Parassitismo, putrefazione, imperialismo (1916)

12- Come sempre nei periodi di espansione produttiva, di progresso tecnologico e di massicci investimenti si ha anche uno sviluppo crescente e rapido degli scambi internazionali, il cui valore tra il 1900 e il 1913 quasi raddoppia, anche se si concentra per il 50% circa nelle mani delle maggiori potenze industriali, Inghilterra, Francia, Germania, Stati Uniti d’America. Nonostante i dazi protettivi e le pratiche di ‘dumping’ –che sono peraltro una caratteristica di quest’epoca- il commercio internazionale si espande e si parla, non senza fondamento, della formazione di un’economia mondiale. E’ il periodo della seconda espansione coloniale e del più rapido sviluppo della grande industria. Si hanno le prime manifestazioni di gigantismo industriale , ma quel che soprattutto caratterizza quest’epoca di grande espansione economica è la tendenza qualitativamente nuova alla concentrazione e alla centralizzazione, alla cartellizzazione, alla trustificazione e insieme all’esportazione dei capitali ovunque si offrano condizioni favorevoli all’investimento privato. / E’ questo senz’altro che si definisce il “periodo classico dell’imperialismo”.

35- Nell’opuscolo è dimostrato che la guerra del 1914-1918 fu imperialista (cioè di usurpazione, di rapina, di brigantaggio) da ambo le parti, che si trattò di una guerra per la spartizione del mondo , per una suddivisione o nuova ripartizione delle colonie, delle ‘sfere di influenza’ del capitale finanziario e via dicendo./ Il quadro della SPARTIZIONE DEL MONDO nel 1876 e nel 1914 (cap. VI) e della distribuzione delle ferrovie in tutto il mondo nel 1890 e nel 1913./ [LA SPARTIZIONE DEL MONDO TRA DUE O TRE PADRONI (INGHILTERRA, USA, GIAPPONE)]

41- La scissione internazionale del movimento operaio si è ormai rivelata in pieno (…) E la lotta armata e la guerra civile tra le due correnti sono ormai un dato di fatto (…) 42- Dov’è la base economica di questo fenomeno di portata storica mondiale? / Precisamente nel parassitismo e nella putrefazione del capitalismo che sono propri della sua fase storica culminante: l’imperialismo. / 43. Il presente libro come il capitalismo abbia espresso un PUGNO (meno di un decimo della popolazione complessiva del globo, e –a voler essere ‘prodighi’, ed esagerando)- sempre meno di un quinto) di Stati particolarmente ricchi che saccheggiano tutto il mondo , mediante il semplice ‘taglio delle cedole’. L’esportazione di capitali fa realizzare un lucro che si aggira annualmente intorno agli 8-10 miliardi di franchi, secondo i prezzi prebellici e le statistiche borghesi d’anteguerra. Ora esso è incomparabilmente maggiore.

47- LA CONCENTRAZIONE DELLA PRODUZIONE E I MONOPOLI

49- [Grandi aziende = monopolizzazione->] La statistica americana parla di 3000 imprese gigantesche in 250 rami industriali, sicché a ciascun ramo spetterebbero 12 grandi agiende /Ma in realtà non è così, non in tutti i rami industriali esistono grandi aziende.

56- La superiorità dei trust sui loro concorrenti si basa sulla grandezza delle loro imprese e sulla loro eccellente attrezzatura tecnica. (…) Anche altri trust [oltre quelli del tabacco] impiegano i cosiddetti DEVELOPING ENGINEERS (ingegneri per lo sviluppo della tecnica) che hanno l’incarico di creare nuovi procedimenti di lavorazione e di sperimentare invenzioni [macchine] e miglioramenti tecnici. [A Lenin non sfuggivano le capacità innovative del monopolio su cui si fonda più tardi in larga parte l’argomentazione di Schumpeter]

57- Si monopolizza la mano d’opera qualificata, si accaparrano i migliori tecnici, si mettono 58- le mani sui mezzi di comunicazione e di trasporto: le ferrovie in America, le società di navigazione in America e in Europa. Il capitalismo nel suo stato imperialistico, conduce decisamente alla più universale socializzazione della produzione, trascina, per così dire, i capitalisti, a dispetto della loro coscienza, in un nuovo ordinamento sociale, che segna il passaggio dalla libertà di concorrenza completa alla socializzazione completa, / Viene socializzata la produzione, ma l’appropriazione resta privata. I mezzi sociali di produzione restano proprietà di un ristretto gruppo di persone. Rimane intatto il quadro generale della libera concorrenza formalmente riconosciuta, ma l’oppressione che i pochi monopolisti esercitano sul resto della popolazione viene resa cento volte peggiore, più gravosa, più insopportabile.

64 – LE BANCHE E LA LORO NUOVA FUNZIONE

67- [Tra il 1895 e il 1911 si forma una fitta ‘rete bancaria’ = filiali, casse di deposito o agenzie di cambio, partecipazione a banche azionarie->] Una fitta rete di canali che abbracciano tutto il paese e ‘CENTRALIZZANO” (≠ concentrano)” tutti i capitali e tutte le entrate in denaro e trasformano migliaia e migliaia di aziende economiche sparpagliate in un’unica azienda capitalistica mondiale. Pertanto [il decentramento] rappresenta una CENTRALIZZAZIONE, UN ELEVAMENTO DELLA FUNZIONE DELL’IMPORTANZA, DELLA POTENZA DEI GIGANTI MONOPOLISTICI. / Dalla concentrazione del capitale e dall’aumentato giro d’affari è stata modificata radicalmente l’importanza delle banche] / 68- IN LUOGO DEI CAPITALISTI SEPARATI SORGE UN UNICO CAPITALISTA COLLETTIVO . La banca, tenendo il conto corrente di parecchi capitalisti, compie apparentemente una funzione puramente tecnica (…) 69-Ma, non appena quest’operazione ha assunto dimensioni gigantesche, ne risulta che un pugno di monopolizzatori si assoggettano le operazioni industriali e commerciali dell’intera società capitalista, giacché mediante i loro rapporti bancari e conti correnti , conseguono la possibilità anzitutto di essere correttamente informati sull’andamento degli affari dei singoli capitalisti e quindi di CONTROLLARLI , DI INFLUIRE SU DI LORO, ALLARGANDO O RESTRINGENDO IL CREDITO, FACILITANDOLO OD OSTACOLANDOLO E INFINE DI DECIDERNE COMPLETAMENTE LA SORTE , DI FISSARE LA LORO REDDITIVITA’, DI SOTTRARRE LORO IL CAPITALE O DI DAR LORO LA POSSIBILITA’ DI AUMENTARLO RAPIDAMENTE E IN ENORMI PROPORZIONI.

70- LA TENDENZA A NASCONDERE L’ESSENZA DELLE COSE, A NASCONDERE LA FORESTA DIETRO AGLI ALBERI…

72-La sostituzione dell’antico capitalismo dominato dalla concorrenza col nuovo capitalismo dominato dal monopolio trova la sua espressione nella decadenza della Borsa. [Parrebbe che i magnati bancari temano di essere raggiunti , da un lato affatto inatteso, dal monopolio statale ma naturalmente questo timore non è altro che la concorrenza di due rivali posti in stato di parità. Infatti, nella società capitalista, da un lato, chi dispone dei miliardi depositati nelle casse di risparmio sono in ultima analisi GLI STESSI MAGNATI del capitale bancario e , dall’altro, nella società capitalistica il monopolio statale è semplicemente il mezzo di elevare e rafforzare le entrate di questo o quel ramo industriale, prossimi al fallimento.

74 [Saggio popolare e abbondanza di paragrafi domanda-risposta]

74- [Lavoro economico: fisico e intellettuale] / 75- L’ultima parola dello sviluppo del sistema bancario è sempre il monopolio-> banche nei consigli di amministrazione di società industriali / L’unione personale delle banche con l’industria è poi completata dall’”unione personale” di entrambe col governo./ Nel consiglio di amministrazione di una grande banca siedono ordinariamente membri del Parlamento/ 75- L’ultima parola dello sviluppo di una grande banca è sempre il monopolio. / Banche nei consigli di amministrazione di società industriali. / 76- L’’unione personale’ delle banche con l’industria è poi completata dall’’unione personale’ di entrambe col governo-> nel consiglio d’amministrazione di una grande banca siedono ordinariamente membri del parlamento]

78-[carattere universale vs carattere specializzato delle banche]/ 79 E’ l’antica lotta tra il grande e il piccolo capitale, riprodotta a un grado di evoluzione immensamente più alto. Le grandi banche disponendo di miliardi sono in grado di promuovere nelle loro imprese i progressi tecnici ben più rapidamente che i predecessori. A mo’ d’esempio le banche istituiscono speciali società di studi tecnici, dei cui lavori beneficiano, naturalmente, soltanto le imprese industriali ‘amiche’. Così: la Società per lo sviluppo delle ferrovie elettriche, L’Ufficio centrale di ricerce tecnico- scientifiche ecc.

80- [Inizio del XX secolo = dominio del capitale finanziario]

81- CAPITALE FINANZIARIO E OLICARCHIA FINANZIARIA

82- [Sui meccanismi di formazione dell’oligarchia finanziaria ->La pietra angolare è nel ‘sistema della partecipazione’ [= società a catena, holdings) ->83- Il dirigente controlla la ‘società madre’ [cioè la società base] , questa le società figlie [cioè le società che ne dipendono], queste a loro volta le ‘società nipoti’. In questo modo con capitali non eccessivamente grandi si possono padroneggiare immensi campi della produzione; giacché, posto che per esercitare il controllo sopra una società per azioni è sufficiente la padronanza del 50% del capitale, basta al dirigente possedere un milione  per poter controllare nelle società nipoti già 8 milioni di capitale.]

89- [Egemonia del capitale finanziario->] Il capitalismo che prese le mosse dal capitale usuraio minuto, termina la sua evoluzione mettendo capo a un capitale usuraio gigantesco.

92-[Passaggio di funzionari governativi al servizio delle banche / 94 Capitalismo -> RENTIER (capitale liquido vs capitale industriale) VS IMPRENDITORE] In generale il capitalismo ha la proprietà di staccare il possesso del capitale dall’impiego del medesimo nella produzione, di staccare il capitale liquido dal capitale industriale e produttivo, di separare il rentier, che vive soltanto del profitto tratto dal capitale liquido, dall’imprenditore e da tutti coloro che partecipano direttamente all’impiego del capitale. L’imperialismo, vale a dire l’egemonia del capitale finanziario, è quello stadio supremo del capitalismo , in cui tale separazione raggiunge dimensioni enormi . La prevalenza del capitale finanziario su tutte le rimanenti forme del capitale importa una posizione predominante del rentier e dell’oligarchia finanziaria, e la selezione di pochi Stati finanziariamente più ‘forti’ degli altri. In quali proporzioni si verifica tale processo, ci è dimostrato dalla statistica delle emissioni di titoli

97- [(Usa/ Germ – Gb/Fr) =80% del capitale finanziario internazionale

98- L’ESPORTAZIONE DEL CAPITALE

98- [Dall’esportazione di merci all’esportazione di capitale-> esportazione di merci (= vecchio capitalismo) vs esportazione di capitali (=nuovo capitalismo) -> Nuovi tipi di monopolio]

101- [Lo sfruttamento della maggior parte delle nazioni della terra a opera del PARASSITISMO capitalista di un pugno di stati più ricchi = solida base per l’oppressione imperialista-> esportazione di capitali (Fr ≠ Gb) / /102 –Prestiti e condizione di acquisto di merci dal paese creditore / 105- Relazioni coloniali e ‘sfere di influenza’ / Finanziamento di reti ferroviarie + reti di banche ]

105- LA SPARTIZIONE DEL MONDO TRA COMPLESSI CAPITALISTICI

106- [La famosa A.E.G. (Allgemeine Elektrizitats Gesellshaft) domina da 175 a 200 società col ‘sistema della partecipazione’ ed è una gigantesca ‘impresa combinata’ ; essa comprende non meno di 16 società di produzione dei più moderni prodotti finiti a cominciare dai cavi e dagli isolatori fino alle automobili e agli aereoplani -> Spartizione del mondo tra AEG e General Elettrics (è convenuto lo scambio reciproco di invenzioni ed esperimenti -> CAMBIAMENTI DI RAPPORTI DI FORZE IN SEGUITO A GUERRE COMMERCIALI/ 108- Le sorelle del petrolio-> 110 – Lotta imperialistica tra i monopolisti più cospicui per la spartizione del mondo / 111-Monopoli di navigazione e ferrovie / 112- Spartizione della terra nel 1912 : monopoli e pace (contro Kautsky)/ 113- Senso storico-economico degli avvenimenti / IL CONTENUTO DELL’ODIERNA LOTTA ECONOMICA = LA SPARTIZIONE DEL MONDO]

113- I capitalisti si spartiscono il mondo non per la loro speciale malvagità, bensì perché il grado raggiunto dalla concentrazione li costringe a battere questa via per ottenere profitti. E la spartizione si compie ‘proporzionalmente al capitale’, ‘in proporzione alla forza’,poiché in regime di produzione mercantile non è possibile alcun altro sistema di spartizione. Ma la forza muta per il mutare dello sviluppo economico e politico. Per capire gli avvenimenti occorre sapere quali questioni siano risolte da un mutamento di potenza; che poi tale ‘mutamento’ sia di natura ‘puramente’ economica, oppure EXTRA-economic (per esempio militare), ciò, in sé, è questione secondaria, che non può mutar nulla nella fondamentale concezione del più recente periodo del capitalismo. Sostituire la questione del CONTENUTO della lotta e delle stipulazioni tra leghe capitalistiche con quella della forma di tale lotta (che oggi può essere pacifica, domani bellica e dopodomani nuovamente pacifica) significa cadere al livello del sofista.[Kautsky sosteneva che i cartelli internazionali poiché sono la manifestazione più evidente dell’internazionalizzazione del capitale , possono dare speranza di pace tra i popoli in regime capitalistico. Quest’opinione è teoricamente un assurdo e praticamente un sofisma, una disonesta difesa del peggiore opportunismo-> leghe capitalistiche, leghe statali e lotte sul terreno]

114- LA SPARTIZIONE DEL MONDO TRA LE GRANDI POTENZE

114- La politica coloniale ha portato a termine l’arraffamento di terre non occupate sul nostro pianeta. /[ Il mondo è ormai ripartito-> ora solo il passaggio da un padrone a un altro: non più possibile il passaggio da non occupazione a occupazione.

116- [1860-1870 = periodo di massimo sviluppo del capitalismo pre-monopolistico / capitalismo monopolistico-finanziario e inasprimento delle lotte per la ripartizione del mondo / Cecil Rhodes e la guerra contro i Boeri / La caccia alle colonie come fatto di storia della diplomazia e della politica / Disraeli e la politica inglese / 117- Arraffamento delle parti del mondo non ancora divise -> IMPERO VS GUERRA CIVILE (C. Rhodes)/ contro il Socialsciovinismo / 119 La Francia più ricca di capitale finanziario di Germania e Giappone messi insieme / Sulle grandi potenze coloniali /120 – Stati semicoloniali come forme di transizione/ Solidità dei monopoli e materie prime /121- IL LIBERO MERCATO ORMAI APPARTIENE AL PASSATO / 122- Sul miglioramento dell’agricoltura/ Contro la fantasia dei soavi riformisti: lotta furiosa per la spartizione dell’ultimo lembo di sfera terrestre non ancora divisa e nuova spartizione dei territori già divisi. / MONOPOLIZZARE LE SORGENTI DI MATERIE PRIME ->PRODUZIONE COMBINATA / 123 [ESPORTAZIONE DI CAPITALE = ELIMINAZIONE DEI CONCORRENTI]

123. RANCORI E ODI CHE MINACCIANO (IN PATRIA) LA PUBBLICA QUIETE ->  Per effetto delle crescenti difficoltà della vita, che non gravano soltanto sulle masse lavoratrici, ma anche sui ceti medi, in tutti i paesi di antica civiltà si accumulano impazienze, rancori, odio che minacciano la pubblica quiete; energie espulse da un determinato alveo di classe…che si devono incanalare e a cui occorre trovare impiego all’esterno del paese, affinché esse non esplodano all’interno (Wahl)

123- Se Marx diceva che la manifattura è la soprastruttura della piccola produzione di massa, l’imperialismo e il capitalismo finanziario sono la soprastruttura del vecchio capitalismo. Se ne demolite la cima apparirà il vecchio capitalismo. Sostenere che esista un imperialismo integrale , senza il vecchio capitalismo significa prendere i propri desideri per realtà. (Lenin)

124- L’argentina come colonia commerciale inglese.

125 Per concludere sulla questione della spartizione del mondo dobbiamo ancora rilevare quanto segue./ occorre affrettarsi nella lotta per la spartizione del mondo / 126- L’imperialismo e la modifica delle condizioni politiche europee (= relazioni fra gli Stati)

127- L’IMPERIALISMO, PARTICOLARE STADIO DEL CAPITALISMO

128- [IMPERIALISMO = STADIO MONOPOLISTICO DEL CAPITALISMO DEL CAPITALE FINANZIARIO / POLITICA COLONIALE = POSSESSO MONOPOLISTICO DELLA SUPERFICE TERRESTRE DEFINITIVAMENTE RIPARTITA.

130 IMPERIALISMO = TENDENZA ALLA VIOLENZA E ALLA REAZIONE -> IMPERI GAREGGIANTI

132- [Prevalenza del finanziere sul commerciante: E’ priva di qualunque serietà la disputa sollevata da Kautsky che ha per oggetto soltanto le parole. / Monopolio = violenza + annessioni / 134– Un unico monopolio mondiale?

135- La gara imperialistica e la lotta tra di essi è inasprita in modo particolare dal fatto che la Germania possiede un ristretto territorio e poche colonie; l’Europa centrale (Mitteleuropa) appartiene all’avvenire e sta nascendo in mezzo a lotte disperate. Per il momento la caratteristica di tutta l’Europa è il frazionamento politico [vs concentrazione politica].

137- [ Bottino / Guerre e ineguaglianza di sviluppo]

139- PARASSITISMO E PUTREFAZIONE DEL CAPITALISMO

139- [Prezzi di monopolio e paralisi del progresso tecnico / Sulla stupidità della teoria dell’ultra-imperialismo/ TENDENZA DEL MONOPOLIO ALLA STAGNAZIONE E ALLA PUTREFAZIONE / Imperialismo e aumento della classe o meglio del ceto dei rentier-> L’esportazione del capitale intensifica il completo distacco dei rentiers dalla produzione / 141 – STATI USURAI VS STATI DEBITORI -> Produzione vs speculazione /142 IL CREDITORE E’ PIU’ SALDAMENTE LEGATO AL DEBITORE, CHE NON IL VENDITORE AL COMPRATORE -> Lo Stato rentier è lo Stato del capitalismo parassitario in putrefazione->143 Corruzione delle classi inferiori: masse di impiegati e servitori sotto il controllo della nuova aristocrazia finanziaria -> finanzieri = investitori di capitale = usurai = rentier-> profitti da consumare in Europa (NM: Società signorile di massa?)-> Stati Uniti d’Europa = accordo per la spartizione delle colonie -> L’imperialismo cerca la possibilità di corrompere gli strati superiori del proletariato /146- Distinzione tra strato superiore e strato inferiore dei lavoratori-> Sull’emigrazione dai paesi arretrati /147- Posti di sorveglianza meglio pagati vs miniere->148- Gli operai si godono tranquillamente il monopolio commerciale e coloniale dell’inghilterra sul mondo /149- LOTTE TRA POTENZE IMPERIALISTICHE ALL’INIZIO DEL XX SECOLO]

150 – CRITICA DELL’IMPERIALISMO

150- Il passaggio delle classi possidenti dal lato dell’imperialismo /L’ideologia imperialistica si fa strada anche nella classe operaia che non è separata dalle altre da una muraglia cinese /151- E’ raro udire imperialisti cinici e sinceri che abbiano il coraggio di dichiarare la stoltezza di qualunque ‘riforma’ dei caratteri essenziali dell’imperialismo-> la correzione ‘riformistica’ delle basi dell’imperialismo non è che un inganno, un ‘pio’ desiderio.

152- [Opposizione democratica piccolo-borghese all’inizio del XX secolo / 153. Pio desiderio di non sapere niente degli antagonismi imperialistici /154- La risposta del proletariato alla politica economica del capitale finanziario deve essere il socialismo / ‘pacifica democrazia’ come frode /155- La libera concorrenza è diventata impossibile una volta che ha generato i monopoli/ 158- Sull’esportazione collegata a prestiti: antagonismi tra monopoli e concorrenza superstite /159- Politica ultra-imperialistica di Kautsky: un capitale finanziario internazionalmente unito?-> La potenza dei partecipanti alla spartizione come criterio per la ripartizione delle sfere di interessi e di influenza: in regime capitalista non può darsi sviluppo uniforme della potenza  (Confronto Gb-Germ e Russia-Giappone) /161- Guerre tra coalizioni imperialistiche -> Le alleanze di pace preparano le guerre / 163- Tendenza all’oppressione delle nazionalità-> annessione = soppressione dell’indipendenza nazionale -> aspirazioni indipendentistiche (intensificazione della resistenza) vs capitale europeo /164. Contro l’opportunismo nel movimento operaio]

165- IL POSTO CHE OCCUPA L’IMPERIALISMO NELLA STORIA

165-[Monopolio e passaggio a un più elevato ordinamento sociale ed economico / antichi moventi della politica coloniale e lotta per sorgenti di materie prime-> esportazione di capitali e sfere d’influenza./166- Lotta più intensa per la spartizione e la ripartizione del mondo / Il capitale monopolistico acuisce gli antagonismi (per es.: i prezzi) -> Questo inasprimento dell’antagonismo costituisce la più potente forza motrice del periodo storico iniziatosi con la definitiva vittoria del capitale finanziario mondiale. /167- Stato usuraio e tendenza della borghesia a vivere esportando capitali e tagliando cedole / imputridimento dei paesi capitalisticamente più forti /168- I capitalisti hanno la possibilità di corrompere singoli strati operai e transitoriamente perfino considerevoli minoranze. /Aspro conflitto tra i popoli imperialisti a motivo della spartizione del mondo / Il carattere ripugnante dello sviluppo dell’opportunismo /169 –PRO LOTTA CONTRO L’IMPERIALISMO + LOTTA CONTRO L’OPPORTUNISMO / CENTRALIZZAZIONE= QUANDO UN UNICO CENTRO DIRIGE L’AZIONE / Siamo in presenza di una razionalizzazione della produzione -> singoli imprenditori vs autorità amministrativa centrale: branche com organizzazione del lavoro economico.

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