
19 -Libro I – Dell’essenza della guerra
19- Non daremo della guerra una grave definizione scientifica; ci atterremo alla sua forma elementare: il combattimento singolare, il duello. /La guerra non è che un duello su vasta scala. La moltitudine di duelli particolari di cui si compone, considerata nel suo insieme, può rappresentarsi con l’azione di due lottatori. Ciascuno vuole, a mezzo della propria forza fisica, costringere l’avversario a piegarsi alla propria volontà; suo scopo IMMEDIATO, è abbatterlo e, con ciò, rendergli impossibile ogni ulteriore resistenza. LA GUERRA È DUNQUE UN ATTO DI FORZA CHE HA PER ISCOPO DI COSTRINGERE L’AVVERSARIO A SOTTOMETTERSI ALLA NOSTRA VOLONTA’.
27- [Legge della guerra assoluta: tendenza all’estremo vs scopo politico della guerra: tendenza al calcolo, MODERAZIONE DEGLI SFORZI] /28- Quanto minore è il sacrificio che si esige dall’avversario, tanto minore, dobbiamo presumere, sarà lo sforzo che esso farà per sottrarsi; e anche il nostro sforzo, in conseguenza, sarà minore. / Lo scopo politico, motivo primo della guerra, darà dunque la misura, tanto dell’obiettivo che l’azione bellica deve raggiungere, quanto degli sforzi a ciò necessari. (…) Lo scopo politico stesso può provocare effetti diversi presso nazioni differenti od anche nella stessa nazione in epoche differenti. Possiamo perciò considerare lo scopo politico solo in quanto intendiamo riferirci all’influsso sulle masse che esso deve porre in moto: si che, in conseguenza viene ad assumer valore la natura di queste masse: è facile comprendere che il risultato può essere completamente diverso a seconda che le masse posseggano elementi atti a rafforzare o ad affievolire l’azione. Tra due nazioni o Stati possono esistere tensioni politiche così forti, somme tali di elementi ostili, che un motivo politico di scarsissima importanza intrinseca divenga capace di provocare effetti sproporzionati alla sua natura: una vera esplosione. (…) Talvolta lo scopo politico può di per sé stesso costituire obiettivo, come ad esempio quando si tratta della conquista di una provincia. / 29- Chiaro risulta da ciò perché esistano, senza intima contraddizione, guerre di ogni grado di importanza ed energia, da quella di sterminio alla semplice osservazione armata. Ma ciò conduce ad osservazioni di altra specie, che risolveremo e svilupperemo a parte.
35[La guerra come gioco, sia obiettivamente che soggettivamente] Il coraggio può, è vero, conciliarsi con la saggezza del calcolo, ma trattasi di cose essenzialmente differenti , appartenenti a facoltà distinte dell’anima. Invece, la PROPENSIONE AL RISCHIO, LA FIDUCIA NELLA FORTUNA, L’AUDACIA E LA TEMERITà sono soltanto manifestazioni del coraggio, e tutte queste tendenze dell’anima aspirano all’incertezza dell’esito, perché essa è il loro elemento./ Vediamo dunque che l’assoluto, il cosiddetto elemento matematico, non trova alcun saldo punto d’appoggio nell’arte di guerra; e che, già fin dal principio, la guerra si estrinseca in un gioco di possibilità, probabilità, fortuna e sfortuna (…) e fa sì che, di tutti i rami dell’attività umana, la guerra sia quello che più rassomiglia a una partita con le carte da gioco.
44- Se abbiamo visto svolgersi guerre tra Stati di potenza ineguale , ciò proviene dal fatto che LA GUERRA REALE SI ALLONTANA SOVENTE DAL SUO CONCETTO ORIGINARIO. Due cose si sostituiscono nella realtà come motivi di pace all’impossibilità di continuare la resistenza; la prima è la IMPROBABILITA’ DI SUCCESSO, la seconda, l’ECCESSIVO PREZZO, che dovrebbe essere pagato per conseguirlo (…) la guerra deve abbandonare la legge rigorosa dell’intima necessità per appoggiarsi sui calcoli di probabilità. (…) La guerra non ha dunque bisogno di essere perseguita fino all’atterramento completo di uno dei belligeranti.
45. Come si può agire sulle probabilità dei risultati? /46- Se esistono imprese che siano particolarmente atte a rompere o paralizzare le alleanze del nostro avversario, per procurarne a noi delle nuove, per suscitare al suo interno FENOMENI POLITICI A NOSTRO FAVORE, si vede chiaro che esse possono aumentare le probabilità del successo (…) Quali i mezzi per influire sul dispendio di forza dell’avversario e per aumentare il prezzo di quanto egli si propone di ottenere? Il dispendio di forze dell’avversario sta nel consumo della sua forza militare e cioè nella sua distruzione per opera nostra; e nella perdita di province, cioè nella loro conquista da parte nostra.
59- Il genio della guerra sarà tanto più comune in una nazione, quanto più l’attività di questa sarà volta in direzioni meno numerose e maggiormente sviluppata sarà in essa l’attività guerriera. (…) Vi ha coincidenza col grado superiore di cultura intellettuale, sono queste appunto che vantano i più brillanti geni guerrieri: esempi, i Romani e i Francesi.
64- L’espressione [La presenza di spirito] indica in modo molto felice la prossimità e la prontezza del soccorso offerto dall’intelligenza. Questa magnifica qualità proviene più dall’indirizzo particolare dell’intelligenza dell’uomo che la possiede o dall’equilibrio dell’uomo che la possiede? Ciò dipende dalla natura dei casi per quanto occorra che nessuna delle due condizioni manchi completamente. La replica felice è piuttosto propria di una testa spiritosa, l’espediente efficace nel pericolo presuppone soprattutto l’equilibrio dell’anima.
71- In guerra le numerose e forti impressioni che l’animo riceve, l’incertezza del sapere e dell’intendere, moltiplicano più che in ogni altro ramo dell’attività umana le cause che fanno deviare un uomo dalla direzione primitiva, e lo conducono a dubitare di se stesso e degli altri. (…) Perciò la divergenza di opinioni non è mai così grande come in guerra, ed il proprio convincimento è sempre esposto a cozzare contro un torrente di impressioni contrastanti.
79-Considerando sia l’oggetto, sia l’esperienza, dobbiamo rispondere che preferiremmo affidare la salvezza dei nostri cari, l’onore e la sicurezza della patria, PIUTTOSTO A UNO SPIRITO OSSERVATORE CHE AD UNO CREATORE, AD UNO SPIRITO SINTETICO PIUTTOSTO CHE AD UNO ANALITICO, ED INFINE AD UN CARATTERE FREDDO PIUTTOSTO CHE A UNA TESTA VULCANICA.
85 [Difficoltà di vedere giusto-> l’informazione] grandi crepacci tra IL PROGETTO E L’ESECUZIONE
88- L’azione in guerra è un movimento in un mezzo resistente [ATTRITO]-> 89 [Non bisogna contare mai su una precisione degli effetti, che l’esistenza degli attriti rende impossibile. / [L’uomo di mondo che in grazia del tatto sa agire convenientemente in ogni occasione ≈ ufficiale in guerra ->] Il tatto come estrinsecazione del raziocinio , tanto più necessaria in un ambiente di particolari infinitamente piccoli e diversi / L’abitudine rafforza il giudizio contro le prime impressioni
95- Libro II – Della teoria della guerra
96- [TATTICA (= impiego delle forze nel combattimento) = predisporre e dirigere i combattimenti singoli vs STRATEGIA (=impiego dei combattimenti allo scopo della guerra) = collegare i combattimenti allo scopo della guerra / Risoluzione delle crisi che accompagna ogni combattimento/ 102- PREPARATIVI PER LA GUERRA (Le conoscenze e le attitudini che si riferiscono ai preparativi saranno applicati alla creazione, all’addestramento e mantenimento di tutte le forze militari) VS ATTIVITA’ DI GUERRA (-> La teoria della guerra propriamente detta non si occupa invece che di applicare i mezzi organizzati allo scopo della guerra)/ 103- Noi chiamiamo questa teoria arte della guerra, in senso ristretto, o teoria della CONDOTTA DELLA GUERRA, od anche teoria DELL’IMPIEGO DELLE FORZE MILITARI; espressioni che per noi sono sinonimi/ Il primo compito di ogni teoria è di imporre ordine nelle idee avventate alla rinfusa e molto aggrovigliate / CREAZIONE DI FORZE MILITARI : ARTE DELLA GUERRA = ARTE DELLO SPADAIO : ARTE DEL MAESTRO D’ARMI./107- [C’è una contraddizione inconciliabile tra la teoria e la pratica della condotta della guerra] / 108 – [FAR ASTRAZIONE DA = NEUTRALIZZARE] /109 – [PRODOTTO UNILATERALE = GEOMETRISMO ≠ REALTA’ / ATTO DI GUERRA = 1.grandezze determinate vs variabili / 2. forze materiali vs forze morali / 3. attività unilaterale vs azioni/reazioni continue
110- [Difficoltà della teoria non appena si considerano le grandezze spirituali] In guerra l’azione non è mai diretta contro la sola materia, contemporaneamente, contro le forze morali che l’animano [ognuno osa ben più quanto insegue che quando è inseguito] / 110 – [Saggezza unilaterale (regole) vs genio (=talento) / MEDICO VS MEDICO DELL’ANIMA /111- PERICOLO = AMBIENTE DELLA GUERRA /Ognuno conosce l’effetto morale di una sorpresa, di un attacco di fianco o alle spalle / EFFETTI MORALI DELL’ESPERIENZA = non se ne può fare astrazione = non possono essere neutralizzati./ La lotta è la manifestazione di sentimenti ostili. Il contrasto non può andare a fondo senza che una forza morale di questa specie sia messo in gioco. L’odio nazionale che raramente manca anche nelle nostre guerre europee sostituisce energicamente l’odio personale da combattente a combattente. Ma anche quando all’inizio l’odio nazionale manca e non esiste irritazione il sentimento ostile si desta per effetto della lotta stessa-> violenza vs vendetta/rappresaglia (= sentimenti ostili) / Gli effetti del pensiero mirano al cuore / coraggio (sentimento = conservazione morale) vs paura (=conservazione fisica) / 113 AZIONI SERIE = FORZE SUSCITATE DAL SENTIMENTO DI OSTILITA’ E DAL PERICOLO:] Nelle funzioni superiori (vs funzioni subalterne) più la posizione è elevata più colui che la occupa deve guardare intorno a sé. Qui si sviluppano interessi in tutte le direzioni ed un gioco complicato di passioni buone e cattive: invidia e generosità, orgoglio e modestia, collera e commozione , tutto ciò si concreta in FORZE ATTIVE nel grande DRAMMA DELLA GUERRA/ 114- Testa immatura, sovreccitata e fantastica vs spirito freddo e vigoroso/ 118- LA TEORIA DEVE FORMARE LO SPIRITO DEL FUTURO CAPO DESTINATO A CONDURRE LA GUERRA, O, PIUTTOSTO, DIRIGERLO AL LAVORO DI FORMAZIONE DI SE STESSO , MA SENZA AVER LA PRETESA DI ACCOMPAGNARLO SUL CAMPO DI BATTAGLIA; non diversamente il buon precettore si limita a indirizzare e facilitare lo sviluppo intellettuale del suo allievo , senza pretendere di tenerlo imbrigliato per tutta la vita.
119 – Nella tattica i mezzi sono le forze armate e istruite, destinate a combattere. La vittoria è lo scopo. Vedremo più tardi come questo concetto possa venir meglio determinato. Qui ci accontenteremo di indicare come segno di vittoria, l’abbandono del campo da parte dell’avversario. Per mezzo di questa vittoria, la strategia raggiunge lo scopo che aveva dato al combattimento e che ne costituisce il SIGNIFICATO. Questo significato esercita una certa influenza sulla natura della vittoria . La vittoria mirante a distruggere la forza armata avversaria si distingue da quella che soltanto metterci in possesso di una posizione.
123 – [Grandi generali vs ufficiali eruditi e colti-> semplicità del sapere necessario alla guerra (semplice ≠ facile)-> talento naturale vs talento acquisito con meditazione e studio-> sapere come arte e potere come scopo]
128 – [Bisogna dare il nome di ARTE a ciò che mira a produrre il potere creativo, ad esempio l’architettura. Si chiamerà invece scienza ciò che ha per iscopo la semplice conoscenza, il puro sapere, come la matematica o l’astronomia. E’ superfluo dire che la teoria di ciascuna arte può comprendere singole scienze complete, e ciò non deve indurre in errore. Occorre tuttavia osservare che non esiste realmente alcuna scienza senza un miscuglio di arte: in matematica, ad esempio, il calcolo e l’impiego dell’algebra costituiscono già un’arte, ma con ciò si è ancora lungi dal limite. /129 – [Comprensione (=capacità) : giudizio (=facoltà) = scienza : arte.-> Dovunque lo scopo è creare, produrre è l’arte che regna, mentre la scienza domina quando lo scopo è scrutare e sapere. Risulta da tutto ciò che è preferibile dire arte, piuttosto che scienza della guerra.
130 – Diciamo che la guerra non appartiene né al dominio dell’arte, né a quello della scienza, ma al dominio della vita sociale. È un conflitto di grandi interessi, che ha una soluzione sanguinosa, e solamente in questo differisce dagli altri. Si potrebbe piuttosto paragonarla al commercio che a qualsiasi altra arte, perché il commercio è anch’esso un conflitto di interessi e di attività: e alla guerra si accosta ancor più la politica, che può anch’essa a sua volta, considerarsi come un commercio in grande scala. Di più è dal grembo della politica che la guerra trae origine, è nella guerra che i caratteri originali della politica sono già contenuti allo stadio rudimentale, come le proprietà degli esseri viventi lo sono nei rispettivi embrioni. [la guerra non è una Techné, non è l’effetto di una volontà esercitata sulla materia inerte / Arti meccaniche vs arti immaginative] / Guerra come conflitto tra forze viventi.
132- [La dottrina come metodo / La legge, concetto generale, si riferisce tanto alla conoscenza quanto all’azione: come oggetto di conoscenza si riferisce ai rapporti di azione e reazione tra le cose. Come oggetto della volontà determinate dall’azione ha lo stesso significato che COMANDO o INIBIZIONE. / Il PRINCIPIO è ugualmente una legge che determina l’azione, ma non ha lo stesso significato formale e definitivo. Il principio non è che lo spirito, il senso della legge, allo scopo di lasciare al raziocinio maggiore libertà di applicazione nelle cose in cui la complessità del mondo reale non si lascia afferrare dalla forma assoluta di una legge. [Il principio è oggettivo, quando è soggettivo prende il nome di MASSIMA. (…)] La REGOLA è frequentemente intesa nel senso di legge ; ma allora significa la stessa cosa che il principio, poiché si dice: non vi è regola senza eccezione, mentre invece non si dice che non vi è regola senza eccezione.
134- Poiché la tattica è la parte della condotta della guerra in cui la teoria riesce meglio ad assumere forma dottrinale, [queste idee di 132] vi troveranno maggior posto. / Non impiegare senza necessità la cavalleria contro una fanteria non ancora scossa; non impiegare il fuoco che quando esso comincia ad avere sicura efficacia; economizzare per quanto possibile le forze nel combattimento, a pro della sua fase finale, sono altrettanti principi tattici.
136- LA GUERRA È UN TERRENO IN CUI GLI ESPERIMENTI COSTANO CARI. / La dottrina come metodo riduce gli attriti naturali / Metodo e gerarchia di comando: metodo e tattica / Non si può trattare la guerra come un campo di spighe che si falciano più o meno bene con l’aiuto di una falce più o meno buona, senza preoccuparsi della forma di ciascuno stelo; essa assomiglia invece a un bosco di grandi alberi ai quali si deve applicare l’ascia con discernimento, tenendo conto della natura e della direzione di ciascun tronco. / L’esperienza dei grandi generali (Federico: ordine obliquo, i generali della Francia rivoluzionaria che impiegavano sempre linee di battaglia estese e avvolgenti, i luogotenenti di Napoleone che preferivano gli attacchi energici e sanguinosi in masse concentrate.) / Teoria vs imitazione /maniera del grande generale]
139 [narrazione critica vs semplice esposizione -> teoria vs critica = 1- critica storica; 2. Ricerca critica (= deduzione degli effetti dalle cause; 3. Critica dei mezzi (= esame critico) /141 teoria = verità generale vs caso singolo /143 –[Scopo finale = quello che deve condurre direttamente alla pace] / Se la critica vuol pronunciare un elogio o un biasimo su chi ha agito… [cause profonde o mettersi nelle condizioni del generale che ha operato] /153 – [Sul risultato, come elemento non conosciuto dal generale che agisce in situazione e che pesa sul giudizio critico: noi vediamo le cose alla luce del fatto compiuto / Informazioni positive vs ipotesi e supposizioni / congetture e presunzioni]
153 –[MAESTRIA = TALENTO NATURALE SVILUPPATO-> Sulla critica del genio / 154- Pro posizione meno soggettiva possibile del critico: giudizi dati sulla base dei risultati / 157- Strategia vs fortuna (di Napoleone) / Vi sono casi in cui la maggior saggezza consiste nel correre il maggior rischio -> Il giudizio che troviamo scritto nel risultato = la sentenza contenuta nel risultato-> La sensazione che fra un risultato attribuito alla fortuna ed il genio del generale esista qualche sottile legame, impercettibile all’intelletto , tale che noi siamo contenti del successo preveduto. /] Una prova di quanto sopra è che il nostro interesse cresce e diviene un sentimento più determinato quando il successo e l’insuccesso si ripetono spesso per il medesimo generale. Ciò spiega perché la fortuna in guerra assuma un carattere più nobile che quella nel gioco. Dovunque un guerriero fortunato non ferisce altri nostri interessi, le nostre simpatie lo accompagnano nella sua brillante carriera. (FORTUNA = legame profondo e misterioso delle cose che non si manifesta in modo visibile)]
158- In guerra la verità non prende la forma di sistema / 159- [Linguaggio mistico vs parole chiare ed evidenti: contro l’uso di terminologie particolari, di espressioni artificiali e di semplici metafore come piccoli cristalli di verità / Spirito di osservazione e di analisi con cui egli penetrava l’esperienza]
164 [ESEMPIO STORICO COME SPIEGAZIONE, COME APPLICAZIONE E COME PROVA/ esempi artificiali e approfonditi]
173-Libro III- Della strategia quale argomento principale
173- [Il piano di guerra-> STRATEGIA = POLITICA = ARTE DELLO STATO (vs TATTICA = SITUAZIONE CONTINGENTE = VORTICE/ Forza delle resistenze che l’azione deve vincere = attrito / 180 – Le scissioni politiche che avevano radici in Parigi entrarono in funzione… (Napoleone 1814) /183- [Elementi della strategia] Le cause che nella strategia influiscono sull’impiego del combattimento possono venir raggruppate in elementi di natura diversa: morali, fisici, matematici, geografici, e statistici. (…) Vi è qualche vantaggio nel concepire questi elementi come separati per chiarire le idee e per rendersi esatto conto del valore dei singoli gruppi. (…) Ma voler trattare la strategia smembrandola in quei diversi elementi sarebbe un’idea infelicissima, poiché essi sono in genere uniti intimamente e variamente si intrecciano in atti parziali di guerra. (…) Resteremo nel mondo dei fatti integrali e non spingeremo mai l’analisi più lungi di quanto sia necessario per fare comprendere il pensiero che vogliamo instillare vs rinvenimento della strategia in elementi di natura diversa / 185- forze morali = forze immateriali -> cause ed effetti in parte fisici e in parte morali = ASTA DI LEGNO DELLA PUNTA LUCENTE DI UNA LANCIA / 187- Le forze morali principali sono il talento del capo, la virtù militare dell’esercito e il sentimento nazionale (…) E’ innegabile che allo stato attuale delle cose resta una maggior latitudine al sentimento nazionale dell’esercito (= entusiasmo, zelo spinto fino al fanatismo, fede, convincimento) e alla sua abitudine alla guerra. [Ma] una lunga pace potrebbe di nuovo alterare questi rapporti ] / 188- [Terreno di montagna come miglior terreno per le insurrezioni vs abilità manovriera dell’esercito in pianura -> Il talento del condottiero trova il suo maggior campo d’azione nei terreni frastagliati e ondulati / prodezza = esercizio sfrenato della forza /L’ENTUSIASMO NON COSTITUISCE UN ELEMENTO NECESSARIO ALLA VIRTU’ MILITARE-> 190- funzione di soldato e cittadino vs guerra come attività (professionale?) determinata / MILITARI = CONSORTERIA [CETO?] = SPIRITO DI CORPO / Vandeani, Svizzeri, Americani e Spagnoli vincono senza sviluppare virtù militare/ 191- La virtù militare è per ciascuna parte dell’esercito quello che il talento del capo è per l’insieme / Esercito permanente ( = virtù militari) vs NAZIONI ARMATE (= coraggio, abilità, resistenza alle fatiche, entusiasmo) / SCONTRI TRA ESERCITI PERMANENTI ( = truppe riunite e dirette) vs SCONTRI TRA ESERCITO PERMANENTE E INSURREZIONE (= truppe disseminate e lasciate a se stesse) / 192 – Un germe che non fruttifica che al sale della vittoria / LO SPIRITO MILITARE (= 193 -LO SPIRITO DI CORPO) NON PUO’ NASCERE CHE IN GUERRA E SOTTO GRANDI GENERALI / 193 – Sull’integrità dell’insieme (-> “AB INTEGRO NASCITUR ORDO” K. Schmitt) / 436 –[qualità militari in gruppi forti che operano riuniti]
194- [sistema dinamico delle forze (audacia vs prudenza = timidezza?):] Felice l’esercito in cui un’audacia intempestiva si realizza frequentemente / IN GUERRA NULLA E’ SUPERIORE ALL’OBBEDIENZA-> 196 pensiero lucido vs forze derivanti dal carattere/ 197- Più il comando è elevato più lo spirito, il giudizio, il sapere acquistano ascendente sull’azione e più dunque l’audacia, che è una proprietà del carattere, si trova respinta nell’ombra -> Il calcolo mentale, il tatto nel giudicare che il genio ha effettuato con la prontezza di un lampo]
198 – [Nazione bellicosa e posizione stabile nel mondo politico / 199- In guerra, come in ogni altro campo, le cose si attuano in modo in modo del tutto differente da come erano supposte ed hanno, viste da vicino, un aspetto ben diverso che da lontano ≠ da come l’architetto vede innalzarsi il suo edificio e tradursi in realtà gradatamente le previsioni del suo progetto. Anche il medico, per quanto esposto ad effetti spesso impensati e a incidenti , conosce tuttavia gli effetti e le forme dei suoi mezzi. In guerra, invece il capo di una grande massa è costantemente esposto al flusso di informazioni vere e false (…) Insomma è esposto a impressioni innumerevoli (…) Una lunga esperienza di guerra produce il tatto necessario per far giudicare rapidamente il valore di ciascuno di tali fenomeni; un grande coraggio e una grande forza d’animo possono resistere loro , come lo scoglio al cozzo delle onde]
204- Sulla potenza numerica assoluta con cui la guerra deve essere condotta-> SEGRETO E RAPIDITA’ SONO I DUE TERMINI DEL PRODOTTO SORPRESA. / GOVERNO- CONDOTTIERO- ESERCITO]
213- L’astuzia presuppone un’intenzione dissimulata: sta dunque ad una maniera di agire chiara e diretta come il sofisma sta alla prova seria e diretta. L’astuzia non ha nulla in comune coi mezzi della persuasione, dell’interesse e dell’imposizione: ha invece molta analogia con l’inganno, giacché anche questo nasconde il proprio intendimento. Essa è anzi in se stessa una frode, ma se ne distingue per il fatto che comportarsi con astuzia non significa mancare a una promessa data. L’uomo astuto lascia che la vittima commetta da sé quell’errore di apprezzamento che, traducendosi in definitiva in un risultato, modifica repentinamente agli sguardi dell’ingannato l’essenza delle cose. L’ASTUZIA E’ DUNQUE UN GIOCO DI PRESTIGIO PER MEZZO DI AZIONI, COME IL SOFISMA E’ UNA ILLUSIONE IN FATTO DI IDEE. / Astuzia e audacia ]
217- LA GUERRA È L’URTO [MECCANICO] DI DUE FORZE OPPOSTE. /218- Crisi che ogni combattimento produce, anche nel vincitore. / 221- L’abitudine alla guerra come beneficio netto di una campagna / 226- regioni in cui la strategia si collega alla politica.
229- [ECONOMIA DI FORZE] Il sentiero del ragionamento logico, come abbiamo già detto, raramente si restringe di tanto da non essere più che una linea matematica: una certa latitudine resta sempre. D’altronde, altrettanto avviene in tutte le arti pratiche della vita [235- Il fornaio scalda il suo forno quando vuole infornare il pane, i cavalli si attaccano alla vettura per farla muovere]: le linee della bellezza non si determinano a mezzo di ascisse e ordinate (…) E così il capo militare da parte sua, è ben presto obbligato a fare affidamento sul tatto delicato del suo giudizio che, prodotto dalla sagacia e dalla riflessione, rintraccia il vero, quasi senza aver coscienza del lavoro interno che glielo ha fatto scorgere; oppure semplifica la legge, concretandola in capisaldi che costituiscono le sue regole; oppure, infine, il metodo adottato diventa una guida a cui egli si appoggia. [Un caposaldo = nessuna aliquota deve essere improduttiva, tutte le forze devono costantemente cooperare]
232- In strategia è una verità acquisita che ciò che vale è il numero e l’importanza dei combattimenti fortunati. / 233- La guerra come atto di reciproca distruzione: si deve pensare che in linea di massima i due avversari avanzino senza pace / Uno dei due belligeranti deve avere necessariamente, dal punto di vista politico, intendimenti aggressivi, poiché se l’intenzione difensiva esistesse da entrambe le parti, non vi sarebbe luogo a una guerra. / Una sospensione dell’atto di guerra sarebbe contraria alla natura delle cose (come fuoco e acqua)
234- [La guerra della Rivoluzione -> Bonaparte e il quadro massimo dell’energia / Tre cause che fungono da freno alla macchina bellica: 1. Timidezza ed irresolutezza proprie allo spirito umano; 2. Imperfezione delle conoscenze umane e delle facoltà di giudizio; 3.superiore forza della forma difensiva]
235- [Guerre di un tempo non provocate da interessi potenti e in cui l’ozio occupava i 9/10 del tempo trascorso in armi / Quando la guerra è provocata da un obbligo spiacevole di alleanze che viene adempiuto nella misura minima possibile-> in tutti questi casi l’impulso degli interessi è scarso e il principio ostile è debole-> Quando non si vuole far gran male all’avversario e non si ha molto da temere da lui -> mettere la museruola allo spirito d’ostilità che è caratteristico della vera guerra-> trasformazione della guerra in una mezza misura. 237- [LA GUERRA DA GIOCO D’AZZARDO A GIOCO D’ASTUZIA -> le ultime guerre sono invece pugilati selvaggi]
238- Guai al governo che con una mezza politica e con una condotta incatenata della guerra incontra un avversario che non conosce, come gli elementi primordiali, altra legge all’infuori della propria forza intrinseca.
239 [Guerre moderne: Napoleone e gli Spagnoli. Quando la forza dell’aggressore si è esaurita, colla conseguenza di conferire alla difesa una superiorità irresistibile all’avversario / PRODOTTO DELLE FORZE DI UNO STATO (E I SUOI FATTORI: per es. il cuore e il sentimento della nazione)]
240- [Eserciti di un tempo = FLOTTE-> perciò l’arte militare terrestre aveva un certo sapore di tattica navale, che oggi ha interamente perduto]
241- [Distinzione speculativa: LA LEGGE DINAMICA DELLA GUERRA: tensione delle forze + riposo (equilibrio delle forze) = MOVIMENTO -> DECISIONE (270 = fine del combattimento) =uno ha rinunciato al suo scopo positivo o l’altro ha ceduto (244- cedimento delle forze morali avversarie)]
247- Libro IV- Il combattimento
248- [LA FORMA MODERNA DI UNA GRANDE BATTAGLIA-> Per Clausewitz la grande battaglia moderna ha carattere di logoramento, e viene decisa in ultima analisi dall’esaurimento delle riserve (vs scrittori napoleonici francesi che esaltavano in Napoleone l’attacco decisivo di masse),] 249- perché le due parti si trovano presso a poco allo stesso punto di organizzazione belllica e di arte della guerra, e perché l’elemento della guerra, eccitato da grandiosi interessi nazionali , è stato ricondotto nei sui limiti naturali.[distruzione (fuoco) e decisione (urto) -> [truppe speciali vs gettare masse sulle linee avversarie: la battaglia napoleonica come urto di masse spinte dalla forza morale / 253- combattimento e principio di distruzione delle forze avversarie /255- coraggio (+) vs sagacia (-) nell’ambiente del pericolo /258- UNA TRUPPA CHE HA SOSTENUTO UN COMBATTIMENTO PROLUNGATO E’ SOLO UNA SCORIA E NON UN INSIEME ORGANICO [UN INTEGRO?] -> PERDITA DI FORZE MORALI VS PERDITA IN FORZE ARMATE /Ogni combattimento è una pietra di paragone sanguinosa e distruttiva delle forze fisiche e morali /259- La perdita di ordine e di compattezza del vinto rende spesso nocive all’insieme le resistenze isolate: il coraggio è infranto e l’eccitazione primitiva circa il successo o la perdita della battaglia, che faceva obliare il pericolo, ora è scomparsa./260 Piccole unità dell’esercito, grandi unità e esercito intero-> un membro intorpidito si riscalda al calore del corpo / 261- TROFEI: PRIGIONIERI E ARTIGLIERIE / 262- Minacciare le spalle del nemico (retrovie) = bloccare le vie di ritirata -> VITTORIA ≠ STRAGE -> Pochi trofei di vittoria fanno sorgere dubbi sulla realtà della vittoria / 263 – VITTORIA = ROTTURA DELL’EQUILIBRIO MORALE DELL’AVVERSARIO / 264- SCONFITTA ≠ DISFATTA / RITIRATA ≠ FUGA O ROTTA / Borodino è una sconfitta, Jena e Waterloo sono disfatte./ 266- RICOGNIZIONI (allarmi, azioni dimostrative) = combattimenti che devono costringere il nemico a svelarsi /267- Difesa di una località come indizio di cattiva situazione strategica / 276- Sentimento di vendetta e rappresaglia come forza morale / 278- IL COMBATTIMENTO E’ UN DUELLO ASSAI MODIFICATO / Eserciti antichi vs eserciti permanenti moderni / 290 – L’effetto di una vittoria è soprattutto quello prodotto sul vinto / GRANDE BATTAGLIA COME ATTO PREPARATO E GRANDIOSO /291– Battaglia perduta = liquefazione delle masse = perturbamento dell’ordine iniziale /292- [Sconfitta e sfiducia verso il comando] /295- Per uguali vittorie le conseguenze possono essere diseguali: tutto dipende dal carattere della Nazione e del Governo che hanno subito la sconfitta./297 Vera guerra = esplosione di odio e di animosità /298- La grande battaglia è la via più sanguinosa verso la soluzione /Lo scopo positivo appartiene all’aggressore / LA GRANDE BATTAGLIA NON E’ SOLO RECIPROCA STRAGE, MA TENDE A DISTRUGGERE LE VIRTU’ MILITARI DEL NEMICO -> Quando si tratta di porre sopra un sol colpo di dadi interessi di così alta importanza / 299- In ogni tempo solo le grandi vittorie hanno condotto a grandi risultati [sia per i vincitori, sia per i perdenti] /303- Senza inseguimento nessuna grande vittoria può avere grandi conseguenze]
327- Libro V- Le forze combattenti
328- TEATRO DI GUERRA (spazio) – ARMATA (masse) – CAMPAGNA DI GUERRA (tempo) -> Basandosi sulla definizione del teatro d’operazioni, è facile dire cosa sia un’ARMATA: quella massa di forze che si trova in un determinato teatro di operazioni, e su di esso soltanto. / 330. I concetti di armata e di teatro d’operazioni sono correlati tra di loro /331- Superiorità delle armi o della mobilità degli eserciti che produce superiorità morale (sul rapporto di forze) /332. Comandante di corpo d’armata o di divisione / Superiorità di un esercito abituato alla guerra / Tanto più gli eserciti si assomigliano, tanto più il rapporto di forze diventa decisivo. /335 – Annientamento mediante il fuoco (artiglieria) vs mischia =combattimento / 338 [Confronto tra varie armi: fanteria, artiglieria, cavalleria] /342 [Soldati reclutati e pagati = Guerra dei Trent’anni e guerre di Luigi XIV / 346- L’ordine di battaglia è la ripartizione e connessione delle varie armi in singole membra del complesso] / Secoli XVII eXVIII = IMPIEGO DEL FUCILE / 362- Gli avamposti (truppe ferme) sono gli occhi dell’esercito vs avanguardie (truppe mobili) / 372 Essere aggirati = essere posti in grave crisi da un attacco avviluppante. /377- Fino alla Rivoluzione francese gli eserciti alloggiavano normalmente sotto tende / Sono le marce che hanno dato origine all’ordine di battaglia / 405- Dalle milizie feudali agli eserciti mercenari (Guerra dei Trent’anni? sec. XVII e XVIII) -> SERVIZIO PERSONALE VS INGAGGIO / La nobiltà considerò la posizione di recluta come una specie di tassa in natura da pagarsi mediante uomini. / 401 L’esercito di popolo di Federico il Grande e di Napoleone e il vettovagliamento -> 407- La Rivoluzione francese portò sulla scena bellica nuove energie popolari e i capi della rivoluzione (…) incitarono tutti a requisire, rubare, saccheggiare quanto occorreva (guerra in territorio avversario = impoverimento)-> 412 – Procurarsi le derrate a viva forza là dove si trovavano [La guerra francese della Rivoluzione e il vettovagliamento /416- SARA’ LA GUERRA A ESERCITARE UN’INFLUENZA DETERMINANTE SUL VETTOVAGLIAMENTO O VICEVERSA? /417- [Sistema delle forniture vs sistema dei magazzini] -> Se la guerra non ottiene risultati decisivi il sistema delle forniture comincerà a esaurire il territorio al punto da costringere a concludere la pace (Cfr. il caso di Napoleone in Spagna/ 419 La rovina di Napoleone in Russia e il problema del vettovagliamento)-> Il vettovagliamento come condizione e mai come scopo /423- DEPOSITI DI MEZZI DI MANTENIMENTO ≠ DEPOSITI DI MEZZI DI INTEGRAZIONE E COMPLETAMENTO (Base d’operazioni) /426- La dipendenza di un esercito dalla sua base d’operazioni /428- Vie di comunicazione /mantenimento = vie di ritirata /429- Le vie di comunicazione mantengono la connessione tra la base e l’esercito e sono anch’esse da considerarsi arterie vitali: queste arterie di vita non devono interrompersi in modo continuativo , né essere troppo lunghe o difficili a percorrersi , perché altrimenti vi è sempre un disperdimento di energie lungo di esse e ne consegue uno stato di cose dannoso per le truppe.-> 431 Tagliare le vie di comunicazione = aggirare / 439 – Supplemento di forza posseduto dalla posizione dominante.
443- Libro VI- La difensiva
444- [DIFESA = PARARE I COLPI + ABILE IMPIEGO DELLE RISPOSTE : Come conservare è più facile che guadagnare così la difesa è più facile dell’attacco / Due vantaggi della difesa: ATTESA e UTILIZZAZIONE DEL TERRENO / IN STRATEGIA LA CAMPAGNA SOSTITUISCE IL COMBATTIMENTO, IL TEATRO DI GUERRA SOSTITUISCE LA POSIZIONE. / 445- Lo scopo della difesa è negativo, è la conservazione, quindi la difesa non tende ad aumentare i mezzi di guerra (≠ attacco) / LA FORMA DIFENSIVA DELLA CONDOTTA DI GUERRA E’ INTRINSECAMENTE PIU’ FORTE DELLA FORMA OFFENSIVA. / 452- In strategia non esistono vittorie / In strategia non si sbarrano gli spazi come in tattica /457 –[Offensiva e difensiva = 2 forme di impiego delle forze/ 459- I grandi spazi non si possono sbarrare facilmente (strategia) / L’attacco multiplo è più efficace quanto più la frazione è piccola/ LA STRATEGIA IMPIEGA MASSE, SPAZI E TEMPI CONSIDEREVOLI, MENTRE IN TATTICA E’ IL CONTRARIO -> Effetti del fuoco (tattica) vs Sconvolgimento della base (strategia) / Azione offensiva convergente vs azione difensiva divergente (movimento secondo linee interne): 460- Non si ha alcun diritto di pensare che la forma convergente basti da sola a conferire una superiorità all’offensiva rispetto alla difensiva: i vantaggi delle linee interne crescono con il crescere degli spazi a cui queste linee si riferiscono (qualche chilometro vs 3 giornate di marcia) / 461 Ancora sull’efficacia dei movimenti concentrici e divergenti]
462- Fare la guerra non significa soltanto subirla / Parare il colpo vs rendere il colpo al nemico -> Il lampo della spada vendicatrice = pronto passaggio all’offensiva / 463- IL CONQUISTATORE AMA SEMPRE LA PACE: SONO PROPRIO I DEBOLI CHE DEVONO ESSERE SEMPRE ARMATI PER NON VENIR SORPRESI /465- Mezzi determinanti il successo sia tattico sia strategico(oltre il valore dell’esercito): terreno, sorpresa, attacco concentrico, assistenza del teatro di guerra, assistenza del popolo, valorizzazione di grandi forze morali ->467- Quando i sentimenti dei sudditi non siano in contrasto col concetto di guerra fatta dallo Stato (obbedienza civile vs cooperazione volontaria)/468- Tendenza allo status quo in Europa-> CONCETTO DI EQUILIBRIO POLITICO VS MALATTIE/NON COORDINAMENTO /469- [Stasi = equilibrio= status quo vs movimento-tensione / Scopo = tendenza a uno scopo ≠ movimento] / Chi non si eleva al di là dell’anedotto (nella storia) non può pretendere che la propria opinione abbia valore al di là del caso particolare /Tendenza generale alla quiete e al mantenimento dello status quo,
470- [Il caso della Polonia (uno stato diviso tra altri tre in barba alla tesi dell’equilibrio politico: cioè divisione senza che qualcuno intervenisse per difenderlo): in realtà per Clausewitz la Polonia non era uno stato che faceva parte del sistema europeo, era uno stato tartaro! / Polonia = una steppa incapace di resistenza propria] / 473- [L’origine filosofica della guerra è la difesa come respingimento dell’attacco] / 476- ATTESA VS AZIONE]
482- Se non possiamo impedire al nemico di passare l’inverno sul territorio che ha occupato questo deve generalmente ritenersi perduto / Venire a una decisione = a una soluzione definitiva sotto forma di battaglia vs prendere una decisione / 483- La difesa dispone di una doppia soluzione (485- di due specie di resistenza): o l’attaccante va in rovina per le armi del difensore o per effetto degli stessi propri sforzi. / 487. Napoleone sapeva benissimo che tutto dipende dai risultati tattici e sapeva come ottenerli / L’inefficacia della maggior parte delle offensive deriva dai rapporti politici che influiscono sulla guerra -> GUERRE = MEZZE MISURE dove il sentimento ostile deve aprirsi un varco attraverso un conflitto di interessi diversi-> La storia militare può diventare una menzogna permanente quando la critica non abbia cura di porsi dal punto di vista del raddrizzamento dei fatti-> 490 – Schermaglie di proscenio (= propaganda?) /498- Conquista di piazzeforti vs distruzione delle forze nemiche /499- [Stato o piccola corporazione]/ 500- Truppe di guarnigione vs truppe di campagna / 508- Guerra di popolo/ 517- posizione vs accampamento di marcia -> posizione difensiva = luogo / 518- Ai nostri giorni in cui la mobilità delle truppe è così notevole e tutti i disegni mirano, chi più chi meno, ad azioni aggiranti e avvolgenti / 519- Sfilare davanti a una posizione / Lotta mirante alle linee di comunicazione / 521- Risultato complessivo = entità strategica / 527- Contro le linee trincerate e la guerra a cordone ( = indebolimento dell’elemento guerriero) /534- Sproporzione tra le forze morali e materiali di due eserciti /537- Prima della guerra dei Trent’anni l’utilizzazione di forti ostacoli naturali era poco abituale (per tre motivi)/ Ordine di battaglia più rado (dopo introduzione di armi da fuoco) /540- Fiumana dei luoghi comuni che nella vita reale vengono mille volte contraddetti dalla potenza delle circostanze /541 Difesa di montagna: impervio vs inaccessibile / 542- Un posto è forte non perché rende impossibile l’aggiramento, ma perché costringe il nemico a impiegare tempo e forze sproporzionate all’efficacia del singolo posto / BATTAGLIA = IMPIEGO DI TUTTE LE FORZE PER L’ANNIENTAMENTO DELL’AVVERSARIO /546- La guerra a cordone deve sempre essere evitata /548- La montagna è l’elemento ideale per un popolo in armi -> Sull’uso delle Alpi da parte dell’esercito italiano /558- Contro coloro che si ripromettono tutto dall’attacco e dal movimento (l’ussaro urlante) /574 – In guerra generalmente fallisce tutto ciò che si fa senza chiara cognizione di causa e con volontà totale e salda / Battaglia in campo aperto ≠ duello -> bisogna trovare vantaggi / 586- IL POPOLO ERA DIVISO DAPPERTUTTO IN DUE PARTITI /590- Il difensore ha ancora più bisogno rispetto all’attaccante di veder libero intorno a sé, sia perché è naturalmente il più debole, sia perché i vantaggi naturali della propria posizione lo indurranno a sviluppare il proprio piano più tardi dell’attaccante / Sulla funzione dei boschi/ 591- Imbastimento favorevole di una battaglia (bosco ≈ montagna ≠ fiume): boschi come terreno ideale di guerra partigiana /592. Def. CORDONE (per es.: Muraglia Cinese) -> scopo = protezione contro scorrerie, contro attacco di forze deboli / 594- Il principio del movimento: catena di posti difensivi /In montagna-> schieramento ≈ cordone / 597- Contro il concetto di CHIAVE DEL TERRITORIO (in due accezioni) /598- Pro concetto di PUNTI DI IMPORTANZA PREDOMINANTE = punti il cui possesso soddisfa taluni bisogni e produce certi vantaggi / 601 Significato originario = valore / Esercito = forze operanti ≠zona /602 Nel piano strategico per fianco del teatro di guerra si intende qualcosa di diverso dall’attacco da un lato della battaglia / POSIZIONI DI FIANCO = CAVALLI DA PARATA DELLA TEORIA /608- IL TATTO DI UNA MENTE ABITUATA AL RAZIOCINIO / 612- La mancanza di energia d’urto in un avversario giunto al termine del proprio impulso /616- VERA SFERA D’AZIONE DELLE FORZE MORALI CHE SI INGRANDISCONO E SI MOLTIPLICANO SENZA ESSERE VINCOLATE ALLE CIFRE E ALLE DIMENSIONI DEL MONDO REALE / Andare a tentoni nel buio vs passo superbo del semidio attaccante /618. Vi è una differenza enorme tra una soluzione cercata all’inizio o alla fine dell’impulso offensivo /LO SCOPO DI UNA DIFESA NON PUO’ ESSERE MAI QUELLO DI PRESERVARE IL PAESE DA PERDITE, MA QUELLO DI OTTENERE UNA PACE VANTAGGIOSA / 619- Ritirata libera e razionale vs ritirata piena di precipitazione e di intralcio]
630- La guerra di popolo, quella nella quale la popolazione civile impugna le armi nell’Europa civilizzata è un fenomeno del XIX secolo / [Il processo di fermentazione denominato guerra / 634- Guerra di popolo vs corpo militare compatto / Quando le armi cadono dalle mani del popolo / Vi è sempre tempo a morire = uno Stato senz’anima / 638- PIANO DI CAMPAGNA = progetto d’attacco o di difesa del teatro di guerra principale = campo di operazione di un singolo esercito / Il rapporto tra insieme e particolari in guerra]
639- La vittoria è l’obiettivo della difesa ma non è lo scopo finale della lotta = conservazione dello Stato e abbattimento di quello avversario = pace desiderata /STATO = FORZE ARMATE + TERRITORIO + RELAZIONI POLITICHE INTERNE ED ESTERE / Ogni vittoria ha la sua SFERA D’INFLUENZA che dipende dall’entità delle forze vinte -> Dovunque c’è COESIONE (= grado di coesione di particelle) sono applicabili le analogie col CENTRO DI GRAVITA’-> 641 Eserciti coalizzati e coesione immaginaria/644- LA DIFESA E’ COSTITUITA DA DUE ELEMENTI DISTINTI: L’ATTESA E LA SOLUZIONE-> LA TENSIONE DELLE FORZE CHE L’ATTACCO HA PRODOTTO /645- COLPI DECISIVI vs POSSESSO DEL TERRENO / 645– Guerre di osservazione e guerre come soluzione (guerre del XIX secolo) / 652- Vantaggi della difensiva: buoni preparativi, calma, sicurezza, unità e semplicità d’azione /661- Forze immobili (del territorio) / 662- Logoramento inevitabile dell’attaccante vs atterramento per forza d’armi /664- Possono esservi delle guerre in cui nessuna delle due parti è attaccante = nessuna delle due tende a qualcosa di positivo /665- Nella vita avviene raramente ciò che stando alle circostanze dovrebbe verificarsi ( per imperfezione del raziocinio umano, per timori, per incidenti ecc.) / 672 – “Maniera” = seconda natura / 675- Scienza topografica dello Stato Maggiore / 683- La differenza essenziale tra offensiva e difensiva deve sempre più andare scomparendo /684- GIOCO DELL’EQUILIBRIO DI FORZE, PERCHE’ QUANDO NON V’E’ MOVIMENTO NELL’INSIEME ALLORA V’E’ EQUILIBRIO -> Quando non si è spinti da un grande scopo non vi è movimento nell’insieme /manovre vs grande atto decisivo / insieme complesso (= raziocinio ponderato, astuzia calcolata che toglie spazio al caso ) vs unica grande decisione (= caso, coraggio, energia, spirito di decisione, circospezione del condottiero) /685 Lunga catena di pensieri vs grandi sentimenti e lampi dello spirito / L’arte della guerra non è un semplice atto d’intelligenza, né in essa le attività dell’intelligenza sono le più elevate ]
685 – Poiché la maggior parte delle guerre tra gli Stati evoluti ha avuto lo scopo di osservarsi a vicenda, piuttosto che l’atterramento dell’avversario, naturalmente la maggior parte delle campagne ha dovuto assumere il carattere di manovra strategica. / 686- Gioco di guerra d’equilibrio , prima delle guerre della Rivoluzione che aprono un mondo nuovo di fenomeni bellici / 688- Guerra a grandi soluzioni (semplice) vs guerra senza decisioni (difficile e 687- animata da piccoli interessi) / L’improvvisare è assai più facile a un sovrano che a un generale responsabile verso altri / 690- [Antitesi in teoria vs casi intermedi in pratica] / Il condottiero deve saper giudicare = saper scegliere la giusta scala in base alla quale intende regolare il proprio piano operativo
695- Libro VII – L’offensiva (Schemi)
697- Attacco come urto o atto dell’urto (699- con variazioni d’intensità non di forma) /Difesa = varie forme di resistenza /701- Abbattere il nemico è lo scopo della guerra, annientare le forze armate è il mezzo per raggiungere lo scopo della guerra /Il territorio è l’obiettivo dell’attacco-> 703- Lo scopo dell’attacco è occupare il territorio nemico [appropriazione di Schmitt?] / 706- La distruzione delle forze armate del nemico è il mezzo con cui si raggiunge lo scopo della guerra / 715- L’esistenza di posizioni difensive OCCUPATE costringe l’occupante ad attaccarle o a rinunciare a continuare l’avanzata-> LOGORARE O NEUTRALIZZARE L’ENERGIA DELL’ATTACCANTE / 716- INCONTRO (= posizione non preparata ≠ piazzaforte /724- L’azione del manovrare = equilibrio / 726 – -Tanto minori sono gli interessi in questione , tanto maggiormente passa in seconda linea ciò che ha carattere generale e grandioso, perché non trova più posto nel calcolo spicciolo / 730- L’AZIONE NON E’ UN EDIFICIO MATEMATICO, MA UN’ATTIVITA’ ESPLICANTESI IN REGIONI OSCURE O TUTT’AL PIU’ ILLUMINATE DA UNA LUCE CREPUSCOLARE /742. Attacco e difesa dei trasporti / 745 -L’attacco contro un esercito nemico acquartierato è l’azione contro un esercito non concentrato /746- Le masse di un esercito (brigate, divisioni, corpi d’armata-> trofei importanti (catture ecc.) / Disorganizzazione e depressione morale dell’esercito attaccato = risultati di un attacco ben riuscito contro alloggiamenti avversari / 749- Quando l’avversario manca di salda volontà e carattere -> Napoleone = Il condottiero più risoluto che sia mai esistito -> [La guerra del 1812 (attacco alla Russia) non era una campagna che si trascinasse stancamente fino al suo termine, ma il serio piano di un attaccante che intende atterrire completamente il suo avversario/ 755- Solo una mente astuta, buona conoscitrice degli uomini e delle circostanze può scorgere quali mezzi speciali devono essere impiegati nelle diversioni / Il caso di una provincia ribellatasi al proprio governo / 756 – Invasione (= 759-1/4 o 1/3 del territorio nemico alle spalle) vs attacco metodico alla frontiera / Invasione =solo attacco la cui caratteristica dipende dalle circostanze e non dal metodo: per es. attacco alle piazzeforti o che vada in cerca del nucleo della potenza avversaria / 757- La vittoria risulta da una preponderanza nella somma di tutte le forze fisiche e morali ed annuncia incontestabilmente questa somma / 758- IN GUERRA OGNI DIMINUZIONE DI FORZE DEVE CONSIDERARSI UN AUMENTO DI QUELLE DELL’AVVERSARIO = 758- Doppia corrente di aumento e di perdita di forze / 758- Forze operanti vs forze inerti (depositi ecc.) / vantaggi vs inconvenienti / ANTITESI = ciò che non può coesistere e quindi si esclude a vicenda/ Effetti di una vittoria: 1. Avversario sbalordito; 2. Avversario spinto a sforzi più energici -> morale dell’esercito + morale del governo (762- nemico spaventato e stordito vs parossismo di entusiasmo)/ 761- Esercito conquistatore = fiamma di una lampada ad olio / 762 – Modificazione delle relazioni politiche in seguito a una vittoria: quando un grande Stato è vinto i suoi piccoli alleati si distaccano; quando lo Stato vinto è piccolo sorgeranno protettori e ci saranno voltafaccia di precedenti alleati preoccupati che le cose vadano troppo oltre./ 763- La preponderanza che si acquisisce in guerra è solo un mezzo e non uno scopo./764- Solo dopo Bonaparte abbiamo visto campagne di guerra tra nazioni civili, nelle quali la preponderanza ha condotto senza interruzione fino alla caduta dell’avversario. Prima di lui tutte le campagne terminavano con la ricerca, da parte dell’esercito vittorioso, di un punto in cui potesse mantenersi un puro equilibrio-> Questo punto culminante della vittoria (in cui l’attacco si cambia in difesa)esisterà sempre, anche in tutte le future guerre in cui l’obiettivo bellico non sia l’abbattimento dell’avversario./ 764- presunzione vs scoraggiamento / 767- Il condottiero deve percepire tutte queste cose, come il tiratore colpisce il centro , con l’aiuto del proprio raziocinio, e questa attività è molto al di sopra della mediocrità./ 768- Solo chi ha realizzato grandi cose con deboli mezzi ha felicemente risolto la questione.
771- Libro VIII- Il piano di guerra (Schemi)
772- Circostanze di cui deve tener conto l’intelligenza investigatrice. / 773- La teoria deve sradicare l’erbaccia. [Il giusto e il vero] appariranno come il prodotto del sentimento più che della meditazione.
774- PIANO DI GUERRA = CIO’ CHE DA’ UNITA’ ALLA GUERRA = Ciò che si intende realizzare mediante la guerra (scopo) e nella guerra (obiettivo)
774- Il puro principio di ostilità applicato all’uomo subisce arresti e mitigazioni per cause inerenti al meccanismo che lo traduce in atto. / Dall’idea originaria di guerra alla sua forma reale che vediamo quasi ovunque (775- perché la concezione logica della guerra non viene soddisfatta…) / Energie e sentimenti che la guerra tocca nella vita dello Stato / idee e sentimenti vs logica-> La guerra come prodotto bastardo.
775- [FORMA DELLA GUERRA ASSOLUTA = RIVOLUZIONE FRANCESE + BONAPARTE]
776- Teoria logica vs potenza delle circostanze/ PER ESPORRE LA GUERRA QUALE E’ DOBBIAMO CERCARE DI COSTRUIRLA NON A MEZZO DI COROLLARI DESUNTI DALLA SUA DEFINIZIONE, MA LASCIANDO UN POSTO A TUTTI GLI ELEMENTI ESTRANEI CHE IN ESSA INTERFERISCONO, A TUTTI I PESI E GLI ATTRITI… [Alessandro, Romani, Bonaparte] / La guerra è un prodotto che porta l’impronta delle idee e dei sentimenti e dei rapporti [storici]dominanti al momento della sua nascita / 777- LA GUERRA AMMETTE VARI GRADI DI INTENSITA’-> Ultime guerre = elemento ammonitore della potenza distruttrice dell’elemento scatenato /778- Guerra assoluta vs guerra reale ->multiformi azioni e reazioni che la guerra racchiude in sé / 779- GUERRA = PARTITA A CARTE
780- Nel XVIII secolo la guerra interessava solo il governo [e la nazione vi partecipava come mero strumento] solo al principio del XIX sec. interessa le nazioni.
781- Energia frantumatrice della guerra moderna: è importante non fare il primo passo senza pensare all’ultimo / La violenza che dobbiamo fare all’avversario dipende dalla grandezza delle reciproche pretese politiche (sconosciute a entrambi)
782- LA GUERRA DA SCIENZA AD ARTE
782- [Pensiero = abilità di distinguere a mezzo del tatto del raziocinio ciò che vi è di importante e decisivo fra un’immensa quantità di cose e rapporti [VIA DEL TATTO VS VIA DELLA DEDUZIONE LOGICA]
783- [Uomo ordinario ≠ genio nell’apprezzamento di una guerra imminente]
784- UNA LOTTA NORMALE PER AMORE DEL BOTTINO O PER L’ALLEANZA COI VICINI / [Storia degli eserciti, dalle migrazioni dei popoli agli Stati: Alessandro, Roma, eserciti feudali / Storia degli Stati europei] / 788- A mano a mano che il governo si isolava sempre più dal popolo -> la guerra perdeva così una delle sue facce più terribili, cioè la tendenza all’estremo e la mostruosa serie delle possibilità da ciò derivanti – Al riparo dagli estremi, senza osare l’estremo / Il movente originario dell’attaccante si spegneva nella circospezione e nella preoccupazione-> Guerra = diplomazia rafforzata / Equilibrio politico europeo = guerra rattrappita : non si poteva più sparare un colpo in Europa senza la partecipazione di tutti i Gabinetti-> Depredazioni antiche del territorio nemico vs spirito europeo-> La guerra andò sempre più limitandosi ai soli eserciti / 792- Improvvisamente con la Rivoluzione francese la guerra diventa una questione di popolo: la nazione partecipa alla guerra: guerra e partecipazione dei popoli a grandi temi politici-> Grandi interessi dell’intera nazione vs isolamento popoli e governi / OGNI EPOCA HA LE SUE PROPRIE FORME DI GUERRA: OGNI EPOCA DOVREBBE AVERE LA SUA TEORIA SPECIALE DELLA GUERRA]
797- [Un centro di gravitazione di potenza da cui tutto dipende (esercito, capitale, religione)-> avversario che perde l’equilibrio /798- L’avversario si batte puntando costantemente al punto centrale della potenza nemica-> 799- Proseguire la vittoria fino al punto in cui il perseguimento dell’equilibrio non è più possibile /800- Il tempo è più atto a produrre circostanze favorevoli per il perdente rispetto al vincitore.]
804- Una difesa senza alcun elemento positivo è un’assurdità, sia in strategia sia in tattica -> ogni difensore dovrà passare all’offensiva. / 805- La guerra offensiva si impone ogniqualvolta l’avvenire offra una migliore prospettiva al nemico rispetto a noi / 809 Sulla guerra di coalizione /810- Ritmo incessante della guerra vs ristagno
811- La guerra non è che una parte del lavoro politico, non è una cosa a sé stante. È una continuazione del lavoro politico a cui si frammischiano altri mezzi
812- [Guerra assoluta = manifestazione non frenata del principio di ostilità]
813- [Piano di guerra, di campagna, di battaglia e politica / La politica concentra in sé e persegue tutti gli interessi di un governo / 814- Politica come rappresentante di tutti gli interessi di una nazione / La guerra non è il precettore della politica, poiché [attualmente] la politica ha generato la guerra, essa è l’intelligenza, mentre la guerra non è che lo strumento] / 815- Un conflitto tra interessi politici e interessi militari non è nell’ordine naturale [ma ha luogo solo per mancanza di avvedimento] / 815- L’arte della guerra, considerata dal suo punto di vista più elevato, si cambia in politica, ma questa politica si manifesta con battaglie invece che con note diplomatiche / E’ procedimento contrastante col buon senso chiamare a consiglio i capi militari nel concretare piani di guerra, affinché essi esprimano apprezzamenti puramente militari su ciò che i governi devono fare. / 816- Una certa intelligenza della guerra è inseparabile dagli affari politici /L’uomo di Stato deve essere un intelletto di larghe vedute e un carattere forte [non un militare]
817- Alla fine del secolo scorso l’arte militare europea subì una brusca trasformazione: gli effetti numerosi che produsse la Rivoluzione francese sono dovuti assai meno ai nuovi mezzi e alle nuove vedute sulla condotta della guerra francese, che non al mutamento completo dell’arte politica ed amministrativa statale, al carattere del governo, alle condizioni della nazione ecc. Gli altri governi non seppero valutare tutto ciò e vollero con mezzi ordinari tener testa a FORZE NUOVE E TRAVOLGENTI: CIOE’ COMMISERO ERRORI POLITICI
818- Venti anni di vittorie del periodo rivoluzionario come conseguenza degli errori politici dei governi avversari / Cambiamento della politica che la Rivoluzione francese ha provocato sia in Francia sia nel resto d’Europa [Forze nuove = partecipazione del popolo?]
819- La condotta della guerra, nelle sue linee fondamentali, non è che la politica stessa, la quale depone la fama e impugna la spada, ma non cessa perciò di regolarsi conformemente alle proprie leggi.
820 – Conquista del territorio avversario = indebolimento delle energie statali e quindi della sua forza militare + aumento delle energie dell’attaccante che fa la guerra a spese dell’avversario.
822- Attacco strategico ad un obiettivo limitato vs attacco contro il centro di gravitazione della potenza nemica
829- Anche nella difesa non si concreta un beneficio notevole se non arrischiando una forte posta.
830- Riferire la potenza del nemico al minor numero possibile di centri di gravitazione, e se possibile a uno solo -> Limitare l’urto contro questi centri al minor numero possibile di azioni.
831- [Politica -> 1. Esercito proprio; 2. Alleato senza interessi propri; 3. Alleato per fini comuni -> Stesso teatro di guerra / Teatri di guerra contigui / Teatri lontani e separati]
835- Napoleone era maestro nella difesa contro un attacco convergente
836- Immagine della coesione dell’avversario= se il cemento che unisce gli elementi dello Stato nemico è debole, se la nazione è snervata e non abituata alla guerra (vs popolo valoroso e fedele)
838- Dobbiamo per principio pronunciarci contro la subordinazione dell’attacco principale alle imprese secondarie.
839- Contro i piani elaborati nella fabbrica dello stato maggiore, puramente speculativi e contenenti le idee di una direzione di semi-eruditi.
841- Distruzione della forza armata avversaria = una grande vittoria su di essa e la sua frantumazione
844- Punto culminante dell’offensiva = esaurimento dello slancio del volo
845- Il tempo = protettore naturale del difensore
846- Un paese come la Russia può essere domato o solo per la propria debolezza o per scissione interna [sugli errori della campagna di Russia di Napoleone]
854- Quando due eserciti si trovano in stretta connessione, addirittura su uno stesso teatro di guerra questo stimolo [a confrontarsi autonomamente con le circostanze] viene a mancare ed inoltre la cattiva volontà dell’uno viene a paralizzare le forze dell’altro / generali perdenti e circospetti vs generali svelti e intraprendenti /855 – Contro idee arbitrarie, infondate, illusorie, fantastiche e sofistiche /
858- Voler conquistare la Francia dal Rodano è come voler sollevare un fucile dalla punta della baionetta.