L’Urss fu una strana società socialista (1962)

7- Il CAPITALISMO DEI MONOPOLI

7- Nell’ultimo quarto del XIX sec. l’industria capitalistica è coinvolta in una nuova rivoluzione tecnica. Al pari della prima, la seconda rivoluzione industriale muta essenzialmente la fonte di energia della produzione e dei trasporti. Unitamente al carbone e al vapore, il petrolio e l’elettricità fanno girare le ruote e le macchine. Dalla fine del secolo, il motore a scoppio e il motore elettrico determinano il regresso dei motori primari azionati dal vapore.-> [+ procedimenti di indurimento dell’acciaio con leghe, -> rivoluzione energetica e chimica (fabbricazione sintetica dei colori)]

9- Industrie per cui la più piccola unità suscettibile di funzionare con efficacia è molto grande , non registrano un facile accesso di nuovi concorrenti. /L’arrivo sul mercato di molti paesi nuovi come il Giappone, la Russia e l’Italia stimola ugualmente la concentrazione dei capitali. Questi paesi non ricalcano la struttura industriale delle nazioni che li hanno preceduti. Imitano solo la parte più moderna, cioè le imprese in cui la composizione organica del capitale è più elevata e il grado di accentramento più accentuato. [in Russia e Giappone predominato le imprese giganti rispetto a quelle piccole e medie-> Sviluppo ineguale-> USA COME PAESE TIPICO DEL CAPITALISMO CONTEMPORANEO-> In Usa la concentrazione della manodopera è meno avanzata di quella dei redditi e dei profitti-> la cifra d’affari di una società->] Le grandi aziende si trovavano di fronte a rischi che si erano accresciuti nella stessa proporzione della dimensione dei loro affari.-> [16- Liberali contro la concorrenza sui prezzi /17- nuova forma di concorrenza basata sui prezzi aperti, cioè su un’informazione generale circa i prezzi di costo e i prezzi di vendita] “Una volta un industriale aveva un’azienda personale, Poi …vi furono molti soci. Più tardi, l’affare [=l’azienda?] andò al di là del capitale che poteva essere fornito da due o tre soci e dovettero fare la loro comparsa le società anonime…Ora abbiamo raggiunto una nuova fase ed è necessario riunire un certo numero di società anonime in quella che chiamiamo una coalizione (a combine)” (Lever, 1903)

19- [Rockfeller fa nascere il primo trust monopolistico del petrolio-1861 / 21- Trust = raggruppamento /20 – Sette forme di concentrazione capitalista: 1. Gentlemen’s agreements o accordi volontari tra produttori, per non vendere sotto certi prezzi; 2. Associazioni che regolano i prezzi (accordo + formale);3. I POOLS = accordo sui prezzi con suddivisione del mercato: 4. Cartelli, sindacati di acquisto e di vendita, agenzie di vendita; 5. Trust = raggruppamento cui società originariamente concorrenti affidano le loro azioni, ricevendo in cambio certificati che indichino in quale proporzioni partecipino al lavoro comune; 6. Le Holdings o Konzern in cui si tratta di imprese a partecipazione che permettono di concentrare il controllo finanziario su molte imprese rimaste formalmente indipendenti (partecipazione a cascata o partecipazione incrociata; 7. Le fusioni di società / 26- Nascita delle banche d’affari /30- Il caso del prezzo monopolistico del carbonio di tugsteno alla General Electric / 36- La potenza effettiva dei monopoli supera tuttavia in larghissima misura il controllo dei settori produttivi di cui dominano il mercato / lavoro da detective per scoprire i monopoli]

48-Dovendo far fronte all’aumento della composizione organica del capitale e ai rischi crescenti di ammortamento del capitale fisso, in un periodo in cui le crisi periodiche sono considerate inevitabili , il capitalismo dei monopoli mira anzitutto alla difesa e all’aumento del tasso di profitto dei TRUST. /49-50- La forma più semplice di sovrapprofitto capitalistico è la rendita di cartello.

52- Il prezzo di costo di una merce comprende secondo l’abitudine capitalistica un interesse medio sul capitale degli azionisti.

54- I trust non hanno la  possibilità di rialzare i prezzi ad arbitrio-> un eccessivo rialzo potrebbe diminuire la domanda e provocherebbe una recrudescenza della concorrenza [esempio dei trust americani della sigaretta nel 1931]

56-I trust oligopolistici hanno il potere di attirare la parte maggiore dei profitti complessivi aumentando i prezzi rispetto ai costi / [DUMPING INTERNO=]i trust monopolistici fanno correre a qualsiasi concorrente potenziale il rischio di subire una concorrenza forsennata , vendendo i loro prodotti, all’occorrenza, a prezzi irrisori e in perdita, sinché il concorrente si veda costretto a ritirarsi; dopo di che possono sempre rifarsi rialzando i loro profitti.

57- Anche nuovi progressi tecnici possono distruggere monopoli di fatto. Tuttavia, ciò è più raro nell’industria, dove il monopolio della ricerca scientifica si accompagna al monopolio della produzione, che nell’agricoltura o nella produzione delle materie prime. [Durante la grande crisi del 1930-1933 l’industria Usa subì nel complesso una perdita di 3 miliardi di dollari, ma i TRUST chimici Dow e Monsanto realizzarono un profitto annuo che per il secondo andava dal 12 al 9,8 %<- Sulla valutazione dei profitti oligopolistici / ORIGINI DEL SOVRAPPROFITTO MONOPOLISTICO: SOVRAPREZZI E VANTAGGI DI PRODUTTIVITA’]

62- [Il monopolio dei mezzi di trasporto (come quello delle PIPELINES conquistato dalla Standard Oil costringe i venditori a inchinarsi dinanzi ai prezzi di acquisto fissati arbitrariamente da questi monopoli (= MONOPSONIA, ESCLUSIVITA’ DEGLI ACQUISTI). Ida Tarbell racconto che dopo l’accaparramento delle PIPELINES la Standard Oil abbia costretto i produttori di petrolio greggio a fare la cosa dinanzi ai suoi uffici di acquisto per godere del privilegio di vendere il petrolio ai prezzi imposti dall’acquirente. / 63. Brevetti / BISOGNI SOLVIBILI = POTERE D’ACQUISTO REALE DEL MERCATO / -> I monopoli non desiderano nessun aumento della produzione se il suo assorbimento non è garantito-> MOLTE INVENZIONI DI VALORE SONO STATE ACQUISTATE ED ELIMINATE DAGLI INTERESSI MINACCIATI-> 67- Funzione di ostacolo esercitata dal monopolio per quanto riguarda le invenzioni. /68- Sulle spese di ricerca dei monopoli-> LE GRANDI COMPAGNIE PLASMANO GLI SCIENZIATI-> 69 Tendenza alla soppressione o al ritardo del progresso tecnologico.

69- Il prof. Galbraith suggerisce che certi trust (come i trust dell’acciaio negli Usa) per aumentare i loro prezzi di monopolio, attendono che un aumento di salari venga ottenuto dai sindacati, per farne ricadere la responsabilità sui lavoratori. Non è che un argomento tra i moltissimi altri per confutare il famoso mito della ‘spirale dei prezzi e dei salari’ che renderebbe inutili gli aumenti salariali strappati dai sindacati.

70 – [Sul peggioramento della qualità delle merci e lo sfruttamento dell’ignoranza del consumatore da parte dei monopoli: un’inchiesta americana sull’impiego di droghe e di prodotti chimici nell’industria alimentare ha elencato molti abusi commessi dai monopoli dell’industria chimica. / Per una strana ironia della storia, i difensori del capitalismo dei monopoli considerano come ‘caratteristica primordiale del sistema’ “la libera scelta dei consumatori” per quanto riguarda i prodotti che preferiscono consumare. Ora è proprio l’era dei monopoli che segna la fine di questa libera scelta.]

73- [Internazionalizzazione della produzione e guerre imperialistiche->] Il primo ottobre 1926 (…) Rudolf Hilferding saluta la costituzione del cartello europeo dell’acciaio come il superamento da parte dei capitalisti della concorrenza franco-tedesca. Ma l’esperienza ha provato che si tratta di un’illusione . I CARTELLI, I TRUST E I MONOPOLI NON ELIMINANO LA CONCORRENZA CAPITALISTICA ; la riproducono solo a un livello più alto e in una forma più acuta. [1954 = guerra economica in GB sui detergenti -> TRUST ≠ STABILIZZAZIONE DEL CAPITALISMO -> I cartelli stabili sono pure di durata limitata e questo perché agisce la LEGGE DELLO SVILUPPO INEGUALE. Nel 1927 la scoperta delle miniere di rame della Rhodesia fece scendere il prezzo del metallo fino alla costituzione di un nuovo cartello che aumento il prezzo del 150%] Cartelli e trust monopolistici concludono accordi solo come armistizi nel corso di un conflitto armato. Nel momento stesso della conclusione di un armistizio, ciascuna parte non pensa che a riaprire le ostilità nelle condizioni più favorevoli.

77 [Contraddizioni di classe + conflitti tra metropoli e colonie -> borghesia industriale (gestione dell’industria) vs borghesia rentiers (proprietà dell’industria)->] La funzione della proprietà e la funzione della gestione si separano sempre di più e la borghesia dei monopoli rappresenta il tipo più puro della borghesia, quello per cui l’appropriazione del plusvalore non è più mascherata in alcun modo dalla retribuzione di una funzione dirigente nel processo di produzione, ma si presenta come il prodotto esclusivo della proprietà privata dei mezzi di produzione [carattere parassitario della borghesia] /Il capitalismo come modo di produzione trova la sua giustificazione storica nello sviluppo prodigioso delle forze produttive che esso ha provocato. Questo sviluppo è solo temporaneamente interrotto dalle crisi periodiche attraverso le quali la produzione si adatta alle esigenze e alle possibilità del consumo socialmente determinato, cioè limitato. / 78 –[Epoca dei monopoli = epoca della suddivisione dei mercati /

78- Il capitalismo dei monopoli, che è il capitalismo della limitazione artificiale della produzione, della suddivisione dei mercati, della suddivisione di tutta la parte del mondo conquistata dal capitale, RESTRINGE CONSIDEREVOLMENTE LE FORZE PRODUTTIVE. Le tendenze allo sperpero prevalgono sulle tendenze all’economia. Il capitalista cessa di essere rivoluzionario sul piano dell’espansione della produzione per diventare conservatore. Le crisi si prolungano e si succedono più rapidamente a partire dal XX secolo. IL CAPITALISMO DEI MONOPOLI DIVIENE SEMPRE PiU’ UN FRENO PER LO SVILUPPO DELLE FORZE PRODUTTIVE. La sua natura d’ora innanzi parassitaria si rivelerà al mondo intero in un’epoca storica nuova e piena di convulsioni: l’epoca del declino capitalistico, l’epoca delle guerre, delle rivoluzioni e delle controrivoluzioni.

83- L’IMPERIALISMO

83- Il capitalismo industriale nato in Europa Occidentale nel corso di un secolo si è diffuso nel mondo intero.

85- [Condizione della nascita del capitalismo industriale nell’Europa Occidentale:] Come abbiamo dimostrato sopra la preistoria del capitalismo, l’ampiezza dell’accumulazione del capitale commerciale, il grado di penetrazione dell’economia monetaria nell’agricoltura, l’insieme delle condizioni favorevoli o sfavorevoli all’applicazione di tecniche scientifiche alla produzione, hanno in gran parte determinato la nascita del capitalismo industriale in Europa Occidentale e ritardato lo stesso in India, in Cina, in Giappone, a Giava o in altre civiltà essenzialmente agricole. [L’India nel XVIII sec aveva raggiunto un elevato grado di sviluppo preindustriale -> Solo i rapporti coloniali hanno per certi versi subordinato lo sviluppo industriale dell’Indi e per certi versi lo hanno ostacolato]

86- Nel periodo decisivo di formazione del modo di produzione capitalistico, dal XVI al XVIII sec., la formazione del mercato mondiale assume un’importanza cruciale. [-> 88- dal XVI al XVIII sec. una catena ininterrotta di atti di brigantaggio= atti di concentrazione internazionale di valori e capitali in Europa Occidentale ->] “La creazione di industrie, l’incremento delle fortune private, la pubblica opulenza delle città trasformate, il fiorire di una nuova classe -quella dei grandi mercanti avidi di avere una funzione pubblica– ecco le caratteristiche essenziali con cui il traffico dei negrieri ha segnato l’evoluzione della nazione francese nel XVIII secolo.” /89- Tra il 1760 e il 1780 i soli redditi dell’India Orientale hanno più che raddoppiato il fondo di accumulazione per l’industria nascente in Inghilterra / Così, prima ancora che il capitalismo industriale si sviluppasse in Inghilterra, lo sfruttamento fortuito o sistematico dei paesi d’Oltremare fu una delle fonti principali della ricchezza europea. E vittime principali dell’accumulazione primitiva , prima degli YEOMEN (=piccolo proprietario terriero) cacciati dalle loro fattorie dall’allevamento dei montoni, o dei garzoni artigiani senza lavoro delle città costretti a lavorare per un misero pasto negli stabilimenti di carità, furono gli indios condannati alla MITA o lavoro forzato, i Bantù rivenduti come schiavi, gli sventurati abitanti delle isole Hongry, sterminati dalle spedizioni della Oost-Indische Compagnie. E’ questo saccheggio sistematico di quattro continenti nel corso dell’espansione commerciale dal XVI al XVIII secolo, che crea le condizioni del vantaggio decisivo acquisito dall’Europa a partire dalla rivoluzione industriale. /90 – Brusco ingresso nella classe borghese di AVVENTURIERI che si arricchiscono rapidamente a spese delle “razze inferiori”. / [92- Protezionismo inglese contro i cotonati indiani-> solo verso il 1830 il libero scambio sostenuto da Inghilterra / NON SONO LE CONDIZIONI ETNOLOGICHE, DEMOGRAFICHE, GEOGRAFICHE O RELIGIOSE  che spiegano il sottosviluppo economico dell’India.

94-L’epoca dei monopoli è anche l’epoca delle società che si estendono in un gran numero di settori di attività: via via che questa tendenza si generalizza si restringono i campi di investimento in Inghilterra e in tutta Europa / 94- America Latina e Europa Orientale come dependances economiche dei paesi imperialisti.

95- STRAORDINARIA RIVOLUZIONE DEI MEZZI DI COMUNICAZIONE INTERNAZIONALE TRA IL 1870 E IL 1900-> SINCRONIZZAZIONE TRA NAVIGAZIONE A VAPORE, TELEGRAFO E FERROVIE.-> Il capitale si internazionalizza e il mondo si unifica / L’esportazione dei capitali corrisponde a una fondamentale legge di sviluppo del capitale: l’aumento della sua composizione organica, la tendenza alla caduta del saggio medio di profitto, combattuta da una parte con le intese capitalistiche nei paesi metropolitani, compensata dall’altra con gli investimenti del SURPLUS di capitali che ne derivano nei paesi coloniali in cui la composizione organica media del capitale è più bassa e soprattutto il tasso di plusvalore molto più elevato. / Ma l’esportazione dei capitali non significa affatto che l’esportazione di merci passi in secondo piano e non abbia più la funzione di valvola di sicurezza della produzione capitalistica. Al contrario l’esportazione dei capitali verso i paesi arretrati va di pari passo con l’esportazione delle merci : la prima tende a favorire la seconda.

96- LA BORGHESIA DELL’EPOCA DELLA LIBERA CONCORRENZA MANCHESTERIANA, SOSTENITRICE DEL LIBERO SCAMBIO E RISOLUTA AVVERSARIA DEL COLONIALISMO -> “Emancipate le vostre colonie” (J. Bentham) /Ma questa mentalità cambia ben presto a partire dall’epoca dei monopoli che non è affamata di nuovi capitali, ma di SOVRAPPIU’ e ha a disposizione una pletora di capitali che cercano nuovi campi di investimento e non dispone più del monopolio della produttività che le assicuri la conquista pacifica dei mercati mondiali. / [Unico pagamento vs flusso ininterrotto di dividendi] / 101- L’epoca del capitalismo dei monopoli diventa dunque l’epoca della rivalutazione del colonialismo [e dei suoi rischi] /102- Politica di libero scambio vs protezionismo /EPOCA DELLO SVILUPPO IMPERIALISTICO (1875-1914) /103- Conflitti inter-imperialistici-> L’IMPERIALISMO E’ LA POLITICA DI ESPANSIONE INTERNAZIONALE ED ECONOMICA DEL CAPITALISMO DEI MONOPOLI E PORTA ALLE GUERRE IMPERIALISTICHE

107- Il sovrapprofitto coloniale deriva da una composizione organica del capitale più bassa e da un tasso di plusvalore più alto che nei paesi metropolitani altamente industrializzati. La più bassa composizione organica del capitale rispecchia anzitutto il debole sviluppo dell’industria manifatturiera, il prevalere delle imprese minerarie, delle piantagioni, e in generale delle produzioni che richiedono scarsi immobilizzi. Il più elevato tasso di plusvalore rispecchia il bassissimo livello dei salari, la lunga giornata lavorativa, il persistere dello sfruttamento dei bambini e delle donne , l’assenza o la non applicazione della legislazione sociale, il diffuso impiego del lavoro forzato o retribuito in natura, in sintesi il persistere nell’economia coloniale e semicoloniale di tutte le caratteristiche di supersfruttamento esistenti nell’economia europea nel XVIII we XIX secolo.

110- La produttività dipende anzitutto dalle attrezzature di cui il lavoratore dispone, dalla sua qualificazione tecnica o culturale in generale, e dalla sua capacità di compiere uno sforzo fisico. Ora il colonialismo determina appunto un livello anormalmente basso di questi tre elementi base della produttività. Si può affermare con assai maggior fondamento che il livello di produttività non è la causa ma l’effetto del basso livello salariale e del sottosviluppo complessivo che caratterizza l’economia coloniale e semicoloniale.

112- [Distruzione dei vecchi modi di produzione nelle colonie senza l’introduzione del modo di produzione capitalistico vs sviluppo proporzionale a medio termine nei DOMINIONS bianchi / DOMINIONS vs paesi coloniali e semicoloniali ->114 Produzione per il mercato mondiale vs produzione per il mercato interno /monocultura e monoproduzione nei paesi sottosviluppati: il caso del Nord Est del Brasile /119- EFFETTI DEGRADANTI E BARBARI vs EFFETTI CIVILIZZATORI DEL CAPITALISMO / Mercato mondiale universale e divisione interna del lavoro alla vigilia del 1914-> Divisione mondiale del lavoro (R. Luxembourg) / 122- L’ESPORTAZIONE DEL MODO DI PRODUZIONE CAPITALISTICO NEI PAESI COLONIALI E SEMICOLONIALI E’ L’ESPORTAZIONE DEL CAPITALISMO DEI MONOPOLI-> Nel 1957 i 2/3 della popolazione mondiale si ripartiscono il 15% del reddito mondiale / Il caso del trust Unilever /126- Aumento dei cartelli internazionali tra il 1897 e il 1931-> esempio del cartello dei petroli / Eni e cartello del petrolio / CARTELLI DI ACQUISTO, DI VENDITA E INTEGRATI->128 Cartelli e trust possono acquisire un vero e proprio potere sovrano sulla vita di intere nazioni / 130-Trust e corruzione della vita pubblica]

133-La struttura economica dei paesi sottosviluppati deriva dal loro passato e dal modo particolare in cui sono entrati in contatto con il capitalismo. Si tratta dunque di uno SVILUPPO COMBINATO- la combinazione di un ANCIENT REGIME in dissolvimento con un capitalismo che si astiene accuratamente dallo sviluppare l’industria; la combinazione di una tecnica medica che riduce il tasso di mortalità con il soffocamento di ogni tecnica industriale che consenta di dare lavoro, dignità e speranza agli uomini mantenuti in vita grazie a questa tecnica. Il male fondamentale dell’economia dei paesi sottosviluppati è il SOTTOSVILUPPO INDUSTRIALE. Questo sviluppo ha a sua volta due radici: anzitutto il fatto che il capitale straniero non investe nulla o quasi nulla nello sviluppo dell’industria manifatturiera; in secondo luogo il fatto che anche le classi dominanti autoctone preferiscono l’investimento in beni immobiliari, nel commercio e nell’usura, alla creazione di un’industria moderna. [134- SCOMPARSA DELL’AUTARCHIA DI VILLAGGIO COME UNITA’ ECONOMICA-> Prodotti a basso prezzo vs artigianato /Diminuzione dell’occupazione industriale in India -> Invasione di prodotti manifatturati -> Pressione terribile sulla terra e popolazione inutile nelle campagne->137 Deviazione di tutto il sovrapprodotto sociale verso la proprietà terriera e l’usura -> Rendita e usura in India vs profitto capitalista /BORGHESIA COMPRADORA (=Commerciante-usuraia) -> Classi dominanti autoctone collegate a padroni imperialisti / 139- Tutti i paesi coloniali o semicoloniali che hanno conquistato l’indipendenza politica o sono stati governati dalla borghesia industriale , hanno intrapreso un energico sforzo di industrializzazione che contrasta nettamente con l’atteggiamento dei governi sotto il controllo dell’imperialismo. Gli esempi dell’Argentina di Peron o dell’Egitto di Nasser sono caratteristici, tra molti altri: analogamente l’esempio dei piani quinquennali indiani -> borghesi coloniale e borghesia metropolitana-> esportazione di attrezzature industriali/ 140- Opposizione allo sviluppo dell’industria locale da parte della metropoli (≠ caso del Giappone) /142- DIFFERENZA DI LIVELLO DI PRODUTTIVITA’ TRA DUE PAESI (= impiego di lavoro socialmente necessario) / Ribasso relativo dei prezzi di materie prime esportate come ostacolo all’industrializzazione /Gli studi di Paul Baran /143- Il sottosviluppo è spiegato dal  fatto che il sovrapprodotto agricolo non viene reinvestito nell’industria /145- L’IMPERIALISMO GARANTISCE AI LAVORATORI DEI PAESI METROPOLITANI UN LIVELLO DI VITA SUPERIORE A QUELLO DEI PAESI COLONIALI /146- Grandi monopoli basati sulla produzione di attrezzature industriali-> Nuova divisione internazionale del lavoro ->149 – Mutamento della struttura del commercio mondiale

153- LA FASE DI DECLINO DEL CAPITALISMO

153- [Imperialismo e divisione del mondo dopo libera concorrenza e dominio Inghilterra / Riduzione di possibilità di recuperare nuove fonti di sovrappiù-> guerre imperialistiche – Mercato Comune Europeo /154- La guerra imperialistica sottrae alle vecchie potenze imperialistiche le riserve di caccia/ 155- Sviluppo ineguale e sviluppo combinato -> esasperazione della concorrenza imperialistica /Paesi supercapitalizzati vs potenze sottocapitalizzate / 158- Formazione e frazionamento del mercato mondiale /159- In seguito alla contrazione relativa del mercato mondiale, il commercio estero non può più avere la funzione di valvola di sicurezza (per la valorizzazione del capitale?) / 164-(prodotti nuovi: elettronica, chimica, fibre…) -> settori in cui diminuiscono gli sbocchi internazionali, prima relativamente e poi in cifra assoluta / Misure di organizzazione e di raggruppamento per difendere il tasso di profitto / La cartellizzazione impone i prezzi al dettagliante -> I CARTELLI CONTROLLANO LA PRODUZIONE, DIVIDONO IL MERCATO, STABILISCONO I PREZZI/ 168- Rifugi della concorrenza / 170 – I supercartelli di fronte allo Stato -> Gruppi di interesse /171- La fusione crescente tra Stato e monopoli che caratterizza la fase di declino del capitalismo / OLIGARCHIA D’AFFARI ALTAMENTE CONCENTRATA E DOTATA DI POTERI DI PROPAGANDA E COERCIZIONE / 173- Fascismo e cartellizzazione forzata /174- Intese industriali obbligatorie nel 1934 in Francia] /175- Si stabilisce un crescente controllo statale sull’economia, ma assai spesso il modo in cui funziona non è né imparziale, né favorevole al risanamento del mercato e agli interessi dei consumatori / 176 [cartellizzazione forzata vs ideologia di libero scambio /176- Quando la borghesia è debole cerca salvezza nella protezione dello Stato (per ridurre i rischi e aumentare gli utili) vs quando la borghesia è potente /177- Borghesia e saccheggio sistematico del tesoro pubblico / Stato come fornitore di manodopera forzata alle manifatture / FOCOLAI DI APPARIZIONE DELLA BORGHESIA NEI PAESI SOTTOSVILUPPATI /180 Statalismo nei paesi sottosviluppati ≈ mercantilismo (≠ Cina, Urss) / UN CAPITALISMO CHE PASSA DALL’ETA’ MATURA ALLA DECADENZA / 181- Progresso tecnico e fondi iniziali considerevoli -> Il funzionamento del modo di produzione capitalistico consente sempre meno l’uso del capitale globale, ragion d’essere del capitalismo. / Lo Stato borghese diviene garante essenziale del profitto dei monopoli in 5 modi: 1. Lo Stato prende a suo carico settori di base non redditizi; 2. Riassestamento di aziende capitalistiche in difficoltà; 3. Cessioni ai trust di proprietà pubbliche o di imprese costruite con pubblico denaro; 4. Sussidi diretti o indiretti accordati alle imprese private; 5. La garanzia esplicita da parte dello Stato.-> Industria dei prodotti finiti pesanti = spina dorsale dell’odierno capitalismo / 181- Principio di assicurazione (Papi) /183- LE NAZIONALIZZAZIONI COME SCUOLA DI ECONOMIA COLLETTIVA A CONDIZIONE CHE I RAPPRESENTANTI DEL CAPITALISMO PRIVATO NE VENGANO ALLONTANATI / 187- Importanza dell’economia di guerra e settore statale in espansione nella fase di declino del capitalismo /190 – Lo Stato come difensore dei sovraprofitti a cui credono di aver diritto i monopoli vs blocco dei salari /Sottomissione dello Stato ai monopoli -> Fusione in Usa tra Stato e monopoli /191 – Tipico rappresentante di Wall Street vs illusioni di Galbright (poteri di compensazione) /195- GRUPPI DI INTERESSI ECONOMICI COME UNITA’ POLITICHE -> Per realizzare il loro disegni coloro che cercano di consolidare la potenza economica devono controllare l’opinione pubblica e gli strumenti di comunicazione / Potenza del capitale finanziario<- Concentrazione di capitali + aumento delle dimensioni medie delle grandi aziende -> rapporti tra capitale monopolistico e capitale finanziario /197 – I TRUST NON SOFFRONO PIU’ DI UNA PENURIA (infatti costituiscono banche proprie) MA DI UNA PLETORA DI CAPITALI -> L’AUTOFINANZIAMENTO / 198- I grandi monopoli adottano una politica volontaria di limitazione degli utili distribuiti (fondi di riserva e capitale)-> pratiche che colpiscono i rentier-> Capitalisti piccoli e medi subordinati al controllo dei grandi capitalisti / Fiscalità pro dividendi a livello modesto] 199- Per determinare l’arricchimento dei trust nella fase dell’autofinanziamento è più importante determinare l’evoluzione dei loro capitali , dei loro averi reali (ASSETS) che non l’evoluzione dei profitti distribuiti /201- [Attuale compenetrazione tra grandi trust e banche nei principali paesi capitalisti / 203- Autofinanziamento e riduzione del credito di investimento /205- [Compagnie di assicurazione più ricche delle banche = indice di invecchiamento del potere capitalista nel cui seno la preoccupazione generale diviene quella della sicurezza, cioè della conservazione e non dell’espansione-> Proprio perché il mercato dei capitali non ha più l’importanza di un tempo altre forme di risparmio gli sono state preferite dai piccoli rentier[fondi pensioni, credito immobiliare, risparmio istituzionale / Supercapitalizzazione = mutamento di struttura e di funzionamento del capitalismo dei monopoli /207- Utili previsti e garantiti anticipatamente in un mercato monopolistico -> IL PROFITTO NON E’ PiU’ ALEATORIO MA PREVEDIBILE COME QUALSIASI ELEMENTO DEL PREZZO DI COSTO -> IL RISCHIO SCOMPARE, DIMOSTRANDO COSI’ DI NON ESSERE ALL’ORIGINE DEL PROFITTO->Finanziamento tramite i prezzi ->210 – Prezzo che comporta l’eliminazione del rischio delle crisi economiche /PRATICA DELLE RISERVE OCCULTE ->TECNICHE PER FAR SPARIRE DAI BILANCI LE RISERVE NASCOSTE /Ammortamento = spesa di funzionamento -> Spese di sostituzione che servono anche come investimenti nuovi/ SENZA UNA VERA E PROPRIA REGISTRAZIONE CONTABILE SARA’ CERTO IMPOSSIBILE VALUTARE LA RICCHEZZA EFFETTIVA DELLE SOCIETA’ MONOPOLISTICHE E QUINDI STABILIRE IL LORO TASSO DI PROFITTO]

212- [Contraddizione della supercapitalizzazione: i sovraprofitti condizionati da una limitazione relativa della produzione, attraverso l’autofinanziamento determinano un aumento della capacità produttiva -> 1. Una massa di capitale monetario che non trova più campi di investimento; 2. Cronica sottoutilizzazione della capacità produttiva esistente] 212- Anche per un paese come l’Italia, insufficientemente industrializzato, nel solo anno 1958 l’accumulazione di capitali ha superato gli investimenti di circa 300 miliardi di lire ( dichiarazione ministro Tambroni)] /212- [Il tasso medio di profitto è più basso nei paesi industrialmente più avanzati, rispetto a quelli che lo sono meno]

214- [CRISI DI STRUTTURA CAPITALISTICA = COSTANTE ESPANSIONE: RICERCA DI MERCATI SOSTITUTIVI (ECONOMIA DI RIARMO) /215- Il riarmo della Germania ha provocato il riarmo generale e di guerra -> Acquisto dei prodotti dell’industria pesante da parte dello Stato /216- Economia di riarmo come mercato sostitutivo /218 servizi sociali vs spese di riarmo / Se l’economia di guerra portata alle sue estreme conseguenze porta ad una RIPRODUZIONE RISTRETTA, lo stesso non si può dire per una economia di riarmo più o meno permanente./ 220 – Da politica di riarmo a politica di guerra -> IL PROGRESSO TECNICO MINACCIA LE ARMI ACCUMULATE DI UNA RAPIDA USURA MORALE / Era del capitalismo di guerra (Moskovska) -> Economia di guerra come ‘mercato sostitutivo’ e mezzo per allargare i mercati]

222- La creazione di un settore permanente -e crescente- di produzione bellica in seno all’economia capitalistica spiega anche un altro fenomeno tipico della fase di declino del capitalismo: la tendenza permanente all’inflazione monetaria: accresce il potere d’acquisto in circolazione senza creare corrispondentemente a questo un flusso supplementare di merci [223 – inflazione di credito (-> moneta scritturale) /Inflazione e titoli di debito pubblico nei bilanci delle banche /225 L’INFLAZIONE PERMANENTE COMPORTA SEMPRE UNA REDISTRIBUZIONE DEL REDDITO NAZIONALE./ 226- Dopo la Seconda Guerra Mondiale il capitalismo non ha conosciuto nessuna crisi dell’ampiezza e della gravità di quella del 1929 o di quella del 1938 /227- IL CAPITALE SI EMANCIPA DAL CICLO->Stabilità del regime e generalizzazione del sistema delle assicurazioni sociali->] 228- Il sistema racchiude, invece, UN NUOVO E IMPORTANTE FATTORE DI INSTABILITA’, che rischia di neutralizzare gli ‘stabilizzatori’ summenzionati: l’ampiezza assunta dalla produzione di BENI DI CONSUMO DUREVOLI. Questa ampiezza dipende dall’aumento dei redditi reali, e soprattutto dalla loro maggiore stabilità che consente lo sviluppo delle vendite a rate, senza le quali l’acquisto dei beni di consumo durevoli è impossibile per l’operaio. Ma, contrariamente ai beni di consumo non durevoli, la domanda per questi beni durevoli è assai elastica e all’inizio di una crisi subisce una caduta ancora più radicale di quella della domanda dei beni di produzione /Il sistema non  evolve verso uno sviluppo ulteriore ma verso una stagnazione a lungo termine / 229 [La funzione dello Stato diventa sempre più rilevante sul piano degli investimenti ->] la sua azione si fa sentire sul piano del consumo (sussidi, assicurazioni sociali, assegni familiari, stipendi dei pubblici dipendenti ecc.), sia sul piano degli investimenti (scuole, strade, ospedali, armamenti ecc.). Ma abbiamo già dimostrato che questa azione a favore del consumo è più modesta di quanto non si pensi generalmente, poiché una gran parte delle risorse così ridistribuite provengono dalle stesse classi -non dalle stesse famiglie, o dagli stessi individui, questo va da sé! – che approfittano di questi trasferimenti./ Economia di riarmo e innovazioni tecnologiche di guerra e boom /[230- A differenza delle crisi di prima della guerra, quelle del dopoguerra (1957) si arrestano all’inizio -> Lo Stato di fronte alla scelta tra crisi e inflazione ->] 232- A prima vista l’inflazione moderata provocata nei paesi capitalisti occidentali dall’aumento delle spese pubbliche improduttive non sembra minacciare l’avvenire dell’economia capitalista. (…) Si tratta però di una concezione miope. La tendenza all’inflazione più o meno permanente provoca numerosi intralci al funzionamento normale dell’economia capitalista. Favorisce la speculazione e aumenta l’insicurezza che disturba le ‘normali’ attività di investimento. Sconvolge o blocca i meccanismi del ciclo classico che, nell’economia della libera concorrenza, determinano normalmente la ripresa. Non c’è più caduta dei prezzi, nemmeno in periodo di recessione . Gli acquisti dei consumatori non hanno più una funzione motrice della ripresa. La diminuzione sensibile del tasso d’interesse non fa più aumentare sensibilmente gli investimenti. (…) Ciò non significa che lo Stato capitalista potrà permettersi il lusso di assistere passivamente a una crisi di grande portata. Nel contesto POLITICO E SOCIALE odierno ciò sembra escluso. /233-[Dollaro come moneta anticiclica vs dollaro come unità di misura sul mercato mondiale / Ridistribuzione vs Tasso di profitto -> consumo produttivo vs investimento produttivo /234 (Spese improduttive: ospedali, strade, insegnamento)]235- Tutte le ragioni precisate nel cap. dedicato alle crisi periodiche (vol.I pag.507) che determinano l’inevitabilità delle oscillazioni cicliche restano valide. In QUANTITA’ ASSOLUTE le  perdite e gli sperperi causati da queste recessioni sono considerevoli e continuano a costituire una testimonianza contro il regime , una permanente esortazione alla sua sostituzione con un sistema economico e sociale più razionale. (…) L’idea che i lavoratori accetterebbero a lungo andare di essere condannati o minacciati di una crisi ogni 4 anni , considerando un tale regime come normale e soffocando ogni esigenza di trasformazioni strutturali non sembra affatto realistica. / 236- Supercapitalizzazione dei settori monopolistici / Lo Stato come sbocco ausiliario per i capitali in eccedenza /Lo sviluppo dei ‘servizi’ come forza compensatrice /237- Riduzione della durata del ciclo e altro che deprime a lungo andare il tasso di plusvalore /FIAMMATE TECNOLOGICHE (per es. produzione a catena e automazione) COME SOTTOPRODOTTO DELL’INDUSTRIA DI GUERRA CHE INTERROMPONO LA TENDENZA ALLA STAGNAZIONE SECOLARE -> 238- valvole di sicurezza del capitalismo in declino (sviluppo nuove industrie, aiuto ai ‘paesi sottosviluppati’, aumento spese statali sul piano militare e non militare, incremento dei ‘costi di distribuzione’, settore terziario)/

238-La fase di declino del capitalismo EDUCA LA CLASSE OPERAIA A INTERESSARSI DELLA GESTIONE DELLE AZIENDE E ALLA DIREZIONE DELL’ECONOMIA NEL SUO COMPLESSO, NELLO STESSO SENSO IN CUI IL CAPITALISMO DELLA ‘LIBERA CONCORRENZA’ EDUCO’ LA CLASSE OPERAIA A INTERESSARSI DELLA SUDDIVISIONE DEL REDDITO SOCIALE IN PROFITTI E SALARI-> Ne consegue un elevarsi ed ESACERBARSI della lotta di classe, cui la borghesi può opporre due reazioni: IL WELAFARE STATE o il FASCISMO. /240- [Una classe operaia privata dei suoi mezzi di difesa politici e sindacali / Germania ed eliminazione del lavoro libero-> lavoro schiavistico /La dittatura dell’ultima fase del capitalismo tende a creare uno stato schiavistico.] A partire da quel momento i padroni -trasformati in proprietari di schiavi- cercano di strappare tutto il surplus dei lavoratori che hanno finito per perdere tutta la loro forza. In un sistema simile , il ‘problema del lavoro’ si è ridotto a una sola domanda: CON QUALE VELOCITA’ BISOGNA UCCIDERE I MANOVALI AL LAVORO in modo che ci siano i minori costi possibili? Questa questione pertinente fu discussa seriamente dai senatori romani nei loro latifondi duemila anni fa , più tardi dai nobili piantatori del Sud (degli Stati Uniti) e ai giorni nostri dai signori del VORSTAND (consiglio di amministrazione) della I.G. Farben e dalle SS.-> [N. B. Gli schiavi non possono acquistare le merci del loro padrone: NIENTE MERCI, NIENTE CAPITALISMO] /242. La forma fascista di governo evolve inevitabilmente verso l’economia di guerra, cioè verso la creazione dei mezzi necessari per la conquista dei mercati e dei campi di investimento dei capitali.-> Investimenti di maggiore portata sono realizzabili solo sul piano dell’economia di riarmo e di guerra [vs Welfare State]

244- Mezzo secolo fa Pirenne attirò l’attenzione sul fenomeno della specializzazione e della discontinuità DEGLI STRATI DIRIGENTI DELLA BORGHESIA.[prima usurai, poi manifatturieri, poi finanzieri] IL MUTAMENTO DI PERSONALE DIRIGENTE nel mondo capitalista non è quindi in nessun modo sinonimo di sostituzione della classe borghese con un’altra classe.[Sul comportamento dei manager = rinnovamento periodico della grande borghesia con integrazione di nuovi elementi] /247- [Un’economia non può essere un pochino ‘socialista’, come una donna non può essere un pochino ‘incinta’-> Contraddizioni del capitalismo-> 248-[PRODUZIONE PER I BISOGNI VS PRODUZIONE PER IL PROFITTO] Il problema del sottosviluppo è posto davanti alla coscienza mondiale (…) La supercapitalizzazione dei paesi capitalistici è talmente accentuata che sono necessarie enormi spese improduttive per salvarli dalla stagnazione secolare. E tuttavia non viene intrapreso e non può essere intrapreso nessuno sforzo efficace per aiutare in modo DISINTERESSATO l’industrializzazione dei paesi sottosviluppati / Se gli uomini non imparano a riorganizzare la loro società secondo gli stessi metodi scientifici che hanno consentito loro di riportare clamorose vittorie sulla natura, le forze produttive rischiano di trasformarsi una ultima volta, e questa volta definitivamente, in forze di distruzione collettiva , nelle forze della guerra nucleare.

255- L’ECONOMIA SOVIETICA

259-[La rivoluzione del ’17 come un anello di una serie di rivoluzioni internazionali / 257- Comunismo di guerra = razionamento vs sviluppo pianificato /262- Dibattito tra governo ufficiale dell’Urss e l’opposizione sullo sviluppo di nuove differenze di classe nelle città e nelle campagne: il governo rifiutava l’affermazione secondo cui il NEPMAN e il kulak si sarebbero sviluppati con la rapidità prevista dall’Opposizine ( Cfr Trotskij ‘Dove va la Russia?’ 1926) / 263-La ‘superindustrializzazione del paese a danno dei contadini’ fu realizzata su una scala che mai l’Opposizione aveva concepito / Per conseguenza il popolo sovietico ha dovuto pagare per l’industrializzazione rapida un terribile tributo che avrebbe potuto essere evitato [sull’accumulazione socialista primitiva] /264- [1932-1938 = una terribile carestia (1929-1933)->265- Stalin e la collettivizzazione forzata -> 269- Uno sviluppo industriale in Urss più grande che in Gb o in Germania /273- Periodo staliniano e ritardo nei beni di consumo: 274 Il livello di vita del cittadino sovietico rimase di gran lunga al di sotto del livello possibile-> l’industrializzazione a spese del livello di consumo delle masse / 275-L’economia sovietica non rivela nessuno degli aspetti fondamentali di un’economia capitalistica(…) E’ vero che la rapida industrializzazione assume una forma di ‘accumulazione primitiva’ realizzata tramite un prelievo violento sul consumo operaio e contadino, come l’accumulazione primitiva del capitalismo si era basata sull’aumento della miseria popolare. Ma, tranne nel caso di un contributo straniero su larga scala, ogni accumulazione accelerata può essere realizzata solo con un aumento del sovraprodotto sociale non consumato dai produttori, qualunque sia la società in cui si verifichi un tale fenomeno. In ciò non vi è nessun elemento capitalistico specifico./277- [Concorrenza vs pianificazione -> L’economia sovietica, pur conservando alcuni legami con l’economia mondiale capitalistica, si sottrae alle oscillazioni della congiuntura dell’economia mondiale. Di fatto taluni dei suoi periodi di sviluppo più notevoli hanno coinciso con periodi di crisi , di depressione o di stagnazione dell’economia mondiale capitalistica. / In questo contesto è equivoco affermare che il carattere capitalistico dell’economia sovietica sarebbe provato dalla sua concorrenza con altre grandi potenze (Usa, Germania, Giappone ecc.), ‘concorrenza’ che assumerebbe in primo luogo una forma militare. E’ chiaro che qualsiasi economia non capitalistica instaurata oggi si troverebbe in condizioni di latente ostilità nei confronti dei suoi vicini capitalisti./ 279- “Le imprese azionarie capitalistiche sono da considerarsi, al pari delle fabbriche cooperative, come forme di passaggio dal modo di produzione capitalistico a quello associato , con l’unica differenza che nelle prime l’antagonismo è stato eliminato in modo negativo, nelle seconde in modo positivo” (K. Marx, Capitale vol.III)/ [In Urss la borghesia come classe è stata distrutta -> La società sovietica è la negazione, la distruzione delle principali caratteristiche della società capitalistica / Quanto vi è nell’Urss di non socialista: l’ineguaglianza profonda, i privilegi della burocrazia, l’assenza di un’autodecisione dei produttori ecc./282 Urss = combinazione contradditoria tra un modo di produzione non capitalistico e un modo di distribuzione [redditi] ancora sostanzialmente borghese]

283- NELLA STORIA DELLA SOCIETA’ UMANA LA PRODUZIONE DI MERCI VA AL DI LA’ DELLA SOLA EPOCA DEL CAPITALISMO /283. Produzione di valori d’uso in abbondanza in un società socialista sviluppata /SCAMBIO COME CONTROPRESTAZIONE ESATTAMENTE CALCOLATA-> La penuria dei valori d’uso prolunga l’esistenza del valore di scambio /285- [biglietti di banca vs moneta scritturale (= mezzo di scambio e pagamento che nasce dai prestiti delle banche] / 288- In Urss il denaro cessa di essere una fonte automatica di interesse e di reddito/289. I prezzi come strumento di pianificazione-> 290 – decisioni a posteriori (mercato) e decisioni a priori (pianificazione) /291 – Contraddizione tra modo di produzione non capitalistico e norme di distribuzione borghesi (=’secondo quantità e qualità di lavoro’) /292 I beni di consumo sono merci a causa della loro penuria relativa e sottoproduzione / 293- Merci invendute e mancanza di riconoscimento sociale per l’attività svolta /Distribuzione gratuita di beni e servizi vs situazioni di sacrificio liberamente accettate-> il presupposto di un grado elevato di accordo tra popolo e governo (+ coscienza ed educazione socialista)-> Pro Stato operaio nel senso più profondo della parola /294- Lenin su Urss come Stato operaio deformato burocraticamente ->APPARATO BUROCRATICO = PRIMA DELEGA DI POTERE POI USURPAZIONE -> Prima deformazione burocratica poi degenerazione /Strapotere della burocrazia sullo Stato e sull’economia/295- Sulla coesistenza tra Stato e mercato-> gioco automatico delle categorie mercantili /La dittatura staliniana > risultati raggiunti a prezzo di immensi sperperi -> opere di prestigio a prezzo di lavori forzati -> Dissanguamento dell’agricoltura nel 1930-1934/ 296– Sviluppo estensivo (= incremento della produzione ottenuto grazie al semplice aumento della manodopera) vs sviluppo intensivo -> Codice del lavoro e disciplina del lavoro/ 297- Costruzioni non ultimate e macchinari non montati/ Riforme burocratiche di Chruscev-> disastro nella gestione burocratica dell’agricoltura /298- -Sproporzione tra sviluppo industriale e sviluppo agricolo -> Collettivizzazione integrale e forzata vs Kulak -> contadini malcontenti e disperati /302 PER PRODURRE 1 QUINTALE DI GRANO I KOLKOSIANI SPENDONO 7 VOLTE IL LAVORO DEI FARMERS AMERICANI (= bassa produttività)-> Produttività agricola sovietica = 1/3 di quella Usa/307- 1938: 10.000 kolkoz ricchi, 10.000 agiati, 190.000 kolkoz poveri / Redditi contadini = meno di ½ dei redditi cittadini->309- Le terre cooperative rischiano di essere abbandonate / Contraddizioni del modo di produzione agricolo ibrido / Fallimento delle riforme di Chruscev /313- Il naturale veicolo della pianificazione e della accumulazione socialista consiste nella coscienza dei produttori industriali di difendere i loro interessi e nella loro iniziativa creatrice-> Ogni sforzo produttivo deve tradursi immediatamente in un aumento del consumo di massa-> quando gli sforzi dei produttori sono troppo alti la burocrazia diventa la regolatrice e la gerente principale dell’accumulazione / Sullo sviluppo del personale tecnico e direttivo in Urss /314- Richiamo dei privilegi in un periodo di penuria -> interesse privato dei burocrati vs sviluppo rapido e armonioso dell’economia-> irresponsabilità dei singoli burocrati./ Realizzazione del piano finanziario dell’azienda vs realizzazione del piano materiale -> Relazioni false da parte dei burocrati / Mancanza di interesse dei burocrati per un miglioramento complessivo dell’economia nazionale: 320-errori di pianificazione: 321- Contraddizioni tra sviluppo pianificato dell’economia e interesse privato dei burocrati-> LA SUPERIORITA’ DELLO SVILUPPO PIANIFICATO DEI MEZZI DI PRODUZIONE DI PROPRIETA’ PUBBLICA SU TUTTI I MODI DI PRODUZIONE PRECEDENTI/ Degenerazione burocratica dell’economia sovietica (O. Lange) /322- Su un tasso di accumulazione esagerato che comporta sacrifici enormi per produttori e consumatori -> Penuria di beni di consumo e piccola produzione mercantile/ Premi ai dirigenti per la realizzazione e il superamento del piano: 325- misfatti della supercentralizzazione burocratica /327- Denaro e disorganizzazione della pianificazione->328 – Sperpero enorme derivante dalla gestione burocratica della pianificazione -> abbassamento del livello di vita dei produttori/ LOTTA BUROCRATICA PER IL RENDIMENTO E LEGISLAZIONE DEL LAVORO SEMPRE PIU’ SEVERA IN URSS-> Differenza tra redditi di portieri e ingegneri = 1:20 /329- Differenziazione forzata dei redditi di base -> lavoro a cottimo (stacanovismo)/332- IL CODICE DEL LAVORO SOVIETICO FU IL PIU’ SEVERO DEL MONDO (SINDACATI?) / 333- Brutalità e arbitrarietà nella gestione burocratica -> IL POSTO IMPORTANTE DELLA POLIZIA DI STATO IN TUTTA LA VITA SOCIALE / I dirigenti sovietici hanno creato una società altamente stratificata-> / Nel Soviet dell’Unione solo il 10% è composto da operai, il resto sono funzionari del partito, dello Stato e dell’esercito / Nel 1940 soppressione della gratuità dell’insegnamento medio e superiore /LA BUROCRAZIA COME CASTA / Privilegiati -> 1/3 dei salariati sarebbe composto da impiegati: l’enorme massa di burocrati svia il sovraprodotto verso il consumo improduttivo / Sproporzione tra industria leggera e industria pesante /336: Riforme di Chruscev e nuova gratuità dell’insegnamento medio e superiore /Sproporzione tra alto livello delle forze produttive e basso livello della vita popolare] /

345- L’ECONOMIA DELLA FASE DI TRANSIZIONE

345– III Rivoluzione industriale -> dalla produzione semi-automatica all’automazione pura e semplice (fabbrica automatica di cuscinetti a sfera di Mosca) /347- La tecnica contemporanea ha trovato così la risposta ‘assoluta’ alla più antica delle obiezioni contro un’economia socialista: ‘ Chi eseguirà dunque i lavori più disgustosi o più nocivi alla salute?’ / Oggi la risposta è chiara : le macchine potranno incaricarsi da sole di tutti questi lavori. Dieci anni or sono , il professor Wiener ha dimostrato che una volta costruiti con successo PROTOTIPI DI MACCHINE DI CONTROLLO E DI SUPERVISIONE, si potrebbe costruire qualsiasi macchina basata sullo stesso principio a costi descrescenti, sino al punto che la loro costruzione risulterebbe redditizia non solo dal punto di vista sociale ma anche economico. / Ma se la terza rivoluzione industriale crea un prodigioso potenziale capace di liberare l’uomo dai gravami e dalle pene e dalla noia del lavoro meccanico indegno di lui, comporta al tempo stesso pericoli immediati per la salvezza del genere umano. / La prima e la seconda rivoluzione industriale hanno potuto svilupparsi pienamente nel quadro del modo capitalistico di produzione , cioè con terribili costi e con sacrifici smisurati per i contemporanei. La terza rivoluzione industriale fa saltare il quadro della proprietà privata. In tutti i paesi l’energia nucleare ha potuto essere sviluppata solo in laboratori e in aziende pubbliche. Il suo trasferimento al campo privato comporta il rischio che l’umanità sia alla mercé di un pazzo che potrebbe far saltare in aria interi paesi (sic!) / 348- Aumento della produttività del lavoro con macchine automatiche fino 500 volte /L’automazione determina un tale sviluppo della produttività del lavoro che solo un completo sconvolgimento del sistema economico (riduzione radicale dei prezzi che tendono a zero /riduzione radicale delle ore di lavoro ecc. ) può alla lunga evitare che divenga una fonte continua di perturbazioni (…) Inoltre la terza rivoluzione industriale sostituisce con le macchine il lavoro intellettuale nella stessa misura in cui con la prima rivoluzione industriale aveva sostituito con le macchine il lavoro manuale. Nelle banche, nelle compagnie di assicurazione, negli uffici delle grandi aziende, gli impiegati, i contabili, i verificatori vengono sostituiti a migliaia da macchine calcolatrici elettroniche/ 349- Paradossalmente l’introduzione privata dell’automazione porta al rialzo dei prezzi, alla sottoccupazione, all’avvio di un numero crescente di lavoratori verso funzioni non produttive. Certi tecnocrati prospettano addirittura un sistema economico da cui gli uomini, questi ‘esseri difficili da maneggiare e imprevedibili (difficult and tricky things to play around with)’ verrebbero completamente eliminati  per essere nutriti gratuitamente, come gli antichi proletari, dai nuovi padroni di questa società mostruosa / UNA SOCIETA’ UMANA FONDATA SU VALORI UMANI ≠ COMPRAVENDITA / Le macchine calcolatrici facilitano enormemente i lavori di pianificazione /350- TRANSIZIONE DI FRIZIONE (problemi esogeni) vs TRANSIZIONE con problemi endogeni-> dalla ricerca del profitto alla soddisfazione dei bisogni, abolizione del modo di produzione capitalistico su scala mondiale /352- Una universalizzazione dei bisogni che comprende una presa di coscienza delle possibilità illimitate del libero sviluppo umano /353. SODDISFAZIONE DI BISOGNI NON ELEMENTARI /Contro un socialismo ascetico in cui il razionamento prende il posto dell’abbondanza ->/354 –Una nuova espansione delle forze produttive per assicurare beni industriali in abbondanza a tutti gli abitanti della terra /Un’economia che distribuisca beni e servizi in modo da soddisfare tutti i bisogni dei suoi associati = attuale livello di civiltà e agiatezza dei paesi capitalisti avanzati /356- Nel 1958 gli Usa erano il paese più ricco del mondo / Bisogna fissare su scala mondiale ubicazioni industriali, minerarie e agricole che consentano la maggiore economia di lavoro (vivo e morto) / 357- IMMENSO FONDO DI CONSUMO IMPRODUTTIVO COSTITUITO DALLE SPESE MILITARI /I fondi necessari a una industrializzazione senza lacune di tutta l’umanità sottosviluppata/ 359 – Ingegneri e medici vs soldati e aviatori nel terzo mondo /360- AL DI LA’ DEI PiU’ AUDACI SOGNI DELL’UMANITA’ / Sperperi enormi derivati dalla sopravvivenza degli Stati nazionali e progetti giganteschi / Sperperi inerenti all’economia capitalista che la pianificazione socialista permetterebbe di evitare / 361- Fondo supplementare di accumulazione e fondo supplementare di consumo /362- AUTOFINANZIAMENTO COME EVASIONE FISCALE /Stabilire il limite dello sperpero a quattro volte il reddito medio/ 363- Nessun uomo di buon senso può considerare normale che in un paese si spenda più per il gioco e per l’alcool che per la sanità e l’istruzione (Cfr. Usa e Gb) /361- 5 FONTI DI ACCUMULAZIONE SOCIALISTA: 1. Piena utilizzazione delle risorse produttive esistenti; 2. Eliminazione delle spese di lusso eccezionali; 3. Riduzione dei costi di distribuzione; 4. Organizzazione razionale dell’industria (innovazione, standardizzazione); 5. Liberazione energia creatrice dei lavoratori./ 365 Risolvere i problemi di transizione in un paese arretrato (≈ problemi drammatici dell’Urss) /366- Fondo di accumulazione produttiva (o di investimento) ≠ surplus potenziale (Baran) / Il problema chiave della fase di transizione -> la determinazione del tasso di accumulazione OTTIMO (prodotto nazionale e reddito nazionale)/371 Il prodotto corrente si divide in tre parti: 1. Consumo dei produttori; 2. Fondo di investimento produttivo; 3. Sovraprodotto sociale consumato improduttivamente (= consumo improduttivo che non migliora il livello di vita dei produttori: amministrazione, esercito) /374- Tanto più un paese è povero tanto più il ritmo di sviluppo economico è funzione del consumo dei produttori (vs economia sovietica) -> Qualsiasi riduzione dei salari reali al di sotto di un certo livello provoca una caduta della produttività del lavoro / Sul rendimento del lavoro / 376- Rivolta dei produttori / IL TASSO DI ACCUMULAZIONE MASSIMO NON E’ MAI IL TASSO DI ACCUMULAZIONE OTTIMO (= QUELLO CHE CONSENTE LO SVILUPPO PiU’ RAPIDO) / 385- Un sistema di gestione degli investimenti contrario ai principi del socialismo / ‘CULTO DELLA PERSONALITA’’ = SBOCCO ABITUALE DEL POTERE ARBITRARIO DELLA BUROCRAZIA SULL’ECONOMIA E SULL’INTERA SOCIETA’ /387- Errori commessi dall’URSS nel piano agricolo tra il 1928 e il 1953: burocratismo che permette la non correzione degli errori per 25 anni]

 387- [Economia pianificate ed economia di mercato] SCAMBIO = COMPRAVENDITA /318- Abolendo l’economia monetaria e l’economia di mercato si elimina il barometro e non il gelo stesso /190- PREZZO MARGINALE ≈ COSTO DI PRODUZIONE /391-Un sistema dei prezzi orientato esclusivamente dal mercato riprodurrebbe tare dell’economia capitalista /392- Una massa di disoccupati in una zona sottosviluppata del paese come sperpero sociale più doloroso della vendita “sottocosto” o “al di sopra del costo”di certi prodotti/ Redditività massima di ogni azienda (mercato) vs efficienza massima degli investimenti della comunità (pianificazione) / 393 – Dottrinarismo vs pragmatismo grossolano di Stalin / 394- Obiettivi prioritari del piano liberamente determinati dal popolo lavoratore -> mobilitazione civile e lavoro forzato = metodi incompatibili con una democrazia socialista /FASE DI TRANSIZIONE = FASE DI SVILUPPO PIANIFICATO /395- La pianificazione è una tecnica di coordinamento delle attività economiche allo scopo di realizzare certi obiettivi prioritari. La pianificazione socialista persegue l’obiettivo di accrescere le forze produttive socializzate per assicurare progressivamente ai cittadini un’abbondanza di beni e servizi, per assicurare così il totale dispiegamento della loro personalità e per tendere a più lunga scadenza al deperimento dell’economia di mercato, delle classi, dell’ineguaglianza sociale, dello Stato e della divisione del lavoro-> VARIABILI ENDOGENE DELLA PIANIFICAZIONE = OBIETTIVI / 397- Investimento lordo e netto / Discussione pubblica sulle grandi masse del prodotto e sul reddito annuo /398- Sulle differenze di struttura delle spese di consumo (Legge di Engel –statistico prussiano-= più aumenta il  reddito , e più diminuisce la parte relativa alle spese alimentari) /406- Questione sociale lasciata dal capitalismo / CLIMA AZIENDALE = STRUTTURA GERARCHICA DELL’AZIENDA -> LAVORO ALIENATO = lavoro eseguito in nome e per conto di altri e quindi considerato tempo perduto per la vita (emancipazione del lavoro) /Rapporti di produzione che non mutano passando dal padrone capitalista al burocrate o al tecnocrate socialista / Collettivi di operai e impiegati-> controllo operaio, cogestione operaia e autogestione operaia / 407- Il problema della gestione delle aziende nella fase di transizione dal capitalismo al socialismo è certamente complesso. (…) Si delineano due minacce parallele: quella della burocratizzazione e quella del ritorno all’anarchia del mercato. Queste due minacce non sono affatto immaginarie. / Se si possono accusare di ipocrisia coloro che prendono a prestito il pericolo burocratico per respingere o per ritardare il rovesciamento del capitalismo [N.M.: Cfr. Max Weber] (che unisce alla estrema burocratizzazione delle grandi aziende l’arricchimento odioso dei loro proprietari a spese della collettività), non si può contestare che la concentrazione di tutte le risorse economiche nelle mani dello Stato rischia di mantenere o di estendere condizioni di ineguaglianza sociale.[Aneddoto del ragazzino allo zoo di Mosca, che si domanda di chi è l’elefante-> i giovani straccioni non considerano come loro proprietà quello che hanno appena rubato allo Stato] /408 – La pianificazione esige l’iniziativa, jil controllo, e la revisione continua del piano da parte di milioni di cittadini come produttori e come consumatori-> bisogni e desideri del popolo / 409- SVILUPPO DEI CALCOLATORI E RISOLUZIONE DEI PROBLEMI DI DETTAGLIO (Activity Analysis) /410-E’ razionale ed efficace socializzare un’azienda che occupa 10.000 operai, non è razionale ed efficace socializzare 10.000 piccoli negozi o fattorie a conduzione familiare / 411 [Interessi organizzati vs interessi dispersi] / 412- Calvario dell’agricoltura sovietica tra il 1929 e il 1953-> piccoli contadini e piccoli commercianti (distribuzione)/ Cooperative che permettono l’adozione di una tecnica sempre più efficace /415- Periodi di guerra e di ricostruzione = periodi di penuria acuta /416- Nella fase di transizione deve essere realizzata la socializzazione dei grandi mezzi di produzione, di produzione e di scambio /

421- L’ECONOMIA SOCIALISTA

422- Lavoro come sviluppo integrale delle possibilità del singolo vs lavoro per ‘guadagnarsi da vivere’ / Razionamento tramite il portafoglio e lotta di tutti contro tutti per l’appropriazione maggiore di segni monetari /CARRIERISMO-NEPOTISMO-CORRUZIONE-SERVILISMO-AUTOCRATISMO/Democrazia come controllo sulle attività di amministratori e capi, possibilità di sostituirli senza incontrare una resistenza collettivamente organizzata e senza uscire dalla legalità / Economia mercantile e monetaria -> VENALITA’ GENERALE DELLA VITA / 423- Pro mentalità nuova [= 424 uomo nuovo = deviazione volontaristica?] /DAGLI STIMOLI MATERIALI ALLA DISTRIBUZIONE SECONDO I BISOGNI / Rivoluzione psicologica-> da vecchio egoismo a coscienza socialista / La causa del desiderio di arricchimento personale non è una sopravvivenza della società capitalista ma una distribuzione razionata tramite denaro /Pro deperimento economia monetaria e abbondanza beni-> 424- DA SOCIETA’ MATRIGNA A MADRE GENEROSA E COMPRENSIVA (CHE RISENTE DEGLI ECHI DEL PASSATO COMUNITARIO)-> Il nuovo modo di vita può nascere solo da un nuovo modo di produzione e da un nuovo modo di distribuzione [PREDICARE VS CREARE LE CONDIZIONI] /425- SOCIETA’ POSTCAPITALISTA = fase di transizione dal capitalismo al socialismo / PROPRIETA’ COLLETTIVA ≠ PROPRIETA’ DI TUTTI I SINGOLI MEMBRI DELLA COLLETTIVITA’/ Merci che un lavoratore non può ottenere senza un atto di scambio /Salario individuale + dividendo sociale o salario sociale /426- ECONOMIA MERCANTILE vs  ECONOMIA BASATA SU SODDISFACIMENTO DEI BISOGNI SENZA CONTROPARTITA -> 427 [Problema dei criminali ≈ problema dei pigri e dei refrattari] / Società di transizione come società di semi-penuria /427- Forme embrionali di salario sociale (viene abbandonata la forma monetaria della distribuzione, mentre il contenuto avaramente misurato e misurabile sussiste sempre (servizi sociali)/ 428- Modo di distribuzione: 1- salario sociale dell’abbondanza; + 2. Beni che passano dallo scambio alla categoria dei beni distribuiti secondo i bisogni /Liberarsi del grande peso millenario del calcolo economico / Il sale come esempio di bene la cui domanda non è elastica /430- Distribuzione secondo i bisogni (sale, trasporti collettivi, pane) /Contro la teoria dei bisogni crescenti all’infinito /431- Sei bisogni fondamentali-> Uno studio antropologico e storico di un minimo di serietà dimostra in realtà la loro sorprendente stabilità: il cibo, l’abbigliamento e l’alloggio (e in certe condizioni climatiche il riscaldamento), la protezione contro gli animali selvaggi e le intemperie, il desiderio di decorazione e quello di esercitare i muscoli del corpo, la conservazione della specie: ecco una mezza dozzina di bisogni fondamentali che non sembrano esser mutati dalle origini dell’homo sapiens e che ancor oggi corrispondono alla maggior parte delle spese di consumo. / Se aggiungiamo i bisogni igienici e sanitari (semplici manifestazioni dell’istinto di conservazione a un certo livello di coscienza) e le esigenze di arricchimento del tempo libero (semplice estensione del bisogno di decorazione, di esercitare i muscoli del corpo e del bisogno di sapere, vecchi come il genere umano) vediamo come la quasi totalità delle spese di consumo anche nei paesi più ricchi del mondo dipendono da un piccolo numero di bisogni fondamentali che sono assai più caratteristiche antropologiche che il risultato di condizioni storiche particolari./ 432- Sul cibo il  criterio della salute ha preso il sopravvento su quello del godimento cieco e ostentato /Abiti che piacciono o comodi vs abiti nuovi fiammanti/ Tendenza all’uniformità degli abiti quando scompaiono domestici e lacché /433- Consumo razionale (437) vs consumo capriccioso / 434- Momento in cui la domanda diviene non elastica in relazione a prezzi e redditi /Moda e novità tecniche (≠ capriccio individuale) / Un numero limitato di stili /436- Bisogno di isolamento periodico e di solitudine/437- Bisogni economici vs bisogni non economici (?) /Distribuzione di beni materiali e servizi / Bisogni culturali (bisogni di strumenti artistici, di mezzi di trasporto per viaggi / Bisogno di ricercare, di creare, di insegnare (≠ beni e servizi)-> 438- Forme di attività sempre più complesse e nobili /439- Salario sociale ≠ salario indiretto (=reddito monetario differito) /440 denaro e spese accessorie -> pro riduzione circolazione monetaria / 441 – I servizi (medicina, istruzione) resteranno a lungo non automatizzati /Economia monetaria alla periferia della società (prostituzione, servitori) / Erich Fromm sull’automazione /442- L’automazione socialista renderà dunque inutile l’economia mercantile e ne provocherà il deperimento /443- LA DISTRIBUZIONE GRATUITA DEL PANE, DEL LATTE E DI TUTTA L’ALIMENTAZIONE DI BASE PROVOCHEREBBE UNA RIVOLUZIONE PSICOLOGICA SENZA PRECEDENTI NELLA STORIA DELL’UMANITA’/Scomparsa della paura e dell’insicurezza = scomparsa dell’egoismo /444- Uomo nuovo socialista-> un’evoluzione contraria alla natura umana? / IMPOSSIBILITA’ DI UNA REDENZIONE SU QUESTA TERRA?Cfr. antropologia di A Gehlen, antropologo di ambiente nazista) /445- COOPERAZIONE, SOLIDARIETA’ vs CONCORRENZA, LOTTA, OPPRESSIONE DEGLI ALTRI / L’uomo come embrione nato prematuramente /447- Bisogno umano di sicurezza e di affetto / Sull’istinto di morte? /451- Deperimento di economia monetaria e mercantile + valorizzazione del tempo libero = leva per assicurare la scomparsa delle classi e dello Stato./ 454-Pro settimana di 20-24 h di lavoro/IL FINE PRIORITARIO DI ECONOMIZZARE IL LAVORO UMANO /455- Costa molto meno caro girare un film per milioni di spettatori che permettere a milioni di spettatori di girare un film-> MEZZI ATTI A PRODURRE CULTURA PIUTTOSTO CHE A CONSUMARLA / attività culturali (da sport a esplorazione a letteratura)/ 456- Automazione (grande forza che tende a eliminare la differenza tra lavoro intellettuale e lavoro manuale, eliminando il secondo / Città satelliti e fine della distinzione città-campagna /LIBERE COMUNI DI PRODUTTORI E CONSUMATORI /459- Scelta tra supplemento di ricchezza e supplemento di tempo libero in una società socialista/SVILUPPO ECONOMICO VS SVILUPPO RAZIONALE E OTTIMO DI TUTTE LE POSSIBILITA’ UMANE / Nascita dell’uomo libero da qualsiasi preoccupazione materiale o economica / Il furto di tempo di lavoro altrui su cui riposa la ricchezza attuale (Marx) /462- Alienazione del lavoro = perdita di controllo prima sul prodotto e poi sulle condizioni di lavoro (= lavoro per altri) /462- C’è un’alienazione del lavoro antecedente a quella del lavoro ‘per conto di altri’: è l’asservimento dell’uomo alla tirannia della divisione del lavoro, l’alienazione dell’uomo rispetto alle diverse potenzialità che sonnecchiano in lui, ma che non possono svilupparsi finché ‘ha il suo mestiere’, ‘esercita la sua professione’, ‘cerca un posto’. Nessun uomo è nato scopino municipale, saldatore autogeno o OS3./ 463- Orientamento professionale e “attitudini umane”/464- Uno dei commenti più frequenti dei lavoratori a proposito dei loro hobbies è che questi hobbies li fanno ‘amare qualche cosa’ e assicurano loro ‘qualcosa per cui si sentono liberi, liberi soprattutto di scegliere quello che faranno e il luogo e il momento in cui lo faranno’ (G. Friedmann) /’Gli hobbies esprimono probabilmente meglio di quanto non faccia il lavoro stesso, la personalità complessiva di un operaio, perché lavora per necessità mentre all’origine della sua distrazione preferita c’è una SCELTA’ (F. Zweig) / Lavoro impiegatizio e operaio (lavoro forzato) vs lavoro professionale-artistico / 465- Insegnanti, dirigenti e pubblicitari come schiavi della divisione del lavoro ->466- La tirannia di una crescente specializzazione vs equilibrio fisico e nervoso come fini coscienti /467- Attività umana creatrice che unisce teoria e pratica / 468- Lavoro ≠ prassi (azione) -> il lavoro come la forma più miserabile della prassi umana -> Il lavoro come forma preistorica della prassi umana-> All’origine l’uomo era contemporaneamente FABER e LUDENS /470- Grandi secoli di ottimismo sociale (XVI  XIX sec.) /472- L’inizio del dramma veramente umano dopo millenni di conflitti indegni dell’uomo.

477- ORIGINI, SVILUPPO E DEPERIMENTO DELL’ECONOMIA POLITICA

477- L’uomo si distingue dalle altre specie per l’appropriazione sociale del cibo-> sociale = cosciente = attività su cui gli uomini si ‘formano idee’, si pongono interrogativi

478- L’ideologia nasce dai conflitti tra gli uomini e non dal conflitto tra l’uomo e la natura -> Il pensiero primitivo non cerca affatto di nascondere i fatti-> Solo quando compare la divisione in classi con la divisione tra lavoro manuale e lavoro intellettuale compare l’ideologia come ‘cattiva coscienza’

480- [Pensiero economico = economia politica-> Le questioni che preoccupano i primi pensatori economici riguardano essenzialmente l’INSTABILITA’ ECONOMICA E SOCIALE /484- Lo scambio è giusto quando è proporzionale, cioè quando per le due parti guadagni e perdite si compensano. Ma la proporzionalità deve poter essere misurata, esige un’unità di misura, una misura comune. Secondo Aristotele questa unità di misura consiste nel bisogno (INDIGENTIA). (…) 485-Con questa teoria del valore l’economia politica è giunta a un vicolo cieco; Lo studio dei bisogni sfocia nella psicologia e non nell’analisi dei fenomeni economici / 487- Tommaso D’Aquino e il lavoro come misura del valore / 492 Teoria del prezzo corrente vs prezzo giusto / Mercantilismo = teoria del capitalismo commerciale / 493- William Petty e il lavoro come fonte di ogni valore di scambio -> prezzo naturale (o intrinseco) vs prezzo corrente (o di mercato) / ‘rendita naturale’ che può essere fruttata da ogni capitale / 494- I fisiocratici individuano l’origine di qualsiasi sovraprodotto sociale nella differenza tra il prodotto del lavoro del contadino e le spese per il mantenimento del contadino stesso / 496- Tre errori di Adam Smith (1. Non chiara distinzione tra lavoro e forza-lavoro; 2. Disconosce la duplice funzione della forza lavoro: creare e conservare valore; 3. Considera profitti e rendita fondiaria come due entità diverse che appaiono come redditi di due diverse classi sociali) /497- Ricardo e l’economia borghese-> La teoria del valore-lavoro /499- Peterloo contro la classe operaia britannica/ 500- Marx scopre il segreto economico del plusvalore-> il plusvalore non è che la forma monetaria della categoria storica di sovraprodotto, di surplus-> L’operaio moderno non è che l’erede del servo medievale e dello schiavo antico /502- In Marx stessa analisi per teoria micro e macroeconomica / Marx e la tabella generale della circolazione e della riproduzione del prodotto sociale [=Schemi di riproduzione = indagine macroeconomica]/ Sovraprodotto e ‘rendita sociale’ (Quesnay) vs accumulazione di Marx = grande forza matrice della società capitalistica / 504- Say e la teoria eclettica del valore (fattori di produzione)-> 505- Interesse come plusvalore, profitto come salario di gestione tecnica o per la previsione delle condizioni di mercato (l’imprenditore di Schumpeter ≠ sforzi del direttore tecnico / Keynes e l’interesse come ricompensa per la rinuncia alla liquidità -> Teoria dell’astinenza e del sacrificio del consumo immediato per risparmiare denaro e permettere così di comprare mezzi di produzione [= valore prodotto dal capitale] /506- Gli antenati del capitalismo moderno non sono una minoranza di risparmiatori [vs maggioranza di dissipatori] ma una minoranza di usurpatori che hanno sottratto ai produttori una parte del loro surplus-> c’è stata astinenza, ma dei produttori / 508- Ineguaglianza delle condizioni di mercato (monopolio dei mezzi di produzione vs obbligo a vendere la forza-lavoro per sopravvivere)  e prezzi dei fattori di produzione / LA RICERCA DI UN CATEGORIA SEMPLICE [VALORE LAVORO IN ECONOMIA] E’ IL METODO DI QUALSIASI PENSIERO SCIENTIFICO (IN OGNI CAMPO DELLA CONOSCENZA) / Scienza economica e scoperta dell’elemento costituente il valore / 509- La teoria dei prezzi di produzione (dei costi di produzione) diviene a sua volta puramente empirica e non spiega più nulla se si rompe con la teoria del valore lavoro /511- Merci come cristallizzazione di lavoro umano generale e astratto / 511- Lavoro che è riconosciuto come socialmente necessario dal mercato -> livelli di produttività e perequazione tasso di profitto

513- Scuole neoclassiche (≠ eclettiche) britannica, viennese e svizzera /515- utilità marginale -> valore determinato dall’intensità dell’ultima particella di bisogno non soddisfatta /520- Nel XIX solo i critici del capitalismo si sono interessati al problema delle crisi-> Teorie moderne del ciclo economico e dello sviluppo economico / 521- La lacuna individuata da Keynes / La teoria keynesiana è una teoria del reddito -> L’ECONOMIA POLITICA BORGHESE DA APOLOGETICA DIVENTA PRAGMATICA  (KEYNES)-> PRO CONTROLLO SOCIALE DEI CICLI ECONOMICI / 523- Keynes e tecniche di ricerca più utili per società socialista che per società capitalistica /Keynes e Marx / 524- Keynes su inflazione moderata / Reddito operaio ≠ reddito capitalistico /526 – Econometria come tecnica ausiliaria, non metodo di indagine, non metodo critico

526- Il periodo più fecondo della teoria economica marxista va dal 1894 al 1914-> poi fase 1918 -1929-33 / 529- La teoria economica marxista da strumento di ricerca a giustificazione a posteriori delle decisioni del governo dell’Urss-> Deformazioni apologetiche della teoria marxista /530 – Sulle condizioni della società società socialista-> Mandel non è d’accordo con l’idea di una società socialista con livello di vita medio inferiore a quello dei paesi capitalisti / 531- URSS = STRANA SOCIETA’ SOCIALISTA /532- Sulla teoria apologetica della disuguaglianza sulla base di quantità e qualità di lavoro / 533- Sulla giustificazione della disuguaglianza sociale /533 CORRUZIONE, DEMORALIZZAZIONE, BUROCRATIZZAZIONE / 534- La deformazione apologetica del marxismo lo trasforma negli anni ’30 e ’40 in una scolastica incapace di far fronte ai problemi reali e nuovi, se non con uno sterile gioco di citazioni /535- Una revisione sempre più spinta delle premesse marxiste della pianificazione economica nella fase di transizione dal capitalismo al socialismo / 536- Ciò che gli economisti sovietici ricercano è in realtà un sistema di autoregolatori che permettano di realizzare i massimi risultati economici indipendentemente dall’intervento cosciente degli uomini [Contro burocratismo e controllo democratico non c’è che l’automatismo del mercato]-> riproduzione delle tare classiche della libera impresa capitalistica /537- Il punto di vista del proletariato resta assente nel dibattito tra gli economisti sovietici /Giochi d’orologeria raffinata/ Il controllo dei lavoratori è quello più efficiente per scoprire capacità di produzione non utilizzate /538- Ogni scienza è un mezzo di conoscenza, una risposta ad interrogativi posti -> Gli interrogativi a cui l’economia politica cerca risposta nascono con la produzione mercantile e monetaria e deperiscono con essa  / Per Marx Il capitale è critica dell’economia politica /Come non c’è una filosofia marxista, così non c’è un’economia politica marxista -> Per Marx politica = ideologia  / Teoria economica marxista = dialettica del divenire delle società umane / Dalla disintegrazione della filosofia per opera di Marx si precisano due metodi per indagare: le scienze positive da una parte e la dialettica dall’altra, come residui della filosofi /539- nesso interno dei rapporti borghesi vs nesso apparente / 540 Una società basata sull’abbondanza da cui siano scomparse le categorie economiche.

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