo delle merci diminuisce con l’aumento della massa delle merci introdotta sul mercato -> in questo modo sono comprensibili le vendite a basso costo effettuate all’estero: vendite in perdita a scopi strategici -> Il movimento del profitto spinge le merci fuori dei confini statali /196- SOVRAPPROFITTO NELLO SCAMBIO TRA PAESI CON STRUTTURE ECONOMICHE DIVERSE / RICCHEZZA ‘GAUDENTE’ (Marx) [proprietari di schiavi, signori feudali, Stato] / 198- Marx spiega il sovrapprofitto partendo dalla teoria del valore lavoro /197-198-[LAVORO DI PESO SPECIFICO SUPERIORE vs LAVORO SFRUTTATO PIU’ INTENSAMENTE (SCHIAVI O COOLIES) /199- Stabilizzazione del sovrapprofitto (= caso in cui organizzazioni monopolistiche conquistano un certo settore produttivo) [Per es. NM Amazon il commercio, Google la pubblicità, Microsoft la tecnologia informatica] / I capitalisti delle varie economie nazionali si scontrano come concorrenti in varie parti dell’economia mondiale / 200- Mutamenti da due direzioni: 1. Aumenta la produzione di massa; 2. Si restringe il mercato libero = quello di cui si sono già impadronite le grandi potenze -> politica coloniale come mania / 202- Dal 1871 i conflitti internazionali originati proprio dalla politica coloniale / 204- [DAZI DOGANALI = barriera all’importazione dei merci da superare solo con l’uso della forza-> guerre doganali come mezzo supplementare (= sondaggi, sortite parziali [prima delle armi]) / La corsa ai mercati di sbocco porta inevitabilmente a conflitti tra i gruppi capitalistici ‘nazionali’-> situazioni in cui è la tecnica militare a decidere /205- Da qui le contraddizioni dello sviluppo capitalistico: 1. Distribuzione antagonistica; 2. Assenza di proporzionalità nella produzione /207- L’attuale sviluppo dei rapporti capitalistici crea difficoltà crescenti [non solo nella fase della realizzazione delle merci prodotte, ma anche nella fase in cui il denaro viene scambiato coi mezzi di produzione] / [SVILUPPO DELLE FORZE PRODUTTIVE = MODIFICHE NEI RAPPORTI DI FORZA TRA LE CLASSI = equilibrio come straordinaria pressione delle forze sociali le une sulle altre -> la tendenza alla riduzione del saggio di profitto provoca un’intensificazione del lavoro da un lato e la ricerca di manodopera a buon mercato dall’altro/ 208- L’agricoltura non riesce a tener dietro all’impetuoso sviluppo dell’industria, donde l’alto livello dei prezzi è diventato un fenomeno internazionale di prima grandezza /206 – [SOCIALISMO = SVILUPPO ARMONICO VS CAPITALISMO (-> ostacolo principale = monopolio della proprietà della terra -<rendita) = SVILUPPO INEGUALE / 212- Domanda stabile in agricoltura vs domanda che si modifica coi prezzi in manifattura / Sproporzione tra i settori dell’industria capitalistica (nonostante cartellizzazione, per anarchia della produzione) + sproporzione tra industria e agricoltura / 213- Lo stesso processo che ha ridotto gli sbocchi , ha ridotto anche le dimensioni dei mercati delle materie prime / Scontri tra capitalisti delle grandi potenze/ Il ‘produttore’ capitalista non è solo un venditore (=sorte legata a una sola merce ->guerra) ma anche un compratore (= sorte legata a più merci -> pace) / CONSUMO PACIFICO vs VENDITA AGGRESSIVA [?] / 216- Processo di industrializzazione dell’economia e urbanizzazione / Guerra come momento decisivo della politica imperialistica / 218- Quando il capitale viene inviato all’estero non è perché sia assolutamente impossibile impiegarlo nel paese, ma perché all’estero può essere utilizzato a un saggio di profitto più elevato = forza particolare del rapporto economico internazionale /219- Accelerazione di circolazione del capitale e di accumulazione + limiti di impiego di capitali da parte dei monopoli / Tutto il processo spinge il capitale fuori del paese / 220- Ricorrere alla fondazione di stabilimenti all’estero è sempre legato a grosse spese e a grossi pericoli / Dazi doganali e rafforzamento della tendenza all’esportazione di capitale / 221- Insieme ai prestiti: obbligo di ordinazioni e concessioni di costruzioni /226- L’esportatore di merci rischia solo il suo capitale circolante, ma ora le cose sono diverse, in un paese sono impiegate somme immense, spese in capitale fisso / 228- L’internazionalizzazione della vita economica porta con sé che siano risolti col ferro e col fuoco i problemi sul tappeto / 230- La società capitalistica costruita su una serie di elementi antagonistici si può trovare in uno stato di equilibrio relativo solo a prezzo di rotture dolorose [‘colossale spreco improduttivo di energia] / Politica di conquista dei moderni stati capitalisti / TRA AGRICOLTURA E INDUSTRIA E’ STATA VIOLATA E SEMPRE PIU’ VIENE VIOLATA LA PROPORZIONALITA’ PRODUTTIVA/ FORMA MONOPOLISTICA = CAPITALE FINANZIARIO/ 233- La classe dirigente (la borghesia) si scinde in ‘gruppi nazionali’ con interessi economici contraddittori-> gruppi che [pur] essendo contrapposti al proletariato mondiale , sono in concorrenza gli uni con gli altri, nel processo di spartizione del plusvalore effettuato su scala mondiale / La produzione ha un carattere sociale [economie nazionali come parti del gigantesco processo lavorativo onnicomprensivo che abbraccia tutta l’umanità / L’appropriazione assume il carattere di appropriazione ‘nazionale’ (statale), il cui soggetto è rappresentato dalle colossali unioni statali della borghesia finanziaria capitalista. Lo sviluppo delle forze produttive si muove nei ristretti limiti dei confini statali che ha già superato-> sorge inevitabilmente un conflitto che, in quanto esiste il capitalismo, si risolve in un sanguinoso ampliamento dei confini statali che trascina con sé nuovi e ancora più grandiosi conflitti. /234- Tendenza alla ‘nazionalizzazione’ degli interessi capitalistici, alla creazione di compatti gruppi ‘nazionali’ armati dalla testa ai piedi e pronti a gettarsi l’uno contro l’altro in ogni momento / Tre scopi della politica del capitale finanziario: primo un’area economica più vasta possibile; secondo, chiudere quest’area economica entro barriere doganali per difenderla dalla concorrenza estera; terzo, fare di essa zona di sfruttamento esclusivo dell’unione monopolistica nazionale (Hilferding) / L’imperialismo è questa politica del capitale finanziario / 236- La linea obbligata dei dazi doganali e del loro aumento, se non ha portato a uno scontro armato in un dato momento, porterà allo scontro armato in un momento successivo / L’oligarchia finanziaria che dirige la produzione , unita alle banche, in un tutto unico è giunta al potere [Lo sviluppo delle forze produttive del capitalismo mondiale ha fatto negli ultimi decenni un gigantesco passo avanti] / Ogni economia sviluppata nel senso capitalistico della parola si è trasformata in un trust ‘nazionale’ statale sui generis /237- Contraddizioni tra gli interessi dei gruppi ‘nazionali’ del capitale / 238- Lo stato un tempo estraneo al popolo, e la nazione stessa, formano ora una salda unità politica in cui l’’idea nazionale’, posta al servizio della politica, è ora la forza propulsiva [fine della lotta tra le classi] / ‘occorre assumere il potere non solo sulle gambe dei soldati, ma anche sulla loro mente e sul loro cuore-
239 – Sezione III- L’imperialismo come riproduzione allargata della concorrenza capitalista
240- [Imperialismo (politica+ideologia) : capitale finanziario = liberalismo : capitale industriale ] / 241- [razze vs organizzazioni statali di determinati gruppi della borghesia] / Compiti razziali vs comunanza scopi capitalistici del momento / [Punto di vista scientifico = non falsificato (= giornalistico)] /La letteratura scientifica del periodo bellico abbonda di esempi veramente mostruosi di barbara violenza alle verità più elementari (per es. l’urina tedesca è 1/3 più velenosa di quella degli alleati) /Mano a mano che si consolidano le organizzazioni statali unificate dal pugno di ferro dello stato militarista / Altra teoria: ‘umanità mitteleuropea o americana’= meno volgare ma non meno falsa [perché] ignora il tratto fondamentale della società moderna -la sua struttura di classe- e gli interassi di classe degli strati superiori vengono sostituiti dai cosiddetti ‘interessi generali’ della ‘collettività’ / Una seconda ‘teoria’ dell’imperialismo enormemente diffusa propone di definire imperialismo qualsiasi politica di conquista [allora Alessandro il Macedone = America contemporanea] / 243- Qualsiasi politica delle classi dominanti (…) ha un significato determinato e funzionale. [Qualsiasi politica della classe dominante], sorta sulla base di un determinato modo di produzione, serve a riprodurre determinati rapporti di produzione, su scala semplice o allargata. La politica dei feudatari rafforza e collega i rapporti di produzione feudali (…) La politica del capitalismo finanziario riproduce su scala allargata la base produttiva del capitale finanziario. E lo stesso si può dire della guerra: la guerra è un mezzo per riprodurre determinati rapporti di produzione. È nota la proposizione di Clausewitz che la guerra è la continuazione della politica con altri mezzi. Ma la politica stessa è la ‘continuazione’ attiva nello spazio di un determinato modo di produzione./ Definire la guerra semplicemente come mezzo di conquista è assolutamente insufficiente perché non si pone in rilievo la cosa più importante quali sono i rapporti di produzione che rafforza o allarga questa guerra, all’allargamento di quale base serve una guerra di conquista -> 244 Questo è quello che non vede o non vuole vedere la scienza borghese / Da base per classificare le diverse politiche deve servire la struttura socio-economica sulla cui base sorgono tali ‘politiche’/ [La scienza borghese non vede la differenza tra i vari periodi storici e proprio ora che queste caratteristiche saltano in evidenza è curioso che nell’economia politica ci siano scuole come quella austriaca o americana che sono le meno storiciste:[imperialismo = politica degli eroi dell’antichità -> lo scopo è dimostrare la sterilità della democrazia operaia mettendola sullo stesso piano degli operai, del sottoproletariato, degli artigiani dell’antichità] / 245- Fascia di sviluppo = modo di produzione / [Il bastone del selvaggio come inizio del capitale ≈ capitale come mezzo di produzione (scuola austriaca) ≠ capitale come rapporto di produzione] / [Comprendere le tendenze di sviluppo in un’unica costruzione storica: capitale commerciale, capitale industriale, capitale finanziario -> Cfr. Marx introduzione vs prefazione a Per la critica dell’economia politica] /246- Per il capitale finanziario è caratteristico essere contemporaneamente capitale bancario [monetario] e capitale industriale / L’imperialismo è una politica di conquista. Ma una politica di conquista non è sempre imperialismo . Il capitale finanziario non può condurre una politica diversa [= presuppone una economia mondiale sviluppata ≠ politica di conquista che va bene per i pirati, per il commercio carovaniero o per l’imperialismo] / Su imperialismo come grandezza storicamente determinata / Su struttura anarchica del capitalismo che si manifesta nella concorrenza / 248- La politica imperialista come una delle forme della lotta concorrenziale capitalista [≠ economia sociale come collettivo organizzato e diretto da un’unica volontà] /249 [Due processi diversi: Concentrazione del capitale ≠ Centralizzazione del capitale] /250- [Concentrazione (dei mezzi di produzione nelle mani di capitalisti individuali) = accumulazione = aumento di ricchezza e base di produzione su larga scala -> l’aumento del capitale sociale si compie con l’aumento di molti capitali individuali] / Ripartizione del patrimonio in seno alle famiglie capitalistiche -> con l’accumulazione cresce il numero delle famiglie capitalistiche / 251- Contro questa dispersione del capitale complessivo sociale in molti capitali individuali [frazioni] agisce [per Marx] l’’attrazione’ di queste frazioni. Non si tratta più di una concentrazione semplice di mezzi di produzione e di comando sul lavoro, identico all’accumulazione. Si tratta di una concentrazione di capitali già formati, del superamento della loro autonomia individuale, dell’espropriazione del capitalista da parte del capitalista, della trasformazione di molti capitali minori in pochi capitali più grossi/ Il capitale, qui in una sola mano, si gonfia al punto di diventare una grande massa, perché là in molte mani va perduto. E’ questa la centralizzazione vera e propria, a differenza della concentrazione e dell’accumulazione (Marx) /251- E così noi intendiamo per concentrazione l’aumento del capitale grazie alla capitalizzazione del plusvalore prodotto da questo stesso capitale, per centralizzazione [invece] l’unione di diversi capitali in uno solo /252- Concentrazione e centralizzazione interagiscono continuamente -> singola azienda->unità imprenditoriale->società per azioni->grandi unioni imprenditoriali monopolistiche]-> concentrazione in trust-> organizzazione imprenditoriale-> enormi masse di plusvalore-> l’economia nazionale si trasforma in un unico gigantesco trust ≈ trust capitalistici di Stato = Stati economicamente sviluppati ]/ 253- [Smith parla di accumulazione del capitale nel paese] ma allora ‘economia del paese’ ≠ impresa capitalistica collettiva] / 254- [Forma individuale delle aziende -> concorrenza-> Mondo-Nazione vs con la centralizzazione diminuisce la concorrenza estensiva e aumenta quella intensiva = un numero di imprese inferiore cominciò a gettare sul mercato una tale massa di merci che le epoche precedenti non avevano mai visto -> Cessa infine la concorrenza in un intero settore produttivo e tanto maggiore si scatena la guerra per la divisione del plusvalore fra le unioni dei diversi settori capitalistici-> le organizzazioni che producono manufatti insorgono contro le unioni per la produzione delle materie prime e viceversa /255- [Ultimo stadio della concorrenza: la concorrenza dei trust capitalistici di Stato sul mercato mondiale [mentre prima l’’economia nazionale’ non appariva sul mercato come un tutto omogeneo organizzato, incredibilmente forte dal punto di vista economico]/ 256- Assorbimento di interi paesi che vengono strappati violentemente dai loro centri economici e inclusi nel sistema economico della ‘nazione vittoriosa’ (-> annessione imperialista = caso particolare della centralizzazione del capitale) / STATO UNICO MONDIALE SUBORDINATO AL CAPITALE FINANZIARIO DEI VINCITORI, CHE HANNO ASSIMILATO TUTTO IL RESTO; E’ UN IDEALE CHE NEMMENO LE TESTE PIU’ FANTASIOSE DELLE EPOCHE PASSATE AVEVANO SOGNATO /Due tipi di centralizzazione: 1. Orizzontale ( fra unità omogenee); 2. Verticale (fra unità non omogenee-> completamento economico o COMBINAZIONE [per es. paese agricolo come unità economiche come unità economica complementare] /257- Ora è venuta l’ora della vera e propria ‘divisione nera’= una delle richieste in Russia delle rivolte contadine e stava a significare la divisione fra i contadini di tutte le terre senza alcuna esclusione. L’uso dell’espressione, in questo caso, sta a significare sia il radicalismo della misura, sia i metodi violenti con cui viene perseguita /258- [La legge generale della produzione capitalistica che può essere abolita solo con l’abolizione della produzione capitalistica stessa] / 259 [Sullo sviluppo dei metodi di lotta concorrenziale: lotte economiche individuali vs lotta dei prezzi bassi (riduzione dei costi di produzione) vs lotta di trust (=prezzi alti sul mercato interno che facilitano la lotta sul mercato esterno vs aumento di importanza dello Stato (tariffe doganali, tariffe ferroviarie) vs grandi trust (= Stati negli Stati) che posseggono in forma combinata ferrovie, navi ecc.= politica complessa contro concorrenti = impedire ad altri mercati di sbocco (impegno a non comprare nulla da outsider), impedire ad altri l’accesso alle materie prime, privare del credito, abbassamento dei prezzi e vendita in perdita per soffocare il concorrente -> Non sono più i costi di produzione a formare il limite massimo del prezzo, ma la forza in capitale e la capacità creditizia del cartello, cioè quanto a lungo i suoi componenti possono reggere questa lotta che per il momento non porta alcun profitto (dumping)] Ma esistono metodi di lotta che escono dallo ‘stato di diritto’ come quelli americani: assoldare banditi che distruggono le ferrovie, che fanno saltare i tubi degli oleodotti, gli incendi, gli assassini, la grandiosa e diretta corruzione di funzionari governativi e persino di intere corporazioni di giudici, eserciti di spie nel campo dei concorrenti (cfr. la storia del sorgere delle attuali titaniche combinazioni in USA) /262- Quando la concorrenza passa al suo stadio più alto (fra trust capitalistici di Stato)-> utilizzazione del potere statale sul mercato mondiale (che è sempre intervenuto come ‘protettore e difensore’ delle classi dominanti, ma non ha mai avuto l’importanza colossale che ha ora nell’epoca del capitale finanziario e della politica imperialista) -> tariffe doganali che aumentano le capacità di lotta dei trust capitalistici di Stato sul mercato mondiale, ordinazioni di Stato date a ‘ditte nazionali’, garantire i redditi di imprese rischiose, rendere difficile l’attività degli ‘stranieri’ [rapporti di forza statali = rapporti di forza militari]/ 264- Grandi nazionali capitalistico-finanziari / [IMPERIALISMO = NUOVO MERCANTILISMO vs IDEOLOGIA DEL ‘LASCIAR FARE, LASCIAR PASSARE / La tendenza all’imperialismo unifica i fenomeni economici con una grande potenza politica. Tutto si organizza su larga scala [vs libero movimento delle forze economiche] Da ogni parte appare il fenomeno migratorio che è sorvegliato dallo Stato. Le nuove forze economiche e sociali hanno bisogno di potente protezione all’interno del paese e al di fuori di esso (…) Da ogni parte l’attività dello Stato si arricchisce di funzioni sempre nuove /265- [Vecchio liberalismo = predica della libera circolazione+ dottrina dell’armonia degli interessi] /IL MONDO DIVENTA PIU’ UNITO, MA GLI UNI SPINGONO SUGLI ALTRI E LI COLPISCONO (CRUDELTA’ E BELLICOSITA’)/ [Aumenta l’organizzazione militare, esercito e flotta]-> Tributi sempre maggiori per la difesa del paese = spese per la militarizzazione / 268- La società capitalistica è impensabile senza armi e senza guerre / E’ l’inevitabilità dei conflitti economici a essere condizionata dall’esistenza degli eserciti / 269- Il militarismo è un fenomeno storicamente tipico come il capitale finanziario stesso /270- [Lo Stato da governo de facto a 210- dirigente supremo del trust capitalistico di Stato -> per questo crisi del parlamentarismo (prima esistevano diverse frazioni della classe dominante ora unificazione tramite il capitale finanziario) -> Il Parlamento da arena delle frazioni della classe dominante a decorazione, dove vengono fatte passare decisioni già prese prima /Le molle dell’attuale vita economica spingono il capitale sulla strada della politica di aggressione e militarizzazione
273 – Sezione IV – Il futuro dell’economia mondiale. L’imperialismo
274- Capire un fenomeno significa stabilire il nesso causale tra questo fenomeno e un altro o un insieme di altri fenomeni /274- Noi possiamo valutare esattamente un fenomeno, cioè qualificarlo come positivo o negativo, solo quando lo comprendiamo. Di conseguenza anche quando non siamo affatto disposti a perdonare tutto [cfr. il detto “Tutto comprendere, tutto perdonare”], dobbiamo prima di tutto capire /275- [Contro Hegel -> tutto ciò che è reale è razionale = ciò che esiste in un determinato momento è un limite insuperabile] /277- Le classi si trovano al principio in uno stadio in cui rappresentano una massa non organizzata / [Non vi è nessuna premessa per l’organizzazione dell’economia su scala sociale] / 278 – [necessario = insuperabile? -> marxismo come fatalismo?] /280- [Contro la possibilità di un capitalismo pacifico alla Kautsky (ultra-imperialismo)-> non si può arrivare alla conclusione che, dato che l’imperialismo è un rapporto di forze, esso possa arrivare a scomparire come è scomparsa la giornata lavorativa di 15h e il salario non regolato contrattualmente] / 280- [L’antagonismo degli interessi era già stato formulato da Ricardo] /281 [Ultra imperialismo mansueto vs imperialismo rapace] /Come è possibile l’accordo tra i trust capitalistici di Stato? [Se si superasse la concorrenza tra i trust capitalistici di Stato, allora a un unico trust mondiale si contrapporrebbe il proletariato mondiale] -> su assenza di limiti alla cartellizzazione /283. Condizione perché si giunga a un accordo più o meno solido è l’approssimativa parità di condizioni sul mercato mondiale. A due condizioni: 1. Parità pienamente economica = costi di produzione e di trasporto uguali = identità di struttura economica; 2. Uguaglianza di condizioni politico-economiche= Stato che aiuta i trust = forza militare /286- In nessun caso si dovranno sopravvalutare gli accordi internazionali [di solito instabili, raggiunti da organizzazione imprenditoriali di tipo basso, scarsamente centralizzate e che comprendono settori produttivi del tutto particolari (sindacato dei produttori di bottiglie)] che già esistono [perché è più forte la tendenza alla ‘nazionalizzazione’, al rinchiudersi nei confini nazionali] Perché i vantaggi che il gruppo nazionale della borghesia ottiene dalla continuazione della lotta sono di gran lunga superiori alle perdite ad essa connesse /287- Gli sciocchi sono gli ingenui pacifisti e non la borghesia [la quale pensa di potersi rifare delle spese della guerra] -> la borghesia calcola molto bene il bilancio delle entrate e delle uscite -> Il peso della guerra cade principalmente sulla classe operaia e sui raggruppamenti economici intermedi che durante la guerra vengono espropriati e concentrati / 288- Nel processo storico che ci sta di fronte nell’immediato futuro il capitalismo si muoverà nella direzione del trust capitalistico di Stato universale, inghiottendo il più debole. Finita questa guerra nuovi problemi dovranno essere risolti con la spada / Se si unirà tutta l’Europa ciò non significherà affatto il disarmo, ciò significherà un balzo in avanti mai visto del militarismo [Sarà il turno della lotta con l’America e l’Asia] /289 – [Alla struttura del capitalismo moderno (= trust capitalistici di Stato) è connessa una determinata politica: l’imperialismo] -> Il capitale finanziario è l’espressione delle organizzazioni capitaliste monopolistiche e non può rifiutarsi di impadronirsi dei mercati di sbocco, di materie prime e delle sfere di impiego del capitale -> Se un certo trust non si impadronisce di un certo territorio non occupato, lo farà un altro [concorrenza pacifica = epoca della libertà concorrenziale = mancanza di organizzazione all’interno di un paese = impensabile ora] /Per i gruppi finanziari capitalistici gli interessi imperialisti sono grandi e legati alle basi della loro esistenza: di fronte a questi gruppi balena la possibilità di soggiogare tutto il mondo [quindi scordiamoci il disarmo] /290- [Chiunque conosca la storia dei cartelli, anche nell’ambito di un solo paese, sa quanto frequentemente in una congiuntura economica modificata (per es. congiuntura favorevole) una serie di accordi sono andati rapidamente in fumo / 291- Kautsky e i suoi amici prevedono che la borghesia rifiuterà i metodi imperialistici, costrettavi dal basso. [Ma allora due possibilità: 1. O questa pressione sarò debole e allora tutto rimarrà come prima; 2. Oppure questa pressione sarà più di una RESISTENZA, ma allora non avrà inizio l’era dell’ultraimperialismo, ma la nuova epoca dello sviluppo sociale non antagonistico / [Kautsky = fantasia profondamente dannosa di un utopista] /[Tener conto delle forze ostili alla politica dell’imperialismo] /293- [Kautsky si sforza di distruggere l’imperialismo ‘oscuro’ lasciando intatti i tratti ‘luminosi’ del regime capitalistico] la sua concezione presuppone l’’occultamento’ delle gigantesche contraddizioni che straziano la società com’è oggi [= riformismo] / Per il marxista [vs il riformista] lo sviluppo capitalistico non è altro che il continuo allargamento della riproduzione delle contraddizioni del capitalismo [ADATTABILITA’ DEL CAPITALISMO VS INADATTABILITA’ IMMANENTE] /295- La guerra come una gigantesca crisi economica / Il carattere centralizzatore (secondo il metodo imperialista) di questa guerra non può essere messo in dubbio -> Crollo dei piccoli Stati (sia industriali, sia agricoli) -> per es. dubbia la continuazione dell’esistenza del Belgio / Sviluppo delle ‘nazionalità’ statali imperialistiche / La guerra ha posto gli USA in condizioni eccezionali: con la cessazione dell’esportazione del grano russo è aumentata la domanda dei prodotti dell’agricoltura americana / Poiché in generale l’America finora era debitrice dell’Europa, la guerra ha rapidamente capovolto questa situazione / 298- [In Germania durante la guerra anche le fabbriche di pianoforti sono state adattate ai nuovi compiti: ora producono cartucce / La guerra ha reso acute le tendenze all’autoarchia [economia nazionale = sistema autosufficiente = imperialismo utopistico] /300- IL MOMENTO REGOLATORE DELL’ECONOMIA CAPITALISTA E’ IL CONSEGUIMENTO DEL PROFITTO / La guerra non può arrestare le linee generali di sviluppo del capitale mondiale (= massimo allargamento del processo di centralizzazione) /301- [Guerra = spreco colossale di forze produttive = organizzazione dell’’economia nazionale’ sottoponendola al potere congiunto del capitale finanziario e dello Stato] / [La guerra fa estinguere più rapidamente i ceti intermedi = strati intermedi della borghesia vs profitti di guerra della borghesia cartellizzata= grande borghesia] /302- Dopo la guerra enormi richieste di capitale = crescita banche -> centralizzazione accelerata di capitale + colossale rafforzamento dell’intervento dello Stato nella vita economica /304- [MOBILITAZIONE DELL’INDUSTRIA = MILITARIZZAZIONE] /306 [Prestiti di guerra interni] / Istituto bancario centrale dello Stato come ‘cervello finanziario’ di tutto il trust capitalista dello Stato /310- Con tali spese mai viste [= complessivamente 100 miliardi di marchi] (…) il debito statale aumenta in maniera incredibile e l’organizzazione finanziaria dello Stato ne risulta sconvolta. Occorre ricercare fonti supplementari di reddito per la Tesoreria dello Stato (…) Mantenendo le fonti normali delle entrate statali (tassazione diretta e indiretta) la copertura delle spese anche dopo la guerra (pagamento delle percentuali sui prestiti di Stato, pensioni di invalidità) si presenta impossibile e gli Stati dovranno ricorrere all’allargamento dei monopoli (alcool, sale ecc.) [ma questi progetti si scontrano con la resistenza della borghesia] /312- Statizzazione della produzione nell’ambito del capitalismo: l’attuale potere statale non è che un’unione imprenditoriale di forza enorme alla cui testa stanno le stesse forze che sono alla testa degli uffici delle banche /313- Per la guerra moderna non è solo necessario trovare i fondi. Per concluderla con successo è necessario che fabbriche, miniere, agricoltura, le banche e la borsa, tutto ‘lavori’ per la guerra / Cooperazione tra Stato e monopoli capitalisti privati / 314 – [MILITARIZZAZIONE (= tutto al servizio dell’insieme) ≠ SOCIALISMO (tendenze eudemonistiche) / [Socialismo di Stato = Capitalismo di Stato = centralizzazione macchinista fino alla forma più alta del capitalismo di Stato vs struttura produttiva nuova = cambiamento del rapporto di classe]/ 316- [Presupposti del capitalismo Stato = economia mercantile + rapporto di classe tra borghesia e proletariato] /316- Se fosse eliminato il carattere mercantile della produzione [per es. un gigantesco trust statale mondiale] noi avremmo una forma economica del tutto originale. Non sarebbe più capitalismo perché sarebbe scomparsa la produzione di merci, ma sarebbe ancor meno socialismo perché si sarebbe conservato e persino rafforzato il dominio di una classe sull’altra. Simile struttura economica ricorderebbe più di ogni altra cosa un’economia schiavistica chiusa, in assenza di un mercato di schiavi / 317-Tendenza alla trasformazione degli Stati capitalistici in trust capitalistici di Stato / E’ fuor di dubbio che il futuro è gravido di violentissimi conflitti / 318- [Sul futuro dei rapporti tra le classi] Il problema fondamentale consiste nel sapere come sarà distribuito il prodotto ‘nazionale’ fra le diverse classi sociali / -> Tendenza alla caduta del salario reale (‘carovita’ del tempo di guerra) (…) Con le colossali spese improduttive e la ristrutturazione del bilancio statale è inevitabile l’aumento della tassazione diretta e indiretta [1° aumento dei prezzi per dazi doganali; 2° aumento dei prezzi delle merci dei monopoli] /319- Le conquiste operaie abituali nel passato diventano quasi impossibili -> peggioramento non relativo ma assoluto della situazione della classe operaia (…) Operai e impiegati di aziende statali saranno privati di diritti elementari: diritto di coalizione, diritto di sciopero e così via /320- operai privati di libertà di movimento, di diritto di sciopero, di appartenere ai cosiddetti ‘partiti antistatali’, del diritto di scegliere l’azienda ecc.-> ≈ servi della gleba, legati non alla terra ma alla fabbrica -> STATO IMPERIALISTA = STATO BRIGANTESCO CHE HA INGHIOTTITO NELLA SUA ORGANIZZAZIONE TUTTA LA VITA PRODUTTIVA / [Economist = giornale dei finanzieri inglesi:] ‘Il mondo con la guerra fa il suo ingresso nel mondo dei più violenti conflitti sociali’ / 322- Il problema del crollo del movimento operaio di fronte alla guerra / [Operai e capitalismo come parti componenti di una stessa società capitalista-> interdipendenza di interessi a breve termine tra le due classi e interessi opposti a lungo termine -> Esempio sull’’origine’ dei ‘rapporti patriarcali’ tra padrone e operaio/ 323- Allo stesso modo come non si può comprendere il capitalismo moderno e la sua politica imperialista senza l’analisi delle tendenze del capitale mondiale, così è necessario partire da questa analisi per studiare le tendenze fondamentali del movimento operaio / [Es.: campanilismo localistico delle aziende particolarmente qualificate (≈ grettezza corporativa delle trade unions inglesi) -> Cfr. ciò che accade nella fabbrica del noto pacifista e fornitore di armi Ford->selezione accurata di operai e salari più alti con vincolo di attaccamento alla fabbrica / 324-Protezionismo operaio in Usa e Australia con la sua politica di difesa dell’’industria nazionale’, del ‘lavoro nazionale’ [nel quale ‘noi’ (cioè capitalisti e operai) sono ugualmente interessati] / Nel processo della lotta concorrenziale tra le diverse aziende (…) emergono aziende particolarmente qualificate che giungono a una posizione privilegiata [profitto differenziale ieri, oggi rendita di cartello] in tal modo si forma la base per un temporaneo collegamento di interessi tra lavoro e capitale (= servizio coscienzioso e diligente al capitale)] /[ma l’operaio non può rimanere eternamente attaccato alla falda della giacca del proprio padrone] / [Interessi particolari e temporanei vs interessi a lunga scadenza] / [La psicologia del periodo patriarcale e la ‘grettezza’ corporativa dei sindacati degli operai qualificati si esaurisce con lo sviluppo della lotta di classe] / [Alla fine del XIX sec. borghesia e proletariato come organizzazioni ostili, ma non era ancora distrutto il legame tra gli operai e la più grande delle organizzazioni della borghesia –lo Stato imperialista->Cfr. ideologia del social-patriottismo] / Tra la fine del XIX e l’inizio del XX sec. la lotta concorrenziale si trasferisce su concorrenza esterna-> Da Stato-Patria a Trust capitalistico di Stato / [Molti internazionalisti moderati –per es. Kautsky- pensano che le colonie non portino nessun reddito, che sono un fatto puramente negativo anche dal punto di vista della borghesia, ma questa teoria non è vera] in realtà la politica coloniale porta redditi colossali alle grandi potenze (…) e ciò dà la possibilità di aumentare i salari agli operai grazie allo sfruttamento dei selvaggi e dei popoli conquistati / Sono stati i popoli delle colonie e non gli operai inglesi o europei –la cui prosperità dal punto di vista immediato dipendeva proprio da questa politica- a fare le spese di questa politica [: sangue e fango, terrore e vergogna del capitalismo, cinismo, ferocia e cupidigia della democrazia moderna / 327- [Nella lotta per mercati di sbocco, materie prime e sfere di impiego del capitale Inghilterra, Usa e Germania sono andate avanti vittoriosamente (= pretendono al monopolio mondiale) vs Russia e Italia che si sono dimostrate più fiacche (= sono fuori concorrenza) ->Problema della divisione del sovrapprofitto nella lotta sul mercato mondiale -> Sovrapprofitto (per superiorità della struttura produttiva) + rendita di cartello (per apparato militare che rafforza il monopolio) / 328- F. Engels aveva già ricordato il monopolio inglese del mercato mondiale e il conservatorismo del proletariato inglese che ne derivava [-> salario più elevato per operai qualificati] / [Relativo interessamento operaio alla rapina coloniale -> da cui opportunismo socialdemocratico vs marxismo rivoluzionario / Marx ed Engels vedevano nello Stato l’organizzazione della classe dominante che reprimeva col sangue e col ferro gli operai e ritenevano che nella futura società non sarebbe esistito nessuno Stato per la semplice ragione che non ci sarebbero state classi -> Marx ed Engels odiavano i lassaliani, ‘uomini di Stato’ e da questo odio derivano le tesi del Manifesto per cui ‘i proletari non hanno patria’] / 329- [Compartecipazione del proletariato alla politica di grande potenza dei trust capitalistici di Stato] /330- La guerra ha dimostrato al proletariato che l’interessamento alla politica imperialistica è nulla in confronto alle ferite che gli procura la guerra = crisi del capitalismo = resurrezione del socialismo proletario [guerra = spreco vandalico di risorse produttive] Con la guerra il vantaggio temporaneo ricavato da rapina imperialista passa in secondo piano rispetto agli interessi generali e permanenti della classe nel suo complesso / Parola d’ordine dell’abolizione dei confini statali e della confluenza dei popoli in un’unica famiglia sociale [attraverso la rivoluzione] /332- L’eterno succedersi di forme, la loro esistenza transitoria, la dinamica vivente che crea il nuovo: questa è la legge immanente della realtà [dialettica di Hegel] / 333- L’epoca del capitale finanziario ha reso evidente con la massima nettezza tutti gli elementi di non adattabilità dell’organismo capitalista / Gli spasimi dell’attuale mondo capitalistico trasudante sangue nella sua agonia sono l’espressione delle contraddizioni del regime capitalistico che, infine, lo fanno saltare in aria / Il capitalismo si è sforzato di abolire l’anarchia che gli è propria stringendola nell’anello di ferro dell’organizzazione statale. Ma, avendo eliminato la concorrenza all’interno dello Stato ha scatenato tutti i demoni della mischia mondiale / [Lo scoppio della caldaia capitalista] / Risvegliate alla vita politica le masse, all’inizio sottomesse e mansuete, levano sempre più alta la loro voce / Lacerare il presente della guerra imperialista trasformandola in guerra civile contro la borghesia.