Le illusioni della parte più arretrata del proletariato (1901-1907)

10- La “legge” della fertilità decrescente del terreno

12- Prendiamo come dato di fatto quanto segue: sistema dei tre campi, seminativi di cereali tradizionali, allevamento del bestiame per la produzione del letame , mancanza di prati migliorati e attrezzi tradizionali. E’ chiaro che ove questi fattori restino immutati i limiti per gli investimenti supplementari di lavoro e di capitale sono estremamente ristretti / La legge della fertilità decrescente del terreno ha un’applicazione molto relativa e molto condizionata nei casi in cui la tecnica rimanga immutata / 13- In questa sostituzione del lavoro umano ai prodotti della natura, dei fattori artificiali ai fattori naturali, consiste appunto la legge della fertilità decrescente del terreno / NON E’ L’UOMO A LAVORARE CON L’AIUTO DELLA MACCHINA, MA LA MACCHINA A LAVORARE CON L’AIUTO DELL’UOMO / 14 – [Nel passato non è mai esistita nessuna età dell’oro, ma l’uomo è stato sempre schiacciato dalle necessità dell’esistenza] / 16- [Sulla teoria che il capitale costante (attrezzi e materiali per la produzione) aumenti più rapidamente del capitale variabile in agricoltura] /[17- Critica alla moda e voluta incomprensione di ciò che ha detto Marx] / Sul progresso della grande produzione nell’agricoltura tedesca / 18- Osservazioni timide, ambigue, incomplete e non approfondite e non connesse in un sistema unico / 18- ‘E’ fuor di dubbio che quando esista una sovrappopolazione una certa parte della povertà deve essere attribuita alla povertà assoluta, alla povertà della produzione e non alla ripartizione’ [= malthusianesimo di Bulgakov] [-> legge della fertilità decrescente -> questione del grano vs questione sociale-> civettare col malthusianesimo= apologia della società borghese (con le sue diseguaglianze di ricchezza e povertà)] /19- [sovrappopolazione vs analisi degli antagonismi di classe tra i contadini / [Marx e la teoria della rendita di Ricardo in III vol. del Capitale]-> E’ stato proprio Marx a liberare la teoria della rendita differenziale da ogni nesso con la teoria della fertilità decrescente del suolo / Per Marx il presupposto della rendita è unicamente la disuguaglianza fra i vari tipi di terreno [anche per es. passaggio a terreni sempre migliori]/ 22- [Sulle forze gratuite della natura in Marx]

23- La teoria della rendita

23- Per Marx l’aumento o la diminuzione degli investimenti supplementari di capitale sono entrambi, in tutto e per tutto, ugualmente possibili / 25. [Limitatezza della terra ≠ limitatezza del livello della tecnica esistente, allo stato attuale delle forze produttive] / Organizzazione capitalistica dell’agricoltura -> Tutta la terra occupata da singole aziende private ≠ Tutta la terra come proprietà privata di questi agricoltori / 25- Monopolio del possesso della terra in virtù del diritto di proprietà ≠ monopolio della gestione della terra / Non a caso Marx, fin dall’inizio della sua analisi della rendita osserva che il modo di produzione capitalistico trova (e subordina a sé) le forme più diverse di proprietà fondiaria da quella del clan e della proprietà feudale a quella delle comunità contadine / Il prezzo del grano è determinato dalle condizioni esistenti non sui terreni di qualità media ma sul peggior terreno coltivato -> da cui rendita differenziale [= profitto supplementare sui terreni migliori] /27- In tutti i paesi capitalistici processo di separazione della proprietà fondiaria dalla gestione agricola (fittavolo capitalista) / 27– In Europa dopo la caduta della servitù della gleba soppressione del carattere di ceto del possesso fondiario / 28- [Terreno ben situato ma poco fertile e viceversa-> Questa circostanza è importante perché spiega come la messa a coltura della terra in un paese determinato può andare dalla terra migliore a quella peggiore, ma anche in senso opposto (Marx) ]/ Il progresso della produzione sociale (…) come causa della rendita differenziale (mercati locali- mezzi di comunicazione- posizione geografica – massificazione-> come forze livellatrici e differenzianti] / 29- Limitatezza della terra e rendita / 30-[La rendita differenziale è il profitto eccedente, mentre il profitto normale, medio è determinato dalla concorrenza] / [La proprietà privata della terra che la rende un monopolio genera la rendita assoluta] /31- [Monopolio della gestione capitalistica della terra (= rendita differenziale) + monopolio della proprietà privata della terra –non necessaria all’organizzazione capitalistica dell’agricoltura (= rendita assoluta)].

35- Le macchine nell’agricoltura

35- [Questione delle macchine in agricoltura -> grande e piccola produzione] / 36- Direzione dei processi vs servizio alla macchina (del lavoratore) / 39- [Macchine vs sistema aziendale] / 40-[Punto di vista borghese e Marx come avversario delle macchine ] /43- [Sulle condizioni dei piccoli agricoltori: aspetto case e carne fresca nella dieta] / 44- Impotenti deduzioni puramente reazionarie degli agrari ostili alle macchine / 45- [Migrazioni (= esodo nelle città) vs emigrazioni [degli operai sostituiti dalle macchine : per es. trebbiatrice a vapore] / 48- L’agricoltura odierna [dei tempi di Lenin] corrisponde a quella fase dello sviluppo industriale che Marx chiamò manifattura [= più operai che macchine, mercati e volume della produzione piccoli, rapporti tra grande e piccola azienda (semilavorati)]-> nell’agricoltura non esiste ancora il sistema delle macchine collegate in un unico organismo produttivo (per es. grande industria meccanica moderna)] / 49 – [Preparare in laboratorio i cibi = grande industria ≠ agricoltura oggi] / [ARTIGIANO ≈ PICCOLO CONTADINO ODIERNO] / Tendenza contemporanea che paralizza la ‘legge naturale’ della stagnazione tecnica (sic!) /L’ECONOMISTA DEVE SEMPRE GUARDARE AVANI, QUI NON C’E’ VIA DI MEZZO /51- [I vantaggi economici dell’elettricità nell’agricoltura-> il sistema delle macchine è possibile in agricoltura con l’elettricità]/ 52- Il sistema delle macchine esige prima di tutto che vengano praticamente sperimentate le varie macchine , esige esempi di impiego simultaneo di molte macchine.

53- L’eliminazione dell’antagonismo tra città e campagna. Questioni particolari sollevate dai “critici”

55- Il tentativo (…) di evitare l’’urto con l’estrema varietà dei fenomeni’[= tentativo che dimostra semplicemente la mancanza di comprensione, anche elementare, di che cosa sia la scienza] porta naturalmente il teorico a non vedere la foresta dietro gli alberi / 59- [Critici vs socialdemocrazia ortodossa]/61- [Seppellire la sostanza delle cose sotto l’aspetto dottrinale]/61- Attacco dell’economia borghese alla concezione socialista dell’antagonismo tra città e campagna / Il professor Brentano assicura che le migrazioni dalla campagna alla città non sono dovute alle condizioni sociali, ma ad una NECESSITA’ NATURALE, la legge della fertilità decrescente del terreno-> SULLA GRANDE CITTA’ COME GRANDE CENTRO DI ENERGIA E DI CIVILTA’ /63- Lotta implacabile dei socialdemocratici contro tutto ciò che immobilizzi la popolazione in generale, i contadini e gli operai in particolare -> Funzione progressiva delle grandi città nella società capitalista/ Ideali irrealizzabili vs ideali realizzabili (con programma d’azione) / Marx contro l’idiotismo della vita rustica /64- Sull’utilizzazione razionale dei rifiuti della città /66- Ostacoli capitalistici al progresso agricolo /67- Vorosilov contro Kautsky per aver escluso dalle file del proletariato una moltitudine di autentica gente del lavoro, sottoproletariato, artigiani, domestici [≠ proletariato moderno che ha creato il movimento proletario socialdemocratico] /61- [Proudhonismo belga contro collettivismo e contro attività politica indipendente del proletariato] /

70- La prosperità delle odierne piccole aziende d’avanguardia. L’esempio del Baden

72- [Il contadino sub-urbano e la trasformazione del tipo dell’azienda-> Cfr. E. David]/ 73- [Agricoltura commerciale e piccola borghesia-> il carattere piccolo borghese del contadino –contadino del XVIII sec (lavoro manuale) vs contadino commerciante e imprenditore del sec. XIX (lavoro intellettuale)] / 74-75- Rapporti patriarcali tra contadini e ‘aiuti’ [= tra piccolo-borghesi di campagna e salariati agricoli] / Idealizzazione della popolazione contadina diffusa tra i cosiddetti populisti russi e tra gli economisti borghesi dell’Europa occidentale -> [Uno studio su tre villaggi: ] 1. Contadini ricchi a Friedericsthal; 2. Contadini-operai a Hagsfeld; 3. Operai-contadini poveri a Blankenloch-> 78. ‘I tre villaggi della Hard badense rappresentano oggi UN GRANDE E VASTO CETO MEDIO’ (Hecht, economista borghese) [sic!]/78- Disgregazione del ceto dei contadini , che si trasforma in un ceto di operai di fabbrica con un possesso fondiario estremamente frazionato [indice di rilevazione: l’aumento del numero delle capre allevate] vs ‘salda popolazione contadina ‘ tanto decantata dai ‘socialisti critici’ piccolo-borghesi /Elevazione del ceto medio per mezzo di una moralità superiore [sic!] /Proverbio contadino: ‘Non si guarda a ciò che entra in bocca, ma a ciò che entra in tasca’ / [Lenin contro Bulgakov, professore di Kiev] /

79- La produttività della piccola e della grande azienda. Un esempio dalla Prussia orientale

79- [Apologeti borghesi e socialisti ingannatori->prosperità di una minoranza borghese che copre la proletarizzazione della maggioranza] /80- [Lenin contro il sedicente socialista Hartz, già tradotto in russo, mentre Kautsky ancora non lo è] / [Confronto tra i rendimenti di grandi e piccole aziende senza rigore scientifico per la valutazione dei costi-> motivi del maggior rendimento delle grandi aziende] /85- Nessuna opinione di nessun ammiratore dell’azienda contadina mi farà certo credere che [gli 8 tipi di macchine agricole] non abbiano nessuna influenza sul rendimento / Vendere a peso vs vendere a misura (come fanno i contadini, a loro svantaggio) / 86- Noi non vogliamo confondere la realtà del capitalismo con le possibilità di un paradiso cooperativo piccolo-borghese / Lavoro eccessivo o superlavoro come svantaggio per la società [dei capitalisti e dei grandi proprietari fondiari] dell’azienda contadina [sic!] / 88- [Diminuzione dell’entrata in denaro col diminuire delle dimensioni dell’azienda come ipotesi del ricercatore = il capitalismo degrada il piccolo contadino]/ 89- Sul sottoconsumo della piccola azienda contadina -> [Espressioni di Hertz da ricordare come esempio insuperato di volgare abbellimento della miseria] / [Pro correzione errori nel confronto tra grande e piccola azienda]/ 91-[Situazione peggiore dal punto di vista finanziario, ma condizione più libera che piace al piccolo contadino =’illusioni della parte più arretrata del proletariato’]/ Esiste un nesso tra l’aumento delle piccole aziende contadine e il crescere della miseria e della proletarizzazione] / Ostacoli all’introduzione delle macchine in agricoltura  = illimitata degradazione del piccolo agricoltore /PERFETTA SIMMETRIA TRA LA CONDIZIONE DEL PICCOLO CONTADINO E LA SITUAZIONE DELL’ARTIGIANO NELL’INDUSTRIA/ 92- Come grande e piccola azienda hanno affrontato le crisi del 1893-1897 / Teoria del lavoro eccessivo e del sottoconsumo dei piccoli contadini sostenuta da Kautsky e combattuta dai ‘critici’-> per i critici Kautsky non farebbe altro che galvanizzare il cadavere di un dogma invecchiato.

95- L’inchiesta badense sull’azienda contadina

95- ‘Contro la miseria lurida e umiliante’ (Kautsky)/ I giudizi e le condizioni ‘medie’ dissimulano il ‘benessere’ relativo (o almeno il non affama mento) di una minoranza e l’immiserimento della maggioranza: qui il campo d’azione per ogni sorta di apologeti risulta illimitato-> PRO DISTINZIONE DI SINGOLI GRUPPI DI CONTADINI / 98- Quanto siano falsi tutti i calcoli di rendimento che trascurano il tenore di vita/ 103- L’evoluzione capitalistica ha ridotto le distanze tra Russia e occidente / In cosa consista esattamente la categoria della piccola borghesia applicata ai contadini -> Il processo di disgregazione della popolazione contadina si trova da noi in una fase di sviluppo iniziale e qui esso non ancora prodotto o assunto forme più o meno definitive; non ha ancora prodotto un tipo particolare e subito visibile e chiaro a tutti i contadini ricchi (Grossbauern), e l’espropriazione in massa e l’estinguersi di una grandissima parte dei contadini occultano ancora troppo i ‘primi passi’della borghesia contadina. In Occidente [Cfr. Kautsky] [questo processo]ha portato già da tempo all’ABOLIZIONE DELLE BARRIERE DI CETO tra l’azienda contadina e l’azienda dei ‘proprietari privati’ (com’è intesa da noi) e dall’altra al costituirsi di una classe già sufficientemente caratterizzata di operai agricoli salariati [I contadini si sono divisi in due parti, proletariato e piccoli proprietari, nel XIX secolo] / 104- [sarebbe un grave errore pensare che questo processo si sia arrestato] Al contrario esso va avanti senza interruzione, ora più ora meno rapidamente, assumento le forme più disparate , secondo la diversità delle situazioni agronomiche ecc. La proletarizzazione dei contadini prosegue / [Già il crescende esodo dalle campagne verso le città è una testimonianza evidente della proletarizzazione] Ma la fuga del contadino in città è inevitabilmente preceduta dalla sua rovina. E la rovina è preceduta dalla lotta accanita del contadino per la propria indipendenza economica[-> livelli di consumi diversi tra i diversi tipi di contadini] Il principale mezzo di lotta è la ‘ferrea diligenza’e la parsimonia (secondo il motto ‘non si guarda a ciò che entra in bocca, ma…). Il risultato di questa lotta è la costituzione di una minoranza [infima] di agricoltori agiati, benestanti [a meno di circostanze particolari] [Aziende capitalistiche basate sul lavoro salariato e ‘occupazioni collaterali’ per gli altri /105- [Economisti borghesi e opportunisti di ogni specie pro teorie dello sviluppo dell’agricoltura indipendente dal capitalismo tacciono su queste contraddizioni] / [Disgregazione dei contadini = contraddizione capitalistica -> condizione senza speranza dei piccoli contadini (a meno di lotta rivoluzionaria contro l’intero regime capitalistico] / [I nostri opportunisti] dichiarano maestosamente ‘il contadino è un lavoratore precisamente come il proletario’ [ed esprimono soddisfazione perché i partiti operai perdono sempre più il loro carattere anticontadino che in passato era loro proprio] /107- [La proprietà contadina come mezzo di sfruttamento] e come condizione per l’impiego di lavoro -> contadini che ingaggiano operai vs contadini che vengono ingaggiati come operai / 108 – [Sulle differenze di ceto e di interessi tra gli operai come tra i contadini + [opportunisti che] confondono le differenze di mestiere e di condizione di vita con le differenze di classe] /108- Ogni operaio, per poco cosciente che sia, [≠ rappresentante di scienza universitaria] comprenderà chiaramente, senza la minima difficoltà, a quale classe appartengono i rappresentanti di questi diversi ‘strati’ e in quale direzione deve svolgersi la loro attività sociale.

109- I dati generali della statistica agraria tedesca per gli anni 1882 e 1895. La questione delle medie aziende

109- [Azienda contadina = centro di gravità della moderna questione agraria->cambiamenti avvenuti che marxisti e critici interpretano in modo diverso-> l’aumento delle aziende più piccole indica l’aumento della povertà e della proletarizzazione -> perché i proprietari di meno di due ettari non possono vivere di sola agricoltura e devono vivere di ‘occupazioni ausiliarie’, cioè di lavoro salariato [vi sono eccezioni (ma irrilevanti) nel caso di colture speciali] / [Grandi aziende (=100 e più ettari) vs medie azienda (= 5-20 ettari: con due sottogruppi: 1. (5-10 ettari) e 2. (10-20 ettari)] /116- Contro la genìa dei demolitori del marxismo/ 117- Kautsky aveva ragione quando sosteneva che, in base al quadro d’insieme dello sviluppo capitalistico nell’agricoltura tedesca, era infondato dedurre dai dati [statistici] la vittoria della piccola produzione sulla grande].

123- La produzione lattiero-casearia e le cooperative agricole in Germania. La popolazione rurale della Germania in base alla sua situazione economica

125-Nell’azienda contadina –come tutti sanno- quanto peggio è mantenuto e quanto più duramente lavora il bestiame, tanto peggio vive e tanto più duramente lavora l’uomo e viceversa / [Studio particolareggiato confermato dai dati d’insieme] / 123- Dati che permettono di guardare –per così dire- all’interno dell’azienda, di vederne l’attrezzatura e l’organizzazione [-> macchine e bestiame da lavoro] /124- [Diligenza e parsimonia come le sole armi del piccolo contadino + costanza, superlavoro e sottoconsumo -> falsità dei discorsi alla Manilov che spacciano per virtù la degradazione sociale sforzandosi con ciò stesso di perpetuarla]/ 130- Produzione lattiero-casearia = ramo dell’allevamento mercantile che si sviluppa più velocemente in tutta Europa/ 131 – Aziende nettamente capitalistiche = quelle con oltre 20 ettari (gruppo 20-100 ettari) / Il progresso dell’azienda capitalistica e la concentrazione capitalistica [di questo ramo dell’allevamento mercantile] sono quindi un fatto indubbio / 133 –[FARMERS lattiero-caseari o dediti alla tabacchicoltura contro altri schiacciati dalla miseria] /134- [Apologetica piccolo-borghese di cui David (insieme ad altri) ha offerto il modello ] / 135- [Viticoltura e orticoltura mercantili<- come conseguenza diretta dello sviluppo delle principali città] /136- Le cooperative che Hertz trasforma in panacea contro il capitalismo / 140- PRO STUDIO DELLA COMPOSIZIONE SOCIALE DELLA POPOLAZIONE ( E DELLA SUA EVOLUZIONE CAPITALISTICA) / Un gruppo intermedio di persone che sono a un tempo padroni e operai salariati = un gruppo di transizione che va considerato a parte / La ripartizione in tre gruppi della popolazione attiva: 1. Agricoltori e famiglie; 2. Agricoltori proprietari di terra e salariati; 3. Operai senza terra (impiegati, salariati fissi e giornalieri) /141- Scomparsa dei gruppi intermedi e rafforzamento di quelli estremi /142- Tra gli operai salariati aumenta il numero di coloro che sono già del tutto espropriati, diminuisce il numero dei proprietari di terra. Tra i proprietari diretti aumenta il numero delle aziende e diminuisce il numero di coloro che lavorano nell’impresa del capofamiglia . (Quest’ultima circostanza dipende probabilmente dal fatto che i membri delle famiglie contadine che lavorano non ricevono nessuna paga per cui sono particolarmente inclini a fuggire in città / Gigantesco aumento (56%) di coloro che considerano l’agricoltura un’occupazione collaterale [= prova dello sviluppo della proletarizzazione] /143 [Aumento della miseria = prolungamento della giornata lavorativa, peggioramento dell’alimentazione] / [Conferma dei due processi di proletarizzazione che il marxismo ortodosso ha sempre rilevato: 1. Cacciata dei contadini dalla terra; 2. Sviluppo occupazioni collaterali (=aumento della miseria) /144- Sviluppo della grande produzione capitalistica e bisogno di impiegati ( +63,8%).

145- Il ‘lavoro’ di E. David, il Bulgakov tedesco

145- [Sull’aumento della miseria dei contadini medi: aziende senza cavalli e che usano le vacche per i lavori agricoli] / [E. David = la più importante opera del revisionismo sulla questione agraria] ->146 -L’impiego delle macchine [in agricoltura] ha o no un carattere capitalistico? Lo sviluppo dell’impiego delle macchine è o no legato allo sviluppo dell’agricoltura capitalistica? /147- In David nulla resta se non la lamentazione reazionaria del piccolo borghese che ripone le proprie speranze nell’arretratezza della tecnica , nella lentezza dello sviluppo del capitalismo / 149- [Piccola produzione = produzione senza lavoro salariato] / 150- [Il populista tedesco David = socialdemocratico opportunista-> ciarlatano vs scienziato] /156- E’ incomprensibile che si definiscano socialisti scrittori come David che dimenticano la lotta di classe /156- Le condizioni sociali che frenano lo sviluppo dell’agricoltura [157= che impediscono che l’agricoltura tedesca sia elevata a un successivo ‘livello tecnico-scientifico] [cioè] la proprietà privata della terra , l’aumento della rendita, la mancanza dei diritti [dei lavoratori], l’avvilimento e l’umiliazione del salariato, a opera degli assurdi privilegi medievali degli Junker]: 1. Sopravvivenze del feudalesimo = mancanza di diritti dei salariati; 2. Rendita fondiaria, che fa aumentare i prezzi e fissa le altre rendite nel PREZZO DELLA TERRA.

158- L’allevamento nella piccola e grande azienda

158- [Bulgakov e David = teorie dell’odierno filisteismo (vs realtà) -> ‘critici’= bernesteiniani] /159- [MODELLO DI PARAGRAFO A DOMANDA] / 163- Piccole ‘aziende di lavoro’, come avrebbero detto i nostri populisti, che non assumono né forniscono lavoro salariato [poi aziende semiproletarie che forniscono lavoro salariato] / 166- Il capitalismo condanna il piccolo contadino a una perenne vita di stenti, ad un’inutile rapina del lavoro, perché la più accanita governatura del bestiame, quando i mezzi sono insufficienti, quando il mangime scarseggia, quando la qualità del bestiame è cattiva, quando le stalle sono cattive ecc., equivale ad un’inutile rapina del lavoro [= diligenza del contadino, di chi lavora per il capitale nelle peggiori condizioni di sfruttamento] /168- [Autori borghesi che ignorano l’aspetto economico-sociale delle questioni] / 169- Piccola produzione significa dispersione dei mezzi tecnici dell’azienda e rapina del lavoro a causa di tale frazionamento.

173- Il ‘paese ideale’ secondo gli avversari del marxismo nella questione agraria

173- [Danimarca = paese ideale delle cooperative agricole (vs marxismo)= maggiore diffusione della piccola azienda contadina che ha saputo adattarsi] /[concezioni populistico-liberali in Russia pro Danimarca] / 174 [Lenin pro analisi particolareggiata della struttura agricola della Danimarca]-> [Dati statistici più particolareggiati che consentono di tener conto di aspetti che di solito restano in ombra] / 176- [Aziende capitalistiche sono l’11% del totale, ma col 62% delle terre]-> Alla base dell’agricoltura danese sta l’azienda capitalistica grande e media / [Ideologia del ‘paese contadino’ e della ‘piccola coltura’] / [Mutamenti di dettaglio vs caratteristiche di fondo di un dato sistema economico-sociale] / [Le piccole aziende appartengono di solo a semi-proletari: da due a non più di cinque ettari] / 177- [Rafforzamento capitalista degli estremi e indebolimento delle aziende medie] / [La diminuzione delle dimensioni medie delle aziende significa di fatto unicamente un frazionamento delle aziende più piccole =] aumentano le aziende nane dedite a colture speciali e che si rivelano aziende di ‘operai salariati’] / 179-180- [Sono più importanti i dati sull’allevamento che sulla quantità di terra perché, dove prevale la produzione lattiera, su una stessa superficie sono possibili aziende di dimensioni diverse-> progressi dell’agricoltura mercantile ed esportazione di prodotti dalla Danimarca all’Inghilterra] / 181- Si tratta dei più grandi FARMERS capitalistici, fabbricanti di latte e di carne, i ‘capi’ del progresso tecnico e di associazioni agricole di ogni sorta, per le quali vanno in estasi gli ammiratori piccolo-borghesi della ‘pace sociale’ /185- [Sulla concentrazione dell’allevamento danese] / 188- Il contadino diviene commerciante e industriale senza le condizioni in cui è possibile divenire un autentico commerciante o industriale (Marx, Capitale vol.III) -> Senza il capitale il rapido adattamento è impossibile. La piccola azienda è inevitabilmente condannata in regime capitalistico al massimo abitudinarismo, all’arretratezza, alla minima adattabilità al mercato / 188- [massa indigente e piccola minoranza agiata] /190 – [Aziende più povere= perenne indigenza e aziende senza continuità] / Anche tra le aziende più piccole per terra ci sono grandi proprietari di bestiame, tabacchicultori ecc. [Ma questa differenziazione tra grandi e piccoli] facendo emergere in ciascun gruppo una minoranza irrisoria di aziende a colture speciali non fa che accentuare la miseria e l’indigenza degli agricoltori più poveri / [Un gruppo più o meno garantito e organizzato saldamente sotto il profilo economico] / Nelle condizioni degli odierni paesi capitalisti l’economia naturale dei piccoli contadini può soltanto vegetare e morire di una morte dolorosa, non già prosperare / 191- [3000 grandi aziende vs 116.000 giornalieri (tra uomini e donne)] /192- [Sta avvenendo una rapida concentrazione dell’allevamento dei suini / 196- Alle aziende superiori i 9/10 dell’intero mercato / 198- In 22 anni è diminuito persino il numero assoluto dei proprietari.

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