Autore: Roberto Spirito
Sono nato nel 1952 a Roma, citta' della comunicazione, dove vivo e lavoro. Dopo la laurea in Lettere sono programmista regista e sceneggiatore in RAI, entro poi come vincitore di concorso nella scuola secondaria superiore nel ruolo ordinario di materie letterarie e latino. Nel 1994 sono professore a contratto nel Laboratorio di Comunicazione della Facolta' di Scienze della Comunicazione dell''Universita' degli Studi di Roma "La Sapienza" e come metodologo divento coordinatore senior del Laboratorio di Scrittura; insieme a copywriter e a giornalisti progetto il corso di scrittura on line della Facolta'. Dal 1997 collaboro con diversi enti di formazione e progetto, dirigo, insegno in diversi percorsi formativi per la media education e l'information and communication technology (ICT). Con il contributo del FSE Fondo Sociale Europeo organizzo e gestisco corsi di formazione professionale relativi all'editoria elettronica, al technical writing, al giornalismo freelance, al copywriting pubblicitario, alla ripresa televisiva e al montaggio digitale.Lavoro poi presso il Ministero della Pubblica Istruzione, dove vinco un concorso per ricercatore. Il mio campo di lavoro primario è la glottodidattica, in particolare la didattica della scrittura e della comunicazione. Sono autore di saggi su riviste, libri e siti web, fra questi: Dal paragrafo alla tesi. Qualche esercizio per imparare a scrivere la tesi di laurea (La Nuova Italia), Il laboratorio di scrittura (Stampa Alternativa), La scrittura accademica (Bompiani), Appunti sulla scrittura di sintesi (Laboratoriodiscrittura.it), La scrittura comune (Laboratoriodiscrittura.it). Attualmente sono in pensione e mi occupo di storia del socialismo.
La rivoluzione non è per i deboli di cuore, è per i mostri. Ci tocca perdere quello che siamo per guadagnare quello che possiamo diventare (2009)
Dal lettore aristocratico al lettore qualunque (1925-1941)
Moltitudine vs popolo vs massa-folla-plebe vs classe operaia (2004)
Il libro rispetto al quale i saggi di Montaigne sono un semplice commento (1554)
Ontologia della globalizzazione (2000)
Può accadere che un avventuriero attivo, sfruttato da uno passivo, faccia ritorno dopo una lunga carriera avventurosa per spaccare la faccia al suo ispiratore (1920)
Lavoro socialmente necessario, lavoro semplice, lavoro composto (1847)
Vi sono, è vero, pochi difensori del presente ma il disgusto dell’utopia è generale (1846)
Virginia Woolf appartiene alla scuola di Proust (1920.1924)
Nessuna esecuzione senza parti uguali di tutti nella decisione (2014)