Qualcuno ha mai proposto un piano per rifuggire dal pensare in termini di classe? (1988)

PARTE PRIMA: IL SIGNIFICATO DI ‘CLASSE’

9-La retorica della ‘classe’

10- Contrassegno di classe, luogo comune /12- Epiteto [=posto di fianco] nome apposto ad un altro nome per sottolinearne una caratteristica-> classe media, classe superiore, classe lavoratrice: concetti retorici per l’ampio spettro che lasciano a equivoci intenzionali, doppi sensi, esecuzione di giochi politici e sociali/ Rango, ordine, condizione, stato (= giustizia o necessità divina nella disuguaglianza sociale-> ma non tutti in questo quadro possedevano un rango accertabile) vs Classe [= Termine derivato da logica e meno tendenzioso per indicare la differenza sociale] (agli inizi del sec.XIX) -> 15- termine ( 62- concetto inglese di classe) avalutativo, scientifico, molto attraente ai primi dell’Ottocento per la similitudine con le classificazioni impiegate in storia naturale

13- [Nel 1820] Una ‘terminologia di classe’ [39-origini della terminologia in Inghilterra] ne soppiantò una più antica -> sistema di 3 classi distribuite in ‘altezza’ (≠ da Grecia, dove Aristotele non usava la metafora dell’altezza: superiore, media, inferiore) / Per autoassegnazione: classe lavoratrice vs classe inferiore, classe media vs classe modesta /Poi classi medie (pl. Per analogia con persone di ‘other ranks’) vs classe media /

13- Classe ≠ (classificazione botanica o biblioeconomica) e più ≈ a SCHEMA medievale dei tre ordini (pregare, combattere, lavorare) /16- Il sistema delle tre classi risale all’epoca delle ferrovie /I tre ordini di Dumezil nel pensiero indoeuropeo : sovranità magica, forza militare, ‘abbondanza’ produttiva /’3’ numero della concordia vs ‘2’ numero della discordia / Schema triadico (esauriente?) vs Classificazione basata su biforcazioni esaurienti.

19 Ciò che cerco di fare è rendere chiaro il concetto di classe e indicare la ricchezza e la complessità retorica che esso offre / Classe come concetto retorico (≠ concetto lineare) / 21- Classi utili, produttive vs privilegiati e oziosi/ Tale termine e il modo in cui si impiega sono retorici. La loro ragion d’essere è perseguire sotto le apparenze certi scopi e desideri -> È necessario far cadere ogni idea che le classi esistono ‘realmente’. Sono piuttosto funzioni o cornici immaginarie, che le persone proiettano sugli altri e differenziano quindi necessariamente, a seconda di chi è l’autore della proiezione e dei suoi scopi; inoltre, le stesse persone costruiscono queste cornici [FRAME? N.M.] in modo diverso in diversi contesti e sotto l’influenza di diverse circostanze.> L’IDEA SECONDO CUI LE ‘CLASSI’ POSSONO ESSERE DEFINITE IN BASE A CRITERI ECONOMICI O NATURALI (…) E’ UN ERRORE / 22- Ciò che viene asserito da tali espressioni è l’esistenza di un gruppo di persone che possiede qualcosa di profondo in comune – di cui la somiglianza della professione, del reddito, della nascita, delle scelte, del partner, dell’istruzione è semplicemente un segno [comune -> per un marxista un destino, per gli altri una cultura] /23 – Attribuire una persona a una classe può essere una buona carta di presentazione / Usare la parola classe = una TRANSAZIONE.> SE VOI ASSEGNATE QUALCUNO A UNA CLASSE, STATE ANCHE IPSO FACTO ASSEGNANDO VOI O I VOSTRI A UN’APPARTENENZA DI CLASSE = E’ UN GIUDIZIO DI VALORE ] /24- ‘Quanto è radicato tra gli inglesi e quanto è noioso questo gioco nella sua meschinità questo gioco della distinzione di classe. Mi vergogno quando scopro che io stesso lo gioco’ / 25- Nel primo ottocento il gioco delle classi era ancora nuovo/ Questione dell’appartenenza / 37- Guizot sulla classe media (senza lavoro manuale) [=vaghezza senza limiti] / 26- Engels vs Arnoldt su classe media/ 27- Thackeray e Il libro dello snob -> servilismo contro chi sta sopra e arroganza verso chi sta sotto / 29- Snob e gentleman come gioco / Quando Barthes fustiga la bourgeoisie non ci domandiamo mai chi appartenga ad essa / 30- Amore per la casta degli inglesi /32- Marx vuole creare un proletariato non identificare classi-> Lo scopo di tutta la sua vita è creare un proletariato dotato di coscienza rivoluzionaria -> proletariato = tutti i non privilegiati vs bourgeoisie / Marx e la perdita dell’uomo nella provertà/ 34- Quando si classifica socialmente qualcuno si sta classificando socialmente se stessi e se una persona parla di classe a un’altra, sta cercando ipso facto un’intesa tacita con l’altro sulla loro relativa posizione di classe / 35- Engels sulla questione della prospettiva e del punto di vista /36- Esistono molti modelli e sistemi a seconda di chi sta parlando e questi sistemi non coincidono /

39- La ‘bourgeoisie’

39 – [In Inghilterra (≠ Francia)] c’è un sistema di classi in cui le persone assegnano se stesse e gli altri ad una classe e impiegano i nomi delle classi come una chiamata a raccolta o come un criterio di distinzione sociale / 40- [1848-> Associazione (unità) vs Classe ( divisione)] ->[In Francia il fenomeno che corrisponde meglio alla nascita dell’uso del termine ‘classe’ in Inghilterra è il ritorno in uso dopo l’ancient regime della parola bourgeoisie] /Saint-Simon contro bourgeoisie = gruppo piccolo ma pericoloso [di traditori della rivoluzione, una propaggine del feudalesimo] / 42 Storia del termine bourgeoisie tra XVI e XVII secolo / bourgeois vs nobile (XX secolo in Francia) / Per Fourétiere-> bourgeois = ‘colui che appartiene a quel genere di vita di cui tutti siamo a conoscenza e che in parte conduciamo, anche se ci piace fingere che non sia così’ (= rivelazione indiscreta) / Come la parola bourgeoisie assunse un valore peggiorativo (Moliere) / Vezzo linguistico per cui un tale non è davvero un tale ma è come se lo fosse /45- [1789: Aristocrata, cytoien, peuple (= antica vittima in nome della quale ora si parla) (vs nobile, bourgeois) / Aristocrat vs peuple ( = ipotesi di un gruppo inferiore [Per aristocratici sono borghesi e contadini], ‘senza onore’, ‘basso, vile, feccia, plebaglia’ / Si potrebbe anche pensare che durante la Rivoluzione il gruppo di persone chiamate bourgeoisie scomparve come gruppo e che la sua formazione fu un prodotto dell’ancient regime [bourgeoisie vs noble] /48- ‘Il prestigio deve essere immaginario per essere reale’ (Proust) /”Una società non potrebbe forse essere tanto più segretamente gerarchizzata, man mano che divenisse di fatto più democratica?” /49- [Un teorico sociale] come Saint-Simon contro i bourgeois che, reclutati dalla nobiltà o dal popolo minuto erano gli eterni oziosi o parassiti”-> bourgeoisie = piccolo gruppo di sfruttatori-> questa interpretazione sarà adottata da Marx-> quando arriva a Parigi nel 1843 e inizia i suoi incontri con le associazioni dei lavoratori / bourgeoisie vs proletari = invenzioni = assunti operativi = = ogni situazione di conflitto può essere analizzata come contrapposizione tra borghesia e proletariato / bourgeois come termine spregiativo o attributo infamante = particolare genere di manipolazione, un artificio messo in atto per impedire a qualcuno di sapere se ci si sta riferendo a una questione di fatto o di giudizio (per es. ‘ebreo’, ‘ebraico’)-> quando un ‘antisemita usa il termine ‘ebraico’ come ingiuria può sempre dare a intendere che si sta riferendo a un fatto oggettivo senza implicazioni, quando si trova di fronte a una reazione negativa può sempre passare all’attacco ‘volete dare a intendere che non esistono gli ebrei?’ / 57-Marx e l’accusa di bourgeois come accusa etica fatta passare per un dato (= manovra retorica fondamentale) ≈ all’uso delle parole ‘nobile’, ‘basso’ nelle società aristocratiche, dove si usava l’ambiguità per lasciare all’ascoltatore la scelta se ci si riferiva alle qualità morali o alla posizione sociale / Per Marx bourgeois = ‘filisteo’ (Heine, gergo studentesco universitario) ≈ snob / 52 Filisteo (= esplicito giudizio etico) ≠ ebreo, bourgeois -> usato nel gergo universitario per indicare un outsider / Romanticismo inglese (profondo) vs romanticismo francese (superficiale)[mitologia anti-filistea dei letterati romantici) ≠ Flaubert [(bourgeois = droghiere) ≠ Marx vs anti- bourgeois = ascetismo religioso= lotta al bourgeois come conflitto interiore-> il bourgeois come nemico inesauribile, infinito], Gide, Sartre, Barthes /53 La verità è che le persone non rinunciano facilmente a un’espressione ingiuriosa profondamente radicata [è un lusso]->Cfr. antisemitismo.

59- Il capitolo non scritto di Marx

59- [Classe definita come modo nel processo produttivo = rapporti concreti di assoggettamento e dominio che essi istituiscono nella sfera della produzione / In termini politici esistono due classi soltanto: bourgeoisie e proletariato = due classi politiche (Dahrendorf) -> tre classi sociali: proletariato + bourgeoisie = capitalisti +proprietari fondiari / 60- La nozione di ‘classi’ è necessaria per spiegare il conflitto sociale /La condizione per l’affrancamento della classe lavoratrice è l’’abolizione di qualsiasi classe’/ [Classe = gruppo in lotta]/ La nozione di classe per Marx come nozione ‘euristica’ = strumento logico per mezzo del quale spiegare il mutamento sociale, non ha intenti descrittivi, non ci si aspetta di guardarsi intorno e trovare bourgeois/ 61- Marx incerto su coscienza di classe = che una classe sia tale senza averne consapevolezza: i contadini sono una classe? / 62- Sull’uso del termine bourgeois da parte di Marx come agente maligno (come un Nibelungo) di un benefico mutamento /63 In Inghilterra bourgeoisie = classe media? -> Il fatto è che se si comincia a descrivere la bourgeoisie e il ‘proletariato’ come gruppi di persone vere e non come un espediente euristico , si è destinati a finire con una farsa->[Marx ha compiuto una bella prodezza ad aver incorporato in modo tanto irriverente gli aristocratici inglesi nella bourgeoisie (per essendo stati questi educati a pensare ingenuamente che la loro posizione di classe dipenda anzitutto dal fatto di non essere ‘classe media’): Marx fa questo con intenti satirici] / 64- Impossibile usare i termini di classe ‘superiore, media, inferiore’ senza assegnare se stessi ad una classe o almeno a un complesso di sentimenti (di orgoglio, ansia, derisione a seconda del caso) circa la propria posizione: è così che le parole funzionano /Intellettuali che cercano di purificarsi dalla borghesia (Flaubert)-> angoscia degli intellettuali /65- Contro il ruolo di mitologo di Barthes-> il mitologo si esclude dall’umanità in generale / 66- I tre ceti di Hegel: sostanziale, riflettente, universale /66- Sull’uso di ‘classe’ e ‘ceto’ in Germania (Dahrendorf) /68- Uso di Marx del francese bourgeoisie vs ‘burgherlich / Titolo storico vs titolo umano (in Marx)-> def. proletariato /69– Teoria marxiana della classe vs teoria ‘ingenua’ o ‘puramente sociale’ delle classi (tratti distintivi e luoghi comuni) / Teoria marxiana della classe (politica) vs chiacchere solo sociali (anche se maschera le due cose ogni volta che gli conviene)-> entrambe teorie di carattere operativo per il raggiungimento di determinati obiettivi politici o sociali / 70- Nella teoria delle classi di Marx agisce un desiderio sfrenato che vi sia una lotta di classe e una rivoluzione proletaria vittoriosa /70- Ciò che Marx proclama (…)non è tanto l’esistenza del proletariato, quanto la necessità di crearne uno/ In Marx un modo insincero di occuparsi della ‘coscienza’/ Sulla dottrina della coscienza dei filosofi tedeschi [= né pensiero, né sentimento, né convinzione, né consapevolezza]/ 79- Qualcuno ha paragonato il ruolo di redentore che Marx ha assegnato al proletariato con quello di Cristo, del ‘Crocifisso’. Ma se dobbiamo prendere alla lettera le parole di Marx, egli chiederebbe ai lavoratori più di quanto fu chiesto a Cristo, in realtà qualcosa di impossibile a chiedersi – cioè che i lavoratori sacrifichino assolutamente tutto, compreso il loro essere autenticamente UMANI, nell’interesse di qualche non specificata generazione futura / 71- Dove Marx (umanista) legittima Lenin (antiumanista)/ La parola ‘classe’ e il fremito di orrore (terrore rosso).

75- La ‘classe’ e gli storici

75-Atteggiamento di fastidio e di esasperazione degli storici del XXI secolo verso la terminologia di classe [sia modelli a 3 classi sia a 2 classi] / Difficoltà inerenti alla definizione di bourgeoisie /76- [La parola ‘borghesia’ è tanto vaga quanto le parole forza e potenza prima che la scienza le definisse], perché essa divenga chiara bisogna prima definirla [caso di fallacia per concretezza malriposta]. Dopo tutto la borghesia non è qualcosa che si possa toccare o esaminare come una pietra o un insetto. È un concetto, una parte di un sistema generale di idee elaborato per ordinare, classificare i livelli di esistenza sociale / Ovviamente ciò presuppone una definizione generalmente accettata (S. Gruner) / In tutto il mondo sotto la spinta di desideri e di obiettivi differenti le persone si sono attribuite l’un l’altra delle etichette sociali. – e di conseguenza le hanno attribuite anche a se stesse in vari modi: è indispensabile per lo storico indagare tali modi. Ma questa necessità non deve significare che lo storico dovrebbe mescolarsi alla gente comune e frequentare i salon [Sic! N.M.] / 77- La classe media non è un oggetto, ma una nozione e una nozione estremamente tendenziosa [≈ ‘la vera Chiesa’ o l’’inglese puro’] e uno storico deve pensarci prima di usarla per descrivere la realtà / Obiettivo sbagliato: una terminologia di classe purificata e redenta pronta a essere usata dagli specialisti / STUDIARE IL CONCETTO DI CLASSE = STUDIARE I MODI IN CUI LE PERSONE APPLICANO QUESTE ETICHETTE A SE STESSI E AGLI ALTRI / Cfr. A. Joanna, Ordine sociale, miti e gerarchie nella Francia del XVI sec.-> La società e l’immagine che gli individui si fanno di quella società si influenzano reciprocamente /78- La discesa nell’arena sociale è molto disdicevole per lo storico [sic!] / [plebe (=punto di vista di un duca= immedesimazione in un maggiorente) vs classe lavoratrice] / Ci chiediamo: in che modo il genere inferiore traccia le distinzioni sociali? / 80- Modello delle 5 classi per la società inglese del 1820: 1. Classe superiore (autoritaria, esclusiva); 2. Classe media; 3. Classe modesta (o piccola borghesia) = isolati ed esclusi, meno deferente dei precedenti; 4. Classe lavoratrice A (industriale, collettivisti e non deferenti); 5. Classe lavoratrice B (agricola, deferenti, dipendenti) /Classi sociali e classi politiche / 81- L’idea di Neale [il modello a 5 classi] è che le persone possano essere classificate in modo oggettivo, in modo valido per tutti i possibili osservatori [Ma questa è un’illusione per Furbank] / SCHEMA vs DISEGNO in movimento con forme che si sovrappongono e si compenetrano [mobilità sociale? N.M.] /82 – Status delle persone (per es-: la bourgeoisie include i bottegai? Punto di vista del XVIII sec.) vs ruolo economico e politico (= uomini con potere effettivo-> punto di vista del XX sec.) / 83- Intellettuali illuminati = élite di persone di talento che trascende le consuete suddivisioni? / E’ fin troppo ovvio che non si può sperare di correggere le classificazioni di un’epoca trascorsa -> di qui STRATI SOCIALI (=metafora geologica = analizzare la composizione degli strati e il modo in cui si sono formati) -> sospensione analisi delle valutazioni sociali del passato /L’IDEA DI FURBANK E’ CHE ASSEGNARE LE PERSONE -INCLUSI SE STESSI- A ‘CLASSI’ SIA UNA FORMA DI AZIONE SOCIALE E PERCIO’ SCONVENIENTE PER GLI STORICI /84- La parola ‘classe’ ha avuto origine nel XIX sec. e pertanto sarebbe sconveniente usarla per descrivere l’ordinamento sociale del XVIII sec. -> come sarebbe disdicevole esportare il termine ‘casta’ dall’India e usarlo in riferimento all’Europa Occidentale / 85- Carattere sbagliato del metodo euristico [di Marx]/ 86- Il fatto veramente importante per lo storico non sono le ‘classi’ ma la ‘lotta di classe’-> Thompson contro la stupidità senza fine delle misurazioni quantitative delle classi / 87- Una classe che ha bisogno di un secolo per formarsi ≈ modo di ragionare degli esegeti biblici con i loro ‘emblemi’ e le loro ‘prefigurazioni’/ 87- [Società compatta (e armonica) di un tempo in cui si poteva governare nell’interesse di tutti vs società del 1820-1830 (legge del grano) dove i proprietari fondiari governano solo per sé] /Rivoluzione industriale e società di classe (=antagonismo verticale) / Perkins (antimarxista)-> L’essenza della classe in quanto contrapposta ad altre classificazioni sociali è l’ANTAGONISMO ORGANIZZATO /Classismo = solidarietà orizzontale e antagonismo verticale /89- Come sfruttare la parola classe ai propri fini e in vista dell’azione sociale nell’Inghilterra vittoriana -> la storia inglese del XIX sec. come una sorta di ‘quadriglia danzata’ da entità astratte: ideale aristocratico o paternalistico, ideale del lavoro autonomo della classe lavoratrice, ideale imprenditoriale [ideale acquisitivo vs ideale elevativo] o professionale della classe media [scrivere la storia in termini di ideali in conflitto] / 90- SOCIETA’ TRADIZIONALE COME SOCIETA’ GERARCHICA TRA L’ANNO 1000 E IL 1815 /

93- La ‘classe’ e i sociologi

93- Dahrendorf e il ritorno a Marx sul termine classe / 94- Runciman e il ritorno a Weber in terminologia di classe ( per Runciman Weber amplia il concetto marxiano di classe economica e approfondisce il legame tra classe e status-> Classe vs Gruppi di status)/ CLASSE (= condizione condivisa – di cui si può essere o meno consapevoli- come base per possibili azioni comuni) ≠ COMUNITA’ (= insieme di persone legate da valori comuni e da un comune stile di vita) / 94 – Dahrendorf su concetto di classe di Marx ≠ sistema giuridico di stati differenziati da distinzioni graduali e ≠ strati sociali / Per Schumpeter, classe = comunità in cui vale il matrimonio endogamico, più come usanza che come prescrizione-> Si vede il mondo con gli stessi occhi, dallo stesso punto di vista [CREAZIONE DI GRUPPI vs GRUPPI REALI DA SCOPRIRE-> 96- scienziato sociale ≠ funzionario del tesoro che suddivide la popolazione per motivi fiscali] /Marshall -> classe = forza che riunisce in gruppi le persone neutralizzando le differenze tra di loro (= la classe è una questione di status assegnato secondo determinati criteri [istituzione della classe] /97- Weber alleggerisce il termine ‘classe’ trasferendo alcuni suoi caratteri a due termini affini: ‘gruppo di status’ (= una comunità che è condizionata da una comune valutazione dell’onore-> poi ‘ordine di status’ = ordine sociale = stratificazione di status .>pe es. 1. Gruppi svizzeri che vogliono danzare solo fra loro, 2. La strada; 3. Sette o gruppi chiusi; 4. Circolo come il gruppo di Bloomsbury -> esclusività vs onore; 5. Cerchie di ogni genere che si differenziano per qualche caratteristica)- e ‘partito’ / 99- ‘Gerarchico’, ‘strato’, ‘graduale’ (per es. in Dahrendorf) : queste espressioni implicano un unico ordine di valutazioni, mentre ogni situazione umana concreta rivela una varietà di sistemi di valori in conflitto e non correlati / I sociologi non hanno valutato il potere della ‘formidabile parola classe’ con quanto di allettante e autoritario è in esso<- da cui confusione /100- [Classe = Arte = Democrazia = Giustizia sociale = Vita cristiana = Concetti essenzialmente contestati -> Tutte buone cose ma della classe non si potrebbe dirlo , al massimo si potrebbe pensarlo in segreto, come piacere malizioso/101- Classe: 1. Qualcosa di scientifico; 2. Qualcosa di valutativo (per gli inglesi); 3. Qualcosa di maligno (per Marx) da cui doversi liberare / Lo scandalo sociologico di non potersi accordare coi colleghi sul modo di usare i termini fondamentali della disciplina / I gruppi di status di Weber non possono assegnare onore o status a se stessi/E’ per rispondere alle seguenti domande [Chi fa le classificazioni? Chi conferisce onore] che il sociologo esiste / 102- [Ordine sociale gerarchico: che questa nozione abbia avuto un seguito in passato non è difficile da capire, dopotutto i predicatori dell’epoca Tudor o Stuart vi insistevano continuamente, ma oggi? Sembra strano parlarne] /103- Ordine unico che stabilisce un unico ‘posto’ o ‘posizione’ ‘per ciascun individuo vs smussamento in funzione di una molteplicità di criteri / 103- Cinque scale di stratificazione gerarchica (giuridica, sociale, economica, di potere e ideologica) con i loro scarti [= asimmetrie] per collocare un individuo o un gruppo all’interno di una società.

PARTE SECONDA: PRIMA DELLA ‘CLASSE’ E DOPO?

109- La ‘gerarchia sociale’

109-Società tradizionale in Inghilterra [e in Francia] = ‘Ogni cittadino in una società aristocratica ha il suo posto fisso, uno sopra all’altro’ (Tocqueville) / 111- Sistema coerente di status (unica scala) vs posizioni sociali dipendenti dal contesto -> Cfr. i sistemi di precedenza /112- Mi sembra sbagliato o quantomeno inopportuno usare il termine gerarchia per indicare qualunque cosa si presenti in forma di scala o di sistema verticale [vs gerarchia = catena di autorità potenziale o effettiva] /Gerarchia = ‘omogenea, formata da uffici o posti, creata e non già esistente, completa’ / In realtà ogni nazione [del XVI o del XX sec,] deve comprendere numerose gerarchie differenti/ 113- [Società Tudor o Stuart = società medievali] / 114 Le controversie sulla precedenza [Cfr. Proust] [-> ‘onore e vergogna’ = i valori delle società mediterranee] sorgono in tutte quelle situazioni e sono innumerevoli in cui si incrociano due o più sistemi di valori / Una soluzione pragmatica (= giuridica): è un gentleman colui che viene reputato un gentleman -> ‘credere’ in un’idea o ‘accettare’ un’idea sono suscettibili di più interpretazioni: si può ‘credere’ in una gerarchia sociale senza saper spiegare come essa funzioni-> chi si sente minacciato nella sua posizione si rammarica perché le persone non mantengono il loro posto /-> Groviglio di relazioni sociali in cui si è invischiati vs gerarchia [= lavoro a maglia vs scala] -> affermazioni retoriche vs falsa coscienza (per es. MITO DELLO STATUS =forma illusoria della coscienza [≈ schema della ‘Grande Catena dell’Essere’ dal verme all’angelo con l’uomo in posizione intermedia->123- non esisteva un sistema, ma solo l’affermazione [retorica] che tale sistema esisteva o avrebbe dovuto esistere] vs struttura data di distinzioni, che è del tutto indistinta tranne che alla base o al vertice) / 116- Esibizione delle differenze sociali come fattore unificante della vita della comunità [nell’Inghilterra rurale] /118- La famosa gerarchia sociale dell’epoca pre-industriale era assai vaga e confusa ovunque tranne che al vertice o alla base , e apparteneva essenzialmente alla sfera della retorica / 119- La grande massa della popolazione [nell’Inghilterra degli Stuart] non era inserita in un’unica gerarchia di status definita dal rango nominale (118- ≈ agglomerazione di status approssimativa e competitiva a cui siamo abituati oggi ≈ classificazione di Borges) /120– Conflitto legato a onore e precedenza (= conflitto puramente sociale) vs conflitti politici di classe [dovuti a iperpoliticismo di Marx] .

123- L’onore e l’’honnête’

123- Non arriveremo dunque a una corretta comprensione del concetto di classe,descrivendo il crollo di un ordine sociale stabilito e condiviso, e la sua sostituzione con un ordinamento nuovo e fortemente competitivo, conosciuto come ‘classe’.-> antica gerarchia sociale (sancita ufficialmente) ≈ classe (= invenzione democratica del popolo): sono entrambe affermazioni retoriche /124- Imposizione delle nozioni retoriche vs monopolio della retorica sociale che a metà ottocento passa di mano-> ‘classe’ = nuovo concetto prescelto dalla retorica / Ipotesi: descrivere le relazioni sociali nel loro passaggio da un ‘sistema d’onore’(= vantaggio positivo assoluto) a un sistema di classe ( relativo ed esclusivo) / ONORE = ciò che è ‘dovuto’ agli individui (a sé e agli altri in fatto di rispetto, cortesia e convenevoli e che può essere molto brutale quando afferma differenze sociali) senza ledere i diritti degli altri/ 126- Non è la lotta per l’onore, ma quella per i possessi materiali a generare invidia / E’ quasi superfluo affermare che i codici d’onore e l’interesse per la ‘faccia’ sono tutt’altro che prerogativa delle società aristocratiche / Le società contadine sono tendenzialmente governate dai codici dell’onore e della vergogna [cfr. le cause per calunnia e diffamazione]-> [L’interesse per l’onore e per le maniere cortesi non è tanto aristocratico o contadino,è piuttosto un comune interesse umano]/ 125- [Individui privi d’onore = socialmente non esistenti-> per es.: mendicanti e ladri passano per una cerimonia di ‘abiura dell’onore’ che poi rientra dalla finestra come onore tra i ladri /127- Società fondate su onore e lusso di denigrare ‘plebaglia e feccia’ della società / [Comunità come sistema di soddisfazioni: l’esistenza comunitaria comporta sia un piacere (conosciuto come ‘orgoglio’) sia un penoso fardello (= difesa del proprio onore).

128- [Corte e città come iniziatori del movimento per l’interiorizzazione dei segni d’onore] / [Essere ‘brave’ = coraggioso (≠ coraggio guerriero) = disposizione a comportarsi con onore / 129- poveri = accattoni = sciagurati che non possono vantare alcun diritto alla difesa del proprio onore / [Onore e lodi della bellezza e della razza vs minorati] / [onore = orgoglio familiare-> importanza assoluta: filantropia per parenti, disprezzo handicap e povertà, impazzire per proprietà e rispettabilità / 131- Occupandoci ora del lungo processo di interiorizzazione mediante il quale, per la Francia illuminata di Diderot, i codici dei provinciali (…) sono diventati un grottesco anacronismo -> l’onore diventa più interiore ed etico, i suoi processi devono essere goduti segretamente-> il lustro diventa riservato a coloro che sanno apprezzarlo e diventa fisicamente invisibile agli altri / [In Francia] ONESTA’ (vs nozione feudale di nobiltà, ma giustificazione e apologia del privilegio) e UOMO ONESTO vs ONORE e UOMO D’ONORE (antiquato ‘sostenitore del punto d’onore’ = pedanteria) // 133- [Onestà = nascondere la propria grandezza sociale, caratteristica sconosciuta alla cortesia medievale o rinascimentale] /L’onestà stabilisce che si garantiscano a tutti (o a quasi tutti) le stesse forme di cortesia (a corte, in città, nel Gran Mondo) (= spiccioli da distribuire senza limiti perché non avevano valore concreto, anche se non erano senza effetti e da rifiutarsi solo a seccatori e piantagrane che non rispettano le convenzioni).

135- Il ‘gentleman’

135- [Tardo Medioevo = XV sec. [-> gerarchia nobiliare inglese = rango-> LORDS (in Inghilterra = differenza legale) ≠ (GENTRY≈ STATUS SOCIALE= condizione definita dall’onore e dall’apprezzamento, non dal rango≈ YEOMAN di qualcuno = ATTENDENTE O UOMO DI FIDUCIA = condizione riflessa ≈ GENTLEMAN DI QUALCUNO] -> Inghilterra ≠ Francia e Europa, dove GENTLEMAN e NOBLEMAN rimangono sinonimi / [Gentleman in Inghilterra prima solo cavaliere e uomo libero, poi STATUS = persona altamente rispettabile, non un LORD / Trasformazioni della parola honest in Inghilterra -> nelle lingue romanze honest = onorevole (con tutte le connotazioni di onore, incluso il decoro e il modo di apparire in pubblico)lingua inglese in cui honest = ‘non mentire, non rubare, mantenere la parola data’-> così parola ambigua, piena di possibilità retoriche /140- Il termine honest (…) insieme al termine gentleman (un’affermazione di privilegio sociale molto meno esplicita del francese gentilhomme) contribuirono a salvare la nobiltà inglese dalla ghigliottina /Steel pro immagine riformista del gentleman (vs bullo, libertino, signorotto di campagna) (vs Fielding non riformista, che maschera la propria signorilità sotto la rozzezza-> gentleman = predestinato / gentleman (modesto) vs ‘ i grandi’ -> Austen sulla gentry-> i duchi e i maggiorenti devono essere tenuti a distanza (+ silenzio sui servi) / 144- [gentleman (schema binario: gentleman vs no gentleman) vs classe (schema ternario in Inghilterra: superiore, medio, inferiore) -> schemi contradditori = zona di ambiguità e di incertezza che si presta molto bene ad essere sfruttata ai fini della propaganda sociale] /

145- [1830 = anno cruciale = una epidemia di lotte sociali = mutamento radicale -> nasce la teoria secondo la quale l’origine sociale può essere dedotta da qualche piccolo indicatore-> quando l’onore non deve essere esibito, deve essere inventata una tecnica per scoprirlo o per scoprire che non esiste -> 147- l’inserimento delle ‘h’ come un inutile tentativo di scimmiottare modi da gentleman [contrapposizione gentleman /no gentleman -> gentleman vs classe media vittoriosa] /148- gentleman come stato di grazia = predestinazione sociale vs autorealizzazione sociale / 151- [La verità è che nell’epoca vittoriana il concetto di gentleman diventa un sistema di esclusione, simile in questo al concetto di classe] che è una semplice questione di separazione e non afferma alcun valore positivo.

153- Nietzsche rivisitato

153- Il vocabolario etico deriva da una posizione sociale [= vocabolario di un gruppo di oppressi] / Gentile, generoso, onesto, onorevole, cortese vs basso, ignobile, canaglia, bifolco, zotico, meschino, buffone, spregevole / Nietzsche sull’idea di ‘buono’ come derivante dall’autoapprovazione aristocratica / Buono vs cattivo (= 1. Non buono; 2. Malvagio, frutto della rivolta degli schiavi, vendetta degli esclusi) /Sì a se stessi aristocratico [MITO STORICO DI NIETZSCHE, mito di una élite di conquistatori] vs ‘no a un di fuori’ (plebeo) [dove azione = reazione] / 155- Furbank contro la malafede di Nietzsche-> è un masochista -> ‘ciò che io non sono, è per me bontà e virtù’/ [Fatto centrale relativo al sociale = gli esseri umani sono tenacemente attaccati al LUSSO di stigmatizzare gli altri esseri umani come ‘marmaglia’- = sempliciotti, indolenti e fannulloni abbrutiti (anche quando sembra che così facendo si mettano in una condizione di svantaggio)] -> Robert Owen contro la scuola di Manchester usa un linguaggio da duchi (‘ignobili, volgari, rozzi e meschini) / PATTO SOCIALE tra privilegiati e non privilegiati che percepiscono come un vantaggio che la distinzione tra ‘sociale’ ed ‘etico’ dovesse essere confusa e dovesse rimanere oscuro L’USO DI TERMINI COME ‘NOBILE’, ‘GENEROSO’, ‘BASSO’ e ‘VOLGARE’ (Cfr. Proust e il carattere seduttivo di questa ambiguità) / 157- [‘buona gente’ = cittadini di pieno diritto che pagano le tasse vs cittadini come cattivo genere di persone per la loro ‘incapacità di pagare le tasse] /158– Uno dei temi più importanti di questo libro è che alcuni importanti concetti sociali come bourgeois e gentleman devono essere pensati come retorica. Si tratta di meccanismi che consentono a chi li usa di giostrarsi a piacere, in modo sconcertante, tra il sociale e l’etico-> (…) Questo sembra avere una funzione nell’edificazione di uno Stato , perché è uno di quei meccanismi mediante i quali gli antagonismi sociali vengono tacitamente composti e superati-> [Circolarità vs outsider-> Paradosso calcolato: la nostra posizione ci conferisce il diritto di parlare in modo misterioso e iniziatico]-> 159- Ma sul piano pratico diventare gentleman è relativamente facile e indolore [= mobilità sociale? N.M.] / Uno dei sostegni più efficaci all’ordine sociale : l’honneté è per alcuni stato di grazia, per altri obbligo continuo a verificare la loro posizione (= merito) / ‘Honor and shame’ nelle società mediterranee / 160- Il de facto diventa de jure , il tiranno diventa re [confusione che deriva dalla duplicità del concetto di onore -> ‘ordine ideale’ = ‘ordine terreno’; ideale = ‘ordine di precedenza’] / [Regole dell’onore e del duello-> divieto di ammettere di essere in torto ] / Il re non è politicamente responsabile = ‘ciò che egli è [il re] garantisce il valore delle sue azioni’ / [In Inghilterra la proprietà terriera non all’origine delle distinzioni [di casta] ma come FORMA delle distinzioni] /[162- Nobile nel senso di ‘carattere grande e ammirevole’ vs nobile come ‘appartenente alla nobilità’->] ‘sfera del puramente sociale’-> politica = identità tra potere e virtù / Tutto questo cambia con l’avvento del termine ‘classe’ la cui ambiguità non è tra il sociale e l’etico , ma tra il ‘valutativo’ e l’’avalutativo’ / 163- Lo Stato riconosce la classe con riluttanza -> la classe sembra così corrispondere a una tendenza che essa stessa rappresenta verso la DISPERSIONE E LA SEPARAZIONE SOCIALE / Una società basata sull’onore richiede che si creda nell’esistenza di una ‘marmaglia’ estranea a ogni classificazione e alla sfera dell’onore vs teoria delle classi che pretende di classificare tutti (una classe è ciò che rimane quando tutto il resto è stato escluso) -> Classe = barriera -> [Cfr. sistema inglese delle tre classi] / 164- Le esclusioni del gentleman [vs no gentleman] -> Invisibilità, esclusività, DISTANZA [teoria della distanza = gratificazione] vs [sistema basato su onore] /165- ‘Bel mondo’ e rinuncia ai piaceri della distanza /168- Elias e la Civiltà delle buone maniere sulla nozione di imbarazzo -> assenza di imbarazzo = assenza di identificazione tra uomini dei diversi strati vs imbarazzo come auto-identificazione tra gli uomini / La classe sociale[≠ ordine] è intrinsecamente illimitata e non richiede alcuna cerimonia di ammissione / [George Eliot vs esclusività] /169- La classe non è un’istituzione che protegga e quindi la campagna in stile ‘marxista’ a favore di una solidarietà di classe è un paradosso, implica il superamento di ciò che è più normale in una società di classe, l’atomizzazione/ 172- QUALCUNO HA MAI PROPOSTO UN PIANO PER RIFUGGIRE DAL PENSARE IN TERMINI DI CLASSE?

175- La scappatoia

175- [1830-1930 = PERIODO UNITARIO] /176- Intorno al 1860 un padrone di casa dai modi di gentleman avrà dei domestici e questi diversamente dai domestici del XVIII sec. indosseranno una divisa (…) Così non sarà difficile distinguere il domestico dal padrone = una questione resa importante da una NUOVA CONSUETUDINE secondo cui un gentleman non può affermare di essere tale e deve sempre sperare che la sua condizione sia riconosciuta / La società tradizionale fondata sul ‘servizio domestico’ è definitivamente scomparsa. Un tempo non era indecoroso ‘essere a servizio’ presso un aristocratico. Si comprende così come il concetto di snob appartenga a una successiva epoca democratica ed egualitaria (…) Ora, nell’epoca egualitaria degli anni ’60 (nonostante i ‘servizi’ e la ‘pubblica amministrazione’) il decoro è equiparato all’indipendenza. Ne consegue che, d’ora in poi, essere un domestico significa semplicemente essere inferiore / 177- Sarà perfettamente accettabile parlare dei domestici come di esseri inferiori. Così, al livello puramente sociale, in contrasto con quello politico, le divisioni sociali si sono effettivamente approfondite e sono diventate più chiaramente visibili / Nuovo atteggiamento nei confronti del ‘servizio’≈ concetto di classe che evidenzia l’opposizione tra superiore e inferiore / 177- [Dopo il 1939 finisce il ‘sistema domestico stabilito dai vittoriani’] Si afferma [nelle leggi e nei concetti sociali] il nuovo principio informatore del comportamento ‘dignitoso’, cioè il comportamento secondo il quale nessuna persona perbene non considera nessuno come socialmente inferiore / Ora, questo principio comporta anche conseguenze per il concetto di ‘classe’. Il concetto di ‘classe’ divide le persone in ‘inferiori’ e ‘superiori’, quindi esso sarà d’ora in avanti in qualche misura screditato [Questo concetto implica un concetto di valore che è stato messo al bando] implica cattiva coscienza e malafede e ciò potrà spiegare il tono irritante con cui d’ora in avanti sarà tendenzialmente impiegato] /178-Sarebbe dunque la nostra l’epoca in cui sfuggire al concetto di classe? Oppure è troppo tardi ed è questo che permette al concetto di classe di esercitare il suo influsso anacronistico e maligno, agendo come una versione mitigata di ‘anti-semitismo’? [La via è quella indicata dai romanzieri modernisti] / Il concetto di gentleman è oggi obsoleto (…) e il concetto di classe è stato lasciato padrone del campo (per indicare distinzioni sociali, pretese sociali, indicatori sociali) /86- Dickens non si sente obbligato a instaurare rapporti sociali con i suoi personaggi, né ad esprimere su di loro un giudizio sociale. In realtà egli è, a modo suo, UN GRANDISSIMO ESPERTO DI BUONE MANIERE, di sottigliezze legate all’onore, di ‘esclusione’ di ogni altra questione attinente / 187- [Dickens e il principio della relatività-> contro i valori sociali assoluti] Ogni confronto sociale implica una visione definita dell’ordine sociale, ma queste visioni non concordano, né potrebbero concordare, di conseguenza sarebbe un’impresa vana tentare di trarne un unico quadro composito dell’ordine sociale / 189- [Dickens ci sta comunicando che non c’è nessun codice scritto e nessuna ‘autorità’ che possa decidere i rispettivi status sociali ] / [Il romanziere modernista [Cfr Proust 190] dissolve molti valori assoluti, come il gentleman o la classe…]-> Si dovrebbe fare a meno di tutte le categorie, le classificazioni, le ‘cornici’ pre-esistenti, in favore della visione ‘immediata’, del rapporto diretto con la cosa stessa / La nuova filosofia della narrativa fu inevitabilmente accompagnata da mutamenti di carattere tecnico [vs ‘prosa colta’ = assoluto sociale]-> [Cfr. Forster = prigioniero consapevole di assoluti sociali]/190- La tendenza esplicita nel metodo di Proust è un profondo egualitarismo -> 191 – [Cfr. atteggiamento di Proust su ‘operai, borghesi e gran signori’ in Sodoma e Gomorra] /192- [Joyce sulla nobiltà d’animo di Bloom] / La categoria del sociale non riceve alcuno status normativo particolare e finisce nel calderone delle categorie / Il monologo interiore [= intimità totale vs distanza]  favorisce l’egualitarismo / 194- [Approfondirsi dell’intimità tra romanzieri e personaggi -> vs distinzioni di classe che impediscono l’intimità] -> LA CLASSE E’ UN FENOMENO DI SBARRAMENTO: essa suscita o disgusto o desiderio / 195 – Per H. Arendt INTIMITA’/SFERA INTIMA (teorizzata da Rousseau) vs SFERA SOCIALE  = opposizione recente contro contrapposizione più antica tra SFERA PUBBLICA E SFERA PRIVATA -> Di qui la fioritura delle arti intime (poesia, musica) e sociali (romanzo) e la decadenza delle arti pubbliche (architettura) / Il romanzo ha come nemico l’intimo -> Cfr. impersonalità di Flaubert, Joyce / 196- Kafka e una replica violenta a Nietzsche-> Alla base del lettore e del suo distacco dalle vicissitudini umane non c’è un distacco crudele ma un ‘senso di sballottolamento’] e questo atteggiamento lo conduce dove non si era proposto di andare, verso un sentimento di solidarietà umana /197- ‘Colpito dall’aspetto del mondo il pensatore si immerge nelle idee, lo scienziato nei fatti. Per l’artista è diverso. Di fronte alla sua visione enigmatica l’artista si cala in se stesso e in quella isolata regione di tensione e conflitti trova, se se lo merita, se è fortunato le parole del suo appello’ (Conrad) /L’arte fa appello alla solidarietà umana, ‘alla fede, tenue ma invincibile, in una solidarietà che unisce la solitudine di innumerevoli cuori’ (Conrad) / Romanzo : vita = poesia : vita [ ≠ pittura-scultura: vita] ‘ogni lettore, quando legge, è soltanto il lettore di se stesso’ (Proust) / Autoanalisi = abolizione delle barriere sociali / 200- Sistemi d’onore (che escludono la plebaglia) vs l’orgoglio dei romanzi modernisti che non esclude nessuno e nessun tema /201- Se abbiamo una possibilità di sfuggire alla classe, non sarà ignorandola, ma indagandola a fondo.

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