Autore: Roberto Spirito
Sono nato nel 1952 a Roma, citta' della comunicazione, dove vivo e lavoro. Dopo la laurea in Lettere sono programmista regista e sceneggiatore in RAI, entro poi come vincitore di concorso nella scuola secondaria superiore nel ruolo ordinario di materie letterarie e latino. Nel 1994 sono professore a contratto nel Laboratorio di Comunicazione della Facolta' di Scienze della Comunicazione dell''Universita' degli Studi di Roma "La Sapienza" e come metodologo divento coordinatore senior del Laboratorio di Scrittura; insieme a copywriter e a giornalisti progetto il corso di scrittura on line della Facolta'. Dal 1997 collaboro con diversi enti di formazione e progetto, dirigo, insegno in diversi percorsi formativi per la media education e l'information and communication technology (ICT). Con il contributo del FSE Fondo Sociale Europeo organizzo e gestisco corsi di formazione professionale relativi all'editoria elettronica, al technical writing, al giornalismo freelance, al copywriting pubblicitario, alla ripresa televisiva e al montaggio digitale.Lavoro poi presso il Ministero della Pubblica Istruzione, dove vinco un concorso per ricercatore. Il mio campo di lavoro primario è la glottodidattica, in particolare la didattica della scrittura e della comunicazione. Sono autore di saggi su riviste, libri e siti web, fra questi: Dal paragrafo alla tesi. Qualche esercizio per imparare a scrivere la tesi di laurea (La Nuova Italia), Il laboratorio di scrittura (Stampa Alternativa), La scrittura accademica (Bompiani), Appunti sulla scrittura di sintesi (Laboratoriodiscrittura.it), La scrittura comune (Laboratoriodiscrittura.it). Attualmente sono in pensione e mi occupo di storia del socialismo.
Se la classe è la risposta, qual è la domanda? (2024)
Amici, voi noterete viaggiando come nel mondo ci sono più coglioni che uomini, ricordatelo bene! (1532-1552)
Les affairs, c’est l’argent des autres (1910)
Un gioco filologico: un tizio vuole riscrivere «Il Capitale» ma alla fine lo ricopia. «Il metodo che immaginò da principio era realmente semplice. Conoscere bene il tedesco, recuperare la tradizione operaia, lottare contro i capitalisti, dimenticare la storia d’europa tra il 1867 e il 2024, essere Karl Marx» (2019)
Se nel 1848 si è scagliato contro gli operai il proletariato straccione, perché oggi non si dovrebbe scagliare contro di esso quella parte della piccola borghesia che si offre per questa sporca bisogna? Strati della piccola borghesia che sono in vendita per privilegi a spese della comunità (1899)
Il manifesto di una conservatrice di sinistra (2021)
Democrazia senza dogmi. La società tra sentimento e ragione (1960) – Soltanto immunizzando le vittime è stato possibile ovviare alla frode dei sacerdoti e dei dominatori (Helvetius)
Studi sulla mobilità di classe (1962): con la scoperta delle armi da fuoco la nobilità feudale fu privata della sua funzione e ha dovuto cercarne un’altra
La società di classe nel crogiuolo (1949) : la dottrina di Marx è vecchia di 100 anni
La borghesia coltiva la speranza di cacciar via dal mondo, con i cannoni di Krupp o con i fucili di Mauser, le conseguenze economiche della macchina a vapore e del macchinismo che essa mette in moto (1878)