Quando si addensano le nubi il conflitto purifica l’aria (1956)

24- [Conflitto vs tensione/attrito (Parsons)-> Per Parsons il conflitto è un comportamento abnorme, una malattia endemica, è antifunzionale e disgregatore/ 25 Parsons a partire da psicanalisi è per la riduzione delle forme abnormi di comportamento sociale / Rilevanza teorica del conflitto sociale: sociologi di prima vs sociologi di seconda generazione (fautori di riforme vs fautori dello status quo)-> 28 padri della sociologia americana vs sociologi attuali  /Cooperazione, competizione e conflitto in George A. Lundberg -> conflitto come astensione dalla comunicazione = essenza del processo sociale = adattamento /26- Equilibrio come momento normale di qualsiasi situazione sociale / Siccome per Mayo le direzioni industriali esprimono le esigenze essenziali della società, egli non prende mai in considerazione l’idea che il sistema industriale possa contenere interessi in conflitto, distinti da diversi atteggiamenti (o ‘logiche’)-> Conflitto = patologia vs normale stato di equilibrio di una comunità /27- Stabilità, armonia, integrazione /DA ATTENZIONE SU CONFLITTO A ATTENZIONE SU APPARTENZA DI INDIVIDUI A GRUPPI / 28 – EVITARE VS CONDURRE UN CONFLITTO (K. Lewin) /30- Pubblico che diventa datore di lavoro (burocrazie pubbliche e private = elites decisionali che ricercano i mezzi di preservazione degli ordinamenti istituzionali esistenti = pubblico di amministratori e burocrati portatori della stabilità sociale) VS Pubblico autonomo di tendenze riformiste dei sociologi originari/ Le elites decisionali sono impegnate nella preservazione e, se possibile, nel rafforzamento delle strutture organizzative attraverso le quali esercitano potere e influenza / CONFLITTO (= antifunzionale= disfunzione psicologica: tensioni, turbe psichiche, attriti) vs CONFLITTO (= FORTE SPINTA ALLA TRASFORMAZIONE DELLE ISTITUZIONI FONDAMENTALI) / 31- Riluttanza delle fondazioni a finanziare ricerche delle quali si possa dire che incoraggiano tendenze riformiste /PASSAGGIO DEI SOCIOLOGI DA ATTIVITA’ ACCADEMICHE AD ATTIVITA’ TECNICHE /Pubblico di gruppi che accettavano il conflitto (avvocati, riformatori, radicali, politici) vs nuovo pubblico interessato a valori comuni ( assistenti sociali, leader religiosi, educatori, amministratori pubblici e privati): da ‘propugnatori di riforme’ ad esperti in ‘relazioni umane’ /32-SIMMEL SUL CONFLITTO COME PROCESSO DI INTERAZIONE -> SIMMEL ≠ MARX o FREUD -> Per  Georg Simmel (Der Streit, 1908) il conflitto è una forma di socializzazione: nessun gruppo può essere completamente armonico, perché allora in esso non ci sarebbe né sviluppo, né struttura./ 34- Funzioni sociali del conflitto vs funzioni sociali della cooperazione: lungi dall’essere necessariamente anti-funzionale un certo grado di conflitto è un elemento essenziale alla formazione del gruppo e nella persistenza della vita del gruppo]

36-IL CONFLITTO E I CONFINI DEL GRUPPO

36- Tesi prima: il conflitto come funzione connettiva del gruppo

37- [Contesti sociali ricorrenti vs idiosincrasie individuali (= sentimenti di ostilità e repulsione) /38-Se Sorel difende la violenze anche secondo Marx le classi si costituiscono solo attraverso il conflitto / 42- Sui meccanismi per la conservazione dei confini /38- Conflitto e confini: classi, nazionalità, etnie, altri gruppi -> Caste come gerarchia di posizioni ed equilibrio insieme / 39- Emulazione e rancore tra caste /STRUTTURA DI CASTE ≠ DISCRIMINAZIONE ETNICA in Max Weber /STATUS ASCRITTO (per nascita) vs STATUS CONSEGUITO (mobilità sociale -> confini fluidi e mobilità verso l’alto) /RISENTIMENTO E FAVOLA DELLA VOLPE E L’UVA-> ciò che si condanna è segretamente ambito (41 Risentimento = ostilità + attrazione)/ SISTEMA A CLASSI APERTE vs sistema di CASTE /40 Ostilità ≠ effettiva manifestazione di questi sentimenti /Sentimenti di ostilità (= predisposizione al conflitto) ≠ Conflitto (= interazione)/ La legittimità è una variabile cruciale senza la quale è impossibile predire se i sentimenti di ostilità che sorgono da una diseguale distribuzione di privilegi e diritti sfocerà di fatto in un conflitto aperto /CONFLITTO =ATTEGGIAMENTI DI OSTILITA’ CHE SI TRADUCONO IN AZIONE -> Il crescere o il diminuire del consenso con cui viene accettata una certa distribuzione di potere, ricchezza, condizioni sociali è strettamente connesso con il mutare delle diverse condizioni sociali dei sistemi di selezione dei gruppi che fungono da riferimento [Cfr. India e mutamenti nelle istituzioni economiche-> industria] / Cambiare l’idea che il gruppo si fa di sé e degli alatri /ATTEGGIAMENTO: COMPORTAMENTO = PREGIUDIZIO : DISCRIMINAZIONE / Weber e l’azione su base comunitaria / 41- Le strutture sociali variano quanto al grado di tensione interna che ognuna di esse può sopportare /42- Legittimità del potere e insorgere dei conflitti / 41- EFFETTI CONSERVATIVI DEGLI ANTAGONISMI LIMITATI]

44- OSTILITA’ E TENSIONE NEI RAPPORTI CONFLITTUALI

44-Tesi seconda: Il conflitto come salvaguardia del gruppo e l’importanza delle istituzioni come valvola di sicurezza

44- [ L’espressione di ostilità permette il mantenimento dei rapporti in condizioni di tensione (vs dissoluzione dei gruppi per ritiro dei partecipanti) / Il conflitto “purifica l’aria”-> gli effetti del conflitto sulla parte offesa e sull’altra / Scarico delle ostilità su oggetti sostitutivi <- quando lo dice Simmel ignora S. Freud) / 46- IL CONFLITTO COME VALVOLA DI SICUREZZA vs FINE RAPPORTO /CARNEVALE ≠ VALVOLA DI SICUREZZA (= DEVIATORE DI OSTILITA’) / 47 IL DUELLO COME SITUAZIONE CHE CONSENTE LO SFOGO LEGITTIMO DELL’OSTILITA’ (vs FAIDA /VENDETTA come rivalsa giusta) vs STREGONERIA come capro espiatorio, come espressione di sentimenti di ostilità che non potevano essere manifestati senza danno contro l’oggetto che li aveva originati (= valvola di sicurezza?) / 48– Freud sulle funzioni dell’ironia nell’aggressione (49 -come piacere sostitutivo e sfogo della tensione) / FUNZIONE POSITIVA PER L’INDIVIDUO ATTRIBUITA DA SIMMEL AL CONFLITTO / Sulle funzioni del teatro a Bali / Mentre il conflitto muta i termini dell’interazione, la semplice espressione dei sentimenti ostili li lascia invariati (Goebbels pro barzellette canzonatorie di tipo politico) /SOSTITUZIONE DEL MEZZO [espressione vs comportamento?) ≠ SOSTITUZIONE DELL’OGGETTO (capro espiatorio)-> 71- Funzioni della bestemmia per operai e soldati / 50 Cultura di massa ( per es. pugilato e lotta libera) come liberazione senza danno degli impulsi aggressivi ( = MEZZI PER LIBERARSI DALLA FRUSTRAZIONE) / Capro espiatorio e pregiudizio /71- Kurt Lewin su gruppi aristocratici e gruppi democratici/ DIVISIONE DEL POTERE CENTRALE IN DUE PARTI: PARTE RIMOVIBILE E PARTE PERMANENTE / Istituzioni di deviazione dell’ostilità e disfunzioni (caso stregoneria) /51-AGGRESSIONE APERTA PiU’ SODDISFACENTE DI AGGRESSIONE INDIRETTA /72 “Il popolo non può essere veramente felice finché non è liberato dalla felicità illusoria. Chiedere che il popolo scuota di dosso l’illusione equivale a chiedere che si liberi da una condizione che rende l’illusione necessaria” (Marx su Filosofia del diritto di Hegel) ≈ Freud su valvole di sicurezza dell’inconscio / ARGINAMENTO DI TENSIONI NON SCARICATE O SOLO PARZIALMENTE SCARICATE VS ADEGUAMENTO DELLE STRUTTURE (pro esplosioni) / 53 Addensarsi di nubi = accumularsi di tensioni /

54-Tesi terza: Conflitto realistico e conflitto non realistico

54- CONFLITTI OCCASIONATI DA URTI DI INTERESSI O SCONTRI DI PERSONALITA’/ CONFLITTO COME MEZZO PER CONSEGUIRE UNO SCOPO vs CONFLITTO COME SCOPO PER SFOGARE ENERGIE / I conflitti che sorgono dalla frustrazione di esigenze precise all’interno di un rapporto e che sono diretti contro l’oggetto che si presume causa delle frustrazioni possono definirsi conflitti realistici (vs conflitti non realistici = che non nascono da scopi contrastanti tra gli antagonisti ma dal bisogno di scaricare la tensione) / 72-  La scelta di un oggetto come scarico di tensione (per es. antisemitismo) dipende da un insieme di fattori culturali e strutturali / COMPORTAMENTO STRUMENTALE : COMPORTAMENTO ESPRESSIVO = BISOGNO DI RISULTATO : BISOGNO DI ATTIVITA’ / 56 – Esame del controllo sociale e del comportamento sociale abnorme /57- Soddisfacimento di bisogni emotivi vs conseguimento di risultati specifici / CONFUSIONI ODIERNE SU TENSIONI E AGGRESSIVITA’/ 73- Bisogna non sottovalutare il conflitto di interessi nei rapporti politici ed economici /57- Uno studio sociologico della politica internazionale / Mancanza di sensibilità per le lotte di potere o per miglioramenti salariali che nascono in fabbrica / 59- Parsons sul capro espiatorio-> sulle istituzioni che definiscono pericolosa e immorale la libera espressione dell’antagonismo ]

60-Tesi quarta: Conflitto e impulsi aggressivi

[60- Sui conflitto realistici accompagnati da sentimenti distorti / Spinta aggressiva e bisogno di simpatia: odio e amore /61- I sociologi generalmente convengono che quando si ha a che fare coi fatti sociali l’attenzione deve concentrarsi sull’interazione degli individui piuttosto che su ‘tendenze’ o ‘impulsi’ o altra proprietà dei singoli individui / 62– Imbrigliamento dell’aggressività ad opera della civiltà / 63- E’ dunque evidente che , come scrive Simmel, le motivazioni psichiche sono insufficienti a spiegare il comportamento conflittuale /Conflitti realisti tra individui o gruppi per il potere, la ricchezza, la posizione sociale o la fedeltà a contrastanti sistemi di valori / L’aggressività è indice di conflitto ma ciò non implica che in ogni conflitto debba esservi aggressività / 64- “Talvolta è utile odiare il nemico” (Simmel)-> Questa è una delle ragioni della superiorità degli eserciti formati da cittadini-soldati sugli eserciti mercenari / Nel mediatore le rivendicazioni perdono il tono di passioni soggettive]

66- Tesi quinta: L’ostilità nelle relazioni sociali di tipo integrale [91-SULL’AMBIVALENZA]

66- Relazioni di tipo integrale (-> impegno totale e partecipazione) ed intimo (per es. erotiche) [-> 67 –concetto freudiano di ambivalenza] vs relazioni sociali qualsiasi / 67- Vi sono più frequenti occasioni per il sorgere di sentimenti ostili nei gruppi primari che nei gruppi secondari / “L’ostilità come la carità comincia in casa propria” , “L’aggressività è un sottoprodotto della cooperazione” (Malinowski) / 69- Rapporti scherzosi tra clan-> comportamenti in cui le componenti congiuntive (=benevolenza e aiuto reciproco) e disgiuntive (= ostilità, mancanza di rispetto) sono compresenti e combinate insieme /

76- CONFLITTI INTERNI AL GRUPPO E STRUTTURA DEL GRUPPO

76- Tesi sesta: L’intensità del conflitto è direttamente proporzionale all’integrità del rapporto [Cfr. 91]

[ 76-CATESSI = TERMINE PSICANALITICO usato per indicare l’investimento di forze mentali o emotive verso un oggetto, persona o idea /77- Sul RINNEGATO (-> 78- FELLONIA)= NEMICO DEL GRUPPO (≠ ERETICO = NEMICO INTERNO) = CONFUSIONE vs CONTRASTO/77- L’ambivalenza deriva dalla soppressione dei sentimenti di ostilità  (che a loro volta sono ricondotti alle frequenti occasioni di conflitto proprie di tali relazioni) la cui espressione i partecipanti cercano di evitare, per timore degli effetti disgregatori dei conflitti che ne deriverebbero) /Gruppi funzionali e affettivamente neutri (Parsons) vs gruppi con legami estesi e di natura affettiva (= gruppi intensamente partecipati) -> Rotary Club o Camera di commercio vs sette religiose o partiti politici /78- Gruppi in cui prevalgono relazioni meno impegnate vs gruppi che abbracciano l’intera personalità dei partecipanti /78- In un gruppo di tipo integrale l’APOSTASIA è sentita come una minaccia al gruppo stesso (Simmel) /Pericoli per la prosperità e l’esistenza del gruppo /Il conflitto con un gruppo esterno serve a fissare i confini del gruppo vs apostasia che minaccia di abbattere le linee di confine di un gruppo / 79- ERETICO (che crea confusione, che condivide valori e interessi del gruppo, limitandosi a proprorre MEZZI diversi-> 80- l’eretico propone alternative dove il gruppo non vuole che ve siano) vs APOSTATA / L’odio del partito contro coloro che competono per lo stesso scopo ( Michels)]

81-Tesi settima: Funzione e incidenza del conflitto sulle strutture del gruppo

82- [Tanto più è unito il gruppo e quanto più i membri partecipano alla vita del gruppo , tanto maggiori sono le occasioni di conflitto (Cfr. Ebrei-> emancipazione e integrazione nella società circostante) / Il conflitto come componente di qualsiasi rapporto sociale (Simmel) che ha la funzione positiva di ricondurre all’unità e all’equilibrio all’interno del gruppo / 83 – Conflitti su questioni di minore importanza (per es.: dove passare le vacanze) vs conflitti che coinvolgono le basi stesse di una relazione [coniugale] (per es.: se avere o no bambini)/ 84- Divergenze di minor conto vs dissensi negli strati profondi della fede comune del corpo sociale (=CONCORDIA, Cicerone) / 85- La divisione del lavoro [oggi] crea interdipendenza tra individui e gruppi e perciò esercita un pressione contraria a radicali spaccature del sistema (Durkheim) / La maggior parte dei sindacati Usa riconosce di dipendere da un prospero andamento degli affari (-> Chiesa e Stato, famiglia e scuola) / Scissioni vs contrasti di interesse .> cooperazione vs rifiuto di cooperare) / Interdipendenza funzionale ≠ integralità del rapporto-> Gruppi di tipo integrale e conflitti che investono le basi del patto /86- I conflitti sociali interferiscono tra loro fino ad elidersi, salvo quando le linee di frattura coincidono,in tal caso essi si rafforzano reciprocamente (paragone con le onde di un lago)-> una società tenuta insieme dai suoi diversi conflitti / Sulla stabilità della burocrazia ( strati inferiori vs strati superiori) ≠ da un solo conflitto che spacca il gruppo / 87- Sull’assenza di lotta di classe in Usa e molteplicità di associazioni non classiste /Stabilità di associazioni professionali e molteplicità di opinioni / Ross su incrociarsi dei conflitti ( per molteplici affiliazioni a gruppi diversi) che ha funzioni stabilizzatrici in una società / Pro non integralità della partecipazione ai vari gruppi /88- ANALISI SOCIOLOGICA ≠ ANALISI SOCIO-PSICOLOGICA / Sulla dispersione della partecipazione individuale a gruppi -> interdipendenza dei gruppi contrapposti e cumulabilità dei conflitti / Sistemi rigidi (società totalitarie) con valvole di sfogo come antisemitismo e xenofobia vs Sistemi flessibili (Usa) che conducono ad accomodamenti /89- CANALI PER LO SFOGO = MECCANISMI RIEQUILIBRATORI / SOCIETA’ ≈ GRUPPI MENO COMPLESSI /Pericoli delle società che pretendono dai loro membri una partecipazione integrale alla vita comune / Le società pluralistiche, basandosi sull’affiliazione dei membri a una molteplicità di gruppi, tendono ad ‘essere tenute insieme’ da conflitti molteplici e multiformi tra gruppi in cui la personalità dei singoli è implicata solo parzialmente.> [quindi] per la conservazione del gruppo non è sempre necessario che i sentimenti di ostilità vengano dirottati su oggetti sostitutivi o che si risolvano in ambivalenza /90- Gruppi flessibili e società aperte vs conflitto che incrinerebbe il consenso fondamentale] / 96- [Il detto di Voltaire che un’unica religione in un paese significa dispotismo, due religioni significano guerra civile, ma una molteplicità di religioni significa pace e libertà]

90- Tesi ottava: Il conflitto come indice di stabilità del rapporto

91- [Sul metodo sociologico-> (latente vs evidente)-> sui limiti di un’analisi puramente comportamentale dei dati sociologici -> Sarebbe imprudente concludere dall’assenza di conflitti nei rapporti razziali che esiste un regolamento sufficiente di tali rapporti / Secondo Simmel, nei rapporti di tipo integrale (dove, come si è visto, è probabile la presenza di sentimenti di ostilità), contrariamente a quanto il senso comune sembrerebbe indicare, è proprio dall’assenza di conflitti che si potrebbe desumere l’esistenza di elementi di tensione in profondità / Nei rapporti di tipo integrale (…) i partecipanti, temendo l’intensità del conflitto, a causa della stretta implicazione esistente tra loro, tendono a reprimerne la manifestazione / [partecipazione ≠ solidità del patto (= concordia?)]/ [In rapporti di tipo integrale] se ogni occasione di conflitto si traduce immediatamente nell’estrinsecazione invece che nella repressione dei sentimenti ostili, allora non si verificherà alcuna accumulazione di ostilità e il rapporto non manifesterà più l’ambivalenza di cui si è parlato nella tesi 5, né l’intensità di cui si parlato nella tesi 6 / 93- Il pensiero di Simmel e le moderne ricerche sui rapporti coniugali/ 94 [Sentimenti ambivalenti: ammirazione, rigetto-repulsione, odio]

98- IL CONFLITTO CON GRUPPI ESTERNI E LA STRUTTURA DEL GRUPPO

98-Tesi nona: Il conflitto con gruppi esterni accresce la coesione interna del gruppo

99- [Trattare la guerra senza distinguerla da altre forme di conflitto, conduce a volte a conclusioni insostenibili / 99- La funzione della guerra nel promuovere la nascita del moderno stato centralizzato (Simmel e altri) / Società di tipo militare vs società di tipo industriale (H. Spencer)/ 100 – Tocqueville su direzione uomini e amministrazione cose durante la guerra / MAX WEBER CONTEMPORANEO DI GEORG SIMMEL /Weber su guerra e moderno Stato burocratico centralizzato / Rapporti di forza e valori fondamentali di una società -> presenza di una tradizione democratica e limitazione dell’accentramento / 100- DISPOTISMO = POTERE ASSOLUTO, IRRESPONSABILE E AUTOCRATICO -> E’ quando la coesione interna è debole ( = scarseggia l’accettazione spontanea dell’autorità) che il dispotismo diventa necessario per far fronte alla guerra / Sull’origine dei regimi totalitari dell’Europa moderna /-> W. Churchill e il “magico influsso della guerra” / Gruppo di riferimento negativo e guerra) /129- Gruppi che con la loro azione favoriscono la creazione di nuovi gruppi -> critica di Simmel: guerra ≠ altri tipi di conflitto / -> Puritanesimo, guerra, differenziazione di funzioni (= divisione del lavoro), centralizzazione delle strutture di controllo / Chiesa accomodante vs setta intransigente /102- Subordinazione implica coesione, ma non viceversa / 103– Centralizzazione e coesione interna sono variabili indipendenti /103- Funzioni integratrici: solidarietà interna vs strutture autoritarie / Le tecniche della guerra moderna richiedono una differenziazione di funzioni e l’emergere di una struttura centralizzata / Partito bolscevico = setta organizzata militarmente e attivamente impegnata nella guerra civile o nella sua preparazione /124- Michels su “legge eterna dell’oligarchia” (sic!) /104- Se nel gruppo il consenso fondamentale è scarso, la minaccia esterna non conduce ad una maggiore coesione, ma ad una generale indifferenza , e il gruppo corre perciò il rischio di disintegrarsi -> (Cfr. su famiglie e depressione economica) /Mancanza di consenso e di solidarietà vs divergenze e conflitti (per es. in famiglia) /105- Laddove i membri di un gruppo hanno cessato di ritenere meritevole di sforzo la conservazione del gruppo (loro vs noi) -> Cfr. Francia e Gb di fronte all’attacco nazista ]

107-Tesi decima: Il conflitto con un altro gruppo e la sua influenza sia sulla struttura del gruppo, sia sul suo modo di reagire al conflitto interno

107- [La stretta vicinanza tra i membri contribuisce a togliere al gruppo quella elasticità che è condizione di tolleranza /124- Per Simmel tutti i gruppi impegnati in conflitto non possono permettersi di essere tolleranti (2 sensi della parola tolleranza) / 108-Tolleranza e dimensioni del gruppo / 109- Bolscevichi e Menscevichi sull’organizzazione / 110 – SETTA (-> Costituzione di elite politiche in Weber o in Lenin) vs CHIESA /Gruppi tipo chiesa (che cooptano i dissidenti) vs gruppi tipo setta/112- Gruppo volontario-> caccia all’eresia-> iniziative di auto purificazione /DISSIDENTE (porta confusione finché non lascia il gruppo-Cfr. 113)  ≠ ERETICO (porta confusione nel gruppo)  ≠ RINNEGATO (=apostata?) / Radicalismo e devozione illimitata degli individui alle ragioni fondamentali del gruppo /111- Il gruppo di tipo integrale, come una società che sopprime i conflitti realistici, tende a generare reazioni di tipo ‘capro espiatorio’ /

115-Tesi undicesima: La ricerca dei nemici

115- STRUTTURA DEL GRUPPO: gruppi di tipo chiesa vs gruppi di tipo setta (o gruppi di lotta) /125– Due aspetti diversi della struttura del gruppo: 1. Dimensione; e 2. Carattere della partecipazione dei membri / 125- Il ruolo del leader nella manipolazione delle percezioni dei seguaci / 116- AUTONOMIA FUNZIONALE DEI MOTIVI (125- Max Weber sui conservatori che vivono lontani dalla politica e quelli che invece vivono per la politica) = SCOPI FINI A SE STESSI = RITUALISMO BUROCRATICO (≈ CONFLITTO NON REALISTICO)/ 117- Il conflitto non realistico non serve a conseguire uno scopo per i suoi membri, ma serve a scaricare una tensione per conservare l’equilibrio della personalità dei suoi membri = La ricerca di nemici da parte del gruppo, che non serve a conseguire risultati da parte ma ha lo scopo di conservare una struttura di unità funzionale / Nuovi scopi dei movimenti populisti dei contadini Usa (prima contro ferrovie e silos) /118- Lotta contro il nemico interno dei gruppi che hanno subito un rovescio / Nelle società in cui la rigidità della struttura impedisce l’espressione del conflitto realistico, esiste una tendenza permanente a spiegare la sconfitta in guerra, attribuendola al ‘tradimento’ interno (-> mito della ‘pugnalata alle spalle’ = capro espiatorio) /Quando gli uomini ritengono di trovarsi in certe situazioni (per es.: una minaccia) si comportano come se ci fossero davvero” (Teorema di W. I. Thomas) / 120- Sull’istituzionalizzazione del pregiudizio e dell’antisemitismo: si è puniti dal gruppo per non avere pregiudizi (comportamento discriminatorio)-> Paura del negro/ebreo e parassito fobia /122- Quei gruppi la cui struttura impedisce l’espressione dei conflitti realistici all’interno]

127- IDEOLOGIA E CONFLITTO

127-Tesi dodicesima: ideologia e conflitto

128- [Da Marx in poi meno rancore e più violenza nei conflitti / Due tipi di conflitto: 1. Quelli con scopo personale e soggettivo; 2. Quelli con scopo impersonale ed oggettivo / 128- La consapevolezza di parlare in nome di un ‘diritto’ superindividuale o di un sistema di valori rafforza l’intransigenza /Essere impegnati in un conflitto che trascende i propri interessi personali / Sistemi con maggiore o minore legittimazione dell’interesse personale -> sulla rispettabilità dei motivi per l’azione-> diminuita fiducia negli Usa nell’assoluta giustizia del principio del massimo profitto, nella società e negli affari /129- Conflitti ispirati da interessi personali vs conflitti in cui gli individui entrano come rappresentanti di rivendicazioni superindividuali (per es.: ricerca scientifica) / Sui ruoli rappresentativi (direttivi o meno)-> per es. operaio marxista /individuo come rappresentante di un gruppo (= ingigantimento) /130- “Sacrificarsi per un’organizzazione accresce il vincolo di fedeltà che ad essa ci lega” (K. Lewin) /La lotta per una causa superindividuale / Conflitti in cui i partecipanti si impegnano come individui privati vs conflitti in cui i partecipanti si impegnano come rappresentanti di collettività in cui essi hanno investito la loro personalità / Ruolo rappresentativo e rispettabilità per la mancanza di un interesse personale /131 Def. coscienza di classe = no al compromesso? -> Marx e Simmel sulla spersonalizzazione della lotta di classe /132- Simmel sul ruolo degli intellettuali -> i movimenti sociali da gruppi di interesse a movimenti ideologici / L’intellettuale trasforma il conflitto di interessi in conflitto di idee: approfondisce e amplifica le lotte sociali / 133- Bibliografia sugli intellettuali / Sindacalisti Usa ≠ intellettuali / 132- Schumpeter su intellettuali che radicalizzano le lotte operaie / Gli intellettuali danno un orientamento collettivo al movimento e lo radicalizzano / Conflitti con elemento unificatore: 1. Ricerca della verità nella scienza ( con scopo condiviso) ≠ 2.causa superindividuale senza motivi egoistici (ma con scopi opposti) /136- intellettuali europei ≠ intellettuali Usa /

137- IL CONFLITTO COME FORZA UNIFICATRICE

137-Tesi tredicesima: Il conflitto come legame tra gli antagonisti

138- Simmel sostiene che le relazioni tra i gruppi primitivi sono quasi sempre relazioni di ostilità /139- Aggressività: 1. Come ‘mezzo per conoscere’ e ‘mettere alla prova’ l’altro; 2. Impegnarsi in un conflitto e accettare le norme che regolano la condotta delle ostilità / Conflitto e oggetto di comune interesse su cui combattere / Sugli elementi non contrattuali del contratto (Durkheim)  = norme consuetudinarie senza le quali c’è disgregazione / 140- CONFLITTO ≈ CONTRATTO -> ma più dinamico per la possibilità di introdurre nuove regole / Sull’antropologia della guerra (Malinowski-> sulle regole legali della guerra / Regole comuni del conflitto vs guerra guerreggiata /Sul rispetto delle norme nella guerra/ 141- Nuove tecniche belliche e nuove regole/ Guerre tra appartenenti a civiltà diverse vs Guerre tra appartenenti alla stessa civiltà / Su conflitto e diritto consuetudinario/ QUALSIASI SITUAZIONE CONFLITTUALE PONE COME NESSUN ALTRA IL PROBLEMA LEGALE -> UN CASO DI DISORDINE E’ DRAMMATICO E MEMORABILE -> La sua soluzione una volta raggiunta tende a ripetersi /142- Max Weber su nuovi accordi o nuove forme organizzative che danno vita a un nuovo diritto consuetudinario: non basta per questo il mutamento delle condizioni esterne / [La sociologia del diritto in Weber] è lo scontro di interessi che porta alla creazione e alla modificazione del diritto -> Cfr. leggi che regolano i rapporti tra sindacati e direzioni aziendali oppure tra rivolte carcerarie e riforma penale / Sulla produttività del conflitto: attraverso di esso 1. Creazione di nuove leggi e 2. Nascita di nuove strutture istituzionali per l’applicazione di queste nuove leggi ; 3. Il conflitto riporta alla luce regole dormienti / Sulla ‘normalità’ del delitto in Durkheim-> “Il delitto unisce le coscienze rette e le unisce in un sol fascio” (Durkheim) -> Il delitto desta il risentimento della società per l’infrazione delle regole comuni / 144- DELITTO ≈ CONFLITTO -> FUNZIONE INTEGRATRICE DEL COMPORTAMENTO CONFLITTUALE -> Dare ai contendenti la consapevolezza di appartenere allo stesso universo morale /156- Regole legali e regole consuetudinarie-> sul sentimento di ostilità verso colui che infrange la legge/ MATRIMONIO O PARENTELA = COMUNITA’ PAR EXELLANCE (vs GRUPPI CHE NON HANNO BASE COMUNE) / 157- Le linee di confine tra ciò che le parti riconoscono come continuità variano di continuo ( Cfr. mutamenti di alleanze tra gruppi indifferenti, contesi, situazionali) / 144- Il conflitto non è accidentale nel processo di affermazione di comuni valori / Una società flessibile trae beneficio da situazioni di conflitto perché garantisce la continuità in situazioni mutate, una società rigida, al contrario, accrescerà al massimo il pericolo di rotture catastrofiche]

145- Tesi quattordicesima: L’interesse per l’unità del nemico

146- [A una federazione sindacale organizzata riesce difficile portare avanti conflitti contro piccoli imprenditori disorganizzati / Tesi applicabile soltanto in quei casi in cui la lotta si svolga in condizioni in condizioni caratterizzate da un’approssimativa parità di forze raggiunta tra le parti contendenti / In una società totalitaria si ha bisogno dell’atomizzazione piuttosto che dell’unificazione della resistenza interna, al fine di realizzare la concentrazione del potere al vertice /L’osservazione di Simmel non sembra applicabile dove l’avversario è considerato non come un contendente capace di impegnarsi in un’azione potenzialmente dannosa ma come una vittima impotente. Se però c’è un approssimativo equilibrio delle forze, come nelle società pluralistiche, l’avversario più fortemente organizzato può effettivamente preferire che quello più debole non combatta con armi-non –convenzionali (corrispondenti a una diversa struttura organizzativa), ma usi armi simili alle sue, così che la lotta sia condotta da entrambe le parti conformandosi a regole analoghe /148- Sia la ditta, sia il sindacato si adoperano per tutelare la disciplina (vs attivisti irregolari o esponenti non autorizzati) / 150- Combattendo contro una folla dispersa di nemici si possono avere più spesso vittorie isolate, ma solo raramente si giunge a risultati decisivi che instaurino un rapporto più durevole.

150- Tesi quindicesima: Il conflitto stabilisce e conserva l’equilibrio delle forze

150 Il conflitto produce la corretta valutazione del rapporto di forze / 151- I conflitti, diversamente da altre forme di interazione implicano sempre l’uso della forza (def.) /CONFLITTO ≠ COMPETIZIONE ->Ci sono nel conflitto criteri più difficili per definire il vincitore / Governo e arbitraggio tra gruppi antagonisti / La dimostrazione della forza è la via più efficace per sostenere le proprie rivendicazioni / 152- Per farsi capire e fare in modo che gli altri ascoltino, giova sempre il possesso della forza che dia peso ai propri argomenti / La forza è più difficilmente valutabile della ricchezza e proprio in ciò consiste uno dei maggiori ostacoli alla prevenzione del conflitto / CONFLITTO ≠ ANTAGONISMO DI INTERESSI / 153- Solo la lotta effettiva può permettere un’esatta conoscenza del rapporto di forze / Se il conflitto è il mezzo più efficace per stabilire il rapporto di forze tra gruppi di interesse antagonistici, è evidente che esso può rappresentare un importante meccanismo equilibratore nell’ambito di una società /

159- IL CONFLITTO CAUSA DI ALLEANZE

159-Tesi sedicesima: Il conflitto crea associazioni e coalizioni

159-[ Associazione a fini di lotta appare agli occhi degli estranei un atto minaccioso e ostile, quando i gruppi sono numerosi ed eterogeneo/160- Effetti socializzatori del conflitto tra antagonisti fra i quali in antecedenza non c’erano rapporti-> cooperazione antagonistica / NELL’ASSOCIAZIONE CONSISTE L’ESSENZA DELL’ORGANIZZAZIONE / 161- Anche la nascita di associazioni puramente temporanee può portare un sistema sociale a un maggior grado di coesione e di strutturazione /Tocqueville e Weber sulla società americana -> debolezza per isolamento individuale vs associazioni chiuse /170- Associazioni non conflittuali = Hobbies /Per Durkheim la minaccia attuale sono gli interessi corporativi, per Tocqueville invece è l’isolamento -> le associazioni danno ordine al pulviscolo degli individui/162- SOCIETA’ RIGIDE vs MOBILITA’ SOCIALE / Associazioni socializzanti vs individualismo esasperato / Partiti politici Europa vs partiti politici USA ( = associazioni che hanno solo un fine immediato da conseguire) / 163- Usa = tipica società per associazioni / Partiti e gruppi di pressione (= raggruppamenti non permanenti) in Usa) / COALIZIONI DI INTERESSI SEZIONALI O REGIONALI / Sindacati Usa ≠ sindacati Europa / 164- COALIZIONI (≈ matrimonio d’interesse, = forma più semplice di unificazione) vs associazioni più durevoli / Solo l’attività legata al fine della difesa permette l’accordo -> coalizione e libertà d’azione delle parti / 167- Associazioni di individui vs associazioni di gruppi / COALIZIONE (< lat. CO-ALESCERE = crescere insieme) /168- I sindacati provengono da associazioni di mutuo soccorso /169- L’associazione trascina i suoi membri in una vita sociale più attiva, inserendoli in rapporti di carattere pubblico]

172- CONCLUSIONE

174- Nelle strutture sociali flessibili un gran numero di conflitti si intersecano l’uno con l’altro e perciò evitano spaccature radicali lungo una sola linea / 175- Sistemi sociali rigidi e pericolo di un crollo catastrofico / 176- Il conflitto come mezzo per accertare i rapporti di forza / I conflitti con alcuni producono associazioni o coalizioni con altri , contribuendo a diminuire l’isolamento -> elementi che altrimenti sarebbero isolati, apatici o reciprocamente ostili, vengono inseriti nella vita pubblica.

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