Il piano del capitale è la riduzione della società a fabbrica (1972)

13- COMPOSIZIONE DI CLASSE E TEORIA DEL PARTITO ALLE ORIGINI DEL MOVIMENTO CONSILIARE

13- [Industria meccanica = operaio altamente specializzato = operaio inventore -> da figura professionale a figura sociale e politica (16- movimento politico-gestionale dei consigli) / Consigli operai e autogestione dei processi lavorativi -> gestione operaia e forza-lavoro legata a tecnologia del processo lavorativo -> L’operaio come produttore autonomo e forza-lavoro di fabbrica come entità autosufficiente / Rapporto (che diffida della politica) tra operai-padrone singolo-> Tecnici e ingegneri non erano ancora i funzionari dell’organizzazione scientifica dello sfruttamento / COSCIENZA DI CLASSE COME FATTO SPIRITUALISTICO O CULTURALE / 17- Aumento della forza-lavoro impiegatizia in Germania [Manager e fordismo] / PRODUZIONE IN SERIE ≠ PRODUZIONE DI MASSA / 18- Operaio specializzato ≠ operaio di linea moderno, dequalificato, sradicato, con altissima mobilità e intercambiabilità / [L’operaio specializzato] da aristocrazia operaia ad avanguardia rivoluzionaria vs avanguardia capitalistica [Ford] /[Taylor vs Ford sul salario] / Il movimento dei consigli fece leva soprattutto sull’aristocrazia operaia, cioè fece saltare il piano di integrazione della classe nel sistema in un punto fondamentale [e proprio per questo il movimento del 1905 fu un movimento internazionale-> 1905 = Soviet in Russia e IWW in America] / Questione di metodo: l’arretratezza del capitale (Russia, Italia) non combacia affatto con l’arretratezza della classe operaia /20- L’IWW è il passaggio diretto dalla prima internazionale di Marx all’epoca post-comunista /23 [I minatori = il polo di classe più avanzato della Germania dell’anteguerra] / 29-MODIFICARE LA STRUTTURA OCCUPAZIONALE E LA STRUTTURA PROFESSIONALE DELLA FORZA-LAVORO->Quegli operai dovevano tenerseli e non potevano disfarsene-> una soluzione fordista nelle miniere non era facilmente applicabile / 25- Una salvezza capitalistica ottenuta mediante la modificazione della composizione organica del capitale/ Perché la socialdemocrazia nel 1918 dovette abbandonare Kautsky e scegliere Noske? [-> Da soluzione riformista alla crisi politica del sistema a semplice apparato repressivo delle lotte e dell’organizzazione consigliare stessa ≠ da soluzione Usa dove dopo le lotte di classe del 1904-1905 si accolgono 10 milioni di immigrati (≠ 0,5 milioni di immigrati polacchi e italiani accolti in Germania)]-> La genialità di Ford e la portata strategica dei suoi progetti sulla meccanizzazione spinta e sull’organizzazione del salario in funzione dei consumi ci appaiono evidenti] / In Germania la rigidità del sistema riduceva i margini di manovra e anche la socialdemocrazia bernsteiniana (costretta dalla spontaneità a rincorrere un rapporto tra classe e sindacato, indotta dall’’economicismo’ a porre la lotta sindacale al di sopra delle manovre elettorali) rappresentava un pericolo oggettivo prima della guerra e questa –non l’’auitoritarismo’ del Kaiser- fu la ragione per cui non fu cooptata al governo prima dello scoppio della guerra/27- Gli operai nel 1912 usarono il sindacato senza nessun feticismo per l’organizzazione / 28- La decade che sta a cavallo del secolo [1895-1905] è il periodo di più intenso e appassionante dibattito teorico in seno al movimento operaio-> riformisti, rivoluzionari, anarco-sindacalisti] /29- Adesione immediata dei sindacalisti alla dottrina di Bernstein / Anarco-sindacalismo e superamento della forma partito / ORGANIZZAZIONE POLITICA = CENTRO DI DECISIONI / Rosa Luxembourg e la regolamentazione delle funzioni del sindacato /30- ‘Non i destini del movimento socialista sono legati alla democrazia borghese, ma i destini dello sviluppo democratico sono legati alla movimento socialista’/ 31 – Rosa Luxembourg aveva capito che Bernstein aveva messo in crisi sia la linea rivoluzionaria, sia la teoria del partito / LA SOCIALDEMOCRAZIA DA PARTITO DI QUADRI A PARTITO DI OPINIONE (Bernstein) / Rapporto con le masse vs feticismo di partito (= attenzione per autoconservazione) / Lenin parla dell’’organizzazione-processo’ o della ‘tattica-processo della Luxemburg-> Tattica socialdemocratica (per la Luxemburg)= atti creativi della lotta di classe vs iniziativa cosciente di carattere conservatore dei partiti socialdemocratici / (Sociologia della Luxemburg)-> pro nucleo socialdemocratico del proletariato come il più organizzato e illuminato / 33- Lenin vs Luxemburg = bolscevismo vs movimento consigliare /35 – L’ORGANIZZAZIONE DI ROSA LUXEMBURG COME RETE COORDINATA DI MINORANZE AGENTI ≠ STADI DI SVILUPPO DEL PARTITO (Lenin) ≈ COSTRUZIONE DI UN ARGINE A SECONDA DEI LIVELLI PIU’ ALTI RAGGIUNTI DALL’ONDATA DI PIENA (in funzione della riorganizzazione del sistema capitalistico) / 35- Sulle divergenze tra Lenin e la Luxemburg ->Rosa Luxemburg e Lenin parlavano a due tipi diversi di classe operaia e contro due tipi diversi di social riformismo /39 De Leon e l’IWW->Sulla maturità della classe imprenditoriale americana = capacità di rovesciare il conflitto in razionalizzazione e sviluppo (≠ Europa come noiosa provincia) senza il diaframma delle istituzioni politiche europee -> identificazione totale tra fabbrica e società con riduzione massima dello spazio politico inteso come rappresentanza e mediazione / IWW = Lotta come unico organizzatore collettivo, in una gigantesca rivoluzione culturale, fatta di pochi principi: salario e orario, gatto selvaggio, nessuna trattativa, azione diretta, di massa e violenta, nessun vincolo all’agitazione, alla mobilità degli agitatori, egualitarismo /39 – Mettere in grado l’operaio collettivo di agire automaticamente, o meglio autonomamente / LA LOTTA COME UNICO ORGANIZZATORE COLLETTIVO (rivoluzione culturale)/ IWW = rifiuto di ogni istituzionalizzazione del conflitto /Territorializzazione dello scontro ( ≈ Camere del lavoro italiane) / 40 In Europa rovesciamento dell’aristocrazie del lavoro in avanguardie politiche, in Usa rovesciamento della mobilità in vettore di organizzazione operaia (Wobbly e accuse di vagabondaggio) / L’operaio massa, senza specializzazione, come creazione dei Wobblies-> La gestione degli affari ai padroni, la determinazione del lavoro socialmente necessario e del reddito ai Wobblies (organizzazione delle forze produttive al pari del capitale, non più arretrata) / 41- Wobblies ≠ quadri bolscevichi europei / Pratica anti istituzionale dell’IWW / 42- Con la guerra imperialista del 1914 il movimento operaio si divide in tre correnti: socialdemocratici che gestiscono il patriottismo; i pacifisti rivoluzionari; i bolscevichi che intuiscono la possibilità di rovesciare la guerra imperialista in guerra civile/ 43 – Ideologia operaista (≈ populismo ?) del movimento consiliare / Autonomia operaia e rifiuto della delega nel movimento dei consigli / Il leninismo e il rapporto tra partito e insurrezione (≠ Rosa Luxemburg) / Il trattato di Versailles contro la classe operaia tedesca -> chiudere la partita con la classe operaia all’offensiva / 44 Versailles blocca il processo di sviluppo della composizione organica del capitale (accumulazione)/ 45- Utopie della democrazia del lavoro / Quadri SPD pro resistenza alla guerra vs bolscevichi pro esercito rosso -> 46- disarmo rivoluzionario vs insurrezione / I motivi del fallimento del movimento consigliare / [maoismo: guerra di lunga durata vs insurrezione]

47- ANNI VENTI: LOTTE OPERAIE USA

47- [Movimenti radicali in storia USA ]/ 48 – Dopo il ’48 i partiti socialisti come amministratori di Stati borghesi -> PSI, PCI = rappresentanti della classe operaia PER e NELLO Stato/50- Sciopero sconfitto dividendo e contrapponendo i singoli sindacati di mestiere / SPAZI DI VITA DEGLI OPERAI vs TAYLORISMO / 52- Nel ’24 fine immigrazione di massa europea in USA / 53- PCUsa vs AFL-> Non si riescono a trovare metodi di organizzazione del lavoro per affrontare il taylorismo -> Il sindacalismo industriale di massa come strumento nuovo.

55- LO SCIOPERO GENERALE INGLESE DEL ’26 (https://www.eastjournal.net/archives/98014 )

55- Maturazione della classe operaia inglese con lo sciopero del ’26 / 56- In Keynes tra il 1920 e il 1926 scoperta del salario come elemento dinamico dello sviluppo del capitale e come strumento formidabile per il controllo della forza-lavoro / I salari bassi significano una limitazione del mercato interno / Grande sciopero del ’26 = 1. Fine delle illusioni riformistiche; 2. Riporta la lotta dentro la fabbrica, mentre ogni sforzo era stato fatto per portarla su istanze democratiche (= fuori della fabbrica?)/ 57- Inevitabilità del conflitto nell’irriducibilità della classe operaia al piano del capitale / 58- Sulla produzione socializzata di guerra / 59. Politica di aggancio tra il capitale Usa e il capitale Gb / 60- Contro organizzazioni di controllo operaio sul processo produttivo / 61- E’ dalla necessità del controllo della classe operaia che nasce in Gb la prima esperienza di collaborazione istituzionale tra capitale e Stato /GB (controllo nuovi operai) vs USA (alle prese con forza-lavoro eterogenea) / Sviluppo delle lotte operaie in Europa e in America dopo la prima guerra mondiale / 62 Pro politica che blocchi il processo di crescita dell’autonomia della classe operaia / 62-Obbligo del capitale USA di addossarsi tutti i rischi della socializzazione della forza lavoro, ma ipotecando per l’avvenire tutti i vantaggi / 63- L’esperienza bellica aveva collaudato certe forme di gestione riformistica della forza-lavoro / Gli operai inglesi rifiutano di riconoscere come proprie le necessità del capitale e allora il capitale chiama in causa trade unions e labour party/64- Fase di avvio dell’integrazione del capitale a livello internazionale / 66-RIORGANIZZAZIONE DEL MERCATO + RIORGANIZZAZIONE DEL PROCESSO PRODUTTIVO TECNICO / shop stewards (= rappresentanti di reparto/sindacali)-> irriducibilità della forza-lavoro a unità produttiva (individuale )/ No taylorismo in GB – sì in Usa -> taylorismo = manipolazione pseudoscientifica e tecnologica della reale natura del sistema capitalistico di sfruttamento / 67- LA FABBRICA VA NASCOSTA DIETRO LA SOCIETA’ E L’OPERAIO DIETRO IL CITTADINO PRODUTTORE; COSI’ LO SFRUTTAMENTO DELL’OPERAIO DIVIENE EFFICIENZA E L’ORGANIZZAZIONE DELLO SFRUTTAMENTO DIVIENE DEMOCRAZIA -> Controllo dinamico della classe operaia attuato dal capitale avviando una politica di collaborazione con la classe operaia, attraverso le organizzazioni di questa, sindacali o partitiche / Il salario come arma di attacco all’autonomia della classe operaia vs autoritarismo statale o liberismo tradizionale-> Lenin e la rivoluzione russa sono un monito/ [Il ’68 come soluzione ‘progressista’ del rapporto operai- capitale] / Il fallimento del riformismo operaio e del capitalismo europeo che il capitale sociale non perdona all’Inghilterra /

69- JOHN M. KEYNES E LA TEORIA CAPITALISTICA DELLO STATO

69- Teoria dello Stato contemporaneo-> periodizzazione; 1848-1870-> 1870-1917 /Per una teoria dello Stato contemporaneo che tenga conto del ruolo complessivo assunto dalla classe operai dopo il 1848 -> 1848 = classe operaia come variabile indipendente dello sviluppo capitalistico / Col ’17 lo Stato dei Soviet diviene punto di identificazione della classe operaia internazionale-> IL SOCIALISMO DALL’UTOPIA ALLA REALTA’ /70- Contraddittoria presenza di una classe operaia autonoma politicamente consistente ad ogni livello dell’organizzazione capitalistica / IL 1917 COME PUNTO ARCHIMEDICO / 71- Il taylorismo e il fordismo hanno questa immediata funzione: togliere il partito bolscevico alla classe, attraverso la massificazione del modo di produrre e la dequalificazione della forza-lavoro, immettendo per tal via nel processo produttivo nuove forze proletarie, distruggendo la forza d’urto delle vecchie aristocrazie ed impedendo che si ricostruiscano (dopo il 1870) /71- Progresso dell’organizzazione capitalistica = riproduzione allargata della classe operaia + diretta ricomposizione politica / 72- Il ’29 è il contraccolpo delle tecniche repressive antioperaie che si ripercuote sull’intera struttura dello Stato capitalistico , è il ’17 divenuto momento interno dell’intero sistema capitalistico / Il ’29 spazza via anche la nostalgia di quei valori che il ’17 aveva distrutto -> IL ’29 E’ UN MOMENTO DI ECCEZIONALE IMPORTANZA NELL’EVOLUZIONE DELLO STATO CONTEMPORANEO -> Nel ’29 si conclude la figura storica dello Stato di Diritto come figura storica della macchina di potere statale predisposta a tutela dei diritti individuali. E’ la fine del laissez faire./73- Si tratta di una ricostruzione capitalistica dello Stato sulla scoperta del radicale ANTAGONISMO operaio (=scissione +lotta) -> Nuovo fondamento materiale della vita costituzionale [rivoluzione dei redditi]-> Consapevolezza del radicale mutamento dei rapporti di forza tra le classi ->72- Riconoscimento dell’emergenza della classe operaia e del suo ineliminabile antagonismo /74- Tra il ’17 e il ’29 Keynes fu forse il più perspicace teorico della ricostruzione, di quella nuova forma capitalistica di Stato che si oppose all’impatto rivoluzionario operaio del ’17 / 75- Il ’17 si presenta sotto due aspetti: 1. Come controrivoluzione internazionale e 2. Come repressione del possente movimento della classe operaia /[Tra il ’18 e il ‘29] movimento dei consigli [gestionale] e sindacale (USA) / [Nel Trattato di Versailles Keynes] riconosce –in quest’ultimo atto di una secolare tradizione di rapporti di forza fra nazioni- che la in intelligenza della nuova situazione della lotta di classe si esprime attraverso la separazione dei problemi. Come spiegare altrimenti, prosegue Keynes, la follia di Versailles? Nel trattato invece di costruirsi un piano per salvare l’Europa dallo sfacelo, si rovesciano le frustrazioni, i risentimenti e le vendette di secoli di politica di potenza / Mentre la rivoluzione preme il ceto politico del capitale si lascia andare a una sistemazione punitiva e non ricostruttiva dell’assetto europeo / 76- Se il nostro presupposto è l’impoverimento dell’Europa Centrale oso predire che la vendetta non tarderà (Keynes) / 76-‘Si dice che Lenin abbia dichiarato che il miglior modo di distruggere il sistema capitalistico sia di rovinarne la moneta. Lenin aveva ragione (…) Combinando l’odio popolare verso la classe imprenditrice e il colpo già vibrato alla sicurezza da quel turbamento violento ed arbitrario dei contratti e dell’equilibrio stabilito dalla ricchezza, che è l’inevitabile frutto dell’inflazione , questi governi rendono praticamente impossibile all’ordine sociale ed economico del secolo diciannovesimo di continuare” (Keynes) / Keynes vicino a intellettuali weimariani / Keynes e la rottura operaia del sistema prebellico /78- [Robinson continua l’opera di Keynes] da politica prebellica ottimista, liberoscambista, pacifista (laissez faire) a politica protezionistica, militarista, imperialista /79- Riassorbimento della forza lavoro attraverso un salto tecnologico [LA CATENA DI MONTAGGIO CONTRO IL MOVIMENTO DEI CONSIGLI] / La Rivoluzione Sovietica offriva ormai alla classe operaia un’identificazione politica -> se voleva valere il meccanismo capitalistico doveva recuperare la classe operaia in quanto entità politica / Il plusvalore relativo, massificando la classe operaia, poneva solo lo scontro politico a un livello più alto / 80- Tra il ’20 e il ’29 Keynes come profeta disarmato -> come l’intuizione politica si trasformi in discorso scientifico su impulso della classe operaia e quindi delle necessità storiche del capitale / LA LEGGE DI SAY NON VALE PIU’ PERCHE’ POSTULA IL MANTENIMENTO DELL’ASSETTO CAPITALISTICO COME SPONTANEO ->81- perché nel sistema si è aggiunta la variabile dell’autonomia operaia /In termini economici PROBLEMA DELLA CLASSE OPERAIA = PROBLEMA DELLA DISOCCUPAZIONE / [Legalità = equilibrio di forze]-> ricercare un nuovo equilibrio = tener conto di nuove forze /82- L’economia politica si presentava –strutturalmente- come teoria dell’equilibrio, come teoria del ricambio organico e funzionale, dell’indefinita e libera possibilità di accesso al mondo della ricchezza. Sulla naturalità di questi presupposti si costituiva radicalmente la scienza economica adeguatamente congiunta al suo oggetto –criticati questi presupposti si accettava il rischio che la società intera si configurasse come fabbrica / Oltre all’equilibrio non c’è altro obiettivo da raggiungere (c’è solo il ‘partito della catastrofe’, la disperante certezza che la storia è fatta dagli imbecilli) / 83 Insistenza sulla necessità dell’intervento dello Stato a mediazione dei conflitti di classe e quindi a garanzia dell’equilibrio economico (attraverso l’alleanza tra borghesia progressista e socialisti)/ 85 – [Negli anni ‘20] l’allargamento della base dell’offerta nella riconversione dell’industria bellica, attraverso le innovazioni tecnologiche e lo straordinario incremento della produttività del lavoro, attraverso la conseguente espansione della produzione di beni durevoli, non è accompagnato da un movimento in cui essa crea la domanda / [MASSIFICAZIONE DELL’OFFERTA VS MASSIFICAZIONE DELLA DOMANDA] / 86- Domanda = classe operaia = movimento di massa che ha trovato un’identificazione politica = possibilità di insurrezione e di sovversione del sistema / General Theory e ideologia / 87- Lo Stato come garante della convenzione economica fondamentale -> togliere la paura del futuro / ORA LA VITA DEL SISTEMA NON SI BASA SULL’INTRAPRENDENZA MA SULLA LIBERAZIONE DALLA PAURA DEL FUTURO-> L’ECONOMICO VIENE INCORPORATO NEL GIURIDICO / CETO PRODUTTIVO E CETO POLITICO DEL CAPITALE SI IDENTIFICANO -> La classe operaia come ‘partito della catastrofe’ / “Nel lungo periodo saremo tutti morti” (Keynes) / 88- Il nuovo Stato del capitale sociale /Bisogna escludere ogni possibilità di esistenza di un reddito non consumato e non investito, di ogni sovrapproduzione di capitale, insomma di ogni disfunzione della circolazione [Unità contabile = aspetto costituzionale] /90- LO STATO COME ASPETTO COMPLESSIVO DELLA VITA ECONOMICA ->SOCIETA’ = FABBRICA / Interventismo statale come risposta al movimento sindacale e politico degli anni ’20 / 92- Il compito della politica economica sarà quello di imporre una continua rivoluzione dei redditi /93- Il problema di fondo della modificazione della struttura dello Stato a partire dalle riflessioni sul ’29 -> interventismo + registrazione dell’impatto di classe sulla sua struttura /93 DA DISPOTISMO DI FABBRICA E ANARCHIA SOCIALE A DIFFUSIONE SOCIALE DELL’ORGANIZZAZIONE DELLO SFRUTTAMENTO E A NUOVA FORMA DI STATO PIANIFICATO CHE DIRETTAMENTE RIPRODUCE LA FIGURA DELLA FABBRICA /94- Secondo Keynes per salvare il sistema bisogna auspicare l’’eutanasia del redditiero’ / Il saggio d’interesse non è fattore di equilibrio ma dipende da fattori anarchici ed extraproduttivi / Per Keynes PIENA OCCUPAZIONE = CONTROLLO DEGLI SQUILIBRI DELLA CIRCOLAZIONE (Capitalista collettivo e politica di larga manovrabilità del saggio di interesse) / “Sono vicino alla teoria pre-classica che ogni cosa è prodotta dal lavoro” (Keynes) [vs Sweezy che accusa Keynes di non essere mai uscito da impostazioni neoclassiche] / Contro economisti keynesiani che ritengono WERTFREI il loro lavoro / [pre-classico (Keynes) = classico] / 96- [Ciò che Marx chiamava il comunismo del capitale (vol.III) / 96- Affermazione in Keynes di un interesse sociale indenne da contraddizioni di classe, dalla lotta, dai rapporti di forza tra le due classi [ARMONIA vs ANTAGONISMO] / 97- Keynes su ricostruzione di un’egemonia del capitale in un orizzonte di rapporti di forza fin dal ’17 mutati a favore della classe operaia / Deludenti rapporti Keynes – New Deal- entourage di Roosvelt / 98- Caratteristica fondamentale del keynesismo = riconoscimento del mutamento dei rapporti tra le forze economiche in gioco e ristrutturazione adeguata della funzione egemonica del capitale nel nuovo contesto / [Nuovo sindacalismo vs piagnisteo socialdemocratico ] / Ultimo carattere dello Stato del capitalismo maturo = accettazione della violenza / Nuova giustificazione di Keynes della caduta tendenziale del saggio del profitto (+ convincente di quella marxista: prevalere di domanda su offerta e tendenze inflazionistiche) / FINALE AFFIDAMENTO DI KEYNES AL POTERE COME REALTA’ SEPARATA E INTERESSE GENERALE ASSOLUTO (= PAURA, REPRESSIONE, VIOLENZA)

101- IL NEW DEAL E IL NUOVO ASSETTO DELLE ISTITUZIONI CAPITALISTICHE

106- Nel giro di un anno [durante il New Deal] piu’ di 600 codici sanzionati da Roosvelt riguardano il 95% dei lavoratori USA e contengono disposizioni sui prezzi, quantità di produzioni, condizioni salariali. Qui non è più questione di intervento ma di responsabilità diretta, in prima persona, dello Stato nella produzione di valore / Continuità del potere e rovesciamento pratico del rapporto Stato-società / New Deal e modello di gestione industriale bellica /107- RECOVERY vs REFORM = RIPRESA vs RIFORMA = CONGIUNTURA vs SVILUPPO = 1° vs 2° New Deal = pro BIG BUSINESS-ECONOMIC NATIONALISM vs pro LABOUR- ECONOMIC INTERNATIONALISM / Società capitalista (in senso trontiano) = quel livello di sviluppo del capitale che lo vede farsi ‘sociale’ / Condizioni legislative della sindacalizzazione nel New Deal / 109 – Salto da 3 milioni di operai sindacalizzati del 1933 [AFL] a 7 milioni nel ‘37 [CIO], ai 41 milioni del ’45-> A un certo livello di sviluppo la sindacalizzazione diventa un bisogno direttamente capitalistico  /110- Sindacalizzazione = garanzia del tasso di crescita del salario nelle singole branche industriali (salario di cui si è già scoperta la rigidità verso il basso) e della crescita della massa globale dei salari [= crescita della domanda e del potere di acquisto richiesto da corporation illuminate] / 111 [CONSUMATORI = ORGANIZZAZIONE SINDACALE] / 112- tinta socialdemocratica dei movimenti di riforma americani durante il New Deal / “Vedo un terzo della nazione male alloggiato, male vestito e mal nutrito. Vedo milioni di uomini che non hanno i mezzi per comprare i prodotti delle campagne e delle fabbriche e che, con la loro povertà, impediscono ad altri milioni di uomini di lavorare e di produrre” / New Deal non socialista ma al massimo anti-trust [Keynes + Veblen] -> manca non solo l’ideologia socialista, manca anche il partito socialdemocratico / 113 – New Deal  = riconoscimento sincera alleanza tra BIG BUSINESS E BIG LABOUR / 114- Stato operaio = rapporto autoritario e pericoloso /115- Tradizionale sfavore dei giudici USA contro i sindacati per scioperi, picchettaggi, boicottaggi vs OPEN SHOP / 116 Declino sindacale anni ‘20 e clima giudiziario / 120- Il sindacato maggioritario avrebbe rappresentato tutti -> sindacati di mestiere vs sindacati di settore industriale /121- Wagner Act pro CLOSED AND UNION SHOP (= un’intera categoria sotto un solo sindacato= misura che condiziona l’assunzione e il mantenimento del lavoro all’appartenza dell’operaio a un sindacato /123- Ripresa tirata dai consumi invece che dagli investimenti -> sciopero del capitale e fenomeni inflazionistici / Il capitale negli anni ’50 percorre la sua via tecnologica alla repressione anti-operaia / Nel New Deal  il salario operaio è il ‘motore mobile’ della società capitalista -> Il capitale si appropria della classe operaia come si appropria della forza-lavoro/ 124- Contrattazione e interesse di una terza parte, la totalità del pubblico / 126- Il principio dell’eguagliamento del tasso di crescita dei salari nelle singole branche industriali al tasso di crescita della produttività generale / La ‘nuova frontiera’ è la ‘politica dei redditi’ a livello internazionale (Cfr. https://www.treccani.it/enciclopedia/politica-dei-redditi_(Enciclopedia-delle-scienze-sociali)/ )/ 127- Distinzione tra banche commerciali e banche finanziarie (Cfr. Sweezy e il ‘Declino del banchiere di investimento’) / 129- Il problema di rendere efficiente la democrazia e il 2° New Deal / 133- Corporation-sindacati-democrazia dinamica-> SOCIETA’ FABBRICA = PIANO DEL CAPITALE = CONCENTRAZIONE DEL DISPOTISMO DI FABBRICA SU TUTTA LA SOCIETA’/ New Deal  (= salario come spinta allo sviluppo) vs attuale politica dei redditi.

135- ANNI TRENTA: LOTTE OPERAIE USA

135- Il compito del movimento sindacale nel periodo del New Deal era l’organizzazione di massa degli operai / Stato corporativo democratico e New Deal come piano dei capitalisti finanziari /137- Perché la classe operaia americana non tentò mai di cambiare la società americana? Lo avrebbe potuto fare nel 1933 / Negli anni ’30 la classe operaia americana crea potenti sindacati industriali di massa / Le vittorie conseguite dalla classe operaia americana sono sconosciute a qualsiasi altra classe operaia -> Solo la presa del potere statale da parte dell’esigua classe operaia russa –un potere che non è riuscita a mantenere- supera la vittoria degli operai americani negli anni Trenta. Oltre a compiere un formidabile salto organizzativo in avanti, la classe operaia americana impedì allora il pieno sviluppo del capitalismo di stato americano, secondo quel processo che doveva concludersi con l’incorporamento dei sindacati stessi nell’apparato di Stato degli ultimi venti anni / 139- Nel 1933 i sindacati erano deboli e non cercavano di organizzare quelli senza sindacato / 141- Manovre dei sindacati (AFL) che non fanno altro che confondere, demoralizzare e rallentare il processo di organizzazione degli operai /141-143 –Il caso Budd-> Gli operai abbandonano l’AFL perché avevano compreso di aver bisogno di una migliore organizzazione (sconfitte inflitte agli operai dalla combinazione datori di lavoro- governo-sindacalisti) /143- I veri balzi in avanti vengono compiuti dalla lotta dal basso, dall’organizzazione propria della classe operaia, non dall’amministrazione burocratica della classe operaia dall’alto / Nel 1937 migliaia di militari circondarono le fabbriche [occupate] con i carri armati e con l’artiglieria pesante. Non spararono perché era chiaro che sparare avrebbe provocato la rivoluzione. / 144 Oggi i sindacati Usa non lottano per la busta paga che è garantita , ma per il controllo delle condizioni di lavoro che richiede metodi di lotta differenti da quelli di sindacati ormai completamente incorporati nell’apparato statale / Il programma fondamentale del New Deal era basato sul bisogno di usare lo Stato per integrare ulteriormente il capitalismo (pro monopoli e cartelli) -> I sindacati industriali di massa erano l’elemento necessario all’integrazione /145- I negoziatori sindacali che contrattavano per interi settori industriali e che erano capaci di imporre salari abbastanza elevati da eliminare tutte le imprese minori che abbassavano i prezzi per mezzo del supersfruttamento furono in effetti incorporati nell’apparato statale /Durante il New Deal (1933-1945) furono realizzate parti del programma del capitalismo di Stato ma l’intero schema non funzionò fino a quando gli operai non persero il controllo del sindacato / 146- Attraverso l’NRA (National Recovery Administration, poi dichiarato incostituzionale e sostituito da una serie di leggi) l’omogenea classe dirigente americana fu costretta a condividere il potere con i sindacati non ancora sconfitti / I sindacati diventarono nel corso di questo processo le armi dello Stato all’interno della classe operaia (DISCIPLINA DI FABBRICA) -> SOLO FUORI DALLE FABBRICHE I GIOVANI E I NERI TROVARONO ESPRESSIONE SOCIALE E POLITICA [Ma quale sarà il catalizzatore di una lotta unificata?

147- FORD BRITANNICA. FORMAZIONE DI UNA CLASSE OPERAIA

147- [Motore come mezzo di produzione vs motore come bene di consumo (= dequalificazione della metalmeccanica) / Una nuova e più vasta disponibilità do forza-lavoro non qualificata deve essere organizzata a livello sociale/148- Fin dalla sua attività in GB , nel secondo decennio del secolo [e poi anni ’50] la Ford rifiuta il basso livello di composizione organica e di integrazione verticale del settore dell’auto in GB, che è dal punto di vista operaio, un’attiva resistenza alla dequalificazione fordiana / 150- Alla Ford i premi per i suggerimenti tecnici lasciano indifferente la massa degli operai / La produttività capitalistica ha bisogno dell’apporto decisivo della classe operaia per innalzarsi [lotte vs suggerimenti tecnici, intesi come minacce all’occupazione] / Suggerimenti tecnici = prospettiva consigliare = passaggi di categoria / 151- I vantaggi derivanti dalla produzione esterna al ciclo delle maggiori aziende automobilistiche per economie di scala delle ditte fornitrici / 152- Operai in funzione di monopolio vs creazione di una scacchiera internazionale di sicurezza di fornitori/ 154[Contratti nazionali e produzione a cottimo] / Catena Ford a comando rigido (vs shop stewards) / 158- Capitalisti (pro piena utilizzazione degli impianti) vs operai (pro socialità orario di lavoro ) /166- La penetrazione della Ford in GB percorre le fasi successive dell’espansione imperialistica con l’apparente fedeltà di un manuale / 168- Produzione di motori come mezzi di produzione vs produzione fordiana di massa/ 171 – Invertire il rapporto di forze: un capitale più coeso e una classe operaia più stratificata / 177- Passaggio dell’iniziativa dagli operai specializzati agli operai di linea / 181- Il capitale gestisce l’internazionalizzazione delle forze produttive in funzione antioperaia .

191-MARX SUL CICLO E LA CRISI

191-Assumiamo lo sviluppo capitalistico e il progetto di potere capitalistico come problema/ [Teoria dello sviluppo dell’economia politica vs analisi marxiana del ciclo / 192- Il capitalista e il controllo preventivo del ciclo / Grande crisi-> sviluppo vs crisi -> Sviluppo = nuova forma del ciclo capitalistico / 193- Dualismo irriducibile di tutti i termini del processo economico: salario e profitto, domanda e offerta, consumo e produzione, risparmio e investimento /193- Sviluppo = regolazione dinamica del processo (vs Legge di Say) /195- Sviluppo di soggetti conflittuali vs armonia posta da una mano invisibile / Modello di equilibrio = progetto di scontro / Due ideologie dello sviluppo: Keynes vs Schumpeter / 198- Schumpetere = completamento critico del sistema keynesiano / Ristagno e obsolescenza della funzione imprenditoriale nel sistema capitalistico / 200- SVILUPPO = USO CAPITALISTICO DELLA CRISI / 201- Sviluppo e volontà di dominio di classe / 204- Sweezy vs punto di vista del marxismo rivoluzionario / 206- Il tema del termine di rotazione del capitale fisso [oggi circa 10 anni] innesca la scomposizione delle componenti del ciclo -> 206 –CRISI DA SPROPORZIONE (SPROPORZIONE ORIZZONTALE = sovrapproduzione) vs CRISI DA REALIZZO (SPROPORZIONE VERTICALE = sottoconsumo)-> Carattere anarchico della società capitalistica / 207- Nel denaro e nello scambio risiede il germe della crisi / La causa ultima di tutte le crisi è sempre –per Marx- la povertà/ 208- Dobb sulla crisi meglio di Sweezy/ Sovrapproduzione di capitale derivante dalla rottura della circolazione / LA FENOMENOLOGIA DELLA CRISI NON E’ LA SUA EZIOLOGIA, IL PUNTO DI VISTA CAPITALISTICO NON E’ QUELLO DELLA CLASSE OPERAIA / 209- Il sistema capitalistico non conosce altra forma di consumo che il consumo pagante, eccettuate quelle SUB FORMA PAUPERIS e quelle del ‘mariuolo’ / 210- Il ciclo come ciclo dello sfruttamento (accumulazione capitalista) -> urgenze e necessità del movimento dello sfruttamento / 211- Legge della caduta tendenziale del saggio del profitto = gigantesco progresso dell’organizzazione capitalistica (Marx) -> Da produzione privata a produzione sociale / Il nodo essenziale dello scontro sarà lo sviluppo tecnologico / 212- Lo sviluppo capitalistico è progressivo nel momento in cui è repressivo / Legge della popolazione: esercito industriale di riserva e impoverimento delle masse / 215- Spaventosa precarietà del meccanismo capitalistico di sviluppo / 216-217- Crisi e rivoluzionamento tecnologico / 217-Stratificazione di classe = composizione politica di classe /218- RISTAGNO = IMMAGINE CHE LA COSCIENZA CAPITALISTA DA’ DELLA STRUTTURA DEL CAPITALE DOPO IL ’17 E IL ’29 /Si sostiene la necessità dell’intervento sistematico dello Stato a sostegno delle opportunità di investimento e a supplenza di una sua stimolazione / 219- Intervento dello Stato = superamento della precarietà/ 220- Il capitale è costretto a ricercare lo scontro (politico) per rilanciare la propria ciclicità/ 221- Il salto alla figura di capitale sociale = riduzione a mera situazione di repressione e violenza / 222- Se in Schumpeter il mutamento ha il rumore secco e improvviso di una pistolettata , negli istituzionalisti si presenta con l’ottusa e insensibile continuità di un rinnovamento fisico / Strutturalismo sociologico = istituzionalismo in economia politica / 223- Altro carattere dello Stato capitalistico maturo = integrazione repressiva / STATO = DA ORGANIZZAZIONE DELLO SVILUPPO A SVILUPPO DELL’ORGANIZZAZIONE /Oggi il momento dello sviluppo e del dominio sullo sviluppo rappresentano l’urgenza fondamentale del capitale / DA INTEGRAZIONE REPRESSIVA A PARTECIPAZIONE COSTRUTTIVA (= questione operaia del capitale) /224- Illusione di un’autogestione che non sa vedersi come auto sfruttamento (Focault? NM)/ Essendo costretto ad accettare lo sviluppo seriale e pianificato, fors’anche la gestione operaia dello sviluppo, il capitale non può dimenticare la sua essenza di dominio e sfruttamento / Capitale come sviluppo e come crisi = mera volontà di distruzione / Stato capitalista = organizzazione garanzia del capitale collettivo / CON MARX RIPETIAMO LA CONVINZIONE CHE SOLO IL CAPITALE TUTTO SVILUPPATO DEVE VEDERE LA RIVOLUZIONE OPERAIA E CON LENIN INTENDIAMO LA NECESSITA’ DELLA STRUTTURA TOTALITARIA DELLO STATO DEL CAPITALE COME OGGETTO DELLA SOVVERSIONE OPERAIA/ Antitesi: sviluppo vs potere operaio / Come districare la lotta operaia e il potere che questa esprime dal meccanismo repressivo del potere capitalistico? /227- Concezione catastrofica di sviluppo capitalistico vs capitalismo come forza sollecitatrice dell’antagonismo operaio (vs i ‘narodniki’ di oggi = coloro che affermano o negano l’integrazione di classe facendo leva sull’analisi del consumo-> Sweezy?) /229- Oggi la rivoluzione è imposta non da un’avanguardia geniale (bolscevica) ma da un’esperienza quotidiana delle masse /Lenin insegna di spezzare l’anello più debole della catena / 230- Aspetti istituzionali: economici e politici / COSTRINGERE IL CAPITALE A MOSTRARSI COME CAUSA DI MISERIA E DI DISTRUZIONE/ 232- Sottosviluppo vs maturità/ Riorientamento complessivo della scienza sociale del capitale negli anni che seguono il ’29 / 233- L’insurrezione come momento di verità operaia / Pro articolazione di azione di massa economico-politica e di un’azione di avanguardia di massa  di tipo politico-rivoluzionario.

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